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Cosenza, ancora un arresto per stalking

COSENZA – Gli uomini della Squadra Volante di Cosenza ieri sera hanno tratto in arresto, C.D., 41 anni, di Cosenza, perché rresponsabile del reato di atti persecutori aggravati.

I fatti

In particolare nella mattinata di ieri, il personale del corpo di guardia della Questura veniva allertato per la presenza di un soggetto, poco distante dalla Questura, che inveiva e strattonava una donna. Un equipaggio della Squadra Volante giunto sul posto, è intervenuto immediatamente poichè l’uomo stava violentemente bloccando la donna per impedirle così di raggiungere gli uffici della Questura.

La vittima, palesemente terrorizzata, agli agenti di polizia ha espresso la volontà di formalizzate la denuncia contro C.D., che nel frattempo veniva sottoposto ai controlli di routine ed accompagnato in ufficio per le formalità di rito.

Violenze reiterate

La malcapitata, in sede di denuncia, ha quindi sottoscritto che già in passato era stata vittima delle violenze di C.D. e che in udienza aveva rimesso la querela nei confronti dello stesso perché, a dire del di lui difensore, rischiava di perdere il lavoro. Ma, nel giro di poco tempo, l’arrestato era ritornato ad avere delle condotte ancor più violente, fino all’epilogo di ieri.

Dell’avvenuto arresto veniva informato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo.  

 

 

Lattarico, 54enne arrestato per stalking

COSENZA – Nella tarda mattinata di domenica 27 maggiopersonale della Squadra Mobile ha rintracciato e arrestato in un’abitazione di Lattarico (CS) il cittadino tunisino Ben Amor Nasreddin Chedl, 54 anni, in Italia senza fissa dimora, per il reato di stalking.

In particolare le indagini erano partite lo scorso mese di aprile dopo la denuncia sporta in Questura da una donna che effettuava consulenza del lavoro per cittadini italiani e stranieri in un’agenzia di Cosenza.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che l’uomo, a partire dallo scorso mese di novembre, aveva dato corso ad un insistente e continuo invio di messaggi nei confronti della donna dal contenuto sempre più macabro, con immagini oscene, con coltelli, mannaie e carni crude tagliate a pezzi fino a culminare in un video, in cui si vedeva un uomo (non identificato) che veniva scuoiato vivo.

Questa situazione aveva ingenerato nella donna un vero e proprio stato di terrore, anche nella convinzione che l’uomo avesse maturato una forma di ossessione violenta verso di lei.

L’uomo aveva anche inviato dei messaggi di minaccia nei confronti della donna, mostrando anche di sapere che la stessa aveva già sporto denuncia contro di lui. Dagli accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile è inoltre emerso che nei confronti dello stesso, nel gennaio 2017, era stato emesso un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Cosenza per condotte vessatorie, rimasto ineseguito a causa dell’irrintracciabilità dello stesso.

All’uomo è stato sequestrato anche il telefono cellulare per la successiva estrapolazione dei dati in esso contenuti. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto alla locale casa circondariale.

 

Acri, arrestato per stalking e poi sorpreso al bar con gli amici

ACRI (CS) – I militari della Stazione Carabinieri di Acri hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, un 33enne di Acri (CS), per i reati di stalking e sequestro di persona.

Le accuse di stalking e di evasione

L’uomo, per motivi conseguenti alla fine della relazione sentimentale con una giovane di Acri, dal mese di gennaio 2018 perseguitava quest’ultima con continue chiamate e messaggi ed in un’occasione l’ha rinchiusa all’interno della propria abitazione, impedendole di uscire per un’intera giornata. Il 33enne, poco dopo, è stato nuovamente tratto in arresto per il reato di evasione, poiché sorpreso dai militari operanti in una piazza centrale di Acri intento a prendeva un caffè con alcuni amici.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Due denunce per detenzione di sostanze stupefacenti

Sempre ad Acri, nelle scorse ore, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un uomo di 33 anni e uno di 38. I due, sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso, complessivamente, di 81 grammi di marijuana e 2 bilancini di precisione. Il tutto è stato naturalmente sottoposto a sequestro.

Miriam Caruso

Deteneva illegalmente 1 kg di marijuana, arrestato

ROSSANO (CS) – Nel pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato, appartenente alla Squadra Mobile ha tratto in arresto B.U. di anni 43 e ha denunciato a piede libero altre quattro persone per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare gli agenti della Sezione Narcotici, a seguito di appositi servizi finali all’individuazione di possibili piazze di spaccio presenti in questa area urbana, hanno individuato e quuindi controllato un appartamento facente parte di un condominio del centro cittadino.   

Nell’appartamento scoperto un chilogrammo circa di marijuana

All’interno dell’abitazione erano presenti cinque persone, una delle quali sottoposta agli obblighi di legge degli arresti domiciliari. A seguito di una accurata perquisizione veniva rinvenuto, e sequestrato, un chilogrammo circa di marijuana. Una volta scoperto, uno dei presenti ha anche cercato di disfarsi della marijuana sequestrata buttandola dalla finestra. La sostanza è stata immediatamente recuperata dal personale della Polizia di Stato appostato e pronto a tale eventualità.

Svuotavano conti correnti postali e libretti di deposito, arrestati dai carabinieri – VIDEO

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 29 persone, accusate di far parte di due distinti gruppi criminali operanti principalmente nel territorio reggino e dediti al furto e alla illecita appropriazione di titoli, buoni fruttiferi, libretti postali e liquidità giacenti su conti correnti. Le indagini, avviate nel 2014 e coordinate dalla Procura, hanno documentato come gli arrestati sistematicamente circuivano e derubavano persone anziane o gravate da patologie invalidanti, appropriandosi di centinaia di migliaia di euro incassati con la complicità di direttori e dipendenti infedeli di alcuni uffici postali della provincia che, dietro compenso a percentuale, attestavano falsamente la paternità dei trasferimenti di denaro e permettevano, con le credenziali di accesso al sistema informatico di Poste Italiane, di riciclare il denaro su conti correnti intestati ad altri correi. Al vaglio dei carabinieri migliaia di operazioni illecite, eseguite in danno di 45 risparmiatori. Fra gli arrestati, due soggetti vicini alle cosche di ‘ndrangheta di Siderno e due ex direttori di uffici postali della provincia di Reggio Calabria.

Aprigliano, carabiniere libero dal servizio arresta spacciatore

APRIGLIANO (CS) – I carabinieri della Compagnia di Rogliano hanno arrestato una persona e ne hanno denunciato a piede libero una seconda, entrambe di Aprigliano, per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata alla vendita al dettaglio, al termine di una operazione condotta con l’ausilio di un giovane militare libero dal servizio il quale, transitando per il centro storico del comune di Aprigliano ha notato un tossicodipendente della zona aggirarsi per la parte alta del paese a bordo della sua autovettura. Essendo ormai prossima la serata del sabato sera, momento della settimana in cui il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani raggiunge il picco, il militare, senza mai perdere d’occhio il soggetto d’interesse, avvisava la Centrale Operativa. Dopo alcuni minuti di pedinamento, il tossicodipendente veniva notato dirigersi proprio verso l’abitazione di un 19enne apriglianese già noto per vari reati. A poche decine di metri dall’abitazione di quest’ultimo, ecco che l’auto del tossicodipendente arrestava la marcia: ad attenderlo per un incontro evidentemente già preordinato c’era proprio il 19enne in compagnia di un altro ragazzo, 18enne incensurato. Non appena il giovane si avvicinava all’automobile dell’acquirente, il carabiniere interveniva sbarrando la via con la propria autovettura a quella del tossicodipendente. Mentre lo spacciatore e l’acquirente venivano bloccati dal militare, il 18enne riusciva a darsi alla fuga a piedi tra i vicoli del centro storico di Aprigliano, venendo poi rintracciato nel giro di pochi minuti dall’autoradio giunta in appoggio. Successive perquisizioni sia personali che domiciliari, effettuate dai militari nei confronti dei due fermati, consentivano poi agli operanti di rinvenire, nella disponibilità del 19enne 55 grammi di marijuana già pronta per la vendita, nonché un bilancino di precisione e vari materiali utili per il confezionamento in dosi. Ad incastrare il 18enne suo complice invece la vicinanza all’amico spacciatore al momento dello scambio ed il tentativo di fuga precipitosa tra le strade del paese. Per il 19enne, trovato in possesso della marijuana, scattavano inevitabilmente le manette, mentre il 18enne era denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.

L’impresa denuncia la tentata estorsione, due persone arrestate

COSENZA – Nel corso di una conferenza stampa congiunta degli agenti del commissariato e dei carabinieri di Castrovillari, ospitata nella sede della questura di Cosenza, a cui è intervenuto anche il procuratore capo Eugenio Facciolla, sono stati resi noti i particolari che hanno portato all’arresto di Luigi di Gesù, 50 anni, e di Salvatore Vena di 45, entrambi di Cassano allo Jonio e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip Ciarcia su richiesta del sostituto Iannotta. 

La richiesta di denaro e l’intervento delle forze dell’ordine

L’indagine ha preso spunto dalla denuncia presentata dal preposto della ditta Intercantieri Vittadello, impegnata sul territorio nei lavori di rifacimento e ammodernamento della statale 534. I due arrestati si erano presentati lo scorso 18 aprile, chiedendo un contributo e minacciando eventuali danneggiamenti ai mezzi di cantiere. Il 6 maggio poi, erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi del campo base dell’impresa, probabilmente a scopo intimidatorio. Ma i referenti dell’azienda si sono rivolti alla procura. I riscontri effettuati attraverso i tradizionali metodi investigativi, consentivano di cristallizzare la natura estorsiva della richiesta formulata dai due soggetti che venivano così arrestati e condotti in carcere per tentata estorsione in concorso. 

Controllo del territorio, un arresto e tre denunce

COSENZA – Nella giornata di ieri, il personale della Volante, nel corso del controlli del territorio notava transitare in una Via del centro cittadino, C.V. L., di anni 55, residente a Cosenza,- gravato da numerosi e gravi precedenti penali – il quale alla vista degli agenti cercava di allontanarsi su una bicicletta. Dopo pochi metri il predetto veniva bloccato e sottoposto a perquisizione personale che dava esito positivo. All’interno di una tasca del pantalone veniva rinvenuta una pistola cal. 6,35 con matricola punzonata e contenente 4 cartucce del medesimo calibro nel serbatoio, ed in perfette condizioni; inoltre l’arrestato veniva trovato in possesso di un coltello tipo serramanico della lunghezza di 24 cm. L’uomo è stato accompagnato in Questura e successivamente, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, sottoposto agli arresti presso la locale Casa Circondariale.
Nella stessa giornata di ieri personale della locale Squadra Mobile ha denunciato all’A.G. competente, S.P. di anni 40, residente a Cosenza, per detenzione ai fini di spaccio di hashish.
Durante una perquisizione effettuata presso il domicilio di S.P., abilmente occultata nel vano autoclave del bagno di casa, sono stati rinvenuti e sequestrati 3 pezzi di hashish per un peso complessivo di circa 60 gr. ed un bilancino di precisione.
I controlli effettuati nella giornata di ieri a Cosenza, estesi anche alle persone sottoposte a misure di prevenzione, hanno portato alla denuncia di due persone: P.M. di anni 44 e R.A. di anni 53, il primo per evasione in quanto, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, non veniva trovato in casa, il secondo, sorvegliato speciale, per inosservanza agli obblighi di legge.
I suddetti controlli permettevano al citato personale dell’UPGSP anche di rinvenire in una via del centro cittadino e sottoporre a sequestro, una busta di cellophane con tre involucri, due contenenti cocaina per un peso di circa 20 gr. ed uno contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso di 6 gr. circa.

 

 

Ferisce il fratello con un colpo di fucile, arrestato per tentato omicidio

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Ha sparato contro il fratello con un fucile da caccia detenuto illegalmente al culmine di un litigio, poi si è dato alla fuga ma i carabinieri lo hanno rintracciato ed arrestato per tentato omicidio. Si tratta di un giovane di 21 anni, D.M.P., già noto alle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione il ragazzo avrebbe discusso con il congiunto in località Aria dei Santi della zona di Rossano poi avrebbe esploso un colpo calibro 12, ferendo il fratello ad una mano. La vittima è stato trasportato d’urgenza al locale pronto soccorso. I carabinieri sono riusciti a rintracciare ed arrestare l’uomo ed a recuperare l’arma. Le indagini sono condotte dal sostituto Luca Primicerio e coordinate dal procuratore capo Eugenio Facciolla.

Belmonte, picchiata dai familiari che le rubano la pensione

PAOLA (CS) – I carabinieri della Compagnia di Paola hanno arrestato I.A., 51enne incensurata, ed il figlio C.F., 33enne anch’egli incensurato perché in concorso tra loro ed in maniera abituale, sono ritenuti responsabili di maltrattementi, lesioni personali aggravate e rapina, concretizzate nell’ambito del contesto familiare ai danni di una giovane 28enne, figlia e sorella degli arrestati, con disturbi psichici tanto da essere in cura nel Centro Igiene mentale di Amantea. Il nucleo familiare risiede a Belmonte Calabro. Le indagini sono state avviate dai militari della locale stazione a seguito della denuncia presentata dalla vittima dei presunti abusi, secondo la quale la mamma ed il fratello le sottraevano a furia di percosse, la pensione di ottocento euro mensili spettante per la invalidità. Gli accertamenti condotti dalle forze dell’ordine condotte dal sostituto Maria Francesca Cerchiara e coordinate dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, hanno indotto il Gip ad accogliere la richiesta di arresto nei confronti dei due presunti responsabili, condotti nel carcere di Paola ed in quello di Castrovillari.