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Un arresto a Cassano per detenzione sostanze stupefacenti

CASSANO ALLO IONIO (Cs) – Per il reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri di Cassano allo Ionio hanno arrestato un uomo di 30 anni, S.S.
I militari hanno compiuto una perquisizione in un magazzino del trentenne ed hanno trovato 5 tavolette di hashish, per un peso complessivo di 514 grammi, e quattro buste di cellophane contenenti complessivamente 479 grammi di marijuana. Trovato e sequestrato anche un bilancino di precisione ed il materiale utile al confezionamento della droga.

Rende, uomo perseguita l’ex fidanzata. Arrestato per stalking

RENDE (CS) – Un uomo di 46 anni di Rende, Gaetano Garoppolo, è stato arrestato dai carabinieri per il reato di stalking. Secondo le indagini, coordinate dal procuratore capo di Cosenza Dario Granieri e dal sostituto Domenico Frascino, l’uomo avrebbe perseguitato con telefonate e pedinamenti continui una sua ex amica. Inoltre, avrebbe minacciato anche di morte più volte la donna e i suoi familiari. A causa di queste ripetute minacce, la giovane è stata costretta a non uscire di casa per un mese e persino a trasferirsi all’estero e i suoi familiari a farsi accompagnare al lavoro perché temevano appostamenti e reazioni scomposte di Garoppolo. I fatti contestati risalgono al settembre del 2015. In particolare, il 46enne è accusato anche di aver dato fuoco all’auto in uso alla giovane con la quale in passato c’era stato soltanto un rapporto di amicizia, poi interrotto perché la donna si era accorta di alcuni problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti da parte di Garoppolo. L’uomo – sempre secondo l’accusa – diverse volte di notte si sarebbe recato sotto casa della donna suonando il citofono e minacciando lei e la sua famiglia.

Scippa un’anziana ma cade e si rompe il braccio. Arrestato dalla polizia

COSENZA – Ha cercato di scippare la borsa ad una donna, facendola cadere e procurandole delle lesioni, ma allo stesso tempo è caduto a sua volta lussandosi una spalla, fratturandosi l’omero e venendo poi arrestato dalla polizia. E’ accaduto a Cosenza, dove la squadra mobile ha arrestato, in esecuzione di un provvedimento restrittivo ai domiciliari emesso dal gip per tentata rapina, Carmine Longo, 39 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, secondo l’accusa, il 2 aprile scorso in piazza Bilotti, prima ha seguito una signora e poi, nel tentativo di scipparle la borsa, l’ha fatta cadere a terra trascinandola per qualche metro e procurandole una contusione. La resistenza della donna ha causato la rottura del manico della borsa e, per il contraccolpo, anche la caduta dello scippatore. Grazie alla testimonianza di alcune persone intervenute per soccorrere la donna, tra le quali un vigile urbano libero da servizio, gli investigatori sono risaliti a Longo, che è stato individuato vicino alla sua abitazione dopo che si era fatto medicare in ospedale per una frattura all’omero e la lussazione della spalla sinistra. L’uomo è stato poi riconosciuto dalla vittima che ne aveva già descritto le fattezze fisiche. Gli indizi e le testimonianze raccolte dalla Squadra mobile hanno quindi portato all’arresto, eseguito oggi pomeriggio.

Arrestati per intimidazioni mafiose

CATANZARO – I carabinieri di Catanzaro hanno arrestato quattro persone accusate di atti intimidatori e danneggiamenti con finalità estorsive, aggravati dall’aver agito con il metodo mafioso.
L’operazione è stata compiuta al termine delle indagini su una serie di intimidazioni e danneggiamenti a commercianti nella sud di Catanzaro. Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.

Tentato furto in una scuola di Cosenza

COSENZA – E’ stato sorpreso mentre compiva un furto all’interno di una scuola di Cosenza. Si tratta di un ragazzo di 22 anni, con precedenti, arrestato in flagranza di reato dai carabinieri con l’accusa di furto e detenzione di oggetti atti ad offendere. I militari, dopo essere stati allertati dalla centrale operativa del Comando provinciale, si sono recati nell’istituto comprensivo “Spirito Santo” ed hanno bloccato il giovane mentre, visibilmente affannato, tentava di allontanarsi a piedi lungo la strada. Sottoposto a perquisizione il ventiduenne è stato trovato in possesso di un coltellino modificato per forzare le serrature. Successivamente la visione delle registrazioni dell’impianto di videosorveglianza ha consentito di vedere il giovane travisato con il cappuccio della felpa mentre sfondava la porta dell’ufficio del dirigente uscendo con delle casse acustiche e, ancora, mentre cercava in altre aule ulteriore materiale informatico prima di dileguarsi, probabilmente aiutato da un complice che lo attendeva all’esterno e che al momento è in via di identificazione.

Trebisacce, trafugati i computer della scuola primaria

I.C.C.AlvaroTREBISACCE – Hanno divelto una porta blindata, sono penetrati nei locali della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Corrado Alvaro di Trebisacce/Albidona, situato nel centro storico della città jonica, ed hanno portato via computer, attrezzatura informatica ed altro materiale scolastico. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi. I ladri hanno anticipato l’azione preventiva dell’amministrazione comunale, al lavoro per attivare il piano di videosorveglianza della zona. I malviventi hanno razziato i locali, portando via anche un videoproiettore. Sono in corso le indagini dei carabinieri. «Sono molto dispiaciuto – ha commentato il primo cittadino di Trebisacce Franco Mundo – Auspico che i colpevoli possano essere individuati ed assicurati alla giustizia e che il materiale trafugato possa essere recuperato».

Anna Maria Schifino

Paura a Vibo valentia, incendio devasta condominio

VIBO VALENTIA – Panico a Vibo Valentia a causa di un incendio divampato al primo piano di un condominio composto da quattro appartamenti. Lo stabile si trova nei presi della statale 18 alle porte della città. Appena le fiamme hanno iniziato a divorare l’edificio, i condomini, compresi i bambini, sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio dopo molte ore di lavoro. Sono ora in corso le indagini per accertare la natura dell’incendio.

 

Sistema Rende, Castiglione: D’Ambrosio sosteneva Principe

CATANZARO – «Io stesso vedevo Adolfo D’Ambrosio che faceva campagna elettorale e richiedeva il voto in favore di Sandro Principe e delle coalizioni delle quali Principe era esponente apicale». E’ questo uno dei passaggi dell’interrogatorio reso al pm Pierpaolo Bruni da Amerigo Castiglione, consigliere comunale di opposizione di Rende dal 1999 al 2013 e candidato sindaco del centrodestra nel 2011. Le dichiarazioni rilasciate il 5 aprile scorso da Castiglione agli inquirenti sono state depositate durante l’udienza del Tribunale della libertà che dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Sandro Principe, Pietro Ruffolo, Giuseppe Gagliardi, Umberto Bernaudo e Rosario Mirabelli. I politici – tutti del Pd ad eccezione di Mirabelli – finiti ai domiciliari il 23 marzo scorso nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema Rende”, sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e di aver ricevuto il sostegno elettorale del clan Lanzino di cui D’Ambrosio è ritenuto un elemento di spicco ed il reggente. L’ex candidato sindaco ha sostenuto che nel corso della campagna elettorale del 2011 Mirabelli gli riferì «di aver parlato con D’Ambrosio e quest’ultimo gli aveva promesso un sostegno elettorale quale capo lista della coalizione che avrebbe appoggiato Mirabelli e la sua lista. Non ricordo se Mirabelli mi disse che D’Ambrosio avrebbe appoggiato anche me come candidato sindaco». A quella promessa, però, Castiglione non avrebbe dato credito «poiché era notorio che D’Ambrosio avesse appoggiato e appoggiava elettoralmente Principe nonché le coalizioni delle quali era esponente apicale». Durante il suo interrogatorio Castiglione ha raccontato di aver visto dipendenti delle cooperative finanziate dal Comune fare campagna elettorale e affissione di manifesti «in via esclusiva per Principe e per le coalizioni di cui era leader». Inoltre ha fatto mettere a verbale di aver saputo dai giornali delle assunzioni del boss Ettore Lanzino e di Michele Di Puppo nella cooperativa Rende 2000. «In moltissime occasioni – ha spiegato – noi dell’opposizione abbiamo chiesto l’elenco dei nominativi dei dipendenti della cooperativa, ma la maggioranza ci ha sempre negato l’accesso a tale informazione».

Rende, extracomunitaria possibile topo d’appartamento. Trovati segni in diversi palazzi

RENDE (CS) – Ieri pomeriggio, sulla pagina Facebook Spotted Unical NUOVO, è stata segnalata una notizia importante e allo stesso tempo particolarmente inquietante che, dai commenti al post, sembra essere stata notata da molti.  Una donna di origine extracomunitaria accompagnata da una bambina, con la scusa di vendere accendini, avrebbe lasciato alcuni segni accanto al campanello di alcuni appartamenti nella zona di Quattromiglia: SI, NO ed altri simboli. Il consiglio a tutte le persone che abitano in zona è quello di controllare con estrema attenzione le proprie abitazioni e di rivolgersi alle autorità competenti in quanto questi segni potrebbero rappresentare messaggi in codice per malintenzionati. Oltre ai più di 200 mi piace allo stato, alcuni ragazzi avrebbero risposto confermando la fondatezza della notizia. Tra le abitazioni già “visitate” dalla donna sembrano esserci quelle del palazzo La Perla, il palazzo ubicato dietro l’Hotel Majorana, i Torricelli. Non è escluso che a questo punto la lista potrebbe allungarsi.

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Concetta Galati

Sistema Rende, lunedì la decisione sulla scarcerazione degli indagati

CATANZARO – Slitta la decisione del tribunale del riesame in merito all’istanza di scarcerazione di Sandro Principe, Giuseppe Gagliardi, Rosario Mirabelli, Umberto Bernaudo e Pietro Ruffolo, ancora agli arresti domiciliari perché accusati, nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema”, di concorso esterno in associazione mafiosa e di aver ricevuto il sostegno elettorale del clan Lanzino. Il ricorso dei legali che assistono gli indagati è stato discusso in giornata nel corso di un’udienza protrattasi per oltre sei ore. I difensori degli indagati (gli avvocati Franco Sammarco, Franz Caruso, Giovanni Merante, Francesco Calabrò) hanno portato all’attenzione del giudice elementi che dimostrerebbero l’estraneità dei loro assistiti ai fatti contestati, insistendo per la loro scarcerazione. A rappresentare l’accusa erano presenti in aula il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e il sostituto Pierpaolo Bruni. I magistrati della Dda hanno depositato un verbale con le dichiarazioni di Amerigo Castiglione, candidato a sindaco di Rende nel 2011, e una nota del segretario comunale di Rende sulla nomina a dirigente di Ernesto Lupinacci. La decisione del Tribunale è attesa per lunedi’.