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Crotone, esplosione in una casa popolare. Due vittime

CROTONE – Due persone hanno perso la vita e tre bambine di 4,  7 e 10 anni sono rimaste ferite, per l’esplosione di una o forse due bombole di gas a Crotone, nel quartiere Lampanaro, al quarto piano di una palazzina popolare. Nello scoppio il balcone ha ceduto franando al suolo insieme a diversi detriti. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, le forze dell’ordine. Ancora al vaglio la dinamica dell’evento. Intorno alle 22 della sera di lunedì un forte boato a scosso l’intera area. Si è aperto anche uno squarcio nella parete del palazzo, in corrispondenza dell’esplosione. Per motivi precauzionali l’edificio è stato evacuato. Nell’appartamento interessato dall’esplosione, secondo quanto si è appreso, risiede un nucleo familiare di sette persone. La bimba di 4 anni è stata trasportata al centro grandi ustionati di Bari.

Salta condotta dell’Abatemarco, due persone investite da fango e detriti

MALVITO (CS) – E’ sospesa l’erogazione dell’acquedotto Abatermarco a seguito una rottura della condotta in località Vaditari di Malvito. La rottura è avvenuta in un tratto a monte di alcune abitazioni. Lo smottamento di fango e detriti ha investito un’abitazione, ferendo il proprietario trasportato in ospedale a Castrovillari. Sul posto sono presenti le squadre operative della Sorical, dei Vigili del Fuoco e una pattuglia dei carabinieri, unitamente al sindaco di Malvito Pietro Amatuzzi. Dell’incidente è stato informato il presidente della Regione Mario Oliverio, mentre il commissario della Sorical Luigi Incarnato, si è accertato delle condizioni della persona ferita attraverso i familiari e si sta recando sul luogo dell’incidente. I tecnici della Sorical, per precauzione, hanno anche bloccato l’erogazione dell’acquedotto Capodacqua, la cui condotta viaggia parallelamente a quella dell’Abatemarco e avviato una ricognizione per ripristinare l’acquedotto che serve 25 Comuni e circa 200 mila persone. Al momento è sospesa l’erogazione alle utenze comunali di San Donato di Ninea, Altomonte, San Sosti, Mottafollone, S. Agata d’Esaro, Malvito, S. Caterina Albanese, Roggiano Gravina, Tarsia, San Marco Argentano, Cervicati, Torano Castello, Montalto Uffugo, S. Martino di Finita, Lattarico, Mongrassano, Cerzeto, Rota Greca, S. Benedetto Ullano, Rende, Castrolibero e Cosenza. Molti dei Comuni sono serviti a altri acquedotti comunali, attualmente l’erogazione viene garantita da Sorical al Comune di Cosenza fino alle ore 18 solo al serbatoio Merone attraverso le vasche di accumulo di Cozzo Muoio, mentre è sospesa per il serbatoio De Rada. Delle problematica è stata investita la Prefettura di Cosenza e la Protezione Civile Regionale.

Camion in fiamme sull’autostrada

FALERNA (CZ) – Panico in autostrada all’altezza dello svincolo di Falerna a causa dell’incendio di un camion in transito. Il mezzo pesante, per cause in corso di accertamento, ha preso fuoco mentre transitava in direzione nord, verso Salerno. Il conducente si è accorto del fumo, ha accostato l’autoarticolato, riuscendo a mettersi in salvo prima che il veicolo prendesse fuoco. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia che sono riusciti ad avere ragione delle fiamme soltanto dopo un’ora. Nessuno è rimasto ferito ma la circolazione stradale ha subito notevoli disagi.

Dissequestrata la galleria del Santomarco, dal 6 maggio tornano i treni tra Cosenza e Paola

PAOLA (CS) – Revocato il sequestro della galleria del Santomarco. La decisione assunta dal procuratore di Paola Pierpaolo Bruni è giunta dopo il sopralluogo dei periti nominati dal magistrato che hanno accertato la correttezza dei lavori di ripristino dell’infrastruttura effettuati da Rfi. La circolazione all’interno del tunnel era sospesa dallo scorso 6 dicembre, data nella quale si verificò il deragliamento di un treno regionale, per fortuna senza danni per le persone. Adesso che sono stati tolti i sigilli i treni riprenderanno a viaggiare tra Cosenza e Paola, e i pendolari potranno tirare un sospiro di sollievo. Il traffico riprenderà domenica 6 maggio.

Aggressione all’arbitro nel torneo per Giovanissimi, autore individuato e denunciato alla Procura

MILLESIMO (SV) – E’ stato individuato e denunciato alla procura di Savona, il presunto autore dell’aggressione ai danni dell’arbitro del match Crystal Palace – Sporting Club Corigliano, disputato lo scorso 30 aprile a Millesimo, in provincia di Savona, nell’ambito del torneo internazionale “Città di Carcare” riservato alla categoria giovanissimi. Si tratta di R.G. 47 anni. Secondo quanto si è appreso, sarebbe il padre di uno dei calciatori della squadra jonica. L’uomo, al termine del confronto terminato 5-0 in favore della società inglese, avrebbe colpito con un pugno al volto il direttore di gara, Michele Russo. L’atto, condannato dagli organizzatori del torneo, ha determinato la retrocessione dello Sporting Corigliano all’ultimo posto della competizione, per responsabilità oggettiva.

Genitore aggredisce l’arbitro al termine della gara di un torneo per Giovanissimi

MILLESIMO (SV) – Un arbitro, il signor Michele Russo della sezione di Savona,  è stato colpito con un pugno sul volto al termine di un incontro tra Crystal Palace e Sporting Club Corigliano disputatosi a Millesimo, in Liguria nell’ambito del sesto torneo internazionale “Città di Carcare” intitolato alla memoria di Giacomo Comparato, riservato alla categoria giovanissimi. La formazione calabrese aveva perso il match per 0-5 nella mattinata del 30 aprile. Il direttore di gara, colpito allo zigomo, è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Cairo. L’aggressore è riuscito a dileguarsi ma i carabinieri, dopo aver raccolto diverse testimonianze, lo avrebbero individuato tra i genitori della squadra jonica. Al riguardo la notizia non è stata ufficializzata, tuttavia Carlo Pizzorno, presidente della società organizzatrice, l’Olimpia Carcarese, ha deciso di classificare il Corigliano all’ultimo posto del girone per responsabilità oggettiva.

Festa del Primo Maggio in Calabria, Oliverio alle celebrazioni di Carfizzi

CARFIZZI (KR) – Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha celebrato il Primo Maggio a Carfizzi, in provincia di Crotone, dove Cgil, Cisl e Uil quest’anno hanno organizzato la festa regionale del Primo Maggio sul tema: Sicurezza, cuore del lavoro. In primo piano il tema della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. La scelta del luogo non è stata affatto casuale. Carfizzi, infatti, è un luogo simbolico per eccellenza. In località “Montagnella” cento anni fa i braccianti agricoli del Crotonese festeggiarono la prima festa del Lavoro. Carfizzi, inoltre, si trova nel crotonese e, proprio a Crotone, il 5 aprile scorso sono morti sul luogo di lavoro Giuseppe Greco di 51 anni, di Isola Capo Rizzuto e il rumeno Dragos Chiriac, 35 anni. I due operai erano impegnati nell’eliminazione di alcuni vecchi manufatti per l’allargamento del lungomare sulla strada per Capo Colonna.

«Ringrazio -ha detto Oliverio nel corso del suo breve saluto- Cgil, Cisl e Uil che hanno deciso di festeggiare quest’anno il Primo Maggio alla Montagnella, un luogo simbolico e carico di significato per i nostri braccianti agricoli. Per la Calabria e per il Mezzogiorno il lavoro, o meglio, la mancanza di lavoro, è la vera, unica, grande questione, il nodo centrale da affrontare e risolvere. Il dato della disoccupazione giovanile è una grande piaga che deve essere affrontata senza tentennamenti e perdite di tempo. Senza lavoro non ci può essere nessuna ripartenza, nessuna prospettiva, nessuna possibilità di riscatto e di crescita. Il fatto che le organizzazioni sindacali abbiano scelto di festeggiare la Festa del Lavoro qui, in questo luogo altamente simbolico, teatro di mille lotte, lo considero un grande impegno ed una grande attenzione verso la Calabria e il Mezzogiorno. La nostra terra e l’intero meridione ripartono se c’è lavoro, ma esso si crea se c’è un grande piano nazionale di investimenti per creare lavoro al Sud, per arrestare l’emorragia che è rappresentata da tantissimi giovani che abbandonano la propria terra dopo aver studiato e acquisito una laurea nelle nostre università. La Germania dell’Est, quando nel 1991 decise di unire le due Germanie, lo fece investendo, tra il 1991 e il 2015, il triplo delle risorse che sono state investite nel nostro Mezzogiorno dal Dopoguerra ad oggi. Richiamo questo dato particolarmente significativo per dire che le grandi infrastrutture, lo sviluppo produttivo, la organizzazione dei servizi, l’accessibilità, l’abbattimento della perifericità sono grandi questioni che richiedono un grande Piano nazionale di investimenti. E le risorse europee, per le quali noi ci stiamo impegnando attraverso iniziative mirate alla loro utilizzazione, devono essere aggiuntive e non sostitutive delle risorse ordinarie. “Io credo -ha concluso il presidente della Giunta regionale- che il Sud e la Calabria possono diventare una grande risorsa per il Paese, sono una grande risorsa per il Paese, a condizione che vengano assunti come cuore delle politiche nazionali. Il messaggio che parte oggi dalla Calabria, dalla Montagnella, è un messaggio forte e chiaro e chiede al Paese di riaccendere i riflettori sul Sud e sulla Calabria con la chiara consapevolezza che se riparte il Mezzogiorno, riparte l’intero Paese».

Ferisce il fratello con un colpo di fucile, arrestato per tentato omicidio

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Ha sparato contro il fratello con un fucile da caccia detenuto illegalmente al culmine di un litigio, poi si è dato alla fuga ma i carabinieri lo hanno rintracciato ed arrestato per tentato omicidio. Si tratta di un giovane di 21 anni, D.M.P., già noto alle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione il ragazzo avrebbe discusso con il congiunto in località Aria dei Santi della zona di Rossano poi avrebbe esploso un colpo calibro 12, ferendo il fratello ad una mano. La vittima è stato trasportato d’urgenza al locale pronto soccorso. I carabinieri sono riusciti a rintracciare ed arrestare l’uomo ed a recuperare l’arma. Le indagini sono condotte dal sostituto Luca Primicerio e coordinate dal procuratore capo Eugenio Facciolla.

Muore a 12 anni precipitando dal balcone

CATANZARO – La polizia indaga sulle circostanze della tragica morte di una bambina di 12 anni precipitata da un balcone di casa posto al quarto piano di una palazzina sita a Catanzaro in Via dei Bizantini. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ma purtroppo la ragazzina è morta sul colpo. Le forze dell’ordine hanno sentito i testimoni della vicenda nel tentativo di ricostruire l’accaduto.

Belmonte, picchiata dai familiari che le rubano la pensione

PAOLA (CS) – I carabinieri della Compagnia di Paola hanno arrestato I.A., 51enne incensurata, ed il figlio C.F., 33enne anch’egli incensurato perché in concorso tra loro ed in maniera abituale, sono ritenuti responsabili di maltrattementi, lesioni personali aggravate e rapina, concretizzate nell’ambito del contesto familiare ai danni di una giovane 28enne, figlia e sorella degli arrestati, con disturbi psichici tanto da essere in cura nel Centro Igiene mentale di Amantea. Il nucleo familiare risiede a Belmonte Calabro. Le indagini sono state avviate dai militari della locale stazione a seguito della denuncia presentata dalla vittima dei presunti abusi, secondo la quale la mamma ed il fratello le sottraevano a furia di percosse, la pensione di ottocento euro mensili spettante per la invalidità. Gli accertamenti condotti dalle forze dell’ordine condotte dal sostituto Maria Francesca Cerchiara e coordinate dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, hanno indotto il Gip ad accogliere la richiesta di arresto nei confronti dei due presunti responsabili, condotti nel carcere di Paola ed in quello di Castrovillari.