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Precariato, stabilizzati circa 1200 lavoratori, soddisfatta l’assessore Robbe

CATANZARO –  «In questi giorni a Crotone 400 addetti di un importante call center vivono il dramma del licenziamento è questo il risultato paradossale di un provvedimento del governo lega-5stelle, il cosiddetto ‘Decreto dignità’, presentato pomposamente come decisivo strumento di lotta al precariato che, invece, sta portando in tutta Italia migliaia e migliaia di lavoratori a passare da una condizione incerta ad una stabile anche se assai più drammatica, quella di disoccupati. A questi lavoratori e alle loro famiglie esprimo la nostra solidarietà, ma non posso non sottolineare come molto spesso gli annunci propagandistici e roboanti del governo (abolizione della povertà, distruzione della mafia, ora addirittura garanzia di boom economico) si traducano in nulla o, peggio, in iniziative che provocano disastri economici e sociali».

E’ quanto afferma l’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe che prosegue:

«In Calabria abbiamo scelto un’altra strada per la lotta al precariato: quella della stabilizzazione. Irrisi da profeti di sventura e seminatori di scetticismo, ostacolati dal governo nazionale che ci ha a lungo negati fondi che da anni venivano assegnati alla Calabria, sotto l’impulso costante del presidente Oliverio, abbiamo ottenuto risultati straordinari».

«Al 31 dicembre del 2018- puntualizza ancora-  sono stati definitivamente assunti 287 lavoratori provenienti dal bacino della ex Legge 28. In base ad un decreto regionale del novembre scorso 16 enti, fra cui 14 Comuni, avvalendosi della premialità prevista dalla Regione, hanno prodotto contratti a tempo indeterminato per 216 lavoratori ex LSU LPU. Altri 5 enti hanno assunto, senza far ricorso alla premialità regionale, altri 40 lavoratori della stessa provenienza.Ben 43 enti hanno prodotto domanda di ammissione all’incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato per un totale di 660 lavoratori. In tutto circa 1203 stabilizzazioni- sottolinea la Robbe-, 1203 famiglie calabresi che potranno da oggi progettare con qualche sicurezza in più il loro futuro. Decine e decine di comuni calabresi, inoltre, potranno garantire ai propri cittadini con continuità servizi essenziali, assicurati fino ad oggi in maniera incerta e a singhiozzo. Non abbiamo, infatti, prodotto stipendi o, peggio, sussidi: abbiamo dato sicurezza e stabilità a lavoratori e servizi pubblici ai cittadini. Rivendichiamo- conclude la delegata regionale al Lavoro- questi risultati ed il percorso, indicato dal presidente Oliverio per conseguirli».

Assemblea dei ricercatori precari a Roma, cresce la mobilitazione dalla Calabria

ROMA – I precari CNR di tutta Italia continuano la mobilitazione, dandosi appuntamento in Sede Centrale per chiedere con forza l’avvio delle procedure di stabilizzazione e la proroga dei contratti in scadenza fino alla fine delle procedure di stabilizzazione. L’assemblea, organizzata dai Precari Uniti CNR con l’appoggio delle sigle sindacali FLC-CGIL e FIR-CISL, si terrà il 12 Aprile dalle ore 10 in Piazzale Aldo Moro 7 a Roma.

Dalla Calabria è prevista una presenza nutrita, rappresentativa di tutti gli ambiti della ricerca.

L’obiettivo è l’applicazione del cosiddetto Decreto Madia (D.Lgs. 75/2017) e il totale recepimento delle relative circolari applicative, che riconoscono il diritto alla stabilizzazione per circa 2700 precari del primo ente pubblico di ricerca Italiano. E’ fondamentale che il Presidente del CNR, Massimo Inguscio, rispetti gli impegni verbali assunti con atti ufficiali che diano il via alle stabilizzazioni e salvaguardino anche i lavoratori flessibili, estendendo la prorogabilità dei contratti anche oltre gli eventuali limiti temporali.

Senza queste misure, lavoratori che per anni hanno contribuito a tener alto il nome della ricerca italiana nel mondo saranno lasciati a casa!

“Siamo l’eccellenza scientifica italiana nel mondo, nonostante il Governo investa in ricerca solo l’1,3% del PIL (Germania 2,9%, Francia 2,2%). Gli scienziati italiani – ricordano gli esponenti di “Precari Uniti CNR”- da decenni vivono nel precariato, con rinnovi contrattuali spesso mensili. Nonostante ciò, oltre 4500 precari (il 40% circa di tutto il personale) hanno contribuito a far sì che il CNR sia l’unico Ente italiano tra i migliori 200 al Mondo”.

La lotta per la stabilizzazione è cresciuta inarrestabile in tutta Italia con toni e modalità mai visti in precedenza. Le assemblee permanenti si sono attivate su tutto il territorio italiano: Roma, Firenze, Palermo, Pisa, Napoli, Pozzuoli, Cosenza, Milano, Bologna, Bari, Ancona, Sassari, Oristano, Lecce, Catania.

 

Lsu-Lpu, lettere dei segretari provinciali calabresi del PD

pd-calabriaRiceviamo e pubblichiamo il documento redatto dai cinque segretari provinciali calabresi del Pd sulla vertenza che riguarda i lavoratori Lsu-Lpu:

“L’inserimento della norma sugli Lsu-Lpu calabresi nel maxi emendamento al decreto legge Enti locali rappresenta un atto importante per i cinquemila lavoratori calabresi che vivono da anni una drammatica situazione di precarietà, soprattutto alla luce della battaglia di civiltà condotta in questi ultimi giorni. Una dignità professionale, quella dei cinquemila precari che da decenni garantiscono lo svolgimento di servizi di pubblica utilità e attività essenziali nei Comuni dove sono impiegati, che è stata riconosciuta dal Governo nazionale. L’individuazione della soluzione della gravosa vertenza, grazie all’inserimento al Senato nel maxiemendamento sugli enti locali e l’impiego di 38 milioni di euro stanziati dalla Regione per la contrattualizzazione dei lavoratori interessati, rappresenta un segno di attenzione importante per la Calabria. I segretari provinciali delle cinque Federazioni calabresi del Partito democratico ringraziano il presidente Oliverio, il deputato e segretario regionale democratico Ernesto Magorno, la senatrice Doris Lo Moro e il Sottosegretario Marco Minniti. Un ringraziamento particolare va al sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Luca Lotti per la sensibilità rivolta alla problematica degli Lpu-Lsu e per l’attenzione che ancora una volta ha rivolto ai problemi della Calabria. La Calabria ha bisogno di certezze: la nostra regione per troppo tempo è stata posta ai margini di ogni agenda politica. È inaccettabile che i diritti acquisiti periodicamente vengano messi in discussione. Cogliamo l’occasione per rivolgere i più sentiti auguri di buon lavoro al neo presidente del consiglio regionale, Nicola Irto.”

Sebi Romeo, segretario provinciale Pd Reggio Calabria
Enzo Bruno, segretario provinciale Pd Catanzaro
Arturo Pantisano, segretario provinciale Pd Crotone
Luigi Guglielmelli, segretario provinciale Pd Cosenza
Michele Mirabello, segretario provinciale Pd Vibo Valentia

Vertenza Precari, Antoniotti: “l’inserimento della proposta nel maxiemendamento era un atto dovuto”

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ROSSANO (CS) – Al giungere della notizia da Roma dell’inserimento dell’emendamento dei precari calabresi nell’ambito dell’approvazione della conversione del decreto legge sugli Enti Locali, il sindaco Giuseppe Antoniotti ha subito contattato i rappresentanti dei 150 operatori del bacino ex Lsu-Lpu in forza al Comune di Rossano, per rinnovare loro gli auguri di buon lavoro.
“Da Roma – dichiara Antoniotti – purtroppo continuano a giocare con il futuro lavorativo e con la sopravvivenza delle famiglie calabresi. Non è pensabile continuare a subire, da uomini delle Istituzioni e ancor prima da cittadini, la mortificazione di stare, al cospetto dello Stato, sempre con il cappello in mano per rivendicare e vederci riconoscere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Purtroppo accade anche questo e dispiace che tale condizione sia diventata una costante nel metodo di amministrare la nazione. L’inserimento dell’emendamento che, di fatto, sblocca i pagamenti delle mensilità ai precari calabresi era un atto dovuto. La speranza, oltre che l’auspicio, – precisa ancora il Sindaco – è che si trovino soluzioni affinché la vertenza degli ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità possa giungere a una soluzione risolutiva e, quindi, alla definitiva stabilizzazione.”

Presidi Lsu-Lpu: dopo la protesta, il provvedimento è stato inserito nel maxiemendamento

USBDopo i presidi organizzati da USB Calabria già nella giornata di ieri, le notizie giunte da Roma sono finalmente positive. Il provvedimento che riguarda gli oltre 5.000 lavoratori calabresi, precari da circa vent’anni, è stato inserito nel maxi emendamento che sarà votato con la fiducia questa sera al Senato. Smobilitati, quindi il blocco, autostradale a Cosenza e quello dei traghetti a Villa san Giovanni. Questa grande vittoria è nata grazie all’unità dei lavoratori e alla caparbietà con la quale la USB ha seguito passo passo questa vicenda, soprattutto nel corso di questi ultimi anni. Tale risultato dimostra, ancora una volta, che, solo con la lotta dura, diretta e senza delegare nessuno, i lavoratori riescono a ottenere i risultati ed è questa la politica da sempre sostenuta e perseguita dal sindacato USB.

Antonelli: “Spostare la protesta a Roma per far sentire l’indignazione dei calabresi.”

LORENZO-ANTONELLIROSSANO (CS) – Il vice presidente del Consiglio comunale di Rossano, Lorenzo Antonelli, intervenendo nella questione che sta riguardando i precari della Regione Calabria impiegati negli enti locali, appartenenti al bacino degli ex lsu-lpu, per i quali il Governo Renzi ha bloccato i salari a partire dal prossimo mese di agosto, sostiene che “probabilmente il Primo Ministro, che rappresenta una delle cariche democratiche più importanti dello Stato senza aver ottenuto paradossalmente nessun mandato elettorale, non ha ben inteso quali sono le reali esigenze del Paese. Se è vero, così come sta emergendo da più parti nelle ultime ore, che questa scelta ostinata del Governo di non inserire l’emendamento a favore dei precari calabresi, mettendoli praticamente sul lastrico, nasce da una bega politica intestina al centro sinistra e al Partito democratico. Siamo alla follia totale. Queste sono barbarie umane che può mettere in atto solo chi non ha mai vissuto la sofferenza e la frustrazione della precarietà e della disoccupazione e chi, senza peli sul cuore, vuole evidentemente far morire la Calabria.” Preoccupa anche il fatto che questo Governo non ha avviato, in circa due anni di attività, alcun investimento concreto nella nostra Regione. “Ha solo fatto promesse, come quella della riapertura del Tribunale di Rossano, restituendo altrettante delusioni e illusioni. Ora basta, per davvero. Piena solidarietà ai 5mila lavoratori che da oggi sono praticamente a casa, senza che lo Stato democratico italiano, gli abbia nemmeno riconosciuto i diritti sanciti dalla legge. Se il Governo Renzi non ha alcuna considerazione per questa Regione, figuriamoci se vorrà farsi carico dei disagi del blocco autostradale, degli aeroporti e delle ferrovie calabresi. Ecco perché, adesso, sarebbe bene portare questa forte protesta, composta e pacifica, per le strade di Roma e, attraverso le rappresentanze istituzionali locali, trasferirla nelle stanze del Parlamento. A quel punto non potranno non sentire l’indignazione generale e totale della gente di Calabria.”

Lsu-Lpu, la protesta continua tra caldo a malori

IMG-20150728-WA0008Nonostante il caldo e le pessime condizioni climatica, la protesta dei lavoratori precari continua. Per alcuni di loro sono dovuti intervenire i soccorsi a causa di seri malori dovuti al caldo. L’orecchio è sempre teso a Roma e alle notizie che tutti sperano di ascoltare, visti gli interventi di USB nazionale presso il Parlamento.

Lpu-Lsu, Magorno: “Il Governo sblocchi la situazione.”

pd-calabriaCATANZARO – L’on. Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito democratico della Calabria, esprime “a nome della delegazione parlamentare del Partito democratico calabrese e di tutto il Partito regionale, la solidarietà e la vicinanza agli Lpu-Lsu che in queste ore sono mobilitati per difendere il proprio diritto all’occupazione”. “Siamo al fianco di questi lavoratori: parliamo di cinquemila precari a cui sono affidate fondamentali attività nei nostri territori di cui i Comuni fruiscono per l’erogazione di servizi primari – dichiara Magorno –. Chiediamo al Governo di prendere posizione senza indugi per sbloccare questa drammatica vertenza”.

Castrovillari, la RSU esprime la sua vicinanza ai lavoratori precari

lsu lpu castrovillariCASTROVILLARI (CS) – Alla fine, il provvedimento per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu non ha trovato spazio nel maxi emendamento proposto dal Governo centrale. Questa decisione procura una grande delusione e preoccupazione ai lavoratori precari non solo di Castrovillari, ma di tutta la Regione che da anni attendono una soluzione definitiva. Lo Stato, ancora una volta, si dimostra incapace di dare risposte al mondo del precariato di lungo corso. La RSU, nella sua interezza, è al fianco dei precari castrovillaresi e di quelli che operano nelle varie zone della regione in attesa di determinazioni per la soluzione delle loro vicende.

Vicenda degli Lsu calabresi: Precariato da vent’anni, Oliverio interviene

“Quanto sta succedendo al Senato sulla vicenda degli Lsu calabresi è un fatto di inaudita gravità.

INCONTRO CON LSU-LPU A COSENZA SUD
INCONTRO CON LSU-LPU A COSENZA SUD

Si impedisce ai Comuni calabresi di portare a compimento il percorso di contrattualizzazione di 5000 lavoratori precari a cui sono affidate le fondamentali attività di erogazione dei servizi primari nei nostri territori.

Sono lavoratori che da oltre vent’anni sono tenuti in una condizione di precarietà che assorbe ingenti quantità di risorse finanziarie pubbliche.

Oggi non proponiamo un aumento ma una ottimizzazione della spesa. Quasi a costo invariato vogliamo garantire certezza ai Comuni sui servizi e riconoscere diritti elementari a lavoratori che hanno di fatto impiegato la loro vita alla dipendenza della Pubblica Amministrazione e che oggi, così stante le cose, non hanno neanche la garanzia dell’accesso alla pensione.

Il Governo nazionale dovrà assumersi le proprie responsabilità: favorire e non bloccare un processo di riordino e trasparenza.

Da Roma si debbono limitare ad autorizzare la spesa di 38 milioni di euro che sono a totale carico della Regione. Si dovrà impedire che i Comuni siano bloccati dalla tagliola del Patto di Stabilità. Una norma legislativa autorizzativa di cui, se non fosse stata richiesta dalla burocrazia ministeriale, non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno.

La Calabria non può essere bloccata da una burocrazia statale forte con i deboli e debole con i forti.

Forse la Calabria di fronte al Paese non è mai stata con le carte in regola come questa volta.

Per quanto mi riguarda andrò fino in fondo. Verificherò tutte le strade possibili,  anche quelle eventualmente alternative alla norma autorizzativa.  Non lascerò nulla di intentato per poter difendere il diritto dei Comuni calabresi e dei lavoratori.

Se dovessi essere costretto dalla permanenza delle pastoie burocratiche e dal silenzio del Governo non esiterò ad assumere iniziative clamorose a difesa della Calabria e dei lavoratori calabresi”.