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Non si ferma lo sciame sismico nel Tirreno

COSENZA – Dopo le sette scosse di terremoto di ieri – di cui la più importante registrata alle 6,31 del mattino di intensità 4,4 – prosegue lo sciame sismico a largo della costa di Scalea, nel Tirreno cosentino settentrionale. Questa mattina sono già tre le scosse rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: alle 5,43, alle 7,27 e alle 9,09, con magnitudo da 2,0 a 2,4. 

E un’altra più intensa, di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 15,20, sempre in mare e ad una profondità di 27 km. A seguire un’altra alle 15,47 (2.4 Ml).

Per il momento non ci sono danni

«Dalle verifiche effettuate, il sisma, con epicentro localizzato nel mar Tirreno, risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose”, ha riferito ieri il Dipartimento della Protezione civile. Nella nota si aggiunge che «la Sala situazione Italia del Dipartimento si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile».

Data e Ora (Italia  Magnitudo   Zona 
2019-10-26 09:09:53 ML 2.0 Tirreno Meridionale (MARE)
2019-10-26 07:27:10 ML 2.4 Tirreno Meridionale (MARE)
2019-10-26 05:43:53 ML 2.1 Tirreno Meridionale (MARE)
2019-10-26 05:26:37 ML 2.2 Galeata (FC)
2019-10-26 05:14:26 ML 2.6 Tirreno Meridionale (MARE)
2019-10-26 03:17:51 ML 3.4 3 km W Milo (CT)

Il Parco Aspromonte ottiene Carta Europea del Turismo Sostenibile

COSENZA  – Si ritroveranno al cine-teatro di Mormanno giovedì 26 ottobre alle ore 18.00 – nel corso dell’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Regina – cittadini, sindaci ed istituzioni del territorio per celebrare il quinto anno del sisma del Pollino.

Nel 2012 la scossa di magnitudo 5.0 stravolse il corso naturale della quotidianità e segnò in maniera indelebile le comunità ed i suoi abitanti.
A distanza di cinque anni quella del 26 ottobre «non è solo una giornata di memoria – dichiara Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino – ma possiamo considerarla la seconda fase di un lavoro incessante e straordinario che insieme alla comunità locale abbiamo svolto in questi anni».
Nei giorni dell’emergenza l’Ente Parco ed il presidente Pappaterra in particolare si intestarono la battaglia a difesa e tutela delle comunità colpite che ha permesso di ricevere un cospicuo finanziamento per la ricostruzione il cui accordo di trasferimento delle somme verrà firmato proprio Giovedì a Mormanno alla presenza del governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, e del capo dipartimento della Protezione civile Calabria, Carlo Tansi.
«Ci portiamo ancora addosso le ferite e anche le sue drammatiche conseguenze – aggiunge Pappaterra – però in tutti noi ha preso il sopravvento il sentimento di continuare a vivere e a lottare. In questi cinque anni abbiamo operato affinché si potesse compiere, in tempi ragionevolmente brevi considerato quello che è accaduto in altre parti del nostro Paese, ed avviare la fase di ricostruzione che consentirà a tutte le famiglie che sono state costrette a lasciare la propria casa a poterci rientrare. Lo abbiamo fatto prima attraverso una battaglia per l’ottenimento dei fondi necessari e successivamente scrivendo alcune linee guida innovative per gli stessi interventi di ricostruzione. Ci tengo a sottolineare – ha chiosato – che per la prima volta gli interventi verranno eseguiti direttamente dal Comune di Mormanno, anche su edifici privati».
In occasione dell’appuntamento celebrativo e di ricordo del terremoto del 2012 il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha voluto sottolineare come « il lavoro di questi mesi del Dipartimento regionale di protezione Civile, d’intesa con il capo del dipartimento nazionale, ci ha consentito non solo di poter inventariare le risorse a disposizione, ma anche di lavorare per costruire un meccanismo di trasferimento dei fondi più rapido e più efficace.
La convenzione che sottoscriveremo con i comuni calabresi interessati dal sisma del 2012, ed in particolare con il comune di Mormanno, è la testimonianza di una volontà regionale di assegnare le risorse direttamente alle amministrazioni locali evitando passaggi burocratici che spesso creano lungaggini e blocco dei lavori.
Siamo altresì impegnati a sostenere gli sforzi che, sempre attraverso i fondi del sisma, stanno interessando alcune strutture pubbliche».
Tra queste attenzione particolare è riversata sui lavori di messa in sicurezza e di adeguamento funzionale dell’ospedale di Mormanno che «una volta completati – aggiunge il governatore della Calabria – nel rispetto dei requisiti della legge sugli accreditamenti, potrà essere per il territorio dell’alta Calabria un punto di riferimento sanitario di assoluto valore».
In attesa di celebrare la gionrata della “ripartenza” per la comunità di Mormanno il presidente della Regione, Oliverio, ha voluto esprimere apprezzamento a tutta la comunità del Pollino e di Mormanno in particolare «che in questi anni ha saputo reagire alla tremenda mazzata del 26 ottobre 2012 con dignità, orgoglio e voglia di riscatto».

I terremoti in Calabria, a Polistena un convegno con Carlo Tansi

POLISTENA (RC) – Importante successo per il convegno dal titolo “Il rischio sismico nel nostro territorio, convivere col terremoto? Si può”, organizzato dal Lions Club Polistena Brutium, presso il Salone delle Feste del comune di Polistena, che ha visto la presenza di numerosi sindaci dei paesi della Piana di Gioia Tauro, oltre che di tecnici comunali ed esperti del settore. Il convegno è stato arricchito dalla presenza del Governatore del Distretto Lions 108 YA, dottor Renato Rivieccio, e del Responsabile della Protezione Civile dottor Carlo Tansi, uno dei massimi esperti di terremoti in Italia. Dopo i saluti del Sindaco del comune di Polistena, dottor Michele Tripodi, il Governatore dei del Distretto Lions 108 YA, dottor Renato Rivieccio, ha evidenziato come il service del Club Polistena Brutium rientri tra le attività di “Cittadinanza attiva ed Umanitaria” che, grazie al principio di sussidiarietà orizzontale contenuto nell’art. 118 comma 4 della Costituzione, consente ai privati, e quindi anche ai club Lions, di svolgere attività legate alla funzione amministrativa. Dopo gli interventi istituzionali ha introdotto e coordinato i lavori il Presidente del Club di Polistena, Avv. Antonino Napoli, il quale ha evidenziato che «gli effetti dei terremoti non si producono solo in termini di vite umane ma anche di distruzione  del patrimonio storico ed artistico, di emigrazione, di spopolamento di territori, di trasformazione delle attività produttive e purtroppo persino in termini di speculazione e di corruzione, perché intorno ai terremoti non c’è solo compassione e solidarietà ma anche profitti,  interessi, guadagni, leciti e talora illeciti. Ha ricordato, a proposito delle trasformazioni sociali e storiche, che “dopo il terremoto del 1783 il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone ha istituito la Cassa Sacra per la provincia della Calabria Ulteriore, o grecanica, che aveva lo scopo di amministrare i beni ecclesiastici espropriati, da investire nella ricostruzione e furono requisiti i terreni dei monasteri e dei luoghi pii della provincia». Il geologo Luigi Carbone, socio del Club di Polistena ed organizzatore del convegno, nella sua relazione si è soffermato sulle criticità presenti nel territorio, sulle faglie che attraversano i nostri centri abitati e sullo sconvolgimento del paesaggio prodotto da grandi frane e formazione di oltre 200 laghi in occasione del sisma 1783, esprimendo la necessità di una maggiore   consapevolezza dei rischi per l’adozione di strategie di prevenzione, di tutela e salvaguardia.  Carbone ha sollecitato “indagini a scala locale sulla presenza di materiali che causano amplificazioni dell’onda sismica, la liquefazione dei terreni o altre instabilità.  L’architetto Michele Ferrazzo, dirigente del settore tecnico del Comune di Polistena e socio del club, ha illustrato il piano di protezione civile comunale di Polistena e la localizzazione delle aree di emergenza.Il geologo Paolo Cappadona, responsabile del Rischio Sismico della Regione Calabria e grande esperto di terremoti, si è soffermato sulla normativa inerente i piani di emergenza, sullo stato dell’arte dei piani in Calabria e sull’importanza di tale strumento per una efficace organizzazione preventiva ed una corretta gestione in caso di calamità. Ha concluso i lavori il geologo Carlo Tansi, dirigente della Protezione Civile della Regione Calabria, che con un brillante intervento ha relazionato sulla riorganizzazione in atto del sistema di Protezione Civile Regionale e sulla necessità di una svolta culturale che ponga una maggiore attenzione alla prevenzione ai controlli sul territorio e alla messa in sicurezza. « La Calabria non è assolutamente pronta ad affrontare un terremoto – ha riferito Tansi – e la ragione è soprattutto culturale. I terremoti non uccidono, è l’ignoranza che uccide, sono le case costruite male che crollano che uccidono”. “I Calabresi – ha continuato Tansi – devono capire che se continuano a costruire case abusive – e in Calabria ce ne sono 145 mila – queste crolleranno al primo sisma. Molti ospedali, in caso di terremoto, rischiano il crollo. Per non parlare degli edifici scolastici, molti obsoleti e non in regola con le norme antisismiche E’ necessario che i comuni si diano un piano adeguato d’emergenza affinchè i cittadini, alla prima scossa, sappiano cosa fare e soprattutto dove andare».

Scossa sismica alle porte di Cosenza

COSENZA – Avvertita e registrata stanotte intorno all’ 1.40, una scossa sismica, di magnitudo 2.9, a sud di Cosenza.IMG_20150925_091957

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologa, il sisma ha avuto ipocentro a soli 8 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Paterno, Belsito, Malito, Domanico, Dipignano e Marzi.

Fortunamente non  si registrano danni a persone o cose.

Progetto “MaSSimo”: installate stazioni sismiche per attività di monitoraggio a Cosenza

assessore fresca con i tecnici istituto di geofisicaCOSENZA – “MASSiMo”  è un Progetto di ricerca predisposto dal Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma per il monitoraggio in area sismica di sistemi monumentali. Tra i siti calabresi dove sono state installate alcune stazioni sismiche per l’avvio delle attività di monitoraggio c’è il Complesso Monastico di Sant’Agostino a Cosenza, sede del Museo dei Brettii e degli Enotri. A dare l’annuncio dell’avvio del progetto “MASSiMo” è l’Assessore alla riqualificazione fisica della città attraverso le opere pubbliche, Giulia Fresca. “Il progetto – spiega l’Assessore Fresca – si propone di fornire alle istituzioni locali competenti le linee guida necessarie per la mitigazione del rischio sismico e il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici. A ciò si aggiunge la rinnovata collaborazione tra l’amministrazione Comunale di Cosenza e il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria che, grazie al progetto, offrirà a quaranta giovani laureati la possibilità di accedere gratuitamente a un corso di alta formazione e perfezionamento professionale per operatore esperto nella gestione di sistemi innovativi di monitoraggio strutturale per il mantenimento dei beni monumentali in area sismica. Ciò consentirà – sottolinea ancora l’Assessore Fresca- di formare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze di aziende e amministrazioni pubbliche nell’ambito della gestione dei processi di controllo, verifica e di monitoraggio.” A fornire il dettaglio tecnico del progetto dell’Istituto Nazionale di Geofisica è il Responsabile del Servizio Infrastrutture e Sicurezza del Centro Nazionale Terremoti dello stesso Istituto, Luciano Mondiali. “La rete di sensori installata al Museo dei Brettii e degli Enotri, collegati in tempo reale al centro acquisizione dati di Roma (una sala operativa h24 tutti i giorni dell’anno) resterà attiva – spiega Mondiali – per circa due mesi, durante i quali effettuerà rilevamenti e registrazioni. Al termine dei due mesi, rimarranno in funzione quattro stazioni, una per piano, che andranno a integrare quelle già posizionate e in funzione per il completamento della rete sismica cittadina predisposta nell’ambito del progetto di ricerca. Le stazioni trasmetteranno continuamente, alla sede di Roma, un segnale proporzionale al movimento del terreno.

Mostra “Terremoti d’Italia” al Museo del Presente

RENDE (Cs) –

Ieri, 20 Gennaio 2015, si è tenuta una riunione tecnica per l’allestimento della mostra “Terremoti d’Italia” al museo del Presente di Rende, alla presenza del Centro Servizi per il Volontariato, promotore dell’iniziativa, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, servita a mettere a punto gli aspetti organizzativi degli eventi in programma. Dal 21 febbraio al 21 marzo la città di Rende ospiterà infatti, la mostra itinerante “Terremoti d’Italia”, realizzata dalla Protezione Civile in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per sensibilizzare in prima istanza la popolazione, in particolare i più giovani, sul rischio sismico e per diffondere la cultura della prevenzione. Nel corso del mese, il tema sarà approfondito anche attraverso una serie di incontri e laboratori dedicati.

Mentre il sindaco Marcello Manna presenziava all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università della Calabria, in cui il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha tenuto una lectio magistralis, l’assessore Marina Pasqua accoglieva il gruppo di tecnici del dipartimento.

 

Due scosse di terremoto sul Tirreno

CATANZARO – Due scosse di terremoto di magnitudo 2.8 e 2 sono state registrate stamattina nel mare Tirreno, al largo della Calabria. Le scosse, rilevate dalle apparecchiature dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si sono verificate a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, la più forte alle 8.47 e la seconda alle 8.49.

I due sismi, che non sono stati avvertiti sulla terraferma, hanno avuto ipocentro ad una profondità di 10 chilometri.

Sciame sismico a Mormanno, Molinari (M5S): “La Regione mantenga le promesse di mettere in sicurezza il centro abitato”

In seguito alle ultime e recenti scosse a Mormanno,c’è chi non e la fa più, e chiede e pretende un aiuto dal governo e la messa in sicurezza delle zone abitate. ” Il governo della Regione dia risposte concrete e immediate ai cittadini di Mormanno – afferma Francesco Molinaro (M5S) –  cosa ora ancora più urgente visto che la terra ha ripreso a tremare. Non possiamo assistere inermi alla lenta distruzione di un paese ed all’annullamento di una comunità, per ignavia politica e manifesta incapacità amministrativa. Diamo nuovamente almeno una speranza ai cittadini di Mormanno, ignorati anche dal Governo centrale e che da oltre nove mesi aspettano interventi strutturali annunciati per le abitazioni rimaste gravemente danneggiate dal sisma. Abitazioni inagibili, o comunque non sicure, sulle quali hanno peraltro dovuto pagare la prima rata dell’IMU: oltre al danno la beffa!

È arrivato il momento che la Regione mantenga le promesse e si adoperi per mettere in sicurezza il centro abitato: non si può più attendere oltre o dobbiamo aspettare un altro sisma devastante per porre rimedio?”.