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Tropea Festival Leggere&Scrivere, Stefania Craxi ricorda il padre Bettino

VIBO VALENTIA – Prosegue con successo il “Tropea Festival Leggere&Scrivere”. Nella giornata di ieri spazio alla sezione musicale “Carta Canta” con un doppio appuntamento: alla chiesa di San Michele, nell’ambito dell’evento “Greta à jamais”, si è svolto il concerto del duo chitarristico composto da Alessandro Blanco e Giuseppe Sinacori, che ha eseguito brani dal repertorio di Bellini e Puccini; a palazzo Gagliardi, invece, lo spettacolo dell’eclettico musicista Morgan, storico leader dei Bluvertigo, con lo spettacolo “Fuori dal tempo. La storia e le canzoni di un protagonista del pop italiano”.

QUARTA GIORNATA DI FESTIVAL

Oggi, nella quarta giornata del “Tropea Festival”,  ideato dal Sistema Bibliotecario Vibonese, e giunto alla sua sesta edizione, tra i tanti appuntamenti in programma, da segnalare la presenza di Stefania Craxu, figlia di Bettino, che ha presentato il libro di suo padre, “La notte di Sigonella” (Mondadori, 2015). La presentazione del volume è stata articolata come una conversazione tra la figlia di Bettino Craxi e Mario Caligiuri, ex assessore regionale e ora docente all’Università della Calabria. «Trentadue anni dopo – ha detto Stefania Craxi nell’incontro-dibattito – possiamo dire che il caso Sigonella rappresenta una delle più belle pagine della storia italiana. Una storia di umanità e un atto di orgoglio nazionale. Garantì credibilità all’Italia nello scenario internazionale e mediorientale. Purtroppo su questa vicenda aleggia un fantasma su Craxi culminato con l’esilio in seguito a Tangentopoli». L’affaire Sigonella è un caso senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Una cellula dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) nel 1985 dirottò la nave Achille Lauro con a bordo passeggeri civili, richiedendo la liberazione di 50 prigionieri palestinesi per liberare l’Achille Lauro e gli ostaggi a bordo. L’allora presidente del consiglio, Bettino Craxi, cercò di mediare e di raggiungere una soluzione politica tra Israele, USA, Egitto e Autorità palestinese. La nave venne quindi attraccata in Egitto e i terroristi trasportati, appunto, nella base Nato di Sigonella, in Sicilia. Vennero arrestati – su mandato del governo italiano – i dirottatori, ma gli Stati Uniti richiesero l’estradizione del mediatore per l’OLP, Abu Abbas, rimasto a bordo dell’aereo nella base, considerato dagli americani un terrorista. L’Italia non accolse le richieste degli USA, portando Abbas in salvo a Belgrado. Reagan, presidente statunitense in quegli anni, in un primo momento ostile alla decisione di Craxi, infine inviò personalmente una lettera al presidente del consiglio per distendere i rapporti tra i due Paesi. Una vittoria per la sovranità nazionale italiana, che evidenziò il grande coraggio di Craxi: una storia che il volume presentato a palazzo Gagliardi intende dimostrare. «Dal ’76 al ’93 – ha aggiunto Mario Caligiuri – Craxi ha ricoperto un ruolo principale nella politica italiana ed è stato un protagonista della Prima Repubblica. Un libro necessario che si inserisce nel contesto della Guerra Fredda. È molto significativo che di questa vicenda se ne parli all’interno del viaggio culturale promosso da Gilberto Floriani, il Festival Leggere&Scrivere».

Per gli altri appuntamenti in programma, info sul sito www.tropeafestival.it

Al via la due giorni del POL Meeting al Castello Svevo di Cosenza

COSENZA – Il Meeting della Polizia Locale, uno degli eventi nazionali più attesi dagli operatori del settore, prevede un ricco programma di interventi tenuti da relatori tra i maggiori esperti del settore che affronteranno tematiche che investono l’operatore della polizia locale, chiamato ad applicare nuove normative sulla sicurezza urbana e non solo.

All’inaugurazione sarà presente anche il fratello dell’Ispettore Licari che prenderà parte alla cerimonia di consegna del premio POL 2017 dedicato agli operatori della polizia locale che si sono distinti durante il loro operato.

L’ispettore Licari, vittima di una violenza di gruppo durante il suo servizio a Catania, è stato in coma per diverso tempo ed ora, uscito dalla rianimazione, ha bisogno ancora di cure per la sua sopravvivenza.

Il programma dell’edizione POL 2017 è stato anche arricchito da una sezione dedicata ai tributi per la quale è atteso l’intervento di Sergio Trovato – Professore, Avvocato Tributarista, già collaboratore delle testate Il Sole 24 Ore ed Italia Oggi, consulente Anci, Legautonomie e consulente scientifico Leggi D’Italia – e da una serie di eventi collaterali che perseguono scopi differenti ma non slegati dalla manifestazione, come quello sociale e culturale.

Il programma di giovedi 12: moda e fotografia al POL Meeting 

Giovedì mattina al Castello Svevo anche la moda e la fotografia abbracceranno le importanti tematiche del POL Meeting 2017 con la perfomance creativa a cura della fotografa concettuale e giornalista Stefania Sammarro, in collaborazione con l’Accademia New Style di Cosenza diretta da Franca Trozzo. 

Durante la mattinata verranno, infatti, esposti alcuni bozzetti stilistici su come sarà la divisa della Polizia tra 100 anni, realizzati dagli allievi dell’Accademia e sarà indossata una divisa in un’installazione vivente per una non posa fotografica.

L’abito creato prenderà vita nelle fotografie di Stefania Sammarro, in un progetto fotografico che sarà esposto insieme ai bozzetti dell’Accademia. Le foto esposte sono ambientate in una futuristica Cosenza, in una sorta di visioni introspettive dal sapore minimal tra linee futuristiche e surrealismo.

Il soggetto, all’interno del contesto cittadino, ricorda nella postura la figura del poliziotto, sicuramente in un’epoca diversa e cangiante, in cui l’atteggiamento varierà forma, con un’autorevolezza immutata all’interno della società. 

Venerdì mattina invece ampio spazio alle scuole che porteranno circa trecento studenti al Castello Svevo.

Attraverso la collaborazione delle Associazioni i giovani provenienti dalle scuole medie superiori assisteranno alla testimonianza del padre di Sara Frangella, una delle giovanissime ragazze strappate alla vita in seguito ad un drammatico incidente stradale avvenuto nell’aprile del 2016 a San Lucido, che condividerà, con gli studenti presenti in Sala, la sua dolorosa esperienza. Lo scopo non sarà quello di trasmettere un messaggio di dolore bensì quello di rivolgere un invito ad amare e rispettare la propria vita.

Dopo una fase teorica iniziale dedicata agli studenti in cui verranno trattate tematiche relative a multitasking, distrazione e alcol, tutti elementi che costituiscono un grave rischio durante la guida, si passerà a quella esperienziale aperta a tutti: un percorso a ostacoli con il quale sperimentarsi indossando degli speciali occhiali che simulano lo stato di ebbrezza. Questa attività permette di divertirsi ma allo stesso tempo di riflettere, visto che la maggior parte delle persone che si cimentano nella prova, a malapena riesce a mettere un piede davanti all’altro. Condizione che spesso viene sottovalutata e non viene capita dopo aver bevuto a una festa o un aperitivo ma che si comprende alla perfezione quando si effettua la prova da sobri.

La mattinata si concluderà con la cerimonia di consegna del premio “Coscienza Civica ed educazione alla convivenza”, progetto che premia il più incisivo messaggio di coscienza civica che gli studenti hanno pensato rivolto alla propria città, al termine del quel è prevista la consegna di una borsa di studio del valore di € 1000,00 destinato all’Istituto scolastico selezionato.

La manifestazione nasce da una idea di Ottavio Chiappetta, della Beta Professional Consulting che ha affidato ad un eccellente comitato scientifico le scelte dei temi e dei relatori.

 

A Leggere&Scrivere ospite Luciano Violante: la democrazia mette in discussione se stessa

VIBO VALENTIA – L’antico convento Valentianum, sede della Camera di Commercio di Vibo Valentia e del museo Limen, ha ospitato questo pomeriggio, all’interno della seconda giornata del Festival Leggere&Scrivere, la presentazione dell’ultimo libro di Luciano Violante Democrazia senza memoria (Einaudi, 2017). Alla presenza dei sindaci di Vibo e Pizzo, Elio Costa e Gianluca Callipo, hanno partecipato all’incontro la segretaria generale della Camera di Commercio di Vibo, Donatella Romeo, il giornalista Pasquale Motta e Romano Carratelli. L’ex presidente della Camera ha tenuto una lezione sulla democrazia e sulla verità, concentrando la sua attenzione sulla fragilità di questo modello di governo. «Il 40% del mondo – ha detto Violante – vive in democrazia ma sono situazioni molto fragili ed esposte a più critiche. A esse si oppongono i regimi dispotici che, purtroppo, oggi hanno maggiore successo. Basta vedere quello che è successo in Siria con la Russia di Putin».

Una storia sulla democrazia, quella tenuta da Violante al Valentianum, che ha interessato il lungo percorso della società moderna per conquistare le principali libertà (di religione, di stampa, di opinione) e la forma di governo più rappresentativa. Tende a mantenere le promesse, mette in discussione se stessa: questa è la grandezza della democrazia secondo Violante. La discussione si è soffermata anche sui temi delle migrazioni e dei nazionalismi, ora al centro della geopolitica internazionale. Le grandi migrazioni, ha spiegato, coinvolgono tutti i continenti, il centro America e l’Australia ma ancora i cittadini dei Paesi arabi e africani diretti verso il nostro continente.

«Catalogna, Lombardia, Kosovo, sentimenti neoborbonici nel Mezzogiorno. La rottura dell’unità di un Paese – ha detto l’ex presidente della Camera – indebolisce tutti. Le piccole patrie non sono in grado di risolvere enormi questioni, l’Europa infatti non considera come interlocutori i rappresentanti del Governo catalano. Al contrario, bisogna garantire – ha aggiunto – l’equilibrio tra i poteri e il pluralismo. La democrazia è frutto di sforzi e fatiche».

Il racconto si è poi spostato sul ruolo dei mezzi d’informazione, secondo Violante, spesso complici della diffusione di menzogne. «L’importante è che si comunica, quello che non si comunica non è. C’è una crescente indifferenza alla verità, alimentata anche dai social network e da alcuni media. La menzogna piace, la verità è difficile. Peggio ci troviamo difronte alla dissimulazione della verità, con tendenze alla spettacolarizzazione. Le fake news da Gutenberg alla radio, fino alla tv e alla rete, sono sempre esistite e credo che – ha continuato – questo sia un problema temporaneo. L’importante è saper utilizzare i mezzi della conoscenza».

Non poteva mancare, da parte dell’ex presidente della Camera, un’incursione dell’attualità politica. A conclusione della presentazione del saggio Violante ha risposto ad alcune domande, dal federalismo europeo alla legge elettorale e sul Rosatellum – oggi è stata posta la fiducia nel voto in Parlamento – ha detto «non è incostituzionale. Il punto politicamente molto delicato, a mio avviso, è la indicazione del capo della forza politica, nel programma che viene depositato prima delle elezioni. Il capo della forza politica è un’espressione sbagliata dal punto di vista costituzionale ed equivoca perché sembra far intendere che i cittadini con il voto eleggono non solo i parlamentari ma anche il capo dell’esecutivo. Cosa che è contro i principi del nostro ordinamento parlamentare». 

Sagra del Vino, a Donnici tornano i “Sapori d’Autunno”

COSENZA – Sarà presentata domani, martedì 10 ottobre, alle ore 11,00,  nell’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, la XXXVII edizione della  Sagra dell’Uva e del Vino di Donnici, “Sapori d’autunno”, in programma nel borgo antico alle porte della città da venerdì 13 a domenica 15 ottobre. L’articolato programma della manifestazione sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, il Presidente della Provincia Franco Iacucci, l’assessore  alla crescita economica urbana e alle attività economiche e produttive del Comune di Cosenza Loredana Pastore e l’assessore alla comunicazione, turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro. All’incontro con i giornalisti prenderanno parte, inoltre,  il consigliere comunale Francesco Spadafora, il direttore artistico di “Sapori d’autunno” Roberta Cleo, Enzo Barbieri, patròn di “casa Barbieri” e coordinatore dello show cooking che farà parte integrante della manifestazione e, infine, Maria Rosaria Romano, Presidente regionale dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier).   “Sapori d’autunno” taglierà il nastro della sua XXXVII edizione venerdì 13 ottobre, alle ore 18,00, con l’inaugurazione e l’apertura degli stands in Piazza Mons.Bilotto. Oltre alle consuete degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del territorio, a partire dalla risorsa numero uno, il vino, i visitatori potranno assistere ai concerti musicali dislocati nelle piazzette e nei larghi del borgo antico, partecipare a convegni tematici, ala seconda edizione del concorso di pittura “Opere in fermento” e all’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”, alla scoperta della storia e dei sapori di Donnici. Nel programma figurano, inoltre, laboratori creativi per bambini e il tradizionale  concorso riservato alla tradizione dolciaria del territorio, “Il dolce sapore d’autunno

Vibo, apre i battenti il Festival Leggere&Scrivere 2017

VIBO VALENTIA – Si alza il sipario sulla sesta edizione del Festival Leggere&Scrivere, la sei giorni culturale che anima l’autunno e i luoghi di Vibo Valentia. Non solo palazzo Gagliardi, cuore pulsante della kermesse letteraria promossa dal Sistema Bibliotecario Vibonese, ma anche tante location della città tirrenica ospiteranno dal 9 al 14 ottobre una serie di eventi esclusivi in una passeggiata ideale fra letteratura, arte e musica. Un percorso a più tappe e denso di suggestioni che regalerà nuova vita a sedi istituzionali, scuole e luoghi simbolo della città.

Grandi ospiti a Palazzo Gagliardi

L’inaugurazione del festival sarà lunedì 9 ottobre, alle 10, all’Auditorium Spirito Santo, alla presenza del sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, della presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, Caterina Calabrese, dei direttori artistici del Festival, Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, e di più dirigenti scolastici degli istituti superiori della città. In contemporanea apriranno i battenti le mostre allestite in occasione della kermesse.

A seguire il primo evento: alle ore 11 ospite il presidente del Senato Pietro Grasso che presenterà Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (Feltrinelli, 2017), venticinque anni dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio. Dopo, tra i tanti appuntamenti, si segnala la presentazione del saggio La jihad delle donne (Salerno, 2017) della giornalista Rai Luciana Capretti, l’intervista al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e lo spettacolo serale dello scrittore Gian Antonio Stella.

Seguiranno per tutta la settimana (fino al 14 ottobre) un caleidoscopio d’eventi: reading, lectio magistralis, concerti, discussioni e confronti. Ecco, dunque, le sezioni: Una regione per leggere, dedicata soprattutto alle nuove generazioni di calabresi che devono essere conquistate dal piacere della lettura; Calabria Fabbrica di Cultura ossia il ritratto di una regione che respinge la marginalità e si apre al mondo; Nutri-Menti che illustra il rapporto tra cibo e cultura; Carta Canta dedicata alle contaminazioni tra parola e musica. E ancora le letture ad alta voce, la presentazione di libri per bambini e ragazzi, i laboratori per bambini, le attività formative per gli insegnati all’interno della sezione Leggere&Scrivere Junior.

«Abbiamo confermato – dice Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, ente organizzatore e promotore del festival – la validità della rassegna, oggi punto di riferimento per la Calabria laboriosa e colta. Il nostro obiettivo è consegnare al territorio un grande evento legato alla parola scritta e aperto a ogni tipo di pubblico. Il festival è riuscito infatti a guadagnarsi un posto in prima fila nel panorama culturale italiano. La vittoria del bando regionale da tre anni – conclude – aumenta il nostro senso di responsabilità».

La festa sta cominciando, sali a bordo del Festival Leggere&Scrivere 2017. Scopri il programma completo sul sito ufficiale www.tropeafestival.it/il-programma 

Dalla sinergia tra il liceo “B.Telesio” e il Comune di Cosenza nasce la little free library

COSENZA  – Nata dalla sinergia tra scuola e Comune, domenica il dirigente scolastico del liceo “B.Telesio”, Antonio Iacoianni, e il sindaco di Cosenza, Mario  Occhiuto, inaugureranno una little free library, una casetta per i libri dove si potranno prendere e donare gratuitamente volumi. Ma la particolarità di questa di Cosenza è che è pensata non solo per i suoi studenti, quindi all’interno dei suoi spazi, ma per tutti, e quindi posta al centro della città: un vero contributo alla crescita culturale di una comunità.

 

Entusiasta dell’iniziativa, il dirigente scolastico del liceo “Telesio” ha così commentato: «E’ per me, innanzitutto, motivo di orgoglio che la nostra scuola abbia promosso un’idea del genere. Ringrazio i miei più stretti collaboratori, i docenti tutti e gli studenti che stanno aspettando questa inaugurazione con grande entusiasmo. Ringrazio, poi, il sindaco della Città di Cosenza che ha accolto la nostra idea favorevolmente e ne ha permesso la realizzazione nel centro della Città. Ringrazio la Commissione Cultura del Comune che ha votato l’iniziativa. Ringrazio ancora chi materialmente ha realizzato quest’opera. Si tratta – ha continuato il preside – di un gesto di generosità e di attenzione che la nostra scuola fa verso la comunità nella quale si trova ad operare. Sono convinto – ha concluso Iaconianni – che la lettura, la cultura, particolarmente se accessibili a tutti, siano la vera opportunità di riscatto e di crescita per una terra tanto difficile come la Calabria. Abbiamo il dovere come scuola di uscire dai nostri confini e dare contributi concreti e fattivi per la costruzione di una cittadinanza attiva e partecipe, che deve trovare nei libri e nella diffusione della cultura strumenti di crescita concreti. Auspico da domani la nascita di un nuovo Sud, di una nuova Calabria, anche grazie alla little free library del nostro Telesio».

 

L’astrofisica Sandra Savaglio al Festival “Leggere & Scrivere”

VIBO VALENTIA – È stata il simbolo dei cervelli in fuga dall’Italia: nel 2004 la rivista americana Time le ha dedicato la copertina, dal titolo “Come l’Europa perde i suoi talenti della scienza”. Oggi Sandra Savaglio insegna astrofisica e astronomia al dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, dove ha cominciato i suoi studi e da dove è partita per fare ricerca all’estero. Savaglio sarà ospite del Festival Leggere & Scrivere 2017 di Vibo Valentia: appuntamento venerdì 13 ottobre, Palazzo Gagliardi, ore 17. Intanto, ci ha accolto al campus dell’Università della Calabria, ad Arcavacata di Rende, per raccontarci qualcosa di sé. È arrivata nel 2014 all’Unical dopo “chiamata diretta per chiara fama”, un provvedimento governativo. Alla luce della sua carriera internazionale, com’è stato rientrare nella sua Calabria dopo una lunga esperienza all’estero? «Sono passati tre anni e sono contenta per diversi fattori: il cibo, il clima, la componente umana. Lavoro in un ateneo che contribuisce alla crescita dell’intera regione: i laureati dell’Unical sono professionisti affermati nel resto d’Italia e del mondo. Un contesto internazionale molto alto. Questo non tutti lo sanno».

 Cosa l’ha spinta a tornare in Italia, in particolare in Calabria?

«Ho ricevuto la richiesta di rientrare al dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria. Ho detto di sì, inviando il curriculum, e dopo un anno e mezzo mi hanno richiamata. Era un momento particolare della mia vita perché ero in crisi con il Max Planck, l’istituto tedesco in cui lavoravo allo studio della fisica extraterrestre. All’Unical mi hanno offerto una cattedra da professore ordinario. All’inizio non ci credevo, invece sono qui e felice di esserci».

Essere donna e del sud, cosa significa per una docente e una ricercatrice del suo livello?

«Le donne sono state da sempre discriminate, se del sud ancora peggio. Le cose, però, ora sono migliorate. Se potessi tornare indietro avrei più coscienza dei miei mezzi, anche se io ci ho già creduto molto. Spesso non è così per le altre donne. Le opportunità qui sono diverse rispetto a Parigi, Londra, New York. Ma le donne in Calabria: basta vedere le sportive del Cus (Centro universitario sportivo), se la giocano eccome! Quello che mi colpisce positivamente è che gli studenti sono molto interessati: hanno voglia di imparare e sono preparati. Danno valore al tuo tempo».

Lei sarà ospite del Festival Leggere & Scrivere 2017, giunto alla sesta edizione, per raccontare la sua storia. Può la cultura rappresentare una risorsa per lo sviluppo del territorio calabrese?

«Sì, la cultura è un volano di progresso per ogni luogo e per ogni tempo. La ricerca scientifica in Italia, però, è fortemente penalizzata».

 

 

 

 

 

 

Cosenza capitale del cioccolato a fine ottobre

COSENZA – Partita la macchina organizzativa della Festa del Cioccolato di Cosenza, giunta alla sua quindicesima edizione. Saranno quattro i giorni golosi a Corso Mazzini, 26-27-28-29 ottobre, per gustare, anche quest’anno, le dolci specialità dei tanti maestri cioccolatieri presenti. Un evento ideato dalla CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa, guidata dal presidente Francesco Rosa, in sinergia con i maestri cioccolatieri della provincia di Cosenza. Lo scorso anno la festa ha raggiunto la quota record di 180mila visitatori.

«La manifestazione – spiega il Presidente della CNA Provinciale, Franco Rosa – vuole mostrare l’alta qualità delle nostre produzioni e il talento dei nostri maestri artigiani. Un evento che senza il prezioso coordinamento della Publiepa e la sinergia e collaborazione con l’amministrazione comunale di Cosenza, della Camera di Commercio e della Provincia, nel corso degli anni – conclude Rosa –  non avrebbe avuto questo impatto sul pubblico. Questi riconoscimenti nazionali dimostrano che abbiamo imboccato la strada giusta, stiamo proiettando positivamente la manifestazione e gli imprenditori locali sui mercati nazionali. E’ questa la ragione per la quale, quest’anno, abbiamo deciso di dedicare quattro giorni e non più solo tre all’evento. Nella fase organizzativa abbiamo trovato la massima collaborazione e disponibilità da parte dell’assessore alla crescita Economica, Loredana Pastore, nel segno di un dialogo costante tra attori istituzionali ed economici». 

La Festa del cioccolato è una manifestazione nata quindici anni fa dall’inventiva della CNA provinciale e dall’impegno e dalla preziosa collaborazione tra la Provincia, il comune di Cosenza e la stessa Associazione di Categoria che ha delegato alla Publiepa il coordinamento generale dell’Evento, divenuto negli anni il più grande successo, nel suo genere, dell’intera regione.

 «Cosenza è la città del cioccolato – commenta l’Event Planner della Publiepa, Pino De Rose -, grazie anche ad una manifestazione che ha messo in mostra i talenti e la qualità dei prodotti del territorio e non solo. Evento originale nel panorama italiano. Riconoscimenti nazionali come questi dimostrano il successo della strategia adottata. Individuare le potenzialità e i settori in crescita, realizzando collaborazioni e sinergie con gli attori del territorio; così da conquistare nicchie di mercato capaci di aprire varchi risollevando, in questo modo, le sorti dello sviluppo de territorio, questo l’impegno assunto che punta a valorizzare le nostre unicità. La Festa del Cioccolato è un evento che cresce di anno in anno. L’occasione per i nostri maestri cioccolatieri di mostrare il loro talento».

Un evento che punta a promuovere soprattutto il felice connubio tra cioccolato artigianale e prodotti tipici locali: peperoncino, cedro, fichi, bergamotto.

La Festa del Cioccolato valorizza il talento e la creatività degli artigiani del territorio e di molti altri provenienti da altre regioni, favorendo il dialogo fra tradizione e innovazione. Nata seguendo il modello-Perugia, la Festa ha assunto, oramai, una propria originale identità. Una manifestazione che si allarga oltre i confini regionali ospitando anche importanti realtà italiane e grandi pasticcieri internazionali.

Biagio Antonacci, c’è attesa per la tappa calabrese dopo l’uscita del nuovo singolo

REGGIO CALABRIA – “In mezzo al mondo” è il singolo di Biagio Antonacci che anticipa l’uscita del suo nuovo album di inediti il prossimo 10 novembre. Il cantautore di Rozzano si prepara così ad affrontare un nuovo ed entusiasmante tour che lo vedrà protagonista nei Forum e nei Palasport d’Italia. E c’è attesa per l’unica tappa calabrese di Biagio Antonacci, in programma il prossimo martedì 16 gennaio al Palacalafiore di Reggio Calabria alle ore 21.00, dove sono previsti arrivi da tutta la regione.  Un grande evento promosso e organizzato da Esse Emme Musica di Maurizio Senese che, ancora una volta, porta in Calabria una delle voci più amate e apprezzate del panorama musicale internazionale. Biagio Antonacci- si sa- è da sempre amato e acclamato per la sua musica e per i suoi testi che hanno fatto da colonna sonora a molte generazioni. Per il concerto del prossimo 16 gennaio, per il quale l’organizzazione prevede il soldout, sono ancora disponibili biglietti.

Raffaella Aquino 

A Ciambra candidato all’Oscar, Carpignano incontra Mario Oliverio

CATANZARO – Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato, nella sede della Cittadella, il regista italo-americano Jonas Carpignano regista del film drammatico A Ciambra, sostenuto dal progetto Luca (Fondazione Calabria Film Commission e Lucana Film Commission), coprodotto da Martin Scorsese, dalla commissione dell’Anica per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018.

A Ciambra è l’unico prodotto cinematografico candidato all’Oscar per quanto riguarda l’Italia. «E’ un fatto che evidenzia la particolare importanza e qualità di questa pellicola – ha sottolineato Oliverio – per la vicenda che tratta il film e per la location, Gioia Tauro, dove vive questa comunità rom. Credo sia un viatico importante per scenari ancora più grandi che si apriranno per la nostra regione e per la produzione cinematografica. Per questo abbiamo investito nella “Calabria Film Commission”. E’ uno strumento per consentire ai nostri talenti di dimostrare le loro qualità e le loro passioni».

Carpignano ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a realizzare questo film: «Sono sette anni che vivo a Gioia Tauro dove ho conosciuto questa comunità rom. Attraverso un ragazzo, che conosco bene e che è anche protagonista del film, Pio, sono riuscito ad entrare in questa realtà e mi sono innamorato. Mi sono affezionato tanto ai personaggi e, quindi, ho voluto raccontare questo mondo. Ho voluto fare un film in cui il pubblico avrebbe avuto l’opportunità di avvicinarsi ad un mondo che altrimenti rimane invisibile».