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Coppa Italia, passaggio del turno per il Cosenza a Lecce. A segno Okereke e Loviso

LECCE – COSENZA 0-2

LECCE (4-3-1-2): Chironi 5,5; Ciancio 6 Riccardi 5,5 Cosenza 5,5 Legittimo 6; Selasi 5,5 (17’ st Mancosu 6) Arrigoni 6 Megelaitis 5 (28’ st Pacilli sv); Costa Ferreira 6; Caturano 5,5 Di Piazza 5,5. In panchina: Vicino, Perucchini, Di Matteo, Torromino, Valeri, Marino, Dubickas, Gambardella, Persano, Saraniti. Allenatore: Liverani 6

COSENZA (3-5-1-1): Zommers 6; Pasqualoni 5,5 (11’ st Idda 6) Dermaku 7 Camigliano 6; Boniotti 6,5 (11’ st Okereke 7) Bruccini 6,5 Loviso 7 Trovato 6 Ramos 6; Mungo 6,5 (24’ st Corsi 6); Perez 6,5. In panchina: Saracco, Palmiero, Baclet, Tutino, Pascali, D’Orazio, Braglia. Allenatore: Braglia 7

ARBITRO: Perotti di Legnano 6

MARCATORI: 16’ st Okereke, 23’ st Loviso (C)

NOTE: spettatori 3000 circa di cui una quindicina ospiti. Nessun ammonito. Angoli: 4-4. Recupero: 1′ pt, 3′ st

LECCE – Sorride il Cosenza che vince con il Lecce grazie alle reti di Okereke e Loviso, tutte nella ripresa (foto repertorio Farina). Passaggio al prossimo turno per i colori rossoblù e sfida con la Viterbese.

Quarto di finale della Coppa Italia Serie C quello tra Lecce e Cosenza. Al “Via del Mare” si sfidano due squadre di alta classifica. I giallorossi sono primi a +6 sul Catania fermato, proprio dal Cosenza, nella partita di domenica pomeriggio al “Massimino”.

Vista la competizione, entrambi i tecnici propongono un giusto turnover. I salentini restano fedeli al loro 4-3-1-2 con Selasi trequartista dietro la coppa formata da Caturano e Di Piazza. Il Cosenza, dal proprio canto, decide per l’esordio di Zommers tra i pali. A centrocampo spazio a Loviso e Trovato mentre in avanti  Braglia lancia dall’inizio Mungo poco dietro rispetto a Perez.

Lecce-Cosenza, diverse occasioni ma il punteggio non cambia

Il Cosenza si divora un’occasione clamorosa sugli sviluppi di un contropiede. Mungo recupera palla a centrocampo e serve Perez che la gira a Trovato: il calciatore della Fiorentina sbaglia tutto con un diagonale da dimenticare. I silani sfruttano maggiormente la parte destra del rettangolo di gioco mentre il Lecce cerca di creare attraverso il giro palla. La risposta del Lecce arriva al 17’ con una conclusione da lontano da parte di Caturano: la palla termina in angolo dopo una deviazione di Mungo.

Caturano crea qualche grattacapo alla difesa silana ma il piede di Dermaku manda la palla in angolo dopo il tiro del centravanti giallorosso: tutto questo quando l’orologio segna il minuto 32. Iniziativa personale di Selasi con Mungo che si appropria della sfera e fa partire un tiro a giro sul quale Chironi si oppone senza problemi. Il Cosenza attacca con la spinta di Boniotti che, al 40’, ci prova con Boniotti dal lato ma la sfera termina alta.

Okereke entra e segna, Loviso raddoppia

Conclusione nella ripresa, precisamente al minuto 5, con la giocata del singola da parte di Bruccini che, però, termina al lato. Di Piazza subito dopo si crea il giusto spazio ma il tiro non inquadra la porta di Zommers. Braglia si gioca la partita e cambia due uomini e modulo: entrano Idda e Okereke ed escono Pasqualoni e Boniotti. Il Cosenza, con queste sostituzioni, passano al 4-3-1-2 con Mungo dietro la coppia Perez-Okereke.

Il Cosenza passa in vantaggio al 16’. Perez fa fuori in velocità Cosenza e serve con un cross il compagno Okereke che, da due passi, sovrasta Arrigoni e manda la palla in rete. I silani insistono e per poco non trovano lo 0-2 con Ramos. Grave errore della barriera sul tiro da calcio piazzato di Loviso e il Cosenza raddoppia i conti. Terzo cambio per i rossoblù e ritorno al 3-5-2 con l’ingresso di Corsi al posto di Mungo.

Tiro sporcato di Perez al 33’ che dai 25 metri sbaglia tutto. Forcing finale del Lecce ma la difesa del Cosenza regge bene. I rossoblù passano al “Via del Mare” e approdano in semifinale. Nel finale rete annullata a Caturano per sospetta posizione di fuorigioco.

Alessandro Artuso

Rende, Ferreira: «Massima intensità per portare a casa risultati importanti»

RENDE (CS) – Dopo il turno di riposo, il Rende torna in campo con Michel Ferreira e compagni. La squadra biancorossa affronterà il Racing Fondi domenica pomeriggio alle ore 16,30.

Ferreira e il cammino del Rende

Calcio giocato per i colori biancorossi con la consapevolezza di un torneo assolutamente positivo. La testa di Ferreira è totalmente rivolta al prossimo match. «Sappiamo bene che sarà una partita difficile e combattuta – dichiara – viste le loro due sconfitte consecutive. A livello fisico e mentale siamo molto concentrati: daremo battaglia. Si tratta di una squadra forte e impegnativa ma siamo comunque fiduciosi». Un Rende in piena zona play-off e con la voglia di conquistare, quanto prima, i fatidici punti per la salvezza matematica. «La posizione di classifica è buona ma ogni domenica bisognerà giocare per vincere. Il mio desiderio è quello di riuscire a fare un campionato importante».

Ritorno a Rende per il calciatore

Dopo la vittoria dello scorso torneo, Ferreira torna a vestire la maglia biancorossa. «Sono molto felice di ricominciare questa nuova avventura sempre qui a Rende. Sono completamente a disposizione del mister e della società. Il mio desiderio è quello di fare goal ecco perché sto cercando di allenarmi al meglio in vista delle prossime partite. Il lavoro della settimana sono sicuro che potrà darci grandi soddisfazioni – conclude Ferreira – in vista delle singole partite».

Crotone al lavoro per il Benevento, Martella: «Contro i campani per la continuità»

CROTONE – Dopo aver goduto di due giorni di meritato riposo, preziosi per ricaricare le pile dopo i tanti impegni dell’ultimo periodo, il Crotone è tornato al lavoro quest’oggi. Una pioggia fitta e battente ha accolto i rossoblù al centro sportivo per la prima seduta in vista del Benevento, in programma domenica alle ore 15 al Ciro Vigorito e valevole per la 25a giornata della Serie A Tim.

Sampirisi prosegue la riabilitazione, Nalini influenzato

Prima di scendere in campo, mister Zenga ha incontrato il gruppo in sala video; successivamente i ragazzi hanno svolto attivazione e una partitella a campo ridotto . Prosegue col programma di recupero Mario Sampirisi, che ha lavorato a parte. Non ha preso parte alla sessione Nalini, a causa di un attacco febbrile.
Al termine della sessione, il gruppo si è dato appuntamento a domani, questa volta alle prese con un allenamento mattutino.

Martella a FCTV: «Lavoriamo per continuare i risultati utili contro il Benevento»

Il protagonista dell’intervista a fine dell’allenamento odierno è stato Martella. Anche contro l’Atalanta ha disputato un’altra grande gara: «Peccato per il gol preso alla fine. Si tratta comunque di un buon punto che ci ha permesso di allungare sulle dirette concorrenti».

Il gruppo è tornato a lavorare dopo qualche giorno di riposo e ora testa al Benevento: «Abbiamo ricaricato le pile. Oggi abbiamo ripreso a lavorare in vista della gara contro il Benevento. Arriviamo da un filetto di risultati utili consecutivi e vogliamo continuare su questa strada».

Serie C, gli arbitri della ventiseiesima giornata. Nel posticipo derby tra Cosenza e Reggina

FIRENZE – L’AIA ha pubblicato quest’oggi l’elenco degli arbitri relativi al prossimo turno. Per quel che concerne le formazioni calabresi, il Catanzaro è chiamato ad un prova di orgoglio dopo lo 0-3 subito in casa contro la Sicula Leonzio. La prossima sfida vedrà i giallorossi affrontare l’Akragas al “De Simone”: arbitro del match Ricci della Sezione di Firenze. I guardalinee del match saranno Elkhayr di Conegliano e Vettorel di Latina. Derby nel posticipo del lunedì tra Cosenza e Reggina.

I rossoblù hanno ottenuto un punto in quel di Catania mentre gli amaranto sono stati fermati in casa dalla Virtus Francavilla (anche questa partita è terminata in parità). Il fischietto del derby del “Marulla” sarà Fiorini di Frosinone coadiuvato da Zanardi di Genova e Magri di Imperia. Ritorna in campo il Rende, dopo il turno di riposo, pronto a ricevere al “Marco Lorenzon” il Racing Fondi. Di Cairano di Ariano Irpino dirigerà l’incontro supportato da Montagnani di Salerno e Caso di Nocera Inferiore.

GLI ARBITRI DEL GIRONE C

AKRAGAS – CATANZARO  Ricci di Firenze (Elkhayr di Conegliano, Vettorel di Latina)

COSENZA – REGGINA  Fiorini di Frosinone (Zanardi di Genova, Magri di Imperia)

JUVE STABIA – BISCEGLIE  Zufferli di Udine (Massara di Reggio Calabria, Terenzio di Cosenza)

MATERA – SIRACUSA  Carella di Bari (De Palma di Foggia, Abruzzese di Foggia)

MONOPOLI – CATANIA  Proietti di Terni (Macaddino di Pesaro, Baldelli di Reggio Emilia)

RENDE – RACING FONDI  Di Cairano di Ariano Irpino (Montagnani di Salerno, Caso di Nocera Inferiore)

SICULA LEONZIO – LECCE  Camplone di Pescara (Dell’università di Aprilia, Rabotti di Roma 2)

TRAPANI – PAGANESE  D’ascanio di Ancona (Marinenza di L’Aquila, Ruggieri di Pescara)

VIRTUS FRANCAVILLA – CASERTANA  Moriconi di Roma 2 (Fontemurato di Roma 2, Ciancaglini di Vasto)

Riposa: FIDELIS ANDRIA

Crotone, Tonev rescinde

CROTONE – Archiviato il pareggio contro l’Atalanta, quarto risultato utile consecutivo e (record stagionale) per gli squali, il Crotone torna ad allenarsi oggi pomeriggio alle ore 14, presso il centro sportivo ‘Antico Borgo’ per iniziare a preparare il match contro il Benevento in programma domenica 18 alle ore 15 al Ciro Vigorito. Capuano, ammonito contro gli orobici, si aggiunge alla lista dei diffidati che comprende anche Ceccherini, Mandragora e Stoian.

Ultimi movimenti di mercato

Intanto hanno salutato la squadra, per andare in prestito in Slovenia fino al 30 giugno (all’Nk Ankaran Hrvatini), Aristoteles Romero e Cazim Salijc, due giocatori che avevano trovato poco spazio in squadra.

Ha invece definitivamente salutato il Crotone Alexander Tonev che ha rescisso il contratto dopo essere stato messo fuori rosa a fine gennaio.

Volley Soverato, riprendono gli allenamenti

SOVERATO (CZ) – Dopo qualche giorno di meritato riposo, riprendono domani gli allenamenti del Volley Soverato che, nell’ultimo week end, ha osservato il proprio turno di riposo imposto dal calendario e, dunque, fatto da spettatore interessato a quello che accadeva nei vari palazzetti. Con la seduta in sala pesi si è iniziata a preparare quella che sarà l’ottava giornata di ritorno del Samsung Galaxy Volley Cup A2 che si giocherà mercoledì 21 febbraio nel turno infrasettimanale; domenica prossima, infatti, il campionato sarà fermo per dar spazio alla disputa delle finali di Coppa Italia a Bologna. Un riposo prolungato per le ragazze del presidente Matozzo ferme, quindi, per due week  end consecutivi e con la possibilità di staccare un po’ la spina sia dal punto di vista fisico che mentale, oltre alla possibilità di miglior inserimento delle due ultime arrivate, Cecchetto e Gajewska che già hanno dimostrato e fatto vedere delle ottime cose.

Testa amichevole in programma

Proprio per non  perdere il ritmo gara, in questa settimana, venerdì, è previsto un allenamento congiunto con la P2P Givova Baronissi di coach Castillo; il Soverato, al momento, si trova a quarantadue punti in classifica, al settimo posto, a sole due lunghezze dalla Delta Informatica Trentino in una classifica comunque molto corta e che cambia di settimana in settimana visto il grande equilibrio.

Prossimo avversario

Prossimo avversario di capitan Donà e compagne, sarà la squadra vicentina del Montecchio che nell’ultimo turno ha raccolto un punto importante nello scontro diretto per la salvezza giocata a Caserta. Venti i punti in classifica per le ragazze di coach Marcello Bertolini che nel match di andata al “Pala Scoppa” raccolsero un punto prezioso. Il Soverato di coach Leonardo Barbieri è reduce da quattro vittorie consecutive e vuole proseguire la striscia positiva. Anche Cecchetto e Gajewska, come detto, hanno iniziato a dare il loro importante contributo in questo campionato entusiasmante che certamente si deciderà nelle ultime battute.

Mungo e Bruccini illudono il Cosenza: al “Massimino” il Catania fa 2-2 in rimonta

CATANIA – COSENZA 2-2

CATANIA (3-5-2): Pisseri 5,5; Aya 5,5 Tedeschi 6 Bogdan 6; Porcino 6 (22’ st Marchese 6) Rizzo 6 Lodi 6 Fornito 5,5 (8’ st Ripa 6) Barisic 6,5 (32’ st Brodic sv); Curiale 5,5 (22’ st Manneh 6,5) Mazzarani 5,5 (22’ st Di Grazia 6). In panchina: Martinez, Esposito, Semenzato, Blondett, Biagianti, Bucolo. Allenatore: Lucarelli 6

COSENZA (3-5-2): Saracco 7; Idda 5,5 Dermaku 6,5 Pascali 6; Corsi 6 Bruccini 6,5 Palmiero 6,5 (12’ st Loviso 6) Trovato 6 D’Orazio 6 (43’ st Ramos sv); Mungo 7 (12’ st Okereke 6) Baclet 6,5 (24’ st Tutino 6). In panchina: Zommers, Boniotti, Pasqualoni, Camigliano, Braglia. Allenatore: Braglia 6,5

ARBITRO: Sozza di Seregno 6

MARCATORI: 17’ pt Mungo, 25’ pt Bruccini (CS), 29’ pt Barisic, 43’ st Manneh (CT)

NOTE: spettatori 9192 di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: Tedeschi (CT), Palmiero, Saracco, Corsi (CS). Angoli: 8-4. Recupero: 1‘ pt, 4‘ st

CATANIA – Il Cosenza gestisce il vantaggio per oltre 80 minuti ma nel finale la pressione del Catania permette agli etnei di pareggiare i conti con la rete del nuovo entrato Manneh. Ottima, in ogni caso, la prestazione del collettivo silano che ha ben figurato nel match del “Massimino” conquistando il suo decimo risultato utile consecutivo.

Ritorno dal primo minuto per Dermaku dopo la giornata di squalifica, panchina invece per Loviso (foto repertorio Farina). Il Cosenza giunge a Catania con il classico 3-5-2: in campo dall’inizio Mungo supportato dal compagno Baclet in avanti, dall’inizio anche il giovane Trovato nel ruolo di mezzala al posto di Calamai. Il Catania, dal proprio canto, opta per il 3-5-2 anche se Porcino spesso arretra in difesa per supportare i compagni. In avanti spazio alla coppia formata da Mazzarani e Curiale.

Mungo e Bruccini nello stesso angolo, poi la rete di Barisic

Il primo tiro giunge al 4’ con uno scambio Baclet-Bruccini sul quale l’ex Lucchese prova la conclusione: palla deviata in angolo da Bogdan. Ripartenza fulminea del Catania non finalizzata da Mazzarani, al minuto 7, grazie al tempestivo intervento del portiere Saracco. Si invola il Cosenza con un contropiede formidabile di Mungo concretizzato dallo stesso fantasista.

Il Catania subisce il colpo non riuscendo ad effettuare un proficuo giro palla. Calcio d’angolo di Lodi e conseguente imbeccata di testa da parte di Aya sulla quale, però, Saracco riesce ad avere la meglio. Tedeschi stende Mungo dai 25 metri: ammonizione e punizione ospite. Sul punto di battuta giunge D’Orazio ma improvvisamente calcia Bruccini che fa centro. Subito dopo errore di Saracco al 29’ con Barisic che di esterno riapre il match. Nel finale trema la porta di Pisseri con una punizione di Trovato fuori di poco. Miracolo di Saracco sul tiro di Porcino al 40’: Catania vicino al pari.

Cosenza, decisivi gli interventi di Saracco

Lucarelli opta per il primo cambio al minuto 8 facendo uscire Fornito al posto del centravanti Ripa. Mazzarani va a supporto dei due attaccanti, in un 3-4-1-2, per la squadra etnea tutta proiettata in avanti. Braglia sceglie il doppio cambio: escono Palmiero e Mungo ed entrano Loviso e Okereke. Il Catania si divora una clamorosa occasione con un tiro fortuito di Aya che termina fuori.

Il Catania si gioca tutte le carte a propria disposizione decidendo per un triplo cambio. Escono dal terreno di gioco del “Massimino” Mazzarani, Porcino e Curiale e subentrano Di Grazia, Marchese e Manneh. A questo punto Lucarelli decide per la coppia in avanti formata da Ripa e Di Grazia. Anche il Cosenza cambia qualcosa con l’ingresso di Tutino e l’uscita di Baclet. Il nuovo entrato di Di Grazia indirizza la sfera sul primo palo ma Saracco vola e manda fuori.

Il 2-2 di Manneh nel finale

Altra chiusura decisiva del portiere rossoblù, sul tiro ravvicinato di Brodic, quando l’orologio segna il minuto 38. Ultimi minuti di forte pressione del Catania che pareggia i conti con Manneh al 43’. Soffre il Cosenza nel finale di gara che, nonostante questo, non riesce a chiudere i giochi con un doppio dribbling di Tutino. Il gioco di gambe del calciatore napoletano trova il salvataggio di Bogdan. Termina con un pareggio il confronto tra Catania e Cosenza.

Alessandro Artuso

La capolista Locri vola, dietro vince solo il Siderno

COSENZA – La ventiduesima giornata del campionato di Eccellenza permette alla capolista Locri di consolidare il suo grande vantaggio (+12) sulla prima delle inseguitrici, il Siderno. Dietro non sorridono le altre della zona playoff: Cotronei e Castrovillari (nell’anticipo) costrette al pareggio, cadono invece Acri e Gallico Catona. In coda vincono Paolana, Aurora Reggio e Luzzese.

RISULTATI:

Gallico Catona – Locri 1-2

Sul neutro di Palmi la capolista Locri non sbaglia neanche con il Gallico Catona. Iervasi, al quarto d’ora del primo tempo, porta la squadra di Scorrano in vantaggio che chiude così il primo tempo avanti. Ad inizio ripresa orgoglio Gallico Catona che pareggio con La Cava. Puntoriere nel finale riporta avanti il Locri che al triplice fischio finale festeggia l’ennesima vittoria e conferma l’ampio vantaggio di 12 punti. Locri rullo compressore. Chi può fermarlo?

Siderno – Amantea 2-0

Forse non potrà fermare il Locri, ma il Siderno di Galati si conferma ancora una volta squadra concreta e compatta, la più in forma in zona play off. Contro l’Amantea i reggini costruiscono la vittoria nel secondo tempo, grazie alle reti di Khoris e Ciccone. Per l’Amantea un girone di ritorno tutto in salita per cercare di salvare la categoria.

Trebisacce – Cotronei 3-3

Finisce con un pirotecnico 3-3 l’attesa sfida di medio-alta classifica fra Trebisacce e Cotronei. Sbloccano i delfini di Malucchi all’avvio con Galantucci, che trasforma un calcio di rigore, ma al minuto 11 gli ospiti pareggiano con Martinez. Al 36′ Mazzei riporta in vantaggio i locali che chiudono così la prima frazione di gioco avanti. Al minuto 26 della ripresa Maio firma il tris del Trebisacce ma la doppietta finale di Pugliese (34′ e 36′) riporta il Cotronei in parità.

Aurora Reggio – Acri 2-0

Arriva a Reggio Calabria, e senza lo squalificato tecnico Mancini, la prima sconfitta dell’Acri nel 2018. I rossoneri sono sorpresi dal gol di Libri al minuto 17 del primo tempo e non riescono poi a trovare la rete del pareggio (con Sposato e Mancino). Nemmeno quando ad inizio ripresa Criniti ha la possibilità di trasformare un calcio di rigore. Per il più classico del “gol sbagliato, gol subito”, l’Aurora chiude la partita con Savino. E per i reggini tre punti che fanno morale.

Sersale – Reggiomediterranea 1-0

Dopodue sconfitte consecutive torna alla vittorie il Sersale di mister Trapasso. Ai giallorossi basta la sola rete di Mittica ad avvio gara, per poi amministrare la gara e portare a casa tre punti che avvicinano il Sersale alla zona play off, mentre la Reggiomediterranea non si libera da quella dei play out.

Paolana – Cutro 4-0

Contro il Cutro ritroviamo una bella e convincente Paolana. Primo tempo di stufio fra le due squadre, poi la formazione di Caligiuri dilaga nella ripresa con le doppiette di Amendola e Longo e per i crotonesi non c’è nulla da fare. La Paolana muove la classifica in fondo e rilancia la sua corsa per la salvezza. Il Cutro invece si avvicina pericolosamente alla zona rossa.

Luzzese – Soriano 2-0

E in fonda alla classifica la Luzzese risponde alla vittorie di Paolana e Aurora Reggio. I cosentini di mister Malfi concretizzano i tre punti con un gol per tempo contro il Soriano: apre Cavatorti e raddoppia Giorno.

Castrovillari- Scalea 1-1 (anticipo)

Nell’anticipo del sabato il Castrovillari era stato fermato in casa dallo Scalea. Aveva aperto le marcature l’autorete di De Simone nel primo tempo, poi nella ripresa Marcianò firma il apreggio degli ospiti.

CLASSIFICA

Locri 54; Siderno 42; Cotronei 39; Castrovillari 38; Acri 36; Gallico Catona 33; Sersale 29; Scalea e Trebisacce 28; Soriano 26; Cutro 24; Reggiomediterranea 23; Amantea 21; Paolana 19; Aurora Reggio 14; Luzzese 10;

Prossimo turno

Locri – Paolana; Acri – Castrovillari; Cotronei – Amantea; Cutro – Sersale; Reggiomediterranea – Luzzese; Scalea – Siderno; Soriano – Aurora Reggio; Trebisacce – Gallico Catona.

La pioggia frena Crotone e Atalanta, all’Ezio Scida termina 1 a 1

Crotone – Atalanta 1-1

Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis (68’ Ajeti), Mandragora, Benali; Trotta (76’ Ricci), Budimir (86’ Pavlovic), Nalini. A disp.: Festa (GK), Viscovo (GK), Stoian, Rohden, Izco, Zanellato, Simic, Crociata, Simy. All. Zenga

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer (83’ Barrow), De Roon, Cristante, Spinazzola; Ilicic; Petagna (55’ Freuler), Cornelius. A disp.: Gollini (GK), Rossi (GK), Gosens, Castaigne, Melegoni, Mancini, Haas, Schmidt, Bastoni. All. Gasperini

Arbitro: Massa di Imperia
Marcatori: 80’ Mandragora (C), 88’ Palomino (A)
Note – Ammoniti: 35’ Palomino (A), 52’ Capuano (C), 76’ Budimir (C), 83’ Faraoni (C), 85’ Toloi (A), 90’+3 Nalini (C). Recupero: 2’ e 4’.

CROTONE – Crotone ed Atalanta impattano per 1 a 1 nel fango e nel pantano dell’Ezio Scida. Sotto una pioggia battente e sopra un campo al limite dell’impraticabilità le due formazioni non si fanno male. C’è da dire che il Crotone aveva anche trovato il vantaggio all’80’ salvo poi esser riagguantato dagli orobici qualche minuto più tardi.

Ricci influenzato lascia il posto a Budimir

Zenga costretto a qualche cambio per colpa di qualche acciacco. Sampirisi non recupera e viene sostituito da Faraoni mentre l’influenzato Ricci lascia il posto a Budimir con Trotta che si decentra. Nell’Atalanta Gasperini non dispone del Papu e decide di affidarsi al duo Petagna-Cornelius. La partita non riesce a decollare e la prima frazione lascia intravedere davvero poche occasioni da gol. Una delle poche capita a Ceccherini da calcio piazzato ma il colpo di testa va altissimo sopra la traversa. Qualche minuto più tardi è il turno di Nalini  con uno splendido destro che costringe Berisha al volo plastico.

Palomino risponde a Mandragora

Nella ripresa il meteo non concede nessuna tregua e la partita continua a non offrire grandi occasioni da gol. Dopo la sfilza di cambi la partita si accende improvvisamente negli ultimi minuti. All’80’ Mandragora infatti la sblocca: sponda di Ajeti, Berisha esce male e non trova la palla, Mandragora a porta vuota non può davvero sbagliare. L’Atalanta ora attacca, non ci sta a perderla. Ed all’88’ arriva il pareggio: respinta di Cordaz sul tiro di Masiello che arriva proprio sui piedi di Palomino che da pochi passi trova il pareggio.

In pratica termina così: con i padroni di casa che alla fine escono rammaricati per non esser riusciti a mantenere il vantaggio acquisito; i bergamaschi invece escono con un punto in più dal fango dello Scida.

Città di Cosenza dai due volti, sfuma in semifinale il sogno Coppa Italia

Città di Cosenza – Sis Roma 9-11 (2-2; 1-4; 3-1; 3-4)

CITTÀ DI COSENZA: Gorlero, Citino 3, Gallo, De Mari 1, Motta S. 3, De Cuia, Kuzina 2, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R.,  Nisticó, Sena. Allenatore: Capanna.

SIS ROMA: Sparano, Tabani, Gual Rovirosa 3, Marani, Giovannangeli, Tankeeva 2, Picozzi 1, Sinigaglia 1, Galardi 3, Centanni 1, Giachi, Ambrosini, Brandimarte. Allenatore: Formiconi.

ARBITRI: Pascucci ed Ercoli.

NOTE: Uscita per limite di falli Kuzina (Cosenza) nel quarto tempo. Nel secondo tempo ammonito il tecnico della Roma Formiconi per proteste. Nel terzo ammonito il tecnico del Cosenza Capanna, sempre per proteste. Prima della partita osservato un minuto di silenzio in memoria di Brunello Spinelli, campione olimpico a Roma 1960. Superiorità numeriche: Cosenza 1/3 + un rigore e Roma 4/8 + un rigore. Spettatori 200 circa.

Sfuma al termine di una gara combattutissima la finale per il Città di Cosenza. Passa Il turno la Sis Roma, che suda contro una formazione coriacea ma discontinua.

La gara

Termina 11-9 per le capitoline la semifinale di Coppa Italia contro un Città di Cosenza combattivo, che passa in vantaggio, viene superata, riesce a ricucire andando sotto di un gol e si addormenta nuovamente nel finale. Strana la squadra di Capanna, costretto a spremere le sue giocatrici migliori in una rosa con pochi tenori e troppe giocatrici non abituate ad una posta in palio pesante. Cosenza abbandona così i sogni di finale in Coppa Italia, fa i complimenti alla Sis e prende il buono di una gara in cui Roma ha dovuto sudare e lottare al massimo per centrare l’obiettivo.

Cosenza parte a razzo e trova subito due gol con Citino e Silvia Motta. Sembra la giornata di gloria per le calabresi che però spengono l’interruttore e per 14 minuti non trovano il bersaglio subendo un parziale di 5-0. La gara sembra segnata, Citino accorcia sul 3-5 ma Galardi porta la Sis sul 6-3. Inizia il terzo tempo e Cosenza si sveglia. Due reti di Silvia Motta e Kuzina sul tabellone, e il tempo si chiude sul 6-7. Il quarto tempo è ricco di emozioni. Galardi segna per la Sis, Citino accorcia e il botta e risposta va avanti fino all’8-9 con i centroboa protagonisti e le difese ballerine. Cosenza ha la palla del pari, ma in meno di un minuto commette due errori pesantissimi e incassa i centri di Picozzi e Sinigaglia. Il gol di De Mari serve solo per il tabellino. Termina 11-9 con molti rimpianti. Le rossoblu hanno giocato a sprazzi, in alcune fasi hanno dimostrato una identità vincente ma in altri frangenti hanno spento la luce. Capanna registra, si gode una Citino straripante, le prove positive di Kuzina, Silvia Motta e Gorlero, incisive nonostante qualche errore dovuto alla stanchezza, ma riflette sulle prestazioni di alcune giocatrici, forse non pronte a queste occasioni.

L’analisi di Capanna

«Devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa in più – afferma il tecnico Marco Capanna – perché in questi match devi tirare fuori tutto. Volevo più continuità nel fare quanto preparato e non la ho vista neanche nei momenti migliori. È mancata, così come non ho notato la ferocia che devi tirar fuori in partita secca di semifinale. Abbiamo fatto cose buone perché il valore della Sis Roma è alto, ma loro non hanno fatto niente di più di quanto ci aspettavamo. Questo significa che dovevamo esprimerci meglio per colmare quel gradino qualitativo e di consapevolezza che gli avversari hanno in più di noi. Certo la squadra ora ha una sua personalità, ha reagito, non molla mai e anche quando è in difficoltà con molte espulsioni sulle spalle, cerca di fare bene il suo dovere. In queste gare però non basta e devo lavorare in questa direzione. La finale terzo e quarto posto? Ogni gara si gioca per vincere, e anche domani sarà così».

Speranze terzo posto

Appuntamento domani quindi alle ore 14 per la finalina per il 3à/4° posto.