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Rende, rubati i computer alla scuola Stancati

RENDE – Amara sorpresa questa mattina alla riapertura della scuola primaria di Rende intitolata a Giuseppe Stancati. Nella notte, probabilmente tra mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre, all’interno dell’istituto si sono introdotti i ladri ed hanno fatto razzia di computer. Ben dodici, dei quali sette sottratti agli uffici del dirigente e della segreteria, 3e cinque trafugati dalle aule. Apparecchi nuovi di zecca, da poco acquistati con l’ausilio dei fondi europei. I malviventi hanno anche danneggiato una macchina distributrice di prodotti alimentari e forzato le porte di due laboratori, in cui forse ritenevano potessero essere custodite altre apparecchiature informatiche. Per entrare hanno forzato la finestra di una delle aule. E’ il terzo furto subito dall’istituto, già visitato dai ladri il 17 ed il 24 novembre scorsi. L’amministrazione comunale ha già avviato le pratiche per mettere a bando l’allestimento e la gestione dell’impianto di videosorveglianza. Per poter lavorare nella segreteria sono stati riposizionati i vecchi computer. «Mi piange il cuore per i bambini – ha detto la dirigente Rosalba Borrelli – Avevamo investito risorse pubbliche per dotare l’istituto di tecnologie innovative e per offrire una migliore formazione. Sono i nostri alunni ad essere danneggiati da questo furto»

 

Incendi, denunciate 18 persone. Rischiano fino a 10 anni di reclusione

REGGIO CALABRIA – L’attività investigativa del Comando Regionale Calabria – Sicilia è vicina all’individuazione dei responsabili dei molti incendi divampati nel corso dell’anno in Calabria. In particolare, durante il periodo di massimo rischio di incendio, ovvero dal 15 giugno al 30 settembre 2016, i comandi territoriali del Corpo Forestale dello Stato hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria diciotto persone, di cui sedici sono state denunciate a piede libero e due tratte in arresto in flagranza di reato o sottoposte a misure di custodia cautelare. Si tratta di soggetti ritenuti responsabili, singolarmente o in concorso con altri, di incendi verificatisi nel territorio calabrese, e precisamente due nel crotonese, due nel catanzarese, due nel reggino e otto nel cosentino. Sequestrati quattro accendini ed effettuate tre perquisizioni. Un indagato dovrà rispondere del reato di incendio non boschivo doloso; cinque indagati di incendio boschivo doloso e dodici di incendio boschivo colposo. Questi ultimi rischiano la reclusione rispettivamente da 4 a 10 anni e da 1 a 5 anni; pena destinata ad aumentare in presenza di circostanze aggravanti.

Ma l’attenzione sul fenomeno degli incendi boschivi è rimasta alta da parte del CFS anche nel restante periodo dell’anno tanto da deferire all’A.G. per incendio boschivo colposo altre due persone (una nel catanzarese e una nel reggino) e da cogliere in flagrante e arrestare un reggino per incendio boschivo doloso. Nelle aree interessate da continui e ripetuti incendi sono state utilizzate telecamere nascoste, che hanno consentito di immortalare il responsabile del reato, come avvenuto per una donna nel cosentino. È stato, altresì, adottato il Metodo delle Evidenze Fisiche, che permette di determinare la dinamica delle fiamme e di classificarne la causa. Da non dimenticare, inoltre, la collaborazione dei cittadini che hanno fornito preziose testimonianze e hanno segnalato tempestivamente le fiamme al numero di emergenza ambientale 1515.

I roghi divampati in Calabria hanno interessato non solo aree marginali e rurali, ma anche aree antropizzate, danneggiando, in alcuni casi, oltre ai soprassuoli agrari e forestali, anche fabbricati e automezzi. Tali incendi sono stati causati dall’uomo per colpa o dolo. Cause che tuttavia si distinguono in una serie di motivazioni legate ai profili sociali, economici e produttivi delle diverse realtà territoriali. Se da un lato la maggior parte degli incendi è legata ad attività illecite collegate a finalità agricole e di pastorizia, dall’altro a bruciare la Calabria sono non solo contadini e pastori, ma anche operai, disoccupati e pensionati. L’identikit dell’incendiario calabrese che emerge dall’analisi delle persone denunciate dal CFS parla di individui (donne e uomini) che hanno un’età compresa tra 26 e 75 anni, perlopiù incensurati e residenti nella stessa provincia dove commettono il reato.

Guida in stato di ebbrezza, denunciato 29enne

RENDE (CS) – Ieri notte i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, hanno deferito in stato di libertà un 29enne di Soveria Mannelli (CZ), per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. I militari operanti, nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale, hanno sottoposto l’automobilista a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. Al giovane è stata immediatamente ritirata la patente, mentre l’autovettura è stata affidata a persona idonea alla guida. (Foto di repertorio).

Aggrediva donne nei sottopassi della stazione, un arresto

PALMI (RC) – I carabinieri di Desio in collaborazione con i colleghi di Oppido Mamertina hanno arrestato un 49enne calabrese, con precedenti penali, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Monza per alcune aggressioni a donne a scopo di rapina. L’uomo è accusato di averne commesse almeno tre tra gennaio ed ottobre 2016 nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lissone. Secondo quanto ricostruito dai militari brianzoli, il rapinatore agiva sempre nel medesimo modo; attendeva che donne sole transitassero nel sottopasso, le aggrediva alle spalle immobilizzandole e puntandogli un coltello alla gola per poi farsi consegnare la borsetta. L’autore delle aggressioni con rapina è stato identificato grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e del traffico telefonico. L’uomo, che ha alle spalle precedenti per furto, rapina, armi e anche violenza sessuale. L’uomo è stato arrestato a Lissone e poi accompagnato nel carcere di Palmi.

Armi e banconote false, due denunce nel vibonese

CASSANITI (VV) – Un uomo di 57 anni, con precedenti, è denunciato in stato di libertà dai carabinieri, a Cessaniti, per possesso di armi e banconote false.I militari della locale stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio compiuto assieme allo Squadrone eliportato Cacciatori e ai cinofili del Goc, hanno attuato una perquisizione in un terreno non recintato e in una casa rurale in uso all’uomo trovando cinque banconote false da 50 euro e cinque da 20 nascoste nel fienile. Nel terreno, tra la fitta vegetazione del luogo, inoltre, i carabinieri hanno trovato un contenitore in plastica con all’interno una rivoltella, un revolver e 35 cartucce.
Sempre nell’ambito dei controlli i militari hanno denunciato, in stato di libertà, a Vibo Valentia, anche un uomo di 47 anni, con precedenti, che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di sei dosi di cocaina nascoste dentro un tostapane della cucina.

Grave incidente a Soverato, un uomo muore sul colpo

SOVERATO – (CZ) – Un uomo di 67 anni, V.S., originario di San Vito sullo Jonio, è morto stamane in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106 nei pressi di Soverato.La vittima, che è deceduta sul colpo, era a bordo di un’auto che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con un furgone. Illesi i tre occupanti del furgone. Sul posto sono intervenuti i sanitari del servizio di emergenza 118 che hanno constatato il decesso del sessantasettenne e i carabinieri della Compagnia di Soverato che hanno avviato i rilievi per ricostruire la dinamica dello scontro. Per estrarre il corpo della vittima dalle lamiere della vettura è stato necessario l’ausilio dei Vigili del fuoco. Sul luogo dell’incidente presente personale dell’Anas.

Esce dal pronto soccorso e muore, aperta un’inchiesta

CATROVILLARI – La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità per la morte di una donna di 43 anni, Maria Francesca Bellizzi, deceduta, per cause in corso d’accertamento, nella sua abitazione. L’inchiesta e’ stata aperta dopo che i familiari hanno presentato un esposto chiedendo che si faccia luce sulle cause della morte della donna. Maria Francesca Bellizzi, secondo la versione dei fatti fornita dai familiari, nel pomeriggio di martedì scorso, 6 dicembre, era stata portata nel pronto soccorso dell’ospedale di Castrovillari e dopo poche ore, ritornata a casa, è deceduta. Il pm di turno della Procura di Castrovillari, Angela Condinisio, ha disposto il sequestro della salma ed avviato tutti gli accertamenti necessari per ricostruire quanto è accaduto.

Reggio Emilia, aggrediscono un ventitreenne. Arrestati tre uomini di origine calabrese

carabinieriarrestoREGGIO EMILIA – Armati di bastoni e di un nerbo di bue lo hanno aspettato ad un distributore di benzina alla prima periferia di Reggio Emilia e poi lo hanno picchiato e frustato. Protagonisti della vicenda un 55enne calabrese, residente a Castellarano, e i due figli, di 23 e 19 anni, tutti arrestati, dai Carabinieri, con le accuse di concorso in rapina e lesioni personali aggravate ai danni di un 23enne reggiano.
Il 55enne, originario della provincia di Reggio Calabria e i due figli sono stati fermati dopo il pestaggio del giovane – condotto e medicato all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia – che, pare avesse un debito con gli aggressori.
All’arrivo dei Carabinieri, il padre e i due figli che avevano sottratto al ragazzo le chiavi, il portafogli e il cellulare, hanno tentato la fuga. Il 55enne ha raggiunto in carcere un altro suo figlio che era stato arrestato per il possesso di una pistola rubata

Incendiata baraccopoli di migranti

SAN FERDINANDO (RC) – A San Ferdinando, nel reggino, un incendio è divampato stanotte nella baraccopoli creatasi all’interno della tendopoli realizzata dal Ministero dell’Interno che accoglie oltre mille migranti di origine africana nella Piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance. Due migranti sono rimasti feriti lievemente dal rogo che sarebbe di natura accidentale.
Le fiamme si sarebbero sprigionate da un falò acceso nei pressi di una baracca per difendersi dal freddo, e poi propagate distruggendo una decina di altre costruzioni precarie realizzate con materiale di fortuna tra legno e plastica. Distrutta anche una piccola baracca adibita a chiesa e dove ogni domenica veniva celebrata la messa.

Sul posto agenti del Commissariato di Gioia Tauro, carabinieri della Stazione di San Ferdinando e della Compagnia di Gioia Tauro e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palmi che hanno spento l’incendio evitando che si allargasse a tutta la tendopoli e alla baraccopoli. (Foto di repertorio).

Due denunce per guida in stato di ebbrezza

RENDE (CS) – Serata impegnativa sulle strade quella di ieri per i carabinieri con gli “irresponsabili” della guida. Dapprima i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende hanno deferito in stato di libertà un 22enne di Soveria Mannelli (CZ), per guida in stato di ebbrezza. Nel corso di servizio di controllo della circolazione stradale, i militari hanno sottoposto l’automobilista a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. All’uomo è stata immediatamente ritirata la patente di guida, mentre l’autovettura è stata affidata a persona idonea alla guida.

Nella stessa serata, a Rose, i militari della locale stazione dei carabinieri hanno deferito in stato di libertà un 80enne di Rose (CS), sempre per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. I militari, sottoposto l’automobilista a test etilometrico, hanno riscontrato un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla Legge. Anche all’anziano è stata ritirata la patente di guida, mentre l’autovettura è stata sottoposta a sequestro ai fini della confisca. (Foto di repertorio)