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‘Ndrangheta, sequestro di beni alla cosca Scalise

LAMEZIA TERME (CZ) – Beni per circa un milione duecentomila euro sono stati sequestrati e confiscati dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme a Pino e Luciano Scalise e a quattro eredi di Daniele Scalise, ritenuti appartenenti all’omonima cosca di ‘ndrangheta di Decollatura.

I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo.

I destinatari, secondo gli inquirenti, si contrappongono alla cosca Mezzatesta nella cosiddetta faida di Decollatura scoppiata di fatto con il duplice omicidio di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, proseguita con quelli di Daniele Scalise e Luigi e Aiello e culminata con gli omicidi dell’avvocato Francesco Pagliuso e poi di Gregorio Mezzatesta. Il tutto nel contesto svelato dall’operazione “Reventinum”.

  La misura adottata oggi riguarda 9 fabbricati, 11 veicoli e sei terreni. E’ stato dimostrato dai finanzieri che il valore dei beni è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e al tenore di vita degli interessati.

Fonte Ansa

Scacco alla cosca Grande Aracri, maxi bliz in Emilia Romagna

BOLOGNA – Un blitz alla cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri  è scattato stamane in Emilia Romagna contro la potente cosca di Cutro in provincia di Crotone.

L’operazione di stamane, denominata “Grimilde” vede impegnate centinaia di poliziotti  e i tra i soggetti raggiunti dalla misura cautelare ci sarebbe anche il presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso che secondo gli investigatori sarebbe parte integrante dell’organizzazione che si ritiene capeggiata da Salvatore,Francesco e Paolo Grande Aracri. 

Sono ancora in corso centinaia di perquisizioni in tutta Italia con esecuzioni di sequestri preventivi di beni mobili e immobili.

Le accuse contestate sono, a vario titolo, quelle di associazione di stampo mafiosoestorsionetentata estorsione,trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavorodanneggiamento e truffa aggravata.

Imponente la macchina del blitz che vede impegnati circa 300 uomini della Polizia di Stato degli Uffici investigativi dell’Emilia Romagna, al Reparto Mobile di Bologna, al Reparto volo Emilia Romagna, al Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna, alle Unità Cinofile della Polizia di Stato.

Immagini di repertorio

‘Ndrangheta, sequestro di beni per 18 milioni di euro

CATANZARO – Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro ha eseguito la sentenza della Corte d’appello del capoluogo riguardante la confisca dei beni per un valore di 18 milioni di euro a carico di un gruppo di persone accusate di fare parte della cosca di ‘ndrangheta Procopio-Sia-Tripodi, egemone nell’area del soveratese.

I beni oggetto della confisca era stati sequestrati nel 2011 in occasione dell’operazione “Showdown”, scaturita da un’inchiesta della Dda di Catanzaro condotta con il coordinamento dall’attuale Procuratore della Repubblica aggiunto, Vincenzo Capomolla.

I beni confiscati consistono in svariate quote societarie, beni mobili ed immobili in provincia di Catanzaro e varie attività economiche costituite da ditte individuali, nonché da alcune società a responsabilità limitata insieme alla quota parte di un villaggio turistico in fase di realizzazione denominato “San Sostene Resort”.

Sequestro di beni all’ex presidente di “Antigone-Osservatorio sulla ‘Ndrangheta”

REGGIO CALABRIA – Beni mobili e immobili per oltre 217 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria all’ex presidente dell’associazione culturale Antigone – Osservatorio sulla ‘Ndrangheta”, Claudio Antonio La Camera.

Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura di Reggio Calabria a conclusione di un’indagine in materia di contrasto alle frodi in materia di spesa pubblica sull’erogazione di fondi regionali e provinciali all’associazione.

Gli accertamenti attraverso controlli incrociati, esame di documenti bancari, intercettazioni, appostamenti e pedinamenti, hanno consentito di rilevare un illecito profitto di contribuzioni pubbliche quantificato in circa 400 mila euro su un totale erogato di oltre 800 mila tra il 2007 e il 2014. Il tutto ottenuto, secondo quanto emerso, mediante documentazione mendace e fatture con quietanza non veritiera come accaduto, in particolare, per l’acquisto dell’impianto di videosorveglianza del “Museo”.

Fonte Ansa

Colpo alle cosche, confiscati beni per 12 milioni di euro ad imprenditore

VIBO VALENTIA – Beni per un valore di 12 milioni di euro, tra i quali il “Baia Tropea Resort” di Parghelia (Vv), sono stati confiscati dalla Polizia a Nicola Comerci, 72 anni, imprenditore, nato a Nicotera (Vv), attivo nella piana di Gioia Tauro (RC) ma con rilevanti interessi economici nelle province di Vibo Valentia, Bologna ed in tutto il Nord Italia.

​Dagli anni Settanta in poi, Comerci avrebbe, secondo l’accusa, costruito un vasto patrimonio, soprattutto nel campo delle strutture ricettive, ristorazione e villaggi turistici, grazie all’appoggio fornito dalla potente cosca Piromalli di Gioia Tauro ed ai legami tra quest’ultima e quella dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia).

I beni erano stati sequestrati lo scorso agosto

‘Ndrangheta, blitz della polizia nel vibonese, 30 arresti

VIBO VALENTIA – La Polizia di Stato di Vibo Valentia, a conclusione di complesse indagini condotte in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il Servizio centrale operativo e con il coordinamento dalla Procura antimafia di Catanzaro, sta eseguendo dalle prime ore di stamani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di oltre 30 persone.

Le persone coinvolte nell’operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa; estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’operazione che è in corso sono impiegati oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano e Udine.

Fonte Ansa – Immagine di repertorio 

Imprenditori e ‘ndrangheta, sequestro di beni nel reggino

REGGIO CALABRIA – Beni immobiliari per circa 7,5 milioni di euro, riconducibili al gruppo imprenditoriale Bagalà di Gioia Tauro, sono stati sequestrati dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dello Scico.

Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Dda di Reggio Calabria e ha riguardato Giuseppe Bagalà di 62 anni e Luigi Bagalà di 73 entrambi facenti parte del gruppo imprenditoriale operante nel settore degli appalti pubblici.

In particolare sono stati individuati e sequestrati 7 fabbricati di pregio a Gioia Tauro e Milano e 16 terreni agricoli, per 7 ettari, tra vigneti, uliveti e frutteti tra Gioia Tauro e Taurianova. Il sequestro segue quelli eseguiti nei confronti degli imprenditori, ritenuti espressione della cosca Piromalli, a luglio scorso per un totale di 115 milioni di euro e a gennaio, oltre 4,6 milioni di euro. In totale il patrimonio sequestrato è stimato oltre 127 milioni di euro.

Fonte e Foto Ansa

La proposta di Perrotta e Di Natale a Conte: «Consiglio dei ministri a Paola»

PAOLA (CS) – Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e il presidente del consiglio comunale, Graziani di Natale, hanno indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte per rivolgergli la proposta di scegliere, quale sede per tenere l’annunciato Consiglio Dei Ministri in Calabria, la Città di Paola, terra di San Francesco.

La lettera:

«Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo dopo aver appreso della Sua volontà di convocare un Consiglio dei Ministri in Calabria. L’iniziativa,oltre che essere lodevole per i tanti problemi presenti nella nostra Regione, rappresenta un’occasione unica per la Città di Paola (Cs).
Come Lei saprà Paola è la Città di San Francesco patrono della Calabria. Quest’anno ricorre il V Centenario dalla sua canonizzazione e sarebbe davvero un bel segnale scegliere la Città di Paola quale sede per tenere l’annunciato Consiglio dei Ministri.
Crediamo sia il giusto riconoscimento per una Regione in cui ndrangheta e malaffare troppo spesso offuscano la terra natale del Santo dei miracoli patrono della nostra Calabria.
Siamo certi che Lei coglierà il senso e l’importanza del mio invito.
Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.»

‘Ndrangheta attiva e operativa in Piemonte, blitz e arresti

TORINO – Vasta operazione stamane in Piemonte contro la ‘ndrangheta calabrese. Il blitz denominato Carminius è scattato alle prime ore di oggi e sta impegnando oltre 400 uomini dei carabinieri di Torino, dello Sco di Roma e della Guardia di Finanza.

I militari, su richiesta della DDA del capoluogo piemontese, partendo dalla provincia di Vibo Valentia, stanno eseguendo diversi provvedimenti di custodia cautelare in carcere a carico di un presunto sodalizio di stampo ‘ndranghetisctico, da tempo radicato nella regione.

Al momento risultano 17 le persone indagate alle quali viene contestato il reato di estorsione di tipo mafioso. Un’attività ben articolata, quella di oggi, già avviata nel 2012 dai Ros dei Carabinieri e nel 2015 dalla Guardia di Finanza che avrebbe permesso di accertare la presenza e l’operatività delle cosche calabresi in Piemonte.

 

 

Sciolta per infiltrazioni della ‘ndrangheta l’ASP di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria per infiltrazioni della ‘ndrangheta, affidandone la gestione ad una Commissione straordinaria. La decisione è stata presa su proposta del prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, in base all’esito dell’accesso antimafia eseguito nei mesi scorsi.

«Nelle more del perfezionamento della procedura di scioglimento, con la firma del Presidente della Repubblica – è detto in un comunicato della Prefettura reggina – il Prefetto, Michele di Bari, con proprio provvedimento, ha disposto la sospensione dell’organo di Direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale, ai sensi dell’art. 143, comma 12 del decreto legislativo 18 agosto 267, ed ha incaricato della gestione provvisoria dell’ente la Commissione straordinaria composta dal prefetto Giovanni Meloni e dai dirigenti del ministero dell’Interno Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano».