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Accusa migrante di rapina, denunciato

VIBO VALENTIA – Un uomo di 29 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato di Vibo Valentia con l’accusa di simulazione di reato.

Il ventinovenne ha contattato il 113 dichiarando di essere stato derubato da un extracomunitario. Secondo l’uomo, lo straniero lo avrebbe minacciato con un coltello per derubargli 5.500 euro tra contanti e assegni bancari, il ricavato di una giornata di consegne per la sua ditta di spedizioni. La versione dell’uomo non ha, però, convinto la polizia che ha indagato sul caso. Le dichiarazioni, le testimonianze e le riprese video di un sistema di sorveglianza posto in zona hanno portato alla luce molte discordanze. Gli agenti hanno, così, deciso di denunciare l’uomo.

Titolare di un maneggio arrestato per detenzione illegale di armi

SPEZZANO DELLA SILA (CS) – Il titolare di un maneggio di Croce di Magara, Erminio Pezzi, 53 anni, gravato da specifici precedenti di polizia, è stato arrestato dalla Squadra Mobile per detenzione illegale di armi e munizioni. Nel corso di una perquisizione, effettuata unitamente al Reparto Prevenzione Crimine Calabria, secondo quanto riferisce un comunicato della Questura di Cosenza, sono stati rinvenuti un fucile con matricola abrasa, calibro 20, semiautomatico, con il colpo in canna, nascosto sotto un materasso che si trovava all’interno di uno degli uffici del maneggio; una pistola calibro 9 nascosta nella ruota di un’autovettura parcheggiata in un capannone situato sempre all’interno del maneggio; sei cartucce calibro 20 trovate nei pressi della porta d’ingresso di un’abitazione sita a Pedace in uso allo stesso Pezzi; 24 cartucce calibro 9.21 trovate in località Croce di Magara, all’interno del portaoggetti di una Vespa, posteggiata nei pressi di un’altra abitazione nella disponibilità dell’arrestato. L’uomo è stato condotto nella casa Circondariale di Cosenza.

La polizia denuncia due giovani pusher nel cosentino

COSENZA – Gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza hanno denunciato in stato di libertà, F.V. di 32 anni, e la convivente F.V., di 20 anni, entrambi residenti in via Popilia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti ieri pomeriggio hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa della coppia nel corso della quale hanno trovato e sequestrato 6 grammi di sostanze stupefacenti e 26 confezioni di metadone. Le sostanze erano nascoste tra la biancheria all’interno di un mobile nella stanza da letto.

Arrestato uomo per rapina impropria

polizia 1PAOLA (CS) – Un uomo di 45 anni, Sarpa Carlo, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato per rapina impropria.

In particolare nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 15,30, personale del Commissariato di P.S. Paola, unitamente ad agenti in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” mentre effettuavano servizi di controllo nel centro di Paola notavano un uomo correre fuori dall’Ufficio delle Entrate, urlando, chiedendo aiuto ed inseguendo un’ altra persona anch’essa uscita dallo stesso stabile.

Contemporaneamente gli operatori di polizia ricevevano dalla Sala Operativa la segnalazione circa una rapina consumatasi all’interno del citato ufficio ai danni di un dipendente.

Gli uomini del Reparto Prevenzione Crimine intervenivano prontamente, intercettando e bloccando l’inseguito che veniva identificato poi per Sarpa Carlo, sorvegliato speciale con obbligo di dimora.

Sulla scorta delle dichiarazioni rese sul posto dalla vittima della rapina si ricostruiva quanto accaduto. Sarpa Carlo si era introdotto negli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Paola ove il derubato presta servizio ed asportava dal portafoglio di questi la somma di Euro 250. A nulla erano valsi i tentativi del malcapitato per farsi restituire la citata somma, anzi il Sarpa lo spingeva con violenza dandosi poi alla fuga.

Gli operatori di Polizia sottoponevano quindi il reo a perquisizione personale ed addosso dello stesso veniva trovata la somma corrispondente a quanto dichiarato dal dipendente.

Dell’avvenuto arresto veniva data comunicazione al P.M. di turno che ne disponeva la detenzione a regime degli arresti domiciliari.

Arrestato un pregiudicato per maltrattamenti in famiglia

COSENZA – La notte scorsa, in seguito ad una segnalazione giunta al 113 per una violetta lite di famiglia, la Polizia di Stato ha arrestato un pregiudicato di 45 anni, Cledinoro Marano di 45 anni, per i reati di lesione, resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Il personale di Polizia della Questura di Cosenza giunto sul posto immediatamente, anche perché attirato dalle urla provenienti da un appartamento, vede uscire da una porta aperta Clenidoro Marano che, alla vista degli agenti, reagisce colpendoli sia fisicamente che verbalmente.

Era già la seconda volta che la Polizia interveniva a casa di Marano per segnalazione di maltrattamenti familiari, l’ultima volta risaliva allo scorso 2 giugno.

Gli uomini della Polizia di Stato, più volte colpiti violentemente dal Marano, avevano fatto ricorso a cure mediche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza riportando in particolare una frattura alla mano.

Reggio, fermati i presunti responsabili dell’omicidio Polimeni

REGGIO CALABRIA – Una faida esplosa per il controllo del territorio che ha portato a un omicidio e due tentati omicidi, su cui la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha fatto luce in pochi mesi e oggi ha fermato 4 persone, tra presunti mandanti ed esecutori materiali dei delitti. Alla base del conflitto tra due fazioni, che un tempo appartenevano alla medesima componente della ‘ndrangheta, vi sarebbe il tentativo di esercitare il controllo criminale esclusivo sul territorio di Calanna, un piccolo Comune a 500 metri sul livello del mare in provincia di Reggio Calabria. Le indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano, dirigente della sezione criminalità organizzata, hanno ricostruito i due fatti di sangue, il tentato omicidio di Antonino Princi, e il duplice agguato in cui perse la vita Domenico Polimeni e rimase ferito Giuseppe Greco, già collaboratore di giustizia. Proprio Greco, secondo la ricostruzione degli investigatori, aveva progettato l’omicidio di Princi, che avvenne senza successo il 9 febbraio all’uscita dell’impianto di rifiuti in località Sambatello di Reggio Calabria, dove Princi lavorava come operaio. Greco insieme a un sodale avrebbe esploso numerosi colpi di pistola e di fucile contro l’autovettura di Princi, che scampò miracolosamente all’agguato sfondando il cancello con l’auto e rifugiandosi all’interno dello stabilimento. Sarebbe seguita la vendetta, attuata la sera del 3 aprile, quando due sodali di Princi si sarebbero appostati nei pressi di una casa, a Calanna, dove Greco aveva trovato rifugio. Colpi di fucile a pallettoni furono esplosi contro Greco, affacciato al balcone, che rimase ferito gravemente, mentre il padrone di casa, Domenico Polimeni, che stava con lui, venne ucciso. Alla base dell’indagine, denominata Kalanè, vi sono numerose intercettazioni telefoniche, ambientali e delle video riprese disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. In nottata la squadra mobile ha fermato Giuseppe Greco, di 56 anni, già collaboratore di giustizia, figlio dello storico boss di Calanna Ciccio Greco, e un suo presunto sodale, Domenico Provenzano. Sono stati fermati anche i fratelli Giuseppe Falcone e Antonio Falcone, di 49 e 45 anni, ritenuti fedelissimi di Antonino Princi.

C’è una quinta persona, Antonino Princi, tra i destinatari di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione Kalanè, che ha fatto luce su un omicidio e due tentati omicidi premeditati. Princi è la vittima del primo tentato omicidio, e secondo gli inquirenti mandante del secondo fatto delittuoso, culminato con un omicidio e il ferimento di Giuseppe Greco, che sarebbe invece mandante ed esecutore dell’agguato a Princi. Quest’ultimo è già irreperibile da alcuni mesi, ora è attivamente ricercato dalla Polizia che ha condotto le indagini.

Cosenza, evade dai domiciliari. Arrestato dalla polizia

francesco nobleaCOSENZA – Ha evaso l’obbligo degli arresti domiciliari. Per questo sono scattate le manette a  carico di Francesco Noblea, 23 anni, pluripregiudicato di Cosenza. Il giovane è stato notato dagli agenti della Squadra Volante, in servizio di controllo del territorio, mentre percorreva contromano via Lungo Crati, diretto in Piazza Valdesi. Francesco Noblea, incurante della presenza degli operatori della Polizia di Stato, si avvicinava agli agenti e, addirittura dopo averli salutati con un “Buongiorno”, si dava a precipitosa fuga. Immediatamente inseguito, veniva bloccato ed arrestato per evasione nei pressi della propria abitazione. Dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Disboscamento dissennato alveo del Torrente Corvino in agro di Diamante

DIAMANTE (CS) – Al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria espletata su delega del Pubblico Ministero dott.ssa Teresa Valeria Grieco, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola, sono due gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari notificati dalla Polizia Provinciale ad altrettanti indagati – il titolare di una ditta boschiva e un tecnico del Comune di Diamante – in relazione al procedimento penale aperto per i reati di potatura, capitozzatura e taglio raso di alberi siti all’interno dell’alveo del Torrente Corvino – area demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

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Le indagini – aperte a seguito di formali denunce di un’Associazione diamantese inviate alla stessa Polizia Provinciale, che ha provveduto a trasmetterle alla competente Procura – hanno riscontrato che il taglio è stato eseguito in assenza di Concessione Demaniale, Nulla Osta Idraulico e Autorizzazione Paesaggistica. Gli alberi potati e tagliati a raso presenti in destra idraulica e in sinistra idraulica nella parte a valle del torrente Corvino insistono su aree accessibili al pubblico, in altri casi fanno da contorno a vialetti pedonali, in altri casi ancora interessano un’area attrezzata con giochi per bambini e strutture sportive. In sinistra idraulica nella parte a monte, gli alberi abbattuti non prospettano sulla via pubblica e sono di difficile accesso alle persone. Sulla vicenda è altresì intervenuta la denuncia a firma dell’Avv. Andrea Ordine, in nome e per conto della Società Centro Sportivo The Legend sas, per la potatura indiscriminata degli alberi e arbusti presenti nel Centro Sportivo in area ricadente all’interno del Parco Enzo La Valva.

L’intera operazione di polizia giudiziaria – coordinata dal Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro e dal Comandante dott. Giovanni De Rose, ausiliario di PG l’Ing. Gianluca Morrone nella qualità di Funzionario del Settore Pianificazione Territoriale della Provincia di Cosenza – è stata possibile grazie alla tenacia del P.M. dott.ssa Grieco e alla grande sensibilità in materia ambientale del Capo della Procura di Paola Bruno Giordano. Decisiva la professionalità del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza, del quale non a caso la Procura paolana si avvale sempre di più, la cui attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali è fra le più intense e decise dell’intera regione.

Corigliano, Misura cautelare in carcere per il terzo scafista dell’ultimo sbarco di migranti

CASTROVILLARI (CS) – La Polizia di Stato della Questura di Cosenza, sotto la direzione del Questore Liguori, ha eseguito, nella tarda serata di ieri, un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti del somalo Xasan Cusman, 28 anni, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

La misura cautelare in carcere, eseguita dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, è la conseguenza delle serrate indagini che la notte dello scorso 30 giugno portarono al fermo di Xasan ad opera della stessa Squadra Mobile in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto di Corigliano.

Trattasi quindi dell’esecuzione della misura cautelare in carcere per il terzo scafista dello sbarco di migranti avvenuto qualche giorno fa nel porto di Corigliano Calabro.

Continua anche in queste ore l’incessante attività d’indagine dei poliziotti della squadra Mobile di Cosenza nel contrasto allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina.

Il camper della polizia contro la violenza sulle donne (AUDIO)

CamperCOSENZA – C’è anche Cosenza tra i 14 capoluoghi di provincia italiani in cui viene ospitato uno speciale camper della polizia di stato preposto a raccogliere le denunce delle donne vittime di abusi ed a prestare loro specifico sostegno ed assistenza. Un team di poliziotti antiviolenza, composto da un agente della squadra mobile, uno psicologo e un operatore di polizia giudiziaria, sarà presente nelle piazze in cui sosterà il camper. Il calendario dell’iniziativa, presentata nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Questore Luigi Liguori, prevede tappe a Rende e Cosenza, ma anche, nel mese di agosto, nelle località turistiche di Camigliatello Silano, Diamante, Schiavonea di Corigliano. Testimonial dell’iniziativa l’ex calciatore di Napoli e Cosenza Luca Altomare.

Partner dell’iniziativa anche alcune associazioni di volontariato, tra cui il “Centro Ascolto Donna” dell’ASP di Cosenza, la Fondazione Roberta Lanzino, la Casa Famiglia San Pietro di Zumpano, le Suore di Montalto Uffugo, l’associazione A.N.I.MED presieduta da Cinzia Falcone che abbiamo intervistato

Ecco il calendario delle soste del camper:

sabato 2 luglio 2016 – Rende, Piazza Martin Luther King, dalle ore 08.00 alle 14.00;

domenica 3 luglio 2016 – Cosenza, Lungofiume Boulevard, dalle ore 18.00 alle 24.00;

sabato 6 agosto 2016 – Camigliatello Silano, dalle ore 08.00 alle ore 14.00;

sabato 20 agosto 2016 – Diamante, dalle ore 18 alle 24.00;

sabato 3 settembre 2016 – Schiavonea di Corigliano Calabro, dalle ore 18 alle 24.00;

sabato 17 settembre 2016- Cosenza, Corso Mazzini, dalle ore 18.00 alle 24.00.