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Cosenza, Braglia: «Massima determinazione per passare il turno con la Sicula»

COSENZA – Inizia il cammino play-off per la formazione allenata da Piero Braglia (foto ilcosenza.it). Domani sera, a partire dalle ore 20, il Cosenza affronterà la Sicula Leonzio allo stadio “San Vito – Gigi Marulla”. Si tratterà di una gara secca, quindi ad eliminazione diretta, che permetterà ai silani di avere a disposizione 2 risultati utili su 3. La squadra è al completo in virtù dell’azzeramento da eventuali diffide e/o squalifiche. Unico dubbio il difensore Riccardo Idda che non sta ancora bene causa problema fisico: il mister lo ha convocato, in ogni caso, per la gara di domani. 

Braglia e il concetto di gara singola

Dopo la prestazione di Tutino, protagonista di giornata nella vittoria contro il Trapani, c’è bisogno di continuare sulla scia delle ultime gare. Tutto questo lo sa bene Piero Braglia che, nel corso della conferenza stampa della vigilia, analizza la delicatezza di una singola partita in un momento come questo. «Conterà la convinzione – dichiara il tecnico – oltre alla mentalità e alla voglia della squadra di andare fino in fondo. La partita secca è da prendere con le dovute precauzioni. La squadra, in ogni caso, sta bene ma il problema di questi incontri è che non puoi sbagliare nulla: non avresti un’altra gara per recuperarla».

Il tecnico della Sicula Leonzio, Aimo Diana, ha caricato sin da subito la partita con le sue dichiarazioni, al termine dell’ultima gara del torneo, a Siracusa. «Sulle uscite di Diana – commenta Braglia – posso dire che è giusto che sia così. È un allenatore giovane, alla fine vedremo chi dei due riuscirà a passare il turno».

Sicula Leonzio, a Cosenza con un solo risultato a disposizione

La vittoria è l’unico elemento utile ai siciliani per poter accedere al secondo turno. Terzo incontro con la Sicula, nell’attuale stagione calcistica, per gli uomini allenati da Braglia. Una vittoria dei calabresi, in terra sicula, e un pareggio senza reti al “Marulla”. «Devo dire che è una squadra con ottime individualità. Sono molto sbarazzini e verranno qui a Cosenza con grande entusiasmo. Conterà sicuramente il momento delle due squadre – afferma il mister rossoblù – e lo schieramento che proporranno i nostri avversari».

Tutino, 5 goal in 2 gare

Gennaro Tutino, proveniente dal Napoli, nelle ultime gare ha segnato diverse reti. L’allenatore del Cosenza elogia quanto fatto di buono dal centravanti ma invita lo stesso nel dare continuità all’impegno e alla voglia di fare goal. «Gennaro dovrà continuare a migliorarsi. Deve dimostrare – continua Braglia – di essere veramente migliorato. Tutino ha delle doti ma non può giocare, nella maniera più categorica, come ha fatto negli scorsi mesi. I campioni, alla lunga, riescono a dare il massimo perché si impegnano negli allenamenti. Tutto dipenderà da lui, gli auguro il meglio: ha facilità di coordinazione e di movimento come pochi».

I convocati per la gara con la Sicula Leonzio.

PORTIERI: Saracco, Zommers;

DIFENSORI: Boniotti, Camigliano, Corsi, D’Orazio, Dermaku, Idda, Pascali, Pasqualoni, Ramos;

CENTROCAMPISTI: Bruccini, Calamai, Loviso, Mungo, Palmiero, Trovato;

ATTACCANTI: Baclet, Okereke, Perez, Tutino.

Alessandro Artuso

Maurizi: «Reggina, cerchiamo di chiudere il torneo nel migliore dei modi»

REGGIO CALABRIA – Salvezza ormai raggiunta per la Reggina dell’allenatore Agenore Maurizi. Domani pomeriggio, a partire dalle ore 17,30, la squadra amaranto giocherà contro la Sicula Leonzio in quel di Lentini. Mancherà Sciamanna che ha subito un infortunio al ginocchio. Al calciatore, dopo gli accertamenti medici del caso, è stata riscontrata una distrazione di secondo e terzo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Il tempo stimato di recupero è di circa un mese. Assente anche Samb, ritorna tra i convocati Arras.

Il futuro di Maurizi

Agenore Maurizi ha un contratto con la squadra dello Stretto per un altro anno. La voglia, da parte dell’intero ambiente, è quella di fare il bene della Reggina. «La situazione di quest’anno non è stata facile. La tifoseria, probabilmente, non ha compreso ciò che abbiamo fatto – dichiara Maurizi – ed è per questo che bisognerà scegliere con attenzione. In ogni caso, comunque, daremo il massimo in queste ultime due gare, poi si vedrà».

La società ha sostenuto il tecnico anche nei periodi negativi. «Non ho temuto l’esonero – continua il tecnico – anche perché siamo riusciti a resistere alle pressioni di una piazza sicuramente esigente. Abbiamo fatto degli errori ma grazie alla forza del gruppo siamo riusciti a venirne fuori. Un grazie va anche alla proprietà e al Cda. La famiglia Praticò ha poco a che fare con il calcio: sono molto signorili e non è cosa di tutti i giorni trovare persone così».

Cori contro il tecnico

Nonostante le ultime vittorie Maurizi è stato fortemente criticato dalla piazza amaranto. Diversi i cori rivolti al mister dopo la vittoria in casa contro l’Akragas. «Sono una persona equilibrata – commenta l’allenatore – anche se dispiace vedere queste cose. Abbiamo raggiunto la salvezza anticipata, rispetto alla scorsa stagione, ma credo che ci siano altre situazioni che incidono, e non poco, su queste contestazioni. Quella che conta, ovviamente, sono i dati di fatto. Tengo a precisare che questa non è l’anticamera di un addio: per adesso testa al campionato».

La Sicula Leonzio

L’avversario di turno sarà la Sicula Leonzio. «Contro i siciliani ci sarà bisogno di mantenere l’equilibrio. Mi piacerebbe inserire qualche giovane  – conclude – soprattutto con l’intento di vederlo in un’ottica futura».

I convocati per la gara con la Sicula Leonzio.

PORTIERI: Cucchietti, Licastro, Turrin;

DIFENSORI: Armeno, Auriletto, Ferrani, Gatti, Hadziosmanovic, Laezza, Pasqualoni;

CENTROCAMPISTI: Amato, Condemi, Fortunato, Giuffrida, La Camera, Marino, Mezavilla, Provenzano;

ATTACCANTI: Arras, Bezziccheri, Franchi, Sparacello, Tulissi.

D’Orazio segna, Saracco para. Il Cosenza batte la Sicula in trasferta

SICULA LEONZIO – COSENZA 0-1

SICULA LEONZIO (4-3-3): Narciso 6; De Rossi 6 Aquilanti 5,5 Gianola 6 Squillace 5,5; D’Angelo 5,5 (18 st Foggia 6) Cozza 6 (34’ st Petermann sv) Esposito 6; Bollino 6 (34’ st Arcidiacono 5) Lescano 5,5 (34’ st De Felice sv) Gammone 5,5 (26’ st Marano 5,5). In panchina: Ciotti, Pollace, Camilleri, Giuliano, Monteleone, Davì, Russo. Allenatore: Diana 5,5

COSENZA (3-5-2): Saracco 7,5; Pascali 6,5 Dermaku 6 Camigliano 5,5; Corsi 6 Bruccini 6 Palmiero 5,5 (23’ st Okereke 6) Calamai 6 D’Orazio 6,5; Baclet 6,5 Tutino 6 (41’ st Trovato sv). In panchina: Zommers, Ramos, Pasqualoni, Boniotti, Collocolo. Allenatore: Braglia 6,5

ARBITRO: Guarnieri di Empoli 6

MARCATORE: 36’ pt D’Orazio (C)

NOTE: spettatori 1000 circa di cui una quarantina ospiti. Al 39’ st Saracco (C) para un calcio di rigore ad Arcidiacono. Ammoniti: Bollino (S), Camigliano, Palmiero, Saracco (C). Angoli: 5-4. Recupero: 2‘ pt, 5’ st

LENTINI (SR) – Vittoria e quinto posto in coabitazione con il Monopoli per il Cosenza. Decisiva la rete di D’Orazio nella prima frazione. Nella ripresa decisivo il portiere Saracco.

Il Cosenza propone il solito 3-5-2, novità in difesa con Camigliano dal primo minuto e Pascali dirottato a destra al posto dello squalificato Idda. Problemi fisici per Perez che salta la trasferta di Lentini, stessa cosa dicasi per Mungo. I padroni di casa, invece, propongono il 4-3-3 con la sorpresa Cozza dal primo minuto. Partenza dalla panchina per l’ex di turno Arcidiacono (foto pagina Facebook della Sicula).

Cosenza, D’Orazio di testa non sbaglia

Lancio in avanti al 6’, da parte di Bruccini, per il compagno Tutino ma il centravanti rossoblù viene contrastato dal difensore De Rossi. Parte subito forte il Cosenza che prova ad attaccare sfruttando le corsie laterali e i cambi di gioco. Occasione importante per i rossoblù sui piedi di Calamai: il centrocampista colpisce male la sfera.

Azione in solitaria della Sicula con Gammone che salta 3 uomini e prova la conclusione dal lato destro. Il portiere Saracco, in ogni caso, è attento e si stende bloccando un tiro insidioso. Le squadre si fronteggiano a viso aperto provando diverse sortite offensive: manca sino ad ora l’ultimo passaggio.

Ma è proprio con un calcio d’angolo che il Cosenza passa in avanti al 36’. Corner battuto da Corsi, colpo di testa per Baclet rimpallato dalla difesa ma D’Orazio è lesto e supera da pochi passi Narciso. Prova ad affondare il colpo la squadra di Braglia con il contropiede ma Narciso evita maggiori problemi.

Sicula prova, il Cosenza cerca di chiudere

Inizio del secondo tempo senza cambi per le squadre. Bollino non riesce ad andare incontro al portiere avversario, dalla sinistra del rettangolo di gioco, causa stop errato. Aquilanti prova ad impostare l’azione in avanti con il Cosenza in fase attendista visto il vantaggio al “Nobile”.

Al minuto 17 tiro dai 35 metri di Cozza e conseguente risposta di Saracco: palla in angolo. Primo cambio per Diana che si gioca la carta Foggia al posto di D’Angelo. Braglia fa uscire Palmiero per fare spazio a Okereke. Pericolo al 25’ per Ciro Foggia abile nel tentare una rovesciata: palla alta. Diana propone il 4-3-1-2 con l’ingresso di Marano nel tentativo di pareggiare.

Palo di Tutino, rigore parato da Saracco

Palo clamoroso di Tutino dopo un madornale errore difensivo dovuto ad un passaggio arretrato di Aquilanti: superato Narciso ma non la linea della porta. La Sicula cambia l’attacco al minuto 34 con il triplo ingresso di Petermann, De Felice e Arcidiacono: si ritorna al 4-3-3.

Camigliano atterra De Felice e l’arbitro indica il rigore. Dal dischetto si reca Arcidiacono che si vede parare la massima punizione. Petermann cerca il tiro dalla distanza ma Saracco è ancora il protagonista di giornata. L’attaccante colpisce la traversa dopo l’ulteriore intervento dell’estremo difensore ospite. Nel finale Bruccini non inquadra la porta fallendo una concreta possibilità. Il Cosenza, in ogni caso, conquista la vittoria in terra di Sicilia e sale a quota 48 punti.

Alessandro Artuso

La Sicula Leonzio sbanca il “Ceravolo”. Il Catanzaro prende tre gol e tanti fischi

CATANZARO-SICULA LEONZIO 0-3

CATANZARO (3-4-3): Nordi; Sabato, Di Nunzio, De Giorgi; Zanini (35′ st Spighi), Onescu (17′ st Marin), Maita, Sepe; Falcone (17′ st Cunzi), Infantino, Letizia (40′ st Corado). In panchina Marcantognini, Nicoletti, Cason, van Ransbeeck, Gambaretti, Riggio, Badje, Puntoriere. All: Dionigi
SICULA LEONZIO (4-3-3): Narciso; Aquilanti, Gianola Camilleri, Squillace; D’Angelo, Peterman (25′ Marano), Esposito; Arcidiacono (34′ st Pollace), Lescano (25′ st Foggia), Russo (22′ st Sibilli); In panchina Monteleone, Granato, Davì, Cozza, De Felice, Giuliano. All: Diana
ARBITRO: De Remigis di Teramo
MARCATORI: 28′ st Marano (S), 34′ st Arcidiacono (S), 43′ st Foggia (S)
NOTE: Recupero: 1′ pt, 4′ st. Ammoniti: Peterman (S), Marano (S), Marin (C). Angoli: 5 per il Catanzaro, 6 per la Sicula Leonzio

CATANZARO – Cade nel peggiore dei modi il Catanzaro che incassa tre reti dalla Sicula Leonzio e si vede ancora una volta ridimensionare le velleità playoff dovendo adesso cominciare anche a guardarsi alle spalle.

PRIMO TEMPO INSUFFICIENTE Primo tempo piuttosto mediocre, col pubblico quasi mai soddisfatto. Eppure i primi secondi sembrano preannunciare ben altro. Col sole ancora alto sul Ceravolo il Catanzaro prova a sfondare sulla destra. Passa appena un minuto e dalla fascia parte un campanile apparentemente innocuo; Narciso però, infastidito dal sole, valuta male la traiettoria e si fa scavalcare in uscita dal rimbalzo del pallone. Per sua fortuna il cross colpisce il lato esterno della rete. Il 3-4-3 di Dionigi cerca di costruire a sinistra grazie alle interazioni tra terzo centrale, esterno, mediano di sinistra e ala. La Sicula però riesce a limitare la manovra sporcando ogni linea di passaggio. I siciliani costringono il Catanzaro ad affidare l’impostazione ai piedi di Sabato, un difensore e Sepe. La Sicula dal canto suo punta su un 4-3-3 in cui diventa fondamentale sfruttare il tre contro due a centrocampo. Le scalate dei giallorossi sono difficoltose e spesso gli ospiti riescono a innescare un centrocampista libero. Una situazione ricorrente vede gli uomini di Diana impostare sulla sinistra per poi superare il pressing cambiando gioco sul lato debole, punendo così gli scivolamenti sbagliati del pressing giallorosso e innescando le combinazioni tra Russo e Aquilanti.

Le difficoltà dei padroni di casa emergono anche nella costruzione dal basso. Senza linee di passaggio libere si cercano i lanci su Infatino. La Sicula però è compatta e quasi sempre riesce ad arrivare prima sulle sponde del centravanti lucano. Le difficoltà ad impostare del Catanzaro sono evidenti, soprattutto grazie al lavoro di schermatura delle mezzali bianconere su Maita e Onescu. Al quarto d’ora parte un cross teso dalla destra deviato da un difensore, il pallone carambola sui piedi di Letizia che fa perno sul difensore e calcia sul secondo palo. Narciso devia e manda in corner. Ancora più casuale è poi l’occasione di Sepe al minuto 42: l’esterno prova a crossare dalla trequarti, ma la palla non è precisa. La traiettoria però è insidiosa e sorprende Narciso stampandosi all’incrocio. 

DOMINIO SICILIANO Ci si aspetta un cambio di marcia del Catanzaro, specie dopo l’ultima prestazione col Lecce. Invece a dominare sin dai primi istanti il secondo tempo è la squadra di Diana. Al 5′ il solito cambio gioco innesca Russo che appoggia a rimorchio sull’ex Squillace. Il cross è insidioso Di Nunzio respinge ma la palla giunge sui piedi di Peterman che dai venti metri calcia di poco alto. Al 13′ Squillace si mette in proprio: conclusione di prima che Nordi mette in corner. Su successivo calcio d’angolo tocca a Lescano con una bella girata sul primo palo salvata sulla linea da Zanini. La Sicula insomma sembra in controllo, il suo palleggio è fluido al contrario di quello del Catanzaro che barcolla.

I siciliani alzano il baricentro e permettono agli avversari di giocare in transizione in campo aperto. Al 17′ con gli uomini di Diana in avanti Zanini avvia il contropiede, pesca Letizia, libero di allargare su Infantino in corsa. La punta guadagna il fondo e piazza un bel cross rasoterra, su cui però Falcone arriva in ritardo e mette fuori. Ancora più clamorosa è l’occasione del 26′. Sempre sugli sviluppi di una transizione Letizia riesce a ricevere largo a sinistra, l’attaccante ex Foggia ha lo spazio per rientrare sul destro e crossare sul secondo palo per il taglio di Zanini. Il piattone viene ribattuto dalla difesa e sulla seconda palla si fionda Letizia che colpisce l’esterno della rete. A questo punto anche il pubblico inizia a riaccendersi, captando la possibilità di passare in vantaggio. Ma proprio sul più bello, la Sicula punisce il traballante impianto difensivo giallorosso. Al 28′ un cambio gioco, l’ennesimo, sorprende la retroguardia giallorossa, con Zanini che prova di testa ad evitare ulteriori rischi. La palla però cade in area, raccolta da Arcidiacono che ci prova con una rovesciata. Nordi leggermente fuori dai pali devia con la punta delle dita sulla traversa, sul pallone vagante si fionda il neo entrato Marano, che appoggia in porta. Sarebbe lecito attendersi una reazione, ma lo svantaggio mortifica definitivamente ogni velleità. Si segnala solo un sussulto di Infantino, che si gira in area e calcia; sulla respinta di Narciso arriva Zanini che calcia malissimo a lato. A scrivere la parola fine sul match ci pensa un altro subentrato, Sibilli, che con un tunnel a Sepe sfonda sulla destra e mette in mezzo. Il cross impatta sulla mano di Marin, con l’arbitro che concede il penalty. Dal dischetto Arcidiacono fulmina Nordi. La gente inizia ad abbandonare gli spalti, così come i giocatori in campo abbandonano la partita. Paradigmatica è l’azione del 3-0, in cui Sibilli umilia Di Nunzio e De Giorgi, dribblandoli entrambi e calciando sul primo palo. Nordi respinge ma la palla torna tra i piedi del talentuoso attaccante siciliano. Sibilli ci prova ancora, Nordi respinge, ma stavolta il primo a raggiungere il pallone è Foggia che rende ancora più pesante il passivo.

Finisce in disfatta, con i giocatori sotto la curva a chiedere scusa ai tifosi e questi ultimi per nulla inclini al perdono. Una costante della gestione Dionigi è l’incapacità di creare veri pericoli contro avversari che coprono gli spazi. Affidarsi a cross dalla trequarti, statisticamente poco efficaci, può essere controproducente, così come lanciare con insistenza sul proprio attaccante. Non esistono dei meccanismi di smarcamento che permettano alla squadra di progredire col possesso anche contro squadre dal baricentro basso. Difatti il Catanzaro ha vissuto i momenti migliori quando ha potuto liberare nello spazio la velocità di Letizia e Zanini. A questo punto servono scelte coerenti per capire quale percorso intraprendere, al di là delle ambizioni di classifica, siano esse la salvezza o i playoff. Continuare a provare un gioco manovrato senza creare i presupposti per applicare potrebbe costare caro a Dionigi.

Emanuele Mongiardo

Catanzaro, Dionigi fiducioso per la gara con la Sicula

CATANZARO – C’è fiducia negli occhi di Davide Dionigi quando in conferenza stampa parla dei suoi uomini. Non potrebbe essere altrimenti. Domenica scorsa il Catanzaro, al netto del passivo di 3-1, ha tenuto testa al Lecce, senza paura di giocare il pallone in casa della capolista. Ecco perché è bene non perdere l’abbrivio per ottenere il massimo dai prossimi tre impegni. A partire proprio da domani, dal match casalingo con la Sicula Leonzio. «Domani è la prima di tre partite in cui dovremo avere continuità di risultati. Ottenendo il massimo dai prossimi tre impegni potremo affrontare squadre più forti come Matera e Trapani con ancora più determinazione». Traspare fiducia delle parole del mister, con la squadra che sicuramente viva una situazione più serena, con la zona play out distante sei punti. Anche il clima della conferenza stampa è più disteso, con Dionigi che offre delucidazioni tattiche ai giornalisti in sala. «Per intensità e corsa la Sicula è una squadra simile a noi. Domani verranno a prenderci alti e sarà più difficile impostare dal basso.

I dubbi di Dionigi in attacco

In attacco bisogna ancora decidere chi schierare. Domenica scorsa partivamo con Spighi che in fase difensiva andava a prendere il loro mediano, mentre in fase offensiva si allargava e andava a formare un’attacco a tre. Forse proveremo a partire con una punta vera, con caratteristiche diverse, come Falcone o Cunzi. In ogni caso è bene valutare anche il nostro atteggiamento difensivo. Non abbiamo uno schieramento fisso quando la palla ce l’hanno gli altri, di solito ci adattiamo». Ispirato poi da una domanda sull’impiego di De Giorgi, se largo oppure da terzo centrale, il tecnico giallorosso spiega la sua preferenza per la difesa a tre e per un certo tipo di difensori. «De Giorgi è un giocatore veloce, per questo può ricoprire entrambi i ruoli. Come detto, ci adattiamo agli avversari, per cui magari contro attaccanti rapidi può tornare più utile da terzo centrale. Siamo una squadra a cui piace difendere alto, quindi con ampie porzioni di campo alle spalle della linea difensiva: un difensore con la sua velocità è indispensabile se c’è da coprire molto terreno. Il terzo centrale poi deve pensare anche alla fase offensiva: deve saper condurre palla e magari arrivare al cross. Spesso c’è molta confusione quando si parla di difesa a tre, si ha sempre la percezione che sia una disposizione più difensiva della difesa a quattro, invece i tre difensori servono per avere superiorità numerica sul primo possesso e costruire dal basso».

Idee chiare

Insomma, Dionigi ha le idee chiare sui compiti dei suoi uomini. L’importante è mantenere l’atteggiamento giusto, evitando di deprimersi come a Lecce dopo il gol del momentaneo 2-1. La chiarezza d’intenti a questo punto del campionato potrebbe essere decisiva. Se il Catanzaro riuscirà a diventare una squadra ben connotata tatticamente, potrà anche togliersi delle soddisfazioni.

Convocati

Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico Davide Dionigi ha quindi convocato per la partita con la Sicula Leonzio di domani 24 calciatori.

PORTIERI: Nordi, Marcantognini;

DIFENSORI: Cason, De Giorgi, Di Nunzio, Gambaretti, Nicoletti, Riggio, Sabato, Sepe, Zanini;

CENTROCAMPISTI: Maita, Badjie, Marin, Onescu, Spighi, Van Ransbeeck;

ATTACCANTI: Corado, Cunzi, Falcone, Infantino, Letizia, Puntoriere, Valotti

Emanuele Mongiardo

 

Un’altra vittoria per il Rende, Trocini: «Noi bravi a costruire e a rimanere attenti». La gioia di Laaribi

RENDE – Contro la Sicula Leonzio il Rende di Bruno Trocini centra un’importante vittoria che porta i biancorossi a quota 17 punti in classifica, a pari punti con Matera e Reggina. E soprattutto sulla scia della zona play off anche se a Rende si predicano cautela e piedi per terra. 

L’analisi di Trocini

«Partita sofferta, come tutte, ma giocata bene e a viso aperto. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare cercando di fare gioco e concedendo il meno possibile. I ragazzi sono stati bravi cercando di costruire molto e di rimanere molto attenti», ha esordito mister Trocini in conferenza stampa post- gara. Il suo Rende ha appena disputato la prima di tre partite in otto giorni, un tour de force che in vista del prossimo match martedi sera a Trapani non lo spaventa più di tanto. «Lunedi si parte all’alba e ci faremo una decina di ore di pullman. Si gioca anche sui nervi e cercheremo di farci trovare pronti. Se c’è il rischio di una calo fisico? Sono del parere che se una squadra riesce a correre nella maniera giusta fa meno fatica. Sono convinto che la fame e la voglia di andare a giocare su campi importanti faranno la differenza. Non siamo e non saremo stanchi». Infine a chi gli chiede se si aspettava il lusinghiero bottino di 17 punti in 12 giornate Trocini risponde: «Io non sapevo cosa aspettarmi ad inizio campionato, perchè la squadra come me è piena di debuttanti in questa categoria, quindi ci siamo confrontati con questo campionato con enorme rispetto per tutti. Diciassette punti sono per noi un bottino importante che ci da autostima ed entusiasmo che non deve mancare mai. Questi ragazzi hanno tanta fame e la voglia di far risultato e di sorprendere e in questo sono fenomenali perchè hanno tutti grande voglia di arrivare e penso si veda».

Rigoli e l’episodio negativo

Il tecnico della Sicula Leonzio non si scompone, ritenendo che il risultato sia principalmente frutto di uno sfortunato episodio. «Purtroppo le partite vengono decise dagli episodi, in questo caso noi ne abbiamo avuto uno negativo, strano, con i miei giocatori che hanno deciso di alzare i piedi da terra per cercare di rispondere ad un’eventuale punizione sopra la barriera. Così siamo stati beffati sull’unico tiro del Rende nello specchio della porta», ha dichiarato il tecnico in sala stampa. «Nel primo tempo la partita ce la siamo giocata – ha proseguito nella sua analisi – e poi naturalmente il Rende che era in vantaggio non ci ha dato nessun tipo di opportunità per pareggiare. Bisogna essere più incisivi e noi non siamo riusciti a creare qualcosina per poterla pareggiare la partita nel secondo tempo». Eppure, conclude Rigoli «secondo me li abbiamo messi in difficoltà. Loro hanno segnato su un calcio di punizione tra l’altro evitabile da parte del mio calciatore». 

 La gioia di Laaribi

Protagonista della partita Mohammed “Momo” Laaribi a fine gara ha spiegato l’emozione per la sua punizione vincente sotto la barriera: «Quando loro hanno aggiunto il sesto uomo in barriera mi sono detto “Va o non va la provo” e fortunatamente è andata. Il mio interesse è che sia servita ai miei compagni di squadra». La vittoria della squadra, al di là della gioia personale per la marcatura, rimane però la priorità. «Sono felicissimo per questa vittoria molto importante per il nostro obiettivo di salvezza e spero che ne seguano molte altre per raggiungerlo ben presto. Dedico il gol alle persone che mi vogliono bene e che hanno sempre creduto in me, alla mia famiglia, alla società Rende e ai miei compagni». Infine una considerazione sul suo ruolo e sul momento della squadra: «Diversamente da prima gioco più lontano rispetto alla porta però ho capito che il mister ha trovato la quadratura della squadra. L’importante è che io sia utile. Siamo consapevoli che dobbiamo ancora crescere e partita dopo partite cercheremo sempre di imparare dai nostri sbagli. Dobbiamo ESSERE più calmi. Le idee di gioco che ci trasmette il mister sono quelle giuste e noi siamo in grado di poterle applicare in campo».

 

Rende, Trocini: «Con la Sicula gara da non sottovalutare». 23 giocatori convocati

RENDE (CS) – Il  Rende sarà chiamato domani all’esame Sicula Leonzio. Una formazione che sta ben figurando in questa prima parte di campionato.

L’allenatore del Rende presenta la partita di domani

«Sicuramente sarà una partita difficile contro una squadra forte che per essere una neopromossa ha fatto un mercato importante. Una squadra che sta certamente dimostrando il suo valore». Il tecnico del Rende Bruno Trocini ci va cauto sugli avversari di domani, che in classifica sono due punti sotto al Rende. Trocini confida nei suoi e non sembra particolarmente preoccupato del tour de force che aspetta la squadra, con tre partite nei prossimi otto giorni. «Noi le affrontiamo una alla volta come abbiamo sempre fatto, spiega l’allenatore biancorosso che poi dichiara che i tanti impegni non condizioneranno particolarmente le sue scelte: «Non possiamo permetterci di salvaguardare qualcosa per qualcos’altro. Affrontiamo tutte le gare una alla volta, pur tenendo in considerazione che si potrebbero avere delle difficoltà dal punto di vista fisico nella terza partita, anche per via dei viaggi che ci aspettano…».

Trocini non è preoccupato per l’attacco poco prolifico

E Trocini non sembra preoccupato neanche dai gol che non arrivano dai suoi attaccanti. «Gli attaccanti hanno grande merito nei punti che abbiamo conquistato perchè fanno un lavoro molto dispendioso – aggiunge Trocini -. Quindi siamo consapevoli che a volte possono arrivare meno brillanti in zona gol. Certo per loro sarei felicissimo se arrivasse qualche gol, ma personalmente sono già felice di quello che ci stanno dando».

I convocati per la Sicula Leonzio

Dopo la rifinitura il tecnico Bruno Trocini ha convocato 23 giocatori per la partita di domani. Non convocati Ricciardo, Franco, Felleca e Savatteri.

Portieri: Forte, De Brasi
Difensori: Marchio, Sanzone, Pambianchi, Calvanese, Viteritti, Germinio, Blaze, Coppola, Porcaro
Centrocampisti: Rossini, Boscaglia, Laaribi, Modic A, Piromallo, Carbone, Godano, Gigliotti
Attaccanti: Actis Goretta, Vivacqua, Modic M, Novello

Sicula perfetto, Roccella sconfitto a Lentini

SICULA LEONZIO – ROCCELLA 3 – 1

LENTINI (SIRACUSA) – Un’altra sconfitta, in trasferta, ed ancora una volta contro la nuova capolista in classifica. Gli uomini di Galati tornano dalla Sicilia senza punto alcuno in saccoccia e con, dati alla mano, una classifica sempre più negativa.

Al gol dei bianconeri di casa, ad opera di Porcaro al 23′ pt, risponde De Araujo solo due minuti più tardi. Con una splendida rete su assist di Marino, Ricciardo del Leonzio riporta i suoi avanti al 39′ pt, prima della rete del definitivo 3 a 1 al 53′ st di D’amico, su rigore.

Per Cozza una vittoria di estrema importanza soprattutto in virtù della concomitante sconfitta dell’Igea a Palmi, che gli regala il primo posto in solitaria. Per Laaribi e compagni un altro mesto ritorno a Roccella: la Sarnese rimane appaiata a 18 punti, mentre il Castrovillari, vittorioso in trasferta sul Due Torri, si avvicina a due punti.

Il Roccella si mangia le mani, pari beffardo con l’Aversa

ROCCELLA – AVERSA NORMANNA 2 – 2

ROCCELLA IONICA (REGGIO CALABRIA) – Il Roccella di mister Galati sciupa una clamorosa occasione per accorciare sulle concorrenti per la salvezza, con un secondo tempo scellerato in cui ha consentito all’Aversa (per di più di una sola posizione più in alto in classifica proprio rispetto al Roccella) di recuperare le due reti di vantaggio realizzate nella prima frazione del match.

Ficarotta rompe il ghiaccio dopo appena un minuto, approfittando di una clamorosa dormita della difesa ospite e portando sull’1 a 0 i padroni di casa. Nei minuti successivi gli amaranto continuano ad attaccare, sfiorando più volte il 2 a 0 con Rodriguez. Doppio vantaggio che però non tarda ad arrivare: al 34′ è Coluccio ad incornare di testa in area dando ai suoi compagni l’opportunità di rientrare negli spogliatoi con un rassicurante (in apparenza) vantaggio.

Nella ripresa, è il Roccella a lasciare spazio all’iniziativa dell’avversario, che prima accorcia con Venditti su punizione e poi perviene al pareggio con ciocia al 41′ della ripresa.

Incredibile dunque l’occasione persa da Coluccio e compagni, che in caso di vittoria si sarebbero portati a soli due punti proprio dall’Aversa. Inoltre, il Roccella nel prossimo turno andrà ad affrontare, in trasferta, la compagine al momento in testa alla classifica, la Sicula Leonzio.

Il Rende difende Trocini:«Nessuno può mettere in dubbio l’onorabilità del tecnico»

RENDE (CS) – Ha lasciato strascichi non proprio agonistici il pareggio di domenica fra Rende e Sicula Leonzio. Attraverso una nota stampa, «il presidente Fabio Coscarella e il Rende calcio 1968 considerano di cattivissimo gusto e del tutto fuori luogo le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal presidente della Sicula Leonzio che ha accusato in maniera greve e volgare il tecnico Bruno Trocini, e di conseguenza la società, definendolo “persona stupida e antisportiva”».
E ancora con fermezza: «Stigmatizzando le dichiarazioni di un tesserato si fa presente che non è concesso a nessuno, benché meno a chi si è affacciato nel mondo del calcio solo da qualche mese, di infangare l’onorabilità dell’allenatore Bruno Trocini la cui correttezza in campo e fuori è universalmente riconosciuta. Inoltre nessuno può permettersi di mettere in dubbio la correttezza, l’onorabilità e la dignità di una società che da quasi cinquant’anni è apprezzata nell’intero ambito calcistico. Per questo motivo – conclude la nota – il Rende calcio ha deciso di tutelare la propria immagine in tutte le sedi opportune intraprendendo fin da subito tutte le determinazioni del caso».