Archivi categoria: Cronaca

Corigliano, accoltella il marito dopo una lite

CORIGLIANO (CS) – Tragedia sfiorata a Corigliano dove, al culmine di una lite, una donna ha accoltellato il marito 40enne. Secondo quanto si è appreso l’uomo è stato trafitto alla spalla e la coltellata non ha leso organi vitali. Soccorso dal personale del 118 è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Rossano. Non è in pericolo di vita. Sull’episodio indagano i carabinieri.

 

Rapinarono novantenne, arrestati dai carabinieri

VIBO VALENTIA – I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno arrestato e posto ai domiciliari a Soriano Calabro, Francesco Tigani, di 34 anni e Dorotea Sestito di 29 con l’accusa di rapina. Una terza persona coinvolta è in via di identificazione. I due sono accusati di essere gli autori della rapina perpetrata, nello scorso mese di maggio, ai danni di una novantenne di San Nicolò di Ricadi. L’anziana, dopo avere aperto la porta di casa ai due sconosciuti che avevano bussato, venne strattonata violentemente e rapinata di una collana d’oro che aveva al collo e di un orecchino. Per l’anziana tanto spavento ma nessuna conseguenza se non la perdita di un oggetto al quale era molto legata. Le indagini, avviate dai militari, hanno portato all’identificazione della coppia grazie all’esame delle immagini registrate in alcuni impianti di videosorveglianza della zona. Anche la vittima ha riconosciuto nei due gli autori della rapina subita in primavera.

Vibo Valentia, sparatoria da film d’azione

SAN GREGORIO D’IPPONA (VV) – I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno avviato un’indagine su una sparatoria avvenuta questa mattina a San Gregorio d’Ippona. Secono quanto emerso dai primi rilievi del caso, il fatto sarebbe accaduto intorno alle 7,30 di questa mattina: pare che cinque auto siano state crivellate da colpi. Almeno quaranta i bossoli ritrovati sull’asfalto da periti. Nulla si sa, invece, sugli autori del gesto o sulle motivazioni. Secondo una prima ricostruzione la sparatoria sarebbe avvenuta tra due persone  che, mentre si trovavano in piedi, hanno aperto il fuoco riparandosi dietro le vetture. Nessun ferito segnalato.

 

Crolla un balcone, donna travolta e uccisa

SAN FERDINANDO (RC) – Un’anziana donna, Francesca Barbalace, di 72 anni, è morta questa mattina a San Ferdinando, nel reggino. Un tragico incidente che le è costato la vita: secondo quanto si è appreso, infatti, un balcone è crollato dal secondo piano di uno stabile che al piano terra ospita l’ufficio postale, da cui la donna era appena uscita, prima che il balcone le crollasse addosso. Sull’episodio i Carabinieri hanno già avviato le indagini, per verificare eventuali responsabilità circa il crollo del balcone. Si tratta di un edificio privato che, a eccezione del piano terra che ospita l’ufficio postale, risulta abbandonato e in precarie condizioni strutturali. L’immobile è stato quindi sequestrato dai Carabinieri su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi, che ha anche disposto l’autopsia sul corpo della donna.

 

spaccio di marijuana a scuola

PAOLA (CS) – Nell’ambito dei servizi di polizia giudiziaria finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati inerenti al traffico ed alla vendita di sostanze stupefacenti nelle scuole, potenziati dal Questore di Cosenza Luigi Liguori, questa mattina personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà, F.M. di anni 20 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare il personale del Commissariato di P.S. di Paola,  nell’effettuare una perquisizione  a carico del giovane, da tempo sospettato di spacciare droga all’interno della scuola frequentata, permetteva di rinvenire, occultate nello slip, quattro confezioni singole contenente  marijuana per un peso complessivo di gr.3,52. La perquisizione, estesa anche all’abitazione, consentiva di ritrovare anche un bilancino di precisione e numerose bustine in cellophane vuote.

 

Processo contro cosca Grande Aracri, 25 condanne

CATANZARO – Venticinque condanne e tre assoluzioni. Si è concluso così il processo con rito abbreviato per le 28 persone coinvolte nell’operazione “Kyterion” contro la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta. La sentenza è stata emessa dal Gup distrettuale di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro. La pena più pesante, 30 anni, è stata inflitta al capo della cosca, il boss Nicolino Grande Aracri. A 24 anni sono stati condannati, invece, Ernesto Grande Aracri, fratello di Nicolino, e Angelo Greco. La pubblica accusa, rappresentata dai pm Domenico Guarascio e Vincenzo Capomolla, aveva chiesto, tra l’altro, la condanna all’ergastolo per i fratelli Grande Aracri e per Angelo Greco. Condanna a quattro anni di reclusione, inoltre, per gli avvocati Lucia Stranieri e Benedetto Giovanni Stranieri, imputati di concorso esterno in associazione mafiosa e per i quali la pubblica accusa aveva chiesto la condanna a nove anni. I tre assolti sono Dario Cristofaro, Luigi Martino e Carmine Riillo. Agli imputati venivano contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione, violazione delle leggi in materia di armi, omicidio, ricettazione, violenza privata, lesioni personali, rapina e usura. L’inchiesta che ha portato al processo ha fatto luce, tra l’altro, sull’omicidio del boss di Cutro Totò Dragone, avvenuto il 10 maggio del 2004 e contestato a Nicolino Grande Aracri, al fratello Ernesto e ad Angelo Greco. La cosca, con ramificazioni nel nord Italia, ed in particolare in Emilia Romagna, avrebbe imposto, secondo l’accusa, estorsioni e subappalti nella realizzazione e nella gestione di un parco eolico nel Crotonese noncé’ ad alcuni villaggi turistici del litorale ionico sempre del Crotonese, a cui sarebbero stati imposti servizi e prestazioni da parte di imprese vicine al gruppo criminale.

Scafista siriano terrorista internazionale

CATANZARO – Doveva compiere presumibilmente un attentato Abo Robeih Tarif, il siriano di 23 anni già detenuto perché arrestato nel 2014 con l’accusa di essere uno scafista al quale la Guardia di finanza ha notificato un provvedimento di fermo per associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale. Dal prosieguo delle indagini, è emerso lo scopo del viaggio del siriano in Europa: doveva compiere un attentato terroristico o, comunque, doveva filmarlo col suo telefono cellulare, sequestrato dalla Guardia di finanza dopo il suo arresto, «nel quale – ha riferito ancora Gratteri – abbiamo trovato foto con armi di ogni genere. Quel telefonino, per la sua importanza, può essere paragonato alla “copiata” per gli ‘ndranghetisti. E’ il suo dna di appartenenza. Gli serviva per dimostrare chi fosse e di quale organizzazione facesse parte».

Cosenza, cadavere nel fiume

14958757_1132816543468894_1694550676_nCOSENZA – Appartiene a un giovane tossicodipendente, Maurizio Ritacco di Laurignano, frazione di Dipignano alle porte di Cosenza, il corpo senza vita ritrovato questa mattina, poco dopo le ore 9,30, sulla sponda sinistra del fiume Crati. Il cadavere è stato rinvenuto adagiato con il viso sott’acqua nei pressi della confluenza con il Busento, tra il ponte di Alarico e il ponte ferroviario antistante il complesso monastico di San Domenico. Sul posto le volanti della polizia di stato, i vigili del fuoco di Cosenza, la polizia municipale. Sul posto ache il medico legale per accertare le cause del decesso. Sulla sponda del fiume gli agenti della polizia scientifica, intervenuti per i rilievi, hanno trovato alcune siringhe usate. Per questo l’ipotesi più accreditata è quella che l’uomo, possa essere morto per un’overdose oppure possa essere svenuto in seguito ad un malore, annegando subito dopo. Ogni dubbio sarà chiarito dall’autopsia che certamente sarà disposta dal magistrato di turno.

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Accusa di truffa aggravata per ex direttori Banco di Napoli

CATANZARO – Tre ex direttori, oltre a cinque funzionari della filiale del Banco di Napoli di Catanzaro, sono stati iscritti nel registro degli indagati: per loro si ipotizza il reato di truffa aggravata (foto ansa.it). Secondo il Pm della Procura catanzarese, Vito Valerio, i vertici dell’istituto avrebbero venduto prodotti finanziari, senza indicare la finalità Swap, «in violazione delle norme bancarie con artifizi e raggiri» ai soci dell’azienda catanzarese Max motors srl. Gli ex direttori e i funzionari avrebbero omesso di indicare la finalità speculativa di tali contratti derivati predisponendo, si legge nell’avviso di conclusione delle indagini, «condizioni contrattuali sempre complessivamente sbilanciate in favore dell’istituto di credito».

Piantagione di marijuana scoperta nel crotonese

CROTONE – I Finanzieri della Compagnia di Crotone, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno scoperto all’interno di un’abitazione, nella periferia Crotonese, una coltivazione di marijuana. L’attività criminosa era ben strutturata e non estemporanea tanto che le piante invasate erano irradiate con lampade alogene, montate su un ingegnoso congegno di carrelli a doppio binario motorizzati e comandati da timer analogico; completava il tutto un sofisticato sistema di aerazione ed un moderno sistema di irrigazione munito di centraline digitali. La struttura è risultata essere collegata giorno e notte abusivamente alla rete elettrica pubblica, producendo un notevole consumo di energia sottratto al pagamento. Sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica tre persone per produzione e traffico di sostanze stupefacenti, furto aggravato e detenzione abusiva di munizioni.