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Maxi sequestro di novellame di sarda nel porto di Corigliano Calabro

CORIGLIANO CALABRO (CS) – La scorsa notte i militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, durante un’attività di controllo protrattasi per l’intera nottata, hanno posto sotto sequestro oltre una tonnellata di novellame di sarda, comunemente chiamato “bianchetto”, contenuto in oltre 110 cassette di polistirolo. I militari, in località Thurio di Corigliano Calabro, hanno infatti intercettato un carico di novellame pronto ad essere immesso illegalmente nella filiera commerciale della pesca e che, se venduto al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 15.000 Euro. L’intero quantitativo pescato è stato quindi sottoposto a sequestro e verrà distrutto in quanto giudicato non idoneo al consumo umano da parte dei veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, chiamati dai militari della Guardia Costiera. Sempre nella stessa giornata, a seguito di laboriosa attività di controllo e ricognizione delle spiagge e della costa per contrastare i fenomeni di pesca illegale, personale della Capitaneria di porto aveva sottoposto a sequestro una rete di tipo sciabica, in quanto attrezzo non consentito, trovata in possesso di un pescatore di Cariati, al quale veniva irrogata la sanzione amministrativa di 4000 Euro prevista dal decreto legislativo n.4/2012.. Lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sotto misura, oltre che essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.

 

Inosservanza obbligo di soggiorno, un arresto a Cosenza

COSENZA – Gli uomini della Polizia di Stato alle direttive del Questore Liguori, giornalmente impegnati nel controllo del territorio della provincia di Cosenza, effettuano controlli h24 periodici e sistematici nei confronti delle persone sottoposte a misure di prevenzione e alla sorveglianza speciale. Nell’ambito dei predetti servizi, ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto Mauro Marco, di anni 33, sorvegliato speciale di P.S., con obbligo di soggiorno del Comune di Cosenza, per violazione agli obblighi imposti dalla citata misura di prevenzione. In particolare nel primo pomeriggio di ieri lo stesso veniva individuato dagli agenti nel Comune di Rende senza alcuna prevista autorizzazione. Veniva, pertanto, tratto in arresto e sottoposto alla misura della detenzione domiciliare in attesa del Giudizio per Direttissima

Estorceva foto intime ad una minorenne, denunciato un 19enne cosentino

CATANIA – Si è fatto mandare una foto che la ritraeva in posa ‘intima’ da una 17enne catanese, conosciuta online, e poi ha sollecitato la ragazza: «mandamene altre». Al rifiuto della vittima ha minacciato di diffondere lo scatto in suo possesso: «se me ne mandi altri non lo metto in rete», le aveva intimato. Lei, intimorita, ha interrotto i contatti, scrivendogli che se lui l’avesse fatto, lei si sarebbe tolta la vita. La polizia postale di Catania ha identificato il giovane, un 19enne della provincia di Cosenza, che è stato denunciato e sottoposto a perquisizione. A ricostruire la vicenda è stata la Procura di Catania dopo la denuncia il padre della ragazza, che notando la figlia fortemente turbata si è fatto raccontare cosa le fosse accaduto. Le indagini della Polpost catanese hanno consentito in tempi brevi di identificare l’autore delle minacce e la Procura Distrettuale di Catania ha emesso un decreto urgente di perquisizione che ha portato al sequestro di smartphone e supporti informatici.

 

Rende, una denuncia per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti

RENDE (CS) – I militari della Compagnia Carabinieri di Rende, deferivano in stato di libertà un 27enne di Acri per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I militari operanti, nella serata del 15 marzo, sottoponevano l’automobilista ad accertamento sanitario presso l’Ospedale di Cosenza, il quale risultava positivo alla presenza di cannabinoidi. La patente di guida veniva immediatamente ritirata e l’autovettura affidata a persona idonea alla guida.

Manomette l’impianto del gas, una denuncia per furto

COSENZA – I militari della Stazione Carabinieri di San Pietro in Guarano, deferivano in stato di libertà un 48enne cosentino per furto aggravato e truffa. I militari operanti, nella mattinata del 15 marzo, accertavano che l’uomo, a seguito della chiusura del servizio di fornitura del gas per morosità, aveva manomesso l’impianto riuscendo ad usufruire regolarmente dell’erogazione del gas pregiudicando gravemente le condizioni di sicurezza dell’impianto stesso. Il contatore veniva sottoposto a sequestro.

Sorpreso ad asportare parti di un’autovettura. Una denuncia a Rende

RENDE (CS) – I militari della Stazione Carabinieri di Lattarico, deferivano in stato di libertà un 68enne di Lattarico  per tentato furto aggravato. I militari operanti sorprendevano l’uomo, in Rende, contrada Lecco, nella serata del 16 marzo 2017, mentre era intento ad asportare lo specchietto retrovisore sinistro e i tergicristallo anteriori e posteriori di un’autovettura di proprietà di una 36enne di Vibo Valentia. La refurtiva veniva restituita alla legittima proprietaria.

Omicidio Cirò Marina, fermato un 50enne che ha rischiato il linciaggio

CIRO’ MARINA (KR) – E’ stato portato in carcere Salvatore Fuscaldo, 50 anni, bracciante agricolo, sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni uccisa con numerosi colpi alla testa ed alcune coltellate a Cirò Marina la sera dell’8 marzo e trovata il giorno dopo. Momenti di forte tensione hanno accompagnato l’uscita di Fuscaldo dalla caserma dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina al momento del trasferimento in carcere. La folla che si era radunata già da un po’ ha cercato di farsi giustizia da sola arrivando ad infrangere il lunotto posteriore dell’auto dei carabinieri sulla quale si trovava il fermato. Il provvedimento è scattato dopo l’esito delle perizie compiute dal Ris di Messina, alla presenza dei legali di parte, su alcune tracce ematiche. Secondo quanto si è appreso tracce di sangue della vittima sarebbero state trovate sull’auto di Fuscaldo e su suoi capi di abbigliamento. Nonostante il fermo, le indagini vanno avanti per chiarire ogni aspetto del delitto. Nei giorni scorsi, oltre a Fuscaldo era stata indagata anche la moglie e la persona che frequentava ultimamente Antonella Lettieri per consentire loro di nominare propri periti. Da chiarire anche il movente, che potrebbe essere legato a questioni economiche tra la vittima ed il fermato.

Sequestrata una tonnellata di gasolio, denunciate due persone

VIBO VALENTIA – La guardia di finanza ha sequestrato circa una tonnellata di gasolio di provenienza illecita. E’ il bilancio di un’operazione delle fiamme gialle che hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi di trasporto, alcuni dei quali sono stati scoperti a circolare privi della regolare documentazione fiscale necessaria a comprovare che il prodotto petrolifero trasportato fosse stato effettivamente assoggettato al pagamento dell’accisa. In particolare, controlli effettuati su alcune autocisterne hanno fatto emergere il trasporto di un quantitativo superiore, per un surplus pari a circa una tonnellata, rispetto a quello che avrebbero dovuto movimentare sulla base del relativo documento di trasporto, in totale evasione delle previste imposte. Immediato il sequestro del gasolio di provenienza illecita e la la denuncia di due soggetti per il reato di contrabbando di prodotti petroliferi.

‘ndrangheta, la Dia sequestra beni per 25 milioni di euro ad un imprenditore

REGGIO CALABRIA – Beni per oltre 25 milioni di euro sono stati sequestrati da personale della Dia di Reggio Calabria all’imprenditore Michele Serra, di 49 anni, noto nel settore del commercio di prodotti casalinghi ed alimentari. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale-Sezione misure di prevenzione su proposta del direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla ed è stato eseguito sotto il coordinamento della Dda. Serra è stato coinvolto, nel maggio 2016, nell’operazione “Fata Morgana”, che ha portato all’esecuzione di sette fermi nei confronti di professionisti ed imprenditori accusati di collusione con la ‘ndrangheta, nonché al sequestro di varie aziende, tra le quali una, operante nel commercio ortofrutticolo, risultata nella sua disponibilità. Serra è accusato di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare gli interessi della cosca “Tegano” nella grande e media distribuzione alimentare. Il Tribunale di Reggio, nell’adottare il provvedimento, ha tenuto conto anche delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Enrico De Rosa e della testimone di giustizia Brunella Latella, che, secondo l’accusa, hanno fatto luce sui rapporti di “stretta vicinanza” di Serra con i Labate, attivi nella zona sud di Reggio Calabria. Il sequestro scaturisce da indagini svolte dagli uomini della Dia sull’intero patrimonio dell’imprenditore dalle quali sarebbe emerso la netta sproporzione tra redditi dichiarati e gli investimenti effettuati. Tra i beni sequestrati figurano 8 aziende, di cui 7 società di capitali ed una ditta individuale, tutte operanti nei settori della vendita al minuto e all’ingrosso di prodotti alimentari, di giocattoli e casalinghi, nonché della ristorazione, dei giochi e delle scommesse e del ramo immobiliare. In particolare, sono stati sequestrati 4 supermercati di rilevanti dimensioni con marchio Center stock e Cash &Carry e magazzini per oltre 3mila mq di estensione. Sequestrati anche 7 immobili aziendali e personali e disponibilità finanziarie. Le aziende sequestrate proseguiranno la loro attività con amministratori giudiziari designati dal Tribunale.

Resti umani nelle reti da pesca rinvenuti nel cosentino

ROCCA IMPERIALE (CS) – Un cranio umano è stato rinvenuto da alcuni pescatori nel corso di una battuta di pesca nelle acque antistanti Rocca Imperiale, nell’alto Ionio cosentino. I pescatori, nel tirare a bordo le reti, si sono accorti che tra i pesci vi era anche un cranio. Immediatamente hanno allertato la capitaneria di porto di Corigliano e i carabinieri della compagnia di Corigliano. I militari hanno atteso in porto l’arrivo del peschereccio. Le indagini mirano a ricostruire i collegamenti con le denunce di persone scomparse negli ultimi tempi. Tra le tante ipotesi valutate dai militari vi è quella che possa trattarsi di un uomo scomparso a ottobre scorso in provincia di Matera.