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Italiani gente pigra? Stereotipi messi a nudo da Barbara Serra a Lamezia

La pigrizia degli italiani è uno stereotipo infondato, ce lo spiega la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra, ospite sabato prossimo, 28 febbraio, alla rassegna ‘Il sabato del villaggio’ presso il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. L’evento avrà inizio a partire dalle ore 18.

Gli italiani non sono pigri’, questo è il tema dell’incontro, nonché titolo del saggio che la Serra ha pubblicato per i tipi della Garzanti vincendo la terza edizione del Premio Letterario Caccuri 2014. Forte della sue esperienza internazionale, sia dal punto di vista formativo che per quel che concerne le attività professionali, Barbara Serra ha messo insieme conoscenze, esperienze e relazioni per offrire al proprio pubblico un ritratto sincero degli italiani, scevro di stereotipi, ma puntuale nell’analizzare forze e debolezze del bagaglio culturale e identitario del nostro Paese e dei suoi abitanti.

      Cosa significa essere italiani in Italia e nel mondo? La corrispondente di Al Jazeera propone una personale risposta a tale quesito, prendendo le mosse non solo dal proprio vissuto, ma attingendo altresì a testimonianze di tutto rilievo offerte da italiani che hanno trovato spazio e affermazione come Nerio Alessandri, Vittorio Colao, Fulvio Conti, Fabiola Gianotti, Diego Piacentini e Giuseppe Vita. Altra tematica centrale dell’indagine svolta dalla giornalista riguarda la dimensione femminile, l’essere donna in questo determinato contesto storico, sia in riferimento alla realtà nel nostro Paese che analizzando diverse situazioni nel resto del mondo.

Nata a Milano negli anni Settanta, nel ’99 Barbara Serra entra come collaboratrice alla BBC, dopo anni di studio in Danimarca e in Inghilterra dove ha frequentato la London School of Economics. Nel 2003 è passata a Sky News e due anni più tardi a Channel 5, fino ad approdare nel 2006 ad Al Jazeera English come presentatrice e corrispondente. A un simile curriculum di aggiungono poi le intense collaborazioni con la Rai.

Insomma, quello che si annuncia sarà sicuramente un dialogo ricco di stimoli, proposto a un pubblico che ha già dimostrato di saper apprezzare il confronto e di avere un evidente desiderio di crescere mettendosi in discussione.

Daniela Lucia

Lamezia Terme, incendio autotreni

LAMEZIA TERME – Questa notte i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro sono stati impegnati per un incendio di alcuni autotreni.

Due mezzi completi di motrice e rimorchio, parcheggiati all’interno di un cortile di un’azienda nell’area industriale di San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme, erano completamente coinvolti dalle fiamme.
I Vigili del Fuoco del distaccamento di Lamezia Terme Nicastro, giunti sul posto, hanno rapidamente spento l’incendio, per evitare il coinvolgimento agli altri mezzi parcheggiati nelle adiacenze e dei capannoni.
Le cause dell’incendio sono al vaglio degli organi competenti.

‘La penisola dei tesori’ di Agostino Perri raccontata ai lametini

Una chiave di lettura per conoscere la nostra regione in rottura con la tradizione narrativa calabrese è ciò che Agostino Perri propone ai suoi lettori con il libro ‘La penisola dei tesori’, presentato ieri a Lamezia Terme. Non è la regione della ‘ndrangheta quella che si dispiega pagina dopo pagina, non è la regione violentata da una politica egoista e affatto lungimirante, né quella dell’assistenzialismo preteso, bensì un territorio denso di tesori per lo più nascosti, sotterrati dalle pesanti coltri dell’oblio e dell’ignoranza.

Nel suo romanzo breve, l’autore, già firma nota della Gazzetta del Sud, tratteggia da costa a costa una Calabria viva, che esiste sotto gli occhi dei suoi stessi abitanti i quali, nella maggior parte dei casi, non la conoscono nemmeno. Ed è proprio il desiderio di valorizzare la propria ‘patria’ ciò che sta alla base della spinta creativa e creatrice di Perri, che in poche pagine ha saputo distillare lo scrigno nascosto di una regione dimenticata da tutti, persino da chi nei suoi territori ci vive. “Dopo vent’anni di esperienza alla Gazzetta del Sud, mi sono accorto che c’è un buco nella formazione didattica della regione. I corsi regionali che parlano della Calabria non sono molti, basta andare in giro per le scuole e accorgersi che poche di esse destinano il 20% delle ore, come disposto dal Miur, allo studio del territorio. Ma la Calabria è una terra ricca di tesori. Non vengono fuori proprio perché c’è questa zona grigia nella formazione. Pertanto ho deciso di scrivere questo libro mettendo in risalto appunto i tesori, le bellezze e le contraddizioni della nostra regione”, ci ha spiegato lo stesso autore.

All’evento di ieri, che ha ottenuto un soddisfacente riscontro di pubblico con un’affluenza sintomatica di quanto la città della Piana sia curiosa di sapere e di conoscere, hanno preso parte anche Valentina Tedesco, presidente dell’associazione ‘Muse’ che ha organizzato l’evento, l’editore Roberto Laruffa, e gli assessori Giusi Crimi e Rosario Piccione, rispettivamente delegato alla cultura e allo sport. A fine serata è arrivato anche il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. L’incontro è stato moderato da un’altra prestigiosa firma della Gazzetta del sud, la cosiddetta ‘gazzetta bianca’ del romanzo, Vinicio Leonetti.

Ma che significa promuovere cultura in Italia, in generale, e in Calabria, nello specifico, in un’epoca storica in cui si legge poco e il settore dell’editoria non gode certo di molti momenti felici? Ebbene, se è una sfida parlare della nostra regione senza ricorrere al leitmotiv della ‘ndrangheta, lo è ancor di più ‘produrre’ cultura, sebbene un antidoto alle difficoltà sia rappresentato proprio dalla passione. E di passione ed entusiasmo ci ha parlato l’editore Roberto Laruffa, sottolineando per prima cosa che per fare un mestiere come il suo ci deve essere ‘amore’, soprattutto “per poterlo portare avanti. Quindi se uno guarda esclusivamente al lato commerciale o economico, è chiaro che si tende a spostare l’interesse su altri settori imprenditoriali. Se si fa con amore invece non si deve rimanere fermi, ma è necessario tirar fuori energia ed entusiasmo. Certo, anche qualche strategia commerciale. Nonostante tutte le difficoltà del settore, una casa editrice che vuole lavorare in Calabria riesce a stare a galla”. E sul punto è chiaro che appare quanto mai fondamentale un pubblico che accolga con benevolenza le offerte editoriali, così com’è avvenuto col libro di Perri che, stando a quanto confermatoci dallo stesso autore, ha trovato un caloroso riscontro. “Un’accoglienza soddisfacente – afferma Perri – soprattutto da parte di calabresi che

Perri e Laruffa - Più libri più liberi

ancora non conoscevano bene i tanti tesori di cui dispone la Calabria. La cosa che mi fa piacere è che sia in occasione della fiera Più libri più liberi sia nel corso di una presentazione a Torino, i calabresi di fuori regione lo hanno apprezzato di più. Per questi nostri conterranei emigrati il libro ha rappresentato una sorta di rivalsa, già solo leggere il titolo è stato motivo di orgoglio”. Un punto di forza avvalorato dal rapporto di condivisione d’intenti andatosi a creare tra lo scrittore e il suo editore. “C’è stato un incontro tra me e l’autore favorito dal comune amore per la Calabria. Ci siamo conosciuti virtualmente perché lui cercava un editore, evidentemente aveva proposto il libro a più case editrici ed era inevitabile che scegliesse colui che dimostrava di avere questo comune amore per la propria terra. Il romanzo, tramite il quale si vuole promuovere appunto l’amore per la Calabria, è una lettura per tutti, dagli adulti ai ragazzi”, ha commentato Laruffa.

Così, Agostino Perri, l’ottimo cronista dello sport calabrese, si è cimentato, come affermato dal collega Leonetti, nell’impresa pericolosa quanto riuscita di tramutarsi in cronista dell’immaginario, partendo dalla macabra pagina dei sequestri che è insita nella storia regionale, per proporre infine una vera e propria mappa del tesoro, o dei tesori. Ai suoi lettori Perri ha dichiarato di non aver ancora capito se l’opera possa definirsi un racconto. “È un racconto?”, si chiede e ci chiede l’autore. “Il libro parla essenzialmente di Calabria, ma allo stesso tempo introduce tematiche risorgimentali ed è altresì disseminato di aspetti motivazionali che danno l’impulso a mettersi in moto. Penso quindi che non sia semplicemente un racconto e che vada vissuto fino in fondo”.

La presentazione dell’opera di Perri si inserisce nel calendario delle iniziative promosse da ‘Muse’ in qualità di primo appuntamento che, come ci ha confermato lo stesso presidente Valentina Tedesco, è stato scelto proprio “per il condiviso legame con la Calabria e con Lamezia Terme, nello specifico”. ‘Muse’ infatti “nasce come associazione culturale, sportiva e artistica” che mira a valorizzare il proprio territorio di appartenenza con attività rilevanti, tra le quali le principali sono il “concorso canoro regionale che si svolge a luglio e i giochi che si ripetono ogni anno”.

Ieri abbiamo quindi assistito a una richiesta di sapere che inizia a farsi strada non soltanto a Lamezia Terme, ma in tutta la regione. I calabresi vogliono conoscere e conoscersi, riscattandosi da anni di prolungata oscurità. “Credo che la Calabria possa riscattarsi, ma tutto dipende da noi. Il punto sta nell’alzare il livello di sensibilità. Il riscatto non può che partire dall’amore nei confronti del territorio di appartenenza”, conclude Agostino Perri, secondo il quale l’unica via per risalire la china è il ritorno ai valori.

 

Daniela Lucia

“Mbruagliu porta mbruagliu” (Rassegna ‘Vacantiandu’) domani al Teatro Grandinetti

LAMEZIA TERME (CZ) – La rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, dopo i successi ottenuti con gli appuntamenti precedenti, si presenta al pubblico lametino (e non solo) con una nuova commedia. L’appuntamento è per domani sera, sabato 21 febbraio, alle ore 20.45 presso il Teatro Grandinetti. Il dialetto lametino vivrà sulla scena con la commedia “Mbruagliu porta mbruagliu”, che sarà interpretata dagli attori della compagnia “Giovanni Vercillo”.

Anche questa volta la proposta al pubblico è una commedia in vernacolo ricca di comicità e colpi di scena, la cui regia è affidata a Raffaele Paonessa che sarà presente anche nelle vesti di attore protagonista. Dai toni brillanti e farseschi, “Mbruagliu porta mbruagliu” è una rappresentazione in due atti costruita, usando le parole di presentazione, alla stregua di una “commedia del surreale o del sogno”. Una tale descrizione è dovuto al fatto che la messa in scena porta lo spettatore a seguire i personaggi fino ai limiti della follia. I temi di fondo, fatti in mille pezzi e riconsegnati al pubblico con una comicità mai leggera, si basano sulle caratteristiche della gente comune, votata alla credulità, all’ignoranza, alle superstizioni e alle credenze legate alla tradizione.

Una commedia che non intende solo far ridere, ma vuole spingere lo spettatore a una più profonda riflessione avvalendosi di un’ilarità fondata su aspetti reali della vita quotidiana. L’accento è quindi posto sulla multiforme realtà che si offre nuda e cruda al pubblico, densa di paure, angosce e miserie, ma anche di desideri, speranze, attese e, inevitabilmente, di illusioni.

La commedia, diretta e interpretata con sapiente maestria dalla compagnia “Giovanni Vercillo”, ripercorre l’egoismo di un uomo che, credendo di acquisire rispetto e dignità perseguendo il bene materiale, si ritrova in un misero faccia a faccia col suo io. Ma dovrà anche lui fare i conti un giorno con la cosiddetta legge divina, quel giudizio universale che abbaglia gli errori della nostra vista, mostrandoceli nella loro fredda semplicità. E in quel momento anche il protagonista della commedia non potrà fare a meno di comprendere che l’unica certezza nella nostra vile esistenza di uomini è che “mbruagliu porta mbruagliu”. E tutto questo marasma di sentimenti, emozioni e sorrisi strappati sarà messo in scena e raccontato da un cast di tutto rispetto, formato, oltreché da Raffaele Paonessa (che interpreta don Ferdinando), anche da Lidia Macri (la moglie Concetta, Marta Serra (la figlia Stella), Pino Persico (l’uomo di fatica Ntoni), Gianluca Muraca (l’impiegato Mario Bertolini), Biagio Colacino (l’avvocato Lorenzo Strumillo), Luisa Vaccaro (la cameriera Mariuzza), Giovanni Paolo D’Ippolito (il coinquilino Vittorio Frungillo) e Gennaro Palmieri (il coinquilino Luigi Frungillo).

Un apportamento importante, dunque, per chi ama il teatro e, soprattutto, la rappresentazione in vernacolo. “Mbruagliu porta mbruagliu” si presenta quindi come un altro tassello da aggiungere nella soddisfacente stagione organizzata con passione e impegno dall’associazione ‘I Vacantusi’, la cui rassegna diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta è ormai arrivata alla quarta edizione.

 

Daniela Lucia

Lunedì il preIncontro tra l’ing. Francesco Grandinetti e il dott. Frank Pullia

LAMEZIA TERME – Lunedì 16 febbraio 2015 alle ore 11:00 nella sala consiliare di Corso Numistrano il Presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme Ing, Francesco Grandinetti incontrerà il presidente del Consiglio comunale di Thurder Bay in Canada, dott. Frank Pullia, originario di Sambiase.  Per l’occasione si terrà una conferenza stampa, alla quale prenderanno parte anche i consiglieri comunali e i familiari del dott. Pullia, per rendere omaggio ad un illustre lametino che si è affermato all’estero.

Secondogenito di 9 figli, all’età di 16 anni il dott. Frank Pullia ha lasciato il suo amato quartiere di   Sambiase per andare a imparare l’inglese e conoscere alcuni suoi familiari emigrati Oltreoceano. Sessant’anni, eletto lo scorso ottobre per il terzo mandato consecutivo al Comune canadese, da sempre è impegnato in politica e nell’affermazione dei diritti delle famiglie. In questi giorni è tornato in città, dove vivono la mamma e una parte di fratelli, dopo essere stato insignito Ambasciatore della cultura italiana in Canada, onorificenza conferita dall’Universum Academy Switzerland, organizzazione svizzera che promuove la cultura, la storia e le tradizioni.

Dopo la laurea in Business Administration Commerce, Frank Pullia ha lavorato in alcune multinazionali, come la Kimberly-Clark, nel settore pubblico per Ontario Hydro

e per importanti organizzazioni quali Northwest-Midwest Alliance.  Attualmente ha uno studio di consulenza economica e finanziaria, lavora principalmente con piccole e medie imprese e su progetti per lo sviluppo economico delle municipalità della zona del Northwestern Ontario. Ha anche lavorato con diversi team su progetti in tutto il Nord America, in particolare, uno dei suoi progetti è arrivato in finale a una competizione globale per un contratto di 4 anni con la Commissione dello Sviluppo Economico della città di New York.  Da 4 anni lavora anche con la Business development Bank of Canada che finanza gli imprenditori affinchè possano emergere in un mondo globale molto competitivo. Lui si definisce un executive coach: offre agli imprenditori il suo supporto manageriale e li aiuta a integrare le proprie risorse operative, finanziarie e di mercato.

Due scosse di terremoto nel catanzarese

LAMEZIA TERME – Due scosse di terremoto si sono susseguite dopo le 20 di questa sera. Epicentro nella Piana di S.Eufemia-Catanzaro.Le scosse sono state avvertite nella zona centrale della Calabria. La prima scossa ha avuto magnitudo 3.2 ed è stato avvertita in provincia di Catanzaro, nella zona dei comuni di Borgia e Girifalco e a Lamezia Terme. La seconda scossa, 4 minuti dopo la prima, ha avuto magnitudo 3 ed ha interessato la stessa zona. Non vengono segnalati danni a persone o cose.

Il Ritorno dei Nuju, dal 3° Mondo alla fuga dalle Scatole Urbane

LAMEZIA TERME (CZ) – Dopo quasi tre anni d’attesa ritorna tra le nostre mani il nuovo lavoro dei Nuju: “Uban Box”.  Anticipato dai videoclip dei brani Tempi M0derni e Ora di Punta, il disco è uscito il 27 Gennaio per Mk Records/Audioglobe. Un sound rinnovato, con un gusto rock che richiama l’originalità tanto amata dai fan dei Nuju, e che non ha deluso le nostre aspettative regalandoci il piacere di un disco da mettere a tutto volume nelle nostre scatole urbane per allontanare lo stress dei Tempi Moderni. Chiave dal Basso ha voluto incontrare il signor “Nessuno” (traduzione di Nuju in dialetto calabrese) , concedendosi una piacevole chiacchierata con Fabrizio Cariati (voce, synth e penna) e Marco Ambrosi (chitarra).

A Distanza di circa tre anni dall’uscita dell’ultimo disco, i Nuju ritornano con un nuovo progetto, Urban Box. Ma che cos’è questa Scatola Urbana?

Urban Box vuole essere una metafora dell’individuo moderno, chiuso nel suo guscio. La Urban Box può essere l’utilitaria con cui ti rechi a lavoro, l’appartamento in cui vivi, un’attitudine. Noi viviamo a Bologna da tanto tempo, una città che dovrebbe essere sinonimo di divertimento ed apertura. In realtà ciò che proviamo è un senso di solitudine. Ci si sente soli nel divertimento. Cerchiamo, attraverso le emozioni, di scardinare le finestre di queste Scatole Urbane.

Il percorso dei Nuju, dal 2009 fino ad oggi, ha visto un’evoluzione dello stile. Il nuovo disco, Urban Box, rivela una vena squisitamente rock, sempre rimanendo fedele ad un gusto che è un misto di generi, una crescita “mista”.

Abbiamo sempre fatto attenzione a non barricarci in un unico genere, evitando al contempo di unire generi troppo sconnessi fra di loro. Per quanto riguarda il nuovo lavoro, abbiamo intrapreso un avvicinamento graduale alle sonorità attuali. Già durante la trilogia precedente abbiamo dei brani molto elettronici, come Movement o Il Furgone. I sintetizzatori li abbiamo sempre utilizzati. Un membro del gruppo, il fisarmonicista, è uscito dalla band quindi, per forza di cose, qualcosa in termini di sound doveva pur cambiare.

Il nuovo spettacolo, che stiamo portando in giro in questi giorni, rappresenta ciò che siamo noi oggi. C’è una matrice Folk di base, un folk internazionale, cantautorale, come esempio possiamo citare Bob Dylan. A questo sovrapponiamo i nostri tre generi principali che sono il Pop, il Rock e la musica Dance, quest’ultima per far divertire le persone.

Con quale pezzo ha inizio il cambiamento del signor “Nessuno”?

Non c’è stato un pezzo preciso con cui abbiamo iniziato il lavoro per il nuovo disco, anzi è successo il contrario. Ognuno di noi ha messo a disposizione i propri assi nella manica, presentando idee personali: chi un riff, chi un pezzo, chi un ritmo. Su alcune cose ci siamo soffermati, altre invece abbiamo pensato di conservarle. Per questo progetto si è pensato di non fare le cose in un determinato modo, con un’idea precisa di fondo. Dopo aver sentito 20/25 idee di brani, abbiamo scelto le migliori su cui lavorare, seguendo una linea che possa essere coerente col progetto. Non c’è stato alcun cambiamento nel nostro modo di fare musica, siamo sempre uguali. Abbiamo iniziato il nostro percorso nel 2009 in cinque, la fisarmonica si è aggiunta dopo, quindi è stato un ritorno alle origini in un certo senso, però sempre guardando avanti con un nuovo bagaglio di esperienze sulle spalle.

Tempi moderni, uno dei brani che ha anticipato l’uscita del disco. Un brano fresco e ricco di ironia, com’è nato?

Il brano è nato quasi 5 anni fa, ai tempi della scrittura del secondo disco. Fabrizio ne ha scritto il testo in un momento particolarmente delicato, raccontando una pena d’amore.

Ogni volta che mi si spezza il cuore – ci rivela Fabrizio Cariati – riesco a scrivere delle belle canzoni. Mi sento fortunato quando incontro delle donne che mi spezzano il cuore e che poi mi fanno scrivere, perché significa che mi hanno lasciato qualcosa di bello. Poi gli altri membri del gruppo ci creano attorno un immaginario. Le emozioni che vengono fuori da ognuno di noi sono diverse nel momento in cui arrangiamo i pezzi. Abbiamo deciso di chiamarla Tempi Moderni per creare un’analogia con la scena finale del celebre film di Chaplin, dove c’è quest’uomo, il protagonista, che dice “non ti preoccupare di come stanno andando le cose, basta che sorridi e andiamo verso il futuro”. L’immagine raccontata nel pezzo “amore vedrai che prima o poi qualcosa cambierà” a noi ha ricordato fortemente questa scena della pellicola.

In cerca di pace e tranquillità. Ora di punta. I Nuju raccontano lo stress di questi tempi moderni. I vostri brani possono essere interpretati come una personale forma di fuga dal mondo reale?

Le canzoni sono spesso una via di fuga. Per citare La rapina diremmo “per dare forma ai miei desideri ho le mie canzoni”. Altre volte diventano le nostre armi. Non siamo delle persone violente, ma una nostra canzone può diventare come un pugno in faccia, può essere la voce di chi non ha voce. Una valvola di sfogo.

I Nuju sono:

Fabrizio “Skywalker” Cariati: voce e synth
Marco “Goran” Ambrosi: chitarre
Giuseppe “Licius” Licciardi: basso
Roberto “Bob” Simina: percussioni, synth, armonica
Stefano “Mr. Pamps” Stalteri: batteria

Per Informazioni:
www.nuju.it   –   www.mkrecords.it

Per leggere la nostra precedente recensione sui Nuju, visitate il seguente link Il Viaggio dei Nuju Fino al 3° Mondo

 

Miriam Caruso

C5/F/Comincia l’avventura del Royal Team Lamezia

L’esordio domenica 25 a Borgia. Il patron Nicola Mazzocca: grande entusiasmo e voglia di far bene, con il supporto di tutta la città puntiamo a costruire qualcosa di duraturo.
La squadra lametina, intanto, supporta la vertenza Infocontact #1800senzafuturo.

 

LAMEZIA TERME (CZ) – Ufficializzati qualche giorno fa i gironi dei tornei regionali di Calcio a Cinque Femminile, inizia ufficialmente l’avventura per la Royal Team Lamezia del patron Nicola Mazzocca. Obiettivi ambiziosi per la formazione lametina, che presenta in panchina un tecnico esperto dell’universo calcio a cinque, ovvero Andrea Tulino.

Due i gironi di sei squadre ciascuno, la Royal è stata inserita nel raggruppamento “B”, ed esordirà domenica 25 gennaio a Borgia alle ore 15. Il battesimo interno invece, si terrà domenica 1 febbraio al PalaSparti, teatro delle gare in casa per la formazione lametina. In tutto saranno dieci le giornate, quindi spazio ai play off (dalla 2/a alla 5/a classificata), con le prime classificate direttamente alle Semifinali. Le altre 4 compagini del girone del Lamezia sono: Rosarno, Vibo, Catanzaro e Cortale.

La squadra a sostegno di #1800senzafuturo

Si rammenta che le due squadre promosse alla fine di questa stagione approderanno direttamente in Serie A non giocandosi la Serie B.

“Iniziamo questa stagione con grande entusiasmo e voglia di fare bene – spiega Nicola Mazzocca -, pensiamo di aver consegnato al valente tecnico Andrea Tulino una squadra ben attrezzata per raggiungere il massimo traguardo. Poi sarà sempre il campo ad emettere i verdetti, ma con il supporto di tutta la città di Lamezia Terme puntiamo a costruire qualcosa di duraturo per il futuro, sperando di avere il sostegno degli sportivi lametini, ancor di più di quello della scorsa comunque positiva stagione”.

 

Tentata estorsione, arrestati

LAMEZIA TERME (Cz) – Nel centro di accoglienza “Malgrado Tutto” di Lamezia, un mediatore culturale è stato sequestrato e minacciato di estorsione da parte di due iracheni, A.H.Y, 41 anni, e H.S.S., 30 anni. La vittima ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, i quali sono intervenuti prontamente riuscendo ad arrestare i due stranieri, i quali, secondo quanto ha affermato dal mediatore culturale, gli avrebbero rubato le chiavi dell’auto, chiuso in una stanza e chiesto del denaro per essere liberato.

Sì, viaggiare!

LAMEZIA TERME (Cz) – C’è chi parte e c’è chi arriva. Il via vai all’aeroporto di Lamezia sembra aumentare. Le statistiche rese note dalla Scal, società che gestisce l’areostazione, hanno registrato una notevole crescita dei passegeri, +13,32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infatti, i viaggiatori, nel dicembre 2013 erano circa 137.703, mentre nel dicembre 2014 ne sono stati rilevati 156.025, un aumento di ben 18.322 unità.