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Truffa Inps, intascavano indennità ma vivevano all’estero

REGGIO CALABRIA – Erano titolari di assegni sociali dell’Inps ma, pur risultando residenti in Italia, vivevano stabilmente in Argentina. Quattro persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria con l’accusa di indebita percezione delle indennità per centoquarantamila euro. Secondo quanto accertato dai finanzieri gli interessati erano rientrati in Italia al compimento del sessantacinquesimo anno di età per il tempo strettamente necessario ad adempiere alle formalità necessarie all’ottenimento del beneficio. Nel periodo di permanenza in Italia le persone indagate hanno acceso un conto corrente o libretto bancario o postale su cui far confluire le somme indebitamente spettanti e gestiti da persone compiacenti e appositamente delegate. Per comprovare l’effettiva assenza dall’Italia dei percettori delle indennità, sono stati effettuati i dovuti riscontri. L’Inps ha sospeso i pagamenti e avviato la procedura per il recupero degli importi indebitamente ottenuti.

Omicidio nel catanzarese, ucciso a colpi di arma da fuoco

CATANZARO – Il cadavere di un uomo, di cui non si conoscono le generalità, è stato rinvenuto nelle campagne tra i comuni di Borgia e Girifalco, in provincia di Catanzaro. Sul corpo sono evidenti i segni di alcuni colpi di arma da fuoco. I Carabinieri hanno avviato le operazioni per identificare la vittima e sul posto sono stati i rilievi del reparto investigazioni scientifiche necessari per raccogliere elementi utili alle indagini. La vittima è di un uomo di 49 anni, Antonio Maletta. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo era già noto alle forze dell’ordine. Contro di lui è stato sparato un colpo di fucile caricato a pallettoni. Maletta si trovava nella zona di campagna, nel territorio di Girifalco, per alcuni lavori in un suo podere.

Stalking e maltrattamenti, misura restrittiva per un giovane cosentino

COSENZA – Maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e stalking nei confronti del coniuge e di altri familiari. Sono i reati contestati ad un giovane di Cosenza di 28 anni sulla base degli indizi raccolti dalla locale squadra mobile al termine di una rapida ma articolata indagine condotta nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione promossa dal questore Luigi Liguori, con particolare riferimento al contrasto dei reati commessi in ambito familiare. Gli agenti della Polizia di Stato questa mattina hanno eseguito nei confronti dell’uomo, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese ed ai luoghi dalle stesse frequentate, nonché l’obbligo di dimora nel comune di residenza con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 20 alle ore 8. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza Francesco Luigi Branda su richiesta del Pm Frascino, titolare del fascicolo. Nel corso della contestuale perquisizione domiciliare e veicolare è stata inoltre rinvenuta sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 47,50 grammi, una mazza da baseball in alluminio ed un coltello da cucina con una lama di undici centimetri.

Operazione “All walking”, Spagnuolo: «Combattiamo questo fenomeno»

COSENZA – «La Procura della Repubblica di Cosenza è impegnata nell’azione di contrasto di questa tipologia di reati che finiscono per pregiudicare il corretto funzionamento della Pubblica amministrazione determinando, nello specifico, la compromissione della tutela della salute dei cittadini». Lo ha detto il Procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo commentando l’operazione antiassenteismo che ha portato all’emissione di 18 provvedimenti cautelari a carico di medici e dipendenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza in servizio a Rogliano. Il procuratore Spagnuolo ha sottolineato, inoltre, «l’importanza dell’attività portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Rogliano».

Milano, confiscati beni per 500mila euro ad un uomo originario del reggino

MILANO – La Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Brescia ha sequestrato beni mobili ed immobili di proprietà di Antonino Scopelliti, 77enne originario di Reggio Calabria, condannato in via definitiva per diversi reati tra i quali furto, contrabbando, lesioni, usura ed estorsione. Il provvedimento di sequestro odierno è stato emesso dal Tribunale di Brescia, Seconda Sezione Penale e Misure di Prevenzione, in accoglimento della proposta per l’applicazione della misura di prevenzione avanzata dal Direttore della Dia. I beni sottoposti a sequestro ammontano a oltre duecentomila euro e risultano costituiti da una villetta a Capriolo  e da titoli e beni per oltre 50.000 euro. A Scopelliti sono stati confiscati nei giorni scorsi anche due appartamenti, anche questi a Capriolo, del valore stimato di trecentomila euro.

Crotone, scoperta azienda “fantasma”.

CROTONE – La Guardia di Finanza di Crotone ha scoperto una  truffa perpetrata da un’impresa di pulizie operante nella provincia Crotonese, mediante la fittizia assunzione di personale dipendente. L’attività investigativa ha evidenziato l’insussistenza dell’azienda per via della carenza dei requisiti richiesti dalla legge . Inoltre, gli accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Crotone hanno evidenziato la totale assenza di documentazione contabile ed amministrativa atta a comprovare l’effettivo svolgimento di un’attività economica. L’impresa era stata creata con la veste giuridica di società a responsabilità limitata, per giustificare l’assunzione fittizia di manodopera, con l’esclusivo scopo di consentire ai presunti prestatori d’opera l’indebita percezione delle indennità di malattia, maternità e disoccupazione e la fittizia costituzione di contributi al fine di maturare i requisiti per la pensione di anzianità. A conclusione dell’attività sono stati disconosciuti i rapporti di lavoro e le connesse prestazioni previdenziali di cui hanno beneficiato i falsi lavoratori per oltre 150.000 Euro. Deferiti all’Autorità Giudiziaria l’amministratore della società e 42 “falsi” lavoratori, in concorso col predetto, per i reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di indebite erogazioni previdenziali ed assistenziali e di falsità ideologica commessa da privati in atti pubblici.

 

 

Camorra, racket e gioco online. Arresti nelle province di Cosenza e Catanzaro

COSENZA – Vasta operazione nelle province di Caserta, Napoli, Benevento, Viterbo, Parma, Cosenza e Catanzaro, con i carabinieri di Casal di Principe che stanno dando esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di 46 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ricettazione, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e commessi per agevolare il clan dei Casalesi. L’indagine ha consentito di ricostruire l’articolazione del sodalizio criminale operante nei comuni dell’Agro Aversano, riconducibile al clan dei Casalesi dedita, tra l’altro, al racket delle estorsioni e alla gestione delle piattaforme di gioco on line.

Migranti in protesta alla tendopoli di San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – Un centinaio di migranti, residenti nella tendopoli di San Ferdinando, sta inscenando una protesta nel comune di San Ferdinando per chiedere l’attenzione delle istituzioni sulle loro condizioni e il ripristino della corrente elettrica staccata per evitare situazioni di rischio.

I manifestanti sollecitano maggiori diritti compreso quello alla casa, condizioni migliori di vita, lo snellimento delle procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno e il ripristino della corrente elettrica nella tendopoli che, nei giorni scorsi, era stata staccata per prevenire possibili incidenti o incendi visto che molti allacci erano stati realizzati senza alcun criterio di sicurezza.
Dopo un’assemblea nella tendopoli, promossa dall’associazione “Campagne in Lotta”, i migranti, in corteo, dietro uno striscione con scritto “Uniti e unite contro sfruttamento, confini e repressione”, hanno raggiunto il municipio per chiedere un incontro al sindaco Andrea Tripodi.

Droga, sequestrati 55 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Gli uomini del comando provinciale di Reggio Calabria, insieme a funzionari dell’Agenzia delle Dogane dell’Ufficio antifrode di Gioia Tauro, con il coordinamento della procura della Dda, hanno sequestrato 55 chilogrammi di cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro. La droga è stata trovata all’interno di un container, che trasportava fusti contenenti succo di limone, proveniente dall’Argentina e destinato a Gioia Tauro. Le indagini sono state condotte anche attraverso una serie di incroci documentali, successivi controlli di container sospetti, e sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane ed unità cinofile della Guardia di finanza. La cocaina sequestrata, suddivisa in 51 panetti, per un totale di 55 chilogrammi, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 11 milioni di euro. L’attività svolta dalle fiamme Gialle si inserisce nell’ambito della più generale intensificazione delle attività di controllo volte al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel porto di Gioia Tauro che ha portato, solo nell’anno 2016, al sequestro di oltre 1600 chilogrammi di cocaina purissima.

Colpito da un lampione mentre assiste a partita, fuori pericolo un 13enne

BELVEDERE SPINELLO (KR) – E’ stato giudicato fuori pericolo il tredicenne di Belvedere Spinello rimasto ferito, nel pomeriggio, a causa della caduta di un palo dell’illuminazione dello stadio cittadino dove il ragazzo stava assistendo ad una partita di calcio del campionato di Seconda categoria. Al ragazzo, che è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, è stata riscontrata una frattura alla spalla e sono state suturate delle ferite al viso. Da una prima ricostruzione pare che il tredicenne si sia reso conto che il palo stesse cadendo e, per questo, si è lanciato in avanti. Nel salto ha battuto il mento sui gradoni della tribuna sottostanti. La pronta reazione, però, gli ha consentito di evitare di essere colpito in testa dal palo della luce. La partita tra la squadra locale e le Stelle Azzurre di San Giovanni in Fiore è stata sospesa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti.