Archivi categoria: Cronaca

Minacciato con una pistola è costretto ad ingerire acido

SPADOLA (VV) –  Un commerciante, Giuseppe Zangari, di 40 anni, é stato ricoverato con prognosi riservata nel Reparto antiveleni dell’ospedale di Locri dopo che una persona che i carabinieri stanno cercando d’identificare lo ha costretto, per motivi in corso d’accertamento e sotto la minaccia di una pistola, ad ingerire dell’acido. L’episodio é accaduto a Spadola, un centro del Vibonese, nei pressi del negozio di prodotti per l’agricoltura di proprietà di Zangari. L’aggressore si é poi allontanato a piedi e viene adesso ricercato dai carabinieri. Sul posto é intervenuto il personale del 118, avvertito da alcune persone che avevano assistito all’aggressione. É stato il dirigente della Sala operativa del 118, Antonio Talesa, a chiedere l’intervento dei carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica di quanto é accaduto ed identificare il responsabile. Sul movente dell’aggressione, al momento, non si esclude alcuna ipotesi.

Rapina a Cosenza, svaligiato negozio Acqua&Sapone

IMG_4257COSENZA – Rapina a mano armata a Cosenza nel negozio Acqua&Sapone ubicato nell’area commerciale di via Lanzino. Secondo quanto si è appreso un uomo con il volto travisato si è introdotto nell’esercizio commerciale poco dopo le 17,30 minacciando le commesse con un coltello ed intimando loro di consegnare il contenuto delle casse. Dopo essersi impossessato del denaro, quantificato in circa 400 euro, sarebbe fuggito a piedi facendo perdere le proprie tracce. Immediato è scattato l’allarme. Sul posto gli agenti della polizia per i rilievi del caso.

Costruisce parcheggio in zona archeologica, sequestrato il terreno

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Gli uomini della Forestale hanno scoperto un’area adibita per parcheggio con una superifcie di oltre 2000 metri quadrati: la zona è stata posta sotto sequestro. I militari, durante un controllo del territorio, hanno individuato due manufatti edilizi con tanto di recinzione per una lunghezza di quasi 80 metri. Il proprietario del terreno ha dichiarato che la documentazione in suo possesso era nelle mani del progettista. Dopo le verifiche è emerso che il procedimento per la realizzazione delle opere non era stato autorizzato dagli uffici del Comune. L’area, inoltre, è stata inserita nel sito delle “Dune di Severeto”: il terreno, infatti, è sottoposto a vincolo Enac. (foto ansa.it)

 

Cosenza, rapina giovane studentessa. Arrestato

COSENZA – Un uomo di 51 anni, originario di Cosenza, già noto alle Forze dell’Ordine è stato posto agli arresti domiciliari dai militari della Stazione Carabinieri di Cosenza Nord. L’uomo, infatti, aveva rapinato una giovane studentessa in Piazza Autolinee a Cosenza, dopo averla avvicinata. I fatti risalgono allo scorso 26 settembre 2016 e il fermo dell’uomo è stato possibile grazie alla pronta denuncia della giovane. La vittima si era vista sottrarre il proprio zainetto con all’interno libri scolastici e un porta banconote con 80 euro all’interno. Dopo la denuncia, gli uomini dell’Arma erano riusciti a risalire al malvivente, subito denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre lo zaino veniva ritrovato dai militari a terra in una via limitrofa al luogo della rapina con all’interno il denaro. Dopo le formalità di rito, l’arrestato veniva accompagnato presso la propria abitazione ove si trova agli arresti domiciliari.

Deceduto Andrea Mongiardo, il giovane cui fu donato il cuore di Nicholas Green

ROMA – E’ deceduto oggi Andrea Mongiardo, il ragazzo che ricevette 22 anni fa il cuore del piccolo Nicholas Green. Aveva solo 15 anni quando fu effettuato il trapianto del cuore del bimbo americano di 7 anni, vittima di un tentativo di rapina sulla Salerno – Reggio Calabria.

L’intervento era stato eseguito con successo presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, dove Mongiardo si trovava per accertamenti sulla sua malattia. All’epoca dei fatti il caso unì l’opinione pubblica, soprattutto per la decisione della famiglia Green di donare gli organi di Nicholas, scelta ancora poco incentivata negli anni ’90, al fine di salvare altre 7 vite.

Andrea Mongiardo è deceduto all’età di 37 anni a causa delle conseguenze di un linfoma. Per tutta la sua vita è rimasto in forte contatto con i genitori del piccolo.

Blitz dei carabinieri, controlli agli acquedotti di Cosenza

COSENZAIMG-20170209-WA0006 – Su disposizione della Procura della Repubblica i carabinieri della compagnia di Cosenza, unitamente ai carabinieri del gruppo forestale, hanno effettuato un accesso ispettivo nei punti di smistamento cittadini dei serbatoi di acqua al servizio del capoluogo bruzio. I militari stanno verificando, con l’ausilio di personale messo a disposizione dall’azienda sanitaria, la qualità dell’acqua erogata attraverso gli acquedotti dell’Abatemarco e del Merone. Controlli vengono effettuati anche sulle modalità di smistamento dell’acqua nelle condotte della rete idrica urbana. L’attività è in corso di svolgimento a Cozzo Muoio, serbatoio Merone, serbatoio Via de Rada. Inoltre i carabinieri stanno acquisendo documenti sia negli uffici del comune di Cosenza sia negli uffici della Sorical. ControlliIMG-20170209-WA0007 sono in corso anche alle sorgenti ubicate nel comprensorio del Pollino e nella fascia dell’alto Tirreno cosentino. Scopo dell’iniziativa è quello di acquisire documentazione contrattuale e compiere campionamenti sulla salubrità dell’acqua. L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza e seguita personalmente dal procuratore Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini, scaturisce dalla perdurante crisi idrica che da qualche tempo affligge la città di Cosenza.

L’attività di approfondimento che oggi è stata attuata dalle forze dell’ordine per meglio chiarire eventuali responsabilità, è dunque accolta con grande fiducia e apprezzamento. È quanto scrive il sindaco di Cosenza Mario occhiuto in una nota. Gli uffici preposti hanno naturalmente fornito massima collaborazione – ha aggiunto il sindaco – L’operazione dei carabinieru è simultanea all’azione propulsiva del comune indirizzata da tempo alla risoluzione delle problematiche sulla mancanza d’acqua in città.

carabinieri sorical

Indagine all’Asp, Mauro: «Prende il via da un esposto della Direzione Generale»

COSENZA – Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, Raffaele Mauro, chiarisce i motivi per cui la Procura e la Guardia di Finanza stanno attenzionando le procedure di liquidazione delle fatture ai fornitori ed alle case di cura private accreditate. E’ stato lui stesso dunque, in qualità di rappresentante legale dell’Asp, ad informare Mario Spagnuolo e le Fiamme Gialle sulla mole di pignoramenti e contenziosi sospetti per un ammontare di circa 250 milioni di euro. Procedure che di fatto ingessano una parte rilevante del bilancio a disposizione dell’Ente. «Nel verificare la massa di pignoramenti notificati alla Banca Nazionale del Lavoro, nostro tesoriere, evidenziamo gravi difficoltà nell’individuare, nella complicata matassa delle procedure esecutive in atto, il titolo da cui scaturisce l’assegnazione delle somme dovute. Non essere in grado di identificare con certezza la matrice sulla cui base i pagamenti vengono liquidati, ci espone al rischio di remunerare più di una volta lo stesso importo per il medesimo debito. Per questo – aggiunge Mauro – ho esposto le mie preoccupazioni alla Procura della Repubblica di Cosenza. Ho inoltre incontrato per discutere di questa problematica, sia i Commissari per il Piano di Rientro, sia il Presidente della sezione esecuzioni mobiliari di Cosenza. E’ una situazione che abbiamo messo a nudo noi – insiste Mauro – Di fatto siamo impediti ad utilizzare risorse pari ad un quarto del nostro bilancio (circa 250 milioni di euro ndr), sottraendo soldi pubblici finalizzati ad una ragione importante come la tutela della salute, che noi dovremmo invece poter impiegare nell’innovazione tecnologica, nelle manutenzioni strutturali e nell’assistenza al cittadino».

Scoperta officina abusiva

CROTONE – Durante specifici servizi diretti di controllo del territorio, le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone hanno scoperto una officina meccanica abusiva nel territorio del comune di Cutro.
L’esercente, infatti, oltre a non essere titolare di partita iva, non risultava neanche iscritto alla Camera di Commercio. L’attività veniva esercitata in un magazzino sito al piano terra di un fabbricato di proprietà dei familiari dell’esercente ed era attrezzato con ponti di sollevamento autovetture e tutta l’attrezzatura tipica per l’esercizio di autoriparazione.
Al fine di interrompere la situazione di illegalità, i finanzieri, oltre ai rilievi di carattere fiscale, hanno proceduto al sequestro amministrativo della strumentazione rinvenuta e dei rifiuti speciali stoccati all’interno. A carico dell’autore dell’illecito è stato elevata specifica violazione amministrativa che prevede una sanzione fino a 15.000 euro. Gli elementi e le circostanze rilevate saranno oggetto di sviluppo successivo al fine di quantificare le relative evasioni di imposte. Continua l’attività della Guardia di finanza a tutela della concorrenza del mercato a salvaguardia degli operatori economici onesti, in ragione delle peculiari funzioni di polizia economico – finanziaria ad alto contenuto sociale.

Cosenza, fatture pagate due volte. Si indaga sull’Azienda Sanitaria di Cosenza

COSENZA – «Non parlo di indagini in corso». Lapidario il commento del procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo in merito alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore secondo le quali la Guardia di Finanza avrebbe acquisito negli uffici dell’Asp alcuni documenti relativi ai pagamenti effettuati in favore di fornitori di ausili sanitari e di case di cura private accreditate. Ermetico anche il comandante provinciale delle Fiamme Gialle Marco Grazioli che non conferma la notizia, ma neppure la smentisce. Secondo quanto si è appreso i controlli dei militari riguarderebbero alcune fatture liquidate due volte dall’azienda sanitaria, con un danno quantificabile in alcuni milioni di euro. L’inchiesta condotta da Spagnuolo insieme all’aggiunto Marisa Manzini, avrebbe preso il via dopo un esposto depositato dal Commissario regionale al Piano di rientro Massimo Scura.

Caso Bergamini, Facciolla vuole riaprire il caso

CASTROVILLARI – La Procura di Castrovillari ha avanzato richiesta di riapertura del caso Bergamini. Ad annunciarlo è il procuratore Eugenio Facciolla. «L’istanza – ha affermato il magistrato – è basata sulla valutazione di elementi precedentemente non considerati, ma anche su una serie di attività e di indagini pregresse condotte con nostri consulenti di fiducia. Tali accertamenti ci hanno consentito di riscontrare l’eventualità che il decesso del giovane calciatore non sia riconducibile ad un suicidio ma ad altre cause. Oltretutto – ha aggiunto Facciolla –  le nuove tecnologie, applicabili anche a livello medico legale, dovrebbero consentirci di fornire elementi nuovi utili a dirimere il dubbio che si trascina da troppo tempo, sulle cause della morte di Denis». Come si ricorderà l’ex calciatore del Cosenza morì la notte del 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico.