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Tentati omicidi ed estorsioni, blitz alla ‘ndrangheta con arresti e sequestri di beni

REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sta eseguendo dalle prime ore di oggi diverse misure cautelari e sequestri di beni a carico di soggetti indagati per associazione mafiosa ed altri reati.

Gli indagati sono ritenuti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta Libri e Tegano-De Stefano di Reggio Calabria. Nella città dello Stretto ed in altre località italiane i poliziotti stanno eseguendo numerosi provvedimenti restrittivi disposti dal Gip a carico di soggetti indiziati, a diverso titolo, e allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, in particolare, ha colpito presunti esponenti delle cosche Libri e Tegano-De Stefano del mandamento centro di Reggio, tra le quali vigeva un accordo spartitorio per le estorsioni da eseguire in alcune aree della città. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è in corso il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ad imprenditori a cui viene, invece, contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Con “Libri a Castello” riapre il Castello Svevo di Cosenza

COSENZA – Occasione di dibattito con gli autori, la rassegna Libri a Castello -giunta alla seconda edizione- si configura come appuntamento di conoscenza ed opportunità di confronto con figure autorevoli del nostro panorama culturale all’interno del bene storico-artistico simbolo della città di Cosenza.

Gli appuntamenti rientrano nella Rassegna Castello Svevo 2019.

Durante il primo incontro – in diretta sui canali social del Castello e del Museo del Fumetto di Cosenza giovedì 20 maggio alle 17.00- sarà presentato il libro Peppino Impastato, western a Mafiopoli di Luca Scornaienchi e Luca Ralli, Round Robin Editrice.

Ospiti di domani Luca Scornaienchi e Luca Ralli con “Peppino Impastato, western a Mafiopoli” (Round Robin Editrice), graphic novel che ripercorre la vita dell’attivista a 43 anni dal suo omicidio. Gli autori raccontano “Il suo coraggio e l’impegno per liberare la sua Cinisi e la sua Sicilia dal controllo di Don Tano Badalamenti che nel fumetto viene ritratto come un indiano a capo della tribù mafiosa”.

Il volume si avvale dei contributi di Giovanni Impastato e diversi testi messi a disposizione da Umberto Santino, il centro di documentazione Impastato. Inoltre, gli autori hanno voluto inserire anche alcuni stralci delle motivazioni delle sentenze di condanna di Gaetano Badalamenti e Vito Palazzolo.

 “La cella si apre mentre Don Tano Badalamenti cammina attraversando il corridoio. Da dietro le sbarre del carcere nel New Jersey, tutti abbassano la testa in segno di rispetto al passaggio del Padrino: l’eroe che ha unito Italia e Stati Uniti con un ponte di cocaina e morti ammazzati. È il 1978 quando decide la morte di Peppino Impastato, un comunista, “nuddu miscato ccu nenti”, che gioca a fare la radio sbeffeggiando il capo indiscusso di Cosa Nostra. Peppino paura non ne ha. Peppino sorride, perché lui, la mafia, la combatte con la bellezza…”, è questo un piccolo stralcio del graphic novel.

Domani, dunque, alle ore 17:00, appuntamento con la diretta Facebook dal Castello Svevo di Cosenza per l’avvio ufficiale della stagione programmata e pronta, finalmente, a decollare dopo la forzata pausa dovuta alla pandemia. 

Colpo alla cosca Libri, blitz nel reggino. Tra gli arrestati due consiglieri regionali

REGGIO CALABRIA – Blitz della Polizia contro la cosca Libri di Reggio Calabria: decine di agenti della squadra mobile di Reggio e dello Sco stanno eseguendo 17 misure cautelari, 12 in carcere e 5 ai domiciliari, chieste dalla Direzione distrettuale antimafia e firmate dal gip.

Sono in corso anche una serie di perquisizioni e di sequestri nei confronti di società e imprese. Secondo quanto emerso dalle indagini, diversi imprenditori e anche politici erano completamente al servizio della cosca.

«Affermati imprenditori e politici locali e regionali – dicono gli investigatori – erano asserviti totalmente alle volontà” dei Libri in qualità di soggetti “intranei o concorrenti esterni». Alle 11 è in programma una conferenza stampa presso la Questura reggina nel corso della quale saranno svelati tutti i dettagli dell’operazione.

Tra gli arrestati vi sono il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Calabria, Sebastiano “Seby” Romeo, ed il consigliere del gruppo misto, Alessandro Nicolò, di Fratelli d’Italia (eletto con FI e poi passato in Fdi). Romeo è stato posto ai domiciliari mentre Nicolò è stato portato in carcere. La cosca, secondo l’accusa, avrebbe svolto un ruolo “centrale” in occasione delle elezioni regionali del 2014. Tra gli indagati in libertà c’è Demetrio Naccari Carlizzi ex consigliere regionale Pd e cognato del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà estraneo all’inchiesta.

La Cosca Libri, per lo sviluppo del propri interessi criminali, oltre ad interferire nelle dinamiche economico-imprenditoriali locali, è stata capace “di infiltrarsi in quelle politico-elettorali del territorio cittadino, gestendo un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di soggetti compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici, nell’ambito di un rapporto basato sul do ut des, destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema ‘ndranghetistico nel suo complesso”. E’ quanto afferma la Polizia. I Libri, in particolare, avrebbero saputo elaborare “raffinate strategie finalizzate a consentire l’elezione di soggetti che potessero agire quali loro preposti negli organismi istituzionali”. Inoltre, l’ascesa politica fino al Consiglio regionale di un politico reggino, secondo gli investigatori, “è stata costantemente supportata, fin dagli inizi, dalla cosca Libri”.

Fonte Ansa

Immagini di repertorio

Incontri, laboratori e libri. I tre giorni di Ormeggi Festival

LAMEZIA TERME (CZ) – Tre giorni e ventitrè incontri tra presentazioni di libri, laboratori di lettura e scrittura, performance artistiche, discussioni, proiezioni e laboratori di
fotografia e 1.000 presenze per Ormeggi Festival.Si chiude il sipario sulla prima edizione di Ormeggi Festival letterario di Lamezia Terme, ideato da Open Space – Associazione culturale in seno al progetto Impressioni Mobili.

Il direttore artistico della kermesse è Simona Viciani, voce italiana dello scrittore statunitense Charles Bukowski.

Sei i libri presentati tra cui spicca la prima nazionale di Taccuino di un allegro ubriacone (Guanda Editore, 2019) di Charles Bukowski, volume di cui, nella giornata di sabato, hanno parlato la traduttrice ufficiale e direttore artistico del Festival Simona Viciani e la curatrice dell’intero progetto di Impressioni Mobili Maria Chiara Caruso.

I tre giorni sono stati densi di scambi in linea con le intenzioni che gli organizzatori avevano dichiarato annunciando la kermesse. Il libro, la lettura e la letteratura, quali elementi vivi dell’umano agire, hanno trovato a Ormeggi Festival il clima adatto per intrecciarsi l’un l’altro e sfociare in una condivisione di esperienze, parole ed emozioni. Ha contribuito al conseguimento di un tale risultato anche l’introduzione dell’Angolo del lettore, un momento che si è inserito timidamente nel festival riscuotendo via via un successo sorprendente e gratificante: in sostanza, è stato creato uno spazio di condivisione delle lettura sulla scia dei reading a microfono aperto che avevano caratterizzato la rassegna Contemporanea, altra realizzazione di Open Space – Associazione culturale.Anche i laboratori di scrittura e lettura creativa, svolti tutti i giorni al TIP Teatro, hanno assegnato a Ormeggi Festival un valore aggiunto in termini di qualità. Ricordiamo infatti che la manifestazione si è aperta con il workshop di Daniela Grandinetti dal titolo Wanderlust. Viaggiando con Jack London, seguito il giorno dopo da Filo-Logico curato da Manifest e Giovanni Mazzei (Dicerie poetiche), giungendo poi a Niente è sacro, tutto si può dire di Quello sporco duo (Francesco Villari e Elmore Penoise).

Presentato durante la manifestazione anche il Concorso letterario Nautilus, premio letterario indetto dalla Associazione Reportage di Annamaria Persico.

La parte più irriverente di Ormeggi, vale a dire l’irriverente, leggero e divertente appuntamento col Dopo Festival, ha impreziosito gli appuntamenti con quella necessaria punta di ironia che ha consentito di mettere da parte i toni seri delle giornate.
Grande successo durante i tre giorni del Festival con la presenza di circa 1.000 persone agli incontri; un’affermazione replicata anche sui social.

La pagina Facebook di Ormeggi Festival ha avuto una impennata del 135% con oltre 12.500 contatti nella settimana del Festival. Su Instagram, invece, sono state superate le 11.000 Impressions, vale a dire il numero di volte in cui un post o una storia sono stati visualizzati. In generale, il complessivo delle persone raggiunte sui principali tre canali social ha centrato quota 15.000.

Locri e Libri ancora insieme

LOCRI (RC) – Dopo aver ufficializzato l’arrivo di Giovanni Condomitti, il Locri ha chiuso oggi un altro colpo a centrocampo, con la firma di Domenico Mazzone. Classe ’97, con trascorsi importanti tra Reggina, Pescara e Palmese, Mazzone può giocare principalmente da mezzala o davanti la difesa.

Grinta e qualità per il “cavallo alato”

Ad un nuovo arrivo si affianca una riconferma importante. Il capitano Gianni Libri vestirà ancora la maglia del suo Locri, dopo averlo accompagnato e caparbiamente voluto in Serie D. 

Consegnati i libri donati per i detenuti del carcere di Rossano

ROSSANO (CS) – Proficua raccolta di libri per i detenuti del carcere di Rossano da parte dell’associazione socio culturale di promozione sociale territoriale nonchè di volontariato denominata Fidelitas, capitanata dal Presidente avvocato Giuseppe Vena e coadiuvato da numerosi soci iscritti, che opera quotidianamente su tutto il territorio della Piana di Sibari.

Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di consegna dei libri presso la casa circondariale di Rossano, alla presenza del direttore Dott. Giuseppe Carrà e del personale carcerario, che ha speso parole di lode verso l’associazione Fidelitas per il bellissimo gesto di solidarietà compiuto in favore dei detenuti.

I libri raccolti, oltre cinquecento, hanno ad oggetto varie materie didattiche oltrechè di saggista e narrativa. I libri donati verranno impiegati dalla struttura carceraria per accrescere il grado d’istruzione e di cultura dei detenuti affinchè una volta usciti dall’istituto possano integrasi nella società civile. «Il regalo – per come ha affermato il Presidente Vena – che i soci dell’associazione Fidelitas hanno voluto fare ai detenuti della struttura carceraria è quello di alleviare loro la sofferenza della detenzione, affinchè quest’ultima si traduca nell’opera di rieducazione a cui deve tendere l’espiazione della pena».

[#Top8Books] Quando il nemico da combattere è il mondo, la fantascienza post apocalittica

Il genere della fantascienza apocalittica è uno dei più seguiti al mondo e anche uno dei più rappresentati al cinema. Basti pensare al grande successo di The Walking Dead.

Stare comodamente seduti in poltrona sgranocchiando popcorn e vedere gente che fa fatica a sopravvivere, sotto sotto piace un po’ a tutti. Forse perché ci fa sentire più tranquilli, perché ci ricorda, a livello del tutto inconscio, che noi invece siamo al sicuro, al caldo in inverno e al fresco d’estate, con cibo e acqua per sfamare un mondo intero. Eppure il messaggio che questo genere si porta dietro è piuttosto importante e decisamente allarmante: la natura prima o poi si ribella e ci porta via tutto con gli interessi.

L’uomo, sempre preso dalla smania di arraffare e di avere più dell’altro, alla fine si autodistrugge.

Naturalmente, ancora prima dell’arrivo dei fumetti, del cinema e delle serie tv, la fantascienza apocalittica veniva affrontata nei libri: a chi scrive, piacciono soprattutto i romanzi redatti tra la fine dell’800 fino a più o meno gli anni’50 del ‘900, quando ancora poco o nulla si sapeva dello spazio, degli alieni o di virus distruttivi. Gli autori dell’epoca mostrano una capacità straordinaria di lungimiranza, trattando temi e situazioni di un’attualità sconcertante.

 Vediamo insieme quali sono i migliori romanzi (almeno per noi), concentrandoci solo su quelli che sono considerati come i precursori del genere: i più ferrati in materia li conosceranno tutti mentre per altri alcuni sono poco o per nulla noti. Insomma c’è un mondo da scoprire!

 

1. L’ultimo uomo – 1826

Sicuramente tutti conoscono Mary Shelley per il suo capolavoro, Frankestein, ma forse pochi sanno che è anche considerata come l’antesignana della moderna fantascienza con il suo romanzo L’ultimo uomo, pubblicato nel 1826.

La storia, divisa in 3 volumi, è ambientata nell’Inghilterra del XXI secolo. Protagonista è Lionel Verney, un ragazzo di Cumberland, che in prima persona ci racconta la solitudine della sua condizione di last man on earth, dopo che una terribile epidemia di peste ha spazzato via l’intero genere umano.

 

2. La guerra dei mondi – 1897

Tornato alla ribalta grazie alla trasposizione cinematografica di Steven Spielberg del 2005, La guerra dei mondi è stato scritto da Herbert George Wells ed è apparso per la prima volta in 9 puntate sul Pearson’s Magazine di Londra, nel 1897. Celebre fu l’adattamento che ne fece Orson Welles nel 1938, durante un programma radiofonico: l’attore statunitense fu così abile nel leggere la storia come fosse un fatto di cronaca, che il popolo degli ascoltatori pensò realmente che si stesse verificando un’invasione aliena.

Il romanzo, infatti, è incentrato proprio sull’arrivo di un popolo extra terrestre che non ha alcuna intenzione pacifica ma anzi cerca solo di distruggere il genere umano.

 

3. La nube purpurea – 1901

Pubblicato in Italia solo nel 1924, La nube purpurea è un romanzo del 1901 di Matthew Philipps Shiel.

Nella Londra dei primi anni del ‘900, un giovane dottore inglese, Adam Jeffs, decide di imbarcarsi in un’avventura esaltante e quanto mai pericolosa: raggiungere il Polo Nord. Nel corso dell’attraversata, però, Adam e compagni si imbattono in una particolare nube dal colore purpureo, che riesce ad uccidere tutto ciò che incontra. Il dottore è l’unico a sopravvivere e durante il faticoso e solitario viaggio di ritorno, si rende conto che l’umanità non esiste più.

 

4. La peste scarlatta – 1912

Anche conosciuto nella variante Il morbo scarlatto, La peste scarlatta è un romanzo breve di Jack London, pubblicato nel 1912 sul The London Magazine e arrivato in Italia circa 15 anni dopo.

Siamo nel 2013 e un terribile morbo chiamato “la morte rossa” ha praticamente falciato l’umanità. Circa sessant’anni dopo, i pochi che sono riusciti a sopravvivere si sono organizzati in villaggi, ma hanno assunto comportamenti assimilabili all’uomo nell’età della pietra. È  in questo contesto che si inserisce il nostro protagonista, James Howard Smith, il quale, intorno a un fuoco, racconta ai nipoti le vicende che hanno preceduto e scatenato la diffusione della pestilenza.

 

5. Io sono leggenda – 1954

Utilizzato molto spesso come fonte di ispirazione nel cinema (scordatevi l’omonimo film del 2007, poiché ne ha preso in prestito praticamente solo il nome e la condizione solitaria del protagonista), Io sono leggenda è un romanzo di Richard Matheson ed è stato pubblicato per la prima volta nel 1954.

In questo (bellissimo) romanzo, l’umanità non è stata del tutto sterminata ma, piuttosto, trasformata: un misterioso batterio ha reso le persone simili ai vampiri che cercano sangue di notte e riposo di giorno. Robert Neville è apparentemente l’unico uomo a essere immune e passa le sue giornate alla ricerca di informazioni e materiali per comprendere la causa e l’eventuale cura per questa assurda e letale infezione.

6. I trasfigurati – 1955

Opera dello scrittore inglese John Wyndham, I trasfigurati è un romanzo pubblicato nel Regno Unito nel 1955.

In un mondo distrutto dalle guerre nucleari, Wyndham ci racconta la storia del giovane David Strorm, appartenente a Waknuk, una delle poche comunità di sopravvissuti. Il villaggio è amministrato secondo rigide leggi religiose, è uno dei pochi a godere di una certa prosperità e basa tutte le proprie credenze sul concetto di purezza, proponendo ai suoi abitanti continui ammonimenti sulla pericolosità dei Mutanti, creature che hanno subito modificazioni dovute alle radiazioni. Per David la vita scorre normalmente, finché scopre di essere lui stesso un mutante e di avere il dono di comunicare a distanza.

7. La morte dell’erba –  1956

Arrivato in Italia nel 1958 con il titolo La peste verde, La Morte dell’erba è un romanzo di John Cristopher (pseudonimo di Sam Youd) ed è stato pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1956.

A mettere in ginocchio l’uomo è di nuovo un virus che, questa volta, lo colpisce indirettamente: il Chung-Li, infatti, è una malattia che in un primo momento attacca le piante di riso in Cina e poi si diffonde in tutto il mondo, evolvendo in una forma molto più potente che colpisce tutti i tipi di “erba”, compresi graminacee e tutti i suoi derivati. La conclusione è facile da immaginare: in assenza di cibo, l’uomo apre una lotta senza mezzi termini contro i propri simili. Nel caos generale, John Custance cerca di portare in salvo la famiglia, raggiungendo il fratello nelle campagne londinesi.

 

8. L’ultima spiaggia – 1957

Capolavoro del genere, L’ultima spiaggia è un romanzo del 1957 dello scrittore anglo-australiano Nevil Shute. Ambientata nello stesso anno in cui è stato scritta, la storia racconta un mondo devastato dalla terza guerra mondiale. Il conflitto è stato generato da due potenze atomiche, Albania ed Egitto, che con loro azioni hanno scatenato le reazioni del resto delle superpotenze mondiali. La guerra nucleare non ha risparmiato nessuno, le nubi radioattive si spostano lentamente da uno stato all’altro, spazzando via tutto quello che incontrano. Solo pochi stati non sono stati ancora raggiunti dalle radiazioni e il romanzo ripercorre proprio l’angoscia di coloro che sanno di dover morire. 

Non resta che augurarvi buono shopping in libreria!

Noemi Antonini

 

Inaugurata a Cosenza la Little Free Library

COSENZA – L’elegante contenitore di cultura è posizionato nell’ultimo tratto di Corso Mazzini, tra Piazza Kennedy e Piazza Bilotti. La Little Free Library è stata inaugurata dal dirigente del Liceo Classico Telesio Antonio Iaconianni e dal sindaco Mario Occhiuto in una soleggiata domenica di inizio ottobre davanti ad alcune decine di cittadini. L’idea è degli studenti, accolta in tempi rapidi dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. All’interno sono disponibili libri per ogni età a disposizione della collettività. Chiunque può prenderne uno in prestito, lasciandone uno proprio a beneficio di altri utenti. «Questa diffusione del piacere della lettura – ha detto il sindaco – lega le persone, secondo quel modello di socialità che abbiamo costruito anche attraverso la realizzazione di spazi pedonali come questo, recentemente terminato e restituito alla fruizione dei cosentini». Il dirigente del Liceo Telesio Antonio Iaconianni raggiunge così un altro traguardo dopo aver recentemente introdotto nella sua scuola i colloqui tra famiglie e insegnanti via skype, altro elemento distintivo di innovazione. Lo abbiamo intervistato: 

 

Villa Rendano, presentazione dell’ultimo volume di Arcangelo Badolati

COSENZA – Arcangelo Badolati e il suo ultimo volume. L’appuntamento a domani a Villa Rendano alle ore 20. Interverranno il procuratore Nicola Gratteri, lo studioso Giap Parini e il giornalista Attilio Sabato. La serata sarà moderata da Antonietta Cozza. Sarà presente l’autore.

“Le ‘ndranghetiste dell’Est. Profili internazionali della mafia calabrese” è il titolo del nuovo libro di Arcangelo Badolati (182 pagine, Pellegrini editore) che sarà presentato a Villa Rendano domani 14 luglio alle ore 20.00

L’opera  esamina l’evoluzione della ‘ndrangheta e il persistere in tempi moderni dell’esercizio del “diritto” di faida, forma violenta di giustizia privata, che caratterizza e distingue questa organizzazione da tutte le altre consorterie criminali attive in Europa.

Guardando al passato e al presente racconta, inoltre, un fenomeno mai esplorato che ha caratterizzato la storia recente della mafia più potente del mondo: il ruolo svolto, all’interno delle cosche, dalle donne provenienti dai Paesi dell’ex Cortina di Ferro.

Da mogli e compagne di boss e picciotti queste donne, cresciute in contesti sociali nei quali la ‘ndrangheta non ha mai messo radici, si sono trasformate in temuti “capi” o in fedeli “luogotenenti” gestendo in Calabria estorsioni, organizzando traffici di cocaina, mettendosi alla guida di aziende nate riciclando denaro frutto di attività illecite.

Il volume, che reca l’introduzione del docente universitario e sociologo Giap Parini ed è inserito nella collana “Mafie” diretta da Antonio Nicaso, racconta un fenomeno mai esplorato che ha caratterizzato la storia recente della mafia più potente del mondo: il ruolo svolto cioè dalle donne provenienti dai Paesi dell’ex Cortina di Ferro all’interno delle cosche.

Mogli e compagne di boss e picciotti, queste donne cresciute in un mondo nel quale la ‘ndrangheta non ha mai messo radici, si sono trasformate in temuti “capi” o in fedeli “luogotenenti” gestendo in Calabria estorsioni, organizzando traffici di cocaina, mettendosi alla guida di aziende nate riciclando denaro frutto di attività illecite.

È la storia di Edyta Kopaczynska, consorte del boss di Cosenza, Michele Bruni, l’unica polacca ad essere stata condannata in Italia con sentenza definitiva per associazione mafiosa; di Lucia Bariova, la slovacca compagna del padrino di Cassano, Vincenzo Forastefano, nominata “direttore tecnico” dell’azienda di trasporti “Forastefano”; dell’ucraina Oksana Verman, amante del narcotrafficante Salvatore Pititto, di Mileto, che ospitava nella propria abitazione i narcos colombiani.

Alla ricostruzione delle vite di queste “signore” del crimine s’aggiungono nel volume le vicende dei killer stranieri ingaggiati dalle ‘ndrine calabre per compiere attentati o eliminare nemici durante le guerre di mafia. Si tratta di un altro capitolo mai approfondito prima e del quale sono protagonisti tre sicari a contratto provenienti da Kosovo, Macedonia e Slovacchia.

Tre assassini che in cambio di denaro ammazzano senza pietà, come accaduto sulla spiaggia di Vibo Valentia, nel luglio del 2012, quando venne trucidato sotto l’ombrellone, davanti a centinaia di bagnanti, Davide Fortuna esponente del gruppo mafioso dei “Piscopisani”.

La vita delle “signore” del crimine e dei sicari stranieri è ricostruita attraverso le confessioni che hanno reso. Nel testo v’è poi un approfondimento dedicato alla presenza della mafia calabrese negli Stati Uniti, in Canada ed in Australia ed ai traffici di droga che in quelle nazioni boss e picciotti hanno messo in piedi godendo anche della complicità di famiglie storiche di Cosa nostra americana come quelle dei Bonanno e dei Gambino.

Infine, per comprendere la potenza della ‘ndrangheta nello scacchiere mondiale del narcotraffico vi sono paragrafi dedicati ai più famosi broker della droga: Nicola Assisi, Pasquale Marando, Roberto Pannunzi, Domenico Trimboli e Salvatore Mancuso.

ARCANGELO BADOLATI, giornalista e saggista, è già autore di 18 volumi sui fenomeni criminali italiani ed ha avuto importanti riconoscimenti per gli studi, le ricerche e le inchieste giornalistiche svolte in questi anni: gli sono stati conferiti i Premi “Giannino Losardo” (2008), “Unesco per il giornalismo (2009), “Bernardino Telesio” (2010), “Gerbera Gialla” (2011), “Tabula rasa” (2011), “Luigi Malafarina” (2012), “Karl Otto Apel” (2013), “Iustitia- Rosario Livatino” (2014), “Corrado Alvaro” (2015), “Roberta Lanzino” (2015), “Stefano Chiarini (2016), “Giancarlo Siani” (2016), “Giuseppe Valarioti” (2017), “Peppino Impastato” (2017).

“Il libro…mio amico”, la seconda tappa dell’evento culturale a Rossano

ROSSANO (CS) – La rassegna di sensibilizzazione e formazione alla lettura “Il libro…mio amico” 2017 ha fatto tappa a Rossano centro. Il secondo appuntamento è stato ospitato nella biblioteca diocesana “SS Nilo e Bartolomeo”.

            Durante l’incontro, introdotto e coordinato dal promotore della rassegna, il sociologo e giornalista Antonio Iapichino, oltre a mettere in risalto l’importanza della lettura, è stato presentato l’ultimo libro di don Giuseppe De Simone “Cassiodoro e il Commento ai salmi”.

            Don Gaetano Federico, Direttore dell’Archivio storico diocesano di Rossano, ha sottolineato la valenza del lavoro realizzato con cura da don Giuseppe De Simone. Un volume che consente di riscoprire la figura di Cassiodoro, vissuto a cavallo tra il V e il VI secolo, in un’epoca di transizione sociale e culturale, che si pone tra il tardo Antico e il Medioevo.

            Il prof. P. Guido Innocenzo Gargano dell’Università Urbaniana e Pontificio Istituto Biblico, nella sua relazione ha messo in evidenza che Cassiodoro è stato un laico cattolico importante nella sua epoca e De Simone, ha affermato padre Gargano, «lo evidenzia bene nella sua introduzione, facendo emergere in particolare la sua azione politica tesa a creare una sintesi armonica tra l’elemento germanico e quello latino». Ma a Cassiodoro, ha aggiunto il docente universitario, «va riconosciuta un’importanza ancora più determinante, non tanto nel campo della religiosità, quanto come geniale traghettatore della cultura, classica e e cristiana della Tarda Antichità al Medioevo  e, attraverso di esso alla Modernità».

            Il prof. Filippo Burgarella, docente dell’Università della Calabria, ha fatto notare che Cassiodoro, di provenienza brutia, merita un’attenzione ancora da esplorare sotto diversi punti di vista. Il libro di don De Simone, ha evidenziato Burgarella, consente di apprezzarne numerosi aspetti. Il professore Burgarella, inoltre, ha tracciato un profilo di Cassiodoro, noon solo sotto l’aspetto storico, anche da un’angolazione socio antropologico.

            L’autore, don Giuseppe De Simone, ha riferito di essersi avvicinato alla figura di Cassiodoro durante gli studi della prima formazione, quando ancora studente, presso il Seminario regionale di Catanzaro, ha cominciato ad acquisire la conoscenza di questo personaggio. Don Pino De Simone, professore straordinario di Teologia patristica nell’Istituto teologico calabro “San Pio X” di Catanzaro, nonché direttore della biblioteca “Cassiodoro” dello stesso istituto. Ha dedicato questo suo volume alla terra di Calabria, ponte naturale tra Oriente e Occidente, per vocazione chiamata all’ecumenismo e al dialogo fra i popoli .

            I  lavori sono stati conclusi da monsignor Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano – Cariati, il quale ha evidenziato che Cassiodoro, ha saputo fare sintesi ed è diventato generativo.  «Da calabresi – ha aggiunto – dovremmo imparare a riscoprirlo, perché è un Padre, un Uomo, che ha fatto delle scelte importanti e coraggiose, in tempi duri».

Durante i singoli incontri l’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia curerà vari momenti musicali. Media partner dell’evento il quotidiano on line IonioNotizie.it e il periodico “La Voce”. Le case editrici “Il Mulino” e “Consenso” forniranno alcuni libri.

Il prossimo appuntamento della La rassegna “Il libro…mio amico” è previsto per il 26 aprile, alle ore 10,30,  presso la scuola media di Mandatoriccio.