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Incendiata baraccopoli di migranti

SAN FERDINANDO (RC) – A San Ferdinando, nel reggino, un incendio è divampato stanotte nella baraccopoli creatasi all’interno della tendopoli realizzata dal Ministero dell’Interno che accoglie oltre mille migranti di origine africana nella Piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance. Due migranti sono rimasti feriti lievemente dal rogo che sarebbe di natura accidentale.
Le fiamme si sarebbero sprigionate da un falò acceso nei pressi di una baracca per difendersi dal freddo, e poi propagate distruggendo una decina di altre costruzioni precarie realizzate con materiale di fortuna tra legno e plastica. Distrutta anche una piccola baracca adibita a chiesa e dove ogni domenica veniva celebrata la messa.

Sul posto agenti del Commissariato di Gioia Tauro, carabinieri della Stazione di San Ferdinando e della Compagnia di Gioia Tauro e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palmi che hanno spento l’incendio evitando che si allargasse a tutta la tendopoli e alla baraccopoli. (Foto di repertorio).

Due denunce per guida in stato di ebbrezza

RENDE (CS) – Serata impegnativa sulle strade quella di ieri per i carabinieri con gli “irresponsabili” della guida. Dapprima i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende hanno deferito in stato di libertà un 22enne di Soveria Mannelli (CZ), per guida in stato di ebbrezza. Nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale, i militari hanno sottoposto l’automobilista a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. All’uomo è stata immediatamente ritirata la patente di guida, mentre l’autovettura è stata affidata a persona idonea alla guida.

Nella stessa serata, a Rose, i militari della locale stazione dei carabinieri hanno deferito in stato di libertà un 80enne di Rose (CS), sempre per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. I militari, sottoposto l’automobilista a test etilometrico, hanno riscontrato un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. Anche all’anziano è stata ritirata la patente di guida, mentre l’autovettura è stata sottoposta a sequestro ai fini della confisca. (Foto di repertorio)

Non paga mantenimento a ex moglie e figli, deferito

ROSE (CS) – Nella giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà un 43enne di Rose, per il reato di “Violazione degli obblighi di assistenza familiare”. Come accertato dai militari,l’uomo infatti, dopo essersi separato dalla moglie, da tempo da tempo aveva omesso di versare l’assegno di mantenimento alla donna, lasciando la stessa e le due figlie minori in stato di indigenza.

Operazione contro le cosche Iamonte e Paviglianiti

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dalla Dda, hanno arrestato 14 persone accusate, a vario titolo, tra l’altro, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti e violenza privata. L’operazione riguarda le cosche di ‘ndrangheta “Iamonte” e “Paviglianiti”, attive a Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri, comuni della provincia di Reggio. Coinvolti anche imprenditori attivi nel settore della raccolta rifiuti, che secondo le indagini, grazie al sostegno della criminalità organizzata locale, alla collaborazione di liberi professionisti ed alla compiacenza di funzionari e amministratori pubblici, hanno condizionato il regolare svolgimento di gare d’appalto in alcuni comuni del basso Jonio reggino. Tra i 14 arrestati c’e’ anche il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, finito ai domiciliari, con l’accusa di corruzione per l’appalto della raccolta dei rifiuti nel suo comune, “controllato” dalla cosca Iamonte,uno dei gruppi storici della ‘ndrangheta.Ai domiciliari, con la stessa accusa, il vicesindaco e l’assessore al Turismo di Brancaleone, Giuseppe Benavoli ed Alfredo Zappia, e l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, già coinvolto in una precedente operazione. Eseguiti anche quattro obblighi di dimora nei confronti di altrettante persone coinvolte e vario titolo nei reati contestati. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda. Le persone destinatarie del provvedimento cautelare sono ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, violenza privata, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutte ipotesi aggravate dall’aver agito con modalità mafiose e per agevolare la cosca di riferimento; falsa testimonianza, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo. Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri, si sono sviluppate, secondo quanto riferito dagli investigatori, quale approfondimento delle risultanze assunte nell’ambito delle operazioni “Ada” e “Ultima spiaggia” .

Evasione per oltre 4 milioni. Sequestrati conti e 44 automezzi nel cosentino

COSENZA – La guardia di finanza di Cosenza ha eseguito un decreto di sequestro per equivalente delegato dall’autorità giudiziaria di Castrovillari nei confronti di due persone, residenti nella provincia di Cosenza, per evasione di imposte sui redditi ed Iva pari a 4.539.000 euro. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno sottoposto a sequestro i saldi attivi di undici conti correnti e di sei rapporti bancari accesi in numerosi istituti bancari nazionali, quote societarie di una Srl del parmense, venticinque auto, sedici autocisterne per il trasporto di carburante, due automotrici e un motociclo. Il sequestro, spiega la guardia di finanza, scaturisce da una complessa indagine fiscale che ha consentito di smascherare una ditta individuale che formalmente risultava avere ad oggetto coltivazioni agricole, mentre, di fatto, commercializzava prodotti energetici denaturati per uso agevolato. I finanzieri hanno ricostruito la compravendita di ingenti quantitativi di gasolio ad uso agricolo la cui cessione, “in nero”, garantiva alla titolare e all’amministratore di fatto rilevanti guadagni. Inoltre, a fine anno, non veniva presentata alcuna dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e ai fini Iva né, tantomeno, venivano versate le dovute imposte. I due erano già stati denunciati alla procura della Repubblica di Castrovillari per omessa dichiarazione dei  redditi ed Iva, distruzione e occultamento di scritture contabili.

Rende, smaltimento di rifiuti e attività illecita di demolizione. Deferito un rumeno

rifiuti-2RENDE (CS) – Gestione illecita di rifiuti e attività illecita di demolizione. È quanto emerso da un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza che ha visto impegnati a Rende in località Cutura questa mattina gli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato, unitamente ai reparti dei Comandi Stazione di Cosenza, Spezzano Sila ed Aprigliano. Durante un controllo in area privata sono stati rinvenuti sei veicoli fuori uso e diversi rifiuti speciali pericolosi e non provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, elettrodomestici, ferrosi e vari ingombranti. La Gestione che veniva svolta da un uomo di nazionalità rumena, deferito all’Autorità Giudiziaria, avveniva in un area priva dei requisiti previsti per tale attività e senza alcuna autorizzazione che comportava lo versamento sul suolo anche di rifiuti pericolosi rappresentati da oli esausti e liquidi contenuti nelle carcasse degli automezzi. Oltre al deferimento dell’uomo si è proceduto al sequestro dei mezzi e dei cumuli dei rifiuti rinvenuti

Lascia abitazione senza acqua, deferito

ROSE (CS) – Nella giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Rose hanno deferito in stato di libertà, un 58enne di Rose per il reato di “Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose”. I militari hanno infatti accertato che a metà del mese di novembre 2016, l’uomo, dapprima installava una scheda elettronica per la gestione dell’autoclave presso l’abitazione di una 42enne di Rose e successivamente, a seguito della mancata riscossione dell’importo relativo i lavori eseguiti, sradicava con la forza il componente precedentemente installato, lasciando l’abitazione della donna – in cui vivono due figlie minorenni – senza acqua.

Assalto militare al caveau della Sicurtransport

CATANZARO – Assalto al caveau della Sicurtrasport, in località Caraffa di Catanzaro. Un commando armato, composto da una ventina di persone, con l’ausilio di un escavatore ha violato la stanza blindata e poi ha dato fuoco a diversi veicoli per coprire la fuga. Si parla di un bottino di almeno milioni di euro. Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati esplosi anche diversi colpi di arma da fuoco. Sul posto polizia, carabinieri ed anche personale del 118. La zona è stata chiusa ed isolata al traffico. I rapinatori hanno demolito una delle pareti del locale, ritardando l’intervento delle forze dell’ordine con una cintura di auto bruciate posizionate lungo le strade d’accesso. All’arrivo delle volanti, hanno poi ingaggiato un duello a colpi di mitra e kalashnikov, riuscendo infine a fuggire approfittando forse della minore presenza di polizia e carabinieri, molti dei quali impegnati nelle attività di vigilanza presso i seggi elettorali. La sede stradale è stata inoltre disseminata di chiodi. La caccia all’uomo è in corso anche con l’intervento di elicotteri, nel tentativo di rintracciare i malviventi. Sono orientate in tutte le direzioni le indagini della squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, per cercare di risalire ai componenti del commando. Sul luogo dell’assalto sono al lavoro i tecnici della polizia scientifica per i rilievi«Stiamo lavorando in stretto contatto con la polizia giudiziaria» è stato il breve commento del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. La banda, secondo la ricostruzione degli investigatori, ha agito con rapidità e precisione. Un colpo, quello messo a segno, che ricorda analoghe rapine compiute in Puglia. Ma la banda ha agito anche mostrando di conoscere dove andare a colpire. Ed è anche su questo aspetto che la polizia sta concentrando le proprie attenzioni per capire chi possa avere fornito descrizioni dettagliate ai banditi, nel caso venissero da fuori regione. E chi ha rubato i mezzi – in tutto una decina – che poi sono stati incendiati sulle vie limitrofe per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine.

Rapina una parafarmacia, arrestato dai carabinieri

BELVEDERE MARITTIMO (COSENZA), 4 DIC – Un uomo, Ilio Pascale, di 34 anni, noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di essere l’autore di una rapina in una parafarmacia di Belvedere Marittimo. Pascale, nella serata di ieri, sarebbe entrato nell’esercizio armato di un coltello a serramanico e minacciando la titolare e i clienti si sarebbe fatto consegnare l’incasso per poi darsi alla fuga con un’auto parcheggiata poco distante. Intervenuti sul posto i carabinieri della Compagnia di Scalea hanno avviato le indagini e, anche grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini delle telecamere di altri esercizi commerciali della zona, sono riusciti a risalire al trentaduenne. L’uomo, accusato di rapina e porto ingiustificato di armi, è stato rintracciato nella sua abitazione e trovato in possesso del coltello utilizzato per compiere il colpo.

Catanzaro, uomo aggredisce la madre anziana e il fratello

CATANZARO – Mario Ciambrone, 55 anni, è stato arrestato a Catanzaro dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, infatti, ha aggredito e malmenato la madre ultraottantenne e il fratello al culmine di una lite. Gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione al 112 e hanno trovato un uomo sanguinante sull’uscio di un’abitazione che li ha accompagnati all’interno dove il fratello stava in quel momento aggredendo l’anziana madre. Alla vista dei Carabinieri, l’aggressore ha dato in escandescenze, probabilmente in stato di ebbrezza, ma è stato prontamento bloccato e riportato alla calma. L’anziana, colpita con alcuni bicchieri e una bottiglia di liquore, è stata soccorsa e portata al nosocomio. Ha riportato tumefazioni e ferite non gravi e dimessa con una prognosi di venti giorni.