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Oltre me non esisto, nuovo album per il cantautore cosentino Nestore Verre

COSENZA – E’ in uscita oggi Oltre me non esisto, il nuovo disco del cantautore cosentino Nestore Verre, per Edizioni e Produzioni iNomadi s.r.l. di Beppe Carletti.

L’album, anticipato dai singoli Oltre la realtà e In bilico (quest’ ultimo attualmente in rotazione radiofonica e in classifica radio airplay) contiene 11 brani inediti, scritti e composti dallo stesso Verre, il quale con la tipica grinta che lo contraddistingue ed un velo di ironia, ci racconta di sé, delle sue emozioni e di ciò che ci circonda, attraverso la sua anima rock.

«Oltre me non esisto è un concetto e allo stesso tempo uno stato d’animo, che sento da sempre e che oggi forse avvertiamo un po’ tutti perché figlio di questi tempi. Credo non ci sia titolo migliore– racconta Nestore Verre  – per rappresentare l’album e soprattutto per descrivere ciò che l’essere umano sta vivendo. È un disco che nasce dalla rabbia, dalla ribellione, dalla consapevolezza, dalla speranza, dall’istinto di libertà, dalla voglia di andare oltre e superare le barriere della superficialità, dell’ignoranza, e della parvenza del niente. Ho sentito la forte  necessità di dire le cose come stanno, senza mezzi termini, attraverso le mie sensazioni ovviamente.

Questo progetto – continua il cantautore calabrese  – che ho ideato circa 3 anni fa e al quale ho lavorato sodo seguendo ogni suo aspetto, lo vorrei dedicare a chi combatte giorno dopo giorno senza fermarsi mai, alla gente comune,  all’uomo di strada, a quelle persone autentiche e integre che ancora credono, a tutti quegli individui messi ai margini, ma  che vedono bene, dai loro tramonti, questa realtà, spesso distorta da una società “cannibale” ed ormai sempre più politicamente scorretta, che ci spinge a chiuderci dentro,  trasformandoci  in piccole isole in un mare in tempesta,  invece che in unica grande terra colorata!». 

[#Games] Pillola Rossa o Pillola Blu, ecco la PS 4.5 Neo

Dal fatidico giorno in cui i VR sono tornati alla ribalta, la Sony Interactive Entertainment ha fatto circolare le voci su di un possibile upgrade della sua console madre: la PlayStation 4.

Tra smentite e conferme, finalmente arrivano delle certezze dalla redazione di Giant Bomb. La fantomatica nuova console (non un upgrade quindi ma proprio una nuova console) probabilmente si chiamerà NEO e avrà un nuovo comparto Hardware che permetterà la resa in 4K dei videogiochi.

E quelli vecchi? E la mia ps4? L’ho comprata ieri e già la devo buttare? NO!

Sony ha a cuore le tasche dei propri clienti e quindi ha deciso di non scindere le due piattaforme in nuovi sistemi ma di dare alle software house la possibilità di creare giochi “NEO Ready“.

Cosa significa? Significa Che potrete giocare tranquillamente tutti i nuovi giochi su Ps 4 ma che su Ps 4.5 avranno una qualità grafica migliore e prestazioni avanzate. L’online, invece, resterà identico in prestazioni per entrambe le console e non avrà nulla di più della vecchia console. Questo perché una delle direttive è stata proprio quella di apportare miglioramenti solo per il comparto Offline e di permettere un equilibrio nelle sfide online anche tra console diverse.

Ma veniamo ai tecnicismi. L’attuale PS 4 ha queste caratteristiche:

  • CPU Jaguar 8 core da 1.6 Ghz
  • Scheda video AMD Radeon next-gen da 18 CUs a 800 MHz
  • 8 GB di RAM GDDR5 a 176 GB/s

La nuova PS 4.5 Neo (nome non ufficiale):

  • CPU Jaguar a 8 Core da 2.1 GHZ
  • Scheda video AMD basata sempre su architettura GNC e dotata di 36 CUs a 911 Mhz
  • 8 GB di RAM GDDR5 a 218 GB/s

Come potete vedere da voi, le modifiche sono esclusivamente del comparto hardware. Un miglioramento della CPU e della velocità di calcolo della GPU (scheda video) permetteranno ai giochi di essere ancora più fluidi e di migliorare in generale le prestazioni della console.

Potremmo dire, per concludere, che questa PS 4 NEO non è altro che una versione “Elite” dell’attuale console. Parlando di Elitario, vi starete sicuramente domandando quanto costerà questo “upgrade”. Il prezzo, miei cari, è lo stesso della Ps 4 al suo lancio: 399 dollari/euro.
Questo è tutto, appena avremo nuove informazioni certe su questa nuova console ve le faremo sapere!

Daniele Ferullo

[#SpecialeComiCS] Video-Intervista a Patrizio Cestiè

Patrizio Cestiè, disegnatore e tatuatore, autore della locandina del Cosenza ComiCS 2016. Dopo l’intervista che gli abbiamo fatto qualche giorno prima del Comics (clicca qui per leggerla) abbiamo voluto incontrarlo nuovamente, per conoscere un po’ di più del suo mondo.

Intervista a cura di Miriam Caruso.
Video ed Editing a cura di Daniele Ferullo.
Ph. Luca Pizzimenti.

Il Conservatorio di Cosenza celebra la Musica Antica

IMG_20160419_115146Ha preso il via quest’oggi e proseguirà fino al 23 aprile prossimo la Settimana di musica antica, durante la quale si susseguiranno incontri, seminari, master class, laboratori, nonché quattro concerti: uno destinato agli studenti delle scuole cittadine e tre aperti a tutti.

Ad inaugurare la settimana questa mattina presso la casa della Musica il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio S. Giacomantonio, ha presentato insieme agli allievi, gli strumenti  antichi che possono essere studiati durante il percorso che prevede un una prima formazione di base con i corsi pre-accademici ed un’alta formazione artistica articolata in un triennio superiore di primo livello ed un successivo biennio specialistico di secondo livello. Gli strumenti antichi per i quali sono stati attivati i suddetti corsi sono: flauto dolce, flauto traversiere, violino barocco, clavicembalo e la viola da gamba oltre al canto rinascimentale  e barocco.  IMG_20160419_114406

Il concerto di questa mattina ha permesso al Dipartimento di Musica antica del Conservatorio di Cosenza di presentare ai giovani studenti delle scuole medie e superiori la pratica musicale con strumenti storici.

 

La settimana della musica proseguirà con un concerto previsto per mercoledì 20 aprile alle ore 19,00 nell’Aula Magna del Conservatorio nel quartiere Portapiana. Il programma è legato al seminario del musicologo Giacomo Gibertoni incentrato su Cantate e Serenate Dialogiche scritte tra il 1706 e il 1710 da Georg Friedrich Händel durante il suo soggiorno italiano. Si alterneranno diverse voci femminili accompagnate da Cristina Gargiulo al cembalo o da un piccolo ensemble strumentale.

Il successivo concerto, per il quale si torna nella consueta sede, l’auditorium della Casa della Musica in piazza Amendola, è dedicato ad Antonio Vivaldi (1678-1741) e suoi contemporanei. Alle ore 20,30 l’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio di Cosenza eseguirà brani del Prete Rosso (come era soprannominato Vivaldi), di Telemann e di Boismortier.

La Settimana di musica antica si concluderà sabato 23 aprile alle ore 18,15 alla Casa della Musica con l’esibizione dell’Orchestra di Flauti Dolci. A tutti i concerti l’ingresso è libero.

Vino, la proposta di Molinaro (Coldiretti): territorio di Cirò pronto per la DOCG

CATANZARO – Facendo leva sul bel momento promozionale del vino calabrese, che senza dubbio ha accresciuto rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale, la Coldiretti Calabria rilancia e propone un percorso per dotare il vino di Cirò con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

“Il territorio del Cirotano – propone il presidente della Federazione calabrese, Pietro Molinaro –  è ormai maturo per avere una DOCG del vino.  Sarebbe una gemma importante che arricchirebbe il nostro patrimonio enologico e il prestigio del nostro vino e che ci permetterebbe di alzare l’asticella della qualità. Oggi in Italia  -aggiunge Molinaro – ci sono 74 vini DOCG  e sono cinque regioni che non hanno questo marchio prestigioso di identificazione. La DOCG può essere attribuita  ai vini già DOC da almeno dieci anni  e la prerogativa del  riconoscimento spetta all’Unione Europea. Siamo convinti – prosegue – che questo sia un percorso da iniziare perché abbiamo vini di pregio con notevoli caratteristiche  qualitative che combaciano perfettamente con fattori umani e storici  ampiamente dimostrabili per il territorio di Cirò.

A Roseto Capo Spulico l’associazione “Città delle Ciliegie”

ROSETO CAPO SPULICO (CS)- Nei giorni scorsi l’associazione nazionale “Città delle Ciliegie” ha visitato  Roseto Capo Spulico, in quanto da quelle zone, da qualche anno, sembra ci sia un intenzione di investire sulla cerasicoltura. Il direttore dell’associazione, Carlo Conticchio, ha incontrato il sindaco Rosanna Mazzia, l’assessore Giuseppe Nigro, Margherita Rizzuti , équipe del primo cittadino e un gruppo di produttori di ciliegie.

Dopo l’accurata ispezione, il direttore Conticchio è rimasto sbigottito, nel visitare  i ceraseti, dal buon livello tecnico raggiunto dai produttori rosetani, sottolineando però come ci sia ancora molto da lavorare per mettere a regime una produzione importante da poter presentare al mercato. L’obiettivo ora, sarà quello di trovare, in queste settimane, la giusta collaborazione tra Comune e associazione al fine di mettere a punto la giusta strategia per la valorizzazione delle Ciliegie di Roseto Capo Spulico con la Denominazione Comunale. La particolarità sta nel fatto che un modesto investimento in ricerca ha generato rilancio della ciliegia sul mercato e nuove leadership produttive e reddituali.

Il principale motivo di questa ripresa è legato alla crescente domanda di ciliegie da parte dei mercati e dei consumatori. In modo particolare è cresciuta la richiesta verso prodotti d’elevati standard qualitativi di cui l’Italia è forte produttore. Da sottolineare come un contributo alla crescita sia dato dalle allettanti quotazioni di mercato  che permettono ai produttori di poter sperare in un aumento del reddito. Il vero cambiamento è però dovuto ai radicali mutamenti attuati nei vari settori cardine della cerasicoltura: nuovi sistemi d’allevamento, nuova gestione degli impianti, nuove tecniche colturali, nuove varietà, un controllo del processo produttivo sempre più orientato verso produzioni specializzate, introduzione del concetto dell’eco-sostenibilità.

Anna Maria Schifino

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[#SpecialeComiCS] Video-Intervista ai Nanowar of Steel

Ci hanno fatto sognare e ballare durante il loro concerto di sabato 2 aprile al Cosenza ComiCS e noi li abbiamo incontrati per scoprire i loro segreti più reconditi, stiamo parlando dei Nanowar of Steel! Un’intervista che ha scombussolato la vita del nostro Hackerman. A voi? Che effetto farà?

Intervista a cura di Pasquale Hackerman De Rose.
Video ed Editing a cura di Daniele Ink Ferullo.
Ph. Luca Pizzimenti.

[#Marvel] Venom, l’affascinante nemesi di Spider-Man

“La strada è buia e perfino la luna cela la sua luce ai passanti. Un solo rumore disturba il surreale silenzio della periferia: Il lento incedere di un ubriaco.

Ciò che si palesa alla vista è la piccola chiesa di quartiere verso cui l’uomo è diretto. Con lo sguardo verso il cielo, come ogni notte cerca asilo in un luogo sicuro. Il campanile dell’edificio balena nel campo visivo incerto del giovane che claudicante vi si avvicina. Qualcosa, tra le ombre delle guglie, viene colto dall’uomo. Uno sguardo alla bottiglia avvolta nella carta, il successivo al campanile, la mano libera che passa sulle palpebre ad allontanare la nebbia dell’ebbrezza. Il bourbon scadente sta giocando brutti scherzi. Passo dopo passo, l’individuo raggiunge l’interno del campanile nel suo lento incedere e si accascia in quella struttura eletta come casa per quella notte. Lo sguardo annebbiato dai fumi alcolici si appanna, le palpebre si chiudono, il sonno arriva lentamente facendo scivolare la bottiglia dalla mano dell’uomo. Un urlo, la campana rintocca, l’uomo si sveglia di soprassalto, si guarda intorno, riprende la bottiglia come arma; poi le urla si fanno più profonde, più gravi. Il silenzio. L’uomo continua a guardarsi intorno, ma niente…forse qualche uccello, sì, qualche uccello di sicuro. Niente di cui preoccuparsi. L’adrenalina scorre via dal corpo dell’uomo che ritrova la tranquillità tanto da ignorare la pioggia. La stanca figura cerca nuovamente di sprofondare in un lungo sonno chiudendo gli occhi e poggiando la fida compagna al suo fianco.

Pioggia? L’associazione con quanto osservato prima non tarda ad arrivare. Nessuna nuvola su Manhattan questa notte. Che si sia addormentato e siano passate ore? Non è possibile. Le palpebre si aprono di scatto e gli occhi cercano una porzione del cappotto logoro e ormai zuppo. Una macchia nera, simile al petrolio, sembra ribollire sul tessuto. L’uomo sobbalza, cerca di allontanarsi  e il vecchio tesserino del Daily Globe scivola dalla giacca impattando a terra. Per la seconda volta nella notte l’ex-fotografo alza lo sguardo e, lungo le pesanti catene che sorreggono le campane, vede colare lo scuro liquido su di sé, coprendogli il volto.

La strada è buia, la luce è lontana e solo un rumore ora strazia il silenzio della periferia: due voci che urlano all’unisono.

WE ARE VENOM.”

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Cosa c’è di peggio di un ragno? Un aracnide che di zampe ne ha solo due! Un manto mutevole che sostituisce i peli, uno scala-muri mosso dal primordiale desiderio di mettere a tacere ogni voce all’infuori del suo coro. Un parassita la cui dieta è basata unicamente sulla “feniletilamina”, sostanza facilmente reperibile nei cervelli umani. Un ragno nero, figlio di un rifiuto. Questo è Venom, personaggio Marvel nato dalla mente di David Michelinie e Todd McFarlane  che è apparso per la prima volta nella sua completezza nel 1988. Dopo un inizio travagliato, trova la sua forma più conosciuta nell’ospite Eddy Brock, che troviamo protagonista nel racconto qui sopra. Seppure visto come super criminale, oltre che nemesi dell’Uomo Ragno, Venom è più assimilabile ad un Antieroe per la sua visione del mondo per estremi. Questo lo conduce a non farsi scrupolo ad uccidere qualche innocente per arrivare al suo fine, ma in generale si può dire che, nei processi psicologici, sovrasta l’intenzione di proteggere gli emarginati della società e i deboli. Questi smottamenti interiori lo rendono uno dei personaggi più contorti e complessi dell’universo Marvel in quanto il suo senso di giustizia estremista, i cambi nel tempo degli ospiti, le scissioni e le avventure lo portano ad accostarsi sempre di più ad uno psicopatico. Ha gli stessi poteri dell’Uomo Ragno, ma ne conta di nuovi per via della capacità di cambiare forma, dimensioni, forza e stato materico.

E’ stato annunciato un film su di lui dalla Marvel Entertainment che sarà rilasciato nel 2018 ed è attualmente in corsa la sua testata personale, molto famosa negli States.

Daniele Pezzolla

[#LeagueofLegends] Elise, la regina dei ragni

E’ stata rilasciata il 26 ottobre 2012 in previsione dell’Harrowing, in perfetta unione con la nuova Twisted Treeline, reworkata 9 giorni prima: stiamo parlando de “la regina dei ragni” Elise.

Il tema di quei giorni era per l’appunto ragni: la vecchia Twisted Treeline è stata sostituita con una più spettrale landa appartenente alle isole dell’ombra, in cui il vecchio drago è stato rimpiazzato con un grossissimo ragno (il Vilemaw) e al posto del buff centrale rosso sono apparsi 2 altari.

Il nome “Elise” è l’abbreviazione di “Elisabetta” che dal greco significa “la promessa di Dio” (cosa che calza a pennello con la sua storia). E’ anche il nome di un famoso modello di spider, la “Lotus Elise”.

Entriamo ora nei dettagli del campione: Elise è uno dei pochi campioni mutaforma, dispone di 2 set di abilità, uno per la forma umanoide e l’altro per quella aracnide.

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P: in forma umanoide le permette di caricare una larva quando usa una sua abilità su un nemico, in forma aracnide le permette di usare le larve per colpire con i suoi attacchi base. Genera danni bonus e ripristina salute con gli attacchi base.

Q: in forma umanoide infligge danni in base alla vita attuale del nemico, mentre in forma aracnide fa danno in base alla salute mancante del nemico.

W: in forma umanoide lancia un ragno che esplode non appena entra in contatto con un nemico, in forma aracnide guadagna velocità d’attacco per sé e per le sue larve.

E: in forma umanoide lancia un bozzolo che stordisce il nemico, in forma aracnide sale in aria e diventa intangibile per qualche secondo per poi ricadere sul posto o su un nemico nelle vicinanze.

R: è l’abilità che le permette di passare da una forma all’altra, già disponibile dal primo livello.

Per quanto riguarda il ruolo di Elise consigliamo di giocarla esclusivamente in giungla in quanto in corsia risente di qualche problema di mana, ma nulla vi impedisce di giocarla come mago in corsia centrale, o come tank in corsia superiore, a causa della sua doppia forma può trovare più utilizzi, ma la più efficace rimane quella di assassino in giungla.

Per quanto riguarda le rune:

marchi: 9 penetrazione magica.

sigilli: 9 armatura flat.

glifi: 9 riduzione ricarica per livello /9 resistenza magica per livello.

quintessenze: 3 potere magico.

La scelta dei marchi è dovuta al basso rapporto potere magico/danni di Elise, è consigliato investire nella penetrazione magica, i sigilli aiutano a sopravvivere ai campi, i glifi permettono un maggiore spam di abilità, mentre le quintessenze vi garantiranno un buon danno iniziale.

risolutezza elise

Per le maestrie ci sono 2 scuole di pensiero:

la prima (quella che preferisco) prevede di investire nel ramo di Risolutezza per essere abbastanza “grossi” durante i combattimenti;

la seconda vi permette di fare più danni grazie alla “sentenza del signore del tuono”.

Comunque vogliate giocare questo campione, il divertimento è assicurato, lasciatevi intrappolare dal suo charme, e poi è vero che agli uomini piacciono le donne con le gambe.

Giulio Ciambrone