Archivi tag: MAB

Cosenza, al MAB in arrivo cinque nuove opere d’arte con le donazioni Bilotti Ruggi d’Aragona

COSENZA – Il Museo all’aperto Bilotti (MAB) si appresta ad accogliere altre cinque opere d’arte, appartenenti ad alcuni tra i più importanti artisti italiani del Novecento : Pericle Fazzini, Gino Severini e Arturo Martini.

La Giunta comunale, presieduta dal Sindaco Mario Occhiuto, ha autorizzato, infatti, l’accettazione delle donazioni modali, proposte dal dott.Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, figlio di Enzo Bilotti e nipote di Carlo Bilotti, ideatori del MAB.

Delle cinque opere d’arte che arricchiranno il Museo all’aperto Bilotti fanno parte la Sibilla di Pericle Fazzini, Fouettè (Danseuse), il Giano Bifronte e l’Arlecchino di Gino Severini e, infine, la Dormiente di Arturo Martini.

Tutte e cinque le opere d’arte saranno vincolate in modo permanente al Museo all’aperto Bilotti e rappresentano un’importante occasione per consolidare ed arricchire il MAB e la sua collezione en plein air che fa ormai parte, a tutti gli effetti, del patrimonio storico, artistico e identitario di Cosenza.
I tre autori delle cinque opere figurano tra i più importanti artisti nazionali del Novecento, internazionalmente riconosciuti grazie ad una produzione ospitata nelle esposizioni permanenti dei maggiori musei e con quotazioni di mercato quanto mai significative.

Le opere

Entrando nel dettaglio delle nuove opere donate al MAB, la  Sibilla di Pericle Fazzini è una statua realizzata mediante fusione in bronzo, delle dimensioni di cm.98x67x32. Realizzata mediante fusione in bronzo patinato è la statua Fouettè (Danseuse) di Gino Severini. Si tratta di un unico esemplare in misura monumentale dal modello del 1962 delle dimensioni di cm. 190x73x48. Ancora di Gino Severini è il Giano Bifronte, scultura in bronzo, unico esemplare in misura monumentale tratto dal bozzetto eseguito, su disegno dell’autore, nel 1962 a Parigi, dalle dimensioni di cm. 170x65x42. Terza ed ultima opera di Gino Severini è  l’Arlecchino, statua in terracotta colorata delle dimensioni di 
cm. 215x80x90. A completare il lotto delle nuove donazioni di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona all’Amministrazione comunale, la Dormiente di Arturo Martini (foto), in marmo statuario, delle dimensioni di cm. 120x70x100.

Cosenza, i “filosofi guerrieri” di Giuseppe Gallo arricchiranno il MAB

mab cosenzaCOSENZA – Saranno i “filosofi guerrieri” di Giuseppe Gallo le nuove figure-profili che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza. Lo ha deliberato la Giunta comunale presieduta dal sindaco Mario Occhiuto. Giuseppe Gallo ha dato all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi la disponibilità immediata a cedere al Comune di Cosenza, al costo di 139.500,00 euro le sue creazioni d’arte. Contestualmente, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, rappresentante della famiglia Bilotti per quanto concerne i contratti di donazione per il Mab, ha autorizzato il Comune allo spostamento e alla nuova collocazione delle statue del Museo all’Aperto Bilotti secondo le indicazioni contenute in una specifica tavola dell’ottobre 2015 sottoscritta alla luce dell’intervento, in corso di esecuzione, di “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato – POR Calabria FERS 2007-2013 Asse VIII Città – Obiettivo specifico 8.1 ‘Città e Aree urbane’. Piano integrato di Sviluppo Urbano Cosenza-Rende”. Tra le nuove collocazioni autorizzate, vi è anche quella relativa alla collocazione di una nuova opera d’arte su piazza Bilotti una volta resa possibile tale collocazione dal compimento dei lavori pubblici di sistemazione della piazza stessa. «Prende sempre più forma – afferma il sindaco Mario Occhiuto – il progetto di una Cosenza città dei musei, a cominciare dal Museo all’aperto Bilotti da cui inizia un percorso d’arte che prosegue fino ai BoCs Art nel Centro storico e che è già un unicum non solo in Italia ma proprio in Europa. Il Mab viene oggi ulteriormente valorizzato – aggiunge Occhiuto – dalle prestigiose opere firmate dal maestro Gallo, nome che abbiamo già ospitato nel Castello svevo con una sua bellissima esposizione personale e che riaccogliamo adesso in maniera permanente per dare ulteriore lustro all’immagine turistico-culturale di Cosenza».

 

 

Saranno I “filosofi guerrieri” del maestro Giuseppe Gallo le nuove figure-profili che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza.

Lo ha deliberato la Giunta comunale presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, considerando che l’autore si annovera tra i più importanti artisti italiani riconosciuti internazionalmente, con opere presenti nelle mostre permanenti dei maggiori musei e che, dunque, l’imminente acquisizione delle suddette opere (l’esecutività della delibera è immediata) rappresenta un’ottima occasione di consolidare ed arricchire, culturalmente e patrimonialmente, con un costo per l’ente assai vantaggioso rispetto al suo valore di mercato stimato, la raccolta cittadina di opere d’arte del MAB, che si snoda lungo corso Mazzini e piazza Bilotti.

Giuseppe Gallo ha dato all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi la disponibilità immediata a cedere al Comune di Cosenza, al costo di 139.500,00 euro le sue creazioni d’arte.

Contestualmente, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, rappresentante della famiglia Bilotti per quanto concerne i contratti di donazione per il Mab, ha autorizzato il Comune allo spostamento e alla nuova collocazione delle statue del Museo all’Aperto Bilotti secondo le indicazioni contenute in una specifica tavola dell’ottobre 2015 sottoscritta alla luce dell’intervento, in corso di esecuzione, di “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato – POR Calabria FERS 2007-2013 Asse VIII Città – Obiettivo specifico 8.1 ‘Città e Aree urbane’. Piano integrato di Sviluppo Urbano Cosenza-Rende”.

Tra le nuove collocazioni autorizzate, vi è anche quella relativa alla collocazione di una nuova opera d’arte su piazza Bilotti una volta resa possibile tale collocazione dal compimento dei lavori pubblici di sistemazione della piazza stessa.

“Prende sempre più forma – afferma il sindaco Mario Occhiuto – il progetto di una Cosenza città dei musei, a cominciare dal Museo all’aperto Bilotti da cui inizia un percorso d’arte che prosegue fino ai BoCs Art nel Centro storico e che è già un unicum non solo in Italia ma proprio in Europa. Il Mab viene oggi ulteriormente valorizzato – aggiunge Occhiuto – dalle prestigiose opere firmate dal maestro Gallo, nome che abbiamo già ospitato nel Castello svevo con una sua bellissima esposizione personale e che riaccogliamo adesso in maniera permanente per dare ulteriore lustro e crescita all’immagine turistico-culturale di Cosenza”.

 

 

Saranno I “filosofi guerrieri” del maestro Giuseppe Gallo le nuove figure-profili che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza.

Lo ha deliberato la Giunta comunale presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, considerando che l’autore si annovera tra i più importanti artisti italiani riconosciuti internazionalmente, con opere presenti nelle mostre permanenti dei maggiori musei e che, dunque, l’imminente acquisizione delle suddette opere (l’esecutività della delibera è immediata) rappresenta un’ottima occasione di consolidare ed arricchire, culturalmente e patrimonialmente, con un costo per l’ente assai vantaggioso rispetto al suo valore di mercato stimato, la raccolta cittadina di opere d’arte del MAB, che si snoda lungo corso Mazzini e piazza Bilotti.

Giuseppe Gallo ha dato all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi la disponibilità immediata a cedere al Comune di Cosenza, al costo di 139.500,00 euro le sue creazioni d’arte.

Contestualmente, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, rappresentante della famiglia Bilotti per quanto concerne i contratti di donazione per il Mab, ha autorizzato il Comune allo spostamento e alla nuova collocazione delle statue del Museo all’Aperto Bilotti secondo le indicazioni contenute in una specifica tavola dell’ottobre 2015 sottoscritta alla luce dell’intervento, in corso di esecuzione, di “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato – POR Calabria FERS 2007-2013 Asse VIII Città – Obiettivo specifico 8.1 ‘Città e Aree urbane’. Piano integrato di Sviluppo Urbano Cosenza-Rende”.

Tra le nuove collocazioni autorizzate, vi è anche quella relativa alla collocazione di una nuova opera d’arte su piazza Bilotti una volta resa possibile tale collocazione dal compimento dei lavori pubblici di sistemazione della piazza stessa.

“Prende sempre più forma – afferma il sindaco Mario Occhiuto – il progetto di una Cosenza città dei musei, a cominciare dal Museo all’aperto Bilotti da cui inizia un percorso d’arte che prosegue fino ai BoCs Art nel Centro storico e che è già un unicum non solo in Italia ma proprio in Europa. Il Mab viene oggi ulteriormente valorizzato – aggiunge Occhiuto – dalle prestigiose opere firmate dal maestro Gallo, nome che abbiamo già ospitato nel Castello svevo con una sua bellissima esposizione personale e che riaccogliamo adesso in maniera permanente per dare ulteriore lustro e crescita all’immagine turistico-culturale di Cosenza”.

 

 

Saranno I “filosofi guerrieri” del maestro Giuseppe Gallo le nuove figure-profili che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza.

Lo ha deliberato la Giunta comunale presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, considerando che l’autore si annovera tra i più importanti artisti italiani riconosciuti internazionalmente, con opere presenti nelle mostre permanenti dei maggiori musei e che, dunque, l’imminente acquisizione delle suddette opere (l’esecutività della delibera è immediata) rappresenta un’ottima occasione di consolidare ed arricchire, culturalmente e patrimonialmente, con un costo per l’ente assai vantaggioso rispetto al suo valore di mercato stimato, la raccolta cittadina di opere d’arte del MAB, che si snoda lungo corso Mazzini e piazza Bilotti.

Giuseppe Gallo ha dato all’Amministrazione di palazzo dei Bruzi la disponibilità immediata a cedere al Comune di Cosenza, al costo di 139.500,00 euro le sue creazioni d’arte.

Contestualmente, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, rappresentante della famiglia Bilotti per quanto concerne i contratti di donazione per il Mab, ha autorizzato il Comune allo spostamento e alla nuova collocazione delle statue del Museo all’Aperto Bilotti secondo le indicazioni contenute in una specifica tavola dell’ottobre 2015 sottoscritta alla luce dell’intervento, in corso di esecuzione, di “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato – POR Calabria FERS 2007-2013 Asse VIII Città – Obiettivo specifico 8.1 ‘Città e Aree urbane’. Piano integrato di Sviluppo Urbano Cosenza-Rende”.

Tra le nuove collocazioni autorizzate, vi è anche quella relativa alla collocazione di una nuova opera d’arte su piazza Bilotti una volta resa possibile tale collocazione dal compimento dei lavori pubblici di sistemazione della piazza stessa.

“Prende sempre più forma – afferma il sindaco Mario Occhiuto – il progetto di una Cosenza città dei musei, a cominciare dal Museo all’aperto Bilotti da cui inizia un percorso d’arte che prosegue fino ai BoCs Art nel Centro storico e che è già un unicum non solo in Italia ma proprio in Europa. Il Mab viene oggi ulteriormente valorizzato – aggiunge Occhiuto – dalle prestigiose opere firmate dal maestro Gallo, nome che abbiamo già ospitato nel Castello svevo con una sua bellissima esposizione personale e che riaccogliamo adesso in maniera permanente per dare ulteriore lustro e crescita all’immagine turistico-culturale di Cosenza”.

Daniele Moraca domani sera al Castello Svevo: “vi racconto il viaggio della mia vita”

Cosenza ( Cs) – Il  cammino di Daniele Moraca, il cantautore calabrese, che da Milano è approdato a Vancouver, passando per le isole Far Oer e la bella Sarajevo,  domani, venerdì 5 febbraio, alle ore 20,00,  farà tappa al Castello Svevo di Cosenza.
L’evento, patrocinato dall’Amministrazione comunale, si inquadra nell’ambito dell’iniziativa “Saldi a Cosenza 2016 – Dal Mab al Centro Storico”, promossa dall’Assessorato al turismo, eventi e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. Nel corso della serata sarà proiettato il videoracconto che il regista Nanni Spina ha realizzato sul percorso musicale e concettuale del musicista bruzio. Diciannove minuti in cui Moraca ripercorre 35 anni di carriera ed emozioni regalate al suo pubblico. Daniele Moraca sarà accompagnato da Paolo Scarpino (piano rhodes), Diego Sisci (chitarra) e Roberto Musolino (basso),  ed eseguirà cinque tracce unplugged, rigorosamente in acustico. Una chicca musicale con l’anteprima assoluta del suo nuovo album, che uscirà in primavera.
Moraca eseguirà per la prima volta il singolo “Profumi”, brano pieno di contaminazioni e un tocco dominante di swing, segnato dalla collaborazione straordinaria del jazzista cosentino d’America Enrico Granafei. Un venerdì sera in cui le note di Moraca si mescoleranno a un piccolo talk durante il quale lo stesso cantautore dialogherà con l’Assessore Rosaria Succurro e con i giornalisti Vittorio Pio e Alfonso Bombini. Ma l’evento del Castello Svevo è carico anche di un altro significato: domenica 7 febbraio, infatti, Daniele Moraca compie 50 anni e, non amando le feste e le celebrazioni, ha voluto fare un regalo a se stesso e a tutta la città di Cosenza che lo ha sempre molto apprezzato. Per poter raggiungere più agevolmente il Castello Svevo l’Amaco ha predisposto per domani un servizio navetta che collegherà Piazza XV Marzo con il maniero federiciano.
Questa la frequenza e l’orario delle corse:
–       partenze da Piazza XV Marzo (19,30-19,50 – 20,10 – 20,30-  20,50- 21,10 – 21,30 – 21,50 – 22,10 – 22,30 – 22,50);
–       partenze dal Castello Svevo (19,40- 20,00 – 20,20 – 20,40 – 21,00 – 21,20 -21,40 – 22,00 – 22,20 – 22,40).

Tra bellezza e opere d’arte A Pois presenta “Percorsi di Moda Al Mab”

le sei modelle del calendario con le sorelle falconeUna cornice nuova per un successo che si ripete. Cresce l’interesse della cittadinanza verso le tante iniziative dell’ agenzia A Pois, pilastro locale tra le agenzie di hostess e modelle che ieri, 10 gennaio, nella sala dell’ Enoteca Provinciale, ha presentato il calendario “Percorsi di Moda al Mab”, girato nei giorni scorsi per le vie di Cosenza, in linea con una serie di iniziative che vedono la città al centro, almeno dal punto di vista architettonico e culturale,  dell’attenzione di giovani energie creative.

Protagoniste del calendario, le sei giovani aspiranti modelle che, lo scorso anno, si sono dibattute il titolo di “Miss Ciak si sfila” insieme alla reginetta di bellezza Federica Florio, vincitrice di quest’ultimo. Un concorso, fortemente voluto dalla sua organizzatrice di punta, Giada Falcone, che a proposito dell’ultimo appuntamento ha dichiarato:”La molla che ha fatto scaturire il tutto è stata l’esigenza di  istituire un singolare connubio tra l’arte, di cui sono espressione le opere del MAB e gli scatti fotografici del calendario, ma anche fornire un ulteriore stimolo di conoscenza a chi già conosce il museo all’aperto ed incuriosire chi viene a scoprire per la prima volta questo enorme patrimonio artistico che rappresenta per la città di Cosenza un valore aggiunto.”

La serata, condotta dalla giornalista Federica Montanelli, ha visto sfilare le collezioni di Sandro Ferrone e  un defilè ispirato al cinema degli anni trenta con gli abiti dell’ Accademia New Style che ha realizzato in esclusiva anche quelli indossati dalle modelle per il calendario.  Abiti basati su una libera interpretazione di alcune tra le più importanti opere d’arte, rivisitati e, nel contempo, ancorati al periodo storico e artistico in cui sono state concepite. ( Nel dettaglio: Miriam Belluscio  è affiancata a “Ferro Rosso” di Pietro Consagra, Martina Colla a “San Giorgio e il Drago” di Salvador Dalì, Federica Florio a “La rinascita della cultura” di Mimmo Rotella, Maria Francesca Palermo a “Le Tre colonne” di Sacha Sosno, “Alessandra Crocco a “Testa di Cariatide” di Amedeo Modigliani e Manuela Caruso a “Il Grande Metafisico” di Giorgio De Chirico. Nella copertina, ancora Federica Florio posa accanto a “Testa di medusa”  di Giacomo Manzù.

Gli scatti sono di Luca Di Biase che ha curato anche la grafica del calendario, mentre il simpatico back stage finale è frutto dell’impegno di Settimio Martire. A concludere, nel rispetto della cornice che li ha ospitati, una degustazione di vino e prodotti tipici calabresi che ha reso ancora più tangibile l’ottimo lavoro condotto dall’agenzia, capitanata appunto da Giada e Selene Falcone.

Lia Giannini

 

“Percorsi di Moda al MAB”, domani presentazione del Calendario 2016

percorsi di moda al mab1“Percorsi di Moda al MAB”. E’ il titolo del calendario 2016 che sarà presentato domenica 10 gennaio, alle ore 18,30, all’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cosenza e che rappresenta una significativa appendice di “Buone Feste Cosentine”, la manifestazione promossa dall’Assessore agli eventi Rosaria Succurro, che si conclude proprio domenica, è  frutto di un articolato progetto che si propone di istituire un singolare connubio tra l’arte di cui sono espressione le opere del MAB (Museo all’aperto Bilotti) disseminate sull’isola pedonale di Corso Mazzini, e gli scatti fotografici che ritraggono sei modelle proprio accanto ad alcune delle statue dei più grandi maestri del Novecento: da Rotella a De Chirico, da Dalì a Modigliani, da Manzù a Sacha Sosno, ad Emilio Greco e Pietro Consagra. Ad organizzare e promuovere il progetto “Percorsi di Moda al MAB” ed il calendario che ne è scaturito, è  l’Associazione di Eventi, moda e spettacolo “A POIS”, diretta da Giada e Selene Falcone che hanno motivato la nascita di questa idea con la finalità di promuovere il valore artistico del MAB, attraverso uno strumento come il calendario, in grado di arrivare in maniera diretta ai cittadini ed anche ai visitatori che giungono a Cosenza da ogni parte d’Italia e del mondo. Alle opere d’arte del MAB sono state affiancate sei bellissime modelle, finaliste della prima edizione del concorso di moda e cinema “Ciak si Sfila” conclusosi nel settembre dello scorso anno e che nel calendario sono abbigliate con abiti esclusivi, realizzati appositamente dall’Accademia New Style di Cosenza.
Le sei finaliste  di “Ciak si sfila”, Federica Florio, Miriam Belluscio, Manuela Caruso, Martina Colla, Alessandra Crocco e Maria Francesca Palermo, hanno prestato la loro immagine alla macchina fotografica, tra la curiosità dei passanti, attenti spettatori del set curato da Luca Di Biase e da Settimio Martire. Un lavoro iniziato con uno studio approfondito delle opere e degli artisti del MAB, che si è sviluppato in più fasi ed i cui risultati si potranno apprezzare domenica 10 gennaio durante la presentazione del calendario all’Enoteca Regionale della Provincia alla quale sarà abbinata anche la presentazione della seconda edizione del concorso “Ciak si sfila”.Nella stessa serata previsti un defilè di moda e una degustazione di vini e prodotti tipici.

Cosenza, Torna la Primavera del Cinema Italiano. Tra gli ospiti della lunga kermesse Jasmine Trinca, Simona Izzo e Miss Italia Alice Sabatini

La conferenza stampa di presentazione
La conferenza stampa di presentazione

COSENZA – Sarà  l’affascinate Jasmine Trinca  ad aprire a Cosenza l’ottava edizione de “La Primavera del Cinema Italiano”.  Giovane diva del grande schermo, musa di Nanni Moretti e reduce dal successo dell’ultima pellicola di Sergio Castellitto, Jasmine Trinca sarà ospite della prima serata del festival sabato 7 novembre.

jasmine trinca
jasmine trinca

Il programma prevede alle 18.30 una passeggiata lungo il Mab e alle 20, l’incontro con il pubblico del Supercinema Modernissimo.  Seguirà la proiezione del film-evento “Non essere cattivo” del regista, prematuramente scomparso, Claudio Caligari.

Il regista Daniele Ciprì sarà, invece, lo special guest del gran gala finale. Il maestro di pellicole come “Lo zio Brooklyn”, “Totò visse due volte” e degli sketch-cult di Cinico Tv sarà tra i protagonisti del festival e regalerà al pubblico de “La Primavera del Cinema Italiano” una lezione di cinema nella serata conclusiva di sabato 14 novembre sul palco del Teatro Rendano, alle 20.30. La lectio del maestro Ciprì precederà la cerimonia di consegna del Premio Federico II. Tra gli ospiti che sfileranno sul red carpet anche la regista Simona Izzo e il maestro Mario Martone.

Conferenza stampa primavera del cinemaNel complesso il festival si protrarrà dal 6 al 14 novembre. Attori e registi di fama nazionale e internazionale popoleranno le nove giornate, tra proiezioni di film, incontri- dibattiti, presentazioni di libri, concerti ed eventi glamour.

La manifestazione è ideata dall’Associazione culturale “Le Pleiadi”, presieduta da Giuseppe Citrigno. Direttore artistico, Alessandro Russo.

Le sette pellicole in concorso, proiettate al Supercinema Modernissimo e al Cinema San Nicola, sono tra le novità più interessanti del panorama nazionale: “Vergine Giurata” di Laura Bispuri; “Latin Lover” di Cristina Comencini; “Mia madre” di Nanni Moretti; “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo, “Louisiana” di Roberto Minervini, “Anime nere” di Francesco Munzi e “Il giovane favoloso” di Mario Martone.

Tutti potranno vedere i film in concorso nelle sale, durante le nove giornate del festival, al prezzo simbolico di un euro. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza. primavera del cinemaA giudicare le pellicole e a decretare il vincitore dell’edizione 2013, anche quest’anno sarà il pubblico in sala, compilando apposite schede di gradimento. La kermesse prevede, inoltre, la proiezione di altri film fuori concorso: “La notte prima” di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito; “Non essere cattivo” di Claudio Caligari; “Qualcosa di noi” di Wilma Labate, “La passione e l’utopia” di Mario Canale; “La grande abbuffata” Marco Ferreri; “Cenerentola” di Kenneth Branagh; “Tempo instabile con probabili schiarite” di Marco Pontecorvo; “Sicilia 43” di Folco Quilici; “La scuola d’estate” di Jacopo Quadri; “La buca” di Daniele Ciprì; “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti; “Messaggi da fuori” di Alessio Pasqua; “Filmstudio mon amour” di Tony D’Angelo; “Urban Superstar – i cantieri” di Ivana Russo; “La grande illusione” di Jean Renoir; “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin; “Hiroshima mon amour” di Alain Rasnais; “Mirafiori Lunapark” di Stefano di Polito; “Turpelo D” di Massimo Indellicati; “The starting point” di Gianluca Bozzo. Il programma è stato presentato in una conferenza stampa organizzata nella sede di Confindustria Cosenza. “Si tratta dell’unico festival del cinema in Calabria – spiega Giuseppe Citrigno –  rientrato

Simona Izzo
Simona Izzo

nel bando degli eventi storicizzati promosso dalla Regione Calabria. E’ per noi una grande soddisfazione a riprova del buon lavoro fin  qui svolto. Senza dimenticare le preziose sinergie che abbiamo creato sul territorio”.

“E’ un’edizione con un’incudine culturale  molto pronunciata – promette il direttore artistico Alessandro Russo – abbiamo workshop sulle potenzialità del cinema indipendente. Così come ospiteremo un incontro sulla capacità di fare business con il cinema e le sue ricadute su un territorio difficile come la Calabria. E poi, la nostra consueta mostra questa volta dedicata al maestro Luchino Visconti e una conversazione sul cinema imperdibile, con il regista Daniele Ciprì. Non dimentichiamo il glamour con la presenza di Miss Italia 2015 Alice Sabatini, nonché Miss Cinema 2015”.

Lunedì 9 novembre, alle 10, ci sarà l’incontro con gli studenti della rassegna “la scuola a Cinema”. In programma l’incontro con il regista e attore Edoardo Leo di “Noi e la Giulia”.

Tornano anche le prestigiose mostre fotografiche ospitate dalla kermesse. Mercoledì 11 novembre, alle 18.30, negli spazi del Cinema Citrigno, sarà inaugurata la mostra fotografica “L’eleganza dello stile. Il cinema secondo Luchino Visconti” a cura di Michele Pingitore, in collaborazione con Archivio Motion Picture.

Spazio anche al glamour e al mondo della moda con l’evento promosso dall’agenzia Carlifashion.

Alice Sabatini
Alice Sabatini

Venerdì 13 novembre, alle 18.30, sul palco del Supercinema Modernissimo la presentazione della
nuova collezione dello stilista Claudio Greco e del progetto “Scuola di avviamento allo spettacolo” con Miss Italia 2015 Alice Sabatini.

La serata conclusiva del festival si svolgerà, sul palco del Teatro Rendano, sabato 14 novembre, con il tradizionale red carpet e la passerella di star ospiti della cerimonia di consegna del Premio Federico II. La prestigiosa statuetta che rappresenta l’ottagono, simbolo della storia della città di Cosenza.

Donate tre sculture contemporanee al Mab di Cosenza

Corso-Mazzini1_jpgCOSENZA –  Le sculture “Testa di Cariatide” di Amedeo Modigliani, “Spirale 82” di Giò Pomodoro e la “Grande maternità” di Antonietta Raphaël Mafai sono state donate al museo all’aperto Bilotti (Mab) di Cosenza. Le opere saranno collocate, come tutti gli altri capolavori di maestri come Mimmo Rotella, Salvador Dalì e Giorgio de Chirico, lungo l’elegante e affascinante corso Mazzini, la via principale della città calabrese.

“La Testa di cariatide” di “Modì” è la fusione in bronzo di un modello in legno del 1910, oggi conservato in museo australiano. Nel periodo in prevaricava l’astrattismo, Modigliani rimase legato alla grande cultura figurativa rinascimentale e in quest’opera è riconosciuta una delle più alte sintesi di classicismo e purezza.

“Spirale 82” di Giò Pomodoro è ascrivibile al ciclo degli Alberi ed è forse uno dei più caratterizzanti esempi, in scala monumentale, dei movimenti a spirale che sono stati fra i temi cardine della ricerca dell’artista. L’opera è dedicata a Giacomo Leopardi, di cui sono scolpiti sulla parte più bassa alcuni versi tratti dal’Infinito: “…Così tra questa immensità s’annega il pensier mio e il naufragar m’è dolce in questo mare.”

Nella “Grande maternità” della Mafai, infine è sintetizzata tutta la poetica dell’artista, unica donna attualmente presente al Mab. La sua produzione è segnata da una concezione vigorosamente antiaccademica che viene trasferita nella materia delle sue sculture: pietra e bronzo. Una tenera e vibrante carnalità, per un’epica stagione dell’arte in Italia, di cui l’opera è uno straordinario esempio.

Restaurata e restituita alla città la colonna dorica di Sacha Sosno danneggiata nel 2013

statua_distrutta_cosenza_621_x_459COSENZA – “Cosenza si appresta a diventare una città opera d’arte. Una città la cui idea portante è quella di vivere come un grande scenario di eventi anche all’aperto, snodandosi lungo l’asse longitudinale che parte da Piazza Bilotti e arriva fino al cuore del centro storico”. La Cosenza dei prossimi mesi e dei prossimi anni è già ben chiara nella mente del Sindaco Mario Occhiuto che questa mattina ne ha delineato ancora una volta i contorni, in occasione del completamento del restauro e della riconsegna alla città della colonna dorica di Sacha Sosno, una delle tre colonne dell’artista franco-estone che fanno parte del Museo all’aperto Bilotti e che era stata danneggiata il 23 novembre del 2013, da un mezzo della società “Ecologia Oggi” che, del tutto involontariamente, l’aveva urtata, mentre stava effettuando una manovra, mandandola in frantumi. Questa mattina la statua è stata scoperta una seconda volta, dopo il restauro, ed è quindi tornata a far compagnia alle altre due colonne doriche del trittico di Sosno, ricomponendo l’unicum originario.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al Sindaco Mario Occhiuto, il Presidente di “Ecologia Oggi” Eugenio Guarascio che si è fatto carico delle spese del restauro, attraverso l’assicurazione che ha coperto i danni causati dal mezzo della Società, l’Assessore alla Comunicazione, Turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro e, soprattutto, il restauratore ed esperto di conservazione e restauro dei beni culturali Gianluca Nava che può essere considerato a tutti gli effetti il vero artefice di questo autentico miracolo, in considerazione del fatto che la colonna dorica di Sacha Sosno, al momento dell’incidente, si era smembrata in 35 frammenti. E il risultato finale del restauro è stato lungamente lodato questa mattina dal Sindaco Mario Occhiuto, che si è complimentato con Nava, mentre sul luogo dove è stata ricomposta la statua è intervenuta anche una festante scolaresca della scuola elementare “Giuseppina De Matera”. Ed è toccato proprio a due bambini il compito di scoprire la statua tornata a vivere e a fare bella mostra di sé nei ranghi del Mab, tra gli applausi del numeroso pubblico che ha affollato l’isola pedonale. Occhiuto ha ringraziato anche il Presidente di “Ecologia Oggi” Guarascio che ha materialmente sostenuto il restauro dell’opera.
“Gianluca Nava – ha aggiunto Occhiuto – è l’artefice principale di questa rimessa a nuovo e del recupero di tutti i pezzi identitari della nostra città che sta portando avanti con il progetto “RestArt” al cui completamento mancano solo i due monumenti di Piazza XV marzo.
Le sculture del Mab – ha detto ancora il primo cittadino – non solo verranno ulteriormente valorizzate attraverso una più corretta illuminazione, ma verranno accresciute con altre opere, come annunciato da Roberto Bilotti sulla stampa, che sta pensando di collocare in città una scultura di Pomodoro che, però – ha precisato Occhiuto – verrà probabilmente utilizzata per Piazza Santa Teresa”.
Nel disegno di città che sta prendendo corpo, il Sindaco Mario Occhiuto indica nel Museo virtuale di mille metri quadri di Piazza Bilotti “la porta di accesso agli spazi culturali della città, nella quale potrà avvenire una ricognizione più complessiva che faccia interagire i servizi culturali con le attività commerciali. Insomma, ha aggiunto Occhiuto, uno strumento di quella smart city che stiamo costruendo e che marcia di pari passo con la Città opera d’arte che parte dalla città nuova, continua con il museo virtuale, prosegue con Corso Mazzini con il Mab e con la  nuova pavimentazione e il nuovo arredo urbano dell’isola pedonale, per arrivare nel cuore della città antica con il Complesso monumentale di San Domenico che stiamo recuperando (già speso circa un milione di euro, mentre sono in corso lavori per due milioni di euro già appaltati) per farne, come già sta avvenendo, un contenitore di altri eventi culturali e mostre.
Nel programma di recupero è compresa anche la piazza antistante, Piazza Tommaso Campanella, che sarà abbassata di quota”.
Massima attenzione Occhiuto dedica anche al recupero dei fiumi. “Lungo i fiumi stiamo realizzando – ha detto ancora questa mattina – opere di ingegneria naturalistica che renderanno gli argini sempre verdi e quindi più fruibili dai cittadini e dai turisti”.
Ma la fabbrica creativa e città opera d’arte di Occhiuto non finisce qui. Tra le altre realizzazioni indicate, il Museo di Alarico che prenderà il posto dell’Ex Albergo Jolly e poi il LungoFiume con i 27 box art, sorta di museo contemporaneo che arriva fino al Parco Acquatico e che sarà uno spazio prevalentemente destinato agli artisti, ai giovani e agli sportivi.
Tornando al recupero della colonna dorica di Sosno, il restauratore Gianluca Nava ha ricordato le diverse fasi del restauro.  “Preliminarmente è stata operata una ricostruzione virtuale di tutta la colonna, catalogando ognuno dei 35 frammenti in cui si era scomposta. Non è stato semplice – ha aggiunto Nava. E’ stato necessario creare una piattaforma che potesse realizzare i tagli all’interno dello spessore di ogni frammento, tutti nel medesimo punto. E questo ha permesso di rimontare nell’esatto assetto verticale tutta la colonna. C’è stata un’adesione chimica e un’adesione meccanica. Quella chimica è avvenuta attraverso l’impiego di tre resine che hanno una specifica proprietà. La scultura adesso – ha detto ancora il restauratore – può sopportare in flessione un carico di una tonnellata e in compressione 10 tonnellate. Il riassemblaggio è stato coadiuvato dall’inserimento nello spessore di alcuni dischi di acciaio nei fori ricavati con la smerigliatrice. La difficoltà maggiore è stata quella di rimontarla in verticale sull’unico pezzo supersite della colonna. Un lavoro che ha risentito anche dei condizionamenti degli agenti atmosferici, in quanto le resine, per svolgere la loro funzione, dovevano essere tenute ad una temperatura superiore ai 15 gradi. Al termine del lavoro possiamo ben dire che si è compiuta una mimesi quasi totale di reintegrazione di tutta la scultura”.
L’Assessore Rosaria Succurro nel suo intervento ha presentato il progetto innovativo che consente ai cittadini a ai turisti di disporre di maggiori e più dettagliate informazioni sul Mab utilizzando i dispositivi tecnologici come tablet o smartphone.
“Il progetto – ha detto Succurrro – sposa la cultura e l’arte con la tecnologia. La sperimentazione è partita proprio questa mattina dalle colonne doriche di Sosno, ma si estenderà presto alle altre sculture del Mab e agli altri monumenti storici della città che saranno dotati di un QR Code, uno degli elementi di marketing territoriale più innovativi in questo momento. Avvicinando il nostro tablet o il nostro smartphone dopo aver scaricato l’applicazione corrispondente, al QR Code collocato su ogni statua, si aprirà una schermata che contiene tutte le informazioni relative alla scultura che in quel momento si sta visitando (informazioni sulla statua, su chi ne è l’autore ed altri particolari dell’opera)”.
L’Assessore Succurro ha poi presentato un altro strumento di comunicazione: il canale ufficiale You Tube del Comune di Cosenza. Su di esso sarà possibile vedere tutti i video di promozione della città, le immagini dedicate agli eventi e alle altre bellezze del nostro patrimonio storico-architettonico.

Roberto Bilotti: il Mab è un tesoro della città di Cosenza

COSENZA – In occasione della riconsegna alla città della Colonna di Sosno, ripristinata a cura di Gianluca Nava dopo il grave danneggiamento subito nel 2013, Roberto Bilotti, componente della famiglia di mecenati cosentini che hanno reso possibile il Museo all’aperto,  ha inteso comunque inviare una nota di testimonianza per ricordare come è nato il Mab e l’importanza che riveste per Cosenza.

Carlo Bilotti, nato a Cosenza nel 1934, verso il termine della sua vita, segnata dalla morte dell’unica figlia, aveva maturato l’idea di donare parte della propria collezione alla sua Città. Diceva che quando era

Carlo Bilotti
Carlo Bilotti

ragazzo e viveva a Cosenza gli mancava il confronto con le espressioni artistiche del suo tempo. Mancando alla cittadina cosentina un edificio che accogliesse la collezione si è deciso di mettere le opere scultoree per strada: così nasce il Museo all’Aperto. I concittadini così possono vivere la loro quotidianità tra l’arte di artisti presenti nei principali musei e siti mondiali. Il progetto prevedeva un repertorio completo di grandi scultori moderni e contemporanei, ma non è stato completato per la prematura morte di Carlo Bilotti. Il sogno di Roberto Bilotti sarebbe poter completare il progetto con l’inserimento di un’opera e un’installazione di Giò Pomodoro.Il Mab è stato inaugurato nel marzo 2005 dal presidente Unesco Italia, il Professore Giovanni Puglisi (e il segretario generale amb. Luca Biolato) che ha dato il via, ai lavori di stesura del progetto che individua attraverso l’arte, il veicolo di crescita sociale e di sviluppo economico, candidando così Cosenza a diventare sito Unesco. Obiettivo che potrebbe essere riavviato a condizioni/garanzie di consapevolezza, conservazione, valorizzazione e gestione che comporterebbero anche finanziamenti diretti alla tutela e al recupero, con l’attivazione di piani di sviluppo turistico e con la costituzione di un rapporto fondamentale tra flussi turistici e servizi culturali. Nava dimostrando passione e apprezzamento personale ha realizzato un importante monitoraggio, raccogliendo 18 milioni di dati sullo stato di conservazione finalizzato alla rilevazione di fattori di alterazione e degrado. L’intervento di Nava su uno dei tre elementi del colonnato è durato 4 mesi ed ha previsto, in maniera inedita per la tecnica utilizzata, l’ancoraggio meccanico e chimico dei 35 frammenti che componevano l’opera dopo l’incidente del 24 novembre 2013. L’intervento eseguito restituisce all’opera sia l’integrità strutturale che cromatica. 

Incontro a Crotone per il riconoscimento MaB dell’UNESCO al Parco Nazionale della Sila

 

Crotone – Ha suscitato grande interesse tra gli amministratori del crotonese la candidatura al riconoscimento MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco del Parco Nazionale della Sila. Nel pomeriggio di giovedì 25 luglio, la sala Giunta della Provincia di Crotone ha ospitato l’incontro territoriale volto ad illustrare i contenuti della proposta e soprattutto iniziare a raccogliere le adesioni al programma. Per il Parco erano presenti la presidente Sonia Ferrari ed alcuni qualificati tecnici mentre per la Provincia hanno partecipato il presidente del Consiglio Benedetto Proto, gli assessori Salvatore Cosimo, Giovanni Lentini e Domenico Spataro, ed alcuni sindaci.

L’appuntamento crotonese rientrava tra le azioni di animazione territoriale condotte, in questo periodo, dai vertici del Parco. Ciò al fine di coinvolgere il territorio in questa sfida. Il percorso propedeutico a questo riconoscimento, attivato dal Parco Nazionale della Sila, che condurrebbe la Calabria ad ottenere meriti molto vantaggiosi a livello internazionale, ha già positivamente superato la prima verifica di merito effettuata da parte della Commissione Unesco e prevede, per la definitiva approvazione, un’ulteriore attività di sollecitazione dei portatori di interesse e delle stesse collettività, con il fine ultimo di creare un partenariato pubblico-privato posto a sostegno della candidatura. Il conseguimento dell’obiettivo sin qui individuato passa, quindi, attraverso il coinvolgimento, a livello interprovinciale, delle Amministrazioni e degli Enti locali sugli ambiti territoriali sui quali insiste la perimetrazione dell’area MaB, come anche delle associazioni di categoria, imprenditoriali, datoriali, sindacali, della Regione Calabria, delle Università e di ogni altro stakeholder, pubblico o privato, il cui apporto sia utile per il raggiungimento degli scopi prefissi. Nel nostro Paese, al momento, le cosiddette “Aree Mab” sono 9. La presidente del Parco, Sonia Ferrari, ha ringraziato gli amministratori provinciali di Crotone per la disponibilità mostrata ed ha ricordato che il presidente della Provincia, Stano Zurlo, anche nella sua qualità di presidente del Comitato del Parco, condurrà un’azione di sollecitazione a tutti i sindaci del territorio affinché vengano adottate le delibera di giunta di adesione al progetto. Tale adesione, così come ha chiarito il Ministero dell’Ambiente, non comporta alcun vincolo per i territori, bensì l’impegno a cooperare per incoraggiare e promuovere attività di sviluppo sostenibile, di educazione e sensibilizzazione, sia all’interno che al di fuori dei confini.