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Ritorna Indie Video Nation

COSENZA – Il Teatro dell’Acquario e l’Associazione Culturale “Fata Morgana” presentano la seconda edizione della rassegna dedicata alla musica indipendente e ai videoclip nostrani.
“INDIE VIDEO NATION. LA NAZIONE INDIPENDENTE DEI VIDEOMAKER CALABRESI”, una raccolta delle migliori produzioni di videoclip realizzati nell’ultimo anno da registi calabresi, che costituiscono una scuderia sorprendentemente prolifica e spesso anche di ottima qualità.
La serata sarà anche occasione per manifestare la solidarietà dell’Ass. Fata Morgana, dei musicisti e dei videomaker partecipanti, nei confronti del Teatro dell’Acquario, baluardo dell’arte dal lontano 1976, che oggi rischia la chiusura.
Durante la serata, oltre ai videoclip, sarà possibile assistere anche ad interventi live di alcuni dei musicisti coinvolti, come gli Electric Floor, i Dissidio, Prospettive di gioia sulla Luna e i Black Flowers Cafè (in un’inedita performance in acustivo).
Tra gli ospiti della serata il gradito ritorno di Giacomo Triglia, Fabio Rao e Mario Vitale (tra i più prolifici registi di videoclip in Calabria) e molti nomi nuovi, non solo della scena cosentina, ma provenienti da tutta la regione.
La serata è organizzata con il contributo amichevole di:
Santino Cundari, Davide Ioele, Francesco Vitale, Mauro Nigro, Annunziata Procida e di tutti i musicisti e videomaker che vi prenderanno parte.

L’ingresso è gratuito.

“Il mondo offeso” di Salvatore Arena colora il Teatro Siracusa di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Prosegue la stagione di prosa 2013 al Tatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria. E’ previsto per stasera, 20 aprile, il monologo di Salvatore Arena “Il mondo offeso” liberamente tratto da la “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini per la regia di Maria Maglietta e drammaturgia di Maria Maglietta e Massimo Barilla.

Presentato dal Mana Chuma Teatro, lo spettacolo è già noto alla critica italiana che ha più volte espresso pareri positivi nei confronti di Arena che dell’opera stessa.
“Visione astratta, colori d’emozioni, sagome di persone che scivolano nello spazio, che si vanno aggregando in paesaggi  mentali, sospesi nel vuoto (…): è tutto ben  costruito, pensato con rigore interpretativo ma anche con libertà espressiva,
desiderio di fedeltà lasciando trapelare la comprensione del presente.
Molto bravo, di una speciale maturità nel dividersi tra narratore, io protagonista e altri personaggi, un bel ritmo anche nel comporre le pause, Salvatore Arena…Lunghissimi gli applausi. Davvero un buon lavoro.”
(Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma 20/01/’03)

“…uno degli spettacoli più belli che senz’altro sia stato prodotto in Calabria in questi ultimi tempi. (…) Ora che ho visto e sentito questo bravissimo attore (siciliano, credo ma senza forzature), Salvatore Arena, recitare le parole e tutti i personaggi di Vittorini,  ho capito (…) la straordinaria attualità di questo “mondo offeso” e la sua universalità. (…) Il monologo (…) riempie il piccolo palcoscenico dell’Acquario di memorabili personaggi, grazie alla bravura di questo giovane attore che recita senza retorica. Quando riproduce il grido di un corvo ti lacera l’anima.
Con scarni ma efficaci mezzi scenici la regista e il suo attore riescono a tenerci attenti e commossi per l’oretta di un gelido pomeriggio invernale…”
(John francis lane, Quotidiano della Calabria, 9/12/’03)

“la storia del viaggio di Silvestro nella terra natale, intensamente rappresentato dal protagonista, che dimostra come possa essere possibile incontrare ciò che del proprio passato c’è ancora, ma anche ciò che non c’è più, assenza questa non ancora  nota, ma intuita nelle profondità dell’inconscio”
(Domenico Bussi, Sipario sett. ‘02)

“…bravo e convincente Salvatore Arena. La scena è scarna: una sedia, una sorta di proscenio di paese con le cento lucine sul palcoscenico, sullo sfondo un muro-sipario di tela di sacco su cui si muovono le proiezioni oniriche di Mirto Baliani. Un viaggio, che Maria Maglietta, ci restituisce in sana coscienza con la riscrittura di un monologo a forma quotidiana. Con Salvatore Arena- Silvestro-Vittorini a segnare un flusso armonico di dire la realtà. (…) Sete cognitiva che scadenza la necessità di un pellegrinaggio doloroso verso (versus?) la santa cattedrale del luogo natio segnando parola dopo parola un percorso lastricato dei tormenti dell’anima di una coscienza che si perde, alla ricerca di una nuova di presenza a sé stesso…”
(Marcello Gallo, Gazzetta del Sud 9/12/’03)

BIGLIETTO intero: 10 euro
studenti e over 65: 7,50 euro

Prevendita e prenotazioni:
Presso il botteghino del Teatro Siracusa
Giovedì, venerdì e sabato mattina ore 9.00/12.30
Giovedì pomeriggio ore 17.00/22.00
e in concomitanza con gli altri eventi
0965/811222

Le gemelle Fusco, giovani pianiste cosentine, in Commissione cultura

Cosenza – Studio, rigore, esercizio continuo e dedizione. E il pianoforte come scelta di vita. Giovanna e Maria Francesca Fusco sono due sorelle gemelle cosentine, di 21 anni, che hanno da sempre coltivato la passione per la musica. Ad alimentarla, oltre alla famiglia, la musicista Giusy Caruso che, quando erano ancora bambine, ne comprese il talento portandole con sé all’Accademia Musicale della Calabria “Francesco Saverio Salfi”. Da lì tutto ebbe inizio: rassegne musicali, diversi concorsi per giovani musicisti, i primi concerti.

Del talento delle gemelle Fusco si è accorta anche la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che ieri le ha ospitate nell’ambito della rassegna dedicata agli artisti emergenti.

Per Maria Lucente, che ha avviato la seduta al posto di Claudio Nigro, Maria Francesca e Giovanna Fusco sono due giovani musiciste della nostra città che meritano di essere valorizzate. La loro cifra distintiva è data da impegno, studio e assoluta semplicità.

Giovanna e Maria Francesca Fusco si sono dette orgogliose e onorate di ricevere un riconoscimento dalla loro città. Precocissimo, dall’età di 8 anni, il loro approccio all’ascolto e alla pratica della musica, quando una pianola ricevuta in regalo ha dischiuso loro un mondo nuovo, quello dei suoni e dei tasti bianchi e neri del pianoforte da cui non si sono più separate. Lo studio del pianoforte è – per loro stessa ammissione “un arricchimento anche sul piano umano, perché aiuta a sviluppare la sensibilità”.

Oltre alla loro specialità, che resta il pianismo a quattro mani, hanno coltivato, ognuna per proprio conto, anche quella dei duetti strumentali, esperienza che si è andata col tempo consolidandosi, affiancando altri strumentisti, come violinisti e flautisti o accompagnando diversi cantanti.

Nel corso dell’incontro in commissione cultura le gemelle Fusco hanno mostrato anche un video che le ritraeva insieme durante uno dei concerti del ciclo “Pianoforte in studio” nel quale hanno eseguito, nel 2010, una versione del brano “Oblivion” di Astor Piazzolla e un altro pezzo appartenente alla tradizione classica napoletana, che Giovanna e Maria Francesca hanno da tempo inserito nel loro repertorio.

Al termine, il consueto riconoscimento della Commissione cultura, questa volta moltiplicato per due e che le sorelle Fusco hanno dedicato ai genitori seduti in prima fila, ma anche alla loro insegnante Giusy Caruso.

Rinviato lo spettacolo “Non tutto è risolto” con Franca Valeri, ultimo appuntamento della Stagione di Prosa del Rendano

Cosenza – Sopraggiunti motivi tecnico-organizzativi che hanno imposto il rinvio, a data da destinarsi, dello spettacolo “Non tutto è risolto”, con Franca Valeri, previsto il 20 e 21 aprile prossimi, quale ultimo appuntamento della Stagione di Prosa del teatro “Rendano”.

Lo rende noto la Direzione Artistica del teatro precisando che, non appena possibile, sarà comunicata agli abbonati la nuova data dello spettacolo.

“Libere Atmosfere”: Valeria Nicoletta e Massimo Covelli al Liceo Classico Pitagora

Crotone – La grande musica live per la “Settimana della Cultura 2013”. Sabato 20 aprile, alle ore 19.00 nell’Aula Magna del Liceo Classico “Pitagora” di Crotone, si terrà il concerto “Libere Atmosfere” con Valeria Nicoletta e Massimo Covelli. I due artisti si esibiranno con piano e voce realizzando un repertorio d’èlite dove le arie liriche si andranno a tessere in maniera elegante a momenti di colonne sonore di film celebri in stile classico, etnico e jazz. Durante il concerto i 2 artisti eseguiranno brani di composizione della stessa Valeria Nicoletta come “Propiziu Ventu”, portata alla 44° edizione del Festival di Sanremo. Nel corso della serata si spazierà da compositori come George Gershwin con “Summertime” a Bruce Springsteen in “Because the night” fino a toccare compositori italiani come Lucio Dalla (“Caruso”) e Giorgio Calabrese (“E se domani”). In scaletta anche un omaggio alla canzone napoletana con “I ti vurria vasà” e ” tu si na cosa grande”. La serata sarà caratterizzata anche dall’esecuzione di musiche di famose colonne sonore di Ennio Morricone, Henry Mancini e Nicola Piovani.

Profilo artisti:

Valeria Nicoletta compositrice e cantante di Crotone tocca vari generi musicali: etnico mediterraneo, new age, chillout. Dopo avere studiato canto è stata corista per diversi anni in numerose ed importanti trasmissioni televisive della RAI, di Canale 5 e delle altre reti Mediaset. Attualmente insegna Canto Moderno presso le scuole di Roma e collabora in duo col pianista Massimo Covelli. E’ da poco diventata socia dell’associazione artistica SFRAT ART di Crotone; vincitrice di 2 premi della canzone d’autore di Recanati (92/94). Ha partecipato a Sanremo nel 1994 insieme al Gruppo “Paideja” con la canzone “Propiziu Ventu” ed ha realizzato musiche con Rai Trade per la Radio Televisione Italiana, attualmente in programmazione durante i documentari televisivi. Ha vinto il primo premio come la migliore colonna sonora nel contesto del premio “Bianca D’Aponte 2011” col corto cinematografico “Ventu Grecale” scritto e diretto da Mario Spinocchio. Nel corso della sua carriera ha avuto occasione di collaborare con: Pippo Baudo, Lorella Cuccarini, Rocky Roberts, Tony Esposito, Eugenio Bennato, Oreste Lionello, Ornella Vanoni, Milva, Eros Ramazzotti, Tony Bungaro, Claudio Passavanti, Giuliana De Donno, Tina Nicoletta, Lando Buzzanca, Saverio Vallone, Anna Mazzamauro, Riccardo Polizzi Carbonelli, Loretta Goggi, Lino Patruno, Heather Parisi, Sabina Guzzanti, Sergio Cammariere, Fluido Rosa. Ha lavorato inoltre come corista coi seguenti maestri: Pippo Caruso, Stelvio Cipriani, Toto Savio, G. Mazza, Federico Capranica, Gianni Ferrio ed Armando Trovajoli.


Massimo Covelli pianista e compositore ha studiato musica classica e jazz. Svolge concerti dall’età di dieci anni ed ha avuto esperienze in molte band toccando vari stili come Pop-rock-jazz-etnico e nel suo repertorio spazia da autori come bach a Charlie Parker. Ha partecipato ai premi di Montecatini e Castrocaro. Vincitore di “Castelfiaba” come autore-compositore. Ha svolto tournée in Spagna, Inghilterra e Cina, oltre che in Italia, ed è stato tastierista nella band di Marco Morandi, suonando per 3 anni in diversi locali della capitale. E’ stato anche in jam session con Sergio Cammariere, Joe Amoruso, Antonio Onorato, Iskra Menarini e Courtney Paint (Sax). Collabora attualmente con la cantante Valeria Nicoletta con lo spettacolo “Libere Atmosfere” unplagged, col quintetto Diffusion Jazz Band e con tanti altri artisti nel campo jazz.

Dobbiamo diventare come zanzare, fastidiosi

COSENZA – Ci sono battaglie che non ci possono vedere neutrali, battaglie necessarie per salvare l’amore, per mettere al riparo il futuro, battaglie che non si possono combattere in solitudine ma solo con l’aiuto di fedeli alleati, con i quali mettere fine all’inverno e aspettare che una volta per tutte sia la primavera e non il sangue a esploderci in faccia.

Una di queste battaglie è quella contro tutte le mafie e se ne è discusso ieri pomeriggio all’Università della Calabria nel seminario “Gli intrecci perversi tra criminalità, politica ed economia” organizzato dal coordinamento antimafia Laboratorio di Resistenza Antimafia e l’Unical.

Un incontro a più voci che ha visto la partecipazione del giornalista della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, Adriana Musella presidente di Riferimenti e il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo.

E’ il giornalista Badolati a introdurre la discussione che parla di un’ndrangheta ancora fortemente arcaica nei legami familiari quando decide chi devi sposare, nei modelli vendicativi quando non perdona fino alla decima generazione ma anche moderna negli investimenti europei e addirittura eversiva quando sperimenta rapporti con gruppi di estrema destra.

Continua poi ponendo l’attenzione sulla necessità di avere dei modelli sociali di riferimento forti e sani altrimenti il rischio che si corre è che il fascino negativo del male possa portare i giovani a cadere nella pericolosa trappola dell’emulazione e dell’identificazione e conclude ricordando la brigantessa Francesca La Gamba che ancora prima di Paolo Borsellino pronunciò la famosa frase “Chi si scanta mori”.

L’intervento successivo è quello di Adriana Musella che ricorda il padre Gennaro fatto saltare in aria da un ordigno nel 1982 perché aveva denunciato delle irregolarità in una gara d’appalto ed esorta gli studenti a non arrendersi, a conoscere, a studiare tutti gli intrecci che determinano la verità perché è solo così che si può sperare di costruire una nuova storia.

L’ultimo intervento spetta a Giuseppe Lombardo che inizia parlando dei diversi livelli di ‘ndrangheta il primo, la forma più arcaica che controlla territori, un esercito di base, una direzione militare di cui si servono gli altri due livelli, i professionisti e gli invisibili o riservati come direbbero loro, con l’obiettivo di creare la circolarità criminale, avere un territorio dove creare un’emergenza e fare in modo che siano loro a risolvere il problema per aggiudicarsi il consenso popolare.

Poi introduce l’eterno dilemma come mai nonostante le condanne, i sequestri, gli arresti il sistema non si spezza e la risposta dice Lombardo è fin troppo evidente è sta tutta nella collusione di politici, di interi partiti, di funzionari pubblici che decidono di rimanere indifferenti o peggio ancora di allearsi con il nemico.

Lombardo si rivolge ai giovani quando spiega la necessità di dare fastidio come delle zanzare, di non tacere, di pretendere la verità vera perché peggio del silenzio c’è solo una verità distorta che riduce la mafia alla coppola senza andare oltre la terminologia e oltre un potere criminale che si va ad insinuare laddove maggiore è il consenso e quando arriveremo ad avere le chiavi per decifrare questi linguaggi allora si che vinceremo.

Gaia Santolla

 

Prima edizione di “Un libro per sognare, un libro per crescere”

COSENZA – Si terrà presso il River Village di Zumpano nei giorni 19 e 20 aprile 2013 la prima edizione della manifestazione “Un libro per sognare, un libro per crescere”, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Zumpano.

L’evento ospita numerosi studenti provenienti dalla provincia cosentina e vuole essere un’opportunità per avvicinare i giovani al mondo della letteratura e dell’arte. Nel corso della manifestazione, gli studenti incontreranno autori e autrici di testi per ragazzi, assisteranno a mostre curate da affermati illustratori, parteciperanno a laboratori di scrittura creativa ed entreranno in contatto con migliaia di libri, al fine di formare una coscienza critica artistico-letteraria e di stimolare il dibattito, il confronto, anche riguardo tematiche relative alla stretta attualità.

“E’ una manifestazione dedicata ai nostri ragazzi, – afferma Maria Lucente, sindaco di Zumpano – alla cultura e alla spensierata fantasia dei più giovani. Un evento – prosegue – che, in continuità con gli obiettivi che questa amministrazione sta perseguendo, intende offrire agli studenti della provincia di Cosenza la possibilità di confrontarsi con l’affascinante mondo dei libri, al cui interno spesso ci sono offerti gli strumenti per costruire una società migliore. Proprio per simboleggiare l’universalità calabrese dell’evento abbiamo richiesto, e ottenuto, il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza”. All’interno dell’evento, è allestita anche una fiera del libro, all’interno della quale agli studenti che vorranno acquistare una o più opere è offerto uno sconto del 20%-30%: uno stimolo in più per i giovani che vogliono accostarsi alla magia del libro, spesso loro preclusa dalla preponderante presenza dell’informazione e del gioco digitale, e della Rete in generale. Un’occasione per incontrare coetanei (è prevista la partecipazione di 1500 ragazzi circa) e professionisti del settore, nel corso del quale gli studenti incontreranno anche l’assessore al Bilancio della Regione Calabria, Giacomo Mancini, e l’assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, Maria Francesca Corigliano.

 

 

La commedia in vernacolo con “I Vacantusi” in scena a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ) – Il prossimo sabato 20 aprile alle 20.45, domenica 21 aprile alle 18.15 e in replica mercoledì 24 aprile alle 20.45, andrà in scena al Teatro Politeama di Lamezia Terme la commedia in tre atti in vernacolo lametino  “Le bugie sono come le ciliegie, una tira l’altra…” portata in scena dalla compagnia teatrale “I Vacantusi” di Lamezia Terme. La commedia, inserita nel ricco cartellone della seconda rassegna “Vacantiandu” promossa proprio dall’associazione “I Vacantusi”, è stata scritta da Daniele Nutini e diretta da Mario Maruca.
La storia parla di un ex negoziante arricchito che si è ritirato in campagna, vive la doppia vita di onesto padre di famiglia e di viveur nei locali più alla moda di Firenze. Una serie di eventi sfavorevoli però, mineranno il suo castello di bugie quotidiane alla famiglia, facendolo entrare in una gigantesca spirale che coinvolgerà, loro malgrado, tutti i personaggi che gli gravitano intorno, in una serie di situazioni grottesche ed esilaranti. Verrà smascherato il nostro protagonista?

Protagonisti della commedia sono: Carmela (interpretata da Rosa Aiello), Fanny (Daniela Muraca), Rosetta (Sabrina Pugliese), Loretta (Carolina Talarico), Natalina (Angela Gaetano), Giorgio (Vincenzo Muraca), Laura (Rita Scalzo), Pasquale (Walter Vasta), Nicola (Nicola Morelli), Rosa (Arianna Perri), Giorgino (Gianfranco Scardamaglia), Gina (Maria Perri), Paolino (Paolo Morelli). La scenografia è di Camillo Benso e Vincenzo Grande, costumista è Stefania Frustaci, le musiche sono di Ricordi – Le canzoni della radio 1950, mentre disegno, luci e mixer audio sono curati da Camillo Benso,

“Vacantiandu 2012” dopo aver accolto in loco compagnie e commedie di Calabria e non solo, si avvia a chiudere i battenti portando in scena l’ultimo spettacolo in cartellone “Le bugie sono come le ciliegie … una tira l’altra”, testo uscito dalla penna dello sceneggiatore fiorentino Daniele Nutini ma liberamente riadattato dal regista Mario Maruca e allestito in occasione della rassegna,  porta in scena la farsa come conflitto tra razionale e irrazionale che angustia l’uomo di ogni tempo. L’opera, ambientata nell’abitazione del protagonista Nicola Paglia, è avvitata su una serie di situazioni comiche che attendono Nicola, come ostacoli da superare, ad ogni nuova scena, mantenendo lo spettatore con il fiato sospeso.

 

“Invasioni digitali” sbarca a Cosenza: a spasso alla scoperta della città

museo dei brettii e degli enotri

COSENZA – E’ prevista per la prossima domenica 21 aprile, “Invasioni digitali”, la rete di eventi nazionali rivolti alla diffusione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, che prevede a Cosenza una passeggiata fra i tesori della città.

Si parte alle 9,30 da Piazza Valdesi, si va per Santa Lucia e si arriva al Monastero di S. Francesco d’Assisi per visitare la Cappella di Santa Caterina. Quindi, sosta a piazza delle Vergini per godere della bellezza del Chiostro di Santa Maria delle Vergini. Infine, attraverso vicoli sconosciuti ai più, si arriverà fino al Museo dei Bretti e degli Enotri che espone una vasta collezione archeologica, proveniente dalla città e da località diverse della provincia.

Il biglietto d’ingresso al Museo, a tariffa ridotta, sarà di 3,50 euro e comprenderà la visita guidata.

Domani 19 aprile al Teatro dell’Acquario il Concerto di Primavera con Paul Dooley

COSENZA – E’ previsto per domani, 19 aprile il “Concerto di Primavera” al Teatro dell’Acquario; l’evento è promosso in collaborazione con il Club Alpino Italiano sezione di Cosenza. Ad esibirsi in uno spettacolo di arpa celtica, Paul Dooley.

Entrando in Trinity College a Dublino, oltre ai bellissimi codici miniati medievali, il visitatore ha la possibilità di ammirare il più antico reperto d’arpa irlandese esistente, la cosiddetta arpa di Brian Boru. In un primo tempo attribuita al mitico re medievale e successivamente datata di due secoli più tardi (14° sec.), questa piccola arpa ha 28 corde di metallo e corrisponde alle descrizioni che ne dà Giraldus Cambrensis nella sua Topographia Hibernica del 12° secolo. Dal racconto di Giraldus veniamo a sapere che gli arpisti irlandesi avevano una straordinaria capacità di produrre atmosfere meravigliose e una grande velocità delle dita con la quale erano in grado di suonare musiche molto complicate. In una popolazione che lui giudicava molto arretrata non si capiva come potesse essersi sviluppato un linguaggio musicale così raffinato ed evoluto.
Ebbene su uno strumento che si rifà esattamente al modello di quell’arpa suona Paul Dooley, un irlandese nato in Canada e che, dal 1980, tornato in Irlanda, cominciò lo studio della costruzione dell’arpa medievale, la clairseach. Nell’85 costruì finalmente il suo primo strumento. Per la prima volta grazie allo studio approfondito della tecnica antica, quell’arpa suonò. Con quello stesso strumento Paul è diventato uno dei più importanti arpisti di musica irlandese del mondo. Con la sua arpa, la cui cassa è ricavata dallo scavo in un pezzo unico di legno di salice, secondo le modalità della tradizione, Paul esegue un repertorio di danze irlandesi, jigs e reels con i tipici abbellimenti e con la tecnica del damping per smorzare le risonanze non volute delle corde di metallo che sono la caratteristica dell’antica arpa irlandese: corde di bronzo che per essere suonate hanno bisogno delle unghie per far risuonare il metallo. Ed è un’esperienza unica sentire le note che portano con sé le sonorità della tradizione più autentica e da cui sono derivate via via anche le tecniche degli altri strumenti della tradizione irlandese e dei loro abbellimenti.
Paul Dooley, oltre ad aver partecipato a numerose trasmissioni televisive, ha suonato con i più importanti musicisti irlandesi ed ha nel suo curriculum la produzione di due dischi, Rip the Calico (1990) e il recente The harper’s Fancy.

Le prevendite al concerto sono disponibili presso la libreria Ubik di Cosenza (via Galliano).