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Reggina, Maurizi: «La squadra saprà reagire alle difficoltà»

REGGIO CALABRIA – La Reggina, allenata da Agenore Maurizi, sarà impegnata domenica in un match importante e dagli antichi fasti relativi alla massima serie (foto reggina1914.it). Gli amaranto dovranno cercare di portare punti a casa al cospetto di un avversario di tutto rispetto: il Catania di Cristiano Lucarelli. Il club del presidente Praticò è reduce dal KO interno con il Monopoli. Salterà il match La Camera a causa dell’espulsione rimediata nella gara contro i pugliesi.

Maurizi e la forza del Catania

Lo sa bene tutto questo il tecnico Maurizi intervenuto nel corso della conferenza stampa della vigilia. «Reputo i nostri avversari – commenta il mister – una formazione veramente forte. Una squadra che ha dei calciatori importanti e di valore. I siciliani hanno investito per provare il salto di categoria, dal nostro punto di vista cercheremo di fare la nostra partita».

Reggina: obiettivo salvezza

Punti decisivi, in questo finale di torneo, e partite che iniziano a pesare e non poco in vista del raggiungimento della salvezza. «Sappiamo di giocarci tanto ma anche il Catania dovrà fare lo stesso. È ovvio che dobbiamo fare più punti in classifica – dichiara Maurizi – e allontanarci dalle zone basse. Ci alleniamo per raggiungere, il prima possibile, i punti necessari per la salvezza matematica. La settimana è trascorsa come tutte le altre, sono abituato alle pressioni. Chi viene allo stadio ha tutto il diritto di criticare l’andamento della propria squadra».

Tre partite ravvicinate

La squadra calabrese dovrà disputare tre gare ravvicinate rispettivamente con Catania, Casertana e Siracusa. Un trittico che vedrà gli amaranto giocarsi punti fondamentali in vista dell’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Sciamanna, nel frattempo, rientrerà nei convocati a partire dalla prossima gara in terra campana. Castiglia, nonostante la botta ricevuta nell’ultimo match, partirà direzione Catania. «Sappiamo bene – conclude Maurizi – di avere delle gare molto difficili da affrontare. Abbiamo qualche problema con alcuni calciatori ma, in maniera serena, valuteremo le contromisure adeguate».

I convocati per la gara con il Catania.

PORTIERI: Cucchietti, Licastro, Turrin;

DIFENSORI: Armeno, Auriletto, Ferrani, Gatti, Hadziosmanovic, Laezza, Pasqualoni;

CENTROCAMPISTI: Castiglia, Condemi, Fortunato, Giuffrida, Marino, Mezavilla, Provenzano;

ATTACCANTI: Arras, Bezziccheri, Bianchimano, Franchi, Sparacello, Tulissi.

Cosenza, Occhiuzzi: «Gruppo determinato e carico per la gara con il Lecce»

COSENZA – La formazione rossoblù è chiamata a fare risultato nel match con il Lecce. La partita con i pugliesi si terrà lunedì sera a partire dalle ore 20 (foto ilcosenza.it). Un match, quello del “Marulla”, piuttosto delicato visto l’arrivo in Calabria della prima della classe. Dopo la partita pareggiata a Bisceglie c’è bisogno di fare punti per risalire, il più possibile, in classifica. Non sarà tra i convocati Zommers poiché convocato con la Nazionale lettone Under 21.

Occhiuzzi e il 3-4-3

La squadra del presidente Guarascio sta lavorando, da diverse settimane, verso un cambio di modulo congeniale alle volontà del mister Braglia. A parlare quest’oggi è l’allenatore in seconda del Cosenza Roberto Occhiuzzi. «Questo modulo è una variante che stiamo prendendo in considerazione – dichiara Occhiuzzi – lo abbiamo provato nella partita contro la Viterbese. È ovvio che tutto questo, in ogni caso, dipende e non poco dall’avversario».

Amaro in bocca per il mancato approdo nella finale della Coppa Italia Serie C. Ora la concentrazione della squadra silana è tutta rivolta al campionato. «La prestazione offerta nella semifinale è stata buona – commenta Occhiuzzi – i ragazzi hanno fatto veramente bene. Il Cosenza ha concesso poco all’avversario, questo è un dato importante: le note positive sono lo spirito e la prestazione». Migliorano le condizioni di Pasqualoni e Bruccini che dovrebbero essere tra i titolari. Mancherà Dermaku in difesa causa squalifica subita dopo il doppio giallo di Bisceglie.

Atteggiamento a tinte rossoblù

Uno sguardo Occhiuzzi lo rivolge anche alla situazione di classifica del Cosenza e al lavoro tenuto in settimana. «Stiamo cercando di lavorare nella fase finale dell’azione. La squadra sta andando avanti seguendo un percorso di crescita notevole. Nell’ultimo step ci si dirige verso il lavoro mirato all’ottica offensiva. Quando si arriva alle gare importanti sono fondamentali le motivazioni e la voglia di mostrare agli altri quanto valga il Cosenza. Il nostro obiettivo è quello di arrivare nella griglia dei play-off: ciò che noi diciamo è questo. Giungere più in alto possibile con un occhio, sempre vigile, alle squadre sotto di noi».

Qualche rosso di troppo

Il nervosismo ha prevalso nelle ultime partite con tanto di alcune espulsioni. «Alcuni episodi sono stati sfavorevoli e hanno innervosito l’ambiente. Diversi casi sono stati analizzati dalla società e dai singoli che si sono resti protagonisti. Dal nostro punto di vista non creiamo l’alibi – dichiara Occhiuzzi – in quei casi ci può stare che anche l’arbitro sbagli».

Il Lecce primo in classifica

L’avversario di turno sarà il Lecce, attualmente primo in classifica, ma con un Trapani in netta ripresa. «Pensiamo a come togliere l’iniziativa di gioco ai nostri avversari. Faremo il possibile per rendergli la vita difficile. Sono i primi della classe ma questo non ci fa paura, nella maniera più assoluta. Abbiamo studiato, così come facciamo con tutte le squadre, la fase di impostazione e la relativa costruzione dell’azione dei giallorossi. Abbiamo le idee chiare – conclude – sui nostri avversari».

I convocati per la gara con il Lecce.

PORTIERI: Saracco, Quintiero;

DIFENSORI: Boniotti, Camigliano, Corsi, D’Orazio, Idda, Pascali, Pasqualoni, Ramos;

CENTROCAMPISTI: Braglia, Bruccini, Calamai, Loviso, Mungo, Palmiero, Trovato;

ATTACCANTI: Baclet, Okereke, Perez, Tutino.

Alessandro Artuso

Pancaro fa il punto prima della trasferta di Andria: «Salvezza nel minor tempo possibile»

CATANZARO – Non si fa illusioni Pippo Pancaro su questo finale di campionato. La sua formazione, reduce da tre sconfitte consecutive, ha necessità di tornare a vincere. Nel prossimo match trasferta in Puglia contro la Fidelis Andria: fischio d’inizio fissato alle ore 14,30. Durante l’ultimo incontro del torneo, il Catanzaro ha perso al “Ceravolo” contro il Trapani.

Pancaro e la sua prima trasferta sulla panchina giallorossa

«Dobbiamo raggiungere la salvezza – dichiara Pancaro – il prima possibile. So che parlare di lotta per la retrocessione a Catanzaro in Serie C può far storcere il naso, ma purtroppo la realtà è questa e i ragazzi ne sono consapevoli». Domani i giallorossi faranno visita all’Andria penultima in classifica, in una trasferta vietata ai tifosi calabresi per motivi di ordine pubblico. Al netto della posizione, i pugliesi non vanno sottovalutati, anche per l’impostazione del loro sistema di gioco. «Sicuramente l’Andria proverà ad aggredirci sin da subito. Non sono la solita squadra che si chiude nella propria metà campo e gioca di rimessa. Ho visto le loro partite e cercano sempre di essere propositivi. Domani il contesto sarà del tutto diverso – conclude Pancaro – rispetto a quello vissuto la scorsa settimana».

Si resta fermi sul 4-3-3

Pancaro ha poi confermato il 4-3-3 di partenza; la squadra ha bisogno di certezze e il mister vuole trovarle attraverso la continuità di gioco e idee. Solo così si potrà evitare qualsiasi rischio per poi pianificare un futuro più roseo. D’altro canto, in ogni caso, il Catanzaro dovrà fronteggiare una squadra che fatica, e non poco, a fare punti davanti al proprio pubblico.

Qualche dato sulle formazioni

Al “Degli Ulivi” la formazione allenata da Aldo Papagni ha vinto soltanto in 2 circostanze, pareggia in 8 e perso 3 volte. Sono 13 le reti realizzate in casa mentre 14 sono quelle subite. Il Catanzaro, invece, fuori dalle proprie mura amiche ha ottenuto 3 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte. La squadra calabrese ha segnato 16 volte subendo 21 reti lontano dal proprio pubblico.

I convocati per la gara con la Fidelis Andria.

PORTIERI: Nordi, Marcantognini;

DIFENSORI: Cason, Di Nunzio, Gambaretti, Nicoletti, Riggio, Sabato, Sepe, Zanini;

CENTROCAMPISTI: Badjie, Maita, Marin, Onescu, Spighi, Van Ransbeeck;

ATTACCANTI: Corado, Cunzi, Falcone, Infantino, Letizia, Puntoriere, Valotti.

Emanuele Mongiardo

Braglia: «Il miglior primo tempo da quando sono a Cosenza»

COSENZA – Dopo la partita con la Viterbese è tempo di commenti per Braglia e gli altri protagonisti del match (foto Farina). Nonostante la vittoria è la squadra laziale ad accedere alla finale con l’Alessandria.

Braglia e la vittoria a metà

Il tecnico del Cosenza Piero Braglia analizza la partita che ha visto la squadra proporsi in ottica offfensiva. «È andata male soltanto per il risultato – commenta Braglia – la Viterbese ha difeso sin dall’inizio. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto: ho visto il miglior primo tempo da quando sono qui. Con 8 difensori non era facile creare così tante occasioni, ho notato una squadra che mi ha soddisfatto in pieno».

Una partita con l’obiettivo di fare due reti in più dell’avversario: decisivo il sigillo di Calderini che ha tagliato le gambe ai calabresi. Un processo guardale, quello dei rossoblù, che va dal 4-2-3-1 al 3-5-2 e non solo. «Purtroppo il calcio è anche questo. Negli anni ho sempre proposto il 3-4-3 con le mie squadre. Quando sono arrivato qui – dichiara Braglia –  ho cercato di modificare un assetto di gioco, sino ad allora, precario. Poi siamo passati al 3-5-2 mentre ultimamente abbiamo necessità di cambiare un nuovo modulo. I ragazzi hanno fatto un’ottima gara: ho visto, alla fine, dei calciatori veramente stanchi».

Tutino e il sigillo nel match

Gennaro Tutino, autore della prima rete, analizza la partita del “Marulla”. Una vittoria sulla carta ma che non è bastata alla compagine rossoblù. «Sono contento per il goal perché mi ha dato una mano a livello mentale. Volevamo passare il turno – dichiara Tutino – per accedere alla finale di Coppa Italia: ora, in ogni caso, pensiamo alla gara con il Lecce».

Un primo tempo durante il quale la squadra ha creato diverse palle goal. Nella seconda parte del match, invece, sono venute meno le energie. «Adesso pensiamo a fare risultato già dalla partita con il Lecce. Noi siamo il Cosenza – conclude l’attaccante – e in casa dobbiamo farci rispettare».

Alessandro Artuso

Braglia: «Il Cosenza ha rischiato poco in difesa, dispiace per Loviso»

BISCEGLIE (BAT) – Commenti in sala stampa nel dopo gara tra Bisceglie e Cosenza. Un match, quello del “Gustavo Ventura”, terminato in parità e senza reti da una parte e dall’altra (foto ilcosenza.it).

Braglia e l’espulsione

Il mister dei calabresi Piero Braglia si dice amareggiato per l’infortunio capitato a Loviso. Per il calciatore si profila la rottura della mandibola. «Fa male vedere un calciatore in quelle condizioni. Si è rotto la mandibola, ho sbagliato perché mi ha dato fastidio vederlo in quel modo. Abbiamo fatto – afferma Braglia – un discreto primo tempo. Dopo l’espulsione, ovviamente, abbiamo pensato più a difendere che ad altro. Il Bisceglie ha fatto una buona partita a Rende e con la Juve Stabia, questo è bene sottolinearlo. Stiamo avendo qualche problema, non riusciamo a segnare».

Bicchiere mezzo pieno, invece, per quanto concerne la tenuta difensiva. «Il pacchetto arretrato si sta comportando molto bene, non si subisce una rete in 10 e questo è importante. Dopo il rosso è diventato tutto più difficile anche nei cambi. Alla fine abbiamo optato per i cambi con l’idea di cercare di allungare la squadra avversaria. Ho rimesso la difesa a 3 perché non mi erano piaciute alcune situazioni. Ecco spiegato l’ingresso di Camigliano».

Cosenza, attacco a stento

La prestazione degli attaccanti Perez e Baclet non è stata delle migliori. Stenta ad arrivare la prima rete stagionale per Leonardo Perez. Tanto movimento per l’ex Ascoli ma poche conclusioni da segnalare. «Abbiamo fatto qualche allenamento con entrambi in campo – commenta Braglia – è chiaro che hanno caratteristiche diverse rispetto a Mungo, Okereke e gli altri». Decisiva, in aggiunta, è stata l’assenza di Bruccini che, ad oggi, rappresenta il capocannoniere della squadra del presidente Eugenio Guarascio.

Il prossimo impegno per il Cosenza si terrà al “San Vito – Gigi Marulla”  mercoledì pomeriggio contro la Viterbese. In palio ci sarà il passaggio del turno alla finale della Coppa Italia Serie C. Da ribaltare il 3-1 dell’andata.

Alessandro Artuso

Cosenza, Braglia: «Riprendiamo il cammino iniziato, abbiamo le giuste motivazioni»

COSENZA – Prossimo impegno per la squadra allenata da Piero Braglia in Puglia. Il Cosenza affronterà il Bisceglie domani pomeriggio (foto Farina). Il match del “Gustavo Ventura” avrà inizio alle ore 18,30. Ritorno nei convocati per il giovane centrocampista Trovato e per il difensore Camigliano. Entrambi, in ogni caso, non partiranno dal primo minuto.

Braglia tra la partita di Viterbo e l’attacco

Il tecnico dei silani torna a parlare del match perso, in malo modo, in quel di Viterbo. Il dopo gara, piuttosto movimentato sponda laziale, con le dichiarazioni del patron Camilli. Dall’altro lato, invece, un Cosenza che ha voglia di rivalsa vista la gara di Viterbo e l’arbitraggio del fischietto Proietti. «Avevamo fatto una buona partita – commenta Braglia – per il ritorno bisognerà offrire una prestazione decisa. Credo in una ferma risposta, da parte dei miei ragazzi, sono convinto che abbiano una grande forza. Per quanto riguarda il modulo attuale non credo sia il caso di stravolgere le cose. Sulle dichiarazioni di Camilli non parlo, non mi interessano le sue parole. Mungo ha sbagliato ma l’arbitro non può espellere un calciatore dopo pochi minuti. Il fallo di Loviso non c’era ma ormai la partita è andata». L’attacco, nel frattempo, non sta producendo in termini realizzativi dei numeri importanti.

Il capocannoniere rossoblù porta il nome del centrocampista Mirko Bruccini. «Perez si sta riprendendo piano piano, lo abbiamo voluto fortemente qui perché crediamo, ovviamente, nelle sue qualità. Anche Tutino – afferma Braglia – dovrà dare il meglio nelle prossime gare. In ogni caso, qualora le cose non dovessero andare bene, potrei sempre contare su una rosa molto ampia. Gente come Tutino, Okereke, Mungo e gli altri ci permettono di fare scelte su diversi fronti».

Tattica e schemi di gioco

Il tecnico toscano sta lavorando in settimana per portare la squadra ad un progressivo cambio di modulo, magari più propositivo e offensivo. «Il 3-4-3 è un modulo che potrebbe andare bene a questa squadra – commenta – ma ci sarà bisogno di altre settimane per acquisire al meglio i movimenti da proporre. Le chiacchiere stanno a zero, bisogna darsi da fare ancora di più».

Tante partite in pochi giorni

La squadra di via degli Stadi affronterà un mese di marzo molto intenso in termini di partite ravvicinate. Mercoledì, ad esempio, ci sarà il ritorno al “Marulla” in merito alla semifinale della Coppa Italia Serie C. «Facciamo diversi chilometri in pochi giorni, non è una cosa semplice. I ragazzi non sono dei robot – conclude Braglia – così come il sottoscritto: ho piena fiducia dei ragazzi».

Alessandro Artuso

Cosenza, Braglia e il ds Trinchera: «Condotta dell’arbitro a dir poco vergognosa»

VITERBO – Tempo di commenti in sala stampa dopo la partita tra Viterbese e Cosenza (foto Farina). Tanto nervosismo in casa rossoblù per quanto concerne la condotta della gara da parte dell’arbitro Proietti di Terni.

Braglia e la critica all’arbitro

Parole non di certo leggere quelle del tecnico Piero Braglia al termine della semifinale di andata giocata al “Rocchi” di Viterbo. «Espellere dopo appena 10 minuti un calciatore come Mungo mi sembra assurdo. Può anche aver detto qualcosa di sbagliato ma non credo così grave da pregiudicarne, sin da subito, la sua permanenza in campo. Anche il rosso di Loviso – commenta Braglia – non c’era e questo lo sappiamo bene tutti. Devo dire che Proietti non ha avuto nemmeno un dubbio in merito al fallo di rigore su Tutino nel primo tempo mentre il rigore per fallo di Dermaku era netto». Amarezza mista a delusione, quella sul volto di Braglia, amplificata dal passivo venuto fuori dal match. «Non siamo venuti fin qui a farci prendere in giro da uno che abita a 30 chilometri da qui. Si è perso per cause che non dipendono da noi – dichiara il tecnico rossoblù – non ci riteniamo affatto sconfitti. Al ritorno cercheremo di passare il turno».

Il direttore Trinchera e l’operato di Proietti

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ds del Cosenza Stefano Trinchera. «Pretendiamo rispetto, cosa come oggi non abbiamo avuto, visto che vorremmo uscire da questa competizione con lealtà e a testa alta. In tanti anni di calcio giocato e non solo è la prima volta che ho visto un atteggiamento del genere. L’espulsione di Mungo è grottesca, si era soltanto lamentato per una situazione precedente. Cercheremo in casa nostra, davanti alla tifoseria rossoblù, di rimontare i due goal subiti dalla Viterbese». Fiducia nei mezzi della formazione di via degli Stadi e appuntamento rimandato al ritorno della semifinale. La gara si giocherà mercoledì 14 marzo allo stadio “San Vito – Gigi Marulla”.

Trocini: «Primo tempo giocato male, poi è venuto fuori il Rende»

RENDE – Chiusa in parità la partita tra Rende e Bisceglie, è tempo di commenti in sala stampa: Trocini e Alberga esprimono le proprie opinioni in merito alla gara del “Marco Lorenzon”. Un punto per parte che accontenta entrambe le formazioni.

Trocini e il pareggio in casa

Misto di amarezza, per la gestione del primo tempo, e di soddisfazione, per la condotta della seconda frazione, sul volto del tecnico del Rende Bruno Trocini. «Non abbiamo fatto un grande partita – dichiara Trocini – diversi calciatori non hanno giocato bene, soprattutto nel primo tempo. Durante la ripresa, invece, la risposta dei miei c’è stata e di questo ne sono felice. Siamo stati più presenti nella ripresa, molto meno ad inizio match. Nulla da dire per quel che riguarda la voglia di riprendere la partita: chi non ha giocato molto non è stato supportato dai veterani».

Un torneo che presenta diverse insidie per ciò che concerne ogni singola partita. «In questo campionato vince chi ha convinzione nei propri mezzi. Devo dire che il Bisceglie è giunto qui forte delle due vittorie consecutive. Oggi abbiamo incontrato una squadra che, dal punto di vista del morale e del gioco, ha condotto una partita che molti perdono. Per fortuna – afferma Trocini – nella ripresa siamo stati più cinici volendo fortemente raggiungere i nostri avversari».

Alberga e la prestazione del Bisceglie

Il tecnico dei pugliesi Giuseppe Alberga si dice soddisfatto del pareggio ottenuto fuori dalle mura amiche. «Devo dire che i miei hanno dato il massimo e di questo non posso che essere contento. La formazione è riuscita a giocare molto bene contro una squadra che milita nelle zone alte della classifica. Torniamo a casa con un ottimo punto. Sono arrivato da poco – conclude Alberga – ma posso ritenermi soddisfatto di quanto visto dai calciatori oggi a Rende come intensità e gioco espresso».

Alessandro Artuso

Maurizi: «Andria avversario ostico ma non ci faremo intimorire, siamo la Reggina»

REGGIO CALABRIA – Superata la sconfitta subita in casa con il Trapani, la formazione di Maurizi è chiamata all’incontro di Andria a partire dalle ore 16,30 (foto reggina1914.it). I biancazzurri hanno necessità di ottenere punti con l’obiettivo di togliersi dai bassifondi della classifica. La Reggina, dal proprio canto, vuole allontanarsi dalle zone basse del girone C.

Maurizi e la partita con la Fidelis

Partita in terra pugliese per la Reggina. Il tecnico Maurizi, nel corso della conferenza stampa della vigilia, mette in luce il lavoro condotto dai suoi dopo il KO del “Granillo” di domenica. «Settimana di buoni allenamenti, abbiamo avuto la fortuna di acquisire le prestazioni sportive di un calciatore forte come Giovanni La Camera. Tutto questo – dichiara Maurizi – ha dato una grande spinta da parte dell’intero gruppo. La Camera sta bene fisicamente, si tratta di un calciatore sicuramente di qualità: ci darà una grande mano».

Andria e l’approccio all’incontro

Il match del “Degli Ulivi” vedrà di fronte due squadre che cercano punti importanti in ottica salvezza. Gli amaranto hanno conquistato, sino ad oggi, 28 punti. La Fidelis Andria, invece, è in piena zona play-out con 5 punti in meno rispetto alla Reggina. «Giochiamo con due moduli di gioco completamente diversi. La partita dell’andata – commenta Maurizi – ha messo in luce quanto i pugliesi siano una squadra solida. Conosciamo bene il valore della partita e sono sicuro che i ragazzi si impegneranno sino all’ultimo. Diversi calciatori avversari sono estremamente dediti al sacrificio, sarà un match importante per entrambe le squadre. Per quanto riguarda la Reggina credo che la squadra sia sempre propositiva, poi ci sono gli avversari che fanno giocare mentre altri si chiudono».

I convocati per la gara con la Fidelis Andria.

PORTIERI: Cucchietti, Licastro, Turrin;

DIFENSORI: Armeno, Auriletto, Ferrani, Gatti, Hadziosmanovic, Laezza, Pasqualoni;

CENTROCAMPISTI: Castiglia, Condemi, La Camera, Marino, Mezavilla, Provenzano;

ATTACCANTI: Arras, Bezziccheri, Bianchimano, Franchi, Samb, Sparacello, Tulissi.

Braglia nel post Casertana-Cosenza: «Partita da dimenticare in fretta»

CASERTA – Secondo successo per la Casertana e commenti in sala stampa dopo la vittoria dei falchetti contro il gruppo allenato da Braglia. Il mister della squadra silana analizza la sconfitta della sua squadra (foto ilcosenza.it).

Braglia e l’atteggiamento errato dei suoi

Il tecnico della formazione calabrese si sofferma sulla gara. Un match condotto dal club  di via degli Stadi in maniera assolutamente insufficiente. Nonostante la superiorità numerica, causata dall’espulsione di Rainone ad inizio ripresa, i falchetti sono riusciti a centrare l’obiettivo della vittoria. «Abbiamo commesso degli errori e, in queste partite, li paghi a caro prezzo. Non abbiamo fatto bene – commenta Braglia – c’è poco da fare. Il cammino è ancora lungo e questa sconfitta dovrà farci riflettere. La partita è stata sempre condotta da noi ma siamo stati sempre prevedibili nella manovra e lenti nel fraseggio».

Cosenza, cosa c’è che non va?

Dopo i quattro pareggi consecutivi è arrivata una sconfitta preoccupante per ciò che concerne l’atteggiamento e la determinazione nel provare a riprendere la partita. «In partite come queste c’è necessità di essere veloci, scaltri e incisivi. Non abbiamo mai saltato l’uomo nè tantomeno messo al centro una palla adeguata per impensierire la difesa avversaria. Si è trattato di una partita che non si dovrà ripetere – afferma Braglia – di questo ne sono certo».

Pochi tiri nello specchio della porta della Casertana e sterile movimento in avanti alla ricerca della rete. «Cambiare modulo, in alcune fasi del match, non è servito, non siamo mai riusciti ad andare in avanti. Loro si sono chiusi ma noi, in ogni caso, non abbiamo fatto un tiro in porta escluso quello di Bruccini. Ho tolto Okereke perché l’ho visto stanco ragion per cui ho optato per l’ingresso di D’Orazio. Anche Tommaso, purtroppo, non è riuscito a cambiare le sorti della partita».

Critiche anche alla terna arbitrale

Parole di dissenso anche nei confronti dell’arbitro reo di aver condotto una partita, a detta di Braglia, in modo assolutamente inadatto. «Pensiamo di aver subito dei torti arbitrali – conclude – ci hanno dato fastidio determinate situazioni, il modo di arbitrare dell’arbitro Capone non mi è piaciuto per niente».