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In moto con mezzo chilo di cocaina, fermato presunto esponente clan

REGGIO CALABRIA – Era in sella ad una moto con a bordo oltre mezzo chilogrammo di cocaina. L’uomo però è stato fermato dalla polizia, dopo un primo tentativo di fuga ed è stato bloccato. Si tratta di Fabio Nirta, 41 anni originario di San Luca, nel reggino, considerato uno degli esponenti della cosca Nirta- Strangio, clan attivo nella cittadina.

A bloccarlo sono stati gli agenti del commissariato di Bovalino che, una volta perquisito gli hanno trovato un panetto di cocaina di 521 grammi. A seguito del fermo gli agenti hanno sottoposto a perquisizione anche l’abitazione del 41enne dove è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 9 e 150 cartucce. Per Nirta sono scattate subito le manette ed è stato condotto nel carcere di Locri. Adesso dovrà rispondere dei reati di detenzione e spaccio di droga e detenzione di arma clandestina.

Evasione, spaccio e detenzione di droga, controlli serrati nel cosentino

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Personale della Polizia di Stato in servizio alla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, ha tratto ieri in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, G. M. cl. 73, con numerosi precedenti penali e di polizia specifici, compreso traffico internazionale di stupefacenti, e la compagna J. M. cl.85.

A seguito di attività investigative tipiche, il personale della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S., ha proceduto ad una perquisizione domiciliare a carico dei due soggetti presso la propria abitazione nell’area urbana di Corigliano in Corigliano-Rossano, durante la quale sono stati rinvenuti e sequestrati: un bilancino di precisione, numerose dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina e alcune del tipo Marijuana già pronte per la cessione, oltre a 600 euro in banconote di piccolo taglio verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato altresì, nell’abitazione un noto soggetto assuntore di sostanza stupefacente che aveva appena acquistato della sostanza per uso personale.

Visti gli elementi di reità raccolti, l’acquirente è stato  deferito all’Autorità Amministrativa in base all’art. 75 del DPR 309/90, mentre G.M. e la J.M. venivano tratti in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Nel pomeriggio di ieri, inoltre, personale della squadra volanti dello stesso Commissariato  ha denunciato in stato di libertà M.I.N. cl.84, già agli arresti domiciliari, per evasione. La stessa è stata individuata dagli operatori di polizia mentre si accingeva a rientrare in casa dopo una “fuga” senza autorizzazione.

Altri risultati conseguiti nel corso di  controlli straordinari del territorio effettuati dal personale della Squadra Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, nel comune di Corigliano-Rossano sono i seguenti:

– 9 posti di controllo;

– identificate 170 persone;

– 90 auto controllate;

– 39 persone sottoposte agli obblighi di legge controllate.

Detenzione di droga ai fini di spaccio, due arresti

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) Nel pomeriggio di ieri personale del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, Polizia Giudiziaria, ha tratto in arresto in quel Comune, in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Z.O.A. e L.S. entrambi di anni 18 e residente in quel Centro.

Nel corso di controlli, che nella giornata di ieri hanno interessato il vasto territorio del comune di Corigliano-Rossano, mirati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, veniva effettuata una perquisizione veicolare e domiciliare a carico dei due soggetti.

Inizialmente gli operatori di polizia decidevano di effettuare la perquisizione dell’auto a bordo della quale gli arrestati sostavano in una strada del centro cittadino, in quanto insospettitisi dall’atteggiamento circospetto tenuto dai due.

Nell’occasione venivano rinvenuti e sequestrati circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, pronta per essere ceduta ed occultata all’interno di un barattolo di gel per capelli collocato sotto il sedile dell’auto. Presso il domicilio di uno dei due, invece, veniva rinvenuto un bilancino di precisione. Alla luce degli elementi raccolti i succitati Z.O.A, e L.S. venivano tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Spacciavano droga a scuola, due minori finiscono in comunità

COSENZA – Alle prime ore di oggi, la Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari (collocamento in comunità) emessa dal G.I.P. presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di 2 minori ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e anche (uno solo dei due) di estorsione.

La presente attività ha preso spunto dal rinvenimento, avvenuto lo scorso mese di ottobre, di una cospicua quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana all’interno di una scuola cittadina nel corso di un controllo antidroga della Polizia di Stato.

Le successivi indagini, personalmente coordinate dal Procuratore della Repubblica dei Minorenni e condotte dalla Squadra Mobile bruzia, hanno consentito di individuare e ricostruire con esattezza diversi episodi di cessione di stupefacenti a giovanissimi avvenuti quasi sempre in prossimità di alcune scuole e circoli ricreativi frequentati da minori.

Le vicende ricostruite si sono snodate in un vasto arco temporale di riferimento dimostrativo delle condotte illecite stabilmente assunte rispetto alle quali la competente A.G. ha colto elementi sintomatici della gravità delle condotte degli indagati.I due giovanissimi dopo le formalità di rito sono stati collocati in una comunità per minori.

Spaccio e detenzione di droga, arrestato un 41enne

MIRTO CROSIA (CS) – Nella tarda serata di ieri personale del Commissariato di P.S. di Rossano – Polizia Giudiziaria, a Mirto Crosia, ha tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio C. G. di anni 41, gravato da precedenti penali per reati specifici.

Nel corso di controlli, che nella giornata di ieri hanno interessato il vasto territorio del comune di Corigliano-Rossano, mirati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, veniva effettuata una perquisizione presso il domicilio dell’arrestato durante la quale venivano rinvenute alcune dosi di cocaina per un totale di circa 3 grammi, un bilancino di precisione e la somma di Euro 720 in banconote di piccolo taglio.

Nell’occasione all’interno dell’abitazione veniva trovata una persona che spontaneamente dichiarava di esservi recata proprio per acquistare la sostanza stupefacente e che sarà segnalata ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.

Alla luce degli elementi raccolti il succitato C.G. è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio  di sostanza stupefacente.

Aggressione con finalità di odio razziale, arresti nel lametino

LAMEZIA TERME Cinque persone, tra le quali 2 cittadini marocchini, sono state arrestate dalla Polizia in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip di Lamezia Terme su richiesta della Procura, per lesioni aggravate con finalità di odio razziale.

Sono accusati dell’aggressione compiuta la sera di ferragosto all’esterno di un ristorante di Falerna Marina, ai danni di un dominicano, della compagnia incinta italiana e della suocera.
Quest’ultima ha riportato la frattura dell’omero con prognosi di 30 giorni. Gli arresti sono stati eseguiti da personale del Commissariato della Polizia di Stato di di Lamezia Terme con l’ausilio della Digos di Catanzaro e del Reparto prevenzione crimine Calabria di Vibo. Si tratta di Massimo Campisano, cameriere del locale, Fabrizio Francesco Perri e Angelo Tolone, che sarebbero gli addetti alla sicurezza della struttura, tutti e tre di Falerna, e dei cittadini marocchini ma residenti a Lamezia Terme Abdellah Cherkoui e Nouredine Ennaoui.

Immagine di repertorio

Tentato omicidio, posto a fermo l’indiziato di delitto

COSENZA  – Nella serata di ieri il personale della Polizia di Stato ha proceduto al fermo di un indiziato di delitto di 57 anni, residente nell’hinterland cosentino, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio nei confronti di un uomo di 44 anni.

La vittima si era recato ieri mattina, verso le ore 11,30, al pronto soccorso del locale ospedale in gravi condizioni, con numerose coltellate all’addome. E’ stato sottoposto d’urgenza a intervento chirurgico e ricoverato in rianimazione con riserva di prognosi in evidente pericolo di vita.

Le indagini, immediatamente avviate dal personale della Polizia di Stato appartenente ella Squadra Mobile e all’Ufficio Volanti, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Cosenza dr. Mario Spagnuolo, hanno consentito la ricostruzione dell’accaduto: attorno alle ore 11:15 di ieri, il ferito si era recato presso l’abitazione del sottoposto a fermo per la rivendicazione di presunti danni causati alla propria abitazione da infiltrazioni d’acqua e, dopo un’accesa lite, è stato più volte colpito da quest’ultimo alla regione addominale.

All’arrivo in ospedale del ferito, l’intervento del personale del Posto fisso della Polizia di Stato, la fulminea azione del personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Volanti, ha permesso di cristallizzare ed acquisire tutti gli elementi riconducibili all’evento e, quindi, giungere all’identificazione dell’autore.

Quest’ultimo, che nel frattempo si era reso irreperibile e dato alla fuga, è stato rintracciato presso l’abitazione di un parente, ove aveva trovato rifugio.

‘ndrangheta, arrestato il boss latitante Luigi Abbruzzese

COSENZA – Gli investigatori dello Sco e delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, con il supporto della Polizia scientifica, hanno arrestato a Cassano allo Ionio il latitante Luigi Abbruzzese, di 29 anni. Irreperibile dal 2015, era inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi. Abbruzzese è il capo dell’omonima cosca, egemone nella Sibaritide. Abbruzzese è stato condannato in appello a 20 anni per traffico di droga ed è destinatario di una misura cautelare sempre per droga. Al momento della cattura aveva 2 pistole, munizioni e un documento falso.

«Oggi all’alba, in provincia di Cosenza, la Polizia ha arrestato il boss della ‘ndrangheta Luigi Abbruzzese, ricercato da anni. Orgoglioso delle nostre Forze dell’Ordine, sono sicuro che insieme a loro cacceremo i mafiosi paese per paese». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini plaude all’operazione che ha portato all’arresto del boss, inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi, e irreperibile dal 2015.

«La cattura di Abbruzzese è significativa, perché siamo riusciti ad arrestare uno degli esponenti di vertice del clan degli “zingari” di Cassano allo Jonio. Ringrazio tutti i poliziotti che hanno lavorato duramente affinché Abbruzzese terminasse il suo periodo di latitanza». Lo ha detto il questore di Cosenza Giovanna Petrocca, che nel corso della conferenza stampa a seguito dell’arresto di Luigi Abbruzzese ha parlato di un giorno importante per la giustizia. Al termine dell’operazione sono state arrestate due persone per favoreggiamento, Brunella Campana, di 52 anni e Damiano Cerchiara (59), zii della compagna di Abbruzzese, che invece non è stata raggiunta dal provvedimento.

«Al momento della cattura – ha precisato Fabio Catalano dirigente della Squadra mobile di Cosenza – Abbruzzese non ha opposto resistenza e ha ammesso subito il possesso si due armi, una pistola semiautomatica Glock modello 19, con numero di matricola, probabilmente acquistata all’estero, e un revolver calibro 357 magnum, rubato tempo fa a Cassano, entrambe perfettamente funzionanti».

Truffa, detenzione e spaccio di droga, arresti nel cosentino

CORIGLIANO-ROSSANO (CS)  – Nel tardo pomeriggio di ieri personale del Commissariato di P.S. di Rossano – Squadra Volante, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, nel prosieguo dei servizi di controllo del territorio, ha tratto in arresto in flagranza di reato S. A. di anni 27 e C. B. di anni 26, entrambi extracomunitari senza fissa dimora, perché resisi responsabili di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Nel corso dei controlli, che nella giornata di ieri hanno interessato il vasto territorio del comune di Corigliano-Rossano, i due venivano bloccati perché sorpresi in flagranza a spacciare dosi di marijuana nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Rossano.

Sottoposti a perquisizione personale, sono state trovate numerose dosi di marijuana (circa 50 gr. totali)  già accuratamente confezionate in dosi, pronte alla vendita, ed un bilancino di precisione.

Considerato la sostanza rinvenuta ai due e considerate le dichiarazioni rese da un assuntore, il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal dott. Eugenio Facciolla, ne disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

 

Sempre nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato, Squadra Volante della Questura di Cosenza, ha denunciato in stato di libertà G.T. di anni 22, cittadino di nazionalità polacca ma residente in Romania perché resosi responsabile del reato di truffa perpetrata ai danni di numerose persone, al momento non quantificate poiché i raggiri ed inganni posti in essere andavano avanti da più giorni.

Il giovane denunciato fingendosi sordo-muto, chiedeva dei contributi per una fantomatica associazione benefica dedita all’aiuto di bambini malati e poveri. Tra gli offerenti, uno in particolare, approfondiva riguardo la reale esistenza dell’associazione e appurava che la stessa non esisteva e non è mai esistita.

Avvisato immediatamente il 113, il personale della Squadra Volante, grazie alle precise indicazioni fornite, individuava immediatamente il truffatore che veniva accompagnato in questi uffici dove spontaneamente dichiarava che si trattava di una truffa, poiché i soldi raccolti non erano destinati ai bimbi poveri e malati ma erano destinati alle sue personali esigenze.

 

 

 

Cosenz

A Cosenza arriva la prima donna questore. E’ Giovanna Petrocca

COSENZA – Oggi 31 luglio  2018 il Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott. Giancarlo CONTICCHIO lascia la direzione della Questura di Cosenza per assumere l’incarico di Vice Direttore della Scuola Superiore di Polizia e Direttore di quel Servizio Affari Generali.

A succedergli, domani 1 agosto, sarà il Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott.ssa Giovanna PETROCCA, prima donna a rivestire questo prestigioso incarico per la provincia di Cosenza. Calabrese di nascita, laureata in Giurisprudenza, entra nella Polizia di Stato nel settembre 1988 con la qualifica di Vice Commissario e fino al 1992 presta servizio presso il Reparto Volanti della Questura di Roma. Dal 1992 e fino al 1995 svolge funzioni di Vice Dirigente  presso il commissariato “Porta Maggiore” della Questura di Roma; Dal 1995 al 1997 , dirige di seguito due commissariati distaccati di Roma (Genzano e Albano Laziale) per poi passare a dirigere il Commissariato romano di “Sant’Ippolito”. A giugno ‘98 viene trasferita alla Squadra  Mobile di Roma dove presta servizio per oltre 10 anni rivestendo, negli ultimi tre, il ruolo di Vice  Dirigente (primo Vice dirigente donna nella storia della Mobile romana).

Nel 2009 viene promossa Primo Dirigente e fino a giugno 2010 dirige il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica “Lazio – Umbria – Abruzzo”.

Dal 2010 e fino al 2016 viene chiamata a dirigere  il Commissariato di P.S. “San Lorenzo” di Roma e successivamente, fino all’attuale promozione, primo Dirigente Superiore donna promossa direttamente nella storia della Questura di Roma, il Commissariato “Viminale”.