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Gdf: imprenditore denunciato per bancarotta fraudolente

Guardia di FinanzaVIBO VALENTIA – Il titolare di un’impresa di calcestruzzo è stato denunciato dai militari della Guardia di finanza di Vibo Valentia per bancarotta fraudolenta.
L’imprenditore ha distratto dalla procedura fallimentare beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 200 mila euro.

Lo scopo era quello di non influenzare negativamente gli istituti bancari ed i fornitori ed ha quindi pensato di riportare, falsamente, in contabilità crediti inesistenti per oltre 700 mila euro.

La Calabria e il suo rapporto con la legge delle quote rosa

COSENZA – Nel 2014, l’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha permesso l’approvazione della legge n°56 del 7 aprile c.a. , pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n°81. Quest’ultima prevede che, per i comuni superiori ai tremila abitanti, i due sessi debbano equipararsi per un totale, superiore ad entrambi, pari o maggiore del 40% con dovuto arrotondamento aritmetico (includendo anche la figura del Sindaco). Nel caso degli uomini il problema non si pone, nel caso delle donne, invece, la questione è molto più complicata. Analizzando il problema delle cosiddette “Quote Rosa” nelle Giunte dei vari Comuni calabresi, scelte secondo il criterio del numero di abitanti, la situazione è veramente critica.Il-significato-delle-quote-rosa

Partendo dalla città di Cosenza, la quale si è vista annullare la Giunta dal Tar il 10 aprile 2015, il dato è il seguente: una sola rappresentante donna della Giunta su nove componenti (12%). Analizzando alcuni Comuni (non tutti) della Provincia cosentina, gli unici ad aver rispettato la legge sulle Quote Rosa sono i comuni di Mendicino, quello di Praia a Mare e quello di Diamante, tutti e tre con la percentuale del 40%, oltre a quello di Rende che arriva al 38% avendo 3 donne su 8 come rappresentanti della Giunta. Chi si avvicina, ma non raggiunge la percentuale prevista sono i Comuni di Amantea e di Acri con il 34%. Gli altri si attestano al di sotto del 30%: Corigliano 25%, Castrolibero 20%, Montalto 17% (Tar ne annulla la Giunta il 12 gennaio 2015), Rossano 13%. Ma c’è anche chi non ha nessun componente di sesso femminile nella Giunta: Bisignano e Cetraro.

Nella Provincia catanzerese la situazione è molto simile: i Comuni di Catanzaro, Botricello e Girifalco rispettano le quote rosa con il 40%, Borgia, Sellia Marina e Chiaravalle Centrale sono al 20%, Gizzeria e Lamezia Terme al 17% e, dei comuni analizzati, solo quello di Davoli non ha alcun esponente donna nella Giunta comunale.

In quella vibonese i dati raccolti sono i seguenti: il Comune di Tropea si attesta al 50% (2su4), i Comuni di Briatico, Mileto, Pizzo raggiungono il quorum delle quote rosa con il 40%, la città di Nicotera si attesta al 20% con un esponente donna su cinque (si tratta di un Assessore esterno, come riportato dal sito ufficiale del Comune) mentre Vibo Valentia, Filadelfia e Serra San Bruno si attestano allo 0%.

Nella Provincia di Crotone la città di Isola di Capo Rizzuto ottiene il 50%, quella di Melissa il 40%. Le cittadine di Crucoli e di Petilia Policastro si fermano al 20%, Mesoraca al 15% e la città pitagorica di Crotone al 12%; per Rocca Bernarda e Rocca di Neto nessun rappresentante donna.

Nella zona del Reggino la situazione è la seguente: Locri è la città che si attesta al 50%, seguita dal capoluogo di provincia Reggio Calabria con il 40%, Cittanova 34% (2su6), seguita da Motta San Giovanni, Palmi e Scilla con il 20%, Bovalino con il 15%, Rosarno con il 12%, Bagnara Calabra, Polistena e Villa San Giovanni con lo 0%.

Dalla raccolta di questi dati emerge un dato abbastanza importante: nelle giunte calabresi la partecipazione attiva delle donne in politica è veramente scarsa, eccezion fatta per alcuni casi. La legge Delrio non è quindi applicata in toto dalla maggior parte dei Comuni calabresi. Una legge che dovrebbe tutelare la parità dei sessi nella formazione delle Giunte comunali ma, in realtà, non obbliga nessun Comune a doverlo fare, della serie: ognuno comanda a casa propria.

Alessandro Artuso

Nascondeva pistola nel resort, arrestato

pistolaVIBO VALENTIA – Un imprenditore è stato denunciato e suo figlio arrestato nel corso di una perquisizione della squadra mobile di Vibo Valentia nel loro villaggio, il Baia Tropea Resort di Parghelia. Domenico Comerci (39), è stato arrestato per una pistola con matricola abrasa trovata nella sua auto. Il padre, Nicola Francesco (67), è stato denunciato per il possesso di 5 cartucce. Gli agenti hanno trovato, in una cella frigorifera spenta, 3 donne dipendenti del villaggio ma prive di contratto.

Azienda fallita, sit-in dei lavoratori

ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – E’ iniziato a Rombiolo il presidio dei 120 lavoratori della “Gam Oil & Gas” davanti ai cancelli chiusi dell’azienda, che produceva carpenterie metalliche, dichiarata fallita. Il fallimento ha fatto seguito alla sospensione della produzione, provocata da un volume di debiti per circa 18 milioni di euro. Una delegazione della Rsu ha incontrato il sindaco di Rombiolo, Giuseppe Navarra, per organizzare il consiglio comunale aperto programmato per domani.

Perde il controllo in auto e finisce contro un albero

VIBO VALENTIA – Ieri sera per le strade di Vibo, una donna di Reggio Calabria, Caterina Porpiglia, 35 anni, perdendo il controllo della propria automobile, si è schiantata contro un albero. Rimasta gravemente ferita è stata trasportata in ospedale, poi trasferita a Catanzaro. Nel corso della mattinata di oggi le sue condizioni sono peggiorate e nonostante lo sforzo dei medici, la donna è deceduta. I carabinieri stanno indagando per accertare le cause della perdita del controllo del mezzo.

Sequestrato ordigno con elevato potenziale esplodente

VIBO VALENTIA – Un ordigno rudimentale con un elevato potenziale esplodente, tale da poter distruggere un locale, è stato sequestrato dagli agenti della squadra volanti della Questura di Vibo Valentia che hanno arrestato due persone incensurate. Si tratta di Alessandro La Rosa, 20 anni e Andrea Montuoro, 21 anni, entrambi di Tropea. Il primo è figlio di Francesco La Rosa, alias “Il Bimbo”, presunto boss all’omonimo clan di Tropea. Le indagini proseguono per capire a cosa fosse destinata la bomba.

Spara lo zio, arrestato

VIBO VALENTIA – La squadra mobile di Vibo Valentia ha arrestato Pasqualino Callipo, 29 anni, accusato di avere ferito a colpi di pistola, il 20 ottobre, lo zio Francesco Callipo (54). L’uomo era andato in ospedale dicendo di essere stato ferito mentre era in un campo a Briatico. Gli investigatori non gli hanno creduto e sono risaliti al nipote.
All’origine del gesto vecchi contrasti. Gli agenti hanno trovato un fucile e una pistola legalmente tenute ma non l’arma usata per il ferimento.

E’ calabrese il nuovo albero di Natale del Vaticano

ROMA –  Il Vaticano accoglie l’albero di Natale donato dalla regione Calabria a Papa Francesco. Si tratta di un abete bianco, alto 25,5 metri, con un diametro di 55 centimetri per 10 metri di larghezza della chioma ed un peso di 80 quintali. L’albero, proveniente dalla zona “Passo dell”Abate”  (Vibo Valentia, verrà posizionato a fianco dell’obelisco.

Batte la testa in ambulanza e muore, i familiari denunciano

SERRA SAN BRUNO (VIBO VALENTIA – Caterina Umbrello, 89 anni, si è spenta all’ospedale di Catanzaro, dove versava in stato comatoso a seguito della caduta nell’ambulanza che la stava portando all’ospedale di Serra San Bruno. La donna cadendo nell’ambulanza, infatti, aveva battuto la testa, e da due settimana era in coma. I familiari dell’anziana hanno sporto denuncia, e l’Asp di Vibo Valentia afferma che l’incidente sarebbe stato causato da una manovra dell’autista per evitare una macchina sbucata di colpo sulla strada.

Vibo: migliorano le condizioni dell’insegnante di violino

Per quanto ancora critiche, stanno migliorando le condizioni di Domenico Lombardo, il maestro di violino ferito gravemente da Caterina Cananzi, madre della 26enne con cui intratteneva una relazione. L’uomo, dopo i primi soccorsi ricevuti a Vibo, è stato trasferito a Palermo, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata. Non ci sono dichiarazioni dalla colpevole, Caterina Cananzi, agli arresti per tentato omicidio.