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“Buone feste cosentine”: domani è la volta della cultura musicale africana con il maestro Moussa Ndao

il percussionista moussa ndaoCOSENZA – Domenica 13 dicembre, nell’ambito del programma “Buone feste cosentine”, tradizionali eventi natalizi promossi dall’Amministrazione comunale e, in particolare, dall’assessorato al turismo, eventi e marketing guidato da Rosaria Succurro, sarà protagonista la cultura musicale africana. In piazza Kennedy, a partire dalle 18,00, infatti, si esibirà il percussionista africano Moussa Ndao, nativo di Abdjan in Costa d’Avorio, protagonista dello spettacolo “Africa Djembefolalou”. L’idea dello spettacolo è nata dall’incontro tra il maestro Moussa Ndao e alcuni giovani cosentini, con l’intento comune di far conoscere in tutta la Calabria la cultura musicale africana. Del resto, lo stesso Ndao, trasferitosi a Cosenza, ha istituito Laboratori di Percussioni e Danze Africane e non ha mancato di partecipare a spettacoli e festival dedicati al continente africano, sia in Italia che all’estero. Pertanto, lo spettacolo, che vedrà interagire il musicista ivoriano e i suoi allievi, vedrà l’utilizzo di diversi strumenti tradizionali africani, come il Djembe, il Tamà e il Doum Doum.

Gli altri appuntamenti domenicali di “Buone feste cosentine” vedono la celebrazione di un doppio omaggio al sommo poeta Dante Alighieri, a 750 anni dalla sua nascita. Nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, alle 20,30, l’associazione culturale “Cosenza Autentica” propone il concerto gratuito “Poesia e Musica: cantate del barocco italiano”, mentre, fino al 18 dicembre, a cura della medesima associazione, in collaborazione con “Mystica Calabria”, continua la collettiva d’arte contemporanea di opere di 21 artisti calabresi ispirate alla Divina Commedia, “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, nell’ambito del progetto artistico “Una Cosenza D’anteporre” di Giulio Melicchio. Ancora in omaggio al poeta fiorentino, domenica al Chiostro di San Domenico c’è la mostra “Luoghi e personaggi della Divina Commedia nei dipinti di Mariateresa Aiello”, promossa dal Comitato “Dante Alighieri” di Cosenza, comprendente 19 dipinti dell’artista cosentina. Alle ore 18,30, dello stesso giorno, invece, presso la sala Salfi della Biblioteca Civica per la rassegna cinematografica, verrà proiettato il lungometraggio “Stoker”.

Il programma di “Buone feste cosentine” non dimentica i più piccoli: domenica 13 (dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00) al Villaggio degli Elfi nella Villa Vecchia ci sarà l’iniziativa “Biscottando il Natale – Il dolce Natale dei bambini” e, alle ore 18,00, al Teatro Morelli, per la rassegna “Famiglie a Teatro”, la rappresentazione della fiaba “La bella addormentata nel bosco”, a cura della compagnia teatrale “Florian Metateatro”.

Il successivo lunedì 14 dicembre, alle ore 16,30 nella Chiesa di San Domenico, a cura del Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia” la lectio magistralis del professor Mario Bozzo, Presidente della Fondazione Carical, sugli inni sacri del Manzoni. A seguire, il Concerto di Natale per organo a cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”. L’interesse musicale prevale anche al Teatro Rendano dove, alle ore 17,00, ci sarà il concerto del pianista Francesco Perri. L’ultimo appuntamento musicale è, invece, previsto per le 18,00 in Piazza Kennedy, con i Trio Swing.

Alle ore 17,30 di lunedì 14 dicembre, presso il Santuario del SS. Crocifisso è in programma l’apertura della Porta Santa, che darà avvio al Giubileo della Misericordia.

 

“Sarto per signora” al Grandinetti di Lamezia nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu”

DSC_0955LAMEZIA TERME – Sabato 5 dicembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme è andata in scena la commedia “Sarto per signora” nell’ambito della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”. A portare in scena la scoppiettante pièce di Georges Feydeau, commedia da belle époque che riscosse grande successo alla fine dell’Ottocento, la compagnia partenopea “Quelli del cactus”, con la regia di Michele Vitale.

L’opera teatrale racconta del “farfallone” dottor Moulineaux che, per nascondere alla moglie Yvonne della sua scappatella con Susanna, moglie del suo paziente, il signor Aubin, affitta un appartamento da un altro suo paziente, il signor Bassinet. Un appartamento che, come si evince anche dal titolo della pièce, era l’atelier di una sarta per cui, per salvare l’apparenza di fronte alla moglie, il dottor Moulineaux, per una serie di equivoci, diventa un famoso sarto per signore. Tra clienti pretenziose e amanti, la vita del DSC_0513farfallone si complica ma, un finale a sorpresa, gli consente di riappacificarsi con la moglie.

Quest’intreccio fatto di malizie amorose e malintesi, insieme a un brillante cast, ha intrattenuto il pubblico lametino per due ore di divertente intrattenimento. Del resto, questa commedia è stata la prima opera ad inaugurare la serie di spettacoli comici del nuovo cartellone della rassegna teatrale “Vacantiandu”, allestita dai direttori artistici Nicola Morelli, Sasà Palumbo e Walter Vasta, che quest’anno, quindi, prevederà spettacoli di prosa, di vernacolo calabrese, comici ed eventi solidali.

 

Al CRAC di Lamezia arte contemporanea e musica live

LAMEZIA TERME (CS) – Il CRAC (Centro di Ricerca per le Arti Contemporanee) a Lamezia Terme,MAIOLE - DE SENSI un’ex scuola di informatica restaurata, e il Teatro Grandinetti sono le location della prima edizione di “A Burning Autumn Under The Souther Sky”. Si tratta della prima rassegna ufficialmente organizzata dalla struttura che, tra ottobre 2015 e gennaio 2016, permetterà ad artisti nazionali e internazionali provenienti dai più diversi ambiti artistici di incontrarsi nella cornice del polo lametino. Dalla visual art alla performing art, fino alla danza, al teatro di ricerca e ai live show musicali: un coacervo di esperienze che mostrino, a più livelli, le suggestioni dell’arte contemporanea. Il CRAC, va ricordato, grazie a un bando di finanziamento per start up, ha iniziato le sue attività già da quest’estate con FRAC (Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee) nel borfo di Aieta, nella provincia cosentina.
Il prossimo 11 dicembre è prevista, nell’ambito della rassegna, la Solo Exibition di Pasquale De Sensi, i cui procedimenti artistici non sono estranei a quelli del collage punk e dadaista. Un senso di spaesamento pervade tutta la sua arte, tale da permettere di accostarlo ai pittori metafisici, fermo restando che il suo lavoro, pur frutto di una riflessione sul mezzo e sulle ragioni del suo operare, è privo di quell’intellettualismo proprio dei suoi predecessori. La sua non è un’arte che sciocca o destabilizza ma, piuttosto, trasmette una gioiosa tensione alla bellezza: i volti seminascosti, le maschere antigas, i simboli sparsi si erge a rappresentare una sorta di “piacere” che l’artista nutre nel distendere le immagini del processo creativo. Ad accompagnare quest’esposizione, Maiole, classe ’95, polistrumentista casertano. Dallo studio della musica classica, appena bambino, è poi passato alla passione per la disco e l’elettronica, senza tralasciare un’esperienza nei gruppi punk. Il suo, con linee di basso funky e synth che producono melodie ricercate, è un live dal forte impatto sonoro, caratterizzato dal ricorso a chitarre, sintetizzatori e percussioni.

Secondo appuntamento de “Le Colline del Jazz” con gli Jazzed Up Quartet

Colline del Jazz 23 luglio (1)ROSSANO (CS) – Venerdì 31 luglio alle ore 21, alla Masseria Mazzei Le Colline del Gelso di Rossano, riprenderà la rassegna jazz con il secondo appuntamento de “Le Colline del Jazz”. I protagonisti della serata saranno gli Jazzed Up Quartet, gruppo di musicisti romani dalla solida esperienza jazzistica con la vocalist, Sara Schettini.
Il gruppo è composto da Giorgio Cuscito al sax; Ferdy Coppola, membro della Swing Valley Band; Stefano Colasanti al basso, insegnante presso la scuola romana centro ottava e membro del Cantaloupe Quartet; Quintino Protopapa al piano, arrangiatore con intensa attività live alle spalle. Un viaggio che tocca diversi stili jazz. Anche con questa seconda serata “Le Colline del Jazz” si propone il fine ambizioso di creare un evento multiforme, capace di unire musica, arte, storia e cultura locale, fondendo insieme i brani della scaletta musicale con le cene studiate all’insegna delle pietanze, con prodotti biologici e a km zero, e la degustazione dei vini della migliore tradizione, offerti dalla cantina Spadafora. «In queste serate – spiega la famiglia Mazzei, organizzatrice e promotrice delle Colline del Jazz – si celebra l’incontro tra più generazioni a ricordare come il jazz rimanga una disciplina tramandata attraverso l’esperienza diretta, l’ascolto e lo scambio, una musica intellettuale, spirituale e romantica il cui scopo è quello di arrivare al cuore e far pensare». Altra novità della serata sarà una mostra di quadri dell’Associazione Amici dell’arte.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Masseria Mazzei “Le Colline del Gelso”
Telefono: 335.5366452 – 338.4289504 – 0983.569136
Email: info@masseriamazzei.it Sito internet: www.lecollinedeljazz.it

Niccolò Fabi a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Alle 21:00 dello scorso sabato, al palazzo Gagliardi di Vibo Valentia, si è tenuto un concerto del cantautore italiano Niccolò Fabi, ennesimo evento organizzato in occasione del Tropea Festival leggere & Scrivere 2013.
Inserito nella sezione “Carta Canta” – una delle tre in cui è suddiviso il festival – l’evento è stato presentato da Ezio Guaitamacchi, già scrittore e giornalista nonché autore per la RAI e per Mediaset. Per circa un’ora e mezza, il numeroso pubblico è stato allietato dall’esecuzione di brani dello stesso Fabi, inframmezzati da interventi e commenti di Guaitamacchi che ha instaurato col cantautore un dialogo piacevole e interessante.
Tra gli altri temi, si è parlato della complessità della situazione contemporanea, che porta il musicista alla necessità di farsi conoscere soprattutto attraverso il contatto diretto col pubblico e non più semplicemente attraverso i dischi. Ormai inserita nel contesto di commercializzazione culturale, la musica non si diffonde più attraverso la mera distribuzione ma deve essere connessa ai nuovi mezzi telematici. “Badando bene, però,” ha detto Fabi, “a non prestare più attenzione al mezzo che alla sostanza”, puntando troppo sulla questione di marketing e troppo poco sulla qualità della proposta artistica.
Dopo aver concluso il concerto con l’esecuzione di “Lontano da me” e “Offeso”, il cantautore si è poi trattenuto nelle sale del palazzo Gagliardi per parlare con i presenti e per rispondere a domande e curiosità.
Interrogato sul suo rapporto col pubblico e con la situazione culturale calabrese, Fabi ci ha risposto che “ogni parte dell’Italia ha le sue particolarità – il che è un bene, perché la diversità è ricchezza – e il Sud si caratterizza senz’altro per la sua maggiore confidenza sentimentale”. Un “valore aggiunto”, sul quale Fabi – cui abbiamo chiesto se il rapporto col sentimento debba essere un punto di forza per gli emergenti meridionali – sostiene che si dovrebbe puntare, ma con moderazione; si devono riconoscere le proprie qualità, ma anche saperle applicare, perché “l’integrazione possa servire per migliorare, e non per diffondere difetti”.

Francesco Corigliano

Aladino, liberamente tratto da “Le mille e una notte”

Cosenza – Domenica 14 ottobre alle 18,00 al Teatro Morelli va in scena Aladino.

Aladino e Jasmine sono due bambini dei nostri giorni, ad entrambi manca qualcosa. Aladino non vuole andare a scuola perché i compagni lo prendono in giro e non hanno fiducia in lui. Jasmine si sente grande e non sopporta di essere considerata una bambina dalle persone che le vogliono bene, così butta via le bambole che le hanno regalato per il suo compleanno, insieme con una strana lampada della quale non sa che cosa fare. Sarà proprio quest’oggetto

misterioso a provocare il pirotecnico incontro fra i due: Aladino la trova, Jasmine la rivuole indietro. In realtà, è una lampada fatata, basta strofinarla e ne viene fuori un Genio pronto a soddisfare i desideri di chi la possiede. Ma ecco che all’improvviso, dopo un lungo viaggio attraverso paesi lontani, arriva il terribile mago Jaffar, deciso ad impossessarsi della lampada ad ogni costo.

Aladino e Jasmine riescono, insieme, a sconfiggere Jaffar e, a quel punto, il Genio della lampada chiede loro di esprimere tre desideri da esaudire ma… lasciamo che gli spettatori scoprano da soli il finale della storia.

Uno spettacolo pervaso da semplice poesia, che riesce ad evocare l’incanto della Mille e una notte e, al tempo stesso, si rivela di grande impatto pedagogico. Soltanto attraverso la relazione e l’amicizia è possibile crescere, acquistare fiducia in se stessi e capire ciò che veramente conta nella vita.

Di e con Delia De Marco, Giulio Ferretto, Luigi Tagliente

scene Pancrazio Leonardo De Padova

regia Sandra Novellino.

“Sapori d’autunno”: il programma di sabato 6 ottobre della Sagra dell’uva e del vino

Cosenza – Tra i motivi dominanti di “Sapori d’autunno”, XXXII edizione della sagra dell’uva e del vino Donnici doc , oltre al ripristino della centralità dell’importantissima risorsa del territorio ed alla promozione delle eccellenze enogastronomiche che è in grado di esprimere, c’è anche il recupero delle tradizioni legate alla storia del borgo cosentino.

Prova ne è anche il programma di domani, sabato 6 ottobre, che comincerà, alle ore 15,00, proprio con i Giochi delle Contrade che vedranno impegnati i donnicesi residenti nelle sei contrade del borgo.

Alle 18,00 l’apertura degli stands enogastronomici.

Alle 21,30 spazio alla musica in Piazza S.Maria, con i concerti dei “Macadam” e, alle 22,30, del gruppo “Invece”.

Sempre per la sezione musicale in Piazza Penninello, alle ore 22,00, concerto dei TAKABUM, mentre, con inizio alle 21,30, in Piazzetta, Acoustic Mk Live presenta “Unplugged rock night”. In Largo della Fontana, alle 21,00, esibizione di Sirius.

I “Sapori d’autunno” saranno accompagnati non solo da momenti musicali, ma anche da performances teatrali.

Per chi preferisce il teatro, infatti, il programma prevede in Corso Campanile, a partire dalle ore 21,00, le esibizioni di artisti di strada, a cura di Radio Ciroma e dell’Associazione “Filo di Sophia”. In Piazza Penninello, alle ore 21,00, l
Sempre domani, sabato 6 ottobre, nella sua seconda giornata, il programma di “Sapori d’autunno” prevede la possibilità di visite guidate alle cantine dei produttori vinicoli del Donnici doc, a bordo del bus “ScopriCosenza”, con partenza da Piazza dei Bruzi, alle ore 17,30.’Associazione teatrale “Donnicinscena” metterà in scena il testo in lingua dialettale “A Ciarra nova”. Il programma teatrale di sabato 6 ottobre sarà chiuso da “Spoon River, Goodbye”, in scena alle ore 22,30 in vicolo Teatro.

Si ricorda, inoltre, che per raggiungere Donnici e i luoghi della XXXII Sagra dell’uva e del vino “Sapori d’autunno” funzionerà un servizio di navette dell’Amaco.

In allegato i  percorsi e gli orari delle tre navette.

orari navetta Cosenza-Donnici

Eric Daniel da il via alla “cinque giorni jazzista” del Lungofiume

Cosenza, 12 LUG 2012, E’ stata l’esibizione del flautista e sassofonista americano Eric Daniel, ha dare il via al sodalizio tra due dei più attesi eventi estivi della provincia di Cosenza, il Peperoncino Jazz e le Invasioni, che quest’anno animano il lungofiume della città bruzia.
Patrocinato dall’Ambasciata degli stati uniti d’America, questo è il primo appuntamento di una intensa “cinque giorni” all’insegna del ritmo jazz.
Accompagnato da un quartetto di musicisti italiani che vede al piano il calabrese Umberto Napolitano, considerato il miglior pianista jazz, alla batteria Vincenzo Gallo e al contrabbasso Sasà Calabrese, Eric Daniel – che ha collaborato tra gli altri con Zucchero, Eduardo De Crescenzo, Gigi D’Alessio – ormai più italiano che americano, regala ai presenti due ore di virtuosismi ed improvvisazioni tipiche del miglior jazz passando da brani tratti dal suo ultimo album “Old Sax, Nu Soul” a incursioni nel jazz classico e nella fusion. Momenti di grande pathos e di empatia col pubblico sono le intepretazioni di “Sicily” di Chick Corea,resa popolare qualche anno fa anche da Pino Daniele, “Spain” sempre di Chick Corea e interpretata anche da Al Jarreau, “Caravan” di Duke Ellington, “The Chicken di Jaco Pastorius e il finale con una intensissima “Summertime” di Gershwin con cui Daniel saluta i presenti.

Il maestro Antonio Sciacca ricevuto a Palazzo dei Bruzi

Cosenza, 12 LUG 2012 – Accompagnato da Dora Marano e da Emilio Vommaro, della Galleria d’arte Marano di Cosenza, il maestro Antonio Sciacca è stato ricevuto a Palazzo dei Bruzi dal sindaco Mario Occhiuto nell’ambito di una serie di incontri che vedono il primo cittadino impegnato nella valorizzazione delle attività culturali promosse sul territorio.
“Sono onorato di constatare quante iniziative private di spessore, legate all’arte, siano fruibili in città – ha dichiarato Occhiuto – E’ gratificante che l’interesse dell’amministrazione nel proporre un’ampia e variegata offerta culturale sia supportato da impulsi collaterali provenienti da idee e progetti degli appassionati del settore. Coltivare il bello delle produzioni artistiche significa concedere ai cittadini momenti di più vasto respiro intellettuale, possibilità di aperture che portano a viaggiare senza spostarsi, arricchimenti interiori che rendono liberi e formano la consapevolezza di sé”.
Il sindaco Occhiuto si è congratulato con il maestro Sciacca e con i rappresentanti della Galleria d’arte Marano, spazio che ne ospita spesso i lavori, ripromettendosi di instaurare al più presto una fruttuosa collaborazione che culminerà nell’allestimento di una mostra istituzionale dedicata proprio alle sinuose immagini pittoriche del maestro siciliano.
Delle opere del maestro Antonio Sciacca, della suo stile di ispirazione fiamminga e nordica (sebbene costui sia si origine siciliana), hanno scritto, fra gli altri, Achille Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi e Pierre Restany.

Daniel Buren ospite alla settima edizione di “Intersezioni”

Catanzaro, 12 lug 2012 – Costruire sulle vestigia: impermanenze. Opere in situ (Construire sur des vestiges, d’un éphémère à l’autre. Travaux in situ) è il titolo dell’evento espositivo che sarà inaugurato venerdì 27 luglio alle ore 19,30 per rimanere aperto sino al 14 ottobre 2012 al Parco Archeologico di Scolacium. Protagonista, Daniel Buren che approda con cinque grosse installazioni all’attesa rassegna estiva “Intersezioni 2012”, giunta quest’anno alla settima edizione. Il progetto coinvolge anche il museo MARCA di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del MARCA.
Intersezioni 2012 è organizzato dalla Provincia di Catanzaro con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura e di Sensi Contemporanei – Ministero dello Sviluppo Economico.
La mostra coinvolge i centri nevralgici del Parco con una serie d’interventi concepiti specificatamente per la Basilica, il Foro, il Teatro romano e l’uliveto. La Basilica viene illuminata da vetrate in plexiglas rosse e blu che la riportano ad un immaginario utopico in un’alternanza magica e imprevedibile di luci e ombre. “Per me il colore è pensiero puro, dunque totalmente indicibile. Tanto astratto quanto una formula matematica o un concetto filosofico”, ha scritto Buren. Il Foro, invece, è oggetto di una fantastica ricostruzione dove Buren reinventa un colonnato formato da 53 elementi in legno partendo dai frammenti esistenti. In questo caso il luogo dell’archeologia appare come l’elemento ispiratore di un progetto architettonico che sfida il tempo e lo spazio. Di natura del tutto eccezionale è, poi, lo spettacolare intervento ideato per il Teatro dove Buren ha concepito una struttura specchiante di oltre 30 metri di lunghezza e di oltre tre metri d’altezza che, collocata al centro, permette di raddoppiare l’immagine dell’antica costruzione sviluppando un contesto visivo del tutto straniante dove la percezione del luogo subisce una progressiva trasformazione riflettendo e nello stesso tempo occultando lo spazio. Ci si trova di fronte all’impermanenza dello sguardo che assorbe i dati di una realtà virtuale.
Buren, poi, è apparso particolarmente affascinato dall’uliveto che circonda il Parco creando una perfetta integrazione con i luoghi della storia e, per quest’occasione, ha progettato un’installazione di oltre 20 elementi che abbraccia gli ulivi evidenziandone le caratteristiche e la peculiarità nel suggestivo ambiente del Parco di Scolacium. Come afferma Buren: “Le mie installazioni permettono sia d’accentuare le linee di forza già esistenti all’interno del Parco, riempire dei vuoti, come nel caso della Basilica, replicare forme geometriche semplici, disegnare delle linee nello spazio, rilevare le altezze, come nel caso del Teatro, o ancora, rintracciare delle colonne che non sono mai esistite, come avviene nel Foro.”
Un dialogo con il passato, dunque, che trova nell’opera di Buren un nuovo e imprevedibile spazio visivo.
A tutto ciò si aggiunge un’altra installazione concepita specificatamente per il Parco, Cabane éclatée aux 4 couleurs: travail in situ, di 4x4x4 metri. Si tratta di un nuovo lavoro basato sulla relazione spazio-colore che fa parte della serie Cabane éclatée iniziata nel 1975. Sono strutture esplose al loro interno che si aprono al vuoto e assorbono il luogo che le circonda condividendone l’esistenza. Le Cabane non sono né un oggetto né un decoro, ma un luogo fruibile e abitabile che ogni volta consente una nuova verifica. Proprio questo concetto di luogo connesso appare il punto di riferimento dell’esposizione al MARCA dove viene proposta La cabane éclatée aux plexiglas colorés et transparents: travail situé che in questo caso entra in relazione con lo spazio chiuso sviluppando un nuovo approdo visivo dove il museo diventa parte dell’opera.
La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese edito da Silvana Editoriale con testi di Maria Grazia Aisa, Daniel Buren, Bruno Corà, Alberto Fiz e Hans-Ulrich Obrist.