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Quindicenne investita da moto all’uscita di scuola, è grave

MIRTO CROSIA (CS) – Una giovane di 15 anni, di origini romene, è stata investita da una moto all’uscita di scuola nella frazione Mirto di Crosia. Il conducente della moto, un giovane di 18 anni, si è fermato per prestare soccorso alla ragazza. Sul posto, insieme ai carabinieri, che hanno effettuato i rilievi, si è recato il personale del 118 che ha disposto il trasferimento della giovane a Cosenza, dove è stata ricoverata nell’ospedale Annunziata. La ragazza presenta numerosi traumi ed è stata ricoverata in prognosi riservata, ma non risulta essere, secondo quanto si è appreso, in pericolo di vita.

Cosenza, tre automobili in fiamme su viale della Repubblica

incendio-auto-per-ottoetrentaCOSENZA – Tre automobili sono state dalle alle fiamme la notte scorsa a Cosenza nella zona di viale della Repubblica. L’incendio, probabilmente di origine dolosa, ha danneggiato le tre auto che erano parcheggiate una di fianco all’altra e solo l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato danni maggiori. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Squadra Mobile che hanno avviato una serie di accertamenti tecnici per cercare di chiarire la dinamica di quanto accaduto. Due delle auto che sono andate distrutte appartengono ad un medico ed alla moglie che sono anche proprietari di un’azienda agricola.

 

Ancora controlli e sequestri all’Annunziata di Cosenza

img_2029COSENZA – Proseguono i controlli presso i diversi reparti e le strutture dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, coordinati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto, Marisa Manzini. Le attività sono svolte congiuntmente dai Carabinieri della Compagnia di Cosenza e da quelli del NAS, nonché dal personale del NOE di Catanzaro appositamente giunto nel capoluogo bruzio per il controllo del ciclo dei rifiuti. Nell’ambito delle irregolarità riscontrate, si è proceduto al sequestro di un’area di 150 mq posta all’interno del perimetro dell’Ospedale ed adibito a raccolta e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani con attuale rischio di inquinamento ambientale. I relativi verbali sono stati trasmessi al magistrato di turno della Procura cosentina. I reparti speciali intervenuti procederanno alle contestazioni amministrative delle altre irregolarità riscontrate.

Truffa dei falsi braccianti scoperta dalle Fiamme Gialle

ROSSANO (CS) – Le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno scoperto una truffa perpetrata da un’impresa ai danni dell’INPS attraverso 359 assunzioni “fantasma”, con danno alle Casse dello Stato di oltre un milione euro. Al centro della truffa la presentazione all’ente previdenziale di falsi documenti dal 2010 al 2012. Attraverso tali documenti l’azienda ha ottenuto la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione per un importo di circa 550mila euro ed indennità di maternità e malattia per circa 450mila euro con un danno complessivo all’Erario di oltre un milione euro. In particolare la società ha denunciato all’INPS 38.300 false giornate di lavoro effettuate su terreni di cui non aveva mai avuto la disponibilità, attestandone l’utilizzo attraverso il deposito di falsi contratti di comodato. Sono 359 gli inesistenti lavoratori, tra i quali anche soggetti già noti alle forze dell’ordine e gravati da numerosi precedenti penali, denunciati all’Autorità Giudiziaria unitamente agli amministratori e promotori della truffa, responsabili anche di illecita somministrazione di manodopera ed omessa tenuta delle scritture contabili obbligatorie.

Notte di terrore tra Cosenza e Rende. Giovane trentenne minacciato e ferito. 4 arrestati

COSENZA – Notte di terrore per un giovane trentenne di Cosenza. Con la scusa di chiedere un passaggio 4 balordi, un 24enne, un 19enne, un 18enne e un 16enne tutti cosentini, entrano nell’auto del malcapitato ferendolo al volto con forbici. Non solo, ma una volta entrati nell’auto con pesanti minacce gli intimano di consegnar loro la somma contante di 500 euro per poter riavere la sua libertà.

La vittima, nel frattempo derubata del portafoglio, smartphone, orologio da polso e da altri effetti personali, essendo sprovvista del denaro richiesto,  con la scusa di farsi accompagnare a casa per poter prendere il bancomat del padre, riesce a scappare e a dare l’allarme ai genitori e ai vicini di casa.

I malviventi pertanto si danno alla fuga con l’autovettura del malcapitato, ma a seguito di immediate ricerche diramate dagli operatori del 112 del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, è stata  avviata una massiccia caccia all’uomo con numerosi posti di controllo, che ha consentito di intercettare i malfattori che intanto erano giunti a Rende. Dopo aver tentato di dileguarsi a forte velocità ingaggiando un inseguimento con i militari operanti, i quattro criminali, non fermandosi all’alt intimato dagli altri militari di rinforzo dislocati sulle principali arterie stradali, forzando il dispositivo e vistisi alle strette, abbandonano l’auto per darsi ad una rocambolesca fuga a piedi per le campagne circostanti dove, al termine dell’inseguimento, tre di essi sono stati raggiunti e immobilizzati dagli carabinieri. Il quarto, sfuggito alla cattura, a seguito dei primi accertamenti, è stato immediatamente individuato e sorpreso all’interno della sua abitazione con ancora addosso gli abiti bagnati e sporchi di fango per  la precipitosa fuga nelle campagne.

L’operazione ha visto impegnati i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, quelli della Stazione Carabinieri di San Pietro in Guarano e quelli dell’Aliquota Radiomobile di Cosenza.

Gli arrestati per i reati di “Sequestro di persona a scopo di estorsione”, “Rapina”, “Lesioni” e “Resistenza a Pubblico Ufficiale” sono stati associati presso la casa circondariale di Cosenza. Il minorenne invece, è stato accompagnato presso l’istituto di pena minorile di Catanzaro.

Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, Domenico Frascino e coordinate dal Procuratore Capo, Mario Spagnuolo.

Ancora un drammatico scontro sulla 106

STRONGOLI (KR) – Drammatico incidente stradale lungo la statale 106 jonica, in provincia di Crotone, in prossimità dell’abitato di Strongoli. Tre le vetture coinvolte. Si tratta di un furgoncino, di una fiat Uno e di una Mini Paceman. Sul posto personale del 118 ed i vigili del fuoco, oltre alle forze dell’ordine. Secondo quanto si è appreso le persone coinvolte non hanno riportato ferite gravi.4 2

Maxi sequestro di prodotti contraffatti

CATANZARO – La Guardia di Finanza di Catanzaro ha sequestrato oltre 4 mila prodotti contraffatti e denunciato 20 persone nell’ambito di un’azione di contrasto e prevenzione del fenomeno del commercio abusivo di prodotti taroccati che ha interessato l’intera provincia.
I finanzieri del Comando provinciale del capoluogo hanno attuato numerosi interventi in varie località della provincia allo scopo di evitare l’afflusso di venditori abusivi, e quindi, attraverso l’esecuzione di attività mirate di contrasto, hanno potuto individuare i luoghi di maggiore presenza di commercianti abusivi che avevano posto in vendita merce taroccata.

Ponte dello Stretto, Renzi a Rtl: «Se ci saranno le condizioni perché no?»

ponte-strettoROMA – «Se il ponte diventa strumento per unire da Milano a Palermo con la Tav, nonché Calabria e Sicilia, se questo percorso arriva dopo aver fatto la banda larga, allora si può fare. Non è perché lo ha detto Berlusconi è sbagliato. Se ci saranno le condizioni e il progetto permetterà allo Stato di ricavare e non di spendere, perché no?». E’ quanto affermato dal premier Matteo Renzi ai microfoni di Rtl 102.5 tornando sulla questione del Ponte sullo Stretto. «Non gli affido una missione salvifica, ma può avere un effetto simbolico ed essere utile a condizione che arrivi dopo il resto», sottolinea.

Operazione Polyhedron, sgominata banda criminale del cosentino (Video-Foto)

CASTROVILLARI – Detenzione e porto d’armi clandestine; acquisto, spendita e introduzione di banconote false; truffe, furti e ricettazioni, spaccio di sostanze stupefacenti. Sono le accuse di cui devono rispondere, a vario titolo, le 10 persone (di cui una ricercata) coinvolte nell’operazione “Polyhedron” dei Carabinieri del comando provinciale di Cosenza che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un gruppo di persone accusate di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di numerosi reati. Fra gli arrestati figura Cosimo Donato, già in carcere con l’accusa di aver partecipato al triplice omicidio in cui perse la vita il piccolo Cocò Campolongo, ucciso a 3 anni insieme al nonno e alla convivente di quest’ultimo, a Cassano Ionio (Cs), il 14 gennaio 2014. Le vittime, uccise a colpi d’arma da fuoco, furono poi bruciate dagli assassini. Il delitto destò molto clamore per le modalità e per il coinvolgimento del bambino. Con Donato è finita in manette la moglie, Vittoria Bellusci, che avrebbe gestito il gruppo criminale in assenza del marito facendo da tramite fra lui e gli altri componenti del sodalizio criminale. Gli arresti sono stati eseguiti all’alba nei comuni di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro, nel Cosentino. Gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere o agli arresti domiciliari, in base  alle misure emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta del procuratore della Repubblica della citta’ del Pollino, Eugenio Facciolla. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, durate circa un anno, hanno consentito di acquisire elementi di prova circa l’esistenza di un’assocazione per delinquere incentrata sulla famiglia di Cosimo Donato. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa tenutasi al comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, alla presenza del procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Oltre a Cosimo Donato, al quale l’ordinanza di custodia è stata notificata in carcere, sono finiti agli arresti la moglie, Vittoria Bellusci e poi gli altri membri dell’organizzazione criminale: Angelo Bellusci, Mirko Bruno, Francesco Donato, Pasqualina Pellegrini (nelle foto in basso). Ai domiciliari Francesco Pellegrini, Alessio Carmine Tundis e Sandro Cofone. Un altro destinatario di ordinanza di custodia cautelare al momento è sfuggito alla cattura poiché sarebbe all’estero.

Bellusci Angelo
Bellusci Angelo
Tundis Alessio Carmine
Tundis Alessio Carmine
Pellegrini Pasqualina
Pellegrini Pasqualina
Bruno Mirko
Bruno Mirko
Bellusci Vittoria
Bellusci Vittoria
Cofone Sandro
Cofone Sandro
Donato Francesco
Donato Francesco
Donato Cosimo
Donato Cosimo
pellegrini-francesco
Pellegrini Francesco