Tutti gli articoli di Filippo Pace

Rossano, severa condanna per maltrattamenti aggravati sulla moglie

ROSSANO (CS)- Il processo di primo grado si è concluso con una severa sentenza di condanna nei confronti dell’uomo, accogliendo le tesi del Pubblico Ministero e della difesa di parte civile. Le accuse gravissime contro D.S.M. Marito della donna, avrebbe abitualmente maltrattato la moglie attraverso una serie di atti lesivi del proprio onore e del proprio decoro nonché della sua integrità psico-fisica.

In particolare, avrebbe costretto la donna a vivere in una situazione di grave ristrettezza economica facendole mancare i necessari mezzi di sussistenza.

Imponendole il suo carattere e procurandole una grande sofferenza e prostrazione che la faceva vivere in una condizione di costante ansia e timore per la propria incolumità. Addirittura, in un episodio emerso durante l’articolata istruttoria dibattimentale, avrebbe afferrato la vittima con un laccio al collo stringendolo fino a farle perdere il respiro. Il Tribunale di Castrovillari, in accoglimento delle richieste avanzate dal P.M. e dal difensore di parte civile Avv. Ettore Zagarese, ha condannato il rossanese D.S.M. alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione oltre al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile, V.L., da liquidarsi in separata sede. I giudici hanno ritenuto l’uomo colpevole di maltrattamenti aggravati.

La “prima” di “Mò Vi Mento” all’Unical, il regista Gagliardi: «La verità della politica è la bugia»

RENDE (CS) – Francesco Gagliardi, co-regista e co-sceneggiatore del film Mò Vi Mento “Lira di Achille”, ha presentato questa mattina al DAM – Dipartimento Autogestito Multimediale dell’Università della Calabria, per la prima volta sul territorio nazionale, il libro edito da Armando Curcio editore, tratto dalla sceneggiatura dell’omonimo film (in uscita sul grande schermo il 16 maggio prossimo).  

L’intreccio 

Il libro, come la commedia dunque, si presenta come un’intelligente e leggera parodia di temi politici e sociali dell’Italia di oggi. Vale a dire: un movimento politico che denuncia espressamente la verità che è alla base della politica, ovvero la bugia, un’Italia ormai cinesizzata in cui politici, preti, avvocati, vigili urbani, carabinieri e secondini sono più cinesi che italiani e tra i pochi veri italiani c’è chi crede che il “Riccardo III” di Shakespeare sia un sequel o chi reputa i centri commerciali più interessanti della Reggia di Caserta: questi i temi del libro e dell’omonimo film la cui chiave di lettura è proprio la sagace ironia capace di portare alle cronache anche luoghi poco conosciuti come il comune calabrese di Zaccanopoli (VV).

Dal film alla trasposizione editoriale

Sebbene solitamente sia un film ad essere tratto da un libro di successo, per Mò Vi Mento “Lira di Achille” è stata fatta un’eccezione. «E’ stato l’editore Armando Curcio a proporci l’idea di fare della sceneggiatura un libro. E cosi è toccato a me scriverlo, dal momento che sono l’autore che ha apportato piu idee alla sceneggiatura», spiega Gagliardi. Sceneggiatura che diviene quindi “la Bibbia del film”, da dove vengono estrapolate tutte le informazioni del prodotto filmico. «Nel romanzo post sceneggiatura – prosegue Gagliardi – si ha più tempo per approfondire i personaggi, in quanto il film a volte ti induce a ridurre questo aspetto per i tempi tecnici e commerciali. L’evoluzione di uno dei protagonisti ad esempio, Massimo della Bozza, un quarantenne in crisi che vive ancora a casa con i genitori, avviene insieme a tutti i problemi che il protagonista deve risolvere». Alla domanda su come riuscire a conciliare la registrazione del film con la scrittura del libro ha risposto la co-regista Stefania Capobianco: «In questo processo gli attori sono stati fondamentali e ci hanno dato una grande mano con la caratterizzazione dei personaggi». «Il titolo Mò Vi Mento è un gioco, una critica, un’espressione satirica alla politica che io e Stefania abbiamo voluto fare per lanciare il messaggio che i politici italiani molte volte mentono al popolo», conclude Gagliardi.

La presentazione

A moderare l’evento è stato Francesco Carrassi, direttore de “La Nazione” e “Il Telegrafo”, che del libro ha curato la prefazione. Con maestria e il noto carisma, Carassi ha saputo stimolare anche gli interventi dal pubblico e dagli studenti, dando vita ad un dibattito interessante e partecipato.  

Ad introdurre in precedenza gli illustri ospiti erano state Daniela Ielasi, socio fondatore dell’associazione culturale Entropia con sede all’Unical (DAM), e la giornalista di Ottoetrenta.it Andreina Morrone

Al termine della presentazione è stato inoltre proiettato il trailer del film, la cui colonna sonora è un brano inedito composto appositamente per la pellicola dal gruppo musicale The Occasionals, che vanta al proprio interno anche un musicista di Castrovillari (CS), Biagio Mazzafera.

Il libro Mò Vi Mento “Lira di Achille” è disponibile nella libreria Mondadori Bookstore di Cosenza (C.so Mazzini 156).

Filippo Pace – Attilio Esposito 

 

Sorpresi a spacciare marijuana, arrestati

REGGIO CALABRIA – Due cittadini nigeriani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, a Reggio Calabria, per possesso di marijuana ai fini di spaccio.

I due sono stati fermati in un vagone ferroviario nell’area adibita a deposito dei treni.

Gli agenti delle Volanti hanno notato nei pressi del ponte Calopinace un cittadino romeno, già noto alle forze di polizia, a piedi, con fare sospetto, probabilmente che andava ad acquistare lo stupefacente nei pressi della ferrovia. L’uomo è stato pedinato sino alla zona del deposito delle Ferrovie dello Stato dove, dopo essersi incontrato con un altro soggetto, è salito a bordo di una vettura.

Gli agenti hanno quindi fatto irruzione nel vagone cogliendo in flagranza di reato, oltre al romeno, i due cittadini nigeriani.

I due sono stati quindi bloccati e portati in Questura. Nella loro disponibilità sono stati trovati 123,7 grammi di marijuana, oltre a 80 euro in banconote da 10 e da 20, probabilmente proventi della vendita della sostanza.

Pericoloso inseguimento, due giovani finiscono in manette

AMENDOLARA (CS) – Due ragazzi, M.E. di anni 24 e V.G. di anni 22, sono finiti in manette dopo un pericoloso inseguimento, che ha visto coinvolte due pattuglie della Guardia di Finanza della Tenenza di Montegiordano e della Compagnia di Sibari, inseguimento iniziato ad Amendolara  e terminato nell’agro di Rossano. 

Nel cuore della notte, all’una circa, una pattuglia della Tenenza di Montegiordano, in servizio di pubblica utilità “117”, in transito sulla s.s. 106, all’altezza di Amendolara, veniva sorpassata ad elevata velocità sul lato destro da una Renautt Kangoo con a bordo i due soggetti, iniziando cosi un pericoloso inseguimento per bloccare tempestivamente i due giovani.

 Dopo circa 10 kilometri, in corrispondenza di un restringimento di carreggiata per i lavori, i Finanzieri, sono riusciti a fermare l’autovettura in fuga.

I Finanzieri hanno così intimato l’ALT ai soggetti in fuga, ma il conducente è ripartito ad alta velocità colpendo uno dei militari ad un braccio. La folle corsa è terminata nel piazzale antistante un’azienda agricola dove il veicolo nel tentativo di sfuggire, in retromarcia, ha tamponato l’auto di servizio. Vistisi senza via di fuga i due hanno dato vita ad una colluttazione con i militari che si è conclusa con l’arresto degli stessi. 

Visti i numerosi precedenti penali e di polizia, dopo le formalità di rito, su disposizione del pm Antonino Ianotta, i due giovani sono stati trasferiti alla casa circondariale di Castrovillari. 

Gli arrestati dovranno rispondere dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale (artt. 336 e 337 c.p.) e rischiano una pena detentiva sino a 5 anni di reclusione. Tre militari della Guardia di Finanza sono stati refertati sul posto dal medico del servizio “118”, per plurimi traumi non gravi.

ASP Cosenza, domani l’assemblea generale dei lavoratori

COSENZA – È indetta per giorno 3 aprile dalle ore 08:00 alle 14:00, l’Assemblea di tutti i lavoratori del  Comparto Sanità dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che si svolgerà dinanzi la sede dell’Ente in via Alimena a Cosenza. Ad annunciarlo sono i Sindacati, dopo un lungo confronto con i lavoratori, dal quale ne è scaturito un documento indirizzato all’Ente Sanitario, al Prefetto e al Questore di Cosenza. Il documento a firma di Susanna De Marco – Uil Fpl Cosenza, Teodora Gagliardi – FP Cgil Cosenza, Vincenzo Casciaro – FP Cgil Castrovillari, Pierpaolo Lanciano – FP Cisl, Antonio Caccuri – Fials, Onofrio Sommario – Nursing Up, riporta i motivi che hanno indotto i lavoratori ad intraprendere tale forma di protesta.

«Tra questi – si legge nella nota – sicuramente merita una certa rilevanza la carenza di personale Medico, Infermieristico, OSS, Ausiliario, Tecnico e Amministrativo, che inevitabilmente lascia intuire quali gravi disservizi possano presentarsi.

Come ad esempio, l’espletamento di un servizio scadente nei confronti di chi richiede assistenza, a causa di un carico eccessivamente elevato per gli operatori sanitari che si ritrovano ad operare in situazioni in cui sarebbe meglio possedere il dono dell’ubiquità. Successivamente la mancata attivazione delle Progressioni (Fasce economiche) già concordate lo scorso 19/12/2018. Poi la parziale applicazione della Riforma Madia in merito alle riqualificazioni di tutto il Personale avente diritto (OSS, Infermieri, Amministrativi, Tecnici). In fine la mancata stabilizzazione del Personale a tempo determinato e mancata trasformazione dei rapporti di  lavoro da part time a full time.Da qui si capisce come l’ASP di Cosenza, da un po’ di tempo, sia stata artefice di numerose mancanze, dimostrandosi sorda alle richieste provenienti dai sindacati: questa Azienda Sanitaria, infatti, poco o nulla ha fatto per quanto riguarda l’applicazione dei provvedimenti atti a valorizzare la professionalità dei dipendenti. Più volte le scriventi hanno attivato i propri uffici legali denunciando il mancato rispetto degli accordi sottoscritti, ma neanche di fronte a queste prese di posizione rigorose abbiamo registrato un minimo di attenzione che facesse intravedere un cambio di rotta. Il sindacato non può rimanere inerte di fronte ad una situazione così desolante, dove l’arroganza supera ogni limite di tollerabilità, occorre un sindacato forte che faccia rispettare le norme contrattuali e che faccia riconquistare centralità al ruolo del Dipendenti. E a tal proposito, non servono i documenti di qualche “sigla sindacale fai da te”, finalizzati a discreditare chi da anni si batte contro gli sprechi. Così come non serve tirarsi indietro nella lotta a difesa dei lavoratori, altrimenti si dimostra di voler difendere e mantenere quelle piccole rendite di posizione che hanno contribuito a portare la Sanità della nostra Provincia al degrado attuale. Per i motivi sovraesposti si potrebbe arrivare allo Sciopero Generale dei lavoratori della Sanità Pubblica della Provincia di Cosenza».

Possedevano arsenale da guerra, padre e figlio in manette

VIBO VALENTIA – I carabinieri di Vibo Valentia, impegnati nel corso di un’operazione di rastrellamento in alcuni casolari in località San Leo, hanno trovato un vero e proprio arsenale da guerra composto da due pistole calibro 7.65 illegalmente detenute, di cui una rubata a Parma nel 2008, 110 colpi dello stesso calibro e 10 cartucce di fucile cal. 12.

In manette sono finiti due soggetti, padre e figlio.

I due  proprietari dei casolari, padre e figlio, Filippo Niglia di 59 anni e Salvatore Niglia di 31, sono così finiti in manette per  detenzione di armi clandestine, munizioni e per ricettazione. I due, già noti alle forse dell’ordine,  sono stati posti ai domiciliari.

Le armi sono state trovate anche grazie all’ausilio delle unità cinofile dello Squadrone cacciatori di calabria che hanno individuato, sotto alcune piante, un antro sotterraneo all’interno del quale erano custodite le pistole e le munizioni.

Sanità, Guccione: «È necessario intraprendere rapidamente un ulteriore processo di riforma nel settore della sanità»

REGGIO CALABRIA – Nel corso della Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” sono stati auditi l’onorevole Dalila Nesci e il dott. Gianluigi Scaffidi in merito alla proposta di legge di iniziativa popolare “Riassetto istituzionale del Servizio sanitario regionale”.

Una proposta di legge apprezzata dal consigliere regionale Carlo Guccione anche alla luce della recente costituzione dell’Azienda Unica di Catanzaro, frutto dell’integrazione dell’azienda ospedaliera Pugliese e il policlinico universitario Mater Domini.

«È necessario intraprendere rapidamente un ulteriore processo di riforma nel settore della sanità». Di intesa con il commissario Cotticelli – ha affermato Carlo Guccione – bisogna procedere spediti all’approvazione del riassetto istituzionale del Servizio sanitario regionale, dove la Giunta aveva già approvato la delibera 618/2018 “Misure di razionalizzazione delle attività delle aziende sanitarie regionali”. La proposta va nella direzione giusta e dovrà prevedere, su base provinciale, lo scorporo degli ospedali Spoke dalle Asp di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, per essere integrati alle Aziende Ospedaliere delle rispettive province. Questo darà la possibilità alle Asp di dedicarsi esclusivamente ai servizi territoriali con una diminuzione dei costi e una maggiore capacità di erogazione dei servizi ospedalieri territoriali.

«La Commissione ora – ha sottolineato il consigliere Guccione  – deve però essere in grado di approvare un testo di riforma in tempi rapidi per poi avere il via libera in Consiglio regionale. Ma per fare ciò deve esserci la volontà politica. Spesso, infatti, accade che gli assessori e i dirigenti generali che, in un primo tempo, avevano dato conferma della loro partecipazione in Commissione diano poi forfait. La loro audizione, tra l’altro, è fondamentale per trattare e approvare importanti progetti di legge. Tutto ciò non fa che dimostrare quanta confusione regna nella maggioranza che rischia di paralizzare il lavoro delle Commissioni e le attività del Consiglio regionale in questi pochi mesi che rimangono alla fine della legislatura. E importanti provvedimenti, nel frattempo, continuano a essere rinviati».

Consorzio bonifica “Tirreno cosentino”, affermazione per le liste della Coldiretti

SCALEA (CS) – Le operazioni di voto per il rinnovo degli organi istituzionali dell’ente consortile “Tirreno Cosentino” (ex Lao) di Scalea, che si sono svolte ieri per il quinquennio 2019-2024, hanno visto l’affermazione del programma e delle liste della Coldiretti. «Dopo oltre tre anni di commissariamento, in nemmeno un anno di gestione commissariale da parte del presidente dell’ANBI Calabria Marsio Blaiotta, a cui va il nostro riconoscimento- dichiara Franco Aceto Presidente  di Coldiretti Calabria – il Consorzio viene riconsegnato all’autogoverno degli agricoltori». Una affermazione – sostengono all’unisono i soddisfatti dirigenti della Coldiretti, ottenuta con l’affermazione  in tutte le sezioni di contribuenza a testimonianza di un forte radicamento dell’Organizzazione sul territorio capace di intercettare le diverse, ma complementari esigenze delle imprese agricole e agroalimentari.

 Nella seconda e terza sezione si è raggiunto il quorum dei votanti e, quindi, si è superato abbondantemente il requisito richiesto per la validità delle elezioni.

«Con le elezioni – si legge nella nota – si rafforza l’agricoltura calabrese, che ha bisogno sempre di più dei servizi reali che fanno capo agli Enti consortili, ma insieme a questo, si offrono competenze alle esigenze di sviluppo del territorio in termini di sicurezza e prevenzione dal rischio idrogeologico, ambientale e di ammodernamento delle infrastrutture ad uso irriguo. La testimonianza e l’entusiasmo di tanti consorziati che si sono recati alle urne per eleggere i componenti del Consiglio dei Delegati, a cui affidare la responsabilità di governo del Consorzio, ne è la conferma eloquente. Gli impegni declinati nel progetto la Coldiretti li porterà avanti, perché a guidare e orientare l’azione vi è la consapevolezza di dover realizzare servizi importanti per le imprese agricole ed agroalimentari e per il territorio che, messo in sicurezza, deve fare coesistere gli interessi legittimi delle imprese, delle popolazioni e delle Amministrazioni locali». «Vogliamo– commenta Aceto – continuare a rafforzare il sistema delle bonifiche a livello regionale sul quale siamo fortemente impegnati e determinati e questa ulteriore e democratica affermazione premia il gioco di squadra e la sintonia con il territorio che sono i fari che ci orientano. Il coeso  gruppo dirigente che sarà impegnato a realizzare servizi importanti per le imprese agricole ed agroalimentari è cosi composto: per la prima sezione di contribuenza: Santino StumboLuciano Terranova, Pasquale Napolitano, Antonio D’Angelo, Santo Cavaliere. Per la seconda: Sandro Sisinno Natale, Filella, Armando Mario Forte, Ciriaco Verta, Salvatore Brusco. Per la Terza: Antonio Miceli, Gianfranco Lombardi, Carmine Di Giorgio, Pasquale Santise, Saverio Veltri».

All’Unical convegno sul reddito di cittadinanza

 RENDE (CS) – E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto legge sul cd. “Reddito di cittadinanza”.

Per consentire una libera discussione accademica che possa inquadrare e verificare il contesto in cui questa riforma sociale si  inserisce, nella prossima settimana, in data 8-9 Aprile, presso l’Aula Caldora dell’Università della Calabria, si terrà il Convegno dal titolo“Costituzione, Reddito minimo garantito, Pilastro Europeo per i Diritti Sociali”.

Il Convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Dispes), dalla Sssap-UniCal e dalla Rivista scientifica “La Cittadinanza Europea”, e si articolerà in due sessioni di lavoro.

La prima Sessione  sarà dedicata ai profili interni e nazionali del tema con riferimento agli aspetti gius-lavoristici, amministrativistici e costituzionali che la misura di legge implica o potrà implicare in fase di attuazione.

La seconda Sessione  sarà dedicata ai profili gius-comparati e gius-europei, con riferimento al dibattito sulla ‘Europa Sociale’ e sul ‘Modello sociale europeo’, tematiche sulle quale è in atto anche un avvio di confronto elettorale in vista delle elezioni del 26 maggio 2019 per i rinnovo della Assemblea parlamentare europea.

In entrambe le Sessioni sono previste una relazione scientifica di base, degli interventi programmati e un dibattito tra i presenti.

I lavori e la discussione saranno presentati dal prof. Silvio Gambino, primo Preside della Facoltà di Scienze Politiche e primo Direttore della Sssap.

La prima Sessione (Profili nazionali) sarà presieduta da Giampaolo Gerbasi, Associato in Unical di Diritto Pubblico Comparato. La  seconda Sessione (Profili europei) sarà presieduta da Walter Nocito, Ricercatore in Unical di Istituzioni di Diritto Pubblico.

La relazione di base della prima Sessione sarà tenuta dal prof. Giorgio Fontana (Ordinario di diritto del lavoro presso Università “Mediterranea” di Reggio Calabria) ed avrà per titolo “Reddito minimo, disuguaglianze sociali e nuovo diritto del lavoro”.

La relazione di base della seconda Sessione sarà tenuta dal prof. Stefano Giubboni (Ordinario di diritto del lavoro presso Università di Perugia) ed avrà per titolo “L’incerta europeizzazione: reddito di cittadinanza all’italiana e ambivalenze europee”.

Ai lavori contribuiranno studiosi di materie giuridiche dell’Unical e di altri Atenei italiani, che si confronteranno oltreché tra loro, anche con operatori e professionisti del mondo associativo, istituzionale e sindacale.

Le conclusioni del Convegno saranno tratte dal prof. Luigi Moccia (Direttore di La Cittadinanza Europea, e studioso di diritto comparato).

Il Comitato scientifico del Convegno è composto dai proff. Luigi Moccia, Silvio Gambino, Giampaolo Gerbasi, Walter Nocito.

Reddito di cittadinanza

Confezionavano cocaina, arrestati in flagranza di reato

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – La scorsa notte la Polizia di Stato ha arrestato due soggetti sorpresi in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina ai fine dello spaccio.

I due, entrambi con precedenti penali per reati specifici, sono stati tratti in arresto durante una perquisizione.

Gli agenti, durante controlli mirati di prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno effettuato una perquisizione nella zona di Schiavonea, a carico di A.A già noto alle forze dell’ordine e della sua compagna D.S.. Insospettiti dal fatto che all’interno dell’appartamento si vedevano delle luci accese con dei movimenti sospetti i poliziotti  hanno quindi deciso di appostarsi dietro lo stabile notando l’affacciarsi di una donna successivamente identificata come D.S e subito dopo l’uomo identificato come A.A, che lanciava dal balcone l’involucro con la cocaina con l’intento di disfarsi della merce. All’interno del pacchetto prontamente recuperato dagli agenti venivano trovati 84 grammi di cocaina, con un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento.

Nella successiva perquisizione dell’abitazione sono stati trovati 2000 euro in banconote da piccolo taglio verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

I due soggetti, visti gli elementi raccolti e i numerosi precedenti per spaccio, rapina – in particolare l’uomo per associazione a delinquere di stampo mafioso, furto e tentato omicidio – , sono stati tratti in arresto in flagranza del reato per il possesso di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Il PM di turno presso la Procura della repubblica di Castrovillari ha dato disposizione che i due dopo le formalità di rito venissero tradotti nella casa circondariale di Castrovillari in attesa del processo per direttissima.