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Oliverio, la Ryanair continuerà a puntare sugli scali calabresi

CATANZARO – “L’incontro che si è svolto oggi presso il Ministero dei Trasporti tra il ministro Graziano Delrio, i rappresentanti di Ryanair ed il Presidente della Conferenza delle Regioni, Riccardo Bonaccini, a cui era stato dato mandato, nelle settimane scorse, da alcuni Presidenti di Regione interessate dalla presenza di aeroporti minori come la Calabria, è stato positivo ed ha evidenziato il ruolo e l’importanza degli aeroporti minori ed insulari per lo sviluppo del Paese”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione, Mario Oliverio. “Il ministro Delrio – prosegue il Presidente della Giunta regionale – ha confermato l’impegno a rivedere l’aumento delle tasse addizionali sui biglietti aerei varato a fine anno con l’obiettivo di ridurre al minimo gli effetti ed a rivisitare le Linee-Guida relative agli accordi di incentivazione tra linee aeree ed aeroporti. I rappresentanti di Ryanair hanno apprezzato l’impostazione del ministro Delrio ed hanno confermato che le modifiche annunciate consentiranno una diversa valutazione degli investimenti negli aeroporti minori. A breve – conclude Oliverio – sarà stilato un calendario di lavoro per affrontare i temi messi sul tappeto con un ruolo attivo della Conferenza delle Regioni. Va evidenziato -è detto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – che la compagnia aerea Ryanair, che opera nell’aeroporto di Crotone, era direttamente e particolarmente interessata alla decisione odierna”.

Nuova Area Vasta, approvato il regolamento per il funzionamento del nuovo organismo

Catanzaro ( Cz) – L’assemblea dei sindaci della Provincia di Catanzaro ha il suo regolamento per il funzionamento dell’importante organismo della nuova Area Vasta. L’atto formale destinato a disciplinare uno dei tre fondamentali organi di direzione politica previsti nello Statuto del nuovo intermedio (votato all’unanimità lo scorso anno) è stato approvato questa mattina all’unanimità dei presenti (46 i Comuni rappresentati) con la sola astensione dei Comuni di Centrache e Montauro. L’assemblea dei sindaci, convocata e guidata dal presidente della Provincia Enzo Bruno, prima dell’esame della bozza di regolamento per il funzionamento dell’assemblea, ha ascoltato il vice presidente della Giunta Regionale, prof. Antonio Viscomi, che ha informato i presenti in merito alla  proposta di legge regionale n.28/10, di cui si sta occupando la prima commissione consiliare regionale ed avente ad oggetto “Disposizioni di riordino delle funzioni amministrative regionali, di Area vasta e città metropolitane, in attuazione della legge 56/2014”. “La legge Delrio, di riforma del sistema delle autonomie locali, ha imposto un radicale stravolgimento dell’intero assetto degli enti provinciali ridefinendone la fisionomia in termini di Area vasta – ha esordito il presidente Bruno -. L’immediata approvazione del nuovo Statuto dell’Ente, che nei suoi primi articoli stabilisce l’identificazione dell’Area Vasta con gli 80 Comuni già ricadenti nel territorio della vecchia provincia, fermo restando che la legge regionale in itinere potrebbe prevedere un ampliamento di tale area) ha costituito la prima significativa tappa di una delicata transazione resa continuamente complessa dalla legislazione successiva. La Provincia di Catanzaro – evidenzia Bruno – ha sempre e  comunque recepito con prontezza le linee guida imposte dalla vigente normativa, con l’obiettivo di portare a compimento in tempi brevi il passaggio da Provincia ad Area Vasta, anche attraverso il coinvolgimento costante di tutti gli attori, comprese le organizzazioni sindacali. Così oggi, la Provincia di Catanzaro può ritenersi molto avanti nel processo di globale riassetto dell’Ente intermedio, pronta ad avere un dialogo strutturato con la Regione e con il bacino d’utenza dei Comuni. Si avvierà quindi un processo di riforma caratterizzato da una nuova forma di regionalismo”.
Il presidente Bruno, infatti, ha ricordato che alla luce delle nuove disposizioni del legislatore, le Regioni dovranno occuparsi delle competenze sancite dalla Costituzione, più specificatamente controllo, legislazione e programmazione, mentre all’Area Vasta e ai Comuni spetteranno compiti di gestione. “Si avvierà quindi un processo di riforma – dice ancora Bruno – caratterizzato da una nuova forma di regionalismo”. La prima fase del processo risulta ormai compiuta: con deliberazione unanime dell’assemblea dei sindaci del 28 aprile 2015 è stato approvato il nuovo Statuto dell’Ente; con deliberazione del presidente n.188 del luglio 2015, è stato individuato il personale per lo svolgimento delle funzioni fondamentali della Provincia e successivamente – con deliberazione del presidente n.318 del 21 dicembre 2015 – è stata ridisegnata la nuova macrostruttura dell’Ente con una globale rideterminazione dei Settori e dei servizi. Nel nuovo assetto organizzativo è stato anche previsto un servizio di assistenza amministrativa ai Comuni proprio allo scopo di agevolare il passaggio dalla vecchia Provincia al Nuovo Ente di Area Vasta, ponendo le basi concrete per il rafforzamento e la valorizzazione delle funzioni di supporto e assistenza al Comuni (attraverso, esempio, la Stazione unica appaltante dell’Area vasta. E’ già stato avviato l’iter per l’effettiva, globale attuazione delle funzioni fondamentali previste dalla legge 56/2014, tra cui anche la gestione del ciclo dei rifiuti, i trasporti, la logistica, la rete dell’istruzione e della cultura, la programmazione urbanistica. Il regolamento dell’assemblea dei sindaci, previsto dall’articolo 28 comma 6 dello Statuto della Provincia, porta a compimento la seconda parte di riorganizzazione dell’Ente. “I servizi pubblici locali devono essere affidati agli enti di Area vasta quali enti di coordinamento dei Comuni nella gestione del servizio sul territorio con notevoli risparmi sui costi di gestione del servizio a vantaggio dei cittadini evitando duplicazione o istituzioni di enti inutili – afferma ancora il presidente -. a partire dall’Ato che deve occuparsi della gestione dei rifiuti urbani. Il regolamento dell’assemblea dei sindaci, previsto dall’articolo 28 comma 6 dello Statuto della Provincia, quindi, porta a compimento la seconda parte di riorganizzazione dell’Ente”.“La sfida che abbiamo davanti è quella di costruire la Regione che verrà, quella che guarda ai prossimi vent’anni e non nel breve periodo elettorale – ha detto il vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi -. La nuova geografia amministrativa non dipende solo dall’applicazione della norma ma da come si decide insieme di costruire il sistema degli Enti locali”. Viscomi si è detto “felice di avere la possibilità di parlare ai sindaci dell’Area centrale della Calabria, perché abbiamo l’opportunità di ragionare insieme e prendere in mano la situazione, altrimenti altri ragioneranno al nostro posto. Soprattutto guardando alla necessità di sistemare una realtà insostenibile: gestire 409 comuni di cui la maggior parte sotto i duemila abitanti. In questa prospettiva e all’interno di questa riflessione c’è tutto uno spazio aperto che ruota attorno alle Aree Vaste, un progetto collettivo da costruire tenendo conto che nel futuro il concetto di comunità locale non coinciderà più con quello di amministrazione locale ”. L’invito, all’insegna della “leale collaborazione istituzionale”, quindi, è quello di ragionare sulla realizzazione di Unioni e Fusioni di comune, si mettere in piedi un sistema amministrativo che parte dai sindaci. E l’approvazione del regolamento dell’assemblea dei sindaci, la struttura formale del funzionamento dell’Area Vasta, è un primo passo per affrontare la sfida della costruzione del futuro della regione”. Al dibattito hanno portato il proprio contributo il vice presidente Marziale Battaglia, il consigliere provinciale Emilio Verrengia, il sindaco di Centrache Fernando Sinopoli, di San Pietro a Maida Pietro Putame, di Pentone Michele Merante e di Stalettì, Concetta Stanizzi.  Rinviata alla prossima riunione dell’assemblea dei sindaci la nomina della commissione di garanzia che secondo il comma 3 dell’articolo 29 deve essere composta da quattro sindaci e un consigliere provinciale: sarà la prima commissione, presieduta da Davide Zicchinella, a coinvolgere i rappresentanti degli 80 Comuni per individuare al più presto una proposta largamente condivisa.

Delrio incontra i dipendenti della Provincia di Vibo Valentia

COSENZA – Il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha incontrato a Cosenza i lavoratori della Provincia di Vibo Valentia a margine della visita del Premier Matteo Renzi al Distretto Cyber Security. I lavoratori stamane hanno dato vita ad un’iniziativa di protesta per chiedere il pagamento degli stipendi e garanzie per il loro futuro occupazionale. Nel corso dell’incontro, secondo quanto si è appreso, Delrio ha garantito ai lavoratori la massima attenzione per cercare di trovare una soluzione ai loro problemi. I dipendenti della Provincia di Vibo Valentia, 200 in tutto, sono senza stipendio da sei mesi.

Aeroporto Crotone, Dorina Bianchi incontrerà il ministro Delrio

Dorina BianchiROMA – Un tavolo tecnico con il Ministro Delrio per discutere appositamente dell’aeroporto di Crotone, anche alla luce dell’annuncio di Ryanair di voler chiudere tutti i voli dallo scalo Sant’Anna. Ad annunciarlo il sottosegretario alle attività culturali ed al turismo Dorina Bianchi. “Sarà un’occasione proficua non solo per discutere dell’attuale situazione dell’aeroporto, ma anche per verificare l’opportunità di attrarre nuovi vettori. Nonostante le difficoltà societarie che sta attraversando – spiega il sottosegretario Bianchi – l’aeroporto Sant’Anna nel 2015 è stato il primo in Italia per incremento di passeggeri, registrando un aumento del +445%, grazie proprio all’arrivo della compagnia low cost Ryanair. Una decisione, quella dell’Azienda, che riteniamo inaccettabile, ispirata a scelte squisitamente commerciali nonostante le significative risorse ricevute dalla compagnia aerea in promo-commercializzazione, comunicazione e web marketing di numerose destinazioni turistiche italiane. La maggior parte del costo delle addizioni comunali, che dal primo gennaio sono aumentate nell’ordine di 2,5 euro a passeggero – è bene sottolinearlo – viene versato all’Inps per il sostegno al reddito del personale del trasporto aereo, mentre circa l’1% viene versato ad uno specifico fondo del Ministero degli Interni – Dipartimento Vigili del Fuoco. Nell’incontro con il Ministro Delrio della prossima settimana – conclude il sottosegretario Dorina Bianchi – avvieremo operativamente anche una ricognizione delle risorse attualmente disponibili per la promozione e per la competitività del sistema aeroportuale calabrese, al fine di individuare ulteriori percorsi di rilancio per l’intero sistema”.

Quale futuro per l’attività venatoria in Calabria. Dibattito martedì 12 gennaio

Locandina per il webCOSENZA – Il delicato passaggio delle competenze sull’attività venatoria dalle amministrazioni provinciali alla giunta regionale, rischia di determinare una vacatio normativa che mette a repentaglio il regolare esercizio della caccia in Calabria.  

Se ne discuterà nel corso di una iniziativa organizzata dalla sezione provinciale di Cosenza della Federcaccia, guidata da Francesco Antonio Greco, dal titolo: “L’attività venatoria in Calabria: quale futuro?”.  

Interverranno i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua, Mauro D’Acri, Giuseppe Graziano e Franco Sergio. Saranno inoltre presenti, in rappresentanza di Mario Oliverio, presidente della Giunta regionale, il capo di gabinetto Gaetano Pignanelli e il coordinatore dello staff Franco Iacucci.  Sul tavolo numerose questioni cruciali per i cacciatori calabresi, rimaste irrisolte. 

In particolare, l’attuazione della Legge Delrio e la riallocazione delle funzioni delle Province alle regioni, tra le quali figurano anche i settori di caccia e pesca, determina l’urgenza di adottare le opportune modifiche alla legge regionale 9/96 che disciplina l’attività venatoria in Calabria.

Si discuterà inoltre del rinnovo dei regolamenti per la caccia al cinghiale, alla lepre e alla volpe, dell’istituzione delle zone di ripopolamento e cattura di selvaggina, dell’avvio dei corsi per la formazione delle guardie venatorie, indispensabili per la vigilanza sul territorio. 

Il dibattito sarà ospitato a Castiglione Cosentino martedì prossimo, 12 gennaio, alle ore 16, presso il Piccolo Teatro. Concluderà la manifestazione Gennaro Giuffrè, presidente Regionale Federcaccia. 

Del Rio e Poletti alla riapertura dell’azienda di Goel Bio

oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 1MONASTERACE (RC) – Sette attentati intimidatori in soli sette anni di attività non fermano l’azienda agricola “La Lanterna” del Gruppo Goel Bio che fa capo al consorzio Goel guidato da Vincenzo Linarello. A poco meno di due mesi dall’incendio appiccato ad un trattore,  si riparte in questo luogo sottratto alla ‘ndrangheta e posto davanti al faro di Punto Stilo e a qualche centinaio di metri dalle rovine dell’antica Kaulon magnogreca, dove sono giunti in centinaia anche da fuori regione per manifestare il proprio sostegno alle persone che, con coraggio, portano avanti il loro progetto di lavoro e legalità. Nutrita la presenza istituzionale. A rappresentare il Governo c’erano i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ed il viceministro dell’interno, Filippo Bubbico. Con loro anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, assieme al presidente della Fondazione Per il Sud Carlo Borgomeo, all’europarlamentare di M5S Laura Ferrara, al procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria Nicola Gratteri ma, soprattutto, a tanti cittadini, gruppi ecclesiali e associazioni con i loro sentimenti di vicinanza ad un’azienda da sempre nel mirino delle cosche. «Abbiamo dovuto gridare – dice Vincenzo Linarello, presidente del gruppo Goel Bio – perché si capisse che è inaccettabile l’aggressione continua alle aziende agricole della nostra terra. E oggi siamo qui per dare un segnale e per dire che non ci arrendiamo e non intendiamo rinunciare alla strada del lavoro e dello sviluppo. Ai rappresentanti del Governo, che ringrazio per la loro presenza, dico che qui c’è bisogno di tre elementi basilari: repressione, prevenzione e lavoro». Messaggio recepito oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 4dal ministro Poletti che, però, prima di parlare, davanti al mezzo agricolo appena riacquistato e benedetto dal vescovo di Locri mons. Francesco Oliva, si lascia andare ad una confidenza. E racconta la meraviglia, per lui figlio di contadini e cresciuto in campagna, di dover inaugurare, per la prima volta nella sua vita, un trattore. «E pensare – dice – che da bambino questo era il mio sogno. La festa di oggi qui è un fatto assolutamente importante perché dimostra che le cose si possono fare e che, anche di fronte a fatti gravi e ripetuti come quelli accaduti qui, bisogna reagire. E credo che il ritrovarsi qui oggi sia proprio il segnale che noi dobbiamo dare». A tagliare il nastro al nuovo capannone ricostruito e bardato dai testi che alcuni scrittori calabresi hanno voluto regalare all’azienda come segno di vicinanza e di sostegno è il ministro Delrio. «Quella contro la criminalità organizzata, in Calabria come altrove – sostiene il ministro, parlando degli imprenditori di Goel come di “moderni partigiani” – è una guerra vera. Per questo noi dobbiamo fare sentire in ogni occasione la nostra presenza. Siamo qui al loro fianco per portare la nostra amicizia e la nostra forza in una battaglia che è di tutti».

Il presidente della Regione Oliverio, non ha dubbi: «Da questa iniziativa deve partire un messaggio chiaro e forte a tutte le organizzazioni criminali e mafiose e  a tutti coloro i quali pensano che, utilizzando la violenza, possano piegare il oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 3sistema delle imprese e le attività sane di interi territori. Qui – ha proseguito il governatore della Calabria – c’è un esempio di cooperazione sana, avanzata, punto di riferimento di tante imprese piccole e medie che hanno scelto di dar vita a produzioni di qualità. A Vincenzo e agli altri titolari di questa azienda – ha concluso Oliverio – diciamo: “Andate avanti. Noi ci siamo e ci saremo sempre. Lo Stato  e le istituzioni sono qui e non vi lasceranno da soli, perché la vostra non è la battaglia di una singola azienda, ma per la rinascita di questa regione”.

A seguire tanta musica con il Parto delle Nuvole Pesanti e le arance appena raccolte distribuite ai partecipanti alla serata. E la guerra contro il malaffare, in una terra antica e ricchissima di potenzialità, continua.

Porto di Gioia Tauro, Oliverio chiede unità e responsabilità. Poi sente Delrio

CATANZARO – “Comprendo benissimo le ansie e le preoccupazioni dei lavoratori del porto di Gioia Tauro”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Mario Oliverio. “Essi sanno –prosegue- che stiamo lavorando alacremente all’obiettivo di creare condizioni vere di rafforzamento dello sviluppo del porto e dell’indotto. Sono in atto una serie di interlocuzioni con il Governo nazionale su molti punti strategici e non solo sulla ZES, che per noi costituisce l’elemento centrale per far partire la ripresa e gli investimenti. Stiamo lavorando sui PON (Programmi Operativi Nazionali), ma anche su un nuovo Accordo di Programma Quadro che dovrà essere rimodulato rispetto a quello precedente. Anche sul ruolo che MSC deve giocare a Gioia Tauro comprendo le preoccupazioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali ed in tal senso riteniamo di dover sviluppare la interlocuzione che abbiamo avviato assumendo anche concrete decisioni relative all’abbattimento della tassa di ancoraggio, al fine di definire un quadro chiaro di prospettiva”.porto Gioia Tauro

“Conosco bene la situazione e sono profondamente convinto, non da adesso, -ha aggiunto il Governatore della Calabria-  che da Gioia Tauro devono partire concrete e serie azioni che possono permettere alla nostra regione di porsi positivamente al servizio del Paese  nel suo rapporto strategico con il Mediterraneo, di proporsi come risorsa ed opportunità di interesse nazionale ed europeo. Stiamo lavorando senza soste.  Anche sul versante della valorizzazione industriale dell’area del retroporto voglio ricordare che abbiamo già sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico, con la Regione Puglia, con Invitalia e con il titolare di LCV un accordo per un investimento importante per la produzione di automobili che produrrà occupazione, centinaia di posti di lavoro ed effetti importanti nell’indotto”.

“Ai lavoratori del porto –conclude Oliverio- confermo il pieno impegno della Regione per il rilancio e la prospettiva di Gioia Tauro nella consapevolezza che questa infrastruttura rappresenta la base vera per il rilancio della Calabria. Proprio per questo mi permetto di rivolgere loro l’invito ad evitare atteggiamenti e forme di lotta che possono indebolire gli sforzi in atto. Di fronte alle difficoltà che determinano comprensibili preoccupazioni, bisogna fare prevalere atteggiamenti di responsabilità ed unità delle forze sociali e degli enti locali che, assieme alla Regione, devono lavorare per la realizzazione dell’obiettivo di rilancio e di sviluppo del Porto e dell’area di Gioia Tauro”.

Sulle problematiche del Porto di Gioia Tauro in serata è poi intercorso un colloquio telefonico tra il Presidente della Regione Mario Oliverio ed il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Al Ministro il Presidente Oliverio ha espresso la preoccupazione che è alla base delle iniziative messe in atto dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori portuali che, nella giornata di oggi, hanno deciso l’astensione dal lavoro. Il Ministro Delrio ha riconfermato l’impegno del governo per il rilancio dell’infrastruttura portuale ed ha accolto la richiesta del Presidente Oliverio di fare il punto in un apposito incontro che si terrà nei prossimi giorni.

Mario Occhiuto e le problematiche della Provincia

COSENZA – “L’incertezza normativa ed i prelievi imposti da parte dello Stato sui bilanci delle Province rischiano di determinare una pesante ricaduta in termini di servizi alle popolazioni. Questa situazione non può essere caricata sulle spalle dei dipendenti delle Province, nè deve causare dolorosi tagli alla qualità dei servizi che l’ente continua ad erogare, nonostante tutto”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, in qualità di componente del Direttivo nazionale dell’Upi (Unione province d’Italia).

“A tale incertezza – dichiara Occhiuto – si aggiunge anche il forte ritardo nell’erogazione dei trasferimenti erariali da parte dello Stato che, come anche evidenziato dalla Corte dei Conti, incide

negativamente sulla tenuta degli equilibri di bilancio. L’applicazione della Legge di stabilità 2015 e la Legge 56 (c.d. Delrio) sul riordino delle Province e Città Metropolitane, come è stato affermato da Occhiuto-Marioautorevoli commentatori, rappresenta una caso di paranoia normativa. Mentre a tutt’oggi sono ancora in corso le procedure per il riordino delle funzioni, interviene in modo oltremodo traumatico la Legge n. 190/14, che anticipa gli effetti della stessa “Delrio”, mostrando una totale incoerenza rispetto alla tempistica che quest’ultima si era data. La stessa Legge n. 56, infatti, aveva l’intento di realizzare uno spostamento di funzioni e di risorse con conseguente trasferimento di personale, che sarebbe stato il vero obiettivo della norma, seguendo una tempistica coerente con l’eccezionalità della manovra”.

Ma questo non è avvenuto. Pertanto Occhiuto spiega: “la Legge di stabilità rivoluziona tutto il percorso previsto imponendo alle Province, ex abrupto, una taglio pari al 50% del costo delle dotazioni organiche all’8 aprile 2014 senza tenere conto che si è ancora in fase di mappatura di funzioni, rivisitazione di dotazioni, confronto con le Regioni. Nel bilancio annuale che l’ente sta preparando andranno quindi a confluire tutte le voci relative agli stipendi di un personale che, secondo la normativa, da diversi mesi avrebbe dovuto essere collocato presso altri enti. Queste voci verranno rimborsate alle Province o si rischia che si arrivi ad una situazione di dissesto?”

Per fare un esempio, la sola Provincia di Cosenza il taglio si assesta, per l’anno 2015, sui 14 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ad altri tagli pregressi per un totale di 80 milioni di euro. “Tutto ciò – conclude il Presidente Occhiuto – crea l’impossibilità di erogare anche i soli servizi essenziali ai cittadini quali la sicurezza delle strade, il sistema del trasporto pubblico locale e la gestione degli edifici scolastici”.

 

A3, 106 e aeroporto di Crotone: il question time di Dorina bianchi al ministro Delrio

Dorina-Bianchi-360x240La questione della mobilità nel sud italia, ed in particolare in Calabria al centro del question time della Camera presentato oggi al Ministro Delrio dall’On. Ncd Dorina Bianchi che,  assieme ai collegi Garofalo e Pino,  ha puntato l’accento su due questioni di stretta attualità:  il blocco dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno a causa del crollo dello scorso marzo e la gravissima situazione in cui versala strada statale 106 ionica da Reggio a Taranto. “Esempi – ha detto Dorina Bianchi – forse i più macroscopici, ma certamente non gli unici – della situazione grave in cui versa il sistema viario dell’Italia meridionale” . “Un ritardo che si sta trasformando in una condizione generale dai caratteri emergenziali, dovuta al rallentamento ormai storico di investimenti ma anche ai segni dell’usura mostrati dall’attuale rete viaria”. Nell’interrogazione la parlamentare calabrese fa riferimento anche “alle possibili dotazione complessive riservate tra fondi europei, risorse del fondo di sviluppo e coesione e risorse derivanti da leggi specifiche – all’infrastrutturazione delle regioni meridionali, con particolare riferimento alla rete viaria, e quali ulteriori modalità intenda adottare per accelerare l’utilizzo delle risorse disponibili.” Una interrogazione che ha sortito un impegno preciso da parte del Ministro Graziano Delrio.  “Daremo una scelta molto forte sul nuovo contratto di programma ANAS, il contratto pluriennale che da diversi anni non viene fatto, stanziando a favore del Sud oltre 2,5 miliardi, solo su questi territori, e ribadisco gli stanziamenti già fatti per la Ionica e gli 800 milioni per la A19.” ” ​Il Governo è pronto a rafforzare questo impegno – delrioha detto ancora il Ministro nella sua risposta all’On.Bianchi –  che già è fatto sia con i fondi europei, con i fondi di sviluppo e coesione, sia con i nuovi stanziamenti del contratto di programma ANAS e del contratto RFI, oltre che del piano aeroporti di cui, come sapete, è in discussione la conclusione presso le Commissioni competenti. Infine il Ministro Delrio, sollecitato dall’On. Bianchi sulla stringente questione dell’Aeroporto S. Anna, ha  riconosciuto che l’aeroporto di Crotone ha valenza di interesse nazionale ed ha assicurato tutto l’impegno del governo  affinchè tutte le difficoltà sollevate vengano affrontate in tempi brevi. 

La Calabria e il suo rapporto con la legge delle quote rosa

COSENZA – Nel 2014, l’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha permesso l’approvazione della legge n°56 del 7 aprile c.a. , pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n°81. Quest’ultima prevede che, per i comuni superiori ai tremila abitanti, i due sessi debbano equipararsi per un totale, superiore ad entrambi, pari o maggiore del 40% con dovuto arrotondamento aritmetico (includendo anche la figura del Sindaco). Nel caso degli uomini il problema non si pone, nel caso delle donne, invece, la questione è molto più complicata. Analizzando il problema delle cosiddette “Quote Rosa” nelle Giunte dei vari Comuni calabresi, scelte secondo il criterio del numero di abitanti, la situazione è veramente critica.Il-significato-delle-quote-rosa

Partendo dalla città di Cosenza, la quale si è vista annullare la Giunta dal Tar il 10 aprile 2015, il dato è il seguente: una sola rappresentante donna della Giunta su nove componenti (12%). Analizzando alcuni Comuni (non tutti) della Provincia cosentina, gli unici ad aver rispettato la legge sulle Quote Rosa sono i comuni di Mendicino, quello di Praia a Mare e quello di Diamante, tutti e tre con la percentuale del 40%, oltre a quello di Rende che arriva al 38% avendo 3 donne su 8 come rappresentanti della Giunta. Chi si avvicina, ma non raggiunge la percentuale prevista sono i Comuni di Amantea e di Acri con il 34%. Gli altri si attestano al di sotto del 30%: Corigliano 25%, Castrolibero 20%, Montalto 17% (Tar ne annulla la Giunta il 12 gennaio 2015), Rossano 13%. Ma c’è anche chi non ha nessun componente di sesso femminile nella Giunta: Bisignano e Cetraro.

Nella Provincia catanzerese la situazione è molto simile: i Comuni di Catanzaro, Botricello e Girifalco rispettano le quote rosa con il 40%, Borgia, Sellia Marina e Chiaravalle Centrale sono al 20%, Gizzeria e Lamezia Terme al 17% e, dei comuni analizzati, solo quello di Davoli non ha alcun esponente donna nella Giunta comunale.

In quella vibonese i dati raccolti sono i seguenti: il Comune di Tropea si attesta al 50% (2su4), i Comuni di Briatico, Mileto, Pizzo raggiungono il quorum delle quote rosa con il 40%, la città di Nicotera si attesta al 20% con un esponente donna su cinque (si tratta di un Assessore esterno, come riportato dal sito ufficiale del Comune) mentre Vibo Valentia, Filadelfia e Serra San Bruno si attestano allo 0%.

Nella Provincia di Crotone la città di Isola di Capo Rizzuto ottiene il 50%, quella di Melissa il 40%. Le cittadine di Crucoli e di Petilia Policastro si fermano al 20%, Mesoraca al 15% e la città pitagorica di Crotone al 12%; per Rocca Bernarda e Rocca di Neto nessun rappresentante donna.

Nella zona del Reggino la situazione è la seguente: Locri è la città che si attesta al 50%, seguita dal capoluogo di provincia Reggio Calabria con il 40%, Cittanova 34% (2su6), seguita da Motta San Giovanni, Palmi e Scilla con il 20%, Bovalino con il 15%, Rosarno con il 12%, Bagnara Calabra, Polistena e Villa San Giovanni con lo 0%.

Dalla raccolta di questi dati emerge un dato abbastanza importante: nelle giunte calabresi la partecipazione attiva delle donne in politica è veramente scarsa, eccezion fatta per alcuni casi. La legge Delrio non è quindi applicata in toto dalla maggior parte dei Comuni calabresi. Una legge che dovrebbe tutelare la parità dei sessi nella formazione delle Giunte comunali ma, in realtà, non obbliga nessun Comune a doverlo fare, della serie: ognuno comanda a casa propria.

Alessandro Artuso