Archivi categoria: Cronaca

Melito Porto Salvo, incendio all’ospedale

MELITO PORTO SALVO (RC) – Un incendio le cui cause sono ancora tutte da chiarire è divampato questo pomeriggio all’interno di un locale adibito ad archivio nell’ospedale civile di Melito Porto Salvo. Fortunatamente, nessun danno per i pazienti del nosocomio. Immediatamente, sul posto è intervenuta una squadra di vigili del fuoco del distaccamento locale che ha scongiurato il pericolo legato al possibile diffondersi delle fiamme. I vigili del fuoco non hannop rilevato danni alla struttura, risultata agibile.

 

Cosenza, furto alla CGIL: denunciato terzo ladro

COSENZA – Un giovane, M.F. di anni 24, è stato denunciato perché ritenuto responsabile di furto aggravato in concorso. A seguito delle indagini condotte dal personale della Polizia di Stato, impegnata in continui e serrati controlli del territorio effettuati su disposizione del Questore Luigi Liguori, è stato possibile identificare il giovane come terzo autore dell’atto criminoso avvenuto lo scorso ottobre ai danni della sede della CGIL di Cosenza.

Trovato in possesso di marijuana, un arresto a Crotone

CROTONE –  Gli agenti della Squadra volanti della Questura di Crotone hanno arrestato e posto ai domiciliari G.G., di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti di una volante lo hanno notato vicino al mercatino comunale di via Reggio ed hanno deciso di controllarlo. Alla vista dei poliziotti, però, il giovane è fuggito ed è stato bloccato dopo un breve inseguimento. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 16 grammi di marijuana e 170 euro in banconote di piccolo e medio taglio. In una successiva perquisizione nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato altri 27,5 grammi di droga.

Furto in gioielleria per diecimila euro, due arresti

 

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Francesco D. Milito                                                Rocco Filippelli

CASTROVILLARI (CS) – Nella prima mattinata di oggi, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Castrovillari, ha eseguito le misure di custodia cautelare in carcere a carico di FILIPPELLI Rocco di anni 59, già detenuto per altro reato, e MILITO Francesco Domenico, di anni 27, entrambi residente a Corigliano Calabro, perché resisi responsabili del reato di furto di orologi – per un valore complessivo di circa 10.000 Euro – perpetrato in una gioielleria sita in Castrovillari. In particolare lo scorso 22 novembre i due  individui si recavano presso la citata gioielleria  fingendo di dover acquistare degli orologi. Gli arrestati, distraendo la titolare dell’attività ed una sua collaboratrice, riuscivano con destrezza a forzare il lucchetto di una vetrina interna che conteneva diversi orologi, anche di marche prestigiose, asportandone diversi. Solo dopo che i due si erano allontanati dal locale, le donne si rendevano conto di quanto era accaduto facendo intervenire la Polizia di Stato. Infatti, a seguito di regolare denuncia sporta dal titolare dell’esercizio commerciale, venivano immediatamente attivate le attività di indagine tese all’identificazione degli autori dell’illecito a cura del personale del Commissariato di P.S. di Castrovillari. Mediante la visualizzazione e l’estrapolazione di immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di cui era dotata l’attività commerciale in argomento e la foto-comparazione con le effigie raffiguranti soggetti, gravitanti sul territorio, dediti a reati della stessa specie, gli Agenti di Polizia, a seguito della laboriosa attività investigativa, individuavano i due malfattori e , nelle prime ore di oggi eseguivano l’Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare Personale in carcere a carico dei due individui.

Giovane trovato carbonizzato a San Lorenzo Bellizzi

SAN LORENZO BELLIZZI (CS) – Un giovane di 38 anni, Pietro Cersosimo, è morto la scorsa notte a San Lorenzo Bellizzi. Il corpo carbonizzato del giovane è stato scoperto questa mattina da alcuni passanti attirati dall’alto volume del televisore. Cersosimo, secondo quanto è stato accertato, stava vedendo in un magazzino la partita di Coppa Italia Juventus-Atalanta quando forse a causa di un malore è caduto nel fuoco. Orfano di entrambi i genitori, Cersosimo che viveva da solo, pare soffrisse da tempo di crisi epilettiche.

 

 

 

Minaccia di morte i vicini con la bombola a gas, un arresto

CATANZARO – Ha minacciato i vicini di casa con una bombola del gas ed un accendino al culmine di una serie di intimidazioni e per questo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro per stalking. L’uomo, P.V., di 64 anni, celibe e disoccupato, secondo l’accusa, ha preso la bombola del gas con cui ultimamente riscalda il proprio appartamento visto che le utenze gli sono state sospese per morosità, l’ha trascinata sul pianerottolo – in un condominio composto da 22 famiglie nel quartiere Ponte Piccolo – e l’ha scaraventata contro la porta dei vicini. Quindi ha preso un accendino cercando di provocare l’esplosione, dicendo frasi senza senso miste a minacce di morte verso il capofamiglia dei vicini, in quel momento fuori casa. Il forte odore di gas ha provocato il panico tra i condomini. Uno dei vicini ha chiamato il 112. Sul posto sono state inviate due pattuglie. Sentendo le sirene, P.V. si è barricato in casa ma è stato convinto dai militari ad uscire ed arrestato.

Un 60enne muore schiacciato da un cancello

FAGNANO CASTELLO (CS) – Un uomo di 60 anni, Giuseppe Tarsitano, ha perso la vita a Fagnano Castello mentre stava cercando di sistemare il cancello della sua abitazione che a causa della neve era rimasto bloccato. L’uomo, che è deceduto a causa di un trauma toracico, è stato schiacciato dal cancello che per cause in corso di accertamento sarebbe uscito dalla guida.

Lite tra insegnanti a scuola. Una finisce in ospedale

PAOLA (CS) – Non sembra esserci pace per la scuola specie quando a finire in evidenza sono i comportamenti degli stessi insegnanti. La vicenda è accaduta all’istituto professionale “Pisani” di Paola dove due insegnanti si sono rese protagoniste di una vera e propria rissa. Alla base del litigio, con molta probabilità, qualche parola di troppo di una delle due sul comportamento non consono della classe dell’altra. Si è partiti con qualche spinta, poi schiaffi e pugni. Una delle due insegnanti è stata costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, con una prognosi di 5 giorni. La dirigente scolastica ha immediatamente chiesto spiegazioni ad entrambe e l’episodio sarà al centro del prossimo consiglio d’istituto.

Trovato morto il pensionato scomparso a Vibo

MILETO (VV) – È stato trovato morto Giuseppe Marsico, il pensionato di 82 anni scomparso da martedì pomeriggio a Mileto. Il corpo è stato trovato a pochi metri dall’auto a bordo della quale si era allontanato da casa.
Il veicolo è stato notato stamani da alcuni cacciatori in località Pigno, a Mileto, sul fondo di un burrone. È probabile che sia stato sbalzato fuori dall’abitacolo durante la caduta. Le ricerche dell’uomo sono cominciate ieri quando i familiari ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri. La famiglia ha anche attivato un profilo Facebook e messo a disposizione un numero di telefono per eventuali segnalazioni. Dopo la diffusione della foto di Marsico, una persona aveva chiamato i carabinieri dicendo di avere visto un uomo che gli somigliava a Vibo. Le ricerche si sono intensificate ma dell’uomo nessuna traccia, fino a stamani con la tragica scoperta.

Omicidio Antonio Scarfone, arrestati il cognato e la sorella

ROSARNO (RC) – La sorella ed il cognato di Antonio Scarfone, il commerciante di 49 anni ucciso a Rosarno il 14 agosto scorso, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, con la collaborazione di quelli di Reggio Emilia, per concorso nell’omicidio. Si tratta di Vincenzo Timpani e Vittoria Scarfone . Nei giorni successivi al delitto erano stati fermati e sono ancora detenuti Angelo Scarfone e Luigi Timpani , fratello e nipote della vittima e Timpani figlio dei due arrestati di oggi. Nell’ambito dell’operazione, in Calabria ed in Emilia sono state eseguite anche alcune perquisizioni alla ricerca di ulteriori elementi probatori nei confronti dei coniugi. Secondo le indagini dei carabinieri, all’origine del delitto vi sarebbero stati dissidi all’interno della famiglia Scarfone acuitisi nel corso degli anni, legati alla gestione del patrimonio immobiliare e quindi dell’eredità dell’anziana madre dei fratelli Scarfone, nel frattempo deceduta.