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La commozione di Oliverio al telefono con le famiglie delle vittime del maltempo

OLIVERIO commossoCATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, particolarmente colpito dagli eventi luttuosi che hanno investito due famiglie calabresi a seguito delle calamità naturali dei giorni scorsi, ha personalmente sentito, telefonicamente, la mamma di Pasquale Princi, il giovane venticinquenne deceduto dopo essere stato colpito da un palo della luce, e la moglie di Salvatore Comandè, l’uomo rimasto intrappolato in un canalone di scolo del torrente San Nicola. Oliverio ha espresso loro la sua vicinanza e quella dell’istituzione regionale. Il presidente, nei prossimi giorni, si recherà a Taurianova ed a San Roberto – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – per fare visita alle famiglie colpite.

Intanto la giunta regionale ha deliberato di richiedere al Governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologici che hanno colpito il territorio calabrese nei giorni scorsi.

L’assessore Federica Roccisano commenta la morte di Giuseppe Ferri

COSENZA (CS) L’Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha così commentato la morte sul lavoro di Giuseppe Ferri: “L’ennesima morte sul lavoro deve interrogare le coscienze di tutti. Non è possibile continuare a registrare incidenti mortali soprattutto nel settore delle costruzioni. La morte di Giuseppe Ferri, avvenuta a Trebisacce, mentre stava eseguendo dei lavori di rifacimento di un solaio è una notizia triste per tutto il mondo del lavoro. Sono certa che le autorità preposte verificheranno fino in fondo la dinamica dell’incidente e valuteranno eventuali responsabilità penali. Esprimo, infine, alla sua famiglia le più sentite condoglianze e l’assicurazione che la Regione Calabria, per quanto di propria competenza, agirà per l’accertamento della verità”.

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Trebisacce, operaio perde la vita sotto un solaio

TREBISACCE (CS) Oggi pomeriggio, alle ore 13.30, ha perso la vita in un tragico incidente Giuseppe Ferri di Albidona. L’uomo, di 54 anni, era intento a lavorare all’interno di una vecchia pescheria sul lungomare di Trebisacce, nei pressi del pontile,  ed è rimasto schiacciato dal peso di un solaio, nel corso di operazioni di bonifica dalle lastre di amianto sul tetto.

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Sembra che l’operaio si trovasse da solo nella pescheria al momento del crollo e che la morte avvenuta sul colpo abbia reso vani gli interventi dei soccorsi. Giuseppe Ferri lascia moglie e quattro figli. Sull’incidente la Procura di Castrovillari ha aperto un’inchiesta.

Anna Maria Schifino

Mormanno, operaio muore sul posto di lavoro. Avviate le indagini

cantiereMORMANNO (CS) – Un operaio marocchino, Faid Haireche, di 44 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Mormanno. Il cantiere era stato allestito per i lavori di ammodernamento dell’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria. L’operaio lavorava per una azienda di carpenteria metalliche. I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’area dell’incidente è stata sequestrata.

Trebisacce, automobile travolge e uccide una donna

Una pattuglia dei carabinieri di Borgo ValsuganaTREBISACCE (CS) – Caterina Petrone, 65 anni, è morta in un incidente stradale avvenuto a Trebisacce. La donna, per cause ancora in corso di accertamento, è stata investita da una Lancia Y10 guidata da un uomo che ha subito prestato soccorso alla sessantacinquenne. La signora è morta durante il trasporto verso l’ospedale di Rossano. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri.

Sanità Crotone, muore a 35 anni e incinta di due gemelli. Aperta inchiesta

ospedale San Giovanni di DioCROTONE – Era al sesto mese di gravidanza e in attesa di due gemelli. Maria Scarpino, 35 anni, è morta nella giornata di ieri nell’ospedale di Crotone per cause ancora in corso d’accertamento. Non ce l’hanno fatta neanche i due gemelli. La Procura della Repubblica di Crotone, anche sulla base di una denuncia presentata dal marito della donna che parla di “inadempienze da parte dei medici”, ha aperto un’inchiesta. La donna era già madre di un bambina di tre anni e faceva l’infermiera nella struttura per anziani Rsa di Campana.

Il cordoglio dell’amministrazione e della cittadinanza amanteana per la scomparsa del maestro Altomare

Alfonso Perri AltomareAMANTEA (CS) – Il sindaco Monica Sabatino ha voluto esprimere la vicinanza delle istituzioni e della gente ai familiari del maestro Alfonso Perri Altomare, giovane direttore della banda musicale “Francesco Curcio”, che si è fortemente adoperato per fare in modo che tanti giovani come lui potessero apprezzare e conoscere le atmosfere e le emozioni che solo le sette note e il pentagramma sono in grado di generare. «Il cordoglio più sentito alla famiglia Perri Altomare, non solo da parte dell’amministrazione comunale nella sua interezza, ma anche dalla città tutta». «La dipartita di Alfonso – aggiunge il primo cittadino – è un duro colpo inferto alla comunità amanteana. Il suo impegno, la sua bravura, ma soprattutto il suo amore per la musica sono stati un esempio per tanti e così continuerà a essere nel futuro. Il dolore si trasformerà in ricordo e la partecipazione da parte di Alfonso alla crescita sociale della città sarà un valore dal quale ripartire tutti insieme. Certamente nessuno si dimenticherà di ciò che ha fatto e di come lo ha fatto». I familiari del giovane direttore d’orchestra hanno acconsentito all’espianto degli organi. «Anche questa scelta – conclude il sindaco – che tutti noi dovremmo seguire, mostra quell’umanità che ha sempre contraddistinto l’operato di questo ragazzo, tolto alla vita a soli 32 anni. Esprimo tutta la mia vicinanza ai genitori che hanno compiuto un dolorosissimo gesto di solidarietà e altruismo: evidente testimonianza della caratura morale della famiglia.» Le esequie funebri avranno luogo venerdì 21 agosto alle ore 17 presso la chiesa del Collegio, nel cuore del centro storico. Per la particolare occasione i tre gruppi bandistici cittadini, la “Francesco Curcio”, la “Mario Aloe” e l’orchestra di “Fiati Mediterranea” suoneranno all’unisono. Il vice sindaco Giovanni Battista Morelli invita le attività commerciali a sospendere le proprie attività lavorative per la durata del rito funebre e ad abbassare le saracinesche dei negozi in segno di solidarietà e di vicinanza alla famiglia.

La Squadra mobile di Reggio Calabria indaga sulla morte del cittadino romeno

polizia 1REGGIO CALABRIA -È morto stamane, negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, il cittadino romeno Cesar Marian Pirvu, di 36 anni, che ieri sera si era presentato negli uffici della Questura con una ferita alla schiena provocata da un’arma da taglio. L’uomo era arrivato in ospedale accompagnato dagli agenti con l’ausilio degli operatori del 118 ed era stato ricoverato nel reparto di rianimazione. La morte è giunta in seguito alla gravità delle ferite. La Squadra mobile sta indagando per ricostruire i fatti e identificare i responsabili.

Oliverio esprime il suo cordoglia alla vedova di Emilio De Paola

oliverioIl presidente della Regione, Mario Oliverio, esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Emilio De Paola, importante personalità di San Giovanni in Fiore. “Ho appreso con grande dispiacere – ha scritto in un telegramma inviato alla famiglia- la notizia della perdita di Emilio. Una personalità di primo piano, che ha contribuito a costruire il riscatto di San Giovanni in Fiore negli anni difficili del Dopoguerra. Una intelligenza acuta che ha saputo dare voce e dignità alla cultura e alle tradizioni popolari. Ci lascia un uomo per bene, di cui la sua famiglia e l’intera comunità possono essere fieri. Un abbraccio a te, Filomena, e ai tuoi figli, in questo momento per voi assai triste e doloroso”.

Giudici,il corpo di Lea Garofalo doveva essere distrutto

CROTONE – Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa a Milano nel 2009 e il cui corpo fu bruciato, doveva essere cancellata ”dalla faccia della terra” anche ”disperdendone ogni traccia materiale”, secondo il piano dell’ex compagno Carlo Cosco. Lo scrive la Corte d’Assise d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato l’ergastolo per Cosco e per altri tre. Secondo i giudici, tuttavia, ”le modalità di esecuzione dell’omicidio restano sconosciute”.