Tutti gli articoli di Andreina Morrone

Tuffi, Assoluti Open: Tania Cagnotto premia gli atleti cosentini di AQA Tocci (poi oro dal sincro) e Porco

COSENZA – Agli Assoluti Open Bper di tuffi a Torino, uno strepitoso Lorenzo Marsaglia, dopo la vittoria da un metro, vince e convince anche nella finale del trampolino da 3 metri totalizzando 446.45 punti ma l’amico e compagno di sincro Giovanni Tocci non è da meno: dopo il metro è di nuovo secondo con 398.75 punti. Il portacolori di Esercito e AQA Cosenza, bronzo europeo da uno e tre metri a Roma 2022, seguito da Oscar Bertone, ce la mette tutta per star dietro all’atleta della Marina Militare ma l’aver sporcato il secondo salto (doppio e mezzo rovesciato) lo penalizza nel punteggio. Terzo e medaglia di bronzo l’altro cosentino un gara, Francesco Porco, per Fiamme Oro e AQA Cosenza. I tre atleti, sul podio, sono Stati premiati da Tania Cagnotto, la pluricampionessa azzurra, argento e bronzo olimpico nel trampolino sincro e nei tre metri individuali a Rio 2016, unica donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro mondiale nei tuffi (oro da un metro a Kazan 2015), la tuffatrice europea con il maggior numero di podi in carriera.

La soddisfazione della società e del presidente Manna

“Soddisfazione sportiva enorme” è stata espressa dalla società AQA Cosenza e dal presidente Francesco Manna: “Raccogliamo i frutti di un lavoro immenso portato avanti in questi anni. Merito da ascrivere al lavoro del nostro nuovo tecnico, Marina Montobbio, che ha fatto crescere l’intero settore (Tocci è allenato da Oscar Bertone mentre Porco da Fabrizio De Angelis). Nuoto, pallanuoto, tuffi e tutte le altre attività sportive che, da sempre, svolgiamo nella piscina di Cosenza, sono in continua ascesa. Con risultati sorprendenti, oltre le aspettative. Oggi è tempo di festeggiare i nostri due campioni, grazie Giovanni e grazie Francesco per queste meravigliose emozioni”.

Prossimi obiettivi per gli atleti cosentini: Europei a Resovia dal 22 al 28 giugno e Mondiali a Fukuoka dal 14 al 24 luglio. 

AGGIORNAMENTO: Tocci oro dal sincro

Chiusura in bellezza per i tuffatori cosentini al Campionato Italiano Assoluto Invernale Open di Torino. La coppia formata da Giovanni Tocci (Centro Sportivo Esercito – AQA Cosenza) e Lorenzo Marsaglia ha vinto il titolo italiano dal trampolino tre sincronizzato con 382.20 punti. Per Giovanni Tocci è la terza medaglia, dopo le due d’argento vinte dal trampolino metri uno e metri tre di questa edizione. Sul podio anche Francesco Porco (Fiamme Oro – AQA Cosenza) che in coppia con Matteo Cafiero ha vinto la medaglia di bronzo con 328.26 punti. Per il tuffatore cosentino è la seconda medaglia di bronzo a questo campionati dopo quella vinta dal trampolino metri tre.

Tocci

A2 Pallanuoto: Aqa Cosenza sbanca Napoli e conserva il primato

COSENZA – “E se ne va… la capolista se ne va, la capolista se ne va…”. Urla di gioia e tifo incredibile per la squadra femminile della Cosenza pallanuoto che vince la sfida al vertice contro Gls Napoli Lions e festeggia i play off da capolista del girone.

8-9 il risultato finale di una gara entusiasmante che ha coinvolto molti tifosi cosentini giunti a Pozzuoli per l’occasione.

“Abbiamo raggiunto un primo importantissimo risultato”, le parole a margine del presidente della società Francesco Manna. “Complimenti alle ragazze, al mister, allo staff tecnico e dirigenziale ed a tutti i nostri tifosi. Una giornata memorabile, adesso avanti nei play off con la convinzione che la squadra allestita è forte su tutti i fronti”, ha poi aggiunto Manna.

Dopo i primi due tempi parziali chiusi sostanzialmente in pareggio (2-2; 2-2), nel terzo invece ha prevalso per un gol la squadra di mister Fasanella (1-2) mentre il quarto ha confermato la forza di entrambe le compagini (3-3).
A segno per la Cosenza pallanuoto Greco (doppietta), Malluzzo, Morrone, Nisticò e Koide (poker di reti).

“La partita della partite”:

Così è stata definita. Il match più atteso dell’anno in casa Cosenza Pallanuoto. La capolista bruzia, per la seria A2 femminile, è stata finora protagonista indiscussa. Anche a Pozzuoli, nel Palatrincone contro la squadra del Gls Napoli Lions, ha mostrato muscoli e tenacia. “Chi ha seguito la gara d’andata inevitabilmente si aspetta molto da questa partita. Abbiamo di fronte una squadra di esperienza, pronta a metterci in difficoltà con la loro fisicità come nell’andata, ma d’altro canto noi non siamo da meno”, ha avuto modo di affermare l’atleta Carola Sesti.
Così è stato. Ed ora tutti a festeggiare. La capolista se ne va… 

Due di cui uno… come Giò Di Tonno. Quasimodo alla corte della musica d’autore

RENDE (CS) – Sorprende, emoziona e diverte, non poco, lo spettacolo “Due di cui uno…” che Giò di Tonno e Vincenzo Olivieri hanno portato in scena a Morano come al Cine Teatro Garden per il Rende Teatro Festival.

Giò Di Tonno artista completo e poliedrico Giò Di Tonno

Sulle note di “Tutta la vita”, pezzo più che mai autobiografico dell’artista abruzzese che descrive tutto il suo amore per la musica, si alza il sipario sul viaggio del celebre “Quasimodo” di Notre Dame de Paris nella musica d’autore italiana che è stata e sempre sarà colonna sonora della vita di ognuno di noi. «”Due di cui uno” è uno spettacolo variegato, fra musica e cabaret, in cui le canzoni sono il pretesto per raccontare la vita di tutti e i cambiamenti della società», racconta Di Tonno ai nostri microfoni. Spazio così ai grandi successi dei big della musica italiana nel mondo come Mina, Claudio Baglioni, Mino Reitano, Lucio Dalla e degli autori dei brani più amati (come Maurizio Costanzo), E poi le applauditissime imitazioni di Franco Califano, Gino Paoli e Riccardo Cocciante. Proprio a quest’ultimo deve la sua popolarità, poiché «dopo un anno intero di estenuanti provini mi scelse per interpretare Quasimodo, a quel punto avevo ormai assunto la posizione da gobbo e lui mi disse “Mi hai emozionato, ma sai cantare anche eretto?». Quindi applausi scroscianti per “Il tempo delle cattedrali” e “Bella”, brano cult del musical di Cocciante. 

Olivieri “il disturbatore” Giò Di Tonno

Spassosi sono poi gli intermezzi cabarettistici di Vincenzo Olivieri che entra in scena come tecnico per raccontare episodi della sua vita e dare animo a spassosi scambi con Giò Di Tonno. «I miei interventi sono pensati come una trasposizione del pubblico che sale sul palco. Rappresento difatti una persona comune che ha modo di interfacciarsi con l’artista ed insieme a lui raccontare storie di vita che accomunano tutti noi in chiave ironica» quali sono gli spaccati quotidiani di ieri e di oggi, di genitori e di figli, ma non solo (“I televisori di ieri erano profondi perché profondi erano i programmi, ora abbiamo quelli piatti perché altrettanto piatti sono i programmi”). 

Un tandem funzionale e affiatato che diverte il numeroso pubblico in sala per circa due ore di spettacolo. A fine esibizione i due artisti abruzzesi ricevono dal direttore artistico del Rende Teatro Festival, Alfredo De Luca, il premio-riconoscimento come “Miglior spettacolo tributo alla musica d’autore”.

«Una bella rivelazione”, è il commento unanime degli spettatori all’uscita dal teatro.

Prossimi appuntamenti:

Il 25 e 26 marzo sarà la volta di Andrea Pucci, sempre all’interno della kermesse teatrale del progetto Tirreno Festival, con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Rende. 

 

 

Il ritorno di Giò Di Tonno dopo Notre Dame, in scena a Rende fra musica e cabaret

RENDE (CS) – “Cantavo nei lidi e ai matrimoni, rifarei tutta la mia gavetta”. Sulla sua carriera non ha rimorsi Gió Di Tonno, il noto cantante-attore pescarese deve il suo nome d’arte a Pippo Baudo. 

Protagonista  del prossimo spettacolo in programma al CineTeatro Garden di Rende  giovedì 23 marzo, dal titolo “Due di cui uno…”, il più celebre Quasimodo “italiano” del popolarissimo musical “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante, in cui ventun’anni fa fece il suo debutto insieme a Lola Ponce – con cui vinse il Festival di Sanremo 2008 con “Colpo di fulmine” – torna in scena vestendo nuovi panni con Vincenzo Olivieri con cui reciterà e canterà. 

Il racconto degli inizi

“Un incontro fortunato con Cocciante, il mio trampolino di lancio. Sono stato scelto dopo un anno di provini con appuntamenti ripetuti nel tempo e selezionato almeno tra mille attori e cantanti. È stato un gran piacere girare l’Italia e il mondo con una grande opera che ancora emoziona e fa sognare tutti”, dichiara Giovanni Di Tonno a pochi giorni dal suo ritorno in Calabria, dov’è già stato per Notte Dame appunto ma anche per I Promessi Sposi Opera Moderna.

Ha iniziato a cantare nei lidi, durante i matrimoni, ci ha creduto tanto nel suo sogno e oggi, all’alba dei suoi 50 anni, si divide tra la musica e il teatro, a cui fa ritorno con una commedia nuova, che fortificherà senz’altro il sodalizio musica-teatro e che, certamente, non tradirà le aspettative del suo pubblico, appassionato e fedele in tutti questi anni: “Sul palco duetto con un bravo attore Vincenzo Olivieri, anche lui abruzzese e nello spettacolo, che è un misto tra recital e cabaret, emerge uno spaccato della nostra società. Sicuramente il pubblico non si annoierà questo ve lo posso assicurare…”, ha aggiunto l’attore abruzzese che svela di star già lavorando a nuovi progetti che lo vedranno non soltanto sul palcoscenico.

Giò Di Tonno

Il prossimo appuntamento del Rende Teatro Festival, a chiusura della campagna abbonamenti, interesserà Andrea Pucci, già sold out.

L’ennesimo tutto esaurito per la kermesse che si inserisce nel progetto Tirreno Festival, ideato da Alfredo De Luca e con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Rende.

Pallanuoto, Cosenza pareggia ad Ancona. Soddisfatto mister Fasanella

Secondo pari della stagione per la Cosenza Pallanuoto, nella terza giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A2 femminile.

Termina 7-7 lo scontro al vertice tra la Vela Nuoto Ancona, seconda in classifica, e la compagine calabrese, capolista del girone Sud.

Una buon gara, ad ogni modo. Ed obiettivi, del team bruzio, invariati. 

Nel primo tempo le due squadre si equivalgono: termina 2-2 e per il Cosenza  con le reti di Koide e De Mari. Nella seconda frazione le cosentine passano in vantaggio grazie alla doppietta di Nisticò. La terza frazione è completamente appannaggio delle padrone di casa che siglano tre gol con Oliveri, Dametto e Quattrini. Nell’ultimo quarto il Cosenza recupera e si porta sul 3-1, con altre due reti di Nisticò ed una di Malluzzo.
 
Così mister Fasanella a margine della gara: “Ottimo approccio alla gara. Abbiamo disputato una buona partita sbagliando qualcosa in più nel terzo periodo. Ci siamo riscattate nell’ultimo tempo ed abbiamo rischiato anche di vincere”.
“Giocare fuori casa non è mai facile ma c’è voglia di riscatto nell’aria e cercheremo di dare il meglio e di lottare”, aveva affermato l’atleta della Cosenza pallanuoto Loredana Stavolo prima della gara.

TABELLINO:

VELA NUOTO ANCONA – AQA COSENZA 7-7

Parziali: 2-2, 1-2, 3-0, 1-3
 
Vela Nuoto Ancona: Andreoni, Strappato, Martella 1, Monterubbianese 1, Ferretti, Consolani, Bartocci, Olivieri 2, Dametto 1, Bersacchia 1, Quattrini 1, Mancinelli. All.: Pace
 
Cosenza Pallanuoto: Brandimarte, Stavolo, Greco, De Mari 1, Le Fosse, Malluzzo 1, Morrone, Sesti, Zaffina, Nisticò 4, Koide 1, Reda. All.: Fasanella
Reti Cosenza:  Koide, De Mari, Nisticò (4), Malluzzo
 
ARBITRO: Leonardo Bechelli. 
 
Riposo invece per la Serie C maschile e le giovanili per le gare nazionali svolte lo scorso fine settimana (18 – 19 marzo) nella piscina di Campagnano a Cosenza. 

Intelligence, menzione speciale a tesi di master dell’Unical nell’ambito del Premio “Carlo Mosca”

Roma (15.3.2023) – Nei giorni scorsi è stato assegnato il Premio “Carlo Mosca” per le tesi post-laurea, promosso dalla Società Italiana di Intelligence. L’iniziativa intende valorizzare le ricerche nel campo degli studi sull’intelligence, dedicando il premio proprio a Carlo Mosca, uno dei più significativi promotori della cultura dell’intelligence nel nostro Paese.

Al bando hanno concorso numerosi partecipanti provenienti da atenei di tutta Italia. La commissione giudicatrice è composta da esponenti del mondo accademico e delle istituzioni dello Stato: Mario Caligiuri (Università della Calabria), Marco Valentini (Consigliere di Stato), Antonio Felice Uricchio (Presidente dell’ANVUR), Francesco Sidoti (Università dell’Aquila), Domenico Talia (Università della Calabria), Gian Luca Foresti (Università di Udine) e Maria Gabriella Pasqualini (studiosa di intelligence e segretaria del Premio).

I VINCITORI

La commissione ha assegnato il primo premio al lavoro di Achille Pierre Paliotta, dal titolo “La teoria dell’informazione e la moderna crittologia. Dalla teoria dell’informazione alla scienza dell’informazione quantistica”, discusso presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Il secondo riconoscimento è andato a Emanuele Barbaro con la tesi “Impiego dei droni ai tempi del Covid-19. Analisi sull’impiego dei dispositivi APR all’interno dello scenario pandemico” presentato all’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Il terzo premio è stato attribuito ad Antonio Guzzo per la tesi su “Il Fenomeno del Data Breach Secondo Quanto Previsto dal GDPR. Analisi Empirica Applicata Agli Strumenti di Data Prevention: il Caso del Comune di Pisticci (MT)”, discusso presso l’Università “La Sapienza”” di Roma. Il primo premio consiste in € 1.000 e la pubblicazione a stampa della tesi con l’editore Rubbettino. Il secondo premio in € 700 e la pubblicazione sul portale editoriale scientifico della Società Italiana di Intelligence. Il terzo premio in € 500 e la pubblicazione sul portale editoriale scientifico della Società Italiana di Intelligence. 

MENZIONE PER UNA TESI UNICAL

La Commissione ha inteso anche assegnare due menzioni d’onore a Raffaele Castanò per la tesi su “Economic & Cyber Intelligence: la Tutela della Nuova Sicurezza Nazionale”, discussa presso l’Università della Calabria nell’ambito del master in Intelligence, e a Matteo Mangifesta per la tesi su “L’Effetto Butterfly dell’Intelligence Economico-Finanziaria” presentata presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI). Per entrambe le tesi viene assicurata la pubblicazione sul portale editoriale scientifico della Società Italiana di Intelligence.

La cerimonia di premiazione, il cui programma verrà comunicato in prossimità dell’evento, avverrà a Roma venerdì 9 giugno 2023 alle ore 17:00, nella Sala “Capitolare” del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva del Senato della Repubblica, in Piazza della Minerva 38.

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e l’energia dell’arte: Acri si prepara alla V edizione del Siluna Fest

ACRI (CS) – Il Comune di Acri, primo in Italia a dichiarare l’emergenza climatica nel 2019, rafforza il suo messaggio col Siluna Fest e aderisce al flashmob mondiale del 21 marzo “Sentiero Rebirth”.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni di Michelangelo Pistoletto, che verranno festeggiati il prossimo 25 giugno, l’Associazione Siluna dedica al Maestro biellese la quinta edizione del Siluna Fest, in programma tra marzo e maggio (in anticipo rispetto al periodo abituale estivo della manifestazione).

Posticipato all’estate 2024 il già programmato “viaggio” di Siluna lungo la Ciclovia dei Parchi della Calabria.

Al centro del festival calabrese c’è da sempre l’arte come strumento di trasformazione sociale responsabile e tutto il programma 2023 punta a rafforzarne il messaggio attraverso un laboratorio-scuola dedicato allo studio, alla sperimentazione e allo sviluppo di pratiche che traducono in realtà il simbolo del Terzo Paradiso, una delle opere più conosciute di Michelangelo Pistoletto e che è presente anche nel territorio di Acri grazie all’impegno dell’Associazione Siluna. Già in occasione della seconda edizione, infatti, il Siluna Fest aveva dato forma al disegno dell’artista con 58 pini larici, simbolo della Sila, per esprimere la necessità di reinstaurare un equilibrio sinergico tra uomo e natura. 

Per l’edizione 2023, che nasce dalla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Acri e il Gal Sila, è stato selezionato un interessante progetto artistico che ben rispecchia sia il percorso artistico-culturale di Siluna, che dal 2018 porta avanti i principi della sostenibilità promuovendo attività culturali ed ecologiche, sia i provvedimenti volti all’educazione e alla lotta al surriscaldamento terrestre. Il primato di Acri risale al 2019, quando l’Amministrazione comunale lanciò in Italia il messaggio dell’emergenza climatica anticipando l’azione della politica nazionale.

Proprio per questo è stato immaginato un percorso per giovani studenti che li vedrà protagonisti in “ANTIMATTER_Stone, un’operAzione Terzo Paradiso ad ACRI”. Un progetto artistico di Sebastiano Pelli, a cura di Saverio Teruzzi e Alessio Vigni, con la direzione artistica di Anna Pironti e Paola Zanini del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, organizzato da Siluna Ets  in collaborazione con Cittadellarte e Comune di Acri.

IL PROGRAMMA 2023

La prima fase del progetto vede coinvolte le scuole attraverso laboratori educativi: circa 90 le ragazze e i ragazzi delle terze classi del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Acri che, a cadenza mensile, a partire dal 14 marzo, parteciperanno a tre appuntamenti con i curatori del progetto. Gli incontri sono caratterizzati da tre elementi fondamentali: un intervento performativo su base tematica, un intervento su base scientifica e uno spazio per la discussione.

L’azione finale di questo percorso sarà la presentazione e l’inaugurazione della scultura monumentale Antimatter_Stone dell’artista Sebastiano Pelli: realizzata con materiale di scarto, la lamiera recuperata ingloba rifiuti plastici. Una scultura di circa 230×230 cm, un’opera di grande impatto sociale che andrà ad arricchire il Museo Diffuso della città che l’Amministrazione comunale ha in allestimento già da qualche anno.

La scultura di Sebastiano Pelli si fermerà permanentemente ad Acri dopo un lungo viaggio iniziato nel 2022 con una prima esposizione itinerante nella Laguna veneziana e con un evento finale alla 79° Mostra del Cinema di Venezia. Successivamente si è spostata a Cantù, in occasione del Festival del Legno. A febbraio scorso è stata protagonista nel contesto di BOOMing Conteporary Art Swow 2023, nell’ambito di ART CITY Bologna in occasione di Arte Fiera, dove ha ricevuto il Premio Sustainability Art Giorgio Morandi: riconoscimento rivolto agli artisti under 40 impegnati sul tema delle emergenze ambientali.

Tra le attività di Siluna 2023 è prevista una “chiamata all’azione”, appello lanciato al mondo intero da Michelangelo Pistoletto per il 21 di marzo che coincide con l’equinozio di primavera, uno dei due momenti dell’anno in cui si ha la perfetta parità in tutto il mondo tra il giorno e la notte, la luce e il buio. Un flashmob Globale, SENTIERO REBIRTH: un’unica azione in tutto il mondo, unirsi mano nella mano contro tutte le mostruosità create dall’uomo. Acri parteciperà con un lungo cordone umano, che sarà filmato e farà poi parte di un video-documentario che raccoglierà, senza soluzione di continuità, tutti i contributi registrati in ogni angolo della Terra: un’opera chilometrica digitale intorno al nostro pianeta.

La chiusura del Festival è affidata a Franco Arminio, il “padre” del Siluna Fest: l’avventura del Festival e dell’associazione che lo promuove nasce infatti dal suo lavoro di poeta, scrittore, paesologo, costruttore di comunità provvisorie.

Il programma dettagliato su: http://silunafest.it/

La A112 dei siciliani Ippolito trionfa alla 21^ Coppa della Nevi

E’ l’equipaggio Ippolito-Ippolito, sull’Antobianchi A112, ad aggiudicarsi la 21^ Coppa delle Nevi. Da Laino Borgo a Castelluccio superiore, la vettura ha percorso ben 90 km nella gara di regolarità organizzata da ASA Castrovillari, in collaborazione con ACI Cosenza in una competizione valida anche come 1° round dello Challenge Regolarità Centro Sud e 6° memorial Vittorio Minasi.

Circa 40 le auto che hanno partecipato alla 21^ edizione dell’evento tra i più attesi del panorama automobilistico del territorio.

I vincitori, provenienti da Campobello di Mazara, hanno fatto una gara praticamente perfetta, con soli 99 centesimi di penalità su 26 prove, portando a casa un ottimo risultato e vantando una bella performance. Gli Ippolito, piloti top della regolarità, hanno preceduto, per poco, i vincitori della scorsa edizione, l’equipaggio Renna-Balsamo.

Una manifestazione di cui gli stessi sindaci dei comuni ospitanti – Laino Borgo, da cui la gara è partita, Laino Castello, Mormanno, Rotonda, Viggianello e Castelluccio – si sono detti soddisfatti, oltre al presidente di ASA Castrovillari, Massimo Minasi, anche perché l’evento ha permesso di registrare presenze provenienti da tutto il Sud Italia.

L’evento è stato patrocinato dagli stessi enti comunali, dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione Basilicata oltre che dal Parco del Pollino e da ACI storico e ACI Sport.

Le sette vite di Ettore Majorana ne “L’atomo inquieto” di Mimmo Gangemi. Le attività culturali in programma

COSENZA – Un libro particolarmente intenso, tra la spy-story e il romanzo psicologico e interiore, e che cerca, senza pretese di esaustività, di dare un contributo di immaginazione e insieme di credibilità ad un mistero che si è sempre più infittito negli ultimi 85 anni e che riguarda la misteriosa scomparsa o sparizione del fisico Ettore Majorana, uno dei ragazzi di via Panisperna il cui mentore assoluto era Enrico Fermi.

Il libro è “L’atomo inquieto”, edito da Solferino e a scriverlo è stato Mimmo Gangemi, il noto scrittore di  Santa Cristina d’Aspromonte che ha regalato ai suoi lettori pagine interessanti in pubblicazioni come “25 nero”, “Il passo del cordaio” (suo primo grande successo), “Il giudice meschino” dal quale venne tratta la celebre fiction con Luca Zingaretti, “La signora di Ellis Island”, “Marzo per gli agnelli” e il più recente “Il popolo di mezzo”. La sua ultima fatica letteraria, “L’atomo inquieto” è stata presentata a Villa Rendano nell’ambito della programmazione condivisa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso con la Fondazione “Attilio e Elena Giuliani”, come ha ricordato il Presidente della stessa Fondazione  Walter Pellegrini nel suo indirizzo di saluto. Obiettivo  della sinergia è quello di dare, in occasione del decennale della Fondazione, nata il 13 luglio del 2013, un contributo fattivo  alla definizione di un vero e proprio Piano strategico di sviluppo culturale al quale si sta già lavorando (il prossimo incontro è fissato per il 10 marzo) con il coinvolgimento delle associazioni culturali del territorio. Walter Pellegrini ha ricordato, inoltre, la figura di Sergio Giuliani, “al quale – ha detto – dobbiamo dire grazie per l’atto donativo straordinario compiuto a suo tempo e che è nostro impegno portare avanti in sinergia con tutta la città”. Ad introdurre l’autore Mimmo Gangemi ed il suo libro è stata Antonietta Cozza, consigliera delegata alla cultura del Sindaco Franz Caruso. “L’atomo inquieto” prende le mosse dalla vicenda che ha riguardato il fisico Ettore Majorana che scomparve nel mistero il 26 marzo del 1938, all’età di 31 anni. Quella sera Majorana si imbarcò su un piroscafo Palermo-Napoli e da allora non si ebbero più notizie certe su di lui. Carattere ombroso, Majorana era ordinario di fisica all’Università di Napoli. Nel lasciare Napoli invia una lettera al  prof. Antonio Carelli, professore di Fisica Sperimentale presso la sua stessa Università e nella missiva adombra l’ipotesi di togliersi la vita gettandosi in mare. Ma il giorno seguente Carelli riceve prima un telegramma e poi una seconda lettera di Majorana nella quale il fisico scrive che il mare lo aveva rifiutato. Attorno al mistero che ancora oggi avvolge la scomparsa di Majorana  sono state formulate molte ipotesi e tra queste quelle contenute nel saggio di Leonardo Sciascia “La scomparsa di Majorana”, del 1975, nel quale lo scrittore di Racalmuto prospettava lo scenario che il fisico si fosse nascosto, cambiando vita, nella Certosa di Serra San Bruno, dopo aver intuito che le scoperte  cui erano pervenuti i Ragazzi di via Panisperna per arrivare al primo reattore nucleare, potessero avere sviluppi nefasti per l’umanità.

Nei precedenti libri, Mimmo Gangemi si esprime sempre in terza persona, ma mentre scriveva il nuovo libro qualcosa lo lasciava insoddisfatto, tant’è che, dopo diversi tentativi durante i quali  il libro si arenava dopo le prime quindici pagine, cambia registro ed utilizza la prima persona. Una modalità che sembra funzionare e avvincere, legando il lettore alla pagina.

L’autore si è detto orgoglioso di aver scritto il primo romanzo su Majorana, rivelando le fonti alle quali ha attinto: leggende, verità, mezze verità. Di Majorana dice che Fermi lo aveva indicato come un grande genio, forse il più dotato del gruppo dei ragazzi di via Panisperna, tant’è che lo aveva paragonato a Galileo Galilei e ad Isaac Newton. “Le sette vite di Majorana – avverte Gangemi – non sono staccate ma sono collegate tra loro e mantengono una conseguenza logica”. Il libro si apre con la figura di un clochard, sorta di reietto, colto, nel 1960, sulle rive del Mar Ionio calabrese e poi prosegue in un lungo flashback, dal 1960 a ritroso, fino agli attimi che ne precedono la scomparsa, nel 1938. Gangemi mantiene l’ipotesi dell’identità acquisita da Majorana all’interno della Certosa di Serra San Bruno “per una sorta di rispetto   – confessa – nei confronti di Sciascia che per primo l’aveva teorizzata”, ma è l’ipotesi che gli piace meno delle altre. “Ogni avvenimento che accade, durante i diversi momenti che ci restituiscono di Majorana, un’identità ogni volta diversa, e che non hanno una pretesa di verità – dice Gangemi – è appeso a storie e testimonianze che hanno una loro credibilità”. Nel profilo tracciato dallo scrittore reggino, il fisico è  un ossessivo-compulsivo che non sa vivere e che appartiene ad una famiglia agiata tra i quali si annoveravano anche alcuni ministri del Regno. Ed è per questo che Mimmo Gangemi non crede all’ipotesi del suicidio. “Non si suicida in mare uno che sa nuotare. Come non può decidere di farla finita chi, un attimo prima, ha in tasca 5 mesi di stipendio e, in più, una eredità paterna che sta per essere riscossa”. E allora, forse, in ciò che è avvenuto e nella sua misteriosa scomparsa c’è dell’altro. Un’ulteriore congettura può essere legata secondo Gangemi al fatto che pur essendo innegabile il suo amore per la scienza, Majorana rifiuta di rendere pubblico ciò che intuisce prima degli altri. “Vuole penetrare le tenebre dell’ignoto, ma non vuole pubblicare le risultanze dei suoi studi”, tanto è vero che, a fronte delle innumerevoli intuizioni, Majorana pubblicò solo 10 studi scientifici. Nelle sette vite del fisico c’è posto anche per un’altra ipotesi che lo vuole malato di tubercolosi, in un sanatorio localizzato probabilmente dalle parti di Chiaravalle centrale. Altre identità lo indicano in Argentina e poi in Venezuela. Il libro ricorda anche la fuga in Alto Adige dove ripara quando, dopo che nel 1938 iniziò la campagna antisemita in Italia con la pubblicazione delle leggi razziali,tutti gli scienzati, caduto Hitler, sono fatti prigionieri in Inghilterra. Gangemi racconta ancora che Majorana conosce, nel trasporto per una ricercatrice, l’amore e, finalmente , una sua dimensione più umana. Il libro, dopo questo lungo e vorticoso giro, torna all’inizio e si ricongiunge al clochard dalla cui storia era partito. Se il bel volume, intriso, come ha fatto notare Antonietta Cozza, di “attimi di lirismo che strappano l’anima” non dà un contributo risolutivo a decrittare il mistero di Ettore Majorana, è, però, alquanto appassionante e fa venir senz’altro voglia di continuare ad indagare e ad immergersi nelle sue pagine alla ricerca di una nuova chiave di volta che abbia il crisma della credibilità. 

 

 

 

 

 

 

Pallanuoto A2/f e C/m: AQA Cosenza sempre più in fuga

Continua il momento magico di AQA Cosenza Pallanuto che nella domenica appena trascorsa ha portato a casa un’altra doppia vittoria in trasferta: 8-11 contro Castelli romani in serie A2 femminile, 7-9 in serie C maschile il risultato contro Catania.

L’ottava perla delle ragazze rossoblù

Al termine di una partita combattuta, la Cosenza Pallanuoto strappa per l’ottava volta consecutiva la vittoria e continua a dominare a punteggio pieno la classifica del girone Sud del torneo di A2 femminile. Senza capitan Sesti, le cosentine hanno fatto prevalere la loro maggior tecnica. Una gara molto fisica con le avversarie che hanno messo in difficoltà la squadra cosentina ma partenza a razzo per le rossoblù, grazie alla doppietta di Zaffina ed alle reti di Greco e Koide. Nel secondo parziale, tuttavia, Castelli Romani riduce lo svantaggio fino ad agganciare le ospiti calabresi sul punteggio di 7-7 nelle prime battute dell’ultimo quarto. Cosenza non si scompone, riallunga grazie alle marcature di Nisticò (doppietta), Morrone e Koide e ristabilisce la sua supremazia portandosi sul 7-11. Inutile nel finale la rete di Antenni che fissa il punteggio sull’8-11. “Tre punti importantissimi, sebbene non sia stata una delle nostre migliori prove”, ha commentato a fine gara coach Fasanella. 

Vittoria anche per gli atleti di mister Manna

In serie C maschile vittoria, anche in questo caso sofferta, ma molto importante, nella piscina “Francesco Scuderi” di Catania, sulla Wp Guinnes per la quarta giornata del girone d’andata. “Vogliamo riconfermare il trend positivo di queste prime tre giornate, imponendo il nostro gioco e mantenendo alta la concentrazione e il ritmo”. Così Domenico Morello prima del match e così è stato.