Picchia moglie e figli minori, arrestato un quarantaduenne

ROSSANO (CS) – Ha picchiato e sottoposto a vari maltrattamenti per circa due anni la giovane moglie e i loro due figli minori: un bracciante agricolo S.D.M., di 42 anni, di Rossano, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia in esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Castrovillari. L’uomo avrebbe malmenato e maltrattato la moglie, di 27 anni e i due figli minori tra il 2014 ed il 2016. Due anni di violenze accertate dai carabinieri.

Giacomo Mancini e le nuove sfide riformiste

Parlamentare per due legislature, assessore regionale al bilancio e ai fondi europei, convinto sostenitore delle riforme, Giacomo Mancini parla a tutto tondo delle questioni politiche nazionali e locali. 

La Corte di Cassazione ha formalmente dato il via libera al Referendum costituzionale sulla riforma Boschi. I sostenitori del No guardano con scetticismo a questo provvedimento. Eppure si avverte da tempo l’esigenza di snellire le funzioni del Parlamento. La sensazione è che vi sia un timore diffuso del cambiamento, alimentato anche da un contesto economico ancora molto fragile e dalle vicende internazionali che rafforzano le posizioni più estremiste. Lei è sempre stato un fautore del riformismo. Quali sono le sue valutazioni? 

La crisi economica diffusa e l’insicurezza internazionale sono tra le cause di un sentimento di paura crescente che fa guardare con sempre maggiore preoccupazione al futuro. Intorno alla preoccupazione verso il domani cresce e si alimenta il populismo e l’estremismo. E le forze politiche che li fanno propri e li cavalcano trovano consensi in tutti gli strati sociali. Tutto ciò mette in sofferenza dal punto di vista della crescita elettorale le forze che hanno una proposta riformista. Negli ultimi mesi nel nuovo e nel vecchio continente ne abbiamo avuto diversi esempi. E naturalmente non sono mancati nemmeno in Italia. Ecco perché occorre rafforzare anche da noi la proposta riformista che oggi sta attraversando una fase di difficoltà, ma che solo qualche tempo fa sembrava finalmente essere diventata maggioritaria nel nostro Paese. Uno dei grandi meriti di Matteo Renzi, insieme a quello di far toccare al Pd percentuali mai raggiunte prima, è stato quello di porsi il problema di dialogare e di provare a rappresentare un elettorato moderato. Da qui anche la giusta intuizione di sedersi allo stesso tavolo con Berlusconi per scrivere insieme le riforme di sistema per ammodernare il Paese. Il cosiddetto patto del Nazareno, di cui fu abile regista e tessitore il mio amico Denis Verdini, ha rappresentato un passo positivo. Purtroppo poi vi fu l’errore grave di Berlusconi di accantonare quel percorso. Ma la strada era ed è quella giusta: alimentare una collaborazione forte tra moderati e riformisti che consenta al Paese di approvare le riforme e di accelerare nel percorso di ripresa.

Questa collaborazione potrebbe essere utile anche per far ripartire la Calabria? 

Certamente del rafforzamento di una proposta riformista c’è bisogno anche in Calabria. Oliverio è persona perbene. Elemento molto positivo da evidenziare viste le opacità diffuse che ci consegna la cronaca quotidiana. Faccio il tifo per la Calabria e per questo spero tanto che Oliverio ce la faccia. Fa bene a puntare il dito contro il cancro rappresentato dai burosauri regionali che sono il grande ostacolo al cambiamento. Mi auguro che i provvedimenti recentemente adottati contribuiscano a far cambiare passo rispetto alle tante attese che si avvertono nei territori. Mi permetto di suggerire, anche alla luce della mia esperienza, di guardare all’interno della macchina. In Regione lavorano anche intelligenze brillanti che possiedono competenze e professionalità che meritano di essere valorizzate.

Lo sviluppo in Calabria è frenato da una burocrazia non sempre amica dei cittadini e delle imprese, ma anche dall’inquietante livello di infiltrazioni della criminalità organizzata. Le recenti inchieste della magistratura rivelano commistioni preoccupanti.

Sono tra quelli che ritengono che ogni cittadino debba essere considerato innocente fino a sentenza definitiva di condanna. Fissato questo principio irrinunciabile, constato che ciò che emerge dalla lettura delle notizie divulgate è raccapricciante. Le commistioni e le collusioni e alcune volte anche le sovrapposizioni tra politica e criminalità che emergono sono inquietanti. Certo quanto si è detto e scritto è il punto di vista dell’accusa che necessita un confronto con le tesi della difesa e soprattutto un vaglio di un giudice terzo, e, però, è innegabile che occorra reagire senza perdere un attimo. In due direzioni. La prima è quella di chiedere alla giustizia di fare in fretta. E di giungere in tempi rapidissimi ad emettere sentenze. Insieme poi partiti e movimenti devono fare pulizia al proprio interno, facendo accomodare alla porta chi non ha i titoli morali per occuparsi della vita pubblica locale e nazionale. Da questo punto di vista sarà anche importante che il consiglio regionale inizi a valutare la possibilità di dotarsi di una legge elettorale che riduca la possibilità di influenza delle cosche nella scelta degli eletti.

Torniamo a parlare di politica. Nelle recenti amministrative di Cosenza lei ha sostenuto la candidatura di Carlo Guccione. Il risultato dell’esponente del Partito Democratico è stato deludente, forse più per meriti di Mario Occhiuto che per demeriti della coalizione di centrosinistra. Anche se il risultato elettorale è stato condizionato anche dalle questioni che hanno preceduto il voto, dal mancato svolgimento delle primarie al ritiro di Lucio Presta. 

Occhiuto è stato più bravo. Ha costruito una macchina da guerra che non ha avuto eguali. Cosenza è l’unica città in Italia in cui un candidato a sindaco è stato supportato da quindici liste. Un numero esorbitante. Questo spiegamento di forze costruito e alimentato con una gestione del potere sopra le righe, per utilizzare un eufemismo, gli ha consentito di superare abbondantemente il 50 per cento. Per parte nostra saremmo potuti essere competitivi solo mettendo in campo non all’ultimo istante, ma per tempo e con largo anticipo una proposta alternativa credibile. I guai, adesso, sono tutti per Cosenza. Occhiuto è un uomo di potere e agisce con modalità clientelari e per obiettivi familistici. Il suo scopo adesso non sarà governare bene Cosenza visto che non potrà più candidarsi, ma è quello di utilizzare la postazione del comune e tutte le leve ad esso connesse (la pervicacia con la quale, nonostante la legge gli imponga di farlo, non abbandona la poltrona di presidente della Provincia, è emblematica) per mirare alla conquista della presidenza della regione. Per la quale ha già deciso il candidato: il fratello. Ovviamente. Del resto già con la formazione della giunta ha fatto capire cosa aspetta alla città. Fuori i rappresentanti dei quartieri e tutti coloro i quali potevano ascoltare e iniziare a provvedere ai problemi dei cittadini. Dentro figurine utili solo a far parlare di se fuori dai confini di Cosenza. Ecco perché nel primo rimpasto c’è da aspettarsi che chiami Cicciolina.

Torniamo al referendum di autunno. Quale sarà secondo lei l’esito delle urne.

Non mi piacciono i pronostici ma una cosa posso dirla. Ho l’impressione che il voto sul referendum del prossimo autunno rappresenterà un vero e proprio spartiacque. E delimiterà in maniera netta i campi. Da una parte ci sarà chi vuole che le cose non cambino e restino tali e quali, nell’altro invece si collocheranno tutti quelli che vogliono edificare un Paese più moderno, più efficiente e più giusto. Per parte nostra occuperemo questo campo. Siamo già al lavoro per dare vita ad una rete di comitati per il SI presenti nei più grandi comuni della Calabria. E collaboreremo gomito a gomito con tutti coloro quelli che faranno parte di questo fronte consapevoli che può rappresentare il fulcro di un nuovo soggetto o di una nuova alleanza riformista per il governo del Paese.

Serie D, si parte subito con il derby Roccella-Rende

ROMA – Sono stati pubblicati oggi i calendari del campionato di calcio di Serie D, stagione 2016/2017. La prima giornata si disputerà domenica 4 settembre. L’ultima della prima fase domenica 7 maggio 2017. Questa la prima giornata dove spiccano il derby tra Roccella e Rende, in casa giocheranno le matricole Castrovillari e Sersale mentre la Palmese farà visita alla Cavese.

Prima giornata: Pomigliano – Gela, Castrovillari – Sancataldese, Cavese – Palmese, Gragnano – Turris, Due Torri – Sicula Leoncio, Frattese – Aversa Normanna, Sarnese – Igea Virtus, Roccella – Rende, Sersale – Gladiator.

Di seguito tutto il calendario della stagione.SerieD_gironeI2016

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La polizia denuncia due giovani pusher nel cosentino

COSENZA – Gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza hanno denunciato in stato di libertà, F.V. di 32 anni, e la convivente F.V., di 20 anni, entrambi residenti in via Popilia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti ieri pomeriggio hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa della coppia nel corso della quale hanno trovato e sequestrato 6 grammi di sostanze stupefacenti e 26 confezioni di metadone. Le sostanze erano nascoste tra la biancheria all’interno di un mobile nella stanza da letto.

Indagini serrate sulla morte della piccola Matilde Anna

COSENZA – Si continua a lavorare per chiarire se vi siano responsabilità per la morte della piccola Matilde Anna, venuta alla luce lo scorso 25 luglio nella casa di cura Sacro Cuore di Cosenza e deceduta poche ore dopo all’ospedale dell’Annunziata, dove la bimba era stata trasferita d’urgenza nel reparto di terapia intensiva neonatale. Sette le persone iscritte nel registro degli indagati. Si tratta di quattro medici, B.T., F.P.G., G.S. e M.C., e di tre ostetriche, R.S., R.S. e M.B., tutti in servizio presso la clinica privata. Il fascicolo è nelle mani del pubblico ministero Antonio Bruno Tridico il quale, in attesa della relazione del medico legale che ha effettuato l’autopsia, con ogni probabilità sentirà in qualità di persone informate sui fatti, i medici del nosocomio bruzio che hanno tentato di salvare la vita alla neonata. Come si ricorderà la madre, la sera prima del parto, accusando dei dolori, si era recata al Sacro Cuore, ma era stata rispedita a casa non avendo dilatazione. Il giorno dopo, secondo quanto dichiarato dal papà della piccola, Pilerio Ruffolo, la donna era tornata in clinica e soltanto dietro l’insistenza del marito, era stata ricoverata. Quando si è proceduto al parto cesareo, la bambina era atonica, con il battito cardiaco pressoché impercettibile. Per circa venticinque minuti i sanitari hanno provato a rianimarla finché, recuperato il battito, la neonata è stata trasferita all’Annunziata dove però ha cessato di vivere qualche ora più tardi. Non vi sono notizie circa eventuali provvedimenti disciplinari assunti nei confronti degli indagati dai vertici della casa di cura Sacro Cuore, né sarebbe stata avviata alcuna indagine interna. Peraltro dalla clinica non è giunto neppure un messaggio di cordoglio ai familiari della piccola. Si tratta di una vicenda piuttosto delicata, che ha molto scosso l’opinione pubblica e che la procura bruzia segue con la massima attenzione, tanto che il procuratore capo Mario Spagnuolo, potrebbe anche decidere di condurre personalmente le indagini.

 

 

Esplode bombola su balcone, illesi bimba e genitori

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Una bombola di gas gpl è esplosa sul balcone di un’abitazione a pochi metri dal seggiolone su cui sedeva la figlia di un anno, rimasta illesa, dei proprietari dell’appartamento. Il fatto è accaduto nella frazione Schiavonea di Corigliano Calabro. Nessuna conseguenza anche per i genitori della bimba. Il seggiolone occupato dalla piccola, a causa della deflagrazione, si è però ribaltato. La bimba, in lacrime per il forte spavento, è stata soccorsa e visitata dai medici del 118 che l’hanno accompagnata in ospedale. Da ulteriori accertamenti è emerso che non ha riportato lesioni di alcun genere. La bombola, esplosa per cause in corso di accertamento, era collegata con un tubo alla cucina dell’appartamento, al secondo piano di una palazzina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.

Funerali Francesco Pagliuso, il commosso saluto della sua comunità [Video]

LAMEZIA TERME (CZ) – Forte commozione e grande partecipazione per i funerali di Francesco Pagliuso, l’avvocato vittima di un agguato lo scorso 9 agosto. Alla camera ardente, allestita presso il Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, sono state espresse forti parole per ricordare quanto sia stato importante l’operato di Pagliuso all’interno della comunità. Sono intervenuti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il presidente dell’ordine degli avvocati Antonello Bevilacqua, il sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni e tante altre personalità che si sono strette attorno alla famiglia in un unico e sentito saluto.

avvocati in attesa del feretro pagliuso

Antonello Bevilacqua ha espresso così il suo pensiero per l’avvocato Pagliuso: «E’ morto un avvocato ed è morto con modalità mafiose. Questa è una terra di mafia, diciamolo definitivamente. Vogliamo, desideriamo, gridiamo da tutta l’Italia l’attenzione che naturalmente doveva essere riservata anche alla Sicilia, anche alla Campania indifferentemente da come viene riservata ad altri posti».

«Francesco Pagliuso – ha continuato Bevilacqua – era un mio personale amico, come era amico di tutti gli avvocati di Lamezia Terme. Francesco è morto per la sua professione, che amava profondamente. Ha qui la toga, il famoso cencio nero, che tutti porteremo fino alla fine, anche sulla bara. Io mi sono messo a disposizione di Antonella – sorella dell’avvocato – e della famiglia intera. Io e tutti gli avvocati lametini. Rinnovo questa disponibilità – ha concluso – questa nostra vicinanza e assicuro che Francesco sarà qui con noi per sempre. Ve lo dico con tutto il cuore».

Parole forti che lasciano comprendere la grave lacuna che si è creata all’interno della comunità, una comunità che « dice no a chi ostacola il futuro di quell’angelo – afferma il sindaco Mascaro – i criminali devono restare nei luoghi a loro deputati, gli angeli devono andare in paradiso».

camera ardente pagliuso

Forti applausi intorno al feretro con la foto sorridente di un uomo che occupava il suo tempo per il «98 % all’avvocatura – racconta Bevilacqua – e il restante 2 % al suo tempo libero».

Il caso ora è nelle mani della magistratura di Catanzaro, che dovrà fare luce su quanto accaduto. Un pensiero è stato espresso durante la messa, svoltasi nell’attigua chiesa del Rosario, al figlio di Pagliuso, che crescerà senza figura paterna, ma avrà con se la presenza e i valori di Francesco.

In un silenzio di forte rispetto, il feretro è stato accompagnato dalla folla, scandendo le pause con forti applausi e i rintocchi della campana della chiesa.

Miriam Caruso

[#Games] Pokémon Sole & Luna, rivelate nuove informazioni

Nella notte dell’11 Agosto è stato pubblicato un video sul canale YouTube ufficiale dei Pokémon, che ha svelato alcune importanti novità sui nuovi giochi della saga in uscita il prossimo autunno, Pokémon Sole & Luna.
Innanzitutto il video chiarisce, finalmente, chi saranno i villains del nuovo videogioco, un gruppo che agisce sotto il nome di Team Skull. Fra i membri si distinguono Plumeri, ragazza con i capelli rosa e biondi, e Guzma, ragazzo con i capelli grigi e grandi occhiali gialli.
Proseguendo con la visione, si vedono le versioni della Regione di Alola di alcuni Pokémon che conosciamo già:

– Troveremo nuova forma di Meowth di tipo buio.

– Cambierà tipo anche Marowak, con la combinazione fuoco-spettro.

– Infine viene mostrata una nuova versione di Raichu, dal doppio tipo elettro-psico.

Ma le novità non finiscono qua. Nel video, infatti, vengono mostrati tre Pokémon inediti che saranno presenti nei titoli:

– Nemashu, mostriciattolo di tipo folletto-erba.

 Yowashi, Pokèmon di tipo acqua dalla doppia forma.

– E infine Nokamobushi, altro pocket monster di tipo acqua.

Ricordiamo che il gioco debutterà in Giappone e Nord America il 18 Novembre 2016, mentre in Europa uscirà il 23 dello stesso mese e sarà disponibile per 3DS.

                                                                                                       Paolo Gabriele De Luca

Proclamato il lutto cittadino per l’avvocato Pagliuso, oggi i funerali

LAMEZIA TERME (CZ) – Si terranno oggi alle 17, presso la chiesa del Rosario, i funerali dell’avvocato Francesco Pagliuso, assassinato a 43 anni in un agguato nella tarda serata dello scorso 9 agosto.

L’assassino si era introdotto nel giardino dell’abitazione della vittima, attendendo il rientro dell’avvocato che è stato colto mentre si apprestava a scendere dalla sua vettura. L’allarme è partito dai familiari che non riuscivano a contattare telefonicamente Pagliuso. Il sistema di videosorveglianza, nonostante abbia ripreso la figura dell’uomo mentre si introduceva nel giardino, non ha catturato un’immagine chiara del volto dell’autore dell’omicidio.

L’autopsia, effettuata nel pomeriggio di ieri presso l’ospedale di Lamezia Terme, ha rivelato che solo due dei tre colpi esplosi dal killer hanno raggiunto la parte sinistra della vittima, sul collo, presumibilmente mentre si apprestava a prendere qualcosa sul lato passeggero per poi scendere dall’automobile posta nel giardino della propria abitazione.

Non sono stati rinvenuti i bossoli sul luogo del delitto, ma la traiettoria dei proiettili fa pensare che il killer possa essere alto circa 1 metro e 80.

La camera ardente è stata allestita all’interno del palazzo di Giustizia, con apertura alle 14,30. Al termine del rito religioso, l’avvocato raggiungerà la sua città d’origine, Soveria Mannelli, per la sepoltura. Il sindaco di Lamezia, Mascaro, ha predisposto il lutto cittadino dalle ore 17 alle 19.

Miriam Caruso

Rifiuta un rapporto a pagamento e la aggredisce. Arrestato un uomo nel catanzarese

carabinieriCATANZARO-  Un cittadino del Gambia, Sambou Baro, 28 anni, rifugiato politico in attesa di asilo, è stato arrestato dai carabinieri nel quartiere Lido di Catanzaro con l’accusa di rapina e lesioni personali. L’uomo,approfittando del fatto che la donna si era allontanata dal suo compagno per acquistare le sigarette, l’ha avvicinata proponendole un rapporto sessuale a pagamento. Al rifiuto, ha colpito la donna scaraventandola a terra. Sentendo le richieste di aiuto , è intervenuto il compagno. Baro, però, ha aggredito anche lui, prendendolo a pugni e strappandogli un borsello. I militari, intervenuti dopo una telefonata giunta al 112, hanno arrestato il richiedente asilo prestando soccorso alle due vittime dell’aggressione. La donna, tra l’altro, ha riportato la frattura del setto nasale.