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I giovani del PSE all’Unical in occasione di “European youth play action day”

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – La sala stampa dell’Università della Calabria, nell’ambito della “European youth play action day”, ha ospitato gli eventi organizzati dai giovani del Partito Socialista Europeo che, con il sostegno economico del parlamento europeo, hanno dato spunti e motivazioni necessari per aprirsi in chiave futura all’Europa, non facendo mancare i workshop e i flash mob. Un evento unico in Italia per sottolineare così l’importanza delle politiche europee, dibattute dai membri del Pes con competenza e voglia di fare, promuovendo delle politiche più incisive che possano superare le tante limitazioni viste negli ultimi anni dagli stati membri. La campagna di diffusione del quadriennio 2016-2020 si concentra sulle tematiche introdotte dall’ambasciatrice Pes Youth Italia, Francesca D’Ambra, ovvero: cultura, lavoro, istruzione e infanzia. Come ben argomentato dalla stessa D’Ambra, nelle fasi iniziali della conferenza stampa, puntare sullacultura è necessario per diventare il motore trainante del sociale e della solidarietà, con giovani abili a sviluppare idee indipendenti. Proprio in questa direzione va la proposta dell’assegno per la cultura europea, ovvero un bonus da destinare agli under 30 per l’acquisto di servizi culturali. Sul lavoro, invece, per i socialisti bisogna implementare il programma “Garanzia Giovani”, rendendolo un punto di riferimento più sicuro in Europa, con un processo che parta già al termine dei propri percorsi scolastici. Sul lato dell’istruzione l’attenzione è focalizzata sull’Erasmus, valido strumento per apportare valori positivi e da allargare, oltre al settore universitario, anche ai ragazzi delle varie scuole superiori, in modo da aumentare il bagaglio culturale. L’infanzia è un altro punto analizzato nel dettaglio, come garanzia essenziale per i bambini, in tutti gli stati membri, nel ricevere l’assistenza sanitaria gratuita, un’istruzione adeguata, nonché alloggi di primo livello e un corretto approccio all’alimentazione. Oltre a Francesca D’Ambra, numerosi sono stati gli interventi in sala stampa, partendo da Michele Leonetti, senatore accademico dell’Unical, che ha ribadito come all’interno dei partiti si possa fare buona politica, per altro dimostrato nello stesso ateneo stando a contatto con i numerosi ragazzi. Mattia Caruso, responsabile dell’associazione universitaria “S.U.D.” ha ricordato come un’Europa unita possa essere la base per aiutare i giovani, rimarcando anche per l’Unical la valenza del ruolo della politica, che sta crescendo in maniera ottimale, grazie all’impegno di ragazzi che fanno sperare in una miglior classe dirigente per il futuro. Teresa Groccia, referente degli attivisti Pse Calabria, ha invece concentrato il suo focus su un piano giovanile europeo che possa dare opportunità concrete ai giovani, dando nozioni di civiltà spesso dimenticate in Italia. Per il segretario provinciale di Vibo Valentia, Gian Maria Lebrino, la manifestazione svolta all’Unical è stata importante per dimostrare come è un dovere, oltre che un piacere, parlare ai giovani per poter scegliere in prima persona, in modo da proteggersi dagli eventuali errori altrui. La discussione è poi proseguita con interventi di studenti, docenti universitari e dei vari coordinatori socialisti, nell’ambito di un confronto europeo in tutti i sensi, con civiltà, passione e voglia di fare.

Elezioni Cosenza, Ncd e Pse si uniscono al tavolo delle trattative aperto nella sede del Pd

COSENZA – Il segretario amministrativo del Nuovo Centro Destra Gianfranco Leone ed i rappresentanti delle liste che sostengono Enzo Paolini, i consiglieri uscenti Giuseppe Mazzuca e Roberto Sacco, hanno raggiunto la sede del Partito Democratico di Cosenza per unirsi alla riunione avviata intorno alle ore 20 dalla coalizione politica che sostiene la candidatura a sindaco di Carlo Guccione. Nella sede del Pd di Viale Trieste viene segnalata anche la presenza del consigliere regionale oltre a quella dei rappresentanti delle diverse anime che compongono l’Alleanza Civica. L’invito rivolto al Nuovo Centro Destra ed al candidato sindaco del Pse Enzo Paolini di unirsi al tavolo delle trattative per giungere ad una intesa condivisa è stata dunque raccolto. Anche per chiarire le rispettive posizioni in queste ultime ore rese piuttosto ambigue dalle tante indiscrezioni giornalistiche circolate in merito alla volontà degli alfaniani di ritirare l’appoggio a Paolini per convergere su Guccione.

Elezioni Cosenza, Mazzuca (PSE) contro Presta: “Non comprende i problemi dell’ospedale”

COSENZA – Alle prossime elezioni amministrative, previste per il mese di giugno, manca ormai veramente poco e s’infiamma sempre più la competizione tra i candidati alla poltrona più importante di Palazzo dei Bruzi. Questa volta, oggetto del contendere è la sanità locale, o meglio, le criticità che la riguardano. In particolare, la questione concerne il nuovo ospedale cosentino e ad esprimere le proprie perplessità circa le dichiarazioni del candidato a Sindaco Lucio Presta è Giuseppe Mazzuca (PSE).

“Solo chi non è di Cosenza e non conosce i problemi e le condizioni della sanità cosentina può prendersi il Ospedale-Civile-dell’Annunziata-di-Cosenzalusso di dire che un nuovo ospedale non è necessario e che va bene quello che c’è” ha sostenuto, infatti, lo stesso Mazzuca, proseguendo nella sua chiara frecciata al candidato di AmoCosenza. “Evidentemente il candidato del PD non ha mai avuto occasione di confrontarsi con le criticità e i problemi di un ospedale che è stato costruito nel lontanissimo 1939 e che, negli ultimi decenni,è stato vittima di un processo di lento ma incessante degrado e impoverimento. Probabilmente Presta parla così perché ha la possibilità di andare a curarsi altrove (noi gli auguriamo di non averne mai bisogno) e non si è mai posto il problema di verificare le condizioni strutturali, organizzative e tecniche dell’ospedale dell’Annunziata. Se lo avesse fatto si sarebbe accorto della situazione di grave emergenza e del rischio dell’implosione dell’ospedale civile di Cosenza per una drammatica mancanza di personale che rende difficile se non impossibile assistere al meglio i pazienti”.

Insomma, Mazzuca non le manda certo a dire a Presta e invita lo stesso a fare personalmente una visita al nosocomio locale, “ospedale hub che, ormai, ha di fatto perso questa funzione”, per rendersi conto in prima persona “di una situazione estremamente difficile aggravata dall’inerzia di questi anni e da scelte aziendali e politiche sbagliate che hanno messo definitivamente in ginocchio la nostra sanità”. Per questo, conclude Mazzuca nel suo intervento piccato, “l’unica strada percorribile in questa situazione è quella di realizzare un ospedale ex novo, come sostenuto da noi e opportunamente anche dal governatore Oliverio, che sia in grado di offrire ai cosentini cure moderne ed efficaci e si dimostri utile ad arrestare i flussi di mobilità passiva verso le altre regioni”.

Elezioni Cosenza, Pse: “Ecco perché non corriamo al fianco del candidato del PD”

Cosenza ( Cs) – “La lista Cittadini per l’Italia che fa capo al viceministro all’Economia, Enrico Zanetti, e che sostiene sul piano nazionale un governo a guida PD, ha deciso di schierarsi alle elezioni amministrative di Cosenza e di sostenere un candidato diverso da quello del PD dopo che i dirigenti calabresi del Partito democratico avevano disatteso tutti gli impegni chiari e pubblici presi sulle primarie rinnegando il proprio statuto e contravvenendo a quanto affermato e rivendicato nel resto d’Italia sul valore della partecipazione e della consultazione della base.” E’ quanto si legge in un comunicato stampa del partito. “La responsabilità di avere rotto l’unità dello schieramento di centrosinistra è da ricondurre dunque alle contraddizioni del Partito democratico che, a livello locale, non è riuscito a tenere insieme ne anche i partiti che formano il governo Renzi ma che non sono disponibili a farsi imporre candidati o a farsi trattare come sudditi ubbidienti senza diritti e senza voce. Un plauso ci sentiamo di rivolgere per questo al viceministro Zanetti che non ha piegato la testa ai compromessi e ai ricatti morali di un partito che non si è fatto scrupolo di sacrificare la sua storia i suoi principi e le regole della democrazia per obiettivi di puro potere ed ha offerto ai propri elettori e militanti la possibilità di votare liberamente un candidato alternativo a quello imposto da qualche pseudo dirigente del PD”

Paolini, nuovi strali al PD e apertura al Nuovo centrodestra

12941057_976135565803660_1361841345_oCOSENZA – Sale la tensione tra il PSE di Enzo Paolini ed il PD. Ad innescare un nuovo scontro tra i due soggetti politici, un tempo seduti allo stesso tavolo, ed oggi divisi nella corsa a Palazzo dei Bruzi, è stato il provvedimento di cancellazione dall’anagrafe del Partito Democratico indirizzato a Giuseppe Mazzuca, già capogruppo del PSE nell’ultimo consiglio comunale. Nel corso di una conferenza stampa Paolini, venendo in parte meno alle sue prerogative di garantista che normalmente lo contraddistinguono, ha sciorinato nomi e cognomi di quasi duecento iscritti al PD, tra rinviati a giudizio e condannati, che secondo l’avvocato penalista meriterebbero quantomeno lo stesso trattamento che il Partito Democratico ha riservato a Mazzuca, Inoltre, rispondendo alle domande di Salvatore Bruno, Paolini ancora una volta ha confermato l’esistenza di un dialogo aperto con il Nuovo Centrodestra con cui potrebbe allargare la coalizione. Questa l’intervista integrale andata in onda in diretta su Radio Sound:

Elezioni Cosenza, il ruolo strategico del Nuovo Centro Destra

COSENZA – Non ci sarà nessun accordo tra la coalizione di Enzo Paolini ed il Nuovo Centro Destra. Perché Gentile, nonostante i rapporti con Renzi in questa fase non siano particolarmente idilliaci, è pur sempre un uomo di governo. E fare un torto così al candidato sindaco caldeggiato proprio dal principale inquilino di Palazzo Chigi, non sarebbe una mossa intelligente. Per la corsa a Palazzo dei Bruzi, i piani del partito alfaniano sono altri. Due le strade percorribili in questa fase. La prima, quella più ovvia, conduce dritto all’Alleanza Civica di Lucio Presta. Ma le recenti esternazioni del manager dello spettacolo, tutt’altro che entusiasta all’idea di dover stringere un patto con il Nuovo Centro Destra, fanno intravedere anche un’altra pista: quella della proposizione da parte dell’Ncd di una propria candidatura a sindaco. Questa ipotesi, destinata a mutare il quadro politico alla vigilia del voto amministrativo di Cosenza, appare la conclusione più logica. E utile, anche per lo stesso Lucio Presta. Non vi è dubbio infatti, che un candidato sindaco espressione del Nuovo Centro Destra, andrebbe a pescare prevalentemente nell’elettorato di Mario Occhiuto, ridimensionando notevolmente le ambizioni dell’architetto che punta ad essere riconfermato sin dal primo turno. In caso di ballottaggio poi, l’apparentamento con il partito dei Gentile sarebbe inevitabile, sia che al secondo turno approdi Presta, sia che vi giunga Paolini. Il Nuovo Centro Destra avrà così una posizione comunque privilegiata.

Elezioni Cosenza, prime schermaglie tra Pse e Formisani

COSENZA – Valerio Formisani, fresco candidato alla poltrona di primo cittadino di Cosenza, nel 2011 era al fianco di Enzo Paolini. Nella lista di Sel ottenne 163 preferenze. Oggi rappresenta Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana ed altre associazioni che guardano a sinistra, puntando a sottrarre humus alla coalizione del Pse che a questo schieramento aveva in un primo tempo guardato con interesse. Sarà anche per questi motivi che il gruppo di Paolini ha diffuso in mattinata una nota stampa pungente nei confronti di quest’area che si colloca come alternativa proprio al Pse nell’agone politico cittadino. Questo il testo integrale:

“Salutiamo con simpatia ed amicizia la candidatura di Valerio Formisani. Ci fa piacere che nel comunicato che la annuncia sia citato il Pse come soggetto alla ricerca di alleanze (bollate però come “improbabili”) .

È esattamente così: per nostra formazione politica noi cerchiamo il confronto costruttivo sui temi che riguardano concretamente le persone; ci interessano meno i personalismi e gli steccati pseudo ideologici. Per questo i primi spunti, sul futuro  governo di Cosenza, contenuti in un documento,  li abbiamo mandati proprio a Formisani ed agli amici di quella area che nel comunicato si definisce “partiti della sinistra associazioni e singoli cittadini” .

Non abbiamo avuto risposta. Probabilmente non c’è stato il tempo di dedicarvi attenzione. Siamo certi che ci sarà. Noi continueremo naturalmente a sollecitarla perché le campagne elettorali e poi le elezioni servono proprio a questo: non è bene cercare alleanze e confrontarsi per timore ma non bisogna avere timore di confrontarsi e di cercare alleanze.

Se questo si fa alla luce del sole, sui contenuti e non  sugli affari o sui pregiudizi, si generano alleanze ideali e politiche che non saranno mai improbabili. Saranno sempre nell’interesse dei cittadini e del buongoverno”.

Mazzuca (PSE) e il PD: “Non vogliamo essere recuperati da chi finora ha disatteso tutti gli impegni pubblici”

COSENZA – Il Partito Democratico si è riunito a Cosenza ed ha indicato alcune linee programmatiche in vista delle amministrative.  Non è passato inosservato l’appello del consigliere regionale Carlo Guccione all’unità ed alla necessità di promuovere ogni tentativo utile a coinvolgere nella coalizione anche Enzo Paolini. Ma la frattura tra l’Alleanza Civica che sostiene Presta e il penalista del Pse è ormai insanabile. Tanto che è giunta una nota a firma del portavoce di Paolini, l’ex consigliere comunale Giuseppe Mazzuca. Questo il testo integrale:

“Stando a quanto si legge sulla stampa, ancora oggi settori del PD continuano a cercare di recuperare un rapporto politico con il PSE dopo le vicende che hanno visto proprio il Partito democratico come il maggiore responsabile della divisione dello schieramento di centrosinistra per la decisione di abolire primarie già convocate e convergere su un candidato imposto da “Roma” (entità ancora non bene identificata).
A questo proposito è bene chiarire che il PSE non ha nessun interesse ad essere “recuperato” da chi finora ha disatteso tutti gli impegni pubblici, ha violato le regole che esso stesso si era dato, ha tradito i suoi valori fondanti utilizzando con tracotanza le primarie a seconda delle convenienze del momento, ha fatto scempio di ogni principio democratico privando i cittadini della possibilità di partecipare e di esprimersi.
E’ giusto e doveroso che gli elettori siano informati di come sono andate le cose, della presenza di esponenti politici prostrati ai diktat di partito e sempre disponibili a trattare i cittadini come sudditi privandoli di facoltà e diritti elementari per interessi di potere.
Dopodiché, come è stato detto, saranno i cosentini a scegliere.”

Elezioni Cosenza, Leone (ncd): Serve un candidato unitario (AUDIO)

COSENZA – La visita del vicesegretario nazionale del Partito Democratico ha alimentato il dibattito sulle prossime amministrative di Cosenza. Lucio Presta sarà il candidato dell’Alleanza Civica guidata dal Pd, dal Psi, da Calabria in Rete, da Italia dei Valori, dall’Ala Verdiniana, dalle liste approntate dallo stesso manager dello spettacolo, dagli altri movimenti che hanno sottoscritto l’accordo su Presta. Il Pse, Scelta Civica e i Verdi sosterranno Enzo Paolini mentre il Nuovo Centro Destra non ha ancora sciolto le riserve. Al contrario, continua a chiedere al Pd, con cui governa a Palazzo Chigi, di fare un passo indietro per riunire l’intera coalizione sul nome di un candidato condiviso da tutti. Abbiamo sentito al riguardo Gianfranco Leone, membro del coordinamento regionale del Nuovo Centro Destra con funzioni di segretario amministrativo.

Pse Cosenza: “Pd è partito (anti)democratico”

COSENZA – Il Pse cosentino parla della città bruzia come di una “lontana, inutile e bassa provincia provincia dell’impero”. La definizione nasce spontanea dal fatto che a Cosenza, a differenza di quanto accade in altre città d’Italia, oggi non si sono svolte le primarie di coalizione di centrosinistra, perchè, sostengono nel Pse “i dirigenti del Pd sopprimono le primarie avendo deciso, con quella che nei comunicati ufficiali viene definita ” larga condivisione”, di convergere su un candidato non iscritto al Pd che ha detto di non voler fare le primarie perché inaffidabili”. Sembra, aggiungono ancora dal Pse, che ciò rientri in quella che è una richiesta proveniente direttamente dal premier, non accolta, però, in una città come Trieste dove al Sindaco piddino uscente, Roberto Cosolini, è stato chiesto da dirigenti di partito di misurarsi con un altro candidato, in nome della democrazia. “Oggi sentiamo che la differenza tra cosentini e triestini – concludono dal Pse – sta anche nel valore e nella libertà di pensiero della classe dirigente. Qualcuno comincia a dire che l’acronimo Pd vuol dire Perdiamo Dignità; noi ci limitiamo ad aggiungere un prefisso Partito (anti)Democratico”.