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Sequestrati sette milioni di luminarie e giocattoli natalizi pericolosi

COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno sequestrato oltre sette milioni di luminarie e giocattoli natalizi, destinati alla vendita, carenti dei contenuti minimi informativi obbligatori per legge e potenzialmente pericolosi per i consumatori.

Questo è il bilancio dell’operazione “Prenatale Protetto” sviluppata, nel periodo precedente a quello natalizio, al fine di prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi destinati agli acquirenti ignari del pericolo. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle ha permesso di individuare diverse imprese gestite da soggetti di nazionalità cinese, dislocate nell’area urbana cosentina e in quella silana, che nel periodo precedente a quello natalizio si sono rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema “sospetti”.

I primi controlli sono stati svolti nei confronti di imprenditori che ponevano in vendita luci natalizie fabbricate nei paesi dell’area asiatica e prive delle necessarie certificazioni sulla sicurezza. Risalendo la filiera distributiva ulteriori controlli sono stati effettuati nei confronti di aziende all’ingrosso venditrici dei medesimi prodotti.

Nel corso degli interventi i finanzieri hanno scoperto milioni di luminarie, costituenti veri e propri impianti di illuminazione, avvolte in bobine di centinaia di metri e pronte ad essere vendute ai clienti in violazione delle prescrizioni sulla sicurezza e sulla trasparenza del Codice del Consumo.

Le luci sequestrate, realizzate in varie forme e colori richiamanti i simboli del Natale, sarebbero state destinate al decoro degli ambienti domestici, sia interni che esterni, ed avrebbero esposto i consumatori al rischio di incidenti o cortocircuiti derivanti dal possibile surriscaldamento delle guaine protettive. Altrettanto pericolosi per la salute degli acquirenti, soprattutto per quelli più giovani, i giocattoli natalizi funzionanti elettricamente connotati da estrema fragilità a causa della scarsa qualità del materiale utilizzato per la costruzione degli stessi e sprovvisti delle istruzioni ed avvertenze per l’uso senza rischi.

A conclusione dell’operazione sono stati posti sotto sequestro oltre sette milioni tra luminarie ed altri gadgets natalizi ed i legali rappresentanti delle sette società sono stati segnalati alle autorità amministrative per l’accertamento delle conseguenti violazioni amministrative e la confisca dei beni.

Operazione Congiunta Polizia Municipale e Guardia di Finanza_Anti Contraffazione

COSENZA – Un servizio sinergico è stato messo in campo dalla Polizia municipale del Comune di Cosenza guidata dal comandante Giovanni De Rose in collaborazione con il Comando provinciale della Guardia di Finanza diretto da Marco Grazioli.

Si tratta di un’operazione congiunta che proseguirà in maniera intensificata per diversi giorni al fine di contrastare i reati di contraffazione di venditori abusivi sull’isola pedonale del capoluogo bruzio.

«Abbiamo attuato interventi di controllo più capillari in tema di alterazione dei marchi e della loro vendita – afferma il sindaco Mario Occhiuto – Tengo a ringraziare il colonnello Grazioli e i suoi militari, così come pure gli agenti del nostro Nucleo Decoro Urbano, che in un’attività di contrasto e prevenzione a tutela del commercio e della sicurezza rappresentano ai cittadini la presenza dello Stato sul territorio».

 

Scarpelli condannato a due anni nel processo sulle consulenze d’oro dell’Asp di Cosenza

COSENZA – Arrivato a sentenza il processo per le “consulenze d’oro” all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Condanne, in primo grado, per l’ex direttore generale Gianfranco Scarpelli (due anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per un anno), per l’avvocato Nicola Gaetano, consulente dell’Asp (un anno e 4 mesi di reclusione), e per suo fratello Dario (10 mesi di reclusione). Assolti invece gli ex manager Franco Petramala e Franco Maria De Rose, gli avvocati Giovanni Lauricella e Maria Rita Iannini e Flavio Cedolia. Il collegio giudicante era composto dai magistrati Giusi Ianni, Urania Granata e Palmina Formoso.

Cosenza, provvedimenti nei confronti di due prostitute

COSENZA – Nella giornata di ieri, per la prima volta sul territorio della provincia di Cosenza, sono stati irrogati due DASPO URBANI, nei confronti di altrettante prostitute, che esercitavano l’attività di meretricio sulla SS 106, nel Comune di Corigliano Calabro.

I provvedimenti sono stati emessi dal Questore di Cosenza, dott. Giancarlo CONTICCHIO, in ossequio alle indicazioni normative contenute nel recente “Decreto Minniti” per contrastare la prostituzione su strada.

L’attività istruttoria è stata fatta dal Commissariato di Rossano e portata a termine dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cosenza, con lo scopo di arginare quei fenomeni di degrado urbano che creano senso di insicurezza tra i cittadini e per contrastare lo sfruttamento della prostituzione che, da sempre, genera ingenti entrate per la criminalità che ne gestisce i proventi illeciti.

Le destinatarie dei provvedimenti sono entrambe di nazionalità bulgara, Z.L.R di anni 31 e S.G.N. di anni 22, entrambe domiciliate a Corigliano Calabro.

 

 

 

Tre arresti a Corigliano per detenzione di banconote false

CORIGLIANO CALABRO (Cs) – I carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato tre persone, Saverio Barone, di 39 anni, di Napoli, Darisa Leontina Mihai (25), già noti alle forze dell’ordine, e R.M.D. (30), incensurata, di Cosenza, per detenzione e spendita di denaro falso. I tre viaggiavano a bordo di una Fiat Idea che è stata fermata ad un posto di blocco

Sotto la cuffia del cambio dell’auto la scoperta dei carabinieri

Nel corso del controllo l’autovettura è risultata priva di certificato assicurativo e sequestrata. Durante il trasferimento al deposito giudiziario i tre hanno dato segni di agitazione che hanno insospettito i militari.
Perquisito l’abitacolo, i militari hanno trovato, accuratamente occultate nel cambio, tremila euro in contanti in pezzi da 100, 50 e 10 euro. Gli accertamenti dei carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria hanno permesso di stabilire che le banconote erano false. Barone è stato portato nel carcere di Castrovillari e le due donne condotte agli arresti domiciliari.
   

Incidente sulla SS 106, pedone investito a Cariati

CARIATI (CS) – Ennesimo incidente sulla SS 106. Circa un’ora fa una persona, le cui generalità non sono note, è stata investita da un’auto nel centro abitato di Cariati. Sul posto è intervenuto il personale del 118. La persona non vessa in gravi condizioni. Il traffico è tornato alla normalità. (Immagine presente nel gruppo “Basta vittime sulla S.S106”)

Estorsioni ai danni di un’impresa agricola, arrestati affiliati della cosca Gallelli

CATANZARO – La polizia ha arrestato, su disposizione della Dda di Catanzaro, esponenti di rilievo e affiliati della cosca Gallelli, operante nel basso versante ionico, ritenuti responsabili di numerose estorsioni ai danni di un’impresa agricola di una nota famiglia di latifondisti. Dalle indagini della Squadra mobile di Catanzaro, è emerso che il capo cosca Vincenzo Gallelli, di 74 anni, sin dai primi anni ’90 avrebbe imposto la “guardiania” sulle proprietà della famiglia di Badolato, fissando anche le modalità di sfruttamento dei terreni, costringendo gli imprenditori a concederli a pascolo ed erbaggio ai propri familiari impedendone in tal modo il libero sfruttamento commerciale. La pressante condizione di assoggettamento ed omertà imposta ai titolari dell’azienda, realizzata anche con sistematici danneggiamenti, li aveva costretti a modificare i termini contrattuali con altri operatori agricoli, la cui presenza doveva rappresentare una sorta di argine alle pretese ed ai condizionamenti di Gallelli-Saraco.

Violenza sessuale aggravata su minore, fermato ex consigliere comunale

LAMEZIA TERME (CZ) – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso da questo Ufficio nei confronti di un soggetto indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.
In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle sono emersi alcuni episodi di
cui si è reso protagonista L.M. (cl. 1968) di Lamezia Terme, già consigliere comunale del
disciolto Comune lametino, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni
sessuali nei confronti di una persona minorenne, all’epoca dei fatti poco più che
quattordicenne. Le successive attività investigative disposte da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno confermato il quadro accusatorio che, all’esito delle ulteriori indagini, ha determinato il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti del predetto L.M.. Il provvedimento è stato eseguito nella nottata odierna dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, che hanno associato l’indagato presso la competente Casa Circondariale.

Detenzione e spaccio di droga, due arresti nel cosentino

COSENZA – Due giovani sono stati posti agli arresti domiciliari ed altri due hanno ricevuto un provvedimento di obbligo di dimora a Montalto Uffugo a conclusione di un’indagine condotta dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Cosenza, per detenzione e spaccio di cocaina e marijuana nella zona della Valle del Crati. I provvedimenti, eseguiti dai carabinieri di Lattarico, insieme a quelli della Compagnia di Rende con il supporto di unità cinofile antidroga di Vibo Valentia, sono stati notificati a Luciano Carnevale, di 22 anni, di Lattarico, ed a Claudio Alushi (21), di Montalto Uffugo, entrambi agli arresti, e ad un 28enne albanese e ad un 26enne cosentino. Le indagini, avviate nel marzo scorso, avrebbero permesso di accertare l’esistenza di un giro di droga tra Rende, Montalto Uffugo, Rose e Lattarico. Nel corso dell’operazione è stato arrestato anche un 24enne trovato con 5 grammi di marijuana, uno di cocaina e uno di hascisc, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e 2.700 euro.