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ModaMovie spegne venti candeline. Curiel incanta il Rendano

applausi x Curiel‹‹ Scegliete un lavoro che amate e per il quale siete disposti a mettervi in gioco ogni giorno, migliorandovi. Studiate, studiate, studiate. Osservate ogni cosa, soprattutto qualora provenga dal passato e non pasticciate: rispecchiate il corpo della donna, sempre››. ‘E il 2016, internet e la rete hanno cambiato il modo di approcciarsi alla moda, di conoscerla, di acquistarla. Esistono i designer e poi le fashion blogger. La creatività, in materia di fashion, implica la sperimentazione, l’errore, l’inusuale. Molto, troppo forse. Perché se osservando una collezione come quella di Raffaella Curiel, haute couture storica dell’Altamoda ci si incanta ancora a sognare, vuol dire che non tutto è davvero così cambiato. Il compleanno di ModaMovie è appena passato. Vent’anni. L’età in cui ci si sente grandi abbastanza da poter osare e rischiare qualsiasi cosa ma ancora troppo piccoli per farlo fino in fondo. Una riflessione che accompagna l’età umana ma che si adatta benissimo anche ad un festival diventato così importante in una terra del Sud, dove di moda e di cinema si parla sempre di rado. Un tema difficile quello stabilito dalla commissione, “Nel Presente”, interpretato nelle più disparate maniere dai venti designer provenienti da tutta Italia e non solo, pur di accaparrarsi uno degli importanti stage messi in palio dal concorso volto a premiare il talento. Talmente difficile da rischiare, forse, di andare un po’ oltre le righe, travalicando un limite che rischia di togliere spazio all’ eleganza. O almeno, quella è l’impressione che dilaga tra gli interni di un  teatro che ormai raggiunge i suoi livelli di overbooking senza troppo sforzo.

prima classificata vertModamovie è da sempre un’occasione d’oro  per Cosenza e lo è stata anche quest’anno. Nonostante le difficoltà a confrontarsi con un mood fin troppo ampio, da qualcuno interpretato alla luce delle recenti evoluzioni tecnologiche, da qualcun altro  letto nel suo senso di disagio e di turbamento volutamente riflesso nelle creazioni. Ad aggiudicarsi il premio della ventesima edizione un’incredula Margherita Maria Marchioni da Gorizia, i cui tessuti artigianali si alternavano a taffetà colorati generando un effetto Africa molto apprezzato dalla giuria. Abiti ecologici dalle forme geometriche ottenute modellando il rame. Un tocco di inusual in una platea di luci a led e ispirazioni futuristiche che sembra aver convinto la giuria, forse un po’ meno il pubblico, particolarmente favorevole alla seconda classificata, l’avellinese Valentina Iannone che ha presentato due abiti “trasformisti”, capaci di passare dal candore del bianco al colore dei graffiti con un semplice tocco di mano. A lei è riservato lo stage presso un altro straordinario atelier, quello di Sabrina Persechino. Terzo posto, invece, per Maria Gisella Sapienza e per i suoi abiti dal sapore essenziale nel quale confluiscono Oriente ed Occidente in un mix minimal. Un posto speciale è toccato, invece, a Claudia Micheli, che nonostante il mancato posizionamento è riuscita ad aggiudicarsi uno stage presso la fondazione Ferrè e, come da consuetudine del Festival, all’altrettanto talentuosa Teresa Mutuale che con l’originalità dei suoi abiti, ispirati alla psicologia dei tempi moderni, ha conquistato la giuria Junior. Una gara faticosa, entusiasmante, a cui si è frapposto il sogno, l’eleganza e il romanticismo della collezione di Raffaella Curiel. A lei e ai suoi abiti fluttuanti e colorati, gli applausi più scroscianti. Un giardino di tessuti e di toni in cui nulla è lasciato al caso, incluso l’incarnato delle modelle. Giallo, rosa, verde e corallo i toni predominanti per una stilista che, nonostante gli anni di esperienza, ancora si emoziona. ModaMovie parla al talento, ma è l’arte la vera sposa del cuore.

ph: Francesco Farina

Lia Giannini  

In attesa del gran finale, ModaMovie premia il cinema

IMG_9814ModaMovie si appresta alla sua ventesima conclusione e lo fa attraverso un duo di serate in cui l’attenzione, al cinema, alla moda ma soprattutto alle nuove tecnologie che hanno rivoluzionato anche il modo di goderne, si rivela, più che mai, elevata. Un evento che, anno dopo anno si arricchisce di nuovi dettagli, a dispetto delle avversità e dei cambiamenti, legati inevitabilmente alla politica locale, che rischiano di porne a freno l’evoluzione.

Evoluzione che, più di ogni altro, quest’anno, parla al mondo del digitale e racconta, in maniera dirompente e, in taluni casi, allarmante, la dipendenza e l’eccessivo coinvolgimento da smartphone di cui è afflitta la società “nel presente”. Ad evidenziarlo, nella prima delle due serate evento condotte da Valeria Oppenheimer, è stato Giovanni Enrico Antonio Iusi, con il corto “L’occhio Inanimato”.  Un’opera filmica girata interamente con l’aiuto di un cellulare, tra Cosenza e dintorni, in cui il regista mostra, efficacemente, il vizio, persistente di “riprendersi” in qualsiasi situazione, al punto da perdere qualsiasi inibizione e intimità, dimenticando come all’apparire dovrebbe anteporsi l’essere.  Tra i quattro cortometraggi proiettati e selezionati, particolare apprezzamento è stato riconosciuto anche a quello del giovane Marco Albano, vincitore del premio di Donatello, per il suo “Thriller”. In esso, si racconta il sogno di un ragazzino cresciuto nel mito di Michael Jackson, la cui ambizione e passione si scontra e si incontra, sul finale, con il difficile problema dell’ ILVA, bestia nera della città tarantina. Sullo sfondo, Albano affronta il tema dell’occupazione ma soprattutto quella della malattia che affligge gli operai della fabbrica, assimilandoli, in un video che nessuno potrebbe mai confondere, ai noti zombie dell’ originale “Thriller” che rappresentò per Jackson l’inizio di una carriera d’oro.  Entrambi sono stati selezionati per il festival di Palizzi, rappresentato, nella serata, dal suo sindaco e dall’attore Giacomo Battaglia.

AD6A8866Come in ogni festival che si rispetti, anche quest’anno, ModaMovie ha distribuito riconoscimenti a volontà. Alla proiezione dei quattro cortometraggi, tra i quali si annoverano  “Il regalo di Compleanno di Massimiliano Vergani e Nafplio di Attilio Marasco e Serena Malacco, è succeduta la premiazione  del compositore Paolo Vivaldi e dell’attore Saverio Vallone, figlio di Raf Vallone, per il quale Modamovie ha realizzato un omaggio. Particolamente intensa la pausa musicale di Vivaldi, che ha riprodotto, accompagnato dal sassofonista Mirko Onofrio, due brani tratti dalla fiction “Mennea” e uno dal film “Non essere cattivo” mentre, subito dopo, è toccato a Giulia Zanfino, giornalista e regista del film “La penna di Bruzio”, dedicato a Padula, da un’idea di Mattia Scaramuzzo, un nuovo prezioso omaggio. A concludere la serata, un altro momento musicale, decisamente differente da quello di Vivaldi, live e proposto da Kim Ree Heena. Una performance elettronica “Codex kim” che ha unito la musica alle immagini, proprio come nel più classico dei film.

Ph: Francesco Farina

Lia Giannini

 

 

 

 

 

Il “Gusto del Sud”. ModaMovie celebra, con un convegno, il connubio tra moda e gusto

gusto del sudModa e cinema ma anche turismo e gusto.  Modamovie valorizza il talento ma soprattutto il territorio. Ieri, nonostante una ridente giornata festiva, il festival è entrato nel vivo con uno degli appuntamenti più attesi: il convegno “Il Gusto del Sud”. Un’occasione per approfondire e discutere, grazie all’apporto e all’intervento di esperti del settore, il tema dell’enogastronomia e l’importanza di fidelizzare i turisti, operando in termini di marketing territoriale, affinché la genuinità della Calabria venga riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. A discuterne sono stati i docenti Michele De Luca e Magda Antonioli, il Direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute dell’ Università della Calabria, Sebastiano Andò, la nutrizionista Achiropita Curti, Vittorio Caminiti e lo chef Antonio Salituro.

Decisamente più denso di partecipanti, il defilè che ha seguito al convegno. Uno showcase a bordo piscina come si conviene agli eventi di maggior glamour, presentato dalla conduttrice e modella Francesca Russo che ha sfilato, insieme a cinque bellissime modelle curvy, gli abiti di Elena Mirò. Ad intrattenere gli ospiti, intermezzi musicali a cura dei giovani pianisti Luigi Maria De Gaudio e Lorenzo Caravetta e del noto chitarrista Massimo Garritano. A conclusione del pomeriggio, una degustazione di  “Sapori Mediterranei”, iniziativa ormai consolidata del festival e mezzo di valorizzazione delle eccellenze locali.

Ph: Francesco Farina

Lia Giannini

 

ModaMovie festeggia 20 anni. Al via l’edizione dedicata al “Presente”


IMG_8830COSENZA – Se vent’anni fa qualcuno gliel’ avesse detto, forse non ci avrebbe creduto.  Sante Orrico, ideatore dell’evento calabrese ModaMovie, il festival che punta a valorizzare i giovani talenti del territorio nazionale in materia di moda e cinema, ha esordito, nella conferenza stampa  di apertura dell’ edizione 2016, ricordando come la Calabria sia terra ricca di risorse degne di valorizzazione a dispetto dei tanti calabresi che, spesso, le sottovalutano e maltrattano. Una provocazione, non nuova a quanti seguono con l’evento sin dai suoi albori, a cui si affiancano, però, di anno in anno,  passione ed entusiasmo, ingredienti fondamentali per portare avanti  un appuntamento che, grazie alla determinazione e all’ ingegno anche di Paola Orrico, project manager, si rinnova annualmente arricchendosi di novità al punto da rappresentare uno dei pochi fiori all’occhiello di cui la Calabria può farsi vanto.

IMG_8888Quest’anno, mood ispiratore dei bozzetti dei designer, il ” presente”, con i suoi cambiamenti legati al web e ai social media, le sue influenze digitali e il nuovo modo di concepire e vivere la moda, il cinema, e più in generale, l’arte. Del resto, l’età raggiunta da ModaMovie celebra la gioventù, a cui, come in ogni edizione, oltre alle importanti serate finali, quella del cinema il 4 giugno, che vedrà la partecipazione di  nomi del calibro di Raf Vallone e di Paolo Vivaldi, e quella della moda del  5 giugno al teatro Rendano, saranno dedicati due giornate intense di workshop con i professionisti del settore. Una chicca che si mantiene inalterata nel corso delle edizioni e che rappresenta uno degli aspetti caratterizzanti e più importanti di tutta l’esperienza. In linea con la necessaria ventata di cambiamenti che alimenta attese e partecipazioni, è stata la rassegna cinematografica “Inseparabili” volta a celebrare il connubio tra moda e cinema, il cui ricavato sarà devoluto all’ Unicef, in rappresentanza del quale erano presenti il cantautore Brunori e Paola Bianchi, nonché il convegno, previsto  per il 2 giugno all’ Ariha Hotel, “Il gusto delSud. Cibo, turismo e benessere”, a cui si accompagnerà uno showcase di moda e gusto.  IMG_8870

La conferenza, piuttosto partecipata, ha visto la presenza, tra gli altri, del sindaco di Rende Marcello Manna che ha ribadito l’importanza di fare rete, del subcommissario Giorgio Chambeyront e del Presidente CCIAA Klaus Algieri. Ultimo ma non ultimo, da annoverare, l’intervento del maestro d’arte Silvio Vigliaturo, a cui si deve il merito di una mostra, inaugurata a conclusione della conferenza e visitabile fino al 20 giugno presso il chiostro di S. Chiara, dal titolo “Allusioni e Trasparenze”. ‹‹ L’arte cammina con noi tutti i giorni attraverso la moda che si rinnova, pur attingendo dal passato, per esprimere nuova contemporaneità››. Al termine della conferenza, coordinata dalla giornalista Erminia Pietramala, il gruppo dei relatori e dei presenti si è spostato all’ingresso della Villa Vecchia per visionare la performance di street art live del duo artistico Bro (Mario Verta e Amaele Serino), per poi procedere al taglio del nastro delle   mostre, oltre a quella di Vigliaturo,  “Moda Movie Story” e “Lo stile di Audrey”.

Ph: Francesco Farina

Lia Giannini

 

Premio Moda Fismo 2016, Premiata la Maison Versace

REGGIO CALABRIA – Il premio degli imprenditori italiani del commercio moda va alla Maison Versace. Si è tenuta infatti questa mattina, presso l’Auditorium “A. Nori”  in via Nazionale 60 a Roma, la premiazione del Premio Moda 2016 FISMO Confesercenti, che ha visto  la  Gianni Versace S.p.A. aggiudicarsi il riconoscimento.

“Siamo molto lieti di consegnarlo – ha detto il presidente FISMO Roberto Manzoni unitamente a Ciccy Cannizzaro – ad una delle più prestigiose Case di moda italiane, conosciuta per le sue straordinarie creazioni e per l’innovazione che ha saputo apportare, rispettando tecniche sartoriali artigianali e puntando su di un Made in Italy di altissima qualità”.

“Un riconoscimento molto importante – ha detto Francesco Buccola, Chief Financial Officer della Versace Spa, ritirando il premio – che premia quei valori di qualità e tipicità in cui Versace ha da sempre investito e che ha voluto portare nel mondo”.

 “La Versace – ha sottolineato il  presidente di Confesercenti, Massimo Vivoli, nel portare il saluto della Confederazione  –  è una di quelle eccellenze che ha fatto conoscere la creatività italiana nel mondo e a lei va il plauso di aver esportato il marchio e non l’azienda”. Infine il presidente ha ricordato come ancora “molte piccole e medie imprese italiane non sopravvivano a causa della pressione fiscale e dei costi di gestione alti e per il difficile accesso al credito. Serve maggiore attenzione delle istituzioni in tal senso”.

“La politica – ha incalzato Manzoni – deve riconoscere il ruolo fondamentale di questo settore. Chi investe nella moda deve poter contare su credito, formazione e su una regolamentazione chiara su vendite on line, outlet, saldi e contraffazione. Solo quando il comparto moda vedrà riconosciuto il ruolo fondamentale che ha nell’economia del Paese tornerà ad credere e investire nel futuro”.  

Claudio Bergonzi, Segretario Generale INDICAM nel corso del suo intervento ha ribadito che i tre pilastri del Made in Italy sono innovazione, capacità di progredire e di competere. “Oggi  – ha detto – si premia un’azienda che è il simbolo di tutto ciò”. Bergonzi ha poi posto l’accento sul problema della contraffazione fornendo qualche cifra: “2,5% di merci scambiate nel mondo sono false; nell’Ue la percentuale sale al 5%. L’Europa – ha concluso – ha poi anche il triste primato di avere due dei Paesi con le produzioni più imitate al mondo, ovvero i Italia e Francia”.

Angelo Senaldi, Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati ha sottolineato come “il Made in Italy nel mondo, per anni, si sia identificato con la moda”. Senaldi ha anche posto l’accento su come la moda sia uno fra i comparti più colpiti dalla contraffazione. Un fenomeno che per il deputato occorre combattere “investendo in cultura della legalità e in un sistema di riconoscimento chiaro che differenzi il prodotto di qualità dalle imitazioni”.

ModaMovie 2016, trapelano i primi nomi della 20esima edizione

COSENZA – Moda Movie 2016 si avvicina e Sante e Paola Orrico, direttore artistico e project manager dell’evento, lasciano trapelare alcuni dei nomi dei fashion designer della 20esima edizione della manifestazione che premia il talento negli ambiti della moda, del cinema e dell’arte. A partire dal prossimo 5 giugno, dunque, sulla passerella sfileranno le creazioni di Raffaella Curiel, la stilista definita “intellettuale della moda” con cui Gerardo Sacco in più di un’occasione ha collaborato, costruendo un connubio artistico e stilistico di elevata qualità, dalle passate edizioni di “Donna sotto le stelle” (1995 e 1999) fino alla passerella di “AltaRoma” nel gennaio di due anni fa. Nell’edizione di ModaMovie di quest’anno, Gerardo Sacco firmerà alcuni dei premi, nel corso di una manifestazione consolidata che vedrà alternarsi esperti di moda, professori universitari, giornalisti e personaggi del cinema e dello spettacolo, nonchè del mondo culturale. Tra i nomi ormai certi della 20esima edizione: Antonio Mancinelli, caporedattore di Marie Claire; Liuba Popova, insegnante di storia della moda alla Naba di Milano; Beppe Pisani, esperto tessile; Valeria Oppenheimer, conduttrice del programma Top – Tutto quanto fa tendenza su Rai 1; Patrizia Calefato, docente alle Università di Bari e Stoccolma. Atteso anche il ritorno di Roberto Portinari, segretario generale di Piattaforma Moda, mentre è la prima volta per Rita Airaghi, direttore generale della Fondazione Gianfranco Ferrè e la giornalista di moda e costume, Valeria Palieri, autrice e producer di Magazine7, coordinatrice del corso triennale in Fashion Stylist allo IED – Istituto Europeo di Design di Roma.

 

 

 

“Percorsi di Moda al MAB”, domani presentazione del Calendario 2016

percorsi di moda al mab1“Percorsi di Moda al MAB”. E’ il titolo del calendario 2016 che sarà presentato domenica 10 gennaio, alle ore 18,30, all’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cosenza e che rappresenta una significativa appendice di “Buone Feste Cosentine”, la manifestazione promossa dall’Assessore agli eventi Rosaria Succurro, che si conclude proprio domenica, è  frutto di un articolato progetto che si propone di istituire un singolare connubio tra l’arte di cui sono espressione le opere del MAB (Museo all’aperto Bilotti) disseminate sull’isola pedonale di Corso Mazzini, e gli scatti fotografici che ritraggono sei modelle proprio accanto ad alcune delle statue dei più grandi maestri del Novecento: da Rotella a De Chirico, da Dalì a Modigliani, da Manzù a Sacha Sosno, ad Emilio Greco e Pietro Consagra. Ad organizzare e promuovere il progetto “Percorsi di Moda al MAB” ed il calendario che ne è scaturito, è  l’Associazione di Eventi, moda e spettacolo “A POIS”, diretta da Giada e Selene Falcone che hanno motivato la nascita di questa idea con la finalità di promuovere il valore artistico del MAB, attraverso uno strumento come il calendario, in grado di arrivare in maniera diretta ai cittadini ed anche ai visitatori che giungono a Cosenza da ogni parte d’Italia e del mondo. Alle opere d’arte del MAB sono state affiancate sei bellissime modelle, finaliste della prima edizione del concorso di moda e cinema “Ciak si Sfila” conclusosi nel settembre dello scorso anno e che nel calendario sono abbigliate con abiti esclusivi, realizzati appositamente dall’Accademia New Style di Cosenza.
Le sei finaliste  di “Ciak si sfila”, Federica Florio, Miriam Belluscio, Manuela Caruso, Martina Colla, Alessandra Crocco e Maria Francesca Palermo, hanno prestato la loro immagine alla macchina fotografica, tra la curiosità dei passanti, attenti spettatori del set curato da Luca Di Biase e da Settimio Martire. Un lavoro iniziato con uno studio approfondito delle opere e degli artisti del MAB, che si è sviluppato in più fasi ed i cui risultati si potranno apprezzare domenica 10 gennaio durante la presentazione del calendario all’Enoteca Regionale della Provincia alla quale sarà abbinata anche la presentazione della seconda edizione del concorso “Ciak si sfila”.Nella stessa serata previsti un defilè di moda e una degustazione di vini e prodotti tipici.

Cosenza: manifestazione di moda dal titolo “Ciak si sfila”

COSENZA – L’Associazione “A Pois eventi” dà il via alla nuova edizione del concorso moda e cinema “Ciak si sfila”, in programma il 14 dicembre, con la realizzazione di foto artistiche al MAB.
Le sei miss, che hanno ottenuto una fascia sponsor nella precedente edizione poseranno per il calendario Ciak si sfila 2016, indossando gli abiti ispirati alle statue del MAB e realizzati dall’Accademia di moda New Style.
Un progetto che decide di abbinare la moda alla cultura. L’idea ed il progetto sono a cura di Giada Falcone dell’A Pois eventi, un lavoro composto da più fasi ed iniziato con uno studio approfondito delle opere e degli artisti che le hanno realizzate.
Tra le sei miss che poseranno, un ruolo da protagonista sarà assegnato alla vincitrice del concorso Federica Florio, giovanissima ma già con diverse esperienze nel settore della moda.ciak si sfila
Alla direzione artistica e organizzativa di Giada Falcone si aggiunge Selene Falcone per il coordinamento delle modelle, l’istituto di bellezza Orrico Style Look e Benessere, il fotografo Luca Di Biase, il fotografo di backstage Settimio Martire, l’assistente di backstage Celeste Bozzo e i giovani stilisti dell’accademia per la realizzazione degli abiti. Un gruppo giovane con idee nuove e stimolato dalla voglia di poter costruire, in sinergia, qualcosa di bello e allo stesso tempo valido culturalmente.
La realizzazione delle foto avverrà lunedi 14 dicembre, a partire dalle ore 9:00, sul corso principale della città Bruzia.

Moda Movie “Nel Presente”: vent’anni di moda a Cosenza

20151207182128_IMG_1002 (1)“Nel Presente”. Sarà questo il titolo della prossima edizione di Moda Movie, il festival dedicato alla moda e al cinema tra i più attesi in Calabria. Un titolo ambizioso, anticipatore di tendenze come tutti quelli che hanno contraddistinto le precedente edizioni che, in perfetto accordo con i fatti attuali, ambisce a raccontare, secondo le interpretazioni dei giovani fashion designer in concorso, il mondo contemporaneo alla luce dei fatti socio culturali che lo caratterizzano, in un’epoca dominata dalla tecnologia e dal web. L’obiettivo è quello di mostrare, attraverso i dettami di un’arte chiamata “moda”, la realtà attuale, in ottica passata ma con un occhio al futuro. A comunicarlo, in un affollata conferenza stampa dal titolo “Waiting For Christmas”, lo staff di Moda Movie, diretto da Sante e Paola Orrico, che ieri pomeriggio presso l’Ariha Hotel, come da tradizione, ha presentato, insieme ai tanti collaboratori che si sono aggiunti nel corso degli anni, i progetti fin qui elaborati e i nuovi che prenderanno il via a partire dalla prossima edizione. Merito assoluto del concorso è infatti la sua capacità di rinnovarsi ogni anno, apportando novità e collaborazioni, nel segno di una continua sinergia che, come sottolineato da Sante Orrico, è necessaria al fine di far emergere la Calabria dallo stato paludoso a cui la vogliono relegate istituzioni e pregiudizi, valorizzando i giovani e la loro artisticità.20151207202632_IMG_1265 In questa stessa ottica, si è espresso ieri pomeriggio il Presidente del gruppo Goel, Vincenzo Linarello, esponente del marchio Cangiari, un brand che ostenta la sua calabresità già nel nome e che, pur nascendo dalla volontà di recupero dell’antica tradizione della tessitura calabrese, ha saputo conquistare le passerelle dell’Alta Moda. Cangiari, come del resto fa Moda Movie, si è reso testimone di un senso di riscatto di cui la Calabria può vantarsi e dalla quale è necessario prendere esempio attraverso la partecipazione attiva a tutto ciò che annette progetti sociali e agroalimentari, stando vicino a quanti ogni giorno combattono contro la mafia, a dimostrazione che l’indole vera dei calabresi, diversamente da come qualcuno vuol fare credere, risiede nel coraggio di osare e nell’onestà e nella dignità di chi non si piega al malaffare.

20151207194513_IMG_1133A seguire, tra le tante novità, oltre al tabloid, già ideato lo scorso anno, l’introduzione della guida ai sapori mediterranei. Un opuscolo, ideato da Tommaso Caporale e Gianfranco Manfredi, destinato a dare importanza al momento del cibo, valorizzando le tradizioni enogastronomiche calabresi, nel quale confluiscono le riflessioni e gli spunti culinari di esperti del settore (giornalisti, chef, agronomi e quant’altro), nonché la presentazione del calendario 2016, di cui sono stati omaggiati tutti i presenti, con gli scatti della passata edizione a cura di Giovanni Perfetti. Un simposio di parole e di racconti che testimoniano dunque una realtà in forte crescita, alimentati dalle testimonianze, assai più incisive, della moda stessa, grazie alle creazioni, che hanno sfilato durante l’incontro, di alcune fashion designer dell’Accademia della Moda e della New Style, due realtà consolidate del territorio in fatto di moda. Abiti dalle fattezze originali e accattivanti, che ispirate dal tema passato Crossing Cultures, si sono rese portavoci delle mille contraddizioni che abitano questa terra raccontando una commistione di stili e culture differenti. A concludere l’incontro, in attesa della serata finale il prossimo giugno, comicità,  vino e cullurielli.

Ph Francesco Farina

Lia Giannini 

Sposiamoci si tinge di White: il resoconto della quarta edizione

sposiamoci 7Non si tratta di una novità, eppure desta lo stesso stupore. Sposiamoci è un evento piuttosto noto nel panorama cosentino,  dedicato al matrimonio e agli abiti da sposa. Ogni anno, da più di quattro edizioni, in quello che è un monumento alla bellezza per eccellenza, quale il Teatro Rendano, grazie all’adesione di alcune, tra le più note, aziende sul territorio, prende forma un esempio di garbo ed eleganza tra i più rari in città.

Al di là della semplicità che spesso accompagna l’evento, reo forse solo dell’assenza di novità sostanziali, legate al tema, che incoraggino ulteriore partecipazione, si tratta di un momento sempre di grande garbo ed eleganza, poiché tale è lo staff responsabile dell’organizzazione, l’Associazione A Pois, capitanata da Giada e Selene Falcone.sposiamoci 4

Lo scorso sabato 5 dicembre, in netto anticipo rispetto al passato, scelta considerata vincente data l’atmosfera natalizia del Teatro e l’allestimento floreale che ha accresciuto il romanticismo, si è tenuta la sfilata degli abiti da sposa dell’atelier White di Davide Maida, tra i più apprezzati sul territorio e dei gioielli di Scintille. Dopo un momento dedicato alla degustazione che ha “aperto le danze” nel pomeriggio, gli ospiti sono stati invitati a far sognare i loro occhi attraverso le raffinate collezioni 2016 dell’ Alta Moda by White e non solo, suscitando esclusivamente commenti positivi tra i presenti.  A rendere ancora più credibile il tutto, enfatizzando la sublimità del momento, le dolci musiche di Francesco Perri, musicista da più di vent’anni che ha intonato al pianoforte alcune colonne sonore e l’impeccabile conduzione di Federica Montanelli.sposiamoci 3 sposiamoci 6

Parlando in termini di tendenze, le proposte di abiti sia relativi alla donna che all’uomo hanno visto il trionfo del pizzo, della seta, del colore e del fiocco. Tra le novità più originali anche l’abito da sposa in pantalone e il modello Audrey Hepburn per una sposa più matura. Una serata, dunque, di grande fascino resa vincente dal sodalizio di due realtà che sul territorio cosentino si fanno riconoscere per precisione e finezza, alimentando la voglia, in chi ancora non l’avesse fatto, di dire “Sposiamoci”.

Lia Giannini