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Fiction su Duisbug, monta la polemica, «Danno di immagine per la Calabria»

COSENZA «Fiction su Duisburg danno per la Calabria. Vigilanza si occuperà del caso.
L’orrenda fiction trasmessa ieri da Raiuno sui fatti di Duisburg ha cagionato enormi danni di immagine alla Calabria, dipinta in maniera diretta come regione della ‘ndrangheta. Una vergogna, raddoppiata dal fatto che a proporla sia stato il servizio pubblico».

Lo afferma l’on Jole Santelli, vice presidente della commissione antimafia di Forza Italia.

«La Commissione Vigilanza, attraverso i nostri membri – dice Santelli – chiederà lumi al direttore generale e al responsabile dell’area fiction. Non solo la narrazione della puntata è stata tutta incentrata sul rapporto tra la criminalità organizzata e la Calabria ma, cosa ancora più grave, è stato lanciato il messaggio subliminale di un corpo unico, cosa che offende due milioni di cittadini onesti, che vivono di lavoro e sacrifici e che subiscono il peso di una mafia che riguarda, in tutto, poche migliaia di persone.
Da Corrado Alvaro a Giuseppe Berto, da Natuzza a San Francesco, solo per citare alcuni esempi – dice Santelli – la storia della Calabria è densa di grandi personaggi della cultura, della religione che hanno dato contributi straordinari al Paese e su cui la Rai preferisce tacere. Gli esempi positivi danno fastidio a un potere che ha l’interesse di mostrare lo stereotipo di una regione che equivale alla ‘ndrangheta . È una cosa su cui i vertici Rai dovranno assumersi le loro responsabilità».

LE DICHIARAZIONI DEL PROMOTER RUGGERO PEGNA

«Ho visto il film trasmesso da Rai1 sulla strage di Duisburg, rimanendone sconcertato innanzitutto per la pessima qualità cinematografica, al di sotto di ogni standard possibile per la prima rete della Rai. Un film brutto, dilettantistico, d’infimo livello, che ha solo messo insieme ogni tipo di bruttura per offendere un’intera regione; un film talmente mal scritto, diretto e recitato, da diventare a tratti una grottesca caricatura della ‘ndrangheta e della Calabria. La ’ndrangheta esiste, ma è il cancro della Calabria, non la Calabria! Peraltro, oramai è un cancro che non parla solo calabrese (peraltro il dialetto di ieri sera era inquietante quanto inverosimile), ma anche milanese, bolognese, romano e perfino molte lingue del mondo; le lingue e i dialetti di tutti i colletti bianchi dell’imprenditoria, della politica, dell’affarismo che, grazie alle loro collusioni, consentono che questo male sopravviva. Un cancro che, seppur rappresentato da poche cellule impazzite, minaccia e sopravvive alla Calabria onesta, operosa e accogliente, alla magistratura coraggiosa, alle battaglie di tanti giovani che, anche e soprattutto con la cultura, lottano per estirparla, alla Calabria della ricerca e di Università assurte a modelli mondiali come quella di Arcavacata, alla Calabria dell’arte in tutte le sue forme, dell’umanità in ogni sua espressione dell’animo, della fede e dei sentimenti. Un film di pessima qualità come quello che ho visto, a tratti ridicolo e inguardabile, non ha alcun senso, se non quello di fare cassetta, dipingendo in modo vergognoso un’intera regione piena di gente perbene, professionisti, intellettuali, artisti, sportivi, scienziati. Stupisce che una rete come Rai1 non selezioni ciò che trasmette, innanzitutto, in base alla qualità dei prodotti. Un simile film, dal punto di vista tecnico, non avrebbe superato nemmeno l’esame all’asilo del cinema!. Mi chiedo: come mai non si esita a trasmettere continuamente pellicole malfatte, umilianti di un’intera regione e della sua gente, mentre un film come quello su Mimmo Lucano e Riace, che mostra i veri valori della Calabria ammirati in tutto il mondo, rimane chiuso in un cassetto? Come mai non si producono opere sulla storia millenaria di questa regione, da sempre al centro di scambi artistici e culturali con tutti i centri della Civiltà del Mediterraneo e del mondo intero, esaltandone figure storiche e territori unici per bellezza e potenzialità turistiche? La ‘ndrangheta non si estirpa con libri e pellicole dozzinali, utili solo a nutrire la morbosità  di appassionati del genere, ma con la presenza dello Stato, troppo spesso lontano da questa regione, abbandonata a se stessa; una regione con strade e infrastrutture inadeguate, con un’autostrada fintamente inaugurata ma ancora non finita, con una rete ferroviaria da terzo mondo. La parodia di ieri, perfino girata altrove, può servire soltanto a improbabili gare di audience televisive, non certamente a creare coscienze e rendere giustizia a un pezzo d’Italia che merita di essere rappresentata per le sue tante e indiscutibili eccellenze e positività.  I calabresi sono stanchi di queste ‘farsificazioni’, termine inesistente ma che in questo caso rende bene l’idea di becere operazioni commerciali tra il falso e la farsa, come quella andata in onda ieri».

FORZA ITALIA COSENZA

«Un’offesa alla Calabria. Questo e nient’altro, secondo il consigliere regionale Gianluca Gallo, è “Duisburg-Linea di sangue”, il tv movie andato in onda su Rai1. «Sorvolo sui giudizi critici su attori e regia – premette il capogruppo della Cdl – ma non credo sia giusto né possibile cancellare la sensazione di profonda amarezza lasciata dall’assistere alla riproposizione, coi soldi del canone e dunque degli italiani, di una sequenza infinita di luoghi comuni». Prosegue Gallo: «Che in Calabria ci sia la ‘ndrangheta è noto. Che la Calabria sia tutta ‘ndrangheta, come racconta il film in parola, è cosa fuori dal mondo. La nostra è stata ed è, nonostante tutto, una terra di grandi civiltà, fini intellettuali, grandi talenti. Fissare le telecamere solo sulle zone d’ombra può anche essere legittimo, ma spingersi a lasciar intendere che null’altro vi sia oltre quelle è assurdo, scorretto, falso». Un atteggiamento, sottolinea ancora l’esponente della Cdl, «negativo anche sotto il punto di vista del messaggio che passa sul piano della lotta alla ‘ndrangheta: sostenere che la Calabria sia tutta e solo coppole e lupara vuol dire fare un grande favore ai clan, dal momento che dove tutto è ‘ndrangheta nulla è ‘ndrangheta. Noi pensiamo che la Calabria sia altro, e che la lotta alle ‘ndrine, anche attraverso il cinema e la tv, siano altro. Per questo ci ribelliamo ad una rappresentazione buona soltanto a deridere un intero popolo per chissà quale interesse». Conclude Gallo: «Trattandosi di produzioni in genere sostenute anche dalla Regione, sarebbe opportuno che la giunta regionale chiarisse la portata del sostegno garantito e la propria posizione di fronte ai frutti avvelenati del film: il silenzio del governatore di fronte all’ennesima mortificazione ingiustificata inflitta ai calabresi è davvero assordante. Presenterò un’interpellanza perché della questione si discuta in Consiglio regionale, valutando anche la possibilità di adire le vie giudiziarie per ottenere un risarcimento da destinare al finanziamento di progetti di educazione alla legalità nelle scuole».

 

FONTE FOTO http://chetvfa.altervista.org/

 

 

Forza Italia contro Morra, «Il suo comportamento lascia inorriditi»

ROMA – «Una vicenda che lascia inorriditi». Così la vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Jole Santelli e i parlamentari di FI Roberto Occhiuto e Giorgio Mulè hanno descritto, in una conferenza stampa, il comportamento del senatore M5S Nicola Morra.

I tre raccontano di aver rintracciato documenti, tra cui un verbale della Gdf, nei quali si dice che Morra il 20 febbraio 2018 (allora non era presidente della Commissione antimafia) si è recato alla Gdf alle 22 per depositare un dvd in cui c’è una intercettazione ambientale avvenuta a casa sua.

Cinque giorni prima, infatti, aveva aveva invitato un indagato, Giuseppe Cirò, ex capo segreteria del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, denunciato da quest’ultimo dopo aver scoperto una serie di illeciti rimborsi ai danni dell’amministrazione comunale. «Lo ha trasformato in delatore», hanno commentato i tre esponenti di FI. «Il maresciallo a cui ha consegnato il dvd e il pm che ne ha disposto la trascrizione sono diventati consulenti dell’Antimafia».

Fonte Ansa

Morte Coriolano Martirano, il cordoglio di Occhiuto e Santelli

COSENZA – «Con la scomparsa di Coriolano Martirano scompare un pezzo della città di Cosenza, una grande personalità, dall’ineguagliabile spessore umano e culturale, che ha attraversato il secolo scorso vivendo sempre sospinto dalla sete della conoscenza».

Così il sindaco Mario Occhiuto e il suo vice Jole Santelli esprimono profondo cordoglio per la morte dello storico decano dell’Accademia cosentina.

«Coriolano Martirano apparteneva a quella Cosenza attenta e intelligente, colta, la città di Telesio e della tradizione dell’Accademia cosentina, di cui era una presenza costante e identificativa. Non si può fare a meno di ricordarne le doti di marito e padre esemplare, un cittadino autentico che resterà nel cuore di Cosenza.

Quella Cosenza antica in cui è nato e che nel tempo non ha mai abbandonato. Custode della memoria e dell’identità collettiva di una comunità che ha amato profondamente, come ha amato il Centro storico e i luoghi che è riuscito a narrare con sapienza. Di Coriolano Martirano ci mancheranno lo sguardo sul nostro micro-mondo e l’inconfondibile arguzia storico-culturale. Giungano alla moglie Maria Cristina, amica carissima, e ai due figli Ada e Luigi le condoglianze più sentite da parte dell’intera amministrazione comunale e dei cosentini a cui il professore Martirano lascia in eredità testi di valore incommensurabile».

Movimento NOI: «Jole Santelli dovrebbe dimettersi»

COSENZA – Sta sollevando polemiche, soprattutto in contesti politici, il mancato avvio della stagione lirica del Rendano. A tal proposito riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Movimento NOI – RETE UMANA Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico: 

«Apprendiamo dagli organi della stampa che il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza per la prima volta, dopo anni, non avrà la sua stagione lirica. A Dicembre, doveva esordire con “la Traviata”. A questo punto, non possiamo fare altro che rivolgerci all’assessore alla cultura e gli eventi, onorevole Jole Santelli, non tanto per richiamarla alla sua responsabilità, quanto invece, per chiederle conto di tutto ciò che non ha fatto, e metterla di fronte alla sua totale inadeguatezza, inettitudine e immobilismo. La sua attività, si fa per dire, anche in questo campo (è anche assessore del decaduto centro storico) si è caratterizzata di fronte ai cittadini solo per spot elettorali e scadenti proclami. Dopo aver assistito a “Cosenza Cultura” che non ha prodotto nulla o forse solo qualche incarico esterno, oggi, assistiamo a continui annunci che alla fine non hanno prodotto nulla. Se la stagione lirica del Rendano non verrà fatta, il danno all’immagine che subirà Cosenza sarà gravissimo e questo, sarà responsabilità dell’inettitudine di un assessore e di una Giunta che appaiono ai cittadini più attenti a luci, addobbi e concerti di fine anno, come se tutto ciò, fosse cultura che rappresenta la Città di Telesio e dell’Accademia CosentinaIl Teatro Alfonso Rendano di Cosenza – desidera ricordare il Movimento NOI al Sindaco Mario Occhiuto – è un Teatro di Tradizione e in quanto tale, deve riperpetuare proprio la grande tradizione del Teatro che risiede nella Lirica, onore e lustro dell’Italia nel mondo. È opportuno sottolineare che, se un politico della sua levatura, non riesce a dare nulla alla propria Città se non cattive figure, sarebbe il caso che si dimettesse. Il Teatro e la Città Storica, fiore all’occhiello del mondo della Cultura e dell’Arte, non meritano tanto disonore e mortificazione. Speriamo che le notizie della stampa locale siano prive di fondamento e che, in uno scatto di orgoglio, l’assessore Santelli riesca a smentirci, aprendo già da domani il Teatro Rendano alla stagione lirica 2019». 

Cold case Cosenza, Santelli: «Operazione importante»

COSENZA – «L’indagine che ha portato stamani ad alcuni arresti a Cosenza, per un omicidio avvenuto 18 anni fa, disvela, al netto di ogni risultanza che non potrà non emergere dalle sentenze, meccanismi criminali che rischiavano di finire nell’oblio.»

E’ quanto ha affermato la vice presidente della commissione antimafia, on.Jole Santelli.

«Mi pare di poter dire che le parole più confortanti – dice Santelli – siano giunte dal procuratore Nicola Gratteri che ha sottolineato come, finalmente, gli organici della DDA siano stati potenziati consentendo la possibilità di avere tre sostituti sulla Provincia di Cosenza.

Si tratta di un passo in avanti imprescindibile – prosegue la vice presidente della commissione antimafia – se vogliamo concretamente contrastare la criminalità organizzata sul territorio. Fermo restando che ogni indagine  deve seguire i percorsi del diritto – continua Santelli – è confortante registrare ancora una volta la serietà e l’incisività della fase di indagine, in un contesto di tempi che non era certo facile. È estremamente importante fare luce su delitti caduti nell’oblio sia per la lettura complessiva degli assetti anche attuali, sia per sottolineare la necessità che si deve tentare di dare risposte a delitti rimasti nell’oscurità.»

Consiglieri Rende: «Su Occhiuto – Santelli intervenga Berlusconi»

RENDE (CS) – Nota stampa congiunta dei consiglieri comunali di Rende, Mario Bruno, Mario Bartucci, Enrico Monaco, Annarita Pulicani e Serena Russo, che di seguito pubblichimo:

«È veramente di inaudita gravità il comportamento tenuto dal coordinatore regionale di Forza Italia Iole Santelli nonché vice Sindaca del candidato alla presidenza della regione Mario Occhiuto. Si ripete la stessa situazione delle elezioni politiche scorse, Occhiuto e la Santelli fanno coppia fissa per turlupinare tutta la base e gli elettori di Forza Italia ed occupare impropriamente posti al sole nel Parlamento e senza tener conto di nessuna delle istanze avanzate in questi giorni a favore di altri candidati ed aree molto forti del partito. Questa volta però non ci saranno distratti dirigenti nazionali a fare le liste ma il popolo calabrese dovrà e saprà valutare con attenzione le prepotenze messe in atto da questa fallace coppia. Ha ragione il Senatore Fazzone, coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia,  quando dice che la Calabria e Forza Italia soprattutto, per poter vincere hanno bisogno di tutte le forze del centro destra e di tutte le aree che hanno portato voti alla bandiera di Forza Italia.

La designazione di Occhiuto va invece in direzione opposta: un atto prepotente imposto ad una cerchia di dirigenti locali che pensano solo al loro tornaconto personale invischiandosene dei problemi della Calabria.

I consiglieri comunali di Rende chiedono al presidente Berlusconi e all’onorevole Taiani, entrambi allo scuro di queste poco chiare manovre, di intervenite e di porre fine a questi atti prepotenti che stanno solamente provocando allontanamenti e diverbi negli elettori e nella base di Forza Italia.

Ci si aspetta un gesto riparatore prima che sia troppo tardi».

 

 

 

Tragedia Raganello, Oliverio rientra dall’Estero. Santelli: «Incredulità»

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, appreso del tragico incidente nelle Gole del Raganello, profondamente addolorato, per la perdita di vite umane nel corso di una escursione che si è trasformata in tragedia, è costantemente in contatto per seguire l’evoluzione delle operazioni con il Prefetto di Cosenza Dott.ssa Galeone, con l’Assessore Regionale Roberto Musmanno, già sul posto, con il dirigente della Protezione Civile Carlo Tansi, prontamente attivatosi, con il Generale Mariggiò, Commissario di Calabria Verde, che ha messo a disposizione mezzi e strutture e con Luca Franzese del Soccorso Alpino, tutti direttamente impegnati nelle operazioni di soccorso .

Le parole di Oliverio

«Non ci sono parole – ha dichiarato il Presidente Oliverio -. E’ una sciagura immane che lascia sconvolti. Una occasione per trascorrere in compagnia una giornata lieta che si è trasformata in una così grave tragedia, lascia ancor di più attoniti».

Il Presidente Oliverio che si trova fuori regione ha deciso il rientro immediato. 

Jole Santelli

Queste invece le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Jole Santelli: «Ci lascia increduli la tragedia che ha colpito un gruppo di escursionisti questo pomeriggio, travolto da un torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore nelle Gole del Raganello, nel comune di Civita. 
Ringraziamo i vigili del fuoco che stanno lavorando nell’area insieme al gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese per trarre in salvo i superstiti e ci associamo al dolore dei familiari delle vittime a cui va tutta la nostra vicinanza»

Emergenza abitativa a Cosenza, Santelli replica a Guccione: «Si rivolga alla Regione, non al Sindaco»

COSENZA – «Il Sindaco di Cosenza non è tenuto ad aprire alcun tavolo istituzionale, il tavolo è già in corso in Prefettura». E’ quanto dichiara il vice sindaco di Cosenza, Jole Santelli, replicando – sulla questione dell’emergenza abitativa – alla richiesta avanzata dal capogruppo consiliare a palazzo dei Bruzi della “Grande Cosenza” nonché consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione (leggi qui). 

«La Regione – continua Santelli – che per giunta è proprietaria dell’immobile in questione, ha fatto solo una fugace comparsa. Chieda dunque l’onorevole Guccione proprio alla Regione Calabria di assumersi le proprie responsabilità ad iniziare dal ripristinare il fondo per la locazione immobili che è stato cancellato e a cui il Comune di Cosenza provvede da solo, oltre al fatto di assumere iniziative sull’immobile di via Savoia che è appunto di proprietà regionale».

Elezione Tallini, Jole Santelli, «Oliverio si avvia ad un tramonto inglorioso»

COSENZA – «L’elezione di un rappresentante dell’opposizione “vera” nell’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ha sanato una ferita inferta alla democrazia da un centrosinistra che, su ispirazione del presidente Oliverio, ha sempre ricercato inciuci e accordi trasversali con i consiglieri più disponibili a queste operazioni».  Lo scrive in una nota Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia. «Per la verità, Oliverio ci ha provato anche questa volta a violare le regole più elementari della democrazia istituzionale, ma non ha trovato la sponda sperata, soprattutto per il senso di responsabilità del presidente Irto e di altri esponenti della maggioranza. Era una nomina di spettanza dell’opposizione e non si capisce a che titolo Oliverio è entrato a gamba tesa, pretendendo di scegliere lui il candidato della minoranza. Un’arroganza senza precedenti. Il dato politico più importante è che l’elezione a segretario del consigliere Mimmo Tallini  ha messo fine all’era dei trasversalismi alimentati ad arte da un presidente che si sta avviando tristemente verso il tramonto della sua esperienza. Trasformismi ed inciuci sono serviti solo ad Oliverio per mettere a tacere le fibrillazioni nel suo partito e nella sua maggioranza, ma hanno fatto molto male alla Calabria e alla sua assemblea che ha perso così prestigio e autorevolezza. Ora le posizioni in Consiglio regionale sono più chiare. Sappiamo bene qual’è il perimetro della maggioranza e sappiamo bene qual è il perimetro dell’opposizione. E soprattutto sappiamo che Oliverio è totalmente isolato politicamente, un uomo avviato ad un mesto e inglorioso declino».

Roberto Occhiuto nuovo vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera

ROMA – Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, dopo un confronto con Silvio Berlusconi e con la vice presidente vicaria del gruppo del partito alla Camera, Mariastella Gelmini, ha nominato Roberto Occhiuto vice presidente del gruppo Forza Italia a Montecitorio. La decisione è stata ratificata, con voto unanime, dall’assemblea del gruppo azzurro. «Il partito non poteva fare scelta migliore – commenta Jole Santelli – Le sue capacità, la sua caparbia e le sue competenze saranno ancora di più a disposizione del partito, fungendo da punto di riferimento per i colleghi in aula e spina nel fianco ad una maggioranza ormai allo sbando. A nome di tutto il coordinamento regionale di Forza Italia auguriamo con orgoglio a Roberto i migliori auguri di buon lavoro per questa nuova importante sfida, certi del suo grande impegno  e della serietà istituzionale che da sempre lo contraddistingue».