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Museum Children Ebook: intervista ad Anna Cipparrone ideatrice del progetto

COSENZA – È prevista per il prossimo 7  novembre alle 10.00 presso il Presso il Museo archeologico dei Brettii e degli Enotri di Cosenza la presentazione del progetto “Museum Children Ebook  – Viaggio fantastico nei Musei e nelle città d’arte con Bartolomeo Masterly”. Il progetto, voluto dalla dott.ssa Anna Cipparrone, storico dell’arte, in collaborazione con un team di educatori e Silanet Solution, studio di ingegneria, si propone, attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali, di conciliare l’esigenza viva dell’incontro tra il mondo della cultura museale con le giovani generazioni. L’idea è quella di offrire agli istituti di cultura, cominciando da quelli museali, dei supporti innovativi a sostegno e potenziamento dell’offerta rivolta ai bambini. Un percorso alla scoperta del museo all’insegna di accessibilità e della multimedialità, tradotte in un accompagnatore d’eccezione, il gufetto Bartolomeo.

Abbiamo sentito in un’intervista la stessa ideatrice di Museum Children Ebook, ossia Anna Cipparrone, che ci ha dato qualche dettaglio ulteriore sul progetto e sugli sviluppi futuri.

  • Il progetto si propone di favorire l’incontro delle giovani generazioni con la cultura museale per mezzo delle nuove tecnologie digitali. Come nasce l’idea?

Una visita al Museo archeologico di Reggio Calabria con mia figlia di 3 anni. Così è nato il progetto. La sua capacità di fissare nella mente alcuni dettagli per noi adulti scontati come la posizione dei due guerrieri e la mancanza dello scudo sul braccio le hanno consentito, supportata dalla mia stimolazione continua alla riflessione, a chiedersi dove questo scudo poteva essersi perso consentendomi di parlarle del lavoro dell’archeologo, della presenza di antiche civiltà di cui periodicamente si ritrovano gli oggetti e i resti.
Alle felici e spontanee intuizioni della bambina, supportata da anni di studio ed esperienza professionale nel settore della didattica museale e nella ricerca scientifica, ho riflettuto sulla esigenza di dotare i piccoli visitatori dei Musei, ma anche del web, di uno strumento didattico scientifico eppure agevole e quasi fiabesco che potesse avvicinare al loro mondo di sogni il “bene culturale”. Come un gioco, come una giornata al parco, come una gita con i genitori… la visita al Museo deve entrare con forza a far parte della vita dei bambini e divenire il tramite per avvicinare gli adulti alla fruizione del patrimonio culturale e museale italiano.
La scelta del supporto digitale, inoltre, risiede in due motivazioni: da un lato la riduzione dei costi sia da parte dei committenti che delle famiglie acquirenti, ma soprattutto la necessità di adattarsi al modello didattico oggi imperante che è quello della sperimentazione, della esperienza attiva e della interattività. in questo modo la tecnologia, che per i più piccini potrebbe essere opinabile, diventa strumento scientifico di conoscenza e fruizione del patrimonio.

  • Quali sono i musei che finora hanno aderito al progetto? Quale la ricettività degli istituti calabresi?

Il progetto è stato in prima battuta presentato alla Direzione Regionale per i Beni Culturali rivolgendosi, pertanto, ai Musei statali e ne ha subito ricevuto l’approvazione, così come quella della Soprintendenza archeologica, BSAE, della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio di Stato. Tutte istituzioni legate alla tutela che comprendono la specificità di un progetto assolutamente lontano da ogni forma di speculazione ma animato dalla passione per la ricerca e la didattica. I musei che hanno aderito a seguito di un primo lavoro di “omaggio” alla città di Cosenza, sono il Museo Diocesano di Arte Sacra di Santa Severina (KR), il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria, il Museo Nazionale Archeologico di Locri, quello di Sibari, la Galleria Nazionale di Cosenza per la cui realizzazione di un’App abbiamo ricevuto il sostegno di Ubi Banca Carime, il Parco Nazionale della Sila, il Museo diocesano di Reggio Calabria con il quale a breve avvieremo una campagna di crownfunding che evidenzia le ristrettezze economiche nelle quali i Musei, concreto volano di sviluppo economico per la nostra nazione, versano. Siamo comunque in contatto con altri Musei del territorio e fuori regione.

  • In che misura è previsto il coinvolgimento diretto delle scuole e delle famiglie nel progetto Museum Children Ebook?

Il progetto intende favorire la cooperazione con le Istituzioni legate alla tutela e alla valorizzazione, con l’Università nella direzione di una diffusione di ricerche scientifiche fiorite in seno alle tesi di laurea e dottorato in ambito museale, archeologico e storico-artistico, ma anche e soprattutto con le scuole.
Siamo pronti a visitare le classi per mostrare parti dei nostri lavori presentando l’ingente patrimonio museale italiano e calabrese, per ideare insieme alle insegnanti momenti ludico-didattici sul disegno dei nostri personaggi e sulle sceneggiature, sfondo dei nostri volumi, ma in modo particolare vogliamo costituire un input per la visita diretta nei Musei.

Alla presentazione, interverranno il Sindaco di Cosenza, Arch. Mario Occhiuto, l’Assessore del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, la Soprintendenza archeologica della Calabria, la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri,  l’Università della Calabria, Dip. Studi Umanistici, Ubi Banca Carime, partner del progetto, le direzioni dei Musei calabresi, le istituzioni scolastiche della regione, Fondazioni e l’ufficio scolastico provinciale di Cosenza. Si invita la cittadinanza a partecipare.

Sito ufficiale del progetto

Pagina Facebook

 

Giovanna M. Russo

Reggio Calabria: a Santa Venere i genitori protestano per la scuola dichiarata non agibile

REGGIO CALABRIA – Inizio di anno scolastico movimentato per una piccola contrada del comune di Reggio Calabria: siamo a Santa Venere, frazione dell’altopiano reggino dove da stamattina intere famiglie sono raccolte all’esterno dell’edificio che ospita la scuola elementare. I genitori sono attesa di notizie dal Comune di Reggio Calabria, a riguardo di un avviso apparso lo scorso sabato 13 settembre sul sito ufficiale dell’Istituto  Comprensivo “San Sperato – Cardeto”, di cui il plesso scolastico dell’altopiano fa parte: “Per ragioni di agibilità, per il plesso di scuola primaria di Santa Venere, si attende la determinazione del Comune di Reggio Calabria, pertanto l’inizio delle lezioni viene differito, presumibilmente, al 18/09/2014.”  (Qui il testo integrale della circolare firmata dalla Dirigente, Dott.ssa Maria Morabito).

Come si legge dalla circolare, i locali che ospitano da più di dieci anni la scuola elementare, non sarebbero agibili e l’inizio delle lezioni pertanto, posticipato al 18 settembre. Non è chiaro a decorrere di tale data, quale sede ospiterà le aule della scuola elementare di Santa Venere.

Apprensione tra i genitori e tra gli altri abitanti del posto accorsi alla notizia della chiusura della scuola, i quali sono impegnati da qualche ora,  in un vero e proprio sit-in al di fuori dell’edificio, mentre una delegazione di cittadini si è recata presso gli uffici del CeDir di Reggio Calabria per ottenere spiegazioni.

Intanto, contrariamente a quanto indicato dalla circolare, seppur su autorizzazione della stessa dirigente a seguito delle proteste dei genitori degli alunni, all’interno dei locali si sta tenendo regolarmente lezione.

La scuola elementare, insieme ai locali dell’edificio adiacente, rappresenta ad oggi forse l’unico centro di aggregazione per i giovanissimi del posto: la chiusura del plesso rappresenterebbe pertanto una grave perdita per l’intera comunità, che si aggiungerebbe alla lunga lista di disservizi e disagi che i cittadini della frazione dell’altopiano affrontano quotidianamente.

Aggiornamento delle 12.35: Previsto per domani, 16 settembre un sopralluogo dei tecnici del Comune di Reggio  Calabria, per verificare l’effettivo stato dei locali che ospitano la scuola primaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

g.russo

“Book on the Beach”: in Calabria il BookCrossing si fa in spiaggia

FALERNA (CZ) – Si chiama “Book on the Beach” ed è la prima libreria in spiaggia a nascere nella Regione Calabria. A ospitarla il lungomare di Falerna Marina (CZ) che, grazie all’impegno di Legambiente Onlus, delle associazioni la Bacianca e Primavera Endas, diventerà il fulcro di diversi momenti di aggregazione sociale nel tentativo della promozione della cultura a 360° gradi.

Con l’apertura della libreria, prevista per il prossimo sabato 2 agosto, verrà dato il via al progetto “BookCrossing Falerna” che prevede un fitto programma di appuntamenti e iniziative volti a coinvolgere l’intero “popolo della spiaggia” del litorale tirrenico lametino, dai più grandi ai più piccini.

Il progetto, che verrà presentato invece ufficialmente il 4 agosto alle 19.00,  prevede infatti un vero e proprio viaggio culturale mirato a coinvolgere le forme d’arte più disparate, dalla pittura, alla letteratura, alla cucina, passando per il benessere psico-fisico, grazie ai corsi di Pilates in spiaggia, fino alle iniziative più originali come  lo Yarn Bombing – conosciuta tecnica di land art che consiste nel graffitismo tramite l’uso di pezze lavorate a maglia e centrini – sul lungomare di Falerna.
Previsti anche diversi laboratori pomeridiani dedicati ai bambini, incentrati sull’arte del riciclo e del riuso, le letture animate di fiabe, costruzione di strument, ecc.

Per conoscere qualche dettaglio in più su “Book on the Beach” e l’interessante progetto di cui fa parte, abbiamo deciso di sentire la presidentessa dell’associazione la Bacianca, nonché ideatrice delle diverse iniziative previste, Alessia Maugliani.

1. Come nasce l’iniziativa?

L’idea di dar vita a questo progetto nasce in primis dall’amore e dal rispetto per i libri e per la cultura, nonché dalla profonda convinzione che sia necessario insegnare il bello alle persone; come diceva Peppino Impastato, a muoverci è la voglia di fare qualcosa di utile ed innovativo per la socialità.
Dalla nostra, la fertile esperienza fatta nel campo dell’autoproduzione da parte della mia amica Simona Mercurio, in arte Josomersim, autrice – tramite canali indipendenti – due libri, per le cui presentazioni ha potuto contare sulla disponibilità mia e di una grande amica, Arianna Mancini, anche lei parte dell’associazione e promotrice del progetto.
Da queste nostre passioni e dall’aver scoperto l’esistenza del progetto “Librerie da spiaggia” di Legambiente Onlus, è nata l’idea di provare a mettersi in gioco. Complici le origini calabresi di Simona e la “possibilità” di avere a disposizione un mese di ferie, abbiamo scelto di dar vita a questo progetto sul lungomare di Falerna, spinte, a dire tutta la verità, anche dal profondo amore nutrito per questa terra, a nostro avviso, spesso un po’ messa da parte.
A sostenerci in questo viaggio, al fianco della nostra associazione, la Bacianca, ci saranno i ragazzi dell’associazione Primavera Endas e il comune di Falerna che ci ha concesso il patrocinio.

2. Chi fornirà i libri presenti tra gli scaffali della libreria in spiaggia?

Una parte dei libri sono stati forniti da Legambiente, che ha avviato per questo una campagna di liberazione di “libri dormienti”, ed un’altra parte derivano dalle librerie di privati (noi comprese), che, tramite l’associazione, abbiamo cercato di coinvolgere per avviare il progetto.

3. Si parla di BookCrossing, quindi di scambio di libri, sulla base dell’idea di una cultura libraria “condivisibile”. Quale risposta vi aspettate dai calabresi?

Se mi avessi fatto questa domanda qualche mese fa, probabilmente ti avrei risposto con incertezza: non ti nascondo la titubanza di molti e il rimandare di altri. Invece adesso, a qualche giorno dall’apertura ufficiale della libreria, abbiamo ricevuto così tante richieste di amicizia sul profilo Facebook ufficiale e ritorni positivi da persone che non ci aspettavamo, che non ti nascondo la nostra emozione. Se all’inizio eravamo noi quelle che spingevano e cercavano di contagiare altre persone a seguirci nel progetto, oggi quasi facciamo fatica a credere a quello che intorno a noi si sta muovendo. Quotidianamente arrivano messaggi e chiamate che confermano il grande interesse e la curiosità nei confronti dell’iniziativa, per cui ci aspettiamo che, proprio attraverso la curiosità, le persone possano avvicinarsi e cogliere tutto il bello che occasioni di contatto e scambio come queste riescono a produrre. Ci aspettiamo, insomma, una bella risposta, legata alla carica innovativa che ha la nostra idea e al senso civico cui ci affidiamo. La libreria funzionerà infatti come luogo di consultazione e scambio di libri, a metà strada tra la tradizionale libreria, dove ci si può fermare a leggere o scambiare quattro chiacchiere, e la biblioteca, senza passare per la registrazione o per lo scambio in denaro. Una forma di baratto, insomma.

4. La libreria sarà il fulcro di una serie di interessanti iniziative culturali a 360° che spazieranno dall’arte culinaria, al fitness alle arti alternative come lo Yarn Bombing, coinvolgendo grandi e piccini. Ce le vuole parlare nel dettaglio?

“Sotto al tetto” del Bookcrossing, abbiamo cercato di far convergere tutte le nostre passioni e di sfruttare la ricchezza del territorio calabrese, assumendoci il ruolo di cassa di risonanza.
Ecco dunque la presenza di due giovani scrittrici calabresi, Chiara Vitetta e Fabiola Lacroce, che presenteranno i loro romanzi rispettivamente il 04 ed il 06 Agosto; avremo il piacere di accogliere la persona di Mario Folino Gallo, un appassionato di storia e cultura locale; ci sarà poi la prima presentazione del romanzo Funambola, scritto dalla nostra Josomersim, accanto alla quale, troveremo la performer Tonia Mingrone, che ci permetterà di ammirare un’altra forma d’arte, legata al mondo dell’ acrobatica circense. Senza svelare altro, dico solo che ci sarà da stare col naso all’insù.
Ancora, abbiamo voluto organizzare un “Masterchef” casareccio, con l’intento di omaggiare la grande tradizione culinaria della Calabria, che vedrà come ospite d’onore Sara Papa, insegnante di cucina e conduttrice del programma “Pane, Amore e fantasia” sul canale tv Alice.
Ci sarà poi una giornata dedicata allo Yarn Bombing, forma di “bombardamento” non violento, per colorare ed agghindare il lungomare, come dimostrazione pubblica del valore che le arti manuali, (in questo caso antichissime e, udite udite, di iniziale prerogativa maschile), hanno nel patrimonio culturale di ciascuno di noi.
Inoltre, per tutto il mese, si avrà l’opportunità di partecipare ad un corso di pilates al tramonto, tenuto dalla bravissima professoressa Nadia Arcuri ed ospitato dal Lido Il Pirata; nel pomeriggio sono previsti laboratori, rivolti a più piccoli e legati ad un altro tema a noi caro, la lotta allo spreco, nel corso dei quali ci divertiremo a costruire piccoli e grandi manufatti con materiali di recupero.
C’è poi un’iniziativa alla quale teniamo in modo particolare, della quale ci emoziona anche il solo parlarne, ed è la serata di memoria e ricordo di Peppino Impastato, da noi intitolata “Ancora 100 passi”, durante la quale interverrà Danilo Sulis, presidente dell’omonima Rete 100 Passi. A questo proposito permettimi di ringraziare l’assessore al turismo, Sergio Ibisco, non tanto per il ruolo istituzionale, quanto per quello di individuo sensibile alle tematiche dell’antimafia. Non da meno è l’iniziativa del 12 agosto: grazie alla collaborazione con un’associazione di Frosinone, “Rewind”, sarà data la possibilità a chiunque voglia parteciparvi, di ricevere utili informazioni e dimostrazioni pratiche sulle manovre di disostruzione pediatrica.
A chiusura simbolica del progetto, il 22, ci sarà l’esibizione di un gruppo musicale locale, I Calabruzi, che ci coinvolgeranno sin dal tardo pomeriggio in un laboratorio di danze popolari.

 

Il “BookCrossing” di Falerna durerà per tutto il mese di agosto, a partire dall’apertura, il giorno 2, fino al 31, sul lungomare di Falerna Marina, precisamente dopo la prima batteria di parcheggi, all’altezza del chiosco su cui sventolerà la bandiera della pace. Per tutte le informazioni e le date degli eventi, potrete rivolgervi ai volontari in libreria, che sarà aperta secondo i seguenti orari: la mattina dalle 08:30 alle 13:00, il pomeriggio dalle 16:00 a 00:00. La libreria, facendo parte della rete di Legambiente, resterà attiva anche durante l’anno, in un luogo da definirsi e con l’impegno dell’assessore alla cultura del comune di Falerna Deborah De Grazia, a proseguire il cammino iniziato da la Bacianca, operante il resto dell’anno sul territorio romano.

Profilo Facebook ufficiale dell’evento

Giovanna M. Russo

Il 3 agosto tutti a Motta S. Lucia per il “Dog Trekking”

MOTTA SANTA LUCIA (CZ) – La bella stagione, le temperature miti e un po’ di tempo libero grazie alle ferie estive, sono sempre un’ottima occasione per dedicare del tempo extra al proprio amico a quattro zampe, riscoprire il rapporto cane/padrone e, perché no, concedersi momenti di relax all’aria aperta a contatto con la natura. Nasce in quest’ottica l’idea dell’evento di “Dog Trekking”, previsto per il prossimo 3 agosto 2014 presso la località Piano D’Ape a Motta Santa Lucia (CZ) e organizzato dal gruppo amatoriale “Diamoci la zampa”, nelle persone di Simone Mansueto, Francesco Palma, Giuseppina Pascuzzo, Fabio Pingitore, Giuseppe Sarcone e Mara Serianni, in collaborazione con i comuni di Pedivigliano (CS) e Motta Santa Lucia (CZ).

Il gruppo “Diamoci la zampa” è già da qualche anno promotore di altri eventi dedicati ai migliori amici dell’uomo, tra cui una mostra canina, molto partecipata, promossa lo scorso 1 maggio 2012 presso il comune di Pedivigliano.

Dalle parole di uno degli organizzatori, Fabio Pingitore: «Il messaggio che vorrei passasse ai partecipanti riguarda l’importanza di dedicare cure e attenzioni al proprio cane. Sono convinto del fatto che passare del tempo insieme ai nostri amici a quattro zampe faccia bene a loro, ma forse anche e soprattutto a noi “proprietari”. Il cane non è un oggetto o una proprietà, il cane è un compagno fedele e sincero, e una disciplina quale quella del Dog Trekking può aiutare a capire e ad apprezzare questa cosa».

Il Dog Trekking, che letteralmente significa “escursione con il cane”, è una nuova disciplina che consiste in una passeggiata nella natura in compagnia del proprio amico a quattro zampe e scoprire insieme luoghi e sensazioni, al fine di favorire la socializzazione e la conoscenza del rapporto con il proprio cane.

Fabio Pingitore - "Diamoci la zampa"

L’escursione prevista tra le alture del Savuto il prossimo 3 agosto sarà facile e alla portata di tutti, anche per chi è fuori allenamento o non dispone di attrezzature specifiche. I partecipanti seguiranno un percorso panoramico di circa tre chilometri (durata stimata un’ora e mezza), al termine del quale sarà offerto il pranzo e consegnato un premio a tutti i cani partecipanti.
Possono prendere parte al “Dog Trekking” cani in regola con la profilassi vaccinale e antiparassitaria, uno o più proprietari, ma anche persone non accompagnate da animali.

Un’occasione da non perdere per riscoprire insieme il rapporto di simbiosi e fedeltà che lega cane e “padrone”, ma anche per godersi la tranquillità e le bellezze del territorio collinare del Savuto, immersi nel verde e nella frescura dei boschi di Motta Santa Lucia.

Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare: Fabio 3880531128 – Giuseppe 3491220769 oppure scrivere a pinapascuzzo@gmail.com.

Pagina ufficiale dell’evento su Facebook.

Giovanna M. Russo

Torna il Be-Alternative Festival: a raccontarcelo Cristian Romeo dell’associazione Be-Alternative

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – É prevista per il prossimi 18 – 19 – 20 giugno 2014 la V edizione del “Be-Alternative Festival”, la tre giorni di concerti gratuiti che animerà il parcheggio di Linguistica (cubo 18) dell’Ateneo di Arcavacata promossa dall’associazione culturale fondata da studenti dell’università della Calabria, Be-Alternative.

Come tutti gli anni, un denso e promettente programma musicale che vede, per questa edizione, la presenza di importanti nomi del panorama musicale – alternativo – italiano: il 18 giugno si esibiranno i Lacuna Coil la celebre band gothic metal italiana,  accompagnata in apertura dai Duff e dai White Socks; nei giorni a seguire, Gioman, uno dei cantanti raggae più apprezzati in italia, che si esibirà il 19 giugno e gli Aprés la classe, gruppo di musica pachanka e ska di origine pugliese, che chiuderà il festival il 20 giugno.

Il dettaglio del programma è consultabile sulla pagina Facebook dell’associazione.

Il Be-Alternative Festival è un evento molto atteso dagli studenti dell’Ateneo di Arcavacata: un’occasione per ritrovarsi e riscoprire il Campus come luogo di aggregazione e divertimento.

Ma chi c’è dietro Be – Alternative e quali sono gli obiettivi che muovono l’associazione che promuove l’evento?

Ce lo racconta in un intervista, uno dei soci fondatori, Cristian Romeo.

da sn: Cristian Romeo e Fabrizio Cariati

Come nasce Be Alternative e con quale scopo?

Be-Alternative nasce 7 anni fa da un’idea di base, ovvero quella di proporre eventi musicali, dall’underground ai nomi più impegnativi e desiderati ai party a tema con djs! I concetti basilari di Be-Alternative sono quelli che vedono appunto una proposta artistica variegata ed alternativa e che soprattutto sia alla portata di tutti per gusti e per costi. Il nostro scopo è rendere la musica accessibile a tutti, perché la musica live e gli eventi rendono viva la città e ne fanno crescere la sfera culturale. Tanto per citare una famosa band: un popolo che danza è un popolo che avanza (Negrita).

Non vi occupate solo di organizzare eventi e feste, spesso l’impegno dell’associazione verte su aspetti del sociale più “impegnati”. Ce ne vuoi parlare

In effetti ci diamo un gran da fare… diciamo che non ci giriamo i pollici! Scherzi a parte, abbiamo sempre creduto che la musica possa essere il più importante vettore di messaggi a scopo sociale e componente fondamentale delle nostre ispirazioni. Cito nuovamente un noto artista italiano con una musica può fare (Max Gazzè): per noi una musica può fare molto per trasmettere un messaggio!
Be-Alternative è spesso impegnata nel sociale. Voglio ricordare la raccolta fondi per il terremoto in Abruzzo (2009) che abbiamo chiamato “Music for life”, in occasione della quale abbiamo raccolto circa 900 € da destinare per sostegno delle persone colpite dal terremoto. Durante le vacanze di natale 2012 abbiamo proposto un altro evento di raccolta fondi a favore dell’UNICEF e nelle edizioni di Rock in Roma 2012/2013, in collaborazione con l’associazione romana Forum Intercultura, abbiamo dato vita ad un progetto denominato “Evento Accessibile”, un progetto che mira sensibilizzare i promotori e organizzatori di eventi ai diritti per diversamente abili proponendo un servizio di volontariato di accompagno, ticket, vie preferenziali, presidio medico dedicato, palco a visibilità facilitata per diversamente abili e tutto quello che può far parte della sfera dei servizi di assistenza dedicata nei grandi eventi.
In quel periodo, inoltre, abbiamo proposto  la nostra attività in concerti del calibro di Madonna, Jovanotti, Tiziano Ferro, Rammstein, Depeche Mode, Muse, Radiohead, Bruce Springsteen e altri ancora.
Oggi ci stiamo impegnando come social media partner ufficiale del il Gay Pride in Calabria, per sostenere i diritti degli omosessuali e per abbattere i pregiudizi che violano la libertà di espressione e scelta di vita della comunità gay soggetta ancora putroppo a discriminazioni. Siamo orgogliosissimi di aderire a questa iniziativa che rappresenta un passo importante nella svolta sociale della nostra regione.

Grandi nomi per il live Festival dell’UniCal, basti pensare ai Lacuna Coil. E il tutto gratuito, a misura di studente. Come si ottengono questi importanti obiettivi?

Il Be-Alternative Festival rappresenta per noi il fulcro degli sforzi di un anno intero, basti pensare al cast artistico che di anno in anno aumenta per grandezza e importanza. Sono lusingato comunque di questa domanda, molti non si pongono affatto la questione e non sanno quanto lavoro e sforzi ci siano dietro: trovare le forze, le risorse e i fondi per questo evento non è per nulla semplice. Per un anno intero durante la nostra attività di direzione artistica presso il B-Side di Rende, proponiamo spesso party a tema i cui proventi servono appunto alla raccolta fondi per il Festival. Diciamo che questo evento per noi rappresenta un “restituire qualcosa alla società” perché siamo tutti abituati a prendere e pretendere e spesso ci dimentichiamo di restituire!
I Lacuna Coil si esibiranno mercoledì 18 giugno ’14 sul RedBull Tourbus (un autobus che si trasforma in palco) ed apriranno il concerto le due band cosentine Duff e White Socks.
Il secondo giorno del festival (giovedì 19 giugno) vede sul palco l’esibizione di Gioman in Band Gioman, nome d’arte di Giovanni Morelli, un artista italiano, nato in Calabria, a Catanzaro, impegnato nel campo della musica reggae/dancehall di fama nazionale e la band cosentina Ganja Social in apertura. Il terzo ed ultimo giorno della manifestazione (venerdì 20 giugno) suole chiudere in bellezza l’evento con gli Aprés la classe in concerto!
La tre giorni si svolgerà presso il parcheggio del dipartimento di Linguistica al cubo 18c dell’Università della Calabria e sarà ad ingresso gratuito appunto perché crediamo fortemente che la musica debba essere per tutti, alla portata di tutti!

Chi c’è dietro Be Alternative? Presentatevi!

Dietro il lavoro e le idee di Be-Alternative ci sono io, Cristian Romeo e il mio “socio” nonché amico fraterno e compagno di avventure Fabrizio Cariati (in arte “Mutandino”); in diverse occasioni collabora con noi dandoci supporto e sostegno Piters Lo Scavo.
NB: io sono di Reggio Calabria, Fabrizio di Cosenza e Piters di Catanzaro… insieme facciamo le “nazioni unite” di Calabria!
Conobbi Fabrizio 7 anni fa, a lui serviva un batterista per la sua rock band (i Bad Swan) e il destino ci giocò questo scherzetto. Lui appassionato di musica Rock e chitarrista, allora studente di Economia, io appassionato di musica Rock, batterista e studente disoccupato dalle scarse speranze nel ramo archeologico, ma proveniente comunque dall’organizzazione di eventi. Da quel momento diventammo inseparabili e cominciammo, dopo una unga serie di riflessioni e confronti, l’attività di Be-Alternative.
Il 27 aprile del 2007 nacque ufficialmente Be-Alternative e in quel momento capimmo che la nostra vita sarebbe stata questa… attaccati al telefono e ai pc!

Giovanna M. Russo

Al via “Creare ebook interattivi per l’infanzia” il corso promosso da biblon.it

COSENZA – Sono aperte le iscrizioni alla prima edizione del del corso di produzione avanzato “Creare ebook interattivi per l’infanzia” promosso da Biblon – Let’s digitall in collaborazione con Booknando casa editrice e azienda di service per l’editoria marchigiana e La Dea Editori casa editrice della provincia di Cosenza. Il corso sarà tenuto nelle giornate del 5 e 6 luglio prossimo a Camigliatello (CS), presso il Magara Hotel, da José Fernando Tavares, editore ebook, fondatore e COO di Booknando.

Il corso nasce dalla precedente esperienza di formazione in digitale promossa da Biblon in collaborazione con José Fernando Tavares, che si è tenuta a Cosenza nello scorso mese di gennaio, sul tema della produzione di ebook nel formato ePub3.

Il corso ha come obiettivo quello di offrire una panoramica aggiornata sulla realizzazione di libri digitali interattivi, pensati soprattutto per l’infanzia ed è rivolto ai professionisti nell’ambito della produzione editoriale, agli studenti vogliosi di arricchire le loro conoscenze in ambito grafico e digitale e agli autori che vorrebbero auto-pubblicarsi.

Nelle 16 ore di lezione previste, sarà portato avanti un percorso formativo, teorico-pratico, attraverso il quale i corsisti potranno comprendere meglio le reali opportunità offerte dall’ultimo formato ePub3. Previsti approfondimenti teorici ed esercitazioni pratiche guidate direttamente dal docente, necessarie ad assimilare assimilare l’utilizzo delle tecniche e dei software di produzione dedicati, in particolar modo il noto PubCoder, il programma per la produzione di ebook interattivi lanciato dall’omonima startup torinese PubCoder, ospite quest’anno dello spazio Book to the Future al Salone del Libro di Torino.

In un settore in crisi come quello dell’editoria italiana, pare che la letteratura per l’infanzia vada in controtendenza. Secondo i dati diffusi dal rapporto Nielsen sulla lettura, relativi al 2013, proprio l’editoria dedicata ai più piccoli ha fatto registrare uno dei pochi dati positivi, con una crescita del 3,1% solo nello scorso anno. Altro piccolo ma confortante dato positivo ha interessato la lettura in digitale, a quanto pare infatti, sta crescendo l’interesse verso gli ebook sia da parte degli acquirenti (+14% rispetto al 2012) che da parte dei lettori (+17%).

Si prospetta una due giorni intensa quella di Camigliatello, in compagnia di esperti del mondo digitale lieti di condividere le proprie competenze con tutti coloro che vorranno prendere parte al corso che prevede un massimo di dieci iscritti.

Per ricevere maggiori informazioni inerenti i dettagli del programma, i tempi e i costi del corso: formazione@biblon.it; comunicazione@booknando.com; 329.2616466; 3939909015.

 

Il docente

José Fernando Tavares è brasiliano e vive in Italia da 19 anni. Ha lavorato per molti anni come addetto alla prestampa e come designer di libri. Nel 2010 ha fondato la Simplissimo Livros, azienda brasiliana specializzata nella produzione di eBook. Da anni tiene corsi di produzione di eBook (ePub e ePub3) in Brasile dove ha formato con ottimi risultati più di 800 professionisti nel settore. Nel 2013 ha partecipato del progetto TimTec in Brasile per la diffusione della cultura digitale. Nel 2014 ha fondato Booknando, un service per l’editoria digitale sito ad Acquaviva Picena (AP) e ha dato vita ad un podcast in portoghese sulla produzione dei libri digitali. In Italia ha da poco iniziato una nuova avventura con la PincoPallo, una piccola casa editrice di libri infantili.

 

g.m.r.

“Il Classico” a Moda Movie 2014 – Intervista a Paola Orrico

COSENZA – Giunto ormai alla XVIII edizione ritorna quest’anno l’attesissimo appuntamento con Moda Movie, l’evento dedicato alla valorizzazione dei giovani talenti creativi nei settori del cinema, della moda e delle arti.

Promosso dall’Associazione “Creazione e Immagine” di Cosenza, il progetto combina diversi appuntamenti di cultura, formazione e spettacolo, nonché un concorso internazionale riservato a giovani fashion designer e tanti eventi collaterali come  workshop, convegni, mostre e installazioni, l’Evento Cinema e l’Evento Moda. Ogni anno, ad arricchire la kermesse, tanti ospiti provenienti dal mondo dello spettacolo, giornalisti, docenti e esperti delle discipline coinvolte.

Il tema dell’edizione 2014 è il “Classico“: si parte giorno 5 giugno con la conferenza di presentazione che si terrà a Cosenza presso il Palazzo della Provincia e, contemporaneamente, si darà il via, presso l’Enoteca Regionale (Provincia di Cosenza), alla mostra “Se è un classico si vede”, un mix di esposizioni fotografiche e installazioni di moda che si protrarranno fino al 9 giugno, sempre dedicate al tema dell’edizione.

Per conoscere qualche dettaglio extra su Moda Movie e sull’edizione di quest’anno, abbiamo deciso di sentire una delle figure principali nell’organizzazione dell’evento, Paola Orrico – project manager dell’evento.

  • Ci racconti il perché della scelta del tema di quest’anno: il Classico

La scelta del tema di quest’anno fondamentalmente nasce dal traguardo conseguito dal progetto Moda Movie, che in questa edizione raggiunge la maturità. Alla luce di questo Moda Movie si presenta così come un Classico, come una realtà consolidata nel tempo e sul territorio nazionale.

  •  Lontano dai “grandi centri” dell’arte e della moda, il Festival si conferma uno dei tanti esperimenti riusciti nelle “periferie” del Paese. Un esempio virtuoso di cui è dimostrazione la crescente risonanza nazionale e la partecipazione di importanti ospiti. Ci vuole raccontare un po’ più nel dettaglio il loro ruolo?

Le grandi città saranno pure il cuore pulsante della moda e dell’arte ma i talenti, il più delle volte, crescono lontano da quest’ultimi, e i nostri partecipanti ne sono dimostrazione. È grazie all’impegno dell’associazione Creazione e Immagine e grazie a loro che ogni anno riusciamo a portare in città personaggi di fama internazionale. Il progetto ad oggi si configura come una delle vetrine più importanti del sud Italia e non solo, a dimostrazione di questo la grande partecipazione  degli artisti che quest’anno arrivano da ogni angolo della Penisola.

  •  Per diverse edizioni Moda Movie è stato il trampolino di lancio per giovani talentuosi che si sono affermati a livello nazionale. Ci vuole parlare di qualcuno di loro?

I ragazzi che sono riusciti ad ottenere un proprio spazio nel Fashion System sono molti. In questo momento mi viene in mento, ad esempio, Marco Taranto che ha vinto il concorso Moda Movie 2009 e che lo scorso mese si è aggiudicato il primo posto al fashion talent italiano Project Runway. Come lui, ancora, Sante Bozzo, stilista dalla brillante carriera che oggi lavora come designers per il brand di Alessandro Dell’Acqua N.21.

  •  Ci parli dell’’impatto che l’iniziativa ha avuto e continua ad avere sul territorio regionale

L’impatto sul territorio è notevole. Ad ogni edizione cresce la domanda da parte degli artisti e dei designer – fruitori primari del festival – e, in generale, la partecipazione dei pubblico che partecipa a tutte le attività previste da quelle di spettacolo a quelle orientate alla formazione e alla conoscenza come i workshop e i convegni. E questo sicuramente si presenta, non solo come opportunità per i talenti di far mostra della propria creatività, ma anche come occasione di crescita per la nostra terra.

Tute le  informazioni sul programma di Moda Movie 2014 sono presenti sul sito ufficiale dell’evento.

 

Giovanna M. Russo

Knowledge arriva a Cosenza con un viaggio nel mondo delle Smart City

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – E’ partito lo scorso 28 marzo da L’Aquila il tour Nuvolaverde nelle scuole superiori per parlare di cambiamento e lanciare un corso di educazione alla conoscenza digitale, organizzato in collaborazione con Rai Educational e Gruppo 24 Ore. Stiamo parlando di “Knowledge, modi e mondi nuovi” progetto che ha fatto tappa anche a Cosenza lo scorso 28 aprile con un incontro patrocinato dal Comune di Cosenza, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria.

Knowledge Cosenza

Per primi ad affrontare il tema dell’incontro, ossia le Smart City, Francesco Saverio Nucci e Massimo Magaldi di Engineering, partner di Nuvolaverde, che hanno illustrato ai ragazzi i temi fondamentali dell’innovazione urbana, nel segno della sostenibilità e dell’eccellenza tecnologica, della governance e del welfare, presentando gli esempi migliori di città intelligenti a livello internazionale.

Successivamente è stato il turno di Paolo Lucia, responsabile  TSCLab, partner tecnologico di Nuvolaverde, che ha parlato ai ragazzi della wearable technology – tecnologia da indossare – portando come esempio ai ragazzi il funzionamento dei Google Glass nelle loro possibili applicazioni, compresa “una passeggiata” nel museo all’aperto di Corso Mazzini.

L’incontro di Arcavacata è stato l’occasione per Enzo Argante, patron di Nuvolaverde per presentare ai ragazzi il corso “Knowmanager” che interessa ben dieci città – capofila Monza – tra le quali è annoverata Cosenza.

“Knowmanager” è un corso online di educazione alla gestione della conoscenza digitale e cultura aumentata dedicato agli studenti delle città aderenti; il corso mira a porre le basi per l’avviamento di una scuola professionale vera e propria e di un master universitario. Lo scopo di Nuvolaverde è creare, attraverso il progetto, una rete di scuole superiori per la gestione della conoscenza digitale con particolare riferimento a Beni Culturali Aumentati. Gli studenti saranno sensibilizzati all’uso del digitale in funzione di: efficienza e trasparenza della PA; sviluppo economico e competitività delle imprese; relazione con le persone e il territorio in funzione sociale; fruizione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale.

Knowledge Cosenza 2

Nel corso dell’appuntamento, Nuvolaverde ha voluto rilanciare all’attenzione degli studenti il bando europeo, “Chest, Call for Ideas”, che premia con importi in denaro a partire da 6000 euro le migliori idee d’innovazione sociale. Non necessariamente progetti di impresa, niente business plan, solo idee di digital social innovation che riscontrano il gradimento del popolo amico di internet. Il progetto, che ha scadenza 31 maggio, è coordinato da Engineering. Per tutte le info sul bando Chest è sufficiente visitare il sito internet www.chest-project.eu.

Successivamente è stato il turno delle scuole coinvolte, impegnate nella presentazione dei progetti ideati nell’ambito del progetto “Knowledge”; si è trattato de l’ITC “Pezzullo” ha presentato un progetto sulla comunicazione responsabile tramite un video sulla sicureza sul web; del Liceo Tommaso Campanella di Belvedere Marittimo (CS) che ha lavorato sulla multimedialità presentando BabelTv; dell’ITIS Monaco di Cosenza che ha presentato un progetto sulla robotica e del Liceo Scientifico Scorza che ha presentato un progetto sulla realizzazione di un telescopio spaziale in collaborazione con il CERN.

A chiusura dell’appuntamento, l’intervento dell’astrofisica Sandra Savaglio, presente tramite collegamento Skype da Monaco. La Savaglio ha espresso il proprio plauso nei confronti dell’iniziativa ma soprattutto nei confronti dei ragazzi, sottolineando quanto sia importante insegnare nelle scuole il valore e la conoscenza della ricerca scientifica, soprattutto avendo oggi a disposizioni mezzi e tecnologie, che fino a qualche anno fa le scuole non possedevano. Inoltre, ha invitato i ragazzi a coltivare i loro sogni e a portarli avanti fino alla fine nonostante gli impedimenti e i sacrifici, perché “alla fine, tutti gli sforzi vengono sempre premiati”.

Per tutte le info sul progetto “Knowledge, modi e mondi nuovi” e le altre attività di Nuvolaverde vi consigliamo di visitare il sito internet ufficiale: http://www.nuvolaverde.org/.

Giovanna M. Russo

Rete Indaco e gli ebook nelle librerie calabresi: ce ne parla Gilberto Floriani

www.bibliotechecalabria.itCATANZARO – Lo scorso 23 marzo presso la Biblioteca Casanatense di Roma, Gian Arturo Ferrari, il presidente del Centro per il libro e la lettura, presentava nel corso di una conferenza stampa i dati emersi dall’indagine Nielsen Company a riguardo dei numeri sulla lettura e l’acquisto di libri in Italia nel bimestre 2011 – 2013.
Presente all’incontro anche l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, il quale aveva commentato positivamente il dato che evidenzia “l’aumento del numero dei lettori e soprattutto il consumo dei libri digitali in Calabria”.
In effetti negli ultimi tempi, la Calabria, grazie alla particolare attenzione da parte della politica e l’impegno degli istituti preposti alla promozione dell’attività culturale e libraria, sta compiendo degli importanti passi avanti dal punto di vista dell’offerta di servizi dedicati ai lettori.

Grazie all’inclusione delle biblioteche facenti parte del Polo Regionale alla rete Indaco, dall’inizio del 2014, i lettori calabresi possono usufruire di una serie di importanti servizi dedicati alla cultura in formato digitale e multimediale. Rete Indaco, infatti, è un piattaforma online che consente di offrire gratuitamente agli utenti diversi servizi e contenuti digitali: ebook in prestito o free download, riviste, audiolibri, video, dizionari, ecc.

Ad oggi, con il pieno coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale e delle singole amministrazioni cittadine calabresi, il Sistema Bibliotecario Regionale, mette gratuitamente a disposizione degli utenti 1500 ebook in download e centinaia di altri materiali da scaricare, consultare o prendere in prestito.

A parlarci di Rete Indaco e delle iniziative del Sistema Bibliotecario Regionale, il responsabile, il dott. Gilberto Floriani.

Come nasce l’iniziativa?
Rete indaco, la piattaforma per la distribuzione dei materiali digitali agli utenti della rete delle biblioteche calabresi aderenti al Servizio Bibliotecario Regionale, è la naturale evoluzione ai servizi che già venivano svolti con riferimento ai libri cartacei e agli audiovisivi: catalogo collettivo, prestito interbibliotecario, software di gestione delle biblioteche, ecc. Il portale www.bibliotechecalabria.it è lo strumento che rende possibile tutto questo.

Ci spiega in che maniera Indaco gestisce il prestito degli ebook?
Ci sono due tipologie di documenti digitali: quelli che come rete delle biblioteche acquistiamo sul mercato, protetti da DRM Adobe e che posso essere concessi in prestito (il prestito è vincolato alla creazione di un ID Adobe che serve a gestire i DRM e dura 14 giorni, NdR).
Ci sono poi quelli liberamente disponibili sulla rete. Nel secondo caso Rete indaco funziona come un aggregatore di risorse digitali, il più grande in Italia: complessivamente, a regime, metteremo a disposizione dei calabresi circa 160.000 documenti digitali di grande pregio liberamente scaricabili, previa iscrizione al portale o alle biblioteche.
Si tratta di ebook, video, edicola, banche dati, film in lingua originale, musica, corsi universitari, dizionari, ecc.

Come selezionate i titoli in catalogo?
Da una parte ci sono libri, giornali, ecc. che acquistiamo e che diamo in prestito. Il tutto discende da accordi in corso di stipula con editori e piattaforme distributive. Dall’altra troviamo i documenti non protetti che cerchiamo di acquisire sulla rete o attraverso accordi con che li possiede (es. il progetto Liber LiberNdR).
Infine stiamo cercando, come rete di biblioteche calabresi, di produrre a nostra volta materiali digitali da inserire in rete.

Diversi ebook fanno parte del progetto LIA: può parlarcene?
Si tratta appunto di materiali che mettiamo a disposizione di categorie particolari di utenti, in questo caso gli ipovedenti, che dal nostro punto di vista si traduce semplicemente in “comportamento civile”.

Sembrano assenti gli ebook degli editori locali: come mai non hanno aderito al progetto?
Esattamente, per ora sono assenti, ma siamo fiduciosi di poterli includere al più presto attraverso accordi specifici. Al momento siamo molto penalizzati dall’assoluta mancanza di risorse economiche

Quali i progetti per il futuro?
Tanti: utilizzeremo questo strumento per incrementare i lettori, per arrivare ogni dove, per una più attiva collaborazione con le scuole, per utilizzare i social media come strumenti di promozione della lettura, per digitalizzare la nostra cultura e metterla in rete, ecc.

Le iniziative e attività del Polo Regionale delle Politiche Pubbliche sulla Lettura possono essere seguite sul sito ufficiale, e sui social network: Facebook e Twitter.

Giovanna M. Russo

#Twittamibeautiful e la critica tv al tempo del 2.0

#twittamibeautifulWORLD WIBE WEB – Un’idea originale e irriverente spopola da qualche tempo in rete coinvolgendo e interpellando con un semplice hashtag tutti gli appassionati di una delle soap storiche della televisione italiana (e internazionale), Beautiful. L’hashtag è #twittamibeautiful e prende il nome del progetto da cui è nato anche un blog che raccoglie non solo i tweet lanciati in rete, ma anche altri contributi originali interamente dedicati alla celebre soap.

Alle 13,40 (ora in cui va in onda la soap dal lunedì al sabato) tutti sintonizzati e pronti a twittare selvaggiamente, raccontando e commentando le spesso insolite situazioni che vivono i protagonisti di Beautiful. A guidare il gioco loro: quattro ragazze e un ragazzo provenienti da diverse parti d’Italia (Roma, Napoli, Cosenza), pronti sollecitare le interazioni con un profilo twitter che oggi conta circa 1200 follower, per un topic, quello di Beautiful che è molto spesso tra le tendenze più popolari del social network.

Ma chi c’è dietro quello che pian piano si sta affermando come un vero fenomeno della critica televisiva nel web 2.0? Ve lo raccontiamo in questa breve intervista.

Come nasce #Twittamibeautiful?

#TwittamiBeautiful nasce con l’intenzione di trasformare Twitter in un salotto virtuale con un enorme divano, dove poter commentare le disavventure di Ridge & Co, in modo ironico e pungente. Ad utilizzare per prime l’hashtag #twittamibeautiful sono state @nouv84 , @Atrebor78 e @ChiaridaCol,  rispolverando la loro passione per questa soap opera, diventata ormai un cult. In poco tempo è diventato il ritrovo di tutti gli altri fan, che ormai si divertono a commentare ménage à trois, scomparse improvvise, morti e resurrezioni dei protagonisti.

Il vostro hashtag è ormai punto di riferimento per i fan delle celebre soap che amano commentarla in rete. Quale il segreto del vostro successo?

#TwittamiBeautiful punta molto sull’ironia, giocando con l’assurdità dei “problemi” dei protagonisti. Sfrutta il social network come un luogo di ritrovo, di riferimento, appunto, come l’Insomnia Cafè di Rick Forrester, in cui tutti possono esprimere le proprie opinioni, ricordare episodi e personaggi dimenticati, prendere in giro i personaggi (che sono diventati quasi dei vicini di casa, degli amici) o ribattere su noi stessi che commentiamo assiduamente “Beautiful” dalle nostre cucine, dai nostri uffici o dalle nostre camerette. Possiamo dire che il nostro modo di seguire la soap ha attirato così tanti utenti, da trasformare #TwittamiBeautiful in un vero e proprio fenomeno social dell’ora di pranzo.

Come vi siete conosciuti?

Chiara: All’inizio io, Roberta e pochi altri commentavamo con l’hashtag #Beautiful e la cosa ci divertiva tantissimo. Abbiamo deciso di crearne uno tutto nostro e siamo diventati un gruppo d’ascolto molto affiatato. Il passo successivo è stato quello di creare un account dedicato e il sito. Si sono unite le Valerie ed Angelo. Ci divertiamo davvero tantissimo.

Roby: Twittare con i fan della soap è sempre stato difficile: l’hashtag #Beautiful era utilizzato in modo troppo generico, raccogliendo tweet che non avevano a che fare con la soap, molto spesso.  Questo era un problema che condividevo con altri fan che come me volevano un hashtag per seguire esclusivamente la soap:  proprio tra di loro, ho conosciuto Chiara che mi ha contattata per creare un account dedicato e ha proposto un hashtag ad hoc. Da lì, il passo è stato relativamente breve: si sono aggiunti molti e molte follower e si sono uniti al gruppo Valeria, Angelo e la nuova Valeria.  Ho conosciuto Chiara e Valeria C. a Roma: abbiamo chiacchierato e pranzato insieme come vecchie amiche e per questo, dico grazie a Twitter. Speriamo di replicare presto la reunion a Napoli con tutto lo “staff” al completo: non vedo l’ora!

Valeria C.: Ho scoperto per caso l’hashtag lanciato da Chiara e Roberta e mi sono accodata alla follia, condividendo le mie chicche con #TwittamiBeautiful. Fino al contatto di Chiara che mi chiese di entrare a far parte del team e iniziare a strutturare in modo più definito questo fenomeno. In seguito è arrivato Angelo, l’esperto dei riassuntoni sbellicanti di “Biutifullandia” ed infine l’altra Valeria. Davvero un bel gruppo! Con Chiara e Roberta ci siamo conosciute anche dal vivo, a Roma. Aspettiamo di replicare la giornata a Napoli, così ci saranno anche Angelo e Valeria.

Valeria F.: Ho scoperto #TwittamiBeautiful vedendolo comparire nelle tendenze di Twitter. Inoltre, mi capitava spesso di leggere sulla home di Twitter i commenti di alcuni miei contatti, così ho iniziato a twittare anch’io con loro. Anni di sfottò sulla mia passione per questa soap sono stati ricompensati con l’arrivo di questi fantastici ragazzi: Chiara, Roberta, Valeria e Angelo, ai quali non ho potuto fare a meno di chiedere di “adottarmi”. Scrivere di Beautiful è una divertente parentesi nella circadiana lotta casa, lavoro, amici, famiglia. Il mio primo articolo su Sheila mi metteva ansia, più per il personaggio in sé che per il “debutto”.

Angelo: Ho iniziato a seguire assiduamente “Beautiful” e a commentarla mentre studiavo per la tesi magistrale. La forte componente ironica della sceneggiatura mi ha colpito ed è stato l’unico rifugio alternativo, per un orfano di “Sentieri” come me. Nel corso dei miei tweet, ho conosciuto Chiara, Valeria e Roby, anche per via dei riassunti alternativi che scrivevo a fine puntata. Ci siamo aggiunti su Facebook e abbiamo avviato il gruppo di lavoro. È la prima volta che mi inserisco in un progetto di questo tipo: mi piace molto e mi diverto tantissimo, anche perché le mie compagne di cameretta sono divertentissime.

Beautiful (fan) si nasce o si diventa?

Chiara: Si nasce e si diventa. Io lo guardo da quando avevo 6 anni e lo davano su Rai2. L’ho sempre visto come una cosa molto comica, in cui fratelli e genitori si contendevano le mogli tra gravidanze e gente psicopatica. Però sono di molte persone, nostri followers che hanno ripreso o proprio cominciato a guardare la soap da quando esiste l’hashtag #twittamibeautiful: questo non può che renderci orgogliosi.

Roby: Sono fan da sempre, sin dalle primissime puntate. Ero piccola ed ero a casa con la baby sitter, a sua volta fan. E’ lei che mi disse quanto fosse appassionante questa soap sul mondo della moda.
Non a caso i  miei colleghi di #TwittamiBeautiful mi definiscono un database vivente. Certamente, fan di Beautiful si può anche diventarlo: una volta dentro, non ne esci più!

Valeria C.: Fan della soap si nasce! Non a caso, la passione per Beautiful mi è stata tramandata dalla mamma da quando ero piccola. Però, fan lo si può anche diventare: grazie a #TwittamiBeautiful molte persone, che avevano abbandonato la soap, hanno riscoperto la voglia di guardarla di nuovo, grazie anche all’ironia che mettiamo nei nostri commenti.

Valeria F.: Io sono “nata fan” di Beautiful: in famiglia, madre, nonna e zie hanno iniziato a guardarlo.  È una tradizione familiare, un’abitudine che non mi sento di interrompere. Molti sono nati fan come me, senza saperlo: sono quelli che, dopo aver seguito una puntata per sbaglio, li senti pronunciare improvvisamente “Shhh! Che ha detto Brooke?”.

Angelo: Non è difficile diventare fan di una soap come “Beautiful” per via della sua narrazione: semplice da seguire e con colpi di scena talmente banali da essere inimmaginabili. Inoltre, questi personaggi sono riusciti a intromettersi nella vita di tutti i teledipendenti come me per il loro essere facilmente e simpaticamente criticabili, come quando a scuola ci si diverte a commentare gli accoppiamenti dei compagni di classe.

Progetti per il futuro?

Ci sono svariati progetti che bollono in pentola. Innanzitutto, conquistare la colonna di destra di Repubblica e conoscere il cast di Beautiful (abbiamo scritto anche alla de Filippi sperando che ci aiuti in questa missione). Scherzi a parte, vorremmo anche realizzare una serie di ebook con i contenuti di #TwittamiBeautiful: stiamo lavorando per voi e vi terremo aggiornati su tutto

Oltre che su Twitter, potete seguire #twittamibeautiful su Facebook e sul sito ufficiale.

 

Giovanna Maria Russo