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Imprese ed Export del Made in Calabria: in Sila un Workshop Fincalabra

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Internazionalizzazione delle piccole e medie imprese agroalimentari ed export del Made in Calabria, è prezioso e strategico l’assist istituzionale che, attraverso la partnership di Fincalabra con l’Istituto del Commercio per l’Estero (ICE), la Regione Calabria può garantire alle aziende locali. Soprattutto quelle di piccole dimensioni, rispetto ad un mercato grande, complesso e lontano come quello cinese. Continuare a sollecitare, costruire ed a consolidare sinergie tra le diverse realtà imprenditoriali in loco per arrivare alla individuazione ed alla proposta di un efficace paniere di prodotti identitari da presentare in una vera e propria food station Calabria a Pechino, sul modello di quanto già utilmente sperimentato da altri Paesi. Preferire il co-investimento pubblico-privato al fondo perduto. Prossimo step a febbraio 2016: incoming Cina, con la partecipazione di buyers cinesi in Calabria.fincalabra camigliatello

È quanto è emerso dal primo, partecipato e proficuo momento di incontro e confronto sulla missione imprenditoriale in Cina conclusasi un mese fa, promosso da Fincalabra presso il Parco Letterario Old Calabria a Camigliatello Silano. Protagoniste sono state ancora una volta sia le aziende partecipanti alla prima tappa a PECHINO, sia numerose altre realtà dell’agroalimentare regionale, interessate a intraprendere o a consolidare la propria proiezione ed espansione commerciale in altri mercati internazionali.

La premessa – ha detto Luca Mannarino, Presidente di Fincalabra – da cui trae linfa l’attuale attenzione della finanziaria regionale verso l’internazionalizzazione, nel quadro per altro di una naturale esecuzione dell’oggetto statuario della Società, è quella che lo sviluppo locale non possa essere disegnato in vitro, come accaduto troppe volte in passato, con strumenti destinati ad autodistruggersi una volta liberati in atmosfera non protetta. Per questa ragione di fondo – ha continuato – continuiamo a ritenere indispensabile e strategico interpellare costantemente il mondo delle imprese per costruire con loro e dal basso gli strumenti più utili ed efficaci. Progettualità, continuità e innovatività. Sono, queste, le tre parole chiave usate da Antonino La Spina, già Direttore ICE Pechino e Direttore coordinamento marketing ICE, intervenuto telefonicamente nel corso del workshop, ribadendo la sostanziale novità del metodo intrapreso dall’attuale management di Fincalabra rispetto alla grande opportunità dell’internazionalizzazione, attraverso un piano d’azione lungimirante ed un approccio istituzionale e strategico, nel quale si inserisce con coerenza anche l’utile step di verifica risultati e di raccolta suggerimenti e proposte organizzato ad hoc in Sila.

Oliverio alla giornata calabrese dell’agricoltura: “Patrimonio strategico”

“ L’agricoltura per la Calabria rappresenta un patrimonio strategico dal quale partire. Un patrimonio su cui investire, in termini moderni, avanzati, in una visione di contesti territoriali. Lo sviluppo sostenibile cui dobbiamo pensare non può non partire da ciò.”
Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- intervenendo alla “ Giornata calabrese dell’ Agricoltura” organizzata da Coldiretti Calabria nell’Auditorium ” A. Guarasci” di Cosenza e dedicata al tema “Il protagonismo degli agricoltori e i programmi comunitari 2014-2020.” Mario Oliverio
“ L’agricoltura, le sue energie, le sue forze- ha detto Oliverio-, costituiscono per la nostra terra un punto di forza, una risorsa alla quale guardare per un percorso di crescita. Viviamo in una regione che ha una condizione, economica, sociale, di difficoltà maggiore rispetto ad altre realtà, evidenziata da numerose analisi e da più istituti . Le emergenze, nel corso di un lungo periodo sono state prevalenti rispetto all’attenzione sulle questioni dello sviluppo. Dobbiamo cambiare marcia, e stiamo facendo uno sforzo in questa direzione. Sulla programmazione- ha proseguito- abbiamo lavorato sodo e per quanto riguarda il POR siamo arrivati a recuperare il ritardo dal quale si partiva. Per quanto riguarda il Piano di Sviluppo Rurale, la nostra è stata tra le prime tre regioni ad averlo approvato. La fase di elaborazione ha contato un lavoro fatto di concerto con i rappresentanti del mondo dell’agricoltura, così come, per gli altri strumenti, con il mondo produttivo, degli amministratori locali. Abbiamo lavorato in stretto raccordo con le altre organizzazioni per elaborare strategie rispondenti a quelle che sono le potenzialità della nostra regione, della nostra agricoltura.”
“ In agricoltura- ha proseguito Oliverio- oggi non partiamo da zero; quella italiana è stato il settore che, in questi anni tremendi di crisi , ha retto. Il nostro export ha tenuto grazie all’agroalimentare. In questo quadro l’agricoltura calabrese non ha segnato il passo, è stato il cuore, il settore portante dell’economia. Ecco perché lo sviluppo a cui dobbiamo pensare deve partire da questo patrimonio, in una interazione con altri settori importi quali il turismo, la stessa difesa del suolo. ”
“Parlando di agricoltura, infatti, – ha detto ancora il presidente della Regione- non possiamo non porre il problema di base che è quello dell’assetto del territorio, della sua cura. Negli ultimi mesi, le alluvioni di Rossano e poi della Locride hanno mostrato il portato di una mancanza decennale di manutenzione del territorio. Ecco perché è necessario porre mano ad una grande progetto di sistemazione idrogeologica, utilizzando strumenti quali Calabria Verde, i Consorzi. L’agricoltura svolge una funzione importante, perché l’assenza dell’uomo è una concausa dei disastri cui assistiamo.”
“ C’è, ancora- ha riferito Oliverio- , una scelta importante che abbiamo fatto, che è quella di investire per il rinnovamento generazionale, per una immissione di giovani. Bisogna incoraggiare questo percorso. Il PSR prevede sia premialità che incentivi per i giovani che decidono di investire in agricoltura. E’ una scelta per creare imprese, creare opportunità di lavoro.”

La startup Calbatt tra i 100 campioni della filiera elettrica Italiana alla COP 21 di Parigi

www.technest.it
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RENDE(CS)-C’è anche CalBatt nel report ‘100 Italian Energy Stories che Enel e Symbola hanno preparato in vista di COP 21, la conferenza di Parigi delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.Un report che racconta “cento esperienze eccellenti che abbracciano tutti gli ambiti della filiera e tracciano un percorso tutto italiano verso l’energia sostenibile”, scrivono nella premessa Ermete Realacci e Francesco Starace . Un percorso in cui, continuano Realacci e Starace, “si rendono indispensabili reti intelligenti, che attraverso soluzioni digitali come quelle che raccontiamo, siano in grado di smistare correttamente i flussi di energia, permettendo la piena integrazione delle fonti rinnovabili  nel sistema elettrico. Anche grazie all’utilizzo di sistemi di accumulo: e, anche qui, vantiamo esperienze all’avanguardia.”Tra queste esperienze, si diceva, viene raccontata anche quella di CalBatt, società spin-off dell’Università della Calabria fondata da Gregorio Cappuccino e Francesco Amoroso, che ha sviluppato una tecnologia grazie alla quale è possibile aumentare fino al 15% l’efficienza dei sistemi di accumulo da fonti rinnovabili e di ricarica dei veicoli elettrici, abbattendo i costi in bolletta per gli utenti e facilitando la rapida integrazione delle batterie in una rete elettrica intelligente e ricca di energia pulita.Si tratta dell’ennesimo riconoscimento per CalBatt, già vincitrice del concorso internazionale Enel Lab, nominata tra le prime 10 aziende innovative europee al Munich Cleantech Innovation Award dello scorso Dicembre ed invitata a presentare la propria innovazione ai più importanti eventi internazionali del settore, tra cui Intersolar Europe ed Autorenew a Berlino, a fianco delle più importanti ed affermate realtà industriali del settore.«Siamo molto contenti di questo attestato di stima da parte di Enel e Symbola», commentano Cappuccino e Amoroso, «che conferma ancora una volta il valore di CalBatt e la sua presenza al fianco di aziende che hanno fatto la storia della filiera elettrica italiana. Per noi», proseguono i fondatori della società spin-off dell’Unical, «è motivo di orgoglio vedere come una società e le tecnologie che ha sviluppato, nate in un’università calabrese, si affermino oggi come esempio di best practice a livello internazionale.  Non può che essere uno stimolo ulteriore», concludono, «per proseguire con entusiasmo e determinazione nel nostro percorso, che ci vedrà impegnati presto in una serie di nuove, importanti iniziative con i nostri partner commerciali, in modo da essere ancora più presenti, e ancora da protagonisti, sul mercato dell’energy storage e della mobilità elettrica».

Conclusa la settimana di accoglienza e scambio tra Calabria e Romania

Incontro formazione Romania-Calabria ACORIGLIANO CALABRO(CS)-Il 27 novembre, presso L’ Airone Resort di  Corigliano Calabro , si è svolto il convegno finale che ha concluso la settimana di accoglienza e scambio tra Italia e Romania,  con l’ente di formazione calabrese Projectlife Calabria Cooperativa Sociale arl .Un ponte tra Romania e Calabria nella Formazione Professionale che ha visto, in questa ultima fase, tre distinti gruppi di lavoratori rumeni di diversi ambiti professionali visitare decine di aziende calabresi di eccellenza nei settori di interesse, collocate nella sibaritide, tra Rossano e Corigliano, per conoscere e visionare i nostri sistemi produttivi.Il progetto, promosso dall’Università Bioterra di Bucarest, la più importante Università privata della Romania, partner leader, ha coinvolto la Camera di Commercio dell’Industria e dell’Agricoltura di  Vrancea, e due enti di formazione, uno rumeno, Formazione Progresso srl, ed un uno calabrese, nella fattispecie la ProjectLife Calabria Cooperativa Sociale arl.“Per noi è stato motivo di vanto partecipare a questo progetto che è durato un intero anno, articolato in diverse fasi tra cui anche l’invio di nostri formatori in Romania, e che ha portato grandissimi risultati” – ha affermato Carmela Sosto della ProjectLife Calabria. Obiettivo del ciclo di seminari in Calabria è stato il confronto sulle attività svolte dall’inizio del progetto che ha visto 1800 partecipanti frequentare corsi di qualifica/riqualificazione in Romania. Nella giornata conclusiva dell’esperienza calabrese Giuseppe Gammaro, esperto aziendale ha spiegato ai corsisti come funziona un’azienda italiana da un punto di vista economico e finanziario, mentre è toccato a Rosario Scigliano, responsabile della Qualità dell’Azienda Montagna Spa,  azienda  innovativa e specializzata nella produzione di salumi, illustrare  le procedure  per la lavorazione e la stagionatura dei salumi nonché tutte le attività di produzione, commercializzazione, logistica e distribuzione dei prodotti. Emilio Ramundo, Esperto in economia del Turismo ed Eleonora Ascione dell’Agenzia di Viaggi Andirivieni di Rossano hanno illustrato le caratteristiche e le peculiarità del territorio turistico calabrese e della sibaritide.“Siamo onorati di aver conosciuto le vostre aziende e di aver collaborato con voi – ha affermato, durante il suo intervento, Cristian Lepadatu dell’Università Bioterra Bucarest.Mentre Rotaru Gianina, rappresentante della Camera di Commercio di Vrancea , si è augurata  di poter avviare altri progetti con la nostra terra e con i partner con cui  ha collaborato.

A Cosenza la Giornata Calabrese dell’Agricoltura

COSENZA – Lunedì 30 Novembre, dalle ore 16.00, organizzata dalla Coldiretti Calabria, si svolgerà nell’Auditorium “Guarasci” del Liceo Classico Benardino Telesio, situato in Piazza XV Marzo a Cosenza la “Giornata Calabrese dell’agricoltura”. Il tema scelto è di grande attualità: “Il Protagonismo degli Agricoltori e I Programmi Comunitari 2014-2020 INVESTIRE per la Calabria bella, vera che piace e vince è un dovere tutti”.

Dopo l’approvazione della Commissione Europea dei Programmi Comunitari per il prossimo settennio, che dovranno incidere sulla realtà economico e sociale della Regione, la Coldiretti Calabria con questa iniziativa darà voce all’agricoltura regionale per far conoscere una realtà da primato per capacità Coldiretti_Calabriadi innovazione, creatività, salvaguardia delle tradizioni, rispetto ambientale, sicurezza alimentare ed anche per far crescere gli altri settori produttivi. Cosenza sarà invasa da giovani, donne, uomini e anziani delle campagne calabresi protagonisti di una visione innovativa dell’utilizzo delle risorse comunitarie. Una responsabilità testimoniata dalla presenza del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio insieme al Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro.
Saranno allestiti spazi rappresentativi della diversificata realtà dell’agricoltura calabrese. Una occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne calabresi, dove per l’attività agricola si sono aperte nuove e straordinarie opportunità imprenditoriali e occupazionali.

 

Coldiretti: dati incoraggianti per lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria

CATANZARO – La Coldiretti Calabria – afferma una nota ufficiale – commenta positivamente il trend positivo dell’agricoltura in Calabria, come confermano i dati di Bankitalia nel suo ultimo rapporto, che sono assai incoraggianti. Particolarmente importante – sottolinea la Coldiretti Calabria – è il risultato di una crescita sia delle aziende iscritte al sistema camerale che aumentano significativamente rispetto al semestre precedente che nel numero di lavoratori dipendenti (+3 per cento rispetto all’anno precedente). COLDIRETTI

“L’agricoltura è la risposta concreta alla ripresa economica e all’occupazione poiché – commenta Molinaro – i nostri territori e produzioni rappresentano un punto di forza importante e la Calabria si dimostra orgogliosamente – come andiamo dicendo da sempre – una regione agricola e per questo occorre investire sulle nuove generazioni, sostenendole e seguendole nel percorso di accesso alla professione. Le risorse Comunitarie 2014-2020, se bene indirizzate, renderanno praticabili prospettive di lavoro per chi vuole intraprendere. A rendere ancora più significativo il dato, è anche la spinta positiva all’agroalimentare Made in Calabria al quale senza dubbio, ha contribuito anche Expo Milano. C’è tanta voglia di Calabria nel mondo – prosegue Molinaro – e ancora margini e performance per un miglioramento ulteriore. La prossima grande iniziativa che Coldiretti Calabria svolgerà il prossimo 30 novembre a Cosenza – conclude – con la Giornata dell’agricoltura calabrese, sarà la testimonianza e l’impegno per una Calabria ancora più bella, forte e vincente che fa dell’agricoltura il proprio fiore all’occhiello con la possibilità di dare un forte contributo alla crescita economica”.

Economia locale, per Bcc migliora fiducia imprenditori

ph: Ansa Calabria
ph: Ansa Calabria

RENDE (Cs) – Positivo il rapporto annuale Bcc Mediocrati – Demoskopika sull’andamento dell’economia locale presentato a Rende. In generale, da quanto emergerebbe, migliora la fiducia degli imprenditori per il 2016. In particolare però emerge anche nove soggetti su 10 non fanno parte di alcuna rete di impresa e molti giovani capi d’azienda che alimenta il proprio know-how. Poco significativo poi l’impiego del world wide web e degli strumenti social per fare impresa. Da considerare poi che la gran parte degli imprenditori possiede un livello di istruzione medio-alto.

Interazioni creative tra imprese ed “eresie”

interazioni creativeCOSENZA(CS)- Eretico è chi esce dal coro, chi rompe la riga senza indugi, chi proclama la propria scelta e la propria opinione che discosta da quelle accettate come autorevoli. Un gruppo di “eretici” si è riunito ieri presso la sede di “Interazioni creative”, uno spazio grazie al quale i creativi possono connettersi e interagire con gli altri per mettersi in gioco e realizzare i propri progetti. Deborah De Rose è una sognatrice, una donna dinamica in grado di reinventarsi, è founder e presidente di “Interazioni creative” una giovane,giovanissima realtà del cosentino. A lei si deve il convegno a cui hanno partecipato cinque giovani imprenditori calabresi. L’incontro,mediato da Lia Giannini, ha dato voce ai cinque coraggiosi figli naturali o adottati dalla nostra regione. Il primo a prendere parola è Massimiliano Capalbo scrittore e imprenditore del catanzarese autore de “La terra dei recinti”, un libro per sfatare i luoghi comuni  e i pregiudizi che hanno impedito e continuano ad impedire ai giovani di progettare e realizzare il proprio futuro. «La nostra-dice Capalbo, è un’epoca dominata dal caos in cui mancano capacità di adattamento e flessibilità. Quattro sono le zavorre che impediscono il decollo: il complesso di inferiorità che ci viene tramandato da chi nutre false credenze sul funzionamento del mondo;il giudizio degli altri;il vittimismo e la diffidenza. Per rompere questo circolo vizioso è necessario intraprendere un lavoro introspettivo, scoprire il proprio talento e metterlo a frutto, vedere finalmente le enormi risorse della Calabria e sfruttarle con lungimiranza».È poi la volta di Rosario Benedetto giovane varesotto trasferitosi in Calabria per amore. Di passaggio sulla statale jonica, si innamora del castello federiciano. Incuriosito dalla simbologia del castello e dal nome del paese che lo ospita, inizia a fare una ricerca e scopre che il toponimo di Roseto Capo Spulico risale all’epoca romana quando prese il nome di Civitas Rosarum probabilmente per l’abbondanza  di roseti. Decide di fare di Roseto Capo Spulico la propria casa e il luogo in cui realizzare il sogno imprenditoriale.Acquista sei ettari di terreno che affacciano sul castello e da il via a “Rosetum”, una vasta distesa di roseti  a forma di croce templare, l’unico roseto al mondo accessibile a chiunque. Il terreno non sarà solo adibito alla coltivazione di rose ma prevede anche la realizzazione di un laboratorio per l’estrazione degli oli utili alla produzione di prodotti cosmetici, una biopiscina e un casale per l’accoglienza degli ospiti. Stefano Caccavari, coniuga imprenditoria e agricoltura.Abitante di San Floro, piccolo paese del catanzarese, nel 2014 cambia le sorti del proprio paese destinato a trasformarsi in discarica. Con l’aiuto della famiglia, proprietaria terriera con la passione per l’agricoltura, da vita al progetto “Orto di famiglia” per offrire la possibilità ai catanzaresi di mangiare cibi sani privi di qualunque pesticida chimico. Ad un anno dall’inizio del progetto il numero di famiglie è passato da 10 a 165 coinvolgendo non solo le famiglie del catanzarese, ma estendendosi anche al crotonese  e al vibonese. Ultima ad aver preso la parola è stata Roberta Caruso, che dopo la laurea in filosofia torna in Calabria  e trasforma la casa in cui vive in una Home for Creativity un luogo di scambio e di condivisione che prevede quattro modalità di alloggio: la formula tradizionale basata sul B&b;baratto;progettazione e creazione di opere d’arte per valorizzare l’estetica della casa e infine l’uso da parte di terzi per la creazione di start up.Cinque ragazzi che animati da passione,coraggio e caparbietà ce l’hanno fatta a dispetto di tutto e di tutti,che hanno fatto dell’eresia il proprio credo.

Io sono eretica,tu?

Rita Pellicori

Un consorzio per la Tutela della “Clementine di Calabria”

SIBARI (CS) – Innovativa e sostenibile l’idea di due giovani ragazzi, Antonio Braico e Francesco Rizzo, che, in alternativa alle merendine, hanno ideato uno scatolino con all’interno due clementine della Sibaritide. L’idea, che prende il nome CLEMENTIME  è destinata a raggiungere  circa due milioni e mezzo di distributori automatici e macchinette distributrici di snack.12227709_1229136070447533_8184078959473014132_n

Dietro ogni clementina  c’è una lunga storia, funzionale alla tutela e alla promozione delle clementine di  Calabria. A questo proposito è stato istituito un Consorzio per la loro tutela “I.G.P. Clementine di Calabria”, ente che racchiude al suo interno i produttori che svolgono la loro attività nel territorio di produzione secondo le modalità stabilite nel disciplinare di produzione.

Il Consorzio per la Tutela della “Clementine di Calabria” IGP, nasce nel maggio 2002 a Corigliano Calabro, Piana di Sibari, territorio vocato alla coltivazione delle clementine, grazie alla buona volontà delle OO.PP. (Confagr., Colt.Dir. CIA.) di zona e alcune cooperative di produttori, con imprenditori e confezionatori. ObiettivI prefissi del consorzio sono quelli di diffondere la conoscenza delle “Clementine di Calabria IGP” sui mercati d’interesse, trasmettendone i valori costitutivi del territorio, autenticità, qualità e nel rendere visibile il Consorzio in Italia e all’estero, creando un connubio virtuoso fra territorio, produttori e consumatori, ma anchr promuovere il prodotto ed il suo utilizzo attraverso il mercato, turistico e non (distribuzione moderna, ristoranti, negozi di prodotti tipici, etc.).

Il Consorzio per la Tutela della IGP “Clementine di Calabria” adotta un proprio Marchio, il quale è diverso da quello registrato in ambito comunitario come marchio che identifica la denominazione I.G.P.

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Anna Maria Schifino

Relazioni, lavoro, giustizia: a Rende incontro sul post- patriarcato

burchiRENDE (CS) – Proseguono gli incontri “Relazioni, lavoro, giustizia: verso il post-patriarcato” promossi dall’assessora alle pari opportunità Marina Pasqua. Venerdì prossimo alle 17,30 nella sala del museo Civico di Rende sarà l’autrice Sandra Burchi a conversare con l’assessore regionale al welfare Federica Roccisano, i docenti Unical Rosanna Nisticò e Antonino Campennì sul tema del lavoro partendo dal volume “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” ricerca condotta dalla sociologa pisana per la casa editrice Franco Angeli. Burchi prende in esame le storie di donne che hanno in comune un’alta scolarizzazione e un percorso professionale imprenditivo e che usano uno spazio di lavoro ricavato nella propria abitazione. Proponendo una riflessione sui nuovi equilibri generati dalle mutate condizioni in cui la casa è anche luogo di lavoro per molte donne in ruoli di consulenti, freelance, collaboratrice, l’abitazione si presenta come uno spazio da cui ripartire e da ripensare, uno spazio terzo da abitare forzando le chiusure di un mercato in crisi permanente. Da sempre attenta alle questioni di genere, Sandra Burchi analizza le scelte spesso creative che le donne si trovano ad affrontare nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che spesso assume i connotati della precarietà, dell’incertezza, da promuovere e inventare costantemente. “Se con il primo appuntamento che ha visto la presenza di Irene Strazzeri -ha affermato l’assessora Pasqua- abbiamo affrontato il tema delle relazione tra generi, con il prossimo incontro parleremo invece di lavoro. Ciò implica la ridefinizione non solo di economia, ma anche di crisi, spazi e tempi delle donne in un continuo equilibrio fra bisogni, aspirazioni e necessità. Assistiamo oggi ad una precarizzazione sistemica del lavoro, ma, allo stesso tempo, a nuove forme di resistenza, di coworking, di produzione e riproduzione indipendente che il mercato spesso non valorizza.”. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Giulia Veltri.