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‘Ndrangheta: arrestati due imprenditori accusati di collusione con la ‘ndrangheta

REGGIO CALABRIA – In seguito a un’operazione congiunta della DIA, Guardia di Finanza e Carabinieri, con il coordinamento della DDA, sono stati fermati due  imprenditori di Reggio Calabria del settore della grande distribuzione, Giuseppe Croce’ e la figlia Barbara, con l’accusa di collusione con la cosca Tegano. Gli investigatori, che stanno facendo 20 perquisizioni e sequestrando in Calabria, Lombardia e Lazio, beni per 30 milioni, ritengono di avere disarticolato un cartello di imprese creato dalla cosca per imporre forniture di beni e servizi a societa’ pulite.

Chieste 12 condanne nell’ambito del processo Valle-Lampada

MILANO – Il pm di Milano Paolo Storari nell’ambito del processo con al centro la cosca della ‘ndrangheta dei Valle-Lampada e sulla cosiddetta ‘zona grigia’ della mafia calabrese ha chiesto 12 condanne. In particolare, chiesti 9 anni di reclusione per l’ex consigliere regionale calabrese Franco Morelli e 6 anni di carcere per il magistrato (poi sospeso dal Csm) Vincenzo Giuseppe Giglio, accusato di aver favorito le attivita’ della cosca. Per il presunto boss Giulio Lampada chiesti 15 anni.

Rifiuti tossici: da Vicenza all’Aspromonte, viaggio di sola andata

Parliamo di un viaggio dal Nord al Sud, ma non per descrivere un itinerario la cui meta è prediletta dai turisti per i soggiorni estivi, attratti dalle bellezze paesaggistiche che offre il territorio. Sullo sfondo il percorso di alcuni camion carichi di scorie radioattive che non partono dai soliti posti noti, come Crotone, Napoli e Treviso ma da una grossa acciaieria, la Beltrame S.p.a., alle porte di Vicenza, da cui si avviano i motori di camion carichi di scarichi industriali che contengono dosi di metallo pesante elevatissime di cui parte viene riversata anche all’interno di cantieri aperti a sud di Vicenza, finalizzati al completamento dell’autostrada Valdastico, e ben coperto sotto cumuli di cemento. Le imprese colluse fanno capo al Gruppo Locatelli e alla Serenissima Costruzione, responsabili della gestione e della costruzione dell’autostrada. La Serenissima fa capo alla società con capitali pubblici, presieduta dal leghista Attilio Schneck, che possiede anche la concessione della Brescia-Padova. Il gruppo Locatelli, invece, è al centro dell’inchiesta per corruzione che ha fatto finire in cella Franco Cristiani Nicoli, vicepresidente della Regione Lombardia, accusato per una tangente versata dall’amministratore delegato Pierluca Locatelli.

Dietro tali traffici riguardo lo smaltimento illegale si staglia sempre la potente ramificazione della ‘Ndrangheta. Ad essere intercettati dalla distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, il capo “Corona” Vincenzo Melia e il suo consigliere Nicola Romano mentre dialogavano e uno dei due riferiva che «ne hanno atterrati di questi cosi tossici qui nella montagna, che glieli hanno portati i “pianoti”, che lì a Gioia Tauro dice che stanno scoppiando, che Dio ce ne liberi».  Romano: «E che li hanno portati pure là sopra a Platì, nel “Piano Catanzaro” che l’acqua lì non la prende più nessuno».

Ne hanno parlato informatori delle forze dell’ordine e pentiti per anni, indicando anche dei luoghi dove andare a cercare in Aspromonte sin dagli anni ’70, in particolare nelle zone montuose, come Antonimina o Ciminà, anche in assenza di cantieri e impianti di vario tipo. Ma finora quasi sempre è stato fatto un buco nell’acqua. Tuttavia la Dia di Reggio Calabria ha continuato imperterrita nelle indagini ed ha ancora un fascicolo aperto contro ignoti dal 2008 per cercare di dare risposte concrete alle leggende sulle scorie radioattive al di sotto la terra calabrese.

Incontri d’autore: Paolo De Chiara – Storia di Lea Garofalo‏

Cosenza – Venerdì 14 dicembre alle ore 18,00, presso la sala eventi Ubik, Paolo De Chiara presenta il libro “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘Ndrangheta”, Falco editore (prefazione di Enrico Fierro, introduzione di Giulio Cavalli).
Ne discutono con l’autore: l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia; Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria; Michele Falco, editore. Modera Emanuele Giacoia, direttore responsabile de Il Quotidiano della Calabria.
Conlude Francesca Prestia, autrice de “La ballata di Lea”.

Paolo De Chiara è nato a Isernia nel 1979. Collabora con il quotidiano L’Indro. In Molise dirige un mensile di informazione, cultura e politica occupandosi delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale della regione. Si dedica a diffondere la cultura della legalità nelle scuole molisane.

Operazione ‘Infinito’: 40 condanne dal processo in Lombardia

martelletto tribunaleCATANZARO – Il tribunale di Milano ha inflitto 40 condanne nel processo seguito alla maxi Operazione ‘Infinito’, volta a colpire presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia. Le pene variano dai 3 ai 20 anni. Tre le assoluzioni. I giudici hanno condannato anche l’ex direttore Asl di Pavia Antonio Chiriaco a 13 anni di reclusione. Tra le condanne ci sono anche quelle di Pino Neri, 18 anni, e dell’ex carabiniere Michele Berlingeri (13 anni e sei mesi).

Minacce ad Agenti Nel Carcere di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Questa mattina sono pervenute delle minacce ad alcuni agenti impegnati nella sorveglianza della sezione speciale del carcere di Reggio Calabria tramite un modulo utilizzato per le richieste quotidiane dei detenuti alla direzione e distribuito regolarmente dal personale del penitenziari.

Gli agenti minacciati si occupano dei detenuti imputati in alcuni processi contro la ‘ndrangheta.

Nel foglio, privo di firma, vi erano scritte frasi minacciose con cui si chiedeva l’allontanamento degli agenti della sezione nella quale sono ristretti i detenuti ad alta pericolosità e sottoposti quindi a sorveglianza “livello 3” secondo i codici dell’amministrazione penitenziaria. Alcune delle minacce, scritte sul foglio, sono rivolte ad un agente “di origine messinese” ed invitano la direzione al trasferimento degli agenti con minacce dirette (“altrimenti finisce a cazzotti”).

Un ispettore ancora in servizio nel carcere reggino ha ricevuto, nei mesi scorsi, altre minacce simili.

‘Ndrangheta, sequestri per oltre 20 milioni di euro in tutta Italia

REGGIO CALABRIA – Vasta l’operazione contro la ‘ndrangheta da parte del Centro Operativo di Torino della Direzione Investigativa Antimafia che, in collaborazione con i Centri Operativi di Milano, Roma e Reggio Calabria, sta eseguendo il sequestro di beni in Piemonte, Lombardia, Lazio e Calabria nei confronti di un’agguerrita cosca della ‘ndrangheta da anni operante in Piemonte.

Il valore di beni immobili e di società sottoposte a sequestro è di circa 20 milioni di euro.

‘Ndrangheta: cosche dietro call center

Un’ inchiesta milanese coordinata dalla Dda del capoluogo lombardo e da quella di Reggio Calabria ha condotto stamane a 23 arresti  tra la Calabria e Lombardia. Le indagini hanno portato allo scoperto delle infiltrazioni della ‘ndrangheta dei Bellocco nella gestione di in un’azienda di call center con mille dipendenti e che ora è stata posta sotto sequestro.

 

‘Ndrangheta: tre arresti in provincia di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Il Comando Provinciale di Reggio Calabria sta eseguendo un’Ordinanza di Custodia Cautelare, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 soggetti, appartenenti alla ‘ndrangheta, in particolare alla cosca ‘Mammoliti-Rugolo’, operante a Castellace di Oppido Mamertina (RC) ed in tutta la piana di Gioia Tauro. Le accuse a lor carico sono di estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, furto aggravato, danneggiamento e incendio.

Lea Garofalo, trovati i resti del corpo in Brianza

MILANO – I resti del corpo di Lea Garofalo, testimone di giustizia vittima della ‘ndrangheta, uccisa dall’ex compagno Carlo Cosco, sono stati rinvenuti in Brianza. Il ritrovamento di alcuni monili, come una collana e degli anelli hanno convinto gli inquirenti che i resti trovati in un campo potessero essere quelli della donna calabrese, la certezza assoluta si avrà dall’analisi del dna.