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Conferenza stampa sul multiculturalismo.Presente Gabriele Albertini

gabriele albertini
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REGGIO CALABRIA(RC)-Il senatore Gabriele Albertini  interverrà sabato 6 febbraio alla conferenza stampa sul tema “Governare la complessità della città oggi: multiculturalismo, economia e sicurezza”. Saranno presenti il Presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D’Ascola, Daniele Cananzi, Prof. di Filosofia del Diritto presso l’Università Sapienza di Roma, l’avv. Raffaele Cananzi, presidente dell’Istituto ISESP, Pasquale Catanoso, Rettore Università Mediterranea e Francesco Manganaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia all’Università Mediterranea. La conferenza stampa si terrà alle ore 11:00 presso la sala conferenze del Dipartimento Giurisprudenza ed Economia – Palazzo Sarlo, via Tommaso Campanella – Reggio Calabria.

Conferenza stampa di presentazione del concerto “Aspettando San Valentino”

Brunorisas-Concerto-WEB-verticaleCOSENZA(CS)-Si svolgerà martedì 2 febbraio alle ore 11.30, presso la sezione staccata “Nitti” dell’IPSSS “Leonardo Da Vinci” di piazza Cappello a Cosenza, la conferenza stampa di presentazione del concerto “Aspettando S. Valentino”, organizzato dall’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) a sostegno del Centro di Ricerca Rene e Trapianti ospitato presso l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia dell’Ospedale Civile dell’Annunziata.Protagonista del concerto a scopo benefico, in programma al Teatro “A. Rendano” di Cosenza il prossimo 9 febbraio alle 21 sarà il cantautore Dario Brunori con il progetto live dal titolo: “Per un’ora d’amore (non so cosa darei)”. Saranno presenti alla conferenza la dott.ssa Rachele Celebre, Presidente dell’ASIT, il dott. Renzo Bonofiglio, Direttore dell’U.O.C. di Nefrologia, il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Achille Gentile, la Dirigente scolastica Graziella Cammalleri, il cantante Dario Brunori, il Presidente provinciale dell’Unicef Paola Bianchi e l’imprenditore Sergio Mazzuca.

Presentato il volume “Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo”

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ROMA(RM)-“L’intelligence deve diventare a pieno diritto materia di studio nelle università italiane”. È il messaggio emerso nella conferenza stampa di presentazione del volume curato da Mario Caligiuri, ‘Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo’, edito da Rubbettino e presentato in anteprima nazionale questa mattina a Roma alla Sala Stampa della Camera dei Deputati. Ha coordinato Paolo Messa, fondatore di “Formiche”, rivista che, insieme al Centro di Documentazione scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria, ha concorso a promuovere la manifestazione. Caligiuri ha spiegato che l’intelligence è uno strumento per tutti: cittadini, imprese ed istituzioni, poiché consente di selezionare le notizie davvero utili, difendendosi così dalla “disinformazione permanente”. Ha poi illustrato l’interesse scientifico sull’argomento dell’Università  della Calabria nel corso degli anni: i corsi universitari, il Master sull’intelligence presieduto da  Francesco Cossiga, il Centro di Documentazione Scientifica, la collana editoriale. Ha preso poi la parola il Direttore della Scuola di Formazione del Comparto Intelligence, Paolo Scotto di Castelbianco. “Il mondo universitario – ha detto – è il nostro più grande alleato. Stiamo investendo moltissimo nel rapporto con l’Accademia, per creare una rete di riferimento di eccellenze in grado di migliorare la capacità di proiezione strategica dell’intelligence e favorire lo sviluppo di studi scientifici sulla sicurezza”. “L’homo novus dell’intelligence deve saper coniugare gli aspetti tecnologici con quelli umanistici”, ha proseguito Scotto di Castelbianco, tracciando l’identikit dei nuovi 007: “E’ giusto che sia digitale ed esperto di Internet, ma la cura e l’uso maniacale della tecnologia non deve portare a tralasciare l’elemento umanistico”. Da qui la necessità e la volontà di “puntare” sul mondo accademico e universitario. ”Noi stiamo cercando di mettere un segno diverso: l’adrenalina è la nostra sfida intellettuale”, assicura Scotto di Castelbianco, che aggiunge: serve, ”senso istituzionale, ma soprattutto adrenalina culturale”. ”Noi mettiamo a sistema, in rete, energie intelligenti”. E la ”ricerca del fare sistema non è uno slogan, ma già una realtà”. Il responsabile della Comunicazione istituzionale del DIS ha poi ricordato gli incontri che si sono svolti finora in 23 atenei di tutta l’Italia e le prime trenta assunzioni di operatori dei servizi effettuate nelle università. Ha concluso l’editore Florindo Rubbettino che ricordato che l’impegno per una società aperta, richiamando il filone del pensiero liberale che è stato negli anni promosso dalla propria casa editrice, ha bisogno appunto di più intelligence, cioè di reale comprensione degli avvenimenti. Ha poi evidenziato le pubblicazioni sul tema che furono iniziate nel 2002 con il libro di Francesco Cossiga “Abecedario” e proseguite con i volumi del Centro di Documentazione Scientifica dell’Università della Calabria e quelli della Fondazione ICSA, oltre ai recenti volumi di Dario Antiseri e Adriano Soi sul metodo scientifico e di Giancarlo Elia Valori sulla geopolitica. Ha concluso Mario Caligiuri che ha evidenziato l’interesse verso l’iniziativa del Segretario Generale della CRUI  Alberto De Toni ed ha anticipato una serie di presentazioni del volume che avverranno in tutta Italia, mettendo il risalto il ruolo che nella crescita di queste relazioni sta avendo la Scuola di formazione del DIS. All’evento hanno partecipato il senatore Giuseppe Esposito, vice presidente del Copasir, Angelo Tofalo, deputato di 5 Stelle e membro del Copasir, e il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola.

Oltre la scena. Presentata la stagione 2015/2016 del TAU

conferenza stampa stagione TAURENDE(CS)- «Ce l’abbiamo fatta». Esordisce con questa frase Fabio Vincenzi durante la conferenza stampa di presentazione della stagione 2015/2016 del TAU tenutasi questa mattina presso il foyer dell’Auditorium dell’Università della Calabria alla presenza di studenti, docenti e autorità politiche come il sindaco di Rende Marcello Manna e l’assessore Vincenzo Pezzi. Una frase liberatoria, pronunciata con una punta di orgoglio da chi è conscio di essere riuscito a portare a termine, grazie alla collaborazione di un nutrito gruppo, un progetto culturale ad ampio respiro nonostante le esigue risorse economiche dovute alla crisi presente in tutto il Paese. Stagione 2015/2016 ( 2015 in virtù dell’appendice “Viaggio in Italia 2.Film, incontri, visioni.Prima, dopo, con e senza P.P.P.” una ricognizione sul cinema italiano dedicata a Pier Paolo Pasolini  per il quarantesimo anniversario della sua morte) all’insegna di “Oltre la scena”. “Oltre” come la sinergia tra musica, teatro, cinema e fotografia, ma anche “oltre” in virtù di spettacoli, laboratori, seminari e progetti. «Un’attività teatrale gestita e garantita dal gruppo del Dams- afferma Raffaele Perrelli, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici- con una funzione di attività e di ricerca che mira a costruire competenze e a fungere da vicario culturale all’interno di un territorio in cui scarseggiano le alternative». Un investimento coraggioso, un’opportunità ludica e di arricchimento rivolta alla comunità universitaria e  all’intero hinterland cosentino. «Solo la forza di volontà- afferma Roberto De Gaetano, presidente del C.A.M.S- ci ha consentito di costruire una stagione numericamente ridotta ma qualitativamente in linea con quelle passate», una programmazione radicata nel territorio del campus universitario ma dal sapore nazionale e internazionale fatto di esclusive regionali;«un intreccio di didattica e ricerca, la messa in moto di un meccanismo virtuoso tra enti pubblici e Università in modo che si possa compiere quel salto qualitativo che possa aiutare economicamente la Regione come già avviene in Puglia- fa sapere il rettore Gino Mirocle Crisci». «Un teatro- fa sapere Bruno Roberti- che esce dai confini nazionali» con spettacoli di artisti stranieri di prestigio mondiale come Eimuntas Nekrosius e il suo progetto sulla “Divina Commedia” di Dante Alighieri;il connubio tra recitazione e musica con i fratelli Toni e Peppe Servillo-che inaugureranno la stagione con ” La parola canta”e col supporto dei Solis String Quartet canteranno e reciteranno rendendo omaggio alla cultura partenopea- e Stefano Bollani e Valentina Cenni autori e interpreti de “La regina Dada”;le  coproduzioni a cavallo tra teatro e cinema come “Calderon” di Pier Paolo Pasolini con la regia di Francesco Saponaro prodotto da Teatri Uniti e dall’Università della Calabria che dopo l’anteprima al TAU andrà in scena presso il Piccolo di Milano; le rassegne cinematografiche “Viaggio in Italia 2.Prima ,dopo, con e senza Pasolini”, “Cine/Città:l’immaginario urbano nel cinema italiano”,”Passioni italiane . Il melodramma cinematografico italiano” e “Amor” di Shakespeare;la mostra “Cesare Zavattini. Buogiorno Italia” curata da Orio Caldiron e Matilde Ochkofler; il concerto di Alexander Lonquich; laboratori con cineasti italiani come Michelangelo Frammartino e Giovanni Cioni, progetti teatrali e molto altro ancora.Una conferenza dedicata allo spettacolo e alla cultura davvero Unica(l).

Rita Pellicori

Conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Unical

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RENDE(CS)-Si svolgerà giovedì 14 gennaio, alle ore 12:30, la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. La conferenza, che si svolgerà nel foyer dello stesso teatro, sarà aperta dai saluti del Magnifico Rettore, Gino Merocle Crisci, e del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli. Il programma della nuova stagione sarà presentato nel dettaglio dai tre curatori artistici e componenti del Comitato tecnico-scientifico del Centro Arti Musica e Spettacolo, che gestisce il TAU: Roberto De Gaetano (Presidente Cams), Bruno Roberti (docente di cinema) e Fabio Vincenzi (Cts Cams).“Sarà una stagione di nomi importanti – preannuncia De Gaetano – sia per il teatro, che per la musica e il cinema. Una stagione che sarà segnata dall’intreccio, che ormai caratterizza la nostra programmazione, tra spettacoli e laboratori, con figure che stanno segnando profondamente il panorama dello spettacolo in Italia e all’estero. Naturalmente, essendo un teatro che si rivolge al territorio, ma che appartiene all’università, il nostro obiettivo è anche quello di seguire delle precise linee di ricerca. Il programma si muoverà pertanto intorno a queste linee, che stiamo sviluppando nel tempo e che continueremo a seguire e ad alimentare, anche con la presente stagione”.

A San Sosti le verità raccontate dalla Chaouqui

evidenza ChaouquiSAN SOSTI (CS) – E’ arrivata a cavallo di una motocicletta. Francesca Chaouqui, ha percorso a bordo della due ruote, il breve tratto di strada che separa la sua abitazione di San Sosti dal luogo in cui ha convocato la stampa per fornire le sue verità sul caso Vatileaks. Accompagnata dalla mamma, la nonna, il marito Corrado Lanino, altri parenti e la migliore amica, la coetanea che era con lei a Roma nei giorni in cui l’hanno arrestata, e sulle note del brano di Fiorella Mannoia “Io non ho paura”, la pierre indagata per sottrazione e diffusione di carte riservate della Santa Sede è stata accolta dagli applausi dei compaesani. Poi un intervento di oltre un’ora a tratti inframezzato anche dai cronisti che non hanno mancato di porre domande scomode. Ma nessuna rivelazione scottante. Se la Chaouqui è a conoscenza di segreti inconfessabili, questi restano e resteranno tali. Del resto lo dice lei stessa quando afferma che da lei non si saprà  mai nulla delle conversazioni avute con il Papa o degli atti che le sono passati tra le mani. «Non tradirò mai il mio segreto di Stato – dice – anche se mio figlio dovesse nascere in carcere». La Chaouqui parla dei suoi rapporti con monsignor Balda: «Voleva aiutare Papa Francesco quando ha accettato l’incarico come segretario della commissione. La commissione esiste perché è lui che l’ha pensata, ha convinto lui il Papa a crearla per risanare la situazione finanziaria. Ho presentato io Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi a Balda – ha raccontato la Chaouqui aggiungendo che il prelato era rimasto colpito dal giornalista Nuzzi – per il suo coraggio di pubblicare notizie scomode». La consulente ha poi aggiunto: «Balda ha consegnato i documenti a Nuzzi non per distruggere la commissione ma per sostenere che è stata messa in pratica solo una parte della riforma. Non c’è stata alcuna vendetta, nessuna ripicca. La situazione generale era talmente grave da indurre un Papa alle dimissioni. Il mio problema – aggiunge – era aiutare il Santo Padre, non avere un posto in Curia. Quando dovevo scrivere i report della commissione per il Papa, per non rischiare che il contenuto venisse modificato li imparavo amemoria». E sulla sua nomina in Vaticano la pierre chiarisce. «Sono un’esperta in comunicazione. Il mio Chaouqui 1curriculum – dice – era idoneo, e nessun cardinale o intrigo di palazzo ha fatto sì che fossi nominata. Se tornassi indietro, anche se dovessi finire in carcere, riaccetterei senza dubbio l’incarico offertomi perché stavo contribuendo al rinnovamento del Vaticano». E mentre la Chaouqui ribadisce che in caso di condanna non chiederà la grazia al Papa, c’è chi dice che lo farà per lei: Carmela Martucci, consigliera comunale di San Sosti. 

Sulla vicenda del cardinal Bertone, la Chaouqui precisa: «E’ stata fatta una montatura giornalistica sull’attico del cardinale Bertone. Ha sempre avuto grande attenzione all’ospedale del Bambin Gesù e parlare di ruberie da parte sua è davvero eccessivo, le ruberie in Vaticano esistono ma non sono queste».

Infine la Chaouqui chiarisce i motivi che l’hanno spinta a incontrare la stampa proprio a San Sosti: «Non ho mai dimenticato il mio paese. Da qui parte tutto, la mia famiglia, le mie radici e soprattutto la mia fede grazie alla Madonna del Pettoruto. Sono stata accusata di rinnegare la mia terra, ma in realtà, seppur duramente, la mia volontà era di aprire un dibattito e questo mio pensiero, espresso in una lettera al Corriere della Sera dopo la morte di Fabiana Luzzi». La Chaouqui si riferisce alla nota che diffuse all’indomani dell’assassinio della sedicenne bruciata viva dal fidanzato nel 2013 a Corigliano Calabro. «Il contenuto di quella lettera è stato frainteso ed etichettato come volontà di non amare la mia terra. Questo era un punto che volevo chiarire: amo la mia terra e qui in futuro tornerò a vivere».

Cosenza, le luminarie accendono lo scontro politico. Occhiuto se la prende col senatore Morra

LuminarieCOSENZA – Punta il dito contro il senatore Nicola Morra. il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto non ha dubbi: «C’è qualcuno che fa macchinazioni e ritengo che sia il senatore Morra, tra l’altro lo conoscevo e pensavo fosse una persona sensata e di cultura». L’inquilino di palazzo dei Bruzi lo ha detto a chiare lettere nel corso di una conferenza stampa organizzata a tempo di record dopo il servizio sui costi delle luminarie e sulle presunte irregolarità su cui indagano la Procura e le fiamme gialle, andato in onda nel tg1 delle 20 di domenica sera. Mario Occhiuto se la prende con il senatore del Movimento 5 Stelle: «Non sono complottista e rispondo alle polemiche con argomentazioni, non mi piace la politica parolaia che si richiama a complotti ma in questo caso devo denunciare quanto accaduto», ha affermato Occhiuto ricordando un precedente tentativo da parte di alcuni esponenti del centrosinistra di pubblicare notizie su di lui nella campagna elettorale del 2011. Occhiuto poi ha fatto un paragone con le altre amministrazioni: «Hanno speso molto più di noi per una sola serata mentre a noi vengono contestate le spese di più anni. Non accetto che tale notizia arrivi su Raiuno perché non hanno parlato del concerto di Capodanno». Il Luminarie 2primo cittadino snocciola dati, mostra documenti supportato dal vicesindaco Luciano Vigna, dallo staff dell’ufficio stampa e con il sostegno di assessori, consiglieri e suoi sostenitori presenti in una affollata sala degli Stemmi della Provincia. Occhiuto mostra le interdittive antimafia per alcune cooperative, delibere in cui fa vedere quanto spendono le altre città italiane per le feste natalizie. «Queste cose – aggiunge Occhiuto – sono dati inconfutabili: la riduzione degli affidamenti diretti e non solo. Su piazza Bilotti e per il cimitero abbiamo chiesto i componenti delle commissioni per i bandi di gara. Abbiamo otto milioni in meno per la spesa corrente. Le singole procedure di gara sono fatte dagli uffici in assoluta trasparenza». Risparmio e trasparenza sono i concetti ribaditi da Occhiuto: «Potevamo anche far venire i Negramaro ma non volevamo spendere tanto per un concerto». E poi va oltre: «Le denunce ci sono e ci mancherebbe. Ma le strumentalizzazioni non mi piacciono. So che dietro c’è Morra. Ovviamente se c’è una denuncia di un parlamentare è ovvio che devono esserci degli accertamenti. Come è accaduto per Piazza Bilotti. Possono indagare e non troveranno nulla, anche con centomila denunce».

Conferenza stampa di Francesca Chaoqui a San Sosti

Francesca ChaoquiROMA – Il piccolo centro di San Sosti, nel cosentino, sarà teatro di una conferenza stampa che, con ogni probabilità, attirerà le testate di mezzo mondo. A convocare l’incontro con i giornalisti è Francesca Immacolata Chouqui, la donna originaria del piccolo centro finita nell’inchiesta Vatileaks. E’ stata la stessa Chaoqui a rendere nota la data della conferenza stampa, in programma giovedì 7 gennaio, e che, secondo quanto riporta la Chaoqui in un post su facebook,  «avrà lo scopo di fare il punto sul processo Vatileaks, svelare molti particolari inediti del caso, comprese le ragioni secondo le quali l’imputata sostiene che l’esito sarà di una condanna, raccontare il motivo per cui ha scelto di scontare la pena senza chiedere la grazia e le ragioni secondo cui ha rinunciato ad ogni mezzo d’appello».

Indagini geologiche sulla sepoltura di Alarico.Conferenza stampa sulle sponde del fiume Busento

alarico1COSENZA(CS)-È entrato oggi nel vivo il progetto per gli scavi di Alarico, fortemente voluto dal Presidente della Provincia e Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Si procede per fasi: la ricerca è partita da dati e informazioni di carattere storico associabili ad ambiti geografici localizzabili. Si è poi proceduto ad attività di telerilevamento su immagini tele-rilevate multi spettrali ad alta risoluzione geometrica. Oggi, invece, alla confluenza dei fiumi Crati e Busento, alla presenza della stampa, si è passati alle prospezioni geo-tomografiche elettriche e ai rilievi fotografici con l’utilizzo dei droni. Da queste indagini verranno acquisiti dati che, successivamente elaborati con apposito software, consentiranno di ricostruire la struttura geologica del sottosuolo  con le eventuali strutture antropiche sepolte e inglobate in essa che saranno visibili come anomalie con relativa geometria. L’anomalia eventualmente riscontrata si confronterà con la geometria attesa della camera sepolcrale di Alarico.“Queste attività di ricerche – ha spiegato il presidente Occhiuto – sono possibili grazie alle nuove strumentazioni a nostra disposizione, che indagano il sottosuolo con grande precisione e in modo non invasivo, grazie alle onde elettromagnetiche”.“Sono molto fiducioso – ha dichiarato ancora Occhiuto – sul fatto che la sepoltura e il tesoro di Alarico possano essere ritrovati. Che poi questa sia anche un’operazione di marketing territoriale, non l’ho mai negato, ma essa nasce da un fatto storico concreto e non vedo perchè non debba essere valorizzato, per la crescita e lo sviluppo turistico di Cosenza e di tutto il territorio provinciale”.I rilievi, infatti, non si concentreranno solo nella città di Cosenza, ma anche in alcuni comuni vicini, quali Mendicino e Carolei, seguendo le tracce dei fatti storici documentati. Questa mattina, ad essere indagata, è stata l’area della confluenza dei fiumi Busento e Crati, grazie anche ai rilievi di un drone dotato di una fotocamera ad alta risoluzione geometrica per acquisire immagini, video e per rilevare la morfologia dell’area con definizione spaziale ottimale.La campagna di prospezioni geofisiche di dettaglio saranno realizzate su diverse aree. Dette prospezioni geofisiche sono in grado di rilevare, nel sottosuolo, anomalie e geometrie dei corpi sepolti, mediante l’invio di microonde con il geo-radar e di corrente elettrica con il geo-resistivimentro; nonché per mezzo della misura dell’intensità del campo magnetico locale con l’utilizzo del geo-magnetometro.Nella fase successiva saranno quindi considerate solo quelle prospezioni  che hanno rilevato anomalie significative compatibili con la geometria presunta della camera sepolcrale di Alarico  .Ad occuparsi della Geoarcheologia nella  ricerca sono i dottori geologi Amerigo Giuseppe  Rota, Renato Acri e Maurizio Bruno.Le attività di ricerche sulla sepoltura di Alarico continuano e, insieme ad esse, la speranza è di portare la Città di Cosenza al centro dell’interesse storico-archeologico internazionale.

Conferenza del Sindaco Palermo: Il punto sul Bilancio di “Radicamenti”

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Antonio Palermo

MENDICINO – Venerdì prossimo, alle ore 12 nella stanza del primo cittadino in municipio, è annunciata la conferenza stampa di Antonio Palermo. Il sindaco ha deciso di rendere note le cifre, quindi entrate spese sponsor e altro, sul Festival Radicamenti che ha avuto luogo nelle Serre cosentine nelle settimane scorse. Raccogliendo, tra l’altro, ottimi risultato di pubblico e critica. Tra tutti: gli spettacoli di Paola Turci su monte Cocuzzo; Giobbe Covatta in anfiteatro e tantissimi altri artisti che si sono esibiti nella piazza del paese. Tra reading  e convegni, la seta ed il turismo ad esempio, che hanno cercato di far diventare per una settimana Mendicino al centro dell’area urbana. Palermo vuole rilanciare adesso. Con dati e numeri certi da poter esibire e discutere. Soprattutto alla luce del fatto che proprio Radicamenti – notizia ufficiale  – è tra i pochissimi comuni del cosentino ( 23 in tutta la Calabria) che nonostante la “giovane età”, sia riuscito ad ottenere lustro e visibilità avendo diritto al Bando pubblico ed entrando così, di diritto, nei festival che anche la regione Calabria ha deciso di promuovere. Purtroppo festival di più lunga tradizione (Invasioni, Settembre rendese, Leoncavallo, Serre e altri) non sono in graduatoria  e ciò deve far riflettere. Anche di questo,in regime di totale trasparenza amministrativa, Antonio Palermo discuterà con la stampa. All’incontro sono invitati i cittadini tutti e chiunque voglia sapere quanti soldi sono stati spesi ad esempio per gli spettacoli musicali che Radicamenti ha offerto.