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‘ndrangheta, maxiblitz tra Italia e Svizzera. Sono 75 le persone arrestate

CATANZARO – Un’operazione in Italia e Svizzera è stata condotta dalla Guardia di Finanza e della polizia elvetica per l’arresto di 75 persone accusate di essere legate a cosche della ‘ndrangheta. Complessivamente gli indagati sono 158, ai quali sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Colpiti diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia. L’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) di Roma, con il supporto dei reparti del Comando regionale Calabria, in simultanea con la Polizia Giudiziaria Federale di Berna. Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrati beni per 169 milioni di euro che erano nella disponibilità delle persone arrestate e indagate.

L’operazione, scattata in contemporanea alle prime luci dell’alba, è il frutto di anni di lavoro investigativo svolto nell’ambito di una squadra investigativa comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia dei due Paesi, cui hanno aderito, per l’Italia, la Dda di Catanzaro e reparti della Guardia di finanza (Nucleo di PoliziaEconomico-Finanziaria di Catanzaro e Scico di Roma) e, per la Svizzera, la Procura della Confederazione Elvetica di Berna e la Polizia Giudiziaria Federale di Berna.

Tra le persone indagate ci sono Rocco e Tommaso Anello, ritenuti al vertice dell’omonimo clan di Filadelfia (arrestati), Domenico Bonavota (latitante), del clan di Sant’Onofrio, i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci di Acconia di Curinga. Indagato l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda, 49 anni, di Vibo Valentia. Arrestati Domenico Ciconte di Sorianello (imprenditore boschivo), il costruttore Francesco Caridà di Pizzo Calabro.

Agguato nel cosentino, un morto e un ferito

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Un uomo, Francesco Elia, è stato ucciso e un’altra persona è rimasta ferita in modo grave in un agguato a colpi di kalashnikov avvenuto a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza.

Secondo i primi accertamenti, i due erano appena scesi dalla loro auto per andare a lavorare in un terreno agricolo, quando sono stati avvicinati da uno o più sicari che hanno fatto fuoco.

La persona uccisa avrebbe dei precedenti, quella rimasta ferita è un giovane romeno.

Sul posto sono intervenuti  i carabinieri di Corigliano Calabro e il magistrato della procura di Castrovillari, Simona Draetta.

‘ndrangheta, boss e gregari percepivano reddito di cittadinanza

REGGIO CALABRIA – Più di 101 boss e gregari delle principali cosche di ‘ndrangheta calabresi hanno richiesto e riscosso il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerso dall’operazione “Mala civitas” condotta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che ha portato alla denuncia dei richiedenti e fruitori e di ulteriori 15 sottoscrittori delle richieste irregolari di sussidi di indigenza.
Nella rete dei finanzieri sono finiti elementi di spicco delle cosche di Gioia Tauro o delle ‘ndrine reggine dei Tegano e Serraino ma anche capibastone della Locride appartenenti ai Commisso-Rumbo-Figliomeni di Siderno, Cordì di Locri, Manno-Maiolo di Caulonia e D’Agostino di Canolo. Tutti sono stati segnalati all’Inps per l’avvio del procedimento di revoca dei benefici ottenuti e il recupero di somme già elargite per circa 516 mila euro.

L’erogazione del sussidio avrebbe comportato fino al termine del periodo di concessione previsto un ulteriore esborso per 470 mila euro. (Foto di repertorio)

‘Ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri: oltre 300 arresti nel vibonese

VIBO VALENTIA – Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 334 emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale. Contestualmente i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro.

I dettagli dell’operazione “Rinascita-Scott”

L’operazione denominata “Rinascita-Scott” ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Arresti in Italia, Germania, Svizzera e Bulgaria

L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.

Sono in totale 416 gli indagati, 334 gli arrestati.

Arrestato anche l’avvocato Giancarlo Pittelli del foro di Catanzaro e il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo. Fra i nomi eccellenti spicca anche quello di Nicola Adamo, raggiunto da divieto di dimora in Calabria.

In carcere:

Abrogio Accorinti
Angelo Accorinti
Giuseppe Antonio Accorinti
Pietro Accorinti
Rosario Domenico Aiello
Serafino Alessandria
Francesco Amabile
Francesco Angelieri
Mario Artusa
Maurizio Umberto Artusa
Michele Manuele Baldo
Bruno Barba
Francesco Barba
Nicola Barba
Giuseppe Antonio Raffaele Barba
Vincenzo Barba
Antonino Barbieri
Francesco Barbieri, classe 65
Francesco Barbieri, classe 88
Giuseppe Barbieri, classe 92
Giuseppe Barbieri, classe 73
Michelangelo Barbieri
Onofrio Barbieri
Antonio Barone
Michele Paolo Antonio Basile
Michele Battaglia
Luca Belsito, classe 49
Luca Belsito, classe 90
Rocco Belsito
Lucio Belvedere
Attilio Bianco
Francesco Bognanni
Domenico Bonavota
Michele Bonavota
Nicola Bovanota
Pasquale Bonavota
Salvatore Bonavota
Gianluca Callipo
Domenico Camillò, classe 41
Camillò Domenico, classe 94
Giuseppe Camillò
Michele Camillò
Francesco Cannatà
Antonio Gaetano Cannatà
Domenico Cristian Capomolla
Filippina Carà
Paolo Carchedi
Enrico Caria
Francesco Carnovale
Filippo Catania
Gianluigi Cavallaro
Fortunato Ceraso
Carmelo Chiarella
Domenico Cichello
Giacomo Cichello
Rocco Cichello
Luca Ciconte
Francesco Collotta
Salvatore Contartese
Domenico Cracolici
Francesco Cracolici
Chiarina Cristelli
Antonio Crudo
Domenico Crudo
Domenico Cugliari, classe 59
Domenico Cugliari, classe 82
Giuseppe Cugliari
Raffaele Cugliari
Emiliano Antonio Nazzareno Curello
Saverio Curello
Salvatore Carmelo D’Andrea
Claudio Giovanni D’Andrea
Giuseppe D’Andrea
Antonio Pasquale D’Andrea
Paola De Caria
Paolo De Domenico
Onofrio D’Urzo
Mario De Rito
Orazio De Stefano
Massimilianto De Vita
Cincia De Vita
Antonino Delfino
Rocco Delfino
Filippo Di Miceli
Michele Dominello0
Domenico Febbraro
Luigi Federici
Giueppe Feroleto
Gianfranco Ferrante
Marco Ferraro
Michele Fiorillo
Maurizio Fiumara
Francesco Fortuna, classe 96
Salvatore Francesco Fortuna
Giuseppe Fortuna, classe 77
Giuseppe Fortuna, classe 63
Giovanni Franzè
Nazzareno Franzè
Domenico Franzone, detto Chianozzo
Antonio Fuoco
Salvatore Furlano
Filippo Fuscà
Nicola Fusca
Michele Galati
Cristiano Gallone
Francesco Gallone
Pasquale Gallonhe
Sandro Ganino
Maurizio Pantaleo Garisto
Luigi Garofalo
Francesco Gasparro
Gregorio Gasparro
Emilio Gentile
Sergio Gentile
Giovanni Giamborino
Pietro Giamborino
Gabriele Giardino
Girolamo Giardino
Michele Giardino
Gregorio Gioffrè
Leonardo Greco
Filippo Grillo
Alessandro Iannarelli
Antonio Iannello
Francesco Iannello
Antonio Ierullo
Davide Inzillo
Roberto Ionadi
Luciano Ira Ira
Francesco Isolabella
Francesco La Bella
Emanuele La Malfa
Antonio La Rosa
Francesco La Rosa
Saverio Lacquaniti
Andrea Lagrotteria
Nazzareno Daniele Lagrotteria
Giovanni Lenza
Antonino Lo Bianco
Antonio Lo Bianco
Carmelo Lo Bianco
Domenico Lo Bianco
Giuseppe Lo Bianco
Leoluca Lo Bianco
Michele Lo Bianco, classe 99
Michele Lo Bianco, classe 75
Michele Lo Bianco, classe 67
Michele Lo Bianco, classe 48
Nicola Lo Bianco
Orazio Lo Bianco
Paolino Lo Bianco
Salvatore Lo Bianco
Elisabetta Lo Iacono
Vincenzo Lo Gatto
Mario Lo Riggio
Antonio Lopez y Royo
Giuseppe Lopreiato
Rosetta Lopreiato
Gaetano Lo Schiavo
Antonio Macrì
Domenico Macrì
Luciano Macrì
Michele Pio Maximiliano Macrì
Michele Manco
Giuseppe Mancuso
Luigi Mancuso
Giuseppe Mangone
Vincenzo Mantella
Pantaleone Nicolino Mazzeo
Salvatore Francesco Mazzotta
Giuseppe Mercatante
Giuseppe Moisè
Gaetano Molino
Salvatore Morelli
Salvatore Morgese
Antonio Moscato
Domenico Bruno Moscato
Nicola Murmora
Giorgio Naselli
Valerio Navarra
Gregorio Niglia
Domenico Paglianiti
Emiliano Palamara
Giuseppe Palmisano
Loris Palmisano
Costantino Panetta
Agostino Papaianni
Giuseppe Pardea
Francesco Antonio Pardea
Rosario Pardea
Francesco Parrotta
Alessio Patania
Antonio Patania
Michelino Francesoc Patania
Salvatore Patania
Francesco Paternò
Paolo Petrolo
Giancarlo Pittelli
Lorenzo Polimeno
Salvatore Domenico Polito
Fortunato Pontoriero
Domenico Preiti
Alex Prestanicola
Andrea Prestanicola
Antonio Prestia
Domenico Prestia
Antonio profeta
Michele Carchedi Pugliese
Francesco Pugliese
Michael Joseph Pugliese
Antonino Nazzareno Pugliese
Rosario Pugliese
Daniele Pulitano
Vincenzo Punturiero
Saverio Razionale
Agostino Redi
Vincenzo Renda
Giovanni Rizzo, classe 72
Giovanni Rizzo, classe 82
Giuseppe Rizzo
Salvatore Rizzo
Francesco Romano
Giuseppe Romano
Paolo Romano
Antonio Rosario Romano
Antonio Ruggiero
Saverio Sacchinelli
Michelino Scordamaglia
Giuseppe Scriva
Antonio Scrugli
Alessandro Sicari Giovanni Sicari
Graziella Silipigni
Domenico Simonetti
Caterina Soriano
Giuseppe Soriano
Leone Soriano
Vincenzo Spasari
Marco Spartani
Francesco Stilo
Giuseppe Suriano
Francesco Tarzia
Vincenzo Tassone
Pasquale Tavella
Rocco Tavella
Domenico Tomaino
Giuseppe Alessandro Tomaino
Antonio Giuseppe Tomeo
Danilo Josè Tripodi
Salvatore Tulosai
Antonio Vacatello
Salvatore Valanzise
Paolo Vanacore
Francesco Vardè
Giovanni Vecchio
Antonio Ventura
Luigi Leonardo Vitrò
Francesco Bonazzo
Luigi Francesco Zuliani

Agli arresti domiciliari:

Domenico Anello di Curinga,
Vittoria Artusa, detta Mirella, di Vibo,
Francesco Bonavena di Pannaconi,
Giulio Calabretta,
Giuseppe Calabretta,
Francesco Cirianni,
Maria Teresa Cugliari,
Giuseppe Cuomo,
Vincenzo De Filippis di Vibo Valentia (ex assessore comunale di Vibo),
Salvatore Delfino,
Fabio De Gaetano,
Nicola De Gaetano,
Giuseppina De Luca,
Daniela De Marco,
Taneva Dimitrova,
Matteo Famà,
Rosa Figliano,
Luigi Fortuna (cl. ’66),
Antonio Fuoco,
Ornella Galeano,
Benedetta Giamborino di Piscopio,
Rosa Giamborino di Piscopio,
Pietro Giamborino di Piscopio,
Salvatore Giamborino di Piscopio,
Emanuela Gradia,
Luigi Incarnato,
Carmelita Isolabella,
Giuseppe La Piana,
Antonio La Tassa,
Nazzareno La Tassa,
Mirko Lagrotteria,
Maria Carmelina Lo Bianco,
l’attuale consigliere comunale di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco,
Orazio Lo Bianco di Vibo,
Salvatore Malara,
Giuseppe Mandaradoni,
Salvatore Mandaradoni,
Vincenzo Mazzitelli,
Francesca Mazzotta,
Mariangela Mazzotta,
Vincenzo Menniti,
Vincenzo Millitari,
Francesco Murmora,
Antonella Naso,
Domenico Ubaldo Naso,
Gregorio Naso,
Maria Teresa Naso,
Francesco Naso,
Filippo Nesci, comandante della Polizia Municipale di Vibo Valentia,
Francesco Giuseppe Niglia di Briatico,
Caterina Pettinato,
Filippo Polistena di Vibo Valentia,
Giovanna Profiti,
Vincenzo Pugliese Carchedi di Vibo,
Diana Pugliese,
Tommaso Pugliese,
Paola Rella,
Angelo Restuccia,
Pasqualina Rito,
Francesco Ruffa,
Giuseppe Salamò,
Giuseppe Serratore,
Rosa Serratore,
Gaetano Staropoli,
Michele Staropoli,
Cristian Surace,
Ilenia Tripolino,
Francesco Valenti,
Orsola Ventrice,
Cristian Vallone,
Olga Vallone,
Concetta Vozza,
Daniel Zinnà.

Divieto di dimora:

Nicola Adamo,

Giuseppe Capizzi
Pino Cuomo,
Maria Olga Montemagno
Filippo Valia

Operazione della Dda a Cosenza: 18 arresti per omicidio ed estorsione – Video

COSENZA – Dalle prime ore della mattinata, uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a un articolato provvedimento di fermo di indiziato di delitto della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei 18 soggetti appartenenti ai due principali clan di ‘ndrangheta operanti a Cosenza e ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata, vari episodi), porto e detenzione abusivi di arma (diversi episodi), ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, usura (diversi episodi), lesioni, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

Nel corso dell’attività investigativa sarebbero state accertate anche estorsioni ai danni di imprenditori di Cosenza. I due clan inoltre pare avessero a disposizione diverse armi alcune già sequestrate in diverse operazioni di controllo del territorio compiute a Cosenza. Per quanto riguarda, invece, lo spaccio di droga, i proventi, anche del pizzo, sarebbero tutti confluiti nella “bacinella”. Sarebbe coinvolto inoltre anche un poliziotto in servizio nella Questura di Cosenza.

Tra le 18 persone coinvolte nell’operazione congiunta coordinata dalla DDA di Catanzaro ed accusate a vario titolo di reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata, vari episodi), porto e detenzione abusivi di arma (diversi episodi), ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, usura (diversi episodi), lesioni, tutti aggravati dalle modalità mafiose, ci sono i presunti reggenti dei due clan dominanti, quello degli italiani, Roberto Porcaro ed i fratelli Luigi, Marco, Nicola e Francesco Abbruzzese per il clan degli “zingari”. Oltre a loro, sono indagati Danilo e Alberto Turboli; Andrea Greco, Carlo Drago, Antonio Marotta, Francesco Casella, Domenico Celebre, Giovanni Drago, Silvia Guido, Andrea D’Elia, Pasquale Germano, Franco Abbruzzese e Antonio Bevilacqua.

«Un grande lavoro di squadra tra territori e forze investigative: questa indagine mette a segno non solo un risultato importante sul piano del contrasto alla mafia ma segna un metodo nuovo nello svolgimento stesso delle indagini, dal momento che hanno collaborato polizia, Guardia di finanza e carabinieri in un gioco di squadra molto qualificato. Inoltre, abbiamo messo in campo investigatori da Reggio Calabria a Cosenza, a significare che lo Stato in Calabria si muove in maniera univoca».

Ad affermarlo è il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione antimafia che ha decapitato le consorterie criminali che operavano nella provincia di Cosenza.

«Si tratta – ha aggiunto il magistrato vicario, Vincenzo Capomolla – di gruppi criminali violenti e aggressivi che agivano per il controllo del territorio attraverso estorsioni, usura e spaccio di droga. Confermato il quadro di una doppia criminalità, l’ala italiana e l’ala di etnia rom assemblate fra loro per la realizzazione dei loro obiettivi criminali».

Operazione anti ‘ndrangheta, 28 arresti

CATANZARO – È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione contro la ‘ndrangheta della piana lametina. I carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 28 persone, tra affiliati e contigui della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri.

Il gruppo criminale è accusato di traffico di stupefacenti ed è responsabile di una aggressiva e violenta attività estorsiva nei confronti di commercianti e imprenditori di Lamezia Terme.

Il provvedimento cautelare è stato emesso su richiesta della Procura del capoluogo calabrese, diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, che ha coordinato le indagini dei carabinieri.

‘ndrangheta, arresti nel Reggino

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 28 ordinanze di custodia cautelare (di cui 23 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) nei confronti di elementi di vertice, affiliati e prestanomi delle ‘ndrine Muià e Figliomeni e della potente cosca Commisso di Siderno.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale ed armata, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo del credito, usura e favoreggiamento personale, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, al fine di agevolare la ‘ndrangheta.

Confisca di beni a presunto affiliato cosca Giampà di Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) –  Il Gruppo di Lamezia Terme della Guardia di finanza ha eseguito una confisca di beni, per un valore di un milione e duecentomila euro, riconducibili ad un presunto affiliato alla ‘ndrangheta, Giorgio Galiano, condannato in via definitiva per la sua appartenenza alla cosca dei Giampà.

La confisca è stata disposta dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda, diretta da Nicola Gratteri.

I beni confiscati, ubicati in Calabria ed in Piemonte, erano stati sequestrati nel luglio dello scorso anno. Si tratta, tra l’altro, di un edificio di tre piani, terreni, capannoni, quote societarie e disponibilità finanziarie.
Nei confronti di Galiano é stata anche applicata la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per cinque anni nel comune di residenza.

Fonte Ansa

‘Ndrangheta, maxi blitz tra Reggio Calabria, Aosta e Bologna

REGGIO CALABRIA – Un’operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il supporto di militari del Comando provinciale di Bologna e del Gruppo di Aosta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, è in corso per l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare a carico di numerose persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso.

Colpite pericolose cosche della ‘ndrangheta di San Giorgio Morgeto e Cittanova, con diramazioni nel nord Italia, tutte dedite a estorsioni, reati in materia di armi e stupefacenti e al controllo delle attività economiche del territorio.

Dalle indagini è emersa anche una fase di contrapposizione tra la “Locale di San Giorgio Morgeto” e la cosca Facchineri di Cittanova, causata dalla volontà dei Facchineri di mantenere il predominio nel Comune sangiorgese e in Valle d’Aosta.

Immagini di repertorio

Roma, duro colpo alla ‘ndrangheta, maxi sequestro di beni

ROMA – Ammonta ad oltre 120 milioni di euro il valore di beni sequestrati stamane dalla polizia di Roma ad esponenti di spicco della ‘ndrangheta calabrese da anni radicata nella capitale.

Tra i beni oggetto del sequestro figurano 173 immobili ubicati tra la città di Roma, Grottaferrata, Rignano Flaminio.

Nella vasta operazione sono impegnati oltre 250 agenti della polizia romana ma anche di altre questure.

Tra i nomi degli ‘ndranghetisti colpiti dal provvedimento figurano Scriva, Morabito, Mollica, Velonà e Ligato.