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Nella casa circondariale di Catanzaro la giornata Obesity day 2015

Il Tavolo degli intervenutiNella Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, si è svolta,  la Giornata Nazionale “Obesity Day 2015”, promossa dall’ADI (Associazione Italiana di dietetica e Nutrizione Clinica),  in  collaborazione con Coldiretti Calabria, Casa Circondariale e Istituto Tecnico Agrario Vittorio Emanuele II di Catanzaro. L’iniziativa ha inteso promuovere lo stile di vita mediterraneo quale patrimonio immateriale dell’umanità “uno spiccato esempio anche di contaminazione naturale e culturale” e, come tale, modello di riferimento. Dopo il saluto del Direttore della Casa Circondariale, dott.ssa Angela Paravati, che ha voluto sottolineare la rilevanza del progetto che vede il carcere al centro della crescita culturale ed umana dei detenuti, anche attraverso una corretta educazione alimentare, è seguito l’intervento del Presidente dell’ADI Calabria, dott.ssa Romana Aloisi, la quale si è soffermata sull’importanza della prevenzione e della sostenibilità della dieta mediterranea. Suggestivo il filmato, proiettato nel corso dell’incontro, che ha visto i detenuti (autori del video) alle prese con frutta ed ortaggi, ed indaffarati nella cucina del carcere. Di estremo interesse l’intervento dei rappresentanti dell’ADI, Dott.ssa Maria Capellupo e Dott.ssa Claudia Gigliotti, che si sono soffermate sul valore dei prodotti ortofrutticoli nella dieta mediterranea e sui metodi di cottura e conservazione. L’iniziativa è stata arricchita dal contributo di Coldiretti Calabria, rappresentata dal Presidente Regionale Pietro Molinaro, il quale ha rimarcato l’importanza del ritorno all’agricoltura, soprattutto per i giovani, e l’impatto positivo della realizzazione dell’orto urbano all’interno del carcere di Catanzaro. Sotto il profilo strettamente sanitario, sono intervenuti i dottori Antonio Montuoro e Antonio Tavano, i quali hanno sottolineato l’importanza della sana alimentazione come stile di vita e nella prevenzione e cura di alcune patologie. Sono stati coinvolti all’iniziativa anche i detenuti, i quali hanno presentato alcune ricette di pietanze tradizionali, alla luce dei propri ricordi d’infanzia. Un ruolo rilevante è stato svolto dall’istituto Tecnico Agrario di Catanzaro, nelle persone del Dirigente Scolastico dott.ssa Teresa Rizzo e della professoressa Carpino. Le conclusioni sono state affidate al Professore Nicola Siciliani De Cumis, esperto in pedagogia, che ha sottolineato il rapporto tra alimentazione e stile di vita, ricordi personali, salute mentale e prospettive esistenziali.

Torna Talking su Esperia tv

serafino caruso, rossella molinari, salvatore audia, matteo lauriaTorna per il secondo anno consecutivo il settimanale di approfondimento giornalistico “Talking” ideato e condotto dalla redazione di “I&C”. Confermata la parternship per l’anno 2015/2016 con l’emittente televisiva ESPERIA TV che ratifica l’accordo siglato nel 2014 dopo gli ottimi risultati raggiunti in termini di audience. In quest’ottica il direttore Salvatore Audia si dice fortemente soddisfatto dall’indice di ascolto maturato nella scorsa stagione.

Il taglio editoriale rimarrà invariato: “Talking” punterà sulle problematiche della “SIBARITIDE” nella consapevolezza che questo territorio ha bisogno di una maggiore visibilità nel contesto regionale.

Tante le novità in questo nuovo ciclo: nuovi rapporti di collaborazione, la durata della puntata da 1h a 1h e 25’, una sintesi della messa in onda sulla piattaforma multimediale, e la formula “Outside”.

Il progetto di “I&C“ è stato accolto anche dall’impresa Rodilosso Editore, a capo dell’affermata azienda televisiva presente nel comprensorio sin dagli anni ’70.

Il nuovo “format” prevede la presenza di un conduttore con ospiti in studio e servizi esterni. Vincente la formula “Outside” di “Talking”, già sperimentata durante il periodo estivo, aperta agli operatori commerciali ed economici. Ogni puntata potrà essere ospitata in locali pubblici al fine di facilitare la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini.

Stretto un rapporto di collaborazione con il settimanale L’ECO DELLO JONIO in distribuzione nella Sibaritide e nel Pollino. S’inizia VENERDI’ 6 NOVEMBRE ORE 21.30 sull’emittente regionale Esperia Tv (canale 18 – digitale terrestre) e SABATO 7 NOVEMBRE 2015- ORE 18.30.

MARTEDI’ ORE 20.30 SU TELELIBERA CASSANO (CANALE 92 – DIGITALE TERRESTRE)

Nuove attività per gli ospiti di “Casa Alzal”

Lamezia Terme – “Primavera, estate, autunno, inverno … e ancora primavera” è il nome del nuovo Lavori-Casa-Alzalprogetto destinato agli ospiti di “Casa Alzal” che l’Associazione per la Ricerca Neurogenetica realizzerà grazie all’opera volontaria di due giovani professioniste nate in Calabria e formate in Discipline pittoriche tra Roma e Perugia.
Il laboratorio previsto ha lo scopo di far ripercorrere le fasi della vita attraverso il mezzo artistico, paragonandole alle quattro stagioni. Un percorso di riappropriazione della propria storia e della propria esperienza attraverso manufatti, vere e proprie “tracce” che vogliono essere testimonianza per tutti coloro che vivono le demenze con sofferenza e che devono imparare a riconoscere e vivere serenamente gli attimi di gioia che nonostante il dolore, esistono nel lungo percorso di malattia.
Un buon lavoro dunque alle professoresse Antonella Raso e Valentina Margiotta ed all’equipe di operatori e volontari che le coadiuveranno.
Il laboratorio inizia nel mese di Ottobre 2015 e ha una durata di 6 mesi.
Appuntamento a Maggio 2016 per la mostra finale.

Codex Purpureus Rossanensis Patrimonio dell’Umanità

indexIl Codex Purpureus Rossanensis Patrimonio dell’Umanità. Il riconoscimento dell’Unesco al monumento vivente tra i più importanti custoditi in Calabria è sicuramente una delle conquiste più importanti che la nostra Città ed il suo territorio hanno conseguito nella storia recente. Un risultato che infonde fiducia ed ottimismo nella nostra comunità e che, mi auguro, possa dare le giuste e definitive motivazioni al mondo dell’imprenditoria locale e ai giovani per intraprendere, nel solco di una promozione turistico-culturale potenzialmente più ricca e qualificata, nuove azioni di marketing. Questo è sicuramente un dono per la nostra comunità, per il quale rendiamo grazie alla Chiesa diocesana e all’Ordinario Militare d’Italia già arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Santo Marcianò, che hanno dato impulso al percorso di riqualificazione del prezioso Evangeliario. Rossano Città del Codex è una realtà, un progetto che, a partire da oggi, assume maggiore consistenza, gioviamocene per creare sviluppo.

 

Il sindaco Giuseppe Antoniotti commenta con grande soddisfazione la notizia, giunta nella serata di ieri (sabato, 10 ottobre 2015), della conclusione del lungo iter del Memory of the World dell’Unesco che ha elevato il Codice Purpureo a Patrimonio universale dell’Umanità.

 

Per la Città del Codex e per il territorio della Sibaritide si prospetta un’opportunità importante di sviluppo e di crescita – dichiara il Sindaco – che dovremo saper cogliere al meglio. Credo che attorno al Codex d’ora in poi dovranno ruotare tutte le politiche di sviluppo della nostra Città e del comprensorio. Con particolare attenzione alla crescita, alla tutela e ad un maggiore rilancio del Centro storico che sarà, in modo più ampio, il custode di questo monumento. E tutto questo dovrà avvenire attraverso il confronto proficuo e costante con la Chiesa diocesana e con l’arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano, che dia vita a un percorso sinergico e virtuoso per la promozione permanente del Codex. Parte da qui, infatti, una sfida importante, quella che accomuna tutte le Città d’arte, come lo è Rossano, che dovremo cercare di vincere tutti insieme. Cioè quella di saper attrarre i grandi flussi turistici, offrendo loro tutti i servizi necessari. Abbiamo risorse culturali e paesaggistiche invidiabili su cui far leva per raggiungere questo obiettivo. Ma abbiamo bisogno anche del supporto di tutte le Istituzioni sovracomunali, a partire dalla Regione Calabria per finire al Governo centrale, che attraverso investimenti ampi e mirati possano dare impulso alla creazioni di nuovi servizi pubblici. Mi farò carico nei prossimi giorni di avviare, insieme a Mons. Satriano, una serie di incontri con gli organi di governo territoriali e nazionali per cercare di creare, in questo senso, un percorso quanto più virtuoso. Certo, in questo momento di gaudio per la nostra comunità – prosegue il Sindaco – non posso non estendere un sentito ringraziamento all’Ordinario militare d’Italia S.E. Mons. Santo Marcianò che nel corso del suo episcopato sulla cattedra di Rossano-Cariati ha avuto la lungimiranza di intraprendere, insieme agli uffici diocesani e ad un nutrito pool di esperti, il percorso difficilissimo di riqualificazione del Codex. Che oggi raggiunge il primo risultato del riconoscimento a Patrimonio universale dell’Umanità. Il prossimo, a breve scadenza, – conclude Antoniotti – sarà quello che vedrà il ritorno del Rossanensis nella sede storica del Museo Diocesano di Arte sacra, nel Centro storico.

“Pupetta Maresca” nel racconto melodico di Vincenzo Mercurio

Un nuovo appuntamento di grande spessore culturale è quello che si è svolto ieri sera alle ore 21.30 nei locali del Caffè letterario “Mario La Cava” di Bovalino Marina (RC), dove il Presidente Domenico Calabria fotoha dato appuntamento per assistere ad una esilarante performance musico-teatrale dell’artista campano Vincenzo Mercurio, nato a Vico Equense (Na) ma di chiare origini calabresi (la madre è di Serra San Bruno). Lo spettacolo, dal titolo “Levate a pistol down” (che rappresenta la napoletanizzazione del ritornello di Pistol Packin’ Mama, canzone che era molto popolare tra i soldati americani giunti a Napoli nel 1943), si è svolto alla presenta di un numeroso pubblico che ha occupato in ogni ordine di posto la sala del Caffè Letterario. E’ inutile dire che il Presidente del sodalizio culturale ci ha ormai abituati ad un programma stagionale ricco e denso di emozioni, non solo letterarie, ma anche musicali e teatrali che attraggono fortemente l’attenzione del pubblico che assiste con interesse e partecipazione all’evento. Vincenzo Mercurio è un attore e musicista poliedrico che con questa opera vuole raccontare mezzo secolo di storia vissuta nella provincia napoletana, a cominciare dagli anni ’50 in cui si registrano i primi segnali post-guerra di un benessere diffuso rappresentato dal commercio fiorente dell’ “oro rosso” (il pomodoro) e del mercato ortofrutticolo, per passare poi al periodo del contrabbando di sigarette ed al suo business e con essi, purtroppo, si registra anche il proliferare dell’industria criminale che raggiunge la sua escalation negli anni ’70 attraverso la nascita della nuova camorra organizzata (nota con l’acronimo di N.C.O.) prima, e della nuova famiglia (N.F.) poi. Gli enormi interessi in gioco, in tutti questi anni, portarono inevitabilmente anche ad intrecci matrimoniali tra le famiglie egemoni (i Maresca, gli Esposito, i Simonetti, i Cutolo ecc..) che segnarono il periodo nero di Napoli. Il racconto di Mercurio affronta principalmente il lato oscuro delle vicende che è rappresentato dalla cultura criminale che viene puntualmente stigmatizzata in ogni suo passaggio, egli ripercorre i periodi storici alternando racconti a canzoni in un mix di melodia, sceneggiata napoletana e musica popolare. In particolare, vengono raccontate con grande dovizia di particolari le gesta compiute soprattutto dalla famiglia Maresca, in particolare di Assunta detta “Pupetta” per la sua bellezza (vince infatti in quegli anni un noto concorso di bellezza), gesta che si alternano a momenti di cupa drammaticità (omicidio del marito Pasquale, morte del primo figlio Pasqualino ed a sua volta mandante anch’essa di vari omicidi di personaggi

appartenenti ai clan rivali), ad altri di relativa quiete in cui Pupetta sale alla ribalta delle cronache non per fatti criminali, ma per la sua partecipazione a film quali “Delitto a Posillipo” diretto da Renato Parravicini, girato nel 1967 ed ispirato alla sua vita, e nel film “Londra chiama Napoli”. Col passare degli anni le lotte intestine in seno alla camorra diventano sempre più cruente e lo diventano ancor più negli anni ’80 quando comincia ad essere fiorente il commercio della “polvere bianca” (droga), è questo il periodo della supremazia del clan di Raffaele Cutolo che scatena una guerra camorristica che in soli 5 anni ha registrato la morte di oltre 7.000 persone. A combattere il sistema criminale cutoliano ci pensa Pupetta che ebbe l’ardire di indire una conferenza stampa (era il 13 febbraio 1982) per minacciare apertamente Cutolo e la sua organizzazione. Passata la bufera (e dopo l’arresto di Cutolo), Pupetta Maresca si ritirò a vita privata e si dedicò alla gestione di due negozi di abbigliamento a Napoli, oggi uno di questi è adibito ad ufficio del Comune. Al termine dello spettacolo il Presidente del Caffè Letterario Domenico Calabria, dopo aver annunciato il prossimo appuntamento, ha espresso piena soddisfazione per la partecipazione calda ed affettuosa del pubblico ed ha ringraziato l’artista per la coinvolgente esibizione che ha riscaldato, con la sua allegra napoletanità, l’animo ed il cuore dei tanti presenti.

Il Sud deve diventare adulto. Massimiliano Capalbo a Lamezia tra eresie e confronto

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Foto di Maria Elena Saporito

Perché se il Sud possiede tutte queste risorse non riesce a trasformarle in valore? E come può farlo?”. Questa è la domanda delle domande, quella alla quale tutti noi tentiamo di rispondere giorno dopo giorno, alla quale spesso ci sottraiamo comprendendone dolorosamente le molteplici implicazioni (e complicazioni). E proprio intorno a questo rilevante quesito è accaduto qualcosa di altrettanto importante la sera di martedì 6 ottobre, a Lamezia Terme, presso Palazzo Nicotera, sede della biblioteca comunale. L’attivo e puntuale collettivo Manifest. ha messo insieme, grazie a inviti tempestosi e tempestivi, un

Foto di Maria Elena Saporito
Foto di Maria Elena Saporito

gremito uditorio che ha partecipato con interesse e trasporto alla presentazione del libro di Massimiliano Capalbo dal titolo ‘La terra dei recinti’. Oltre all’autore, ‘imprenditore eretico’ e fondatore di Orme nel Parco, la discussione è stata alimentata dall’introduzione di Valeria D’Agostino, blogger di Manifest., e dallo scrittore e avvocato Francesco Bevilacqua, impegnato attivamente nella promozione del territorio con le sue Cliniche dei risvegli, luoghi nei quali si “fanno circolare le eresie per svegliare i nostri paesi”, come egli stesso ha affermato.

Abbiamo sentito tante, troppe, volte gente, nostri conterranei, che ci sciorinavano aneddoti più o meno edificanti su quanto sia difficile, se non impossibile, fare l’imprenditore in Calabria. C’è la ‘ndrangheta, ci sono i molteplici compromessi, ci sono i bastoni tra le ruote a ogni angolo. E poi non ci sono risorse, per accedere ai finanziamenti pubblici devi avere la raccomandazione. Insomma, metti da parte le tue idee, cercati un posto al call center di zona e stai buono buono che prima o poi una porta si apre. Intanto… aspetta. Accontentati… E mentre ti accontenti, ascolta con fiducia chi ti ricorda costantemente “quanto questi territori siano ricchi di potenzialità, di prodotti di qualità, di risorse naturalistiche, di bellezze culturali, storiche e artistiche e di come sia indispensabile puntare su di essi per rimettere in moto l’economia, creare posti di lavoro e promuovere lo sviluppo, salvo poi stilare o appoggiare programmi elettorali che vanno nella direzione esattamente opposta rispetto a quella proclamata”.

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Foto di Maria Elena Saporito
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Foto di Maria Elena Saporito

E invece no, c’è chi ha deciso di gridare che accontentarsi, continuare a essere vittime, vivere di    assistenzialismo senza sviluppi non genera alcuna gratificazione. I recinti ci tengono prigionieri, come orsi in cattività, come ostaggi con una sindrome di Stoccolma mai curata, divenendo i veri ostacoli che impediscono al Meridione, in generale, e alla Calabria, in particolare, di crescere e di offrire le proprie risorse a quanti, in questi territori, vogliano davvero mettersi in gioco per uscire sani e salvi dal turbinio arido e straniante della disoccupazione e della povertà d’iniziativa, prima che di denaro. La scossa al risveglio è quindi giunta a Lamezia Terme grazie all’impegno dei ragazzi del collettivo Manifest. che hanno chiamato a raccolta tutti gli operatori economici e culturali dell’hinterland per discutere sui rilevanti temi messi nero su bianco da Massimiliano Capalbo nel libro confrontandosi quindi, oltreché con l’autore eretico, anche con il già citato Francesco Bevilacqua, da sempre attento alle risorse e alle potenzialità della regione che spesso l’incuria della classe dirigente tende a far dimenticare.

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Foto di Maria Elena Saporito
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Foto di Maria Elena Saporito

L’incontro con Lamezia dunque è stato caratterizzato da una particolare attenzione alle iniziative imprenditoriali e socio-culturali già in corso, delle quali Manifest. e i propri partner si sono resi testimoni, oltreché protagonisti. Capalbo si è pertanto trovato al centro del discorso dove, oltre a illustrare i suoi ormai famigerati quattro responsi alla domanda delle domande, ha anche accolto con interesse e partecipazione gli interventi degli altri ‘eretici’, tra i quali spiccavano artisti, attivisti e imprenditori oltre alla gente comune, i lettore nudi e crudi accorsi per poter interagire con l’autore e udirne la viva voce dopo esser stati scossi con veemenza e calore dalla parola scritta. Dunque, in questa atmosfera densa di condivisione e confronto, si è a lungo parlato del pericolo di coma topografico, come ha inteso indicarlo Bevilacqua riferendosi alla radicata (quanto errata) credenza insita nei calabresi “di vivere in luoghi privi di valore, dei non luoghi. Il rischio è che se noi calabresi non iniziamo a prendere coscienza della valenza effettiva della nostra terra, arriverà qualcun altro più furbo, molto più ricco e con meno scrupoli ad appropriarsene e, magari, arricchendosi proprio grazie alle nostre risorse”. In sostanza, i calabresi devono finalmente diventare adulti: questo è, secondo Bevilacqua, l’unico modo per uscire dalla condizione di orsi in cattività chiusi entro i confini di uno zoo. Capalbo ha ripreso le fila del discorso, aggiungendo che la via per uscire da questo stadio comatoso è quella di abbattere il complesso di inferiorità che ci perseguita, retaggio anche di un’educazione familiare e scolastica frutto di secoli di sottomissione e accondiscendenza. “Le false credenze si sviluppano nelle famiglie”, ha dichiarato senza mezzi termini l’imprenditore. E una di queste false credenze è sicuramente il vittimismo: siamo incapaci di affrontare le difficoltà e ‘decidiamo’ quindi di essere vittime sacrificali di un qualche carnefice che ci tiene sotto giogo. “Questa è quella che definisco fragil-età, ossia l’incapacità della società di affrontare le difficoltà”. Una fragil-età che ha preso piede nella nostra regione e nel sud in generale, paralizzando i nostri arti e le nostre idee. Fare impresa in maniera eretica è, secondo Capalbo, un modo per difendere e allenare il proprio talento a partire da motivazioni che ciascuno di no11060318_1626967060885556_8868129501561902929_ni può trovare dentro di sé e stabilendo legami deboli, ossia fuori dalla cerchia di parenti e amici, andando oltre i nostri confini geografici. “L’impresa prima che economica deve essere umana. È necessario prendersi cura del proprio territorio”, ha concluso lo scrittore e imprenditore.

Prendersi cura di risorse e talenti che è infatti diventata la mission di Manifest., tant’è che proprio in questi giorni il collettivo di giovani blogger si sta attivando con i primi appuntamenti del laboratorio di lettura. Già il prossimo sabato 10 ottobre infatti i ragazzi si ritroveranno presso il Caffè Letterario – Bar del Popolo a Sambiase – Lamezia Terme a partire dalle 16, invitando quanti volgiano prender parte all’evento e ricordando di portare con sé le idee, la passione e un buon libro. Questo è il punto di partenza per portare il nostro Sud nell’età adulta. Finalmente.

 

Daniela Lucia

 

 

Per saperne di più sul libro leggi la recensione di Ottoetrenta firmata da Lia GianniniMassimiliano Capalbo: il segreto è  ‘abbattere i recinti’

 

Death Note. Con Nat Wolff, Light Yagami parlerà inglese?

nat-wolff-profileDall’adolescenziale love story del nuovo Millennio, Città di carta, il giovane attore statunitense Nat Wolff potrebbe fare un salto nelle nipponiche atmosfere di Death Note, film in produzione tratto dagli omonimi manga e anime che spopolano tra gli amanti del genere.

Secondo recenti indiscrezioni, infatti, l’attore potrebbe vestire i panni del protagonista Light Yagami, liceale affascinante e malinconico entrato in possesso del misterioso Death Note, il quaderno dai poteri soprannaturali gettato sulla Terra dallo shinigami Ryuk e capace di portare la morte senza destare alcun sospetto.

L’adattamento cinematografico di matrice americana non è sicuramente il primo a trasformare in carne e ossa la storia a fumetti di Light Yagami, in quanto in Giappone sono stati immessi nel mercato già tra film. Tuttavia si tratta della prima opera prodotta fuori dai confini del Sol LeDEATH.NOTE_.full_.1584565vante e la scelta di Nat Wolff pare essere quella più gettonata, secondo fonti vicine alla Warner Bros., che produrrà il live action a stelle e strisce.

Dunque, se il manga creato da Takeshi Obata e Tsugumi Ohba parlerà ben presto in inglese, quasi certa sarà la possibilità che a calcare le scene con l’identità di Light Yagami troveremo Nat Wolff agli esordi di una carriera che, dalla musica al cinema, sembra non voler lasciare nulla di intentato lungo la strada.

Ai fan non resta che aspettare, nella speranza che la produzione americana possa, se non eguagliare, almeno sfiorare l’alto livello di suspense e mistero dell’opera originale.

 

Daniela Lucia

Sibaris Terra D’incanto

Cassano Allo Ionio – Stamattina alle ore 9,30  sono stati presentati due seminari presso due diverse LocandinaSybaris-Scuola scuole,Istituto IPSIS e il Liceo Satriani, il concorso per studenti,”Sibaris Terra D’incanto”,presentato dal dott.Luigi Mazzella e con l’intervento del sindaco Gianni Papasso dello stesso comune.Il sindaco ha invitato i ragazzi ad essere più partecipi all’ Ecosostenibilità  della Sibaritide  PISL ECOLABEL.Da oggi 1 ottobre è iniziato Sybaris Green School Tour il ciclo di seminari e incontri nelle scuole.Il successo lo ha dato nel vedere le aulphoto7e magne delle  varie scuole gremite da studenti con l’ attenzione ed entusiasmo , per la presentazione del progetto ECOLABEL Futuro Sostenibile ed Ecoturismo.Grande l’interesse dei giovani studenti per l’opportunità di confrontarsi sul tema della sostenibilità.Questo è un concorso per studenti:Sybaris la terra che vorrei,con idee,progetti e messaggi per un futuro sostenibile.L’apertura del concorso  inizia il 5 ottobre e si conclude il 25 ottobre 2015 con premiazione ufficiale entro il 31 ottobre 2015.Il concorso offre tre borse di studio per un valore di 1.500,00 euro ai giovani studenti che risulteranno vincitori.Una certificazione  che garantisce  un ambiente di qualità.

ANNA MARIA SCHIFINO

Manifest. Insieme verso lo sviluppo sociale e culturale di Lamezia

Ad autunno inoltrato, con l’inverno che incombe, Manifest. regala a quanti ne seguono le fruttuose attività un nuovo calendario di appuntamenti che prenderà il via già il prossimo 6 ottobre con la presentazione dell’ult12076630_1197648216928469_576428635_oimo libro di Massimiliano Capalbo “La terra dei recinti ”, che si svolgerà a partire dalle 18.30 presso palazzo Nicotera a Lamezia Terme.

Questo primo evento, organizzato in collaborazione col Sistema Bibliotecario Lametino e col patrocinio della città di Lamezia Terme e in partnership con Scenari Visibili e Igers Calabria, vede il ritorno dopo la lunga pausa estiva (che comunque è stata densa di attività collaterali alle quali il gruppo dei blogger di Manifest. ha preso parte) del collettivo che per l’occasione ha indetto una sorta di ‘chiamata alle armi’ rivolta a tutti quei soggetti che vogliano concretamente metterci mani, faccia e idee nel processo di ricostruzione di un nuovo tessuto culturale e sociale della città della Piana. Proprio per tali ragioni l’intervento di Capalbo e la partecipazione dell’avvocato e scrittore Francesco Bevilacqua hanno entrambe una profonda ragione da individuare proprio nell’essenza delle rispettive opere e dell’impegno che entrambi hanno dimostrato nel proprio lavoro.1912405_1418290728419858_1862826376_n

Abbiamo conosciuto Massimiliano lo scorso anno e di lui ci ha colpito il suo essere schietto e diretto. Poi quest’estate con l’uscita del suo libro, quindi conoscendo meglio la sua storia, abbiamo potuto notare la concretezza delle sue parole nelle sue azioni quotidiane. Ideatore del primo parco avventure in Calabria, sette anni fa, Massimiliano inizia l’esperienza più eretica, senza finanziamenti, a Tirivolo in Sila, a 1600 m di altitudine: Orme nel Parco”, spiegano i blogger di Manifest., riversando quindi in questo incontro non poche aspettative e numerosi auspici. Il desiderio del collettivo, oltreché quello di presentare un’opera forte e coinvolgente a quanti prenderanno parte all’evento, è anche quello di creare una rete di collaborazione e condivisione invitando tutte le realtà, associazioni e festival del territorio affinché “insieme e non solo d’estate, possiamo uscir fuori dai recinti e incontrarci per continuare a conoscerci, a discutere, a progettare insieme circa idee artistiche, imprenditoriali, o semplicemente per continuare a confrontarci e arricchirci reciprocamente noi crediamo, e in questo Massimiliano ci dà un ulteriore stimolo, che la Calabria non sia solo terra di Festival ma che sia piena di risorse da valorizzare, sempre”.

Ed è prendendo le mosse da una simile premessa che Manifest. intende dedicare i prossimi appuntamenti alla scoperta di nuovi e più genuini significati da attribuire a termini ormai caduti quasi in disusi, come integrazion12042613_1624704597778469_8847348345687216622_ne, ambiente arte e viaggio. “9.10 @Parco Peppino Impastato – INTEGRAZIONE Non esisteva né un prima né un dopo né un altrove da cui immigrare. (Italo Calvino); 23.10 @Parco Felice Mastroianni – AMBIENTE Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso. (José Ortega y Gasset); 6.11 @Parco 25 Aprile – ARTE Le opere d’arte sono sempre il frutto dell’essere stati in pericolo, dell’essersi spinti, in un’esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare. (Rainer Maria Rilke); 20.11 @Parco Gancìa – VIAGGIO Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo. (Robert Louis Stevenson)”.

 

Daniela Lucia