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Cosenza, improvvisa rottura sulla rete idrica. Erogazione acqua sospesa

COSENZA – Per consentire di effettuare i lavori di riparazione sulla rete idrica cittadina, a causa di una improvvisa rottura, domani, venerdì 2 luglio, a partire dalle ore 7,00, sarà sospesa l’erogazione nel centro storico e nel centro città. Lo comunica il Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza,

I lavori interesseranno, nel centro storico il quartiere di Santa Lucia, a causa di una rottura verificatasi sulla rete afferente al serbatoio di Portapiana e via Panebianco, a causa di una rottura sulla retee servita dal serbatoio di via De Rada. L’erogazione sarà ripristinata al termine dei lavori.

Emergenza idrica, riprende il dialogo tra Palazzo dei Bruzi e Sorical

COSENZA – Idee più chiare e rapporti più distesi tra Sorical e Comune di Cosenza dopo la seduta di Commissione controllo e garanzia, presieduta dal consigliere comunale Giovanni Cipparrone e convocata su sollecitazione del plenum dell’organismo consiliare ed in particolare del consigliere Massimo Lo Gullo che nei giorni scorsi aveva invocato l’insediamento di un tavolo tecnico, proprio in commissione, per discutere dell’emergenza idrica in città e dei disagi sofferti dalla cittadinanza nelle ultime settimane.

Alla seduta di commissione hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nei giorni scorsi era intervenuto sull’argomento chiamando in causa la discontinuità e la variabilità dell’afflusso dei volumi d’acqua addotti da Sorical e, in rappresentanza della Società Risorse Idriche calabresi, gli ingegneri Sergio De Marco, Direttore dell’area operativa, e Serena Collorafi.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Commissione controllo e garanzia Giovanni Cipparrone che ha ringraziato sia l’Assessore Caruso che i dirigenti di Sorical per la disponibilità a discutere di un argomento così importante per tutta la cittadinanza verso la quale c’era un’esigenza di assoluta chiarezza.

Da qualche giorno è ripresa la collaborazione tra Sorical ed il Comune e si è trovato il modo, attraverso delle manovre concertate con i tecnici del Comune, che hanno avviato la situazione alla normalità alleviando notevolmente i disagi dei cittadini.

A spiegare quanto è stato fatto per affrontare la situazione di emergenza è stato lo stesso ingegner De Marco di Sorical.

«Si è rimessa in pristino – ha detto De Marco – una stretta collaborazione tra Sorical, Comune di Cosenza e le aziende che per conto del Comune effettuano il servizio di regolazione e manutenzione della rete per utilizzare al meglio le grandi capacità di acqua offerte dal serbatoio di Cozzo Muoio  e trasferirla negli altri serbatoi comunali in determinati orari della sera e del giorno e tenere, in questa maniera, in carico l’anello primario del centro della città per il maggior numero di ore possibile. Invece di dare poca acqua per tanto tempo nell’arco delle 24 ore – ha spiegato ancora De Marco – si concentra l’immissione di acqua in un minor numero di ore e questo rende l’erogazione più coerente con i serbatoi privati che sono presenti in tutti i condomini».

E’ poi intervenuto l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nell’apprezzare la presenza e la disponibilità dei dirigenti Sorical , ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti: da un lato la crisi idrica di quest’ultimo periodo, dall’altro il sistema di distribuzione idrica che comprende anche problematiche di dispersione.

«Pur nella flessione fisiologica della disponibilità delle risorse di sorgente – ha detto Caruso – quest’anno il calo che si è registrato si è attestato intorno al 14%, mentre nel 2017 era stato del 28%. E nel 2017 non siamo andati in alcun modo in sofferenza. Se siamo riusciti a calibrare l’erogazione in base alla domanda lo scorso anno, perché quest’anno, con identiche manovre, non siamo stati in grado di gestire la situazione in maniera efficace? La causa è da ricercarsi nella mancata disponibilità della risorsa idrica che la Sorical avrebbe dovuto invece garantire in termini di quantità e modalità di erogazione».

L’Assessore Caruso ha indicato nella discontinuità e nella variabilità dell’afflusso d’acqua ai serbatoi del Merone da parte di Sorical l’episodio che ha generato l’emergenza idrica, causando un disequilibrio del sistema. A soffrirne di più è stato il centro città che si approvvigiona direttamente dal Merone, ma anche le periferie hanno patito disagi non da poco. Caruso ha poi ricordato il progetto di distrettualizzazione della rete che, dopo una fase di studi, la Regione Calabria dovrebbe far entrare nella sua fase operativa con una serie di interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate del 2019 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.

L’ing. De Marco di Sorical ha risposto all’Assessore Caruso sottolineando che la Società sta dando al Comune la stessa acqua di prima, ma che il complesso travaso dal serbatoio di Cozzo Muoio al Merone avviene in maniera rallentata, a causa del formarsi di una bolla d’aria che non facilita il trascinamento dell’acqua. La diminuzione di velocità è stata indicata dal direttore dell’area operativa di Sorical come la causa del problema da cui ha avuto origine l’emergenza.

Nel corso della seduta sono intervenuti anche alcuni dei consiglieri comunali presenti.

La consigliera Francesca Cassano ha espresso soddisfazione per la ritrovata collaborazione tra Comune e Sorical. «Bisognerebbe cooperare sempre e a monte – ha detto Cassano – e non arrivare alle estreme conseguenze. Dobbiamo avere – ha proseguito – un livello di attenzione h24 e non arrivare più a giorni e giorni di mancanza d’acqua. Quando ad uno stesso tavolo si siedono i tecnici, i problemi, anche quelli che sembrano insormontabili, riescono a risolversi».

Il consigliere Enrico Morcavallo ha invece parlato di «inadempienza sia da parte del Comune che da parte di Sorical che – ha aggiunto – fanno melina alle spalle dei cittadini”. Poi ha rivolto ai dirigenti della Società ed all’Assessore Caruso alcune domande, chiedendo anche di quantificare l’ammontare del debito del Comune nei confronti di Sorical e di indicare quali siano le reti idriche di competenza dell’uno e dell’altra».

L’ing. De Marco ha risposto sottolineando che tra il Comune di Cosenza e Sorical è pendente un contenzioso in diverse sedi giudiziarie e che il debito del Comune nei confronti della società è di circa 9 milioni di euro. Sul punto è intervenuto il consigliere Gisberto Spadafora che ha chiesto se per il debito indicato dal dirigente Sorical erano state emanate delle sentenze. L’ing. De Marco ha chiarito che nessun pronunciamento del giudice è intervenuto e che la questione è solo oggetto di contenzioso. «Il contenzioso – ha ribadito poi l’Assessore Caruso – trae origine da alcune contestazioni operate dal Comune nel merito della fatturazione Sorical e, ad ogni modo, tale vicenda non è connessa in alcun modo alla riduzione del servizio”. Sempre Caruso ha poi voluto focalizzare l’attenzione su un’altra questione, quella della dotazione idrica della città di Cosenza».

«C’è qualcuno – ha detto a questo proposito l’Assessore – che vuol far passare il messaggio per il quale la dotazione della città di Cosenza è di gran lunga superiore a quello che è il fabbisogno. Dai calcoli sui consumi e dalle valutazioni di stima effettuate, comparate anche con altre regioni d’Italia, possiamo ben dire che il fabbisogno di riferimento del Comune di Cosenza oggi è sottostimato. Possiamo considerare attendibile un fabbisogno giornaliero unitario minimo di 385 litri per abitante al giorno. In alcune città della Lombardia, comprese tra 50 mila e 100 mila abitanti, la dotazione idrica è di 450 litri al giorno per abitante. Il volume idrico complessivamente immesso nella nostra rete nel 2017 è stato di 14 milioni di metri cubi cui corrisponde una portata media di 446 litri al secondo e una dotazione giornaliera ai serbatoi di 417 litri per abitante al giorno, il che comporta una dispersione notevolmente inferiore alla media delle città italiane. Abbiamo – ha concluso ancora l’Assessore Caruso – efficientato il 15% delle reti idriche ed eseguito interventi di riparazione e sostituzione. L’intervento che ha messo in campo la Regione Calabria, più complessivo e sistemico, potrà apportare notevoli benefici alla rete idrica cosentina. Lo stato della nostra rete, pertanto, non può essere considerato quello di una rete colabrodo, pur con tutte le dispersioni presenti».

 

Emergenza idrica nell’Alto Jonio Cosentino, riunione alla Regione

CATANZARO- L’emergenza idrica dell’Alto Jonio Cosentino è stata affrontata in una riunione alla Regione convocata dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio.
Al tavolo hanno partecipato una delegazione delle associazioni agricole Cia e Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Consorzio di Bonifica Jonio Cosentino e della Sorical.
La riunione era stata richiesta del sindaco di Rocca Imperiale, Giuseppe Ranù, presente alla riunione con una delegazione del Comitato di produttori agricoli del comprensorio che sabato scorso hanno manifestato a Trebisacce per le difficoltà delle imprese del territorio ad avere il giusto quantitativo di acqua per uso irriguo.
La Regione, attraverso il presidente Oliverio, si è già attivata chiedendo all’Autorità del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale un tavolo tecnico permanente che si insediato giovedì scorso a Taranto, per verificare un’ottimizzazione delle risorse idriche gestite dell’Eipli, ente per l’irrigazione con sede a Bari.
Dell’acqua proveniente dalla diga di Monte Cotugno, in Lucania, beneficiano i Consorzi di bonifica della Calabria, della Basilicata e della Puglia e, per una piccola parte, dopo la potabilizzazione, la Sorical e l’Acquedotto Pugliese.
Al fine di ottenere un aumento strutturale di dotazione idrica proveniente dalla diga di Monte Cotugno occorrono nuovi interventi infrastrutturali, ma per l’immediato le associazioni agricole hanno richiesto l’aumento dell’attuale dotazione idrica per concludere la stagione agricola. Ascoltate le richieste dei produttori, il presidente Oliverio, nel corso della riunione, ha contattato il segretario dell’Autorità del Distretto Meridionale, Vera Corbelli, per verificare la fattibilità tecnica per esaudire nell’immediato le esigenze degli agricoltori calabresi.
Il presidente Oliverio ha investito direttamente l’ingegnere Sergio De Marco, responsabile dell’area operativa della Sorical, di seguire per conto della Regione le questioni tecniche e strutturali per una valutazione degli interventi.

Emergenza idrica a Rende, Miceli: «Inconcepibile l’inefficienza di Manna»

RENDE (CS) –    «La rete idrica rendese è un colabrodo: il 50%  dell’acqua si disperde per strada, dopo che un 75% si disperde nella rete gestita da Sorical. L’incapacità dell’amministrazione Manna di gestire l’emergenza idrica, ci lascia interdetti. Sindaco e giunta non hanno ancora pensato di approntare un piano di comunicazione per informare la cittadinanza dell’interruzione dell’erogazione idrica provocando disagi tanto alle attività commerciali quanto ai cittadini privati.

Ci sono quartieri in cui l’acqua arriva, quando tutto va bene, mezz’ora al giorno. Altri in cui da tre giorni i rubinetti sono a secco. Ma nessuno si degna di segnalare i disservizi alla cittadinanza coinvolta. Anzi, c’è anche chi si lamenta delle sacrosante proteste degli utenti.
La verità è che questa amministrazione non ha alcuna intenzione di mettere mano al portafogli per inaugurare una stagione di ammodernamento della rete idrica comunale, e non ha alcuna intenzione di costringere la società privata che gestisce la rete sul territorio comunale, ad intervenire in tal senso.
Ci si  limita ad una manutenzione ordinaria e straordinaria per tappare qualche falla qua e là senza riuscire a risolvere il problema alla base.
Come Movimento 5 Stelle, da sempre promotori di una vera gestione pubblica dell’acqua e non di una gestione in mano ai privati, crediamo che non sia più rinviabile un lavoro sulla rete idrica comunale al fine di rendere un servizio più efficace, efficiente ed economico ai nostri cittadini. Serve una programmazione seria e servirebbe riportare la gestione nelle mani dell’ente comunale per poter investire tutti i risparmi nell’ammodernamento».

Emergenza idrica, il consigliere Gervasi chiede chiarezza sui parametri Sorical per la fornitura idrica

COSENZA – Continua l’emergenza idrica in Calabria e col persistere della siccità si aggravano i problemi in molti comuni drlla della regione. In seguito alle riduzioni che la Sorical, società che gestisce le forniture idriche, opera da mesi, il consigliere provinciale Francesco Gervasi prospetta una ulteriore revisione circa i parametri che la società adotta per ripartire le acque. In particolare, il consigliere fa riferimento alla situazione dei 25 comuni che sono serviti dalla condotta dell’Abatemarco, emersa nel corso di una riunione tenutasi ieri, alla presenza di rappresentanti della Sorical e della Regione Calabria, convocata dal Prefetto per predisporre un piano d’azione per fronteggiare la crisi idrica. Nel corso dell’incontro, in rappresentanza del comune di Mendicino, presso il quale ricopre l’incarico di assessore ai lavori pubblici, Gervasi ha chiesto al Commissario liquidatore Luigi Incarnato di spiegare quali sono appunto i criteri utilizzati per dividere la risorsa idrica ai vari comuni sulla stessa conduttura. La richiesta del consigliere provinciale è stata accompagnata da dati relativi alla fornitura idrica dei comuni serviti dall’Abatemarco, per mostrare come esista una sensibile discrepanza nelle quantità di acqua erogate, riportando come esempio i 691.775 Mc di acqua fornita a Mendicino nel 2016 e i 1.583.885 Mc destinati al comune di Castrolibero. Simile densità di popolazione, diversa fornitura: ecco quanto contestato da Gervasi che, per tale ragione, ha richiesto una disamina dei parametri adottati da Sorical. Inoltre, l’assessore ha aggiunto che sono state avviate «la mappatura della rete idrica comunale ed una serie di misurazioni, grazie alle quali, avremo, a breve, la progettazione definitiva del primo stralcio di interventi per l’efficientamento e l’ingegnerizzazione del nostro sistema idrico. Interventi che dovrebbero partire in autunno, grazie ad un finanziamento di 350mila euro che siamo riusciti ad ottenere dalla Regione Calabria. La nostra – ha concluso Gervasi – non è una presa di posizione che vuole creare divisioni con gli altri comuni, né una battaglia di campanile».

Emergenza idrica, le soluzioni del sindaco di Morano

MORANO CALABRO ( CS) – Un’autoclave correttiva risolverà i problemi idrici di Morano. Lunedì prossimo, con procedura di somma urgenza attivata con delibera di Giunta municipale n. 83 del 07/08/2017, l’inizio dei lavori.

E’ quanto emerso dall’assemblea pubblica promossa dall’Amministrazione comunale e tenutasi ieri, giovedì 10 agosto, presso l’auditorium “Massimo Troisi”, per discutere e confrontarsi sulle possibili soluzioni alla grave carenza di acqua che interessa il territorio e in particolare alcuni settori del centro storico.

L’idea in fondo è semplice quanto efficace. «Si tratta – hanno spiegato il sindaco Nicolò De Bartolo e il suo vice, Pasquale Maradei – di prelevare l’acqua da una delle ricche sorgenti di c.da Foce e convogliarla, a caduta, sino alla contrada S. Paolo, da dove con sistema automatizzato, limitatamente ai periodi in cui il serbatoio “Ariella” subirà cali, fisiologici o contingenti, dovuti alla siccità, all’eccessivo consumo o ad altri fattori, sarà innestata nella condotta proveniente dalla sorgente “Turone” integrando la fornitura per il tempo e la quantità necessari. L’operazione garantirà di stabilizzare i livelli e la pressione del flusso, assicurando la regolare immissione dell’acqua nella rete urbana.

De Bartolo e Maradei, assistiti dal responsabile dell’Area tecnica del Comune, Domenico Martire, dopo aver illustrato i motivi che hanno obbligato l’Ente a fissare fasce di sospensione provvisoria del servizio, hanno ribadito come nei giorni di massima sofferenza siano state «adottate tutte le iniziative possibili per attenuare i disagi» e come, altresì, «le interruzioni non preventivate», siano «dipese esclusivamente dalla mancanza di materia prima e dalla concomitanza di fattori imponderabili, quali: danni cagionati dagli incendi alle tubature, formazione al loro interno di due grosse bolle d’aria, spiombatura della condotta in c.da S. Paolo». «Per ognuno degli eventi verificatisi – ha detto il sindaco – abbiamo provveduto a informare puntualmente la cittadinanza attraverso i mezzi della comunicazione istituzionale, i più veloci di cui disponiamo, e dei quali possiamo servirci ininterrottamente, di giorno e di notte, e attraverso la pubblica affissione quando ciò è stato possibile. Di tutto questo, ovviamente, v’è traccia specifica della quale ognuno può facilmente sincerarsi».

«Al momento, benché persista la drastica riduzione di portata delle sorgenti “Pietra del Torno” e “Turone” – hanno informato i due amministratori – la situazione è leggermente migliorata. Tuttavia non siamo ancora in grado di dichiarare finita l’emergenza. Speriamo nei prossimi giorni di assistere ad una ripresa della portata, tale da permetterci di eliminare perlomeno l’interruzione pomeridiana, mentre per quella notturna riteniamo si debba attendere la conclusione del primo step di lavori, fine agosto».

Significativo l’annuncio di un sezionamento, entro ottobre, delle condutture “Turone” e “Pietra del Torno”, finalizzato all’individuazione di eventuali falle.

L’incontro è terminato dopo un sereno e costruttivo confronto con il pubblico in sala.

Neanche il tempo di un caffè, che alle 20.00 il cellulare di De Bartolo impazzisce: un incendio, l’ennesimo di un lungo interminabile elenco aperto il 14 luglio scorso, sta devastando la “Dirupata”, polmone verde tra i più belli e suggestivi del Parco Nazionale del Pollino, principale porta d’accesso alla zona alta dell’area protetta. Brucia tutto, con grave pericolo per le aziende e le abitazioni del posto.

E’ così ormai da un mese. Un territorio, quello moranese, sotto attacco. Con centinaia di ettari di bosco ridotti in cenere e un impatto estetico terribile, con ricadute fortemente negative sulla già fragile economia turistica.

«Devi correre non c’è un minuto da perdere», si sente concitata dall’altro capo del telefono una voce. Lampeggiante e sirena accesa. Si parte. Per un’altra notte di passione. Per un’altra emergenza. Nell’annus horribilis 2017.

Emergenza idrica a Soveria Mannelli, sindaco Sirianni: «Situazione non più sostenibile»

SOVERIA MANNELLI (CZ) – «L’emergenza idrica non è più sostenibile». È questo il contenuto della comunicazione che il Sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni ha inviato al Commissario della Sorical Luigi Incarnato e al Prefetto di Catanzaro Luisa Latella. Il Sindaco Sirianni spiega che «nonostante le chiusure serali che vengono effettuate sempre con severità, stiamo registrando, nelle ultime settimane, una riduzione progressiva e insostenibile dell’acqua». Sirianni prosegue sostenendo che «pur consapevole dello stato di siccità che ha colpito anche la nostra regione, ribadisco che nel nostro comune insiste un ospedale di zona ed una casa di riposo per anziani oltre ad una compagnia dei Carabinieri ed un’area industriale con importanti insediamenti produttivi che fanno lievitare notevolmente il fabbisogno standard di acqua per un comune delle nostre dimensioni». Il Sindaco di Soveria conclude chiedendo un incontro urgente per affrontare concretamente la situazione.

Emergenza idrica a Mendicino. Gervasi lancia un grido di allarme alla Sorical

MENDICINO (CS) – L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mendicino Francesco Gervasi lancia un grido di allarme ai vertici Sorical ed alla Giunta regionale per le ripetute sospensioni dell’erogazione idrica. «Le continue rotture agli impianti di sollevamento ed ai pozzi presenti sul nostro territorio stanno generando una vera e propria emergenza nella nostra comunità. L’ultimo guasto dello scorso 23 febbraio ha lasciato senza acqua quasi 5000 cittadini  per 3 giorni. Il problema è che non si tratta di episodi isolati. Questi problemi si presentano con una periodicità che non è più accettabile! Solo negli ultimi 6 mesi, si registrano decine di casi in cui Sorical ha chiuso i rubinetti e talvolta senza preavviso». Ma l’assessore ci tiene a fare chiarezza: “Nel nostro sistema idrico, circa due terzi dell’acqua è fornita da Sorical che, come è noto è una S.p.A. in liquidazione a maggioranza pubblica  e solo un terzo dell’acqua che circola nelle nostre condotte deriva dalle nostre sorgenti comunali che servono prevalentemente il centro storico e le zone di Rizzuto, San Bartolo, Santa Maria e solo in parte le zone vallive del nostro comune. Dunque, ogni volta che si presentano tali inconvenienti, gran parte della popolazione rimane completamente a secco e, trattandosi di un arresto della fornitura del gestore regionale, il comune si viene a trovare in uno stato di totale impotenza». L’Amministrazione Comunale di Mendicino sta concentrando i suoi sforzi nel settore idrico: nei mesi scorsi ha stipulato con Sorical una convenzione con un piano di rientro dei debiti accumulati, negli anni, pari a 650 mila euro. Inoltre nel 2014, l’Assessore Gervasi presentò alla Giunta Comunale un progetto che prevede l’efficientamento e l’ingegnerizzazione della rete idrica, un miglior sfruttamento delle sorgenti comunali e la ricerca di nuove sorgenti. Un progetto da 2 milioni di euro, rispetto al quale, la Regione Calabria sta per finanziare una prima tranche da 350 mila euro. «Con questo progetto, non solo adegueremo la nostra rete idrica agli standard europei ed alle esigenze di una città di 10 mila abitanti, ma ridurremo la nostra dipendenza da Sorical” continua Gervasi nella nota in cui risponde pure alle critiche provenienti dal meet up cittadino riguardo all’assenza di comunicazione dei disservizi: “ricordo agli amici pentastellati che dal nostro insediamento, il comune si è dotato di un servizio di comunicazione sul web e sui social network che, in tempo reale, tiene i cittadini aggiornati su tutte le iniziative e anche sui disagi e sulle sospensioni dell’erogazione idrica. Inoltre, le comunicazioni vengono fornite anche tramite l’utilizzo di un’autovettura che raggiunge tutti i quartieri coinvolti. Qualche esponente del meet up cittadino che per lungo tempo ha collaborato con la precedente Amministrazione dovrebbe riconoscere che allora sì che non esisteva alcun tipo di informazione». Da qui l’appello dell’amministrazione comunale di Mendicino rivolto alla Sorical per scongiurare altri non più sostenibili disservizi ed alla Giunta Regionale per mettere in primo piano nell’agenda delle priorità la questione idrica e del ciclo integrato delle acque.

Pd:«Il Comune di Cosenza non spende i soldi per risolvere il problema dell’emergenza idrica»

COSENZA – «Il Comune di Cosenza non spende i soldi per risolvere il problema dell’emergenza idrica. I cittadini stanno pagando un prezzo alto per la politica di Occhiuto, interessato soltanto a feste, concerti e luminarie. Quando si tratta di risolvere un problema concreto e garantire un servizio essenziale e vitale per tutta la comunità il sindaco mostra tutto il suo fallimento amministrativo». È quanto si legge in una nota stampa del Gruppo consiliare del Partito democratico di Cosenza. Questa mattina, su iniziativa dei gruppi di opposizione, le commissioni Bilancio e Lavori pubblici si sono riunite in seduta comune alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Caruso e l’ingegnere Francesco Converso. Un incontro al quale hanno partecipato, oltre a Luciano Vigna, anche gli ingegneri della Sorical, Collorafi e Viggiani. Dal confronto sono emerse gravi responsabilità da parte dell’amministrazione comunale di Cosenza. La Sorical ha confermato che non c’è stata nessuna riduzione della portata d’acqua nella città di Cosenza, malgrado il Comune risulti essere moroso nei confronti della stessa società.  Alla città di Cosenza sono forniti più di 300 litri di acqua al secondo con un’aggiunta rispetto agli anni passati di circa 30-40 litri. «La verità è che il Comune di Cosenza ancora oggi brancola nel buio. L’acqua fornita a una città di 70mila abitanti come Cosenza è superiore a tutti gli standard europei. Più del 50% dell’acqua fornita si perde lungo le vecchie e inadeguate tubature con perdite disseminate in tutta la città.  Eppure i cittadini pagano bollette salatissime per avere un servizio insufficiente. Gli acquedotti comunali forniscono acqua che si aggiunge a quella fornita dalla Sorical. Una quantità d’acqua enorme che, se gestita adeguatamente dal Comune, potrebbe garantire la risoluzione del problema. Bisognerebbe aprire un’inchiesta per verificare perché l’acqua non arriva nelle case dei cosentini. C’è da dire che la Sorical vende il servizio a un prezzo che poi viene triplicato dal Comune di Cosenza. Continueremo a vigilare e lavorare, come forza di opposizione, affinché siano garantiti finalmente i diritti e i servizi fondamentali per i cittadini».

Crotone, carenza idrica: rilevata ulteriore perdita sul viale Regina Margherita.

Manca-lacqua-in-contrada-Margherita-a-CrotoneCROTONE – La Soakro informa che in nottata sulla rete oggetto delle precedenti riparazioni è stata rilevata una ulteriore perdita. Considerato quanto detto, si ritiene non più possibile effettuare riparazioni localizzate. Sarà quindi operato un intervento radicale per la sostituzione di un tratto di condotta. Per non arrecare ulteriori disagi alla cittadinanza, già provata dalle chiusure dei giorni scorsi, l’intervento avrà inizio questa notte. Pertanto dalle ore 21.00 di questa sera verrà interrotta l’erogazione idrica nelle seguenti zone della città: Zona Vescovatello, Zona S. Francesco, Rione Gesù, via Di Vittorio, Zona INPS, via Giovanni Paolo II, via Cutro, via Mario Nicoletta e Zone limitrofe, piazza Pitagora, via Poggioreale, via Reggio, viale Regina Margherita, Zona Marinella, Zona Marina, vie del centro città (via XXV Aprile, via Torino, via primo Maggio, via Vittorio Veneto), Zona Stazione
Prevediamo di ultimare l’intervento nella tarda mattinata di domani, pertanto l’erogazione idrica riprenderà regolarmente entro le 17.00 dello stesso giorno.