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Laratta: «Toscani incassa dalla Calabria. Ma poi considera mafiosi tutti i calabresi»

COSENZA – Ha sollevato un polverone la venuta in Calabria, per l’apertura della mostra fotografica “Razza Umana”, del fotografo Oliviero Toscani che ha negato un selfie a un ragazzo di Vibo Valentia additandolo come “potenziale mafioso”. L’ultimo, in ordine di tempo, a parlarne è l’ex deputato Franco Laratta che ricorda i trascorsi importanti del fotografo in Calabria.

«Nel 2007 Oliviero Toscani lavora per la regione Calabria per una campagna pubblicitaria che rilanci l’immagine di questa terra. La regione mise a disposizione addirittura 3.871.385 euro  per il progetto creativo e per la sua diffusione. Una campagna che, benché firmata dal grande fotografo creativo, apparve ai più piuttosto brutta, del tutto inefficace. Un flop della regione, un flop di Toscani. Ma la Calabria, da sempre, in fatto di promozione della propria immagine, non ne ha azzeccata una! Oggi Toscani ritorna in Calabria. E incappa in una pessima vicenda. A Vibo Valentia, Oliviero Toscani rifiuta un selfie con uno studente. Sbattendogli in faccia: “Potresti essere un mafioso”!  Il caso ha però voluto tirare un brutto scherzo ai pregiudizi del fotografo. Infatti il giovane che voleva fare un selfie con Toscani é il 18enne Vittorio Sibiriu, figlio di una poliziotta e di un carabiniere».

E poi conclude Laratta: «Come sono brutti i pregiudizi! Una vergogna che ne siano vittime personaggi di primissimo piano come Oliviero Toscani. Ma sarebbe interessante sapere se la presenza di Toscani a Vibo, dove secondo lui tutti sono mafiosi, è stata a titolo gratuito. E se ha ancora senso continuare con la sua mostra».

Franco Laratta al convegno Unical sull’agricoltura: «Abbiamo bisogno delle università calabresi per un’agricoltura moderna e di qualità»

larattaRENDE (CS) – Il seminario di oggi, svolto nell’Aula magna dell’Università della Calabria, sull’agricoltura, ha avuto un notevole successo, sia per la presenza di importanti relatori, sia per la notevole partecipazione di studenti, esperti e imprese.

Alla presenza del Rettore Gino Crisci, con le relazioni dei dirigenti della Regione (Carmelo Salvini e Alessandro Zanfino) del consigliere regionale Mauro D’Acri e del commissario Ismea Franco Laratta, sono stati trattati gli argomenti più interessanti del comparto agroalimentare, insieme ad una dettagliata analisi delle risorse nazionali ed europee a disposizione dei giovani imprenditori.

Si è molto insistito sull’importanza  delle misure e delle risorse del PSR della regione e di ISMEA, sulla qualità degli investimenti e sui tempi di realizzazione dei progetti.

Un appello all’Unical lo ha lanciato Franco Laratta che guida l’ente economico del ministero dell’agricoltura che si occupa di sostegno alle imprese: «Chiediamo alle università calabresi, prima tra tutte all’unical, di investire nell’agricoltura, nella ricerca, nella qualità delle nostre produzioni. Con il sostegno delle nostre università potremo mettere in piedi un settore in grado di competere e di vincere la sfida delle eccellenze nell’agroalimentare».

Made in Calabria: “Dobbiamo difendere la nostra terra”. A Cerisano un convegno su agricoltura e sviluppo

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Cerisano ( Cs) –  “Coltivare sviluppo”, ma anche idee e progetti imprenditoriali che abbiano a cuore il territorio e le ricchezze che un’economia agricola andrebbe a generare. Se ne è parlato oggi pomeriggio a Cerisano, nel corso di un’iniziativa promossa dal futuro candidato a primo cittadino Lucio Di Gioia , alla quale hanno preso parte importanti figure professionali impegnate da anni nel settore: Franco Laratta, membro dell’ ISMEA, l’organismo del governo preposto alla gestione delle risorse destinate ai giovani che vogliono impegnarsi in un settore come quello agricolo, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia. Ha moderato l’incontro il giornalista Francesco Mannarino.  Un’occasione  rilevante per la comunità cerisanese  perché per Di Gioia, il paese ha bisogno “non solo di idee per creare sviluppo, ma è fondamentale il ritorno alla terra, alle tradizione, ai profumi e sapori di un tempo, perché solo partendo da questi presupposti possiamo sperare in un rilancio sostenibile del territorio. Creare una filiera agricola è anche una grande opportunità per i giovani del nostro paese”.  Dello stesso parere anche Molinaro. “L’agricoltura è soprattutto cibo. Cibo significa produzione e commercializzazione. In questi otto anni – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Calabria-  di profonda crisi economica, quello agricolo è stato l’unico settore a rimanere attivo e a portare sviluppo. La politica ha il compito quindi non solo di garantire il minimo consumo di suolo agricolo, ma anche e soprattutto difendere il cibo “made in Italy” diminuendo l’importazione di cibi poco sicuri e non controllati”. Un’economia, quella agricola, che deve generare anche servizi per i cittadini favorendo la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro. “E l’orgoglio di essere contadini- ha concluso Molinaro-  potrebbe rappresentare un buon punto di partenza”.  “La nostra regione – ha esordito Laratta- entro il 2020 dovrà spendere in agricoltura un miliardo di euro. E’ necessario fare progettualità e cercare di rendere il processo più snello possibile. Dobbiamo, prima di tutto vincere le sfide del mercato puntando sulla qualità dei prodotti della nostra terra perché abbiamo delle eccellenze straordinarie, come il vino e come l’olio. I cittadini devono essere informati e devono pretendere di poter difendere la propria salute scegliendo solo il meglio”.  E tra i prodotti migliori per il quale la Calabria è conosciuta in tutto il mondo c’è certamente la liquirizia Amarelli, diventata un marchio di pregevolezza. Per Fortunato Amarelli è importante che vi sia una forte sinergia tra vecchio e nuovo. “L’agricoltura – ha detto- rappresenta un settore molto delicato e radicato, ma non è facile determinarsi pienamente nel settore, perché, oggi, richiede modelli nuovi e innovativi. Dobbiamo riuscire a raccontare la storia di un prodotto e a creare valore sullo stesso perché la nostra regione ha un patrimonio inestimabile di cui andare fieri”. Un dibattito al quale ha dato anche il suo contributo il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo e molti dei presenti.

 

Laratta, Molinaro e Amarelli a Cerisano per “Coltivare lo sviluppo”. Il convegno promosso da Di Gioia

coltivare sviluppo

Cerisano ( Cs) – Si terrà domenica prossima 03 aprile a Cerisano, nella sala Consiliare del Comune, a partire dalle ore 17.30, il convegno “Coltivare lo sviluppo”, ideato e promosso dal futuro candidato alla carica di primo cittadino Lucio Di Gioia. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del prossimo programma elettorale del candidato a sindaco che vedrà il settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale tra quelli ai quali si darà ampio rilievo. All’incontro, moderato dal giornalista Francesco Mannarino, prenderanno parte, dopo i saluti di Di Gioia, Franco Laratta, sub commissario ISMEA, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia

“Il cuore e la Terra”: il nuovo libro di Laratta e Oliverio

libro laratta fotoGIRIFALCO – Un piccolo angolo di paradiso. Una voce magica. Un libro-manifesto di speranza. Sono questi gli ingredienti che hanno fatto da cornice alla presentazione de “Il Cuore e la Terra” di Franco Laratta e Nicodemo Oliverio. Nel cuore del centro storico, in piazzetta Santa Domenica, insieme al presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, l’autore Franco Laratta ha voluto spiegare la mission del suo lavoro. Prima, però, il pubblico è stato completamente rapito dalla voce di Antonino Giacobbe: talento allo stato puro. Dopo i saluti del presidente della Provincia, Enzo Bruno e l’intervento del sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, Laratta e Rossi hanno tracciato una visione di modello agricolo nuovo attraverso storie di aziende aperte impensabili fino a 15 anni fa. Non solo. Rossi ha parlato anche della sua esperienza professionale proponendo, poi, la storia di un giovane che, del cuore e della terra, ha fatto la propria ragione di vita. La testimonianza di Stefano Caccavari è, sicuramente, stato uno dei momenti più belli della serata. “Nel maggio 2014 è partito a San Floro il progetto “Orto di Famiglia”, che da subito ha dato la possibilità alle famiglie del catanzarese di mangiare in modo sano le verdure e ritrovare il gusto e il sapore genuino come una volta. Noi a differenza degli altri – ha raccontato Stefano – non usiamo concimi chimici e non usiamo nessun pesticida, questo significa per le famiglie avere la sicurezza di mangiare verdure biologiche e naturali. A poco più di un anno (maggio 2015) dalla nascita del progetto “Orto di Famiglia” contiamo 94 famiglie tutte accomunate da un grande e forte interesse a mangiare sano e a recuperare il contatto con la tradizione e la nostra terra”. Il dibattito è, quindi, proseguito con gli interventi dell’assessore alla Cultura, Elisa Sestito, dei consiglieri delegati Filippo de Stefani ed Elisabetta Ferraina, dell’architetto Domenico Conaci e del direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi – Alta Locride, Carolina Scicchitano. Non sono mancate le domande e le osservazioni da parte del pubblico. La serata si è conclusa con la magistrale esibizione di Antonino Giacobbe.

 

“Quale Europa”, discussione sui valori europei a Catanzaro

CATANZARO – Il Centro Polivalente per i giovani è lieta di invitare la Sig.ria Vostra all’incontro dal titolo “Quale Europa”, IV appuntamento della rassegna “Ad occhi aperti”, in programma Mercoledì 30 aprile alle h. 10.00, presso i locali di Via Fontana Vecchia a Catanzaro.
L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Work in Progress di Girifalco e il Caffè delle arti di Catanzaro, in collaborazione con la CGil Catanzaro e Lamezia, si carica di speciali aspettative, grazie alla presenza del filosofo ed eurodeputato Gianni Vattimo.

Tra i temi prevalenti dell’incontro: Unione dei popoli e dei diritti o Unione della finanza e dei mercati; Mes e fiscal compact; Rischi e opportunità per gli Stati membri”.

Interverranno:

Gianni Vattimo,(filosofo ed europarlamentare),
Bruno Talarico (segretario provinciale CGIL Catanzaro),
on. Franco Laratta (già deputato PD) ,Anna Falcone,
(Pres. Associazione Sinistra e futuro ed esperta in diritto dell’UE),
dott. Alfredo Cosco(scrittore e studioso),
Tommaso Passarelli (associazione culturale Work in Progress).

L’evento sarà trasmesso sul programma televisivo di Telespazio TV, Perfidia con la giornalista Antonella Grippo.

A Rose dibattito sulla criminalità, l’on. Laratta: “La Calabria vive su una montagna di illegalità”.

Accuse dure e gravi sono emerse ieri sera a Rose, il piccolo centro a due passi da Cosenza che ha ospitato un dibattito sulla criminalità in Calabria, promosso da ‘Il Cantiere’ per iniziativa del giovane esponente del pd locale Osvaldo Ferro. Ospiti d’onore Giuseppe Falcomatà, capogruppo pd nel consiglio comunale di Reggio Calabria fino al suo scioglimento, e l’on Franco Laratta, già deputato e membro della Commissione parlamentare antimafia.
Il dibattito, dal titolo suggestivo: Dalla coppola agli swap, l’evoluzione della ndrangheta in Calabria (come dal libro del prof. Mimmo Marino dell’Università di Reggio) è capitato nel giorno della condanna della Corte dei conti per Peppe Scopelliti, all’epoca dei fatti sindaco reggino, che dovrà risarcire lo Stato con 300 mila euro per danni erariali.
Durissimo Franco Laratta: ‘Pezzo dopo pezzo, crolla il fantasmagorico Modello Reggio. Un modello caratterizzato da un violento assalto alle regole civili e democratiche di una città. Per Scopelliti si avvicina sempre di più l’ora in cui dovrà rispondere della devastazione di un grande comune, poi sciolto per mafia, e del totale fallimento della sua azione di governo della nostra Regione”.
Giuseppe Falcomatà ha ripercorso gli anni del suo impegno nel consiglio comunale di Reggio Calabria, dell’assalto alla diligenza del centrodestra reggino, delle infiltrazioni criminali nelle società di servizi e negli stessi apparati comunali. Per il giovane esponente reggino del pd: “Sono accadute in Calabria cose gravissime, si sono consumate operazioni profondamente illegittime ed è stata mortificata la storia civile e democratica di una grande città come Reggio Calabria!”
Nel corso del convegno di Rose, si è molto parlato dell’evoluzione della ndrangheta calabrese, dai tempi della coppola ai giorni nostri, fino a divenire una delle associazioni criminali più potenti del mondo. I relatori hanno denunciato come si sia abbassato notevolmente il livello di attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica nazionale nei confronti della lotta alla criminalità organizzata.
L’appello finale di Laratta e Falcomatà: “E’ giunto il  momento del riscatto della nostra terra. C’è bisogno di una classe politica coraggiosa e determinata, che lotti contro tutte le forme di corruzione e di illegalità. Se non fermiamo il degrado, la Calabria finirà fuori dal consesso civile e democratico italiano ed europeo”!

Magorno, Laratta e Occhiuto: Insieme per salvare la Calabria che sta affondando

On. Franco LarattaSabato sera a Diamante,
s iniziativa Dell’ associazione Calabria, si sono ritrovati il
deputato Ernesto Magorno e i due ex parlamentari Franco Laratta e
Roberto Occhiuto, più alcuni sindaci del cosentino.
“I  nostri partiti non bastano più, occorre un Patto per la Calabria,
per un profondo rinnovamento e per dare ai
calabresi una speranza , perché così non di va da nessuna parte”. In
sintesi è questo l’appello dei tre esponenti politici, molto attivi
nei loro partiti e nella società calabrese.
Uniamoci sui problemi. Ultima chiamata per la Calabria. La classe
dirigente calabrese è priva di autorevolezza e credibilità! Siamo una
terra bella, straordinaria: guardiamo in positivo e ce la possiamo
fare!

Non c’erano simboli di partito ne’  bandiere. C’era tanta gente, molti giovani, tantissimo interesse. Dal confronto è venuto fuori  un forte allarme: “È ormai l’ultima chiamata per la Calabria. I prossimi anni saranno decisivi: se non ci si sbriga e se non si mette in piedi un programma di straordinaria portata, la Calabria è persa, sarà tagliata fuori”. Poi di è parlato di legalità, corruzione,  risorse  comunitarie, dei giovani e del lavoro, delle imprese e dell’economia.  È prima di tutto di un profondo cambiamento se si vuole  recuperare la credibilità perduta: ” a livello nazionale contiamo meno di zero, la Calabria non c’è, non esiste, è ignorata”! Al dibattito hanno preso parte alcuni sindaci, fra i quali Mimmo Lo Polito di Castrovillari e Roberto RIzzuto  di Villapiana che hanno raccontato il dramma che vivono i comuni calabresi e la necessità di  ripartire dai territori e dalle mille esperienze che qui si trovano. Occhiuto, Magorno e Laratta hanno fatto appello alla migliore Calabria, alla chiesa, alle associazioni, alle nuove generazioni: “non  ci occupiamo di posti e di poltrone, siamo preoccupati solo  delfuturo della Calabria. Lavoriamo insieme per un grande cambiamento,per una rivoluzione democratica e culturale”!

On. Laratta: “Pd, è il momento di una grande svolta. Basta parlarci addosso. Prepariamo un Progetto per la Calabria”

L’on. Franco Laratta interviene riguardo al futuro congresso del PD calabrese:
“Il Pd calabrese, dopo anni di fallimenti, errori e una lunghissima gestione commissariale, dovrà tenere in pochissimi mesi un congresso vero, libero, aperto; che discuta e approvi: un ‘Progetto di governo per la Calabria’ e un piano per un profondo rinnovamento del partito.
Dobbiamo però renderci conto che nulla sarà più come prima, che ci attendono sfide coraggiose e fortemente innovative. Il ‘900 è finito per sempre, anche per il pd calabrese!
E’ il momento di aprire le porte al futuro e di far entrare aria fresca nelle nostre stanze ammuffite.

Il congresso del pd calabrese, in concomitanza con quello nazionale, dovrà avere un carattere ‘fondativo’, dovrà quindi essere ben preparato. Occorrono   assemblee territoriali da tenere in tutta la Calabria; è necessario  far parlare e decidere gli iscritti e gli elettori, senza temere dissensi e contestazioni; dobbiamo confrontarci su temi e progetti fortemente innovativi ; dobbiamo presentare la nostra idea per il rilancio e lo sviluppo della Calabria; dobbiamo presentare una nuova squadra ed un forte e motivato gruppo dirigente che sarà chiamato a gestire una fase delicatissima.

Dobbiamo costruire un partito dei cittadini e non dei burocrati e delle nomenclature; un partito delle idee e del futuro; un partito aperto e trasparente. Non abbiamo bisogno di nuove lacerazioni, poco importano i nomi ma dobbiamo preparare e scegliere i progetti.
Ed è su questo che siamo chiamati a confrontarci nelle prossime settimane, aprendo una grande e bella stagione di franco e deciso dibattito”.

On. Franco Laratta: “Ricorderemo alla Camera l’uccisione di Filippo Ceravolo”

Le parole dell’On. Franco Laratta: “La tragica vicenda di Filippo colpevole solo di avere 19 anni e ti trovarsi nel luogo e nel momento sbagliato. Stamane ho fatto visita alla famiglia, a Suriano, in provincia di Vibo. Una famiglia di onesti lavoratori, trasparente, pulita, riservata. Proprio com’era Filippo, un ragazzo che aveva tanta voglia di vivere. Lavorava sempre, anche dalle quattro del mattino, con suo papà. Una famiglia che sta vivendo questo dramma senza fine, con l’intenzione di difendere la memoria di quel ragazzo, del loro figlio, morto a 19 anni, per la trappola che gli ha teso il destino! Martedì lo ricorderò alla Camera dei Deputati . Perché l’Italia e le sue più alte istituzioni sappiano che una morte così non può essere accaduta invano . Filippo dovrà essere il simbolo di una Calabria che dice con forza basta ad ogni forma di violenza e di sopraffazione mafiosa!”