Archivi categoria: Regionale

Sanità, Oliverio: fallimentari le gestioni commissariali

CATANZARO – “La Corte dei Conti certifica quanto da me affermato in questi mesi circa il fallimento del Piano di Rientro e delle gestioni commissariali che, da sette anni, hanno la responsabilità del governo della sanità calabrese”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. “Il progressivo aumento dell’emigrazione sanitaria passiva, l’allungamento delle liste di attesa, il depauperamento dei servizi sono la risultante della mancata assunzione del processo di riqualificazione e di riordino dei servizi sanitari che avrebbe dovuto essere la bussola nell’azione dei commissari proposti alla gestione del Piano di Rientro. Niente di tutto ciò. Al contrario – prosegue il Governatore – solo tagli lineari ed impostazioni ragionieristiche che hanno prodotto un progressivo peggioramento dell’offerta sanitaria. Per ultimo, il 24 marzo scorso, abbiamo avuto modo di evidenziare tale situazione e di chiedere una riflessione proprio sulle esperienze delle regioni commissariate, a partire dalla nostra, nella Conferenza dei Presidenti di Regione alla presenza del Ministro Lorenzin che, non a caso, ha annunciato una iniziativa legislativa capace di individuare tempi e modalità certe per la fuoriuscita dai Piani di Rientro, condividendo le nostre preoccupazioni. La Corte dei Conti conferma, altresì, la necessità di utilizzare ingenti risorse non spese rinvenenti dall’ex art. 20 in direzione dell’edilizia ospedaliera e sanitaria. E’ proprio in tal senso- conclude Mario Oliverio – che abbiamo chiesto al Ministero della Sanità la definizione di un apposito Accordo di Programma Quadro sugli investimenti per nuove strutture ospedaliere, per riqualificazione e ristrutturazione”.

Vicenda Zoccali, Oliverio: Faremo ricorso

CATANZARO –  “I Consiglieri regionali di opposizione di un centrodestra ormai residuale avrebbero voluto che, nonostante i calabresi li abbiano bocciati, continuassero a governare sempre loro”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Mario Oliverio, replicando alle dichiarazioni dei consiglieri regionali di opposizione, Tallini e Mangialavori, sulla vicenda Zoccali. “Lamentano, infatti – prosegue il Presidente della Giunta regionale – che il più importante collaboratore di Scopelliti al Comune di Reggio Calabria prima e alla Regione poi, non sia stato lasciato nella postazione più autorevole di comando dell’Amministrazione regionale. Invece di gridare allo scandalo per il fatto che solo tre mesi prima delle elezioni la precedente Giunta regionale, nel mentre stava per essere mandata a casa, ha rinnovato i contratti pluriennali degli incarichi fiduciari dei dirigenti o, ancor di più, invece di sollecitarne per senso etico le dimissioni volontarie dopo l’insediamento del nuovo Governo regionale, protestano perché il dott. Zoccali sarebbe stato oggetto di un provvedimento di spoil system. L’Amministrazione regionale, ovviamente, provvederà in sede extragiudiziale a tutelare le proprie ragioni, facendo ricorso avverso la decisione del Giudice del Lavoro. Sarà una sentenza definitiva a stabilire i termini giuridici della vicenda. Dal punto di vista politico-istituzionale, però – dice ancora il Presidente della Regione – la protervia e la contraddizione dei Consiglieri regionali di centrodestra non possono essere oscurate da nessuna sentenza. Dovrebbero avere maggior senso del pudore quando, da una parte cavalcano e strumentalizzano la critica ad una presunta mancata discontinuità amministrativa e, dall’altra, gridano senza vergogna contro il principio dell’alternanza e dello spoil system. La loro – conclude il Presidente della Regione – è la presunzione e la faccia tosta di chi, non avendo niente da dire sulla Calabria ed avendo perso ogni credibilità per essere stati i protagonisti dello sfascio a cui è stata condotta la nostra Regione, cercano di camuffarsi sotto le vesti di improvvisati azzeccagarbugli nel disperato tentativo di generare confusione e di rifarsi una verginità a fronte del loro fallimento”.

Beniamino Andreatta, il primo Rettore dell’Unical e l’attualità del suo pensiero

ROMA (RM) L’attualità del pensiero politico del senatore Beniamino Andreatta a poche ore del nono anniversario della sua scomparsa, essendo deceduto a Bologna il 26 marzo 2007, è stata rimarcata nel corso di una manifestazione che si è svolta nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed innumerevole altre autorità e personaggi del mondo della politica ed accademica italiana. E’ il caso di segnalare il Presidente onorario, Giorgio Napolitano, i presidenti, Romano Prodi e Mario Monti, il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, la Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ed altri ancora.

300x01323885852407Andreatta-Beniamino

Un incontro promosso dall’Arel, l’Agenzia di Ricerche e legislazione fondata trent’anni addietro da Nino Andreatta, per presentare il numero speciale della rivista di cinquecento pagine dedicata proprio al suo fondatore  con il titolo “Andreatta Politico”, curata da Mariantonietta Colimberti ed Enrico Letta, che raccoglie scritti, articoli, relazioni, interviste, discorsi pronunciati da Andreatta dal 1976 al 1999, subito dopo il suo abbandono dell’incarico di Rettore dell’Università della Calabria che diresse dal 1971 al 1975, fino a quando giunse il suo silenzio per il malessere che lo colpì il 15 dicembre 1999 in una seduta parlamentare notturna per la sessione di Bilancio.

Ventitre anni  d’impegno politico in cui divenne – ha sottolineato Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento di saluto portato ai familiari, alle autorità ed alle innumerevoli figure intervenute nella circostanza, “ un protagonista di primo piano della vita politica e istituzionale, un economista, uno stimato docente universitario, uno studioso attento ai mutamenti della società. Anni in cui da deputato e da Ministro con i suoi incarichi ha lasciato la sua impronta di persona competente ed innovativa”.

“Anni in cui – ha puntualizzato Enrico Letta nel suo intervento di presentazione del libro, descritto nella sua impostazione da Mariantonietta Colimberti – abbiamo vissuto vicende cruciali e a volte drammatiche della storia del nostro paese e dell’Europa che ci hanno consegnato un gigante della nostra storia repubblicana apprezzandone la figura di uomo delle istituzioni innanzitutto ed uomo di partito animato nel perseguire tante battaglie”.

Una personalità libera di caratura internazionale ed umana nello stesso tempo analizzata nella circostanza dalle testimonianze di Ferruccio De Bortoli e Angelo Panebianco che ne hanno rimarcato la grande modernità soprattutto nella parte in cui si mettono in gioco i valori alti della politica.

La modernità e l’attualità di Andreatta secondo Enrico Letta possono essere individuate in sette lezioni come possibili spazi di analisi ed approfondimenti formativi per le nuove generazioni, che dovranno essere messe nelle condizioni di credere nella politica quale progetto collettivo e non come avventura di una singola persona.

Se con questo lavoro è stato ricostruito il pensiero politico di Beniamino Andreatta è tempo ormai di conoscere a fondo anche la sua figura di docente universitario nel rapporto con gli studenti e soprattutto di accademico impegnato nel governo dell’Università partendo dai quattro anni trascorsi in Calabria nel dare a questa terra la sua prima Università. Una esperienza che Enrico Letta ha annunciato come possibile nuovo impegno dell’Arel, attraverso la pubblicazione di un numero speciale della rivista. Un’ idea progettuale accolta con entusiasmo dall’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata nell’incontro romano dal suo portavoce, Franco Bartucci; nonché dallo stesso Rettore dell’Ateneo, Gino Crisci, informato subito dopo l’annuncio della proposta.

Anzi dovrebbe essere il Ministro alla Funzione Pubblica, Marianna Madia,  ad iniziare questo percorso di studio su Beniamino Andreatta in Calabria affrontando nel campus universitario di Arcavacata il tema della modernità nella gestione dei servizi della Pubblica Amministrazione, dove per il Rettore Andreatta valori quali l’efficienza, la trasparenza, il diritto d’informazione, il rapporto con le forze politiche e le organizzazioni sindacali erano all’ordine del giorno fin dall’inizio del suo mandato di Rettore. Andreatta fu nominato componente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali il 28 aprile 1971; mentre il 28 maggio dello stesso anno fu eletto rettore dell’Università della Calabria.

Percettori in deroga: riunione all’ INPS di Catanzaro per fare il punto sulla situazione

CATANZARO – Nel corso di un incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri presso la sede dell’ INPS di Catanzaro alla presenza del direttore regionale, ing. Giuseppe Greco, di alcuni dirigenti dell’Ente, dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e dell’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano, si è fatto il punto sulla situazione che riguarda l’accelerazione del processo di trasferimento delle risorse ministeriali che consentirebbero il pagamento di due mensilità a tutti i percettori in deroga aventi diritto.

I rappresentanti sindacali hanno sottolineato più volte, nel corso dei loro interventi, lo stato di crescente disagio sociale che si vive in queste ore in Calabria e che rischia di sfociare in pericolose derive. L’assessore Roccisano ha più volte ribadito nel corso della riunione che vi è assoluto interesse, da parte sua e della Giunta regionale, a risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione e ad intervenire a favore dei percettori in deroga per garantire loro i pagamenti dovuti. Per questo motivo ha rassicurato tutti i presenti che continuerà a portare avanti con grande determinazione il “pressing” sul Ministero dell’Economia e della Finanze affinchè venga disposta con la massima urgenza l’autorizzazione alla disponibilità delle risorse.

Intanto, continua ad andare avanti il confronto per la pianificazione delle politiche attive.  A tal proposito l’assessore Roccisano ha preannunciato che, utilizzando la stessa metodologia di lavoro che la Regione ha applicato per l’emanazione del bando degli uffici giudiziari, si sta concretizzando la messa a punto di altre misure di inserimento lavorativo che riguardano il mondo delle imprese, della scuola e della cultura.

Magorno: “Congratulazioni ad Oliverio per essere stato nominato membro del Fondo Sviluppo e Coesione”

CATANZARO – Il segretario regionale del Partito democratico calabrese, Ernesto Magorno, si congratula con il Presidente della Regione Mario Oliverio nominato, assieme al Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini ed al Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, membro effettivo della Cabina di regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione (f.s.c.) 2014/2020.

“La cabina di regia rappresenta una postazione strategica in sede di confronto tra lo Stato, le Regioni, le province autonome, e le città metropolitane per la definizione dei piani operativi che, mai come in questo momento, necessitano di una accelerazione oltre che di una più stretta correlazione con le politiche governative per la coesione territoriale – afferma Magorno -. La politica di coesione rappresenta uno dei principali ambiti d’esercizio dell’azione comunitaria, visto che i suoi obiettivi sono la riduzione delle disparità economiche e sociali e la promozione dello sviluppo sostenibile. Un riconoscimento importante che conferma l’ottimo lavoro svolto in questi mesi dal Presidente della Regione nel buon utilizzo dei fondi europei e nell’attuazione delle politiche comunitarie per lo sviluppo della Calabria. Un percorso – conclude Magorno – che nella cabina di regia del fondo di coesione potrà essere ulteriormente valorizzato”.

Fondo di Sviluppo e Coesione, le parole di Oliverio nomina nella Cabina di regia

CATANZARO – Il presidente della Regione Oliverio dopo la nomina a membro effettivo della Cabina di regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringrazio la Conferenza dei Presidenti delle Regioni per la nomina a Membro effettivo della Cabina di Regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione. E’ un riconoscimento importante che premia il lavoro svolto in questi mesi. All’interno di questo Organo nazionale, particolarmente importante per le politiche di investimento e per il coordinamento degli strumenti di programmazione nazionali ed europei, continueremo a lavorare per riaffermare  il ruolo del Mezzogiorno e della Calabria per il rilancio e lo sviluppo del nostro Paese”.

Il Presidente Oliverio tra i membri della Cabina di regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione

Catanzaro ( Cz) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio è stato nominato, assieme al Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini ed al Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Membro effettivo della Cabina di regia del Fondo dello Sviluppo e Coesione (f.s.c.) 2014/2020. La Cabina di regia – informa una nota della Giunta regionale – costituisce la sede di confronto tra lo Stato, le Regioni e le province autonome, nonchè le città metropolitane per la definizione dei piani operativi. La Cabina di regia assicura il raccordo politico, strategico e funzionale per facilitare un’efficace integrazione tra gli investimenti promossi, imprimere accelerazione e garantire una più stretta correlazione con le politiche governative per la coesione territoriale. La Cabina di regia è composta dall’ autorità politica per la coesione, dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con funzione di segretario del Cipe, dal Ministro degli affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato all’attuazione del programma di governo, dal Ministro delle infrastrutture e trasporti e dal sindaco di città metropolitana, delegato dall’Anci. E’ questo un riconoscimento importante per il Presidente della Regione Calabria Oliverio che conferma l’ottimo lavoro svolto in questi mesi, in raccordo con le diverse articolazioni del Governo del Paese ed all’interno della stessa Conferenza dei Presidenti delle Regioni.

Oliverio alla Lorenzin: “La situazione del debito sanitario calabrese è molto drammatica”

Catanzaro ( Cz) – Si è tenuta questa mattina la prevista audizione del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, per un’informativa sul nuovo Patto per la Salute e un confronto con i Presidenti delle Regioni. Il Presidente Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha rappresentato al Ministro ed all’intera Conferenza la drammatica situazione in cui versa il Servizio sanitario calabrese. “Dopo sette  anni di Piano di rientro dal debito sanitario e di commissariamenti –ha detto il Presidente Oliverio – non è più sostenibile lo stato in cui versa il servizio sanitario calabrese. In questi anni l’offerta sanitaria è via via peggiorata e l’applicazione del Piano di rientro si è dimostrata fallimentare e, ad oggi, non s’ intravede nessuna inversione di tendenza. Gli stessi indicatori sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e l’ emigrazione sanitaria passiva confermano il fallimento delle gestioni commissariali. L’emigrazione sanitaria passiva è diventata un vero e proprio fenomeno di massa, anche per patologie di base e media specialità, a riprova del preoccupante grado di sfiducia che riveste il servizio sanitario calabrese. Ciò provoca un costo economico e sociale per le famiglie coinvolte ed un salasso per le casse della Regione. Le stesse previsioni per il 2016 vedono, rispetto all’anno precedente, un ulteriore aumento del fenomeno”. Il Ministro Lorenzin, nelle sue conclusioni, ha riconosciuto le condizioni “disperate” che vive il servizio sanitario calabrese, condividendo il fallimento delle gestioni dei Piani di rientro e, a tal proposito, ha annunciato che il suo Dicastero ha già predisposto e trasmesso al Ministero dell’Economia un apposito disegno di legge proprio per il superamento dei Piani di rientro. Su decisione del Presidente della Conferenza, Bonaccini, il Tavolo con il Ministro della Salute sarà riconvocato, per una nuova ricognizione, prima della prossima estate.

Regione. Dipartimento sviluppo economico e lavoro: ” “La faccia tosta di alcuni rappresentanti del centrodestra”

CATANZARO – Il dipartimento regionale “Sviluppo economico e Lavoro” replica al centrodestra sulla questione dei finanziamenti del FSE:

“La reazione di Parlamentari e Consiglieri Regionali del centro-destra in Calabria (da Occhiuto a Cannizzaro) alla pubblicazione, da parte della stampa, delle notizie relative al rischio di disimpegno da 28 a 48 milioni di euro di finanziamenti del FSE, da parte della Commissione Europea, per le irregolari e disinvolte gestioni dei Bandi per la formazione socio-sanitaria della passata Giunta Regionale, suscita davvero incredulità. Il tentativo di Occhiuto e Cannizzaro di addebitare all’attuale Giunta regionale la responsabilità delle reprimende dell’Audit di controllo della Commissione Europea sui bandi FSE e sulla gestione dei controlli della passata Giunta regionale, controllo avvenuto in febbraio e novembre 2014, appare davvero inverosimile e denota una notevole faccia tosta: scaricare su chi ha scoperchiato i coperchi delle pentole delle irregolarità la responsabilità delle irregolarità di chi ha gestito nella precedente legislatura anche le attività di formazione soggette alle contestazioni della Commissione Europea, è davvero esercizio di incredibile falsatura della realtà. Invece di riconoscere la catastrofica gestione dei fondi comunitari della Giunta di centrodestra, tenta di cambiare le carte in tavola e di addebitare all’attuale Giunta, da poco più di un anno al governo della Regione, le enormi e pesanti responsabilità della precedente amministrazione regionale nella gestione del POR 2007/2013. E’ bene allora ricordare il quadro catastrofico dei fondi comunitari, con un rischio elevatissimo di disimpegno finanziario da parte della Commissione Europea, di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro, a cominciare dal FSE fino al FESR, e con un nuovo programma 2014/2020 nemmeno abbozzato e rigettato dalla Commissione Europea come improponibile! E’ solo grazie al lavoro straordinario e senza sosta, realizzato in questo primo anno di governo, che siamo riusciti a recuperare ed evitare la perdita secca di oltre un miliardo di euro ed un danno di proporzioni enormi per la nostra regione. E’ solo grazie al lavoro impostato in questo primo anno, anche relativamente alla organizzazione del sistema di controlli che siamo riusciti a recuperare la necessaria credibilità ed affidabilità nei confronti della Commissione e ad ottenere la revoca della sospensione dei pagamenti che da oltre tre  anni era stata assunta nei confronti della Calabria con grandi implicazioni per il bilancio della nostra Regione. E’ solo grazie al lavoro portato avanti in questo anno che siamo riusciti a recuperare i ritardi accumulati in precedenza definendo i documenti di programmazione necessari all’ utilizzazione delle risorse destinate alla Calabria nel periodo 2014/2020 (FESR-FSE-PSR). Documenti approvati dalla Commissione con valutazione positiva ed accompagnati da apprezzamento formale sul “cambio di rotta che si registra finalmente in Calabria”. Ma, a fronte di questo impegno e di questi risultati, che fanno gli ineffabili esponenti del centrodestra? Urlano perché siamo oggi in presenza, dopo un anno di serrata trattativa con la Commissione Europea per riparare a danni peggiori, di un rischio di decertificazione di alcune decine di milioni da parte della Commissione Europea sul FSE Calabrese, tutto motivato dalla denuncia di irregolarità avanzata dalla Commissione Europea sulla passata gestione e che purtroppo arriva oggi a compimento. Invece di scegliere il silenzio, o meglio ammettere lo sfacelo della gestione del centrodestra, cercano, imprudentemente, di ribaltare le responsabilità su chi oggi sta lavorando per garantire trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse pubbliche, facendosi carico delle pesanti conseguenze della disastrosa gestione fallimentare del centro destra alla guida della Regione. In questi mesi abbiamo scelto la linea del lavoro portata avanti in silenzio e non quella della denuncia della pesante eredità che abbiamo trovato, la cui rilevanza è a tutti nota. Evidentemente alcuni rappresentanti del centrodestra hanno pensato bene di ricorrere al ribaltamento delle responsabilità ed alla palese falsificazione della realtà. Ora basta. C’è un limite a tutto”.

Arrestati Sandro Principe, Umberto Bernaudo, Rosario Mirabelli, Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi

sandro principeL’inchiesta che ha portato ai dieci arresti di oggi e’ stata condotta dai pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni. Oltre all’ ex sottosegretario Sandro Principe, gli altri politici coinvolti nell’operazione sono un altro ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, l’ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo, l’ex consigliere comunale Giuseppe Gagliardi. Per tutti sono stati disposti gli arresti domiciliari