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Elezioni universitarie: intervista ai ragazzi di Controverso

Il prossimo 28 e 29 Novembre, si terranno le elezioni studentesche presso l’Università della Calabria per il rinnovo in seno al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione. Tra le 4 liste che si presentano, per un totale di 24 candidati per 6 posti disponibili, vi è Ateneo Controverso, con lo slogan “Bacia ad occhi chiusi, vota ad occhi aperti”.

Ed è proprio questo quello che chiedono: «un voto d‘opinione sulla base del loro programma politico e sulla base dell‘attività svolta in questi anni».

I giovani ragazzi di Controverso, sono Enrico Prete e Costantino Talia in Consiglio  di Amministrazione; Erica Aversa, Elma Battaglia, Davide Merando e Giuseppe Montagna in Senato.

Abbiamo posto loro alcune domande.

Ateneo Controverso, quando nasce e come si è formato l’attuale gruppo?

L’esperienza politica di Ateneo Controverso nasce nel 2008 con la rimodulazione del sistema universitario dell’era Gelmini. Nasce dalle battaglie del movimento dell’Onda contro i tagli e contro la concezione del mondo della formazione e della società ai tempi della crisi. Da sempre abbiamo denunciato e costruito percorsi di conflitto su temi che hanno riguardato il mondo accademico, così come del nostro paese, senza però mai dimenticare che alla critica di uno stato di cose attuali, debba necessariamente accompagnarsi un’elaborazione politica, volta a migliorare le condizioni materiali e culturali degli studenti, e di un intero modello economico e sociale.

Quali risultati avete finora ottenuto come associazione?

Ateneo Controverso è un laboratorio politico privo di strutture e gerarchie e non un’associazione. La più grande vittoria politica che abbiamo ottenuto nel corso degli anni è la reale partecipazione studentesca basata su idee e temi e non su clientele. Abbiamo portato avanti insieme agli studenti diverse vertenze sui problemi inerenti l’organizzazione della didattica, raggiungendo, seppur minimi, importanti risultati così come su temi di carattere generale. La nostra attività si è basata principalmente sulla costruzione di campagne di mobilitazione riguardo il tema del diritto allo studio, il diritto alla mobilità, il diritto all’abitare, la tutela del territorio, la centralità dei saperi e del lavoro all’interno della società. Riguardo l’università nello specifico il nostro agire politico è stato caratterizzato da un’opera di forte denuncia e contrasto rispetto alle scelte politiche del rettore e della rappresentanza, studentesca e non, nelle piazze e all’interno dell’Ateneo e se le nostre rivendicazioni non sono state messe in atto è da imputare all’autoritarismo di chi finora ha occupato ruoli di potere e di responsabilità ragionando in base ad ottiche d’interesse e a logiche baronali. Basti guardare le nostre iniziative e documenti riguardo le scelte prese all’Unical nel corso degli ultimi anni.

Come vi siete avvicinati a questo progetto?

Il progetto di Ateneo Controverso è formato da ogni singolo militante del laboratorio. È un percorso che va avanti da ormai quattro anni e nel corso degli anni oltre ai “fondatori” del laboratorio si sono avvicinati al nostro percorso politico diversi studenti dell’Unical. Attualmente il gruppo è molto eterogeneo ed è composto da studenti di varie fasce d’età e corsi di studio.

Quali sono i punti cardine del vostro programma elettorale? Quale punto vi sta più a cuore?

Il nostro programma è stato sintetizzato in punti che non sono affatto slegati tra loro, per noi rappresentano un’idea più ampia di Università che abbiamo elaborato in questi anni di mobilitazione, di dibattiti e confronti all’interno del collettivo e con gli studenti, anche per questo motivo non ce n’è uno a cui teniamo particolarmente, sono tutti ugualmente importanti. I temi sintetizzati all’interno del programma sono: Democrazia,  partecipazione  e rappresentanza; Didattica; Tasse; Diritto allo Studio; Residenze; Mobilità. A partire dalla questione del diritto allo studio, che in questi anni è stato oggetto di tagli che hanno limitato sempre di più l’accesso alla formazione universitaria per le fasce sociali più deboli. Un tema strettamente connesso al dsu è quello della contribuzione, proponiamo nel nostro programma la progressività assoluta della contribuzione abbattendo il tetto massimo per l’ultima fascia di reddito in modo da ridistribuire quelle risorse per incrementare il numero di borse di studio. Altro punto fondamentale è quello relativo alla privatizzazione delle residenze. Proponiamo contro la privatizzazione delle residenze una gestione pubblica e partecipata. I punti del nostro programma ci stanno tutti a cuore nessun punto escluso, poiché non sono stati elaborati per riempire pagine di un programma per la campagna elettorale, dietro ognuno di questi punti c’è un lavoro di studio, analisi collettiva e lotta. Il nostro programma è legato al nostro percorso politico, che non è circostanziale alle elezioni studentesche.

Perché dovrebbero votare per voi e perché dovreste vincere voi?

Le ultime riforme dell’Università hanno ristretto notevolmente gli spazi di confronto, discussione e decisione dentro gli atenei. La situazione nella nostra Università è aggravata da una forte scossa accentratrice e autoritaria che negli ultimi anni ha impedito una discussione ampia e democratica rispetto alle modifiche di Statuto e al riassetto organizzativo dell’Università. In particolare le proposte degli studenti non  sono state ascoltate e la rappresentanza studentesca negli organi dell’Università non è riuscita a portare la voce critica e alternativa, a nostro avviso, necessaria. Negli ultimi venti anni, la rappresentanza degli studenti non solo è stata svilita dal “sistema”, ma si è auto-relegata in una continua posizione di subalternità, arrivando ad occupare una posizione quasi simbolica, a causa della sua stessa incapacità di prendere parola, di proporre con forza una posizione che venisse dal basso. Riteniamo, dunque, che sia arrivato per gli Studenti il momento di prendere consapevolezza rispetto alle dinamiche politiche dell’Università. Le scelte operate dagli organi di governo si ripercuotono quotidianamente sulla vita di ogni singolo studente in termini di didattica e servizi. Nell’attuale sistema vota una percentuale bassa di studenti, spesso del tutto inconsapevole o, addirittura, spinta da piccoli e grandi sistemi clientelari di liste che barattano voti con appuntamenti mondani.

Noi  chiediamo un voto d’opinione sulla base del nostro programma politico e sulla base dell’attività svolta nel corso di questi anni. Intendiamo partire dai bisogni materiali degli studenti per trasformarli in diritti sociali da rivendicare, costruendo percorsi di mobilitazione e partecipazione diretta della comunità universitaria  alle decisioni: questo è il senso del nostro fare rappresentanza sociale degli studenti. Per noi la rappresentanza è un valore legato alla collettivizzazione dei problemi e delle rivendicazioni dei soggetti che rappresenta;  certo si può prescindere da essa, ma la rappresentanza rimane uno strumento importante per le lotte che portiamo avanti. Non possiamo perdere un’altra occasione, approfittiamo di questa tornata elettorale per rifondare un sistema di rappresentanza universitaria basato sui diritti e lontano dai sistemi clientelari che lo hanno caratterizzato negli anni recenti. Vi chiediamo di votare consapevolmente, vi chiediamo di informarvi, vi chiediamo un sostegno politico per una nuova esperienza di rappresentanza negli organi dell’Università. Riteniamo di dover vincere perché siamo l’unico soggetto all’interno dell’Università capace di tenere dentro le lotte sociali che provengono dal basso all’interno dei canali istituzionali, riteniamo di poter vincere perché siamo l’unico soggetto capace di esprimere i bisogni reali di ogni studentessa e studente dell’Unical, senza cadere in populismi e false promesse, promettendo solo l’impegno e la lotta che tutti i giorni, a prescindere dalle elezioni, portiamo avanti.

I ragazzi di Ateneo Controverso, ci tengono a precisare che «la campagna elettorale di Ateneo Controverso è totalmente autofinanziata. La nostra campagna ha avuto un ruolo mediatico molto forte e si è svolta soprattutto sul web con la campagna “Io ci metto la faccia” sposata a livello nazionale da Link coordinamento nazionale e da studenti, ricercatori, precari e artisti dall’Italia e dal mondo. Raccontiamo, inoltre, la storia di quattro studenti che vivono l’Università attraverso quelle che sono le problematiche reali nell’Ateneo e nella città universitaria».

Per votare è necessario recarsi ai seggi che rimarranno aperti Mercoledì 28 novembre dalle 8:30 alle 17:30 e Giovedì 29 novembre dalle 8:30 alle 14:30 nelle aule preposte a seggio elettorale nei vari Dipartimenti dell’Ateneo.

 

Valentina Raffa

Le scuole protagoniste del progetto VIVA

La città si prepara al Festival della Performance dell’8 e 9 dicembre. Tre scuole superiori sono protagoniste del progetto VIVA.

È un fitto quanto impegnativo lavoro con il territorio quello che da settimane sta realizzando il MAXXI (Museo dell’Arte del XXI secolo), prestigioso partner dell’Amministrazione comunale di Cosenza, insieme all’Università della Calabria, del VIVA Performance Lab, progetto di arte contemporanea finanziato dalla Comunità Europea, attraverso il Por Calabria.

Mentre la città si appresta all’artistica invasione dei performers – otto ‘big’, nomi internazionali dell’arte performativa, ed altri otto selezionati per il workshop con la cubana Tania Bruguera che si terrà dal 1° al 7 dicembre – tre scuole superiori, con la guida esperta di Alessandra Troncone del MAXXI – si stanno preparando all’evento.

Le scuole in questione sono l’Istituto Turistico Alberghiero “P. Mancini”, il Liceo Artistico Statale di Cosenza e il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende. Ognuno dei tre istituti – accompagnato dall’esperta, nell’ambito di incontri collettivi, alla conoscenza dell’arte della performance prima ed alla presentazione degli otto artisti internazionali presenti nel Festival dopo – sta lavorando ad un proprio progetto artistico-culturale che si faccia interprete della dimensione partecipativa dell’evento e dei sentimenti di accoglienza e condivisione che animano questi giovani e che si esprimerà al meglio nel contatto tra loro e gli artisti e tra gli artisti e la città.

Eccoli i progetti che stanno prendendo “corpo” nelle scuole, stamattina presenti con i loro gruppi di lavoro al Museo dei Brettii e degli Enotri, quartier generale del VIVA Performance Lab, per il secondo incontro con Alessandra Troncone. Il Liceo Classico di Rende prepara il racconto digitale del MAB di Cosenza con la tutorship dell’Università della Calabria; il gruppo dell’Istituto turistico alberghiero ‘Mancini’, indirizzo enogastronomico, che allestirà una cena per gli artisti, sta lavorando insieme a Dora Ricca del Centro RAT Teatro dell’Acquario, alla teatralizzazione del menù; il Liceo Artistico è impegnato nella realizzazione di un’opera scultorea e performativa che troverà collocazione dinanzi alla Casa della Musica mentre altri studenti della stessa scuola si stanno preparando al ruolo di mediatori culturali tra gli artisti e la città, nei luoghi delle performance durante la due giorni del Festival.

Al termine dell’incontro odierno gli studenti, in collegamento Skype, hanno dialogato con Salvatore Iaconesi, programmatore esperto di nuove tecnologie, artista e performer lui stesso, rivoluzionario artefice de ‘La cura open source’, come lui stesso l’ha definita, craccando e mettendo in rete la sua cartella clinica digitale all’indomani della scoperta della malattia che l’ha colpito. Iaconesi ha sensibilizzato gli studenti alla produzione di lavori, alla raccolta di impressioni e di tutto ciò che anima, anche su un livello emozionale, il backstage del Festival. Con il suo network ‘AOS, Art is Open Source’ che osserva con la sua lente di ingrandimento l’essere umano e i suoi cambiamenti e racconta la dinamicità del mondo contemporaneo, visualizzerà in varie modalità quanto trasferito dai ragazzi, facendone anche una proiezione urbana che animerà uno dei luoghi delle performance nei giorni del Festival.

Carmine Abate incontra gli studenti rendesi

RENDE (CS) – Secondo appuntamento per l’iniziativa “Dialoghi con gli Autori”, promossa dall’Amministrazione comunale che prevede una serie di incontri culturali con il coinvolgimento attivo delle scuole superiori del territorio.

Venerdì 23 Novembre, alle ore 18.30 presso la Sala Tokio del Museo del Presente è previsto l’incontro con lo scrittore Carmine Abate che sarà a Rende per presentare il suo libro “La collina del vento”, vincitore del Premio Campiello 2012.

«Siamo onorati di ospitare un autore calabrese di grande spessore e che ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale – spiega l’Assessore al Marketing Territoriale Cesare Loizzo – L’appuntamento di domani testimonia la grande attenzione che l’Amministrazione Comunale di Rende ha per la cultura, considerata come volano di sviluppo e di crescita di un territorio. E lo fa con un autore calabrese che parla dell’orgoglio anche di questa terra raccontando cento anni di resistenza ai soprusi attraverso la storia di una famiglia calabrese: nascite e morti, amori e ferite. Una storia che ci fa sperare».

Interverranno l’Autore Carmine Abate, il Sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, il Consigliere Regionale, On. Sandro Principe, l’Assessore al Marketing Territoriale, Cesare Loizzo, il Dirigente Scolastico del Liceo Classico “G.da Fiore”, Alba Maria Carbone.

Prima lezione dell’Euromed Meeting a Rossano (Cs)

ROSSANO (Cs) – Dalla Primavera Araba alla Primavera Calabra: è la provocazione lanciata dall’assessore alla cultura Stella Pizzuti, promossa a slogan della prima giornata di lezioni dell’Euromed Meeting N.11, a fare da sfondo al successo di partecipazione che ha reso la Sala Rossa di Palazzo San Bernardino un’autentica agorà internazionale. Lezioni e vivace dibattito in inglese tra gli studenti stranieri dell’ECOLE d’HIVER 2012, confronto senza veli su questioni aperte e grande partecipazione delle scuole cittadine.

Dopo la presentazione dello staff di Otto Torri da parte di Lenin Montesanto e Giovanni Donato, rispettivamente coordinatore del Meeting e primo presidente dell’associazione europea, ai 25 studenti provenienti dalle diverse nazionalità si è dato il via ai lavori.

A concludere la prima sessione della speciale scuola d’inverno nel centro storico di Rossano, Piervirgilio Dastoli, già assistente parlamentare di Altiero Spinelli e direttore della commissione europea in Italia fino al 2009, che ha auspicato la nascita di una comunità euromediterranea. Anche politica, economica e culturale.

Dastoli, Presidente del CIME, accoglie l’invito e la riflessione, invitando i giovani calabresi alla ribellione culturale: i membri della ‘ndrangheta devono essere buttati via come rifiuti della società.

Bisogna reinventare nuove relazioni – ha detto – tra Mediterraneo e Unione Europea; proporre, non imporre nuove relazioni. Bisogna aiutare a sviluppare una società civile che pratichi una democrazia partecipativa. – Il conflitto israelo-palestinese ha infiammato il San Bernardino. Dibattito infuocato tra Dastoli e i partecipanti arabi, ben oltre il termine delle lezioni.

ELEZIONI UNIVERSITARIE, LA LISTA ATHENA SI PRESENTA

Logo della lista AthenaMercoledi 28 e giovedi 29 Novembre 2012 si voterà per il rinnovo in seno al Senato Accademico e al Consiglio d’Amministrazione dei rappresentanti degli studenti dell’Unical. Tra le quattro liste candidate spicca quella di Athena che può vantare un’esperienza decennale negli Organi rappresentativi della nostra Università.

La lista Athena, che in questi anni ha legato il suo nome a quello di Domenico Cambrea, il suo rappresentante uscente al Cda e alla presidenza del Consiglio degli Studenti, unisce sotto il suo simbolo, le associazioni di Alfa (presieduta da Rocco Cosentino), InformaStudenti (di Francesco Mazzeo), Studicentro Unical (il gruppo dei giovani universitari dell’Udc dell’Università), The Cube, Esa, Generazione Accademica, Agos, Asu Eesa, B-Alternative.

Francesco Malara, responsabile regionale di Studicentro, chiarisce così i motivi di quest’alleanza: <<La nostra scelta di correre insieme a queste elezioni nasce dalla comunione di intenti fra queste associazioni, soprattutto riguardo al concepire la rappresentanza studentesca come strumento di tutela dei diritti degli studenti, per un’ Università libera e concretamente vicina al gruppo studentesco.  Alla base di questa alleanza ci sono quindi una solida progettualità a lungo termine, un programma elettorale efficace e ovviamente la disponibilità verso gli studenti e abnegazione per tutte le loro problematiche>>.

Fra le liste che corrono per queste elezioni, Athena è quella con l’età media dei candidati più bassa e l’unica a presentare a queste elezioni un candidato proveniente da ogni provincia.

Il candidato al Senato Ernesto De Stefano

Proprio su questi punti si è espresso il candidato al Senato per Alfa Ernesto De Stefano, ex rappresentante nel Consiglio della Facoltà di Economia e vicepresidente uscente nel Consiglio degli studenti: <<Noi puntiamo molto nel ricambio generazionale negli Organi direzionali, unito però all’esperienza che alcuni di noi hanno già avuto al Senato Accademico>>. Fra i punti cardine del programma elettorale di Athena, i suoi candidati tengono a sottolineare soprattutto una didattica più moderna, snella, internazionalizzata in ogni sua parte. <<Occorre puntare inoltre – continua De Stefano – ad una didattica che prepari alla praticità del lavoro, con esperienze formative all’estero, stage e tirocini che possano essere una potenziale fonte di lavoro. Riguardo ai problemi maggiori dell’Unical, invece, dobbiamo chiederci il perché dell’elevato numero degli studenti fuori corso, e una volta individuata la causa, capire come meglio porvi rimedio>>.

Pietro Domma, il candidato di StudiCentro

Pietro Domma, 20 anni, studente di Giurisprudenza, della lista Athena è il candidato al Senato supportato dal gruppo Studicentro. Il giovane candidato illustra cosi i punti cardine del suo programma: <<Biblioteche d’Ateneo aperte nei giorni di festività con personale costituito da studenti part-time e con zone studio realizzate e create a misura di studente con aree ricreative, dove l’interscambio culturale non sia veicolato solo dai libri, ma anche da un confronto aperto ad ogni orizzonte culturale ed etnico, perché l’ Unical sia sempre proiettata verso l’Europa e non solo circoscritta come fiore all’occhiello del Sud dell’Italia. Occorre inoltre migliorare lo status logistico ed elettronico delle altre aule, agevolare una comunicazione più efficace fra gli studenti e gli insegnanti e potenziare i servizi agli studenti, anche quelli riguardanti la loro mobilità>>.

Sul problema dei servizi agli studenti si è soffermato anche Fernando Militerno(presidente dell’associazione The Cube), anche lui candidato al Senato per Alfa:

Il candidato al Senato Fernando Militerno

<<La tempistica dell’erogazione delle borse di studio è sfasata, dato che l’assegnazione di esse e degli alloggi avvengano di anno in anno sempre più in ritardo. A proposito degli alloggi è poi urgente la messa in sicurezza delle residenze universitarie>>. Militerno si è espresso anche sul sempre attuale e purtroppo ricorrente problema dell’aumento delle tasse universitarie: <<Si devono ridurre i costi superflui interni, non aumentare le tasse universitarie>>.

Il quarto candidato al Senato per la lista Athena è Antonio Verano, rappresentante uscente dei corsi di laurea triennali della facoltà di Farmacia.

 

Uno dei due candidati per Athena al Cda è Raffaele Leuzzi, 20 anni, studente di Economia.

Raffaele Leuzzi, uno dei due candidati al Cda per Athena

<<Il mio programma è innanzitutto un programma comune con gli altri candidati, che prevede  assolutamente obiettivi tangibili, come ad esempio il miglioramento dei trasporti, la presenza della lingua inglese in tutti i corsi di laurea, una maggiore interazione con gli altri atenei italiani e anche stranieri. Inoltre – continua Leuzzi – ritengo che le date di esami debbano essere stabilite molto prima e non ad una settimana dallo stesso esame, cosa che avviene ad esempio nelle altre Università italiane, e soprattutto credo sia urgente potenziare la sicurezza nell’Ateneo, in particolar modo nella zona di Arcavacata>>.

L’altro candidato al Cda è Stefano Labanca, 20 anni, studente di Ingegneria. Labanca è l’unico candidato di queste elezioni a non essere nato in Calabria, questo a conferma del fatto che Athena punta proprio anche all’apertura culturale della nostra Università oltre i confini regionali.

Athena, come confermano i suoi candidati e il suo programma elettorale, punta quindi ad essere una lista di <<ragazzi impegnati per la loro Università, rappresentanti degli studenti di tutte le facoltà, per passione, non per mestiere>>.

Per l’avvicendamento dei rappresentanti degli studenti del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione i seggi saranno aperti Mercoledi 28 Novembre dalle ore 8.30 alle 17.30 e Giovedì 29 dalle 8.30 alle 14.30 nella aule preposte a seggio elettorale nelle vari Dipartimenti d’Ateneo.

Da lunedì prossimo l’iniziativa “Scuola in vista” alla Città dei Ragazzi

COSENZA – Conto alla rovescia per la prima edizione di “Scuola in vista”, l’evento programmato alla Città dei Ragazzi dagli assessorati alla scuola e ai giovani e che sarà inaugurato lunedì prossimo 26 novembre, alle ore 9,00.
“Scuola in vista”, che resterà in città fino a mercoledì 28 novembre, è un’expo dedicata al mondo della scuola, sull’esempio di quanto accade in altre città italiane, che ha l’obiettivo di mettere a confronto i sistemi formativi, incentivare la specificazione dell’offerta scolastica e promuovere l’interscambio delle esperienze significative e delle buone pratiche.
Oltre a rappresentare una vetrina delle esperienze proprie del mondo della scuola, l’iniziativa si pone come uno spazio di condivisione di quelle esperienze che appaiono come le più stimolanti.
Infatti, alla sezione meramente espositiva si affiancheranno attività laboratoriali, workshop tematici e incontri con personalità della cultura.
Ad inaugurare “Scuola in vista” sarà il Sindaco Mario Occhiuto che lunedì 26 novembre porterà nel cubo giallo della Città dei Ragazzi il suo saluto ai partecipanti.
Poco prima dell’intervento del Sindaco Occhiuto l’apertura della manifestazione sarà salutata da un concerto di accoglienza dell’orchestra degli alunni della Scuola Media “Zumbini”.
Filo conduttore della prima edizione di “Scuola in vista” è la cittadinanza europea, in vista dell’anno della cittadinanza europea che cadrà proprio nel 2013. Infatti l’evento è inserito tra quelli dell’EYCA (European Year of Citizens Alliance) con il patrocinio del Consiglio Italiano del Movimento Europeo che a Cosenza sarà rappresentato dal Presidente Pier Virgilio Dastoli.
La mattina di lunedì 26 novembre Dastoli incontrerà, subito dopo il saluto del Sindaco Occhiuto, gli studenti delle scuole superiori di Cosenza. L’incontro sarà introdotto dal Prof.Franco Mollo del Liceo Scientifico “Scorza”.
Altra importante presenza nella prima giornata di “Scuola in vista” sarà quella di Cesare Moreno, “maestro di strada”, insegnante sui generis e fondatore del “Progetto Chance”, iniziativa di capitale importanza sociale e volta alla neutralizzazione della dispersione scolastica nei quartieri più difficili della città di Napoli. Moreno parteciperà alle ore 16,00 di lunedì 26 novembre, al cubo giallo della Città dei Ragazzi, alla riflessione sul tema “Educare oggi – strumenti complessi per una situazione complessa” nel corso della quale il parco educativo “Don Milani” incontrerà i docenti delle scuole di Cosenza. In particolare il maestro di strada svilupperà un intervento sulla formazione degli educatori e dei docenti con slide show sulle attività e su un possibile software.
All’iniziativa con Cesare Moreno prenderà parte l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì, artefice, insieme all’Assessore ai giovani Davide Bruno, di “Scuola in vista”. Marina Machì farà il punto sulla realizzazione a Cosenza del Parco e dell’osservatorio sui processi educativi.
Particolarmente ricco e articolato il programma dell’evento che si svilupperà anche nelle giornate di martedì 27 e mercoledì 28 novembre.
Oltre alla visita agli stand, i partecipanti potranno iscriversi ai workshop di orientamento formativo e ai seminari inseriti nel programma.
Parte integrante della manifestazione è l’Unicef, protagonista dell’iniziativa “Scuola amica dei bambini e dei ragazzi”. Alle ore 12,00 di lunedì 26 e di martedì 27 novembre nel cubo rosso saranno distribuiti dei kit ai docenti partecipanti.
La giornata conclusiva di “Scuola in vista” sarà aperta, mercoledì 28 novembre, alle ore 11,00, nel cubo rosso della Città dei Ragazzi, dalla proiezione del video “Per un paio di jeans”, prodotto dalla sede regionale RAI della Calabria, in collaborazione con il Comando provinciale della Guardia di Finanza. Si tratta di una sperimentazione sul tema dell’educazione alla legalità economico-finanziaria nella scuola.
Nel pomeriggio, alle ore 18,00, la manifestazione ospiterà l’intervento dell’Assessore ai giovani e al futuro del Comune di Cosenza Davide Bruno con la presentazione dei lavori realizzati dalle scuole sul tema della cittadinanza europea.
Alle 21.00 “Scuola in vista” chiuderà i battenti con il concerto della rock band cosentina dei “Miss Fräulein”. In caso di pioggia il concerto si terrà nel teatro, posto all’interno del cubo giallo della “Città dei Ragazzi”.

Al via la 1° edizione della Scuola di Alta Formazione in Studi Filosofici “Domenico Scoleri”

Da sinistra a destra: Annamaria Anselmo, Angela Cimato, Giuseppe Gembillo, Giuseppe Giordano, Emanuela Ientile, Giuseppe Varacalli

GERACE (RC) – Al via la prima edizione della Scuola di Alta Formazione in Studi Filosofici “Domenico Scoleri”, promossa dal Comune di Gerace, dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dal Centro Studi di Filosofia della Complessità “Edgar Morin”, dall’Università degli Studi di Messina e dal Club UNESCO di Gerace, e inserita nell’ambito del programma di eventi CulturAutunno (17-22 novembre).

Rivolta a docenti, ricercatori, studenti e cultori della materia, la Scuola si articolerà in tre diverse giornate – 20, 21 e 22 novembre – attraverso un Seminario di Studi dal titolo “Benedetto Croce 60 anni dopo”, con lo scopo congiunto di rendere omaggio al grande filosofo abruzzese e di incentivare l’alta formazione anche nei centri distanti dalle sedi universitarie.

A precedere l’inizio dei lavori, il saluto istituzionale del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, che ha voluto ringraziare gli illustri cattedratici che terranno il seminario – i professori Annamaria Anselmo, Angela Cimato, Giuseppe Gembillo e Giuseppe Giordano, tutti dell’Università di Messina, e il professor Ernesto Paolozzi, dell’Università di Napoli – oltre al Club Unesco di Gerace, in particolar modo la presidente Emanuela Ientile e la responsabile della comunicazione Katia Maddaloni, vere anime della Scuola.

A prendere la parola in rappresentanza della famiglia Scoleri, la nipote Monica che ha ringraziato sentitamente gli organizzatori per l’idea di intitolare allo zio la Scuola, augurandosi che attraverso l’approfondimento dell’opera e delle riflessioni dello stesso, la Scuola di Alta Formazione in studi filosofici conferisca ulteriore slancio alla diffusione della cultura geracese.

Un puntuale e avvincente elogio dell’opera e del pensiero scoleriano a cura della professoressa Cimato ha quindi segnato l’apertura della fase più propriamente accademica dei lavori. Assolutamente fondato l’accostamento tra Scoleri e Croce, del cui pensiero e della cui opera il filosofo geracese si occupò accuratamente, in particolare nelle pagine di Libertà e moralità nella filosofia di Benedetto Croce (1944). Su “Benedetto Croce e il linguaggio” si è concentrato il trascinante intervento a cura del professor Gembillo, cui è peraltro seguito un partecipato dibattito in sala che, partendo da Croce, ha spaziato dalla storia della filosofia all’economia e all’attualità politica e sociale.

Il pomeriggio si è quindi chiuso con l’eco delle splendide parole dell’“Omaggio a Gerace” della poetessa Maria Eleonora Zangara, mentre fino a giovedì 22, sempre presso il Museo Civico di Gerace, sarà possibile ammirare l’esposizione di volumi tematici della collana “Sophia” a cura di Franco Pancallo Editore.

 

 

 

 

 

DE_LAB: Design per il patrimonio artistico e culturale

Cosenza – DE_LAB. Design per il patrimonio artistico e culturale, è un intervento di Alta Formazione Specialistica e azione caratteristica di  re.design calabria nato nell’ambito dell’APQ multiregionale “Sensi Contemporanei – Promozione e diffusione dell’arte contemporanea e valorizzazione dei contesti architettonici ed urbanistici nelle Regioni del sud d’Italia” e nell’importante filiera istituzionale – MISE, MIBAC, Direzione Regionale Beni Culturali, Assessorato Cultura Regione Calabria.
Il corso è destinato a 15 laureati che, per formazione universitaria e esperienza lavorativa, abbiano già conoscenze nel campo della progettazione della comunicazione e del design, e si sviluppa secondo le istanze metodologiche e progettuali di re.design calabria, prendendo le mosse dal progetto d’identità visiva del Nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Progettato da un team composto da Lorenzo Canova, coordinatore della Segreteria Tecnica di Sensi Contemporanei, Aldo Presta, coordinatore di re.design calabria, e  Leonardo Sonnoli, designer autore del sistema d’identità visiva del Nuovo Museo di Reggio Calabria, l’intervento di alta formazione specialistica DE_LAB si caratterizza per un modello didattico ad elevato coinvolgimento operativo dei partecipanti.

Il corso, diretto dal prof. Maurizio Muzzupappa, è ospitato dal Dipartimento di Meccanica, Energetica e Gestionale, ed ha una durata di 120 ore di studio in presenza, durante le quali saranno sviluppati i temi dell’orientamento e della fruizione dei beni, e  il tema politiche, progetto e processi, relativo al contesto istituzionale e amministrativo entro il quale le politiche pubbliche conducono alla realizzazione di specifici progetti, quali Sensi Contemporanei e lo stesso re.design calabria.
I criteri della selezione e le modalità di presentazione della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito redesigncalabria.it.
Il corso verrà presentato il prossimo 22 novembre, alle ore 11:00, nello University Club.

Bersani contestato all’Unical

RENDE (CS) – Adamo presente, Censore presente, Guccione presente, Maiolo presente e potremmo continuare ancora, tutti ad accaparrarsi anticipatamente i posti migliori nell’aula magna dell’Unical in attesa che arrivi, ammesso che non si perda nei meandri della Salerno-Reggio, il segretario del Pd Pierluigi Bersani.
Del resto la posta in gioco è diventata altissima, la lotta alle primarie è sempre più agguerrita e Bersani, ora più che mai, ha bisogno del sostegno dei suoi uomini migliori, gli inamovibili.
L’entrata è trionfale, una grande ovazione della folla che in piedi si lascia andare in un interminabile applauso.

A moderare l’intervento è il Commissario regionale del Pd Calabria Alfredo D’Attorre che dopo un breve saluto passa immediatamente la parola al Magnifico Rettore Giovanni Latorre che spiega come l’Unical sia diventata nel corso degli anni il più potente potere sociale di questa regione, fornendo risorse umane in grado di migliorare il paese intero. Ma il Rettore continua esprimendo le reali difficoltà che si incontrano quando vengono continuamente a mancare gli aiuti dei fondi statali e a Bersani non chiede corsie preferenziali ma una strada unica per tutti, all’insegna dell’equità.

Ad intervenire successivamente è Massimo Migliori ricercatore di chimica, rappresentante di una realtà fortemente critica come quella della ricerca scientifica. Sostiene che l’università da culla del pensiero critico, da luogo della massima espressione democratica e della partecipazione attiva si ritrova oggi a essere martoriata da una schizofrenia normativa, che la rende sempre meno stabile, e da una scellerata diminuizione dei fondi. L’intervento del ricercatore si conclude con una riflessione, una società sana in linea con il progresso scientifico e tecnologico utilizza lo strumento della ricerca come vero e proprio investimento, un paese come l’Italia come lo si può definire competitivo se a mancare sono proprio le risorse.

Interessante l’intervento del portavoce della comunità cinese che racconta di quanto siano fondamentali i progetti di interscambio culturale per diminuire le distanze nel mondo, per diventare parte integrante di una sola cultura dai mille volti e dalle mille lingue, del resto la cultura è la vita stessa, siamo ciascuno di noi.

Arriva il momento dell’intervento del segretario del Pd, riesce a malapena a salutare quando viene interrotto da un gruppo di giovani contestatori che armati di megafono lo accusano di sostenere i tecnici montiani e la Bce.
Nell’aula magna avviene qualcosa di paradossale si scatena la contestazione della contestazione, i sostenitori di Bersani si alzano nuovamente in piedi ma questa volta per inveire contro gli intrusi, prima fra tutti la militante di sinistra Enza Bruno Bossio che con urla e fischi invita gentilmente i manifestanti ad allontanarsi.

Ritorna la calma e Bersani che senza scomodarsi dichiara di averne visto di peggio esordisce salutando le popolazioni del Pollino promettendo, qualora dovessero toccare a lui le sorti del nostro paese, in un ritorno della parola Mezzogiorno che risvegli l’orgoglio dell’Italia intera.
Un ritorno al principio di reciprocità in cui non esiste più la distinzione fra Nord e Sud del paese, perché da soli non ci si salva. Un ritorno al pensiero critico che riprenda le forze intellettuali non disperdendo le sue potenziali risorse.
Ma soprattutto Bersani promette che sarà il diritto allo studio il punto d’attacco della sua politica che vedrà un’organizzazione più stabile del sistema universitario, un superamento dell’impostazione classista dell’istruzione e una maggiore attenzione sull’innovazione, sulla competitività tale da garantire l’uguaglianza senza la quale l’economia cessa di girare.
“Piedi a terra e tanta fiducia” saluta così Bersani.

Gaia Santolla

Unical – Cuba: siglato accordo su Ricerca

Un ulteriore passo verso il progresso e l’emancipazione culturale per l’ateneo dell’università della Calabria: questa mattina è stata firmata una convenzione che svilupperà la collaborazione scientifica e culturale tra l’UniCal e l’Uci, l’Università di Scienze informatiche di Cuba. Il tutto si è concluso di fronte alla presenza delle due massime cariche istituzionali degli atenei, il prof. Giovanni Latorre e la prof.ssa Miriam Nicado García. l’accordo posto in essere permetterà nei prossimi mesi un reciproco scambio di informazioni tra le due università in in merito ai piani di studio, all’organizzazione di iniziative culturali e progetti di ricerca e pubblicazioni relative all’informatica. Sarà inoltre favorita la mobilità di studenti e docenti.