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Sorpresi a rubare in un negozio, due arresti a Crotone

CROTONE – Due persone, di cui sono state fornite soltanto le iniziali, C.C, di 35 anni, e A.D., di 21, sono state arrestate dalla polizia a Crotone poco dopo che avevano commesso un furto in un negozio. I due, alla vista degli agenti, hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati subito bloccati dai poliziotti grazie anche alla segnalazione di un cittadino. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari. Il questore, Claudio Sanfilippo, ha espresso «viva soddisfazione per gli arresti fatti in flagranza da parte del personale delle Volanti, che testimonia grande professionalità nello svolgimento del loro delicato servizio ed un plauso al cittadino che, fermando la volante per strada, ha fatto sì che i malfattori venissero tratti in arresto».

Omicidio di Cirò Marina, Fuscaldo confessa: «Ho ucciso io Antonella Lettieri»

CIRO’ MARINA – Salvatore Fuscaldo, vicino di casa di Antonella Lettieri, la donna barbaramente uccisa lo scorso 8 marzo a Cirò Marina, ha confessato il delitto. Lo ha annunciato in diretta su Retequattro “Quarto Grado”, precisando che Fuscaldo, arrestato pochi giorni dopo il fatto ma che nel corso delle settimane successive si era professato innocente, ha ammesso il suo crimine durante un interrogatorio nel carcere di Castrovillari, dov’è rinchiuso. Ammettendo le proprie responsabilità al pm della Procura di Crotone Alfredo Manca, l’uomo ha sollevato da ogni colpa la moglie Caterina e gli altri familiari. Il comandante provinciale di Crotone dei carabinieri, colonnello Salvatore Gagliano, interpellato dall’Ansa ha espresso le proprie perplessità: «Le dichiarazioni di Fuscaldo – ha detto – sono oggetto di attenta verifica perché il racconto dell’uomo presenta molte lacune. Non è escluso, infatti – ha proseguito l’ufficiale – che quella di Fuscaldo non sia una confessione spontanea, ma sia stata motivata dagli incontestabili elementi di prova raccolti a suo carico e possa essere stata motivata dalla volontà di coprire le responsabilità di altre persone coinvolte nell’omicidio. Bisogna stare attenti, dunque, a non lasciarsi andare a facili entusiasmi».

Vibo Valentia, intimidazioni ai danni del commissario dell’Asp di Reggio Calabria Giacomino Brancati

VIBO VALENTIA – Intimidazione ai danni del commissario dell’Asp di Reggio Calabria Giacomino Brancati. Persone non identificate hanno sparato alcuni colpi di pistola contro la sua abitazione, nella frazione Vena Superiore di Vibo Valentia. Nel momento dell’intimidazione il dirigente era in casa insieme alla famiglia. Sul posto, per le indagini, i poliziotti della Questura di Vibo Valentia. Brancati, 59 anni, dirigente della Regione Calabria, ricopre l’incarico di commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria dal primo giugno del 2016 ed è anche componente della Commissione nazionale per la revisione del ticket. Solidarietà a Brancati é stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. «Brancati – ha detto – è impegnato nella difficile gestione dell’amministrazione sanitaria territoriale in una realtà complessa come quella reggina, gravata da pesanti problemi che si sono accumulati negli anni».

Estorsione ai danni di un ottantenne. Un arresto nel crotonese

CROTONE –  I carabinieri hanno arrestato a Crotone un uomo di 42 anni, Domenico Bova, di Isola Capo Rizzuto, con l’accusa di avere messo in atto un’estorsione ai danni di un pensionato di 84 anni invalido. L’estorsione ha fatto seguito al furto di attrezzi agricoli ai danni del pensionato per restituire i quali Bova avrebbe preteso più di mille euro.
Le indagini dei carabinieri che hanno portato all’arresto sono state avviate dopo che il pensionato ha rivelato al Comandante della Stazione di Crotone dei carabinieri l’estorsione di cui era vittima. É stato organizzato così un servizio grazie al quale Bova é stato arrestato nel momento della consegna del denaro da parte del pensionato.

Droga, arrestato un “ovulatore” con 60 grammi di eroina nel corpo

COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno arrestato una persona per spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrato oltre 60 grammi di eroina. Nel corso di un controllo in prossimità dello svincolo autostradale di Cosenza le fiamme gialle hanno fermato un veicolo proveniente dalla zona del casertano che stava rientro in città a forte velocità. L’evidente stato di alterazione psico-fisica, pupille dilatate e occhi arrossati, ha insospettito i militari che dopo aver identificato il soggetto, già noto per numerose denunce, grazie all’ausilio delle unità cinofile hanno perquisito l’autovettura. Resosi conto di essere stato scoperto e soprattutto di essere in pericolo di vita la persona fermata ha confessato di aver ingerito ovuli contenenti sostanza stupefacente e immediatamente è stato accompagnato in ospedale. Gli esami strumentali hanno permesso di appurare che all’intero del corpo dell’uomo vi erano diversi ovuli imbottiti con 60 grammi circa di eroina. I sanitari hanno così provveduto ad avviare l’iter per il recupero. Con il quantitativo di eroina acquistato lo spacciatore sperava di realizzare oltre 300 “dosi”, che gli avrebbero fruttato guadagni per oltre 16mila euro. Un arresto che va ad inquadrarsi nel contrasto del trasporto occulto di stupefacenti tramite ovuli ingeriti, per la salute degli stessi “ovulatori” esposti al rischio di rottura, realizzati con materiali di fortuna e poco resistenti, ed alla conseguente diffusione diretta della droga nell’organismo.

Fatto brillare ordigno bellico trovato a Spezzano

SPEZZANO ALBANESE (CS) – Gli artificieri della caserma “Manes” di Castrovillari hanno fatto brillare un ordigno bellico di fabbricazione inglese che era stato trovato da alcuni agricoltori in contrada “Sant’Angelo” di Spezzano Albanese.
Dopo il ritrovamento, gli agricoltori hanno avvertito la locale stazione carabinieri che si é messa in contatto con gli artificieri della Caserma “Manes” con i quali é stato concordato e messo in atto l’intervento per la rimozione e la neutralizzazione dell’ordigno bellico, fatto poi brillare in un’area idonea.
La bomba inesplosa era in pessimo stato di conservazione, pesava circa 10 chili e conteneva, secondo gli esperti, oltre tre chilogrammi di tritolo. All’operazione hanno partecipato i carabinieri e i sanitari del 118 di Castrovillari. (Foto di repertorio)

Tenta di rubare le offerte nella cappella dell’ospedale, una denuncia

LOCRI (RC) – Ha tentato di forzare la cassetta dell’offertorio della cappella dedicata alla Madonna di Lourdes dell’ospedale di Locri per rubare il denaro che vi era contenuto, ma è stato bloccato e denunciato dai carabinieri. I militari, giunti a seguito di una segnalazione, hanno individuato e bloccato un quarantatreenne di Siderno, noto alle forze dell’ordine, che dovrà rispondere di tentato furto, mentre si aggirava ancora tra i vari locali dell’ospedale. L’intervento dei militari è stato agevolato anche dalla visione delle telecamere del sistema interno di videosorveglianza, dalla collaborazione della guarda giurata in servizio nel pronto soccorso e dalle numerose testimonianze delle persone presenti. Il quarantatreenne, circa un anno fa, era stato arrestato mentre tentava di forzare alcuni distributori automatici di bevande per rubarne l’incasso.

Picchiava la moglie con pugni e calci. Arrestato un rumeno

COSENZA- Nelle prime ore del mattino di oggi, giovedì 20 aprile, gli uomini della Polizia di Stato di Cosenza, hanno tratto in arresto Biholari Doru Florin, rumeno di 35 anni, per maltrattamenti in famiglia. In particolare durante la notte perveniva sull’utenza del 113 una richiesta di aiuto da parte di una donna che dichiarava di aver subito violenze da parte del proprio convivente. Giunti prontamente sul posto gli agenti della Volante hanno individuato all’interno del portone dello stabile segnalato nel corso della telefonata di aiuto, una donna scalza, sommariamente vestita e visibilmente terrorizzata che, con le lacrime agli occhi, riferiva agli operatori intervenuti di essere stata poco prima percossa dal proprio convivente con pugni, schiaffi e calci. Gli agenti si sono allora recati nell’appartamento in questione, procedendo all’individuazione dell’aggressore, identificato per il rumeno Biholari Doru Florin, che si presentava lucido ma con evidente alito vinoso. Da una prima ispezione dell’abitazione, soprattutto nella camera da letto, apparivano evidenti i segni di una recente colluttazione, a conferma di quanto dichiarato dalla vittima, anch’essa di nazionalità rumena, la quale raccontava agli agenti fatti e circostanze relative ad una convivenza ormai segnata da frequenti casi di violenza, insistenti  richieste di denaro da parte del rumeno – disoccupato e spesso ubriaco – e continue minacce di morte. L’arrestato risultava gravato da precedenti penali specifici. Già in passato si era reso responsabile di episodi di violenza ai danni della stessa donna  ed in due diverse occasioni era intervenuta la Polizia per cui  il Biholari era stato tratto in arresto. Successivamente i due venivano accompagnati negli Uffici della Questura dove veniva formalizzata la stesura della denuncia da parte della vittima che subito dopo veniva accompagnata presso il locale Pronto Soccorso per essere sottoposta alle cure del caso. Il Biholari Doru Florin è stato dichiarato in stato di arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia.

Arrestato immobiliarista “mente finanziaria” di una cosca di ‘ndrangheta

CROTONE – I carabinieri hanno arrestato un 38enne, immobiliarista incensurato, di Castelsilano, in provincia di Crotone, ritenuto la mente finanziaria di una cosca della ‘ndrangheta. L’indagato, grazie alle sue conoscenze e attitudini professionali, avrebbe svolto, per conto della cosca di Belvedere Spinello un ruolo di intermediatore finanziario mediante «l’acquisto ed il cambio di monete fuori uso, l’utilizzo di conti correnti cifrati di cui aveva la disponibilità in stati esteri». I carabinieri del Comando provinciale di Crotone stanno passando al setaccio i numerosi immobili nella disponibilità del professionista alla ricerca di documentazione utile alle indagini. L’uomo è stato scovato dopo ulteriori indagini scaturite dalla vasta operazione dei carabinieri che, il 18 ottobre 2016, portò all’arresto di 36 persone, tra capi e gregari, affiliati a una pericolosa organizzazione di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Marrazzo, attiva nella provincia di Crotone e con ramificazioni nella provincia di Cosenza e in Lombardia. Le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro, consentirono di fare luce su svariate attività illecite del clan, tra i reati contestati, figura l’omicidio, il traffico e lo spaccio di droga, l’estorsione, il favoreggiamento, la ricettazione e numerosi delitti in materia di armi. Sequestrati anche numerosi beni immobili e automezzi nella disponibilità di capi e affiliati.

Operazione “Black Island”, sgominata una banda di spacciatori. Sono 17 le misure cautelari

CROTONE – La Polizia di Crotone ha sgominato un banda criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti che operava tra i comuni di Crotone, Catanzaro ed Isola Capo Rizzuto. Con l’operazione “Black Island”, dalle prime luci dell’alba cono state notificate 17 misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica. I provvedimenti restrittivi sono il frutto di un’articolata attività investigativa che ha consentito di effettuare ingenti sequestri di sostanze stupefacenti. Durante le indagini è stato sequestrato anche un fucile mitragliatore del tipo Kalashnikov modello M70 – Zastava, con relative munizioni detenuto illegalmente da uno degli indagati. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà in Questura alle 11, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia.