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Impianto rifiuti di Bucita, Graziano si appella a Oliverio

ROSSANO (CS) – Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano lancia un appello per una nuova gara per la gestione dell’impianto di trattamento rifiuti di Bucita, si tuteli tutta la forza lavoro operante nel sito. Evitare che si creino preoccupanti vertenze, come quelle generatesi all’epoca dell’avvicendamento al management della struttura tra Veolia Environnement ed Ecologia Oggi. La Regione Calabria, in sede di sottoscrizione del prossimo contratto di gestione con la nuova società, ponga come prerogativa la tutela del capitale umano storico già presente in organico e suggerisca soluzioni affinché il gestore proceda ad eventuali nuove assunzioni.

 All’interno dell’impianto di Bucita – dice Graziano -, nel corso degli anni, si è consolidato un organico storicoche lavora con affiatamento e che ha affinato le sue doti professionali. Oggi, la nuova gara per l’affidamento della gestione della struttura, potrebbe rimettere in discussione tutto. In quanto le normative in materia consentirebbero al concessionario di avere la prelazione sulla scelta dei dipendenti. Un’opzione legittima ma iniqua. Perché potrebbe mettere a rischio quanti hanno una minore anzianità di servizio.Rossano

 È il caso – precisa il Segretario questore del Consiglio regionale – dei lavoratori assunti al tempo del subentro di Ecologia Oggi che, per la loro condizione contrattuale, potrebbero essere messi alla porta per dar spazio a nuovi reclutamenti. Con quale giovamento? Nessuno! I tempi di formazione e inserimento di nuovo personale rischierebbero di mettere a serio rischio una delle strutture più delicate dell’intero sistema rifiuti regionale, già di per sé precario. Inoltre, se così fosse, si continuerebbe a rimpinguare la sacca di disoccupazione e si innescherebbero frizioni tra i nuovi assunti e licenziati.

 Da qui l’appello al presidente Oliverio – continua Graziano – affinché si prenda carico di questo problemae anticipi i tempi così da evitare l’ennesima vertenza lavorativa. Sarebbe opportuno che il Governatore in sede di sottoscrizione del nuovo contratto di gestione chiarisca la necessità di tutelare tutti i posti di lavoro ad oggi assegnati all’impianto di Bucita. E suggerisca alla società subentrante, che si dovrà occupare anche di mettere in cantiere le opere di efficientamento funzionale della struttura, di pianificare progetti per l’assunzione di nuova forza lavoro. Anche in questo caso – conclude il Consigliere regionale – serve buona volontà.

Molinari: Nessuna proporzione tra il prezzo delle bollette e il servizio

Riportiamo di seguito le parole del presidente dell’Associazione “Calabria Terra Libera”, Francesco Molinari, in merito alla questione relativa alla bollette recapitate ai cittadini di Cosenza. Si tratta di parole forti per i quali siamo aperti e disponibili a riportare qualsiasi diritto di replica.

MolinariQuanto sta accadendo a Cosenza, negli ultimi giorni, ha davvero dell’assurdo. Da un lato i cittadini che vedono recapitarsi bollette dell’acqua e Tari, non di certo lievi, e dall’altra il Comune che – dopo averci “provato” – tenta pateticamente di metterci le pezze, compiendo piroette dell’ultima ora per salvarsi dalle polemiche. Intanto non capiamo perché i cittadini debbano pagare caro due servizi che certo non eccellono per efficienza, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione idrica, al cui danno si aggiunge la beffa, vista la cronica mancanza di acqua in molti quartieri.
La questione sui rifiuti è ancora più torbida, a fronte del fatto che malgrado le percentuali vantate dall’amministrazione comunale per raccolta differenziata (che fine ha fatto il progetto del Centro di riciclo, azienda speciale del comune, che avrebbe dovuto costituire l’ unica soluzione per risolvere il problema e metterci al passo con i richiami europei ad una società diretta verso “rifiuti zero” ?), in città continuano a svettare sulle strade cumuli di spazzatura. E ciò accade soprattutto in zone e quartieri periferici come Via Popilia.
E si abbia il buon gusto di non tirare fuori la storia del cittadino indisciplinato perché è comunque compito del Comune intervenire in maniera repentina per evitare disagi e attentati alla salute pubblica. Nonostante tutto questo, i cittadini si stanno vedendo recapitare bollette della tari spropositate rispetto al brutto servizio – e spettacolo – offerto. E magari si poteva evitare la presa in giro della possibilità di pagare in due tranche una bolletta spedita con grave ritardo, a prima rata scaduta il 30 novembre con un inesistente lasso di tempo a disposizione per saldare il pagamento al 31 dicembre : tanto valeva dire di pagare in un’unica soluzione.
Sono lontani i tempi in cui a Cosenza si parlava di “riciclo spinto” di un rifiuto che poteva e doveva essere un’occasione di vero lavoro, piuttosto che pesare sulle sulle tasche dei contribuenti : probabilmente è tornato il tempo di fare affari sui rifiuti, le elezioni si avvicinano.
Sen.Francesco Molinari

CORIGLIANO, ConfCommercio per discutere la TARI

CORIGLIANO (CS) È una situazione di grave disagio e tensione quella che stanno vivendo i coriglianesi negli ultimi tempi, colpiti dall’ennesimo incremento della tassa sui rifiuti. Si tratta infatti di un ulteriore pesante ritocco che si aggiunge a quelli che già applicati negli scorsi anni e che è destinato a gravare sensibilmente sulle tasche dei cittadini.

A soffrire della situazione non sono solo le famiglie, di cui si comprende e condivide il disagio, ma anche le imprese, vessate da una sempre più imponente ed insopportabile tassazione.

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Confcommercio, che già in passato si era occupata degli aumenti Tari ed aveva incontrato l’amministrazione comunale per sollecitare possibili risoluzioni, accoglie nuovamente il grido di allarme degli imprenditori e si fa portavoce delle loro istanze chiedendo con urgenza un incontro al sindaco Geraci.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere ricevuta dal primo cittadino una delegazione Confcommercio per cercare di porre rimedio alla stato di allarme prima che la situazione si aggravi ulteriormente.

I recenti aumenti, infatti, stanno seriemente minacciando la tranquillità della cittadina ionica. La popolazione e i commercianti sono in tumulto e il clima di forte agitazione fa temere l’organizzazione di vere e proprie manifestazioni di protesta contro l’eccesivo incremento delle imposte. Si avverte l’urgenza di un’immediata e decisa reazione delle istituzioni prima che le contestazioni mettano in pericolo l’ordine e la sicurezza cittadine.

Rifiuti, Legambiente Calabria: “Eliminare cassonetti nei comuni che hanno avviato il porta a porta”

“Differenziare i rifiuti deve diventare un atto “naturale” e la soluzione della raccolta domiciliare deve essere obbligatoria e ineluttabile”. E’ categorica la posizione di Legambiente Calabria che, dopo aver attenzionato i comuni di Mendicino, Girifalco, ma anche di Petilia Policastro, Maida, Davoli, Soverato e Lamezia, ritiene che la presenza dei cassonetti sulla strada disincentivi la raccolta differenziata porta a porta.

“La raccolta differenziata – afferma Filomena Ierardi, componente della segreteria regionale di Legambiente – è l’unica strada da percorrere per un mondo più vivibile. I circoli che operano sul territorio hanno deciso di programmare iniziative di sensibilizzazione attraverso eventi di informazione e sensibilizzazione coinvolgendo cittadini, istituzioni ed associazioni, come già fatto recentemente con “Puliamo il Mondo. Pertanto, per superare i problemi che si sono verificati negli ultimi giorni, chiediamo alle Amministrazioni comunali, che sono partite con la racconta differenziata porta a porta, di rimuovere completamente i cassonetti che sono rimasti sul territorio e concordare con i residenti delle località di montagna o di villeggiatura, modalità di raccolta specifiche per i diversi periodi dell’anno”.MAIDA

Per quanto riguarda il comportamento incivile ed illegale di alcuni cittadini, Legambiente Calabria chiede che vengano verificate le azioni di comunicazione messe in atto ed avere riscontro della bontà delle scelte fatte intensificando il dialogo con i cittadini e le popolazioni per capire ed andare incontro alle loro esigenze. Legambiente si rende disponibile a collaborare per dare il proprio contributo, ma al tempo stesso chiede che vengano poste in essere attività di controllo e di prevenzione/repressione delle inosservanze nei territori.

Rifiuti, Miceli (M5S): “Rende comune Riciclone? Dal 2012 ad oggi percentuali invariate”

RENDE  – Sulla gestione del ciclo dei rifiuti a Rende si esprime in merito Domenico Miceli, capogruppo M5S al Comune di Rende:download (6)

A partire dalla mancanza di una tariffa puntuale, che sia premiale per quei cittadini che portano avanti una corretta raccolta differenziata, per finire all’assenza del porta a porta spinto sul territorio comunale. Leggere che domani, mercoledì 11 novembre 2015, il nostro Comune sarà premiato quale “Comune riciclone” ci lascia perplessi e pone anche diversi interrogativi sulla reale valenza dell’iniziativa portata avanti da Legambiente in tutta Italia.

Com’è noto, infatti, a Rende è dal 2012 che la percentuale della raccolta differenziata è bloccata al 50%. Un dato, questo, sicuramente più alto della media regionale ma che, è bene sottolinearlo, ci pone comunque fuori dagli standard europei.  Il d.lgs. n. 152/2006 e la legge 27 dicembre 2006, n. 296 pongono come obiettivo della raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012 una percentuale pari al 65%, che da noi è ancora lontana dal diventare realtà.

Come Movimento 5 Stelle siamo fermamente convinti che le buone pratiche ambientali debbano essere supportate anche da buone azioni amministrative. Per questo motivo contestiamo l’ordinanza n° 91 del 2011, confermata e rilanciata ieri dall’attuale esecutivo, che impone ai cittadini il conferimento della spazzatura nei cassonetti nell’arco orario compreso tra le 22 della sera e le 8 del mattino. Mentre per la frazione residua non riciclabile l’orario previsto è compreso tra le 22 e le 6 del mattino.

Un orario secondo noi inaccettabile, soprattutto nel periodo più freddo dell’anno, che non trova uguali negli altri comuni italiani, laddove il conferimento è consentito solitamente a partire tra le 18 e le 20 ed è posticipato nel periodo più caldo dell’anno solo per la frazione organica, e questo al fine di evitare i cattivi odori.

Secondo noi, l’amministrazione Manna dovrebbe rivedere questa ordinanza, renderla più razionale e più vicina alle reali esigenze dei cittadini che la raccolta differenziata la vogliono fare e la vogliono fare anche bene. Anche perché siamo convinti che su tutto il territorio comunale nessuno rispetti questi orari. Ed il motivo di questa infrazione non sta nell’inciviltà delle persone quanto, piuttosto, nell’irrazionalità di questo diktat.”

Legambitente. Proposta legge regionale rifiuti: buoni gli obiettivi

Legambiente Calabria è pronta al confronto per valutare nel merito la proposta di legge regionale per una cf5ee73649d06ebb27096fa11ae627acnuova gestione dei rifiuti, firmata dai consiglieri Michele Mirabello, Giuseppe Giudiceandrea e Sebi Romeo.

 

Da quanto emerge nella descrizione degli interventi previsti, l’Associazione ambientalistica giudica positivamente le direttive, i principi e gli obiettivi della proposta, tra i quali la riduzione della produzione di rifiuti urbani, il riuso dei beni a fine vita, la raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e un’impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio.

 

I presupposti per dare avvio ad un reale cambiamento di rotta ci sono tutti – afferma Legambiente Calabria – è importante ora recuperare il tempo perduto e mettere in campo tutte le azioni necessarie per intraprendere un percorso virtuoso che ci consentirà di uscire dall’atavica emergenza rifiuti. Ai principi e agli obiettivi annunciati, però, bisognerà dare concretezza attraverso misure precise e risorse economiche.

Calabria verde-Regione: “Si utilizzino i fondi per le giuste cause”

dissesto idreogeologico “La Regione Calabria non pensi di utilizzare in maniera non conforme alle normative europee i pochi fondi messi a disposizione per risanare il territorio dal dissesto idrogeologico. Piuttosto, si preoccupi di incrementare la spesa per mettere in sicurezza fiumi, torrenti e versanti montani della regione più disastrata d’Europa dal punto di vista idrogeologico. Si impegni ad approvare una legge contro il consumo di suolo e per tutelare il paesaggio costiero calabrese, anziché spendere risorse straordinarie, come quelle europee, per finanziare politiche ordinarie o pagare gli stipendi degli operai di Calabria Verde”. È questo il commento di Legambiente Calabria sulla convenzione che il Governatore Oliverio ha firmato con Calabria Verde per la prevenzione del rischio idrogeologico.

“L’accordo- dichiara il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone – prevede, infatti, che i fondi comunitari vengano destinati anche per il pagamento degli stipendi degli operai. Si tratta di numerosi salari arretrati che gli operai giustamente rivendicano e che la regione dovrà erogare, ma non è opportuno né conforme alle normative previste per la spesa dei fondi comunitari che questi vengano utilizzati per pagare spese correnti anziché per risolvere i problemi creati dall’incuria e dall’abusivismo selvaggio. Il governatore Oliverio ricerchi le responsabilità di chi tra i suoi predecessori non ha messo in atto i piani annuali della forestazione. Si utilizzino, in tal senso, anche i consorzi di bonifica, che su fiumi, torrenti e canali di scolo devono già operare”.

“La Giunta – afferma ancora Falcone – dovrà trovare le risorse per gli operai forestali nel bilancio ordinario della Regione Calabria, puntando sulla razionalizzazione delle strutture regionali, compresa Calabria Verde, che anziché risanata e resa produttiva si è limitata a cambiare soltanto nome, lasciando intatta la sua conclamata cattiva gestione. È necessario aumentare le risorse comunitarie disponibili per risolvere le cause del dissesto e non utilizzarle per pagare i danni da alluvioni, come quella di Rossano, creata da abusi edilizi, cattiva gestione del territorio e da omissioni degli amministratori locali. Sulle politiche di prevenzione e tutela del territorio, sfidiamo Oliverio a fare meglio dei suoi predecessori. Non ci sembra un obiettivo difficile da raggiungere. Noi, comunque, vigileremo e denunceremo, eventualmente, l’uso distorto delle risorse comunitarie e nazionali”.

Amantea, sequestrata una discarica incendiata

incendiorifiutiAMANTEA (CS) – Una discarica con rifiuti dati alle fiamme a monte del comune di Amantea è stata sequestrata dalla Guardia costiera di Vibo Marina . L’area si estende lungo circa 200 metri quadri di demanio fluviale. Il rogo, spento dai vigili del fuoco, ha riguardato vario materiale pericoloso e non, tra cui traverse di legno, eternit, auto abbandonate, materiale edile e tubi in plastica. Indagini sono state avviate per tentare di risalire ai responsabili della discarica.

Incendio discarica abusiva, le reazione del presidente di Coldiretti Calabria

pietro-molinari-coldirettiFOCÀ DI CAULONIA (RC) – “Auspichiamo in un maggior senso civico da parte di tutti e in un cambio di mentalità nell’interesse del bene comune così non può più andare quello che troppo spesso è un vero e proprio assedio di rifiuti, ormai non è un caso isolato. Certamente noi agricoltori siamo i primi a lamentarci perché viviamo il territorio e lo sentiamo come nostro, investiamo e lo valorizziamo con le nostre attività, ma non possiamo subire le conseguenze da parte di veri e propri criminali che poi, quando accadono fenomeni di combustione, attentano anche alla salute pubblica.”  Commenta così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, l’ultimo incendio in ordine di tempo di una discarica abusiva a Focà di Caulonia. “Occorrono misure straordinarie mirate all’attività di repressione delle discariche abusive, porre i sigilli e assicurare i responsabili alla giustizia poiché si macchiano di reati quali: discarica abusiva e combustione illecita dei rifiuti e alterazione assetto paesaggistico. L’azione di contrasto in luoghi non autorizzati – continua – va perseguita anche con tecniche moderne come, a esempio, l’uso di telecamere per scoprire chi getta rifiuti e crea conseguenze nefaste per tutti. Certamente va effettuata anche una azione preventiva perché risulta incomprensibile come possa nascere una discarica all’improvviso e questa poi si alimenta giorno per giorno. Le forze dell’ordine devono continuare nella loro opera con sempre maggiore impegno perché questo significa l’affermazione della legalità, sapendo di poter contare su Coldiretti che si batterà sempre e contro l’abbandono di rifiuti in luoghi non autorizzati e comportamenti irrispettosi anche con una sensibilizzazione sempre di più della popolazione su tematiche ambientali.”

Blocco della raccolta rifiuti a Castrovillari: parla il Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota pervenuta dall’amministrazione comunale di Castrovillari:

Lo politoPer ragioni che vanno oltre la comprensione umana, questa mattina i lavoratori , addetti alla raccolta dei rifiuti, hanno attuato il blocco senza che pervenisse alcuna comunicazione all’Ente.”

Lo comunica il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ai cittadini precisando, in una nota stampa, che “tale situazione rappresenta una grave violazione dei diritti di tutti i cittadini di un servizio pubblico essenziale, regolamentato dalla legge.” “L’Amministrazione comunale– prosegue il primo cittadino- ritiene tale comportamento l’ennesimo attentato ai diritti dei cittadini , e per tale ragione alle ore 10,30 è stata convocata una riunione straordinaria di Giunta nella quale verrà discussa l’ipotesi della revoca del servizio all’ impresa, l’assunzione diretta del servizio da parte dell’Ente ed il licenziamento di tutti i lavoratori che hanno messo in ginocchio l’intera città.

Ci scusiamo,pertanto– sottolinea Lo Polito-, con i cittadini per questo ennesimo disagio, subito, prima di tutti dall’ Amministrazione comunale, sperando in una pronta e definitiva soluzione della problematica, con una diversa modalità di gestione del servizio stesso.