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Sfruttavano gli extracomunitari: arrestate sette persone

GIOIA TAURO (RC) –  Sette persone sono state poste ai domiciliari dai sfruttamentocarabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, supportato dalla Procura di Palmi, nell’ambito di un’inchiesta condotta per combattere il caporalato nella piana di Gioia Tauro. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori extracomunitari.

Sono stati inoltre sequestrati beni per un valore pari ad un milione di euro, tra cui una cooperativa agricola.

A Corigliano manifestazione dedicata alla scherma

 

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Festa di fine stagione per gli atleti juniores della Scherma Club Corigliano Calabro “Polisportiva Bruno”. Il club schermistico ha indetto, per domenica 7 giugno, presso il Pala “Città di Corigliano” la seconda edizione “Lame dello Jonio”. Il team dell’istruttrice e maestra Emanuela Bruno, dopo le competizioni ufficiali e dopo un anno di lavoro e  allenamenti, avrà modo di cimentarsi nuovamente in pedana per un’iniziativa promozionale. I tanti bambini, tra i 4 e i 10 anni, si confronteranno in mini duelli indicativi.

Esibizione da non perdere per le gesta dei più piccoli e per la parata di una società schermistica di Catanzaro che si cimenterà in un’esibizione di tipo esibizionemedioevale: affondando le radici nella storia di questa antica e nobile nonché disciplina olimpica. A margine della manifestazione, premiazioni per tutti i partecipanti con trofei, medaglie e targhe. La manifestazione prenderà il via dalle ore 10.

La riabilitazione nelle distorsioni della caviglia

ALTOMONTE (CS) –  In ambito ortopedico – traumatologico le principali problematiche a livello del complesso articolare della caviglia o articolare tibio – tarsica sono le distorsioni (oltre alle fratture soprattutto di tibia). La distorsione di caviglia, detta comunemente “storta“, non è un’alterazione permanente. Tuttavia, essendo il più frequente trauma muscolo – scheletrico dell’arto inferiore, è quello che maggiormente può creare problemi soprattutto se non viene effettuata una buona riabilitazione.distorsione 1

È tipica dei giovani, in particolare degli sportivi. Gli sport maggiormente a rischio sono il basket, il calcio e la pallavolo. La maggior parte dei pazienti recupera completamente ma in circa un 30% dei casi compaiono dolore e instabilità cronica. La dinamica classica nelle distorsioni della caviglia è una ricaduta sbilanciata e accidentale dopo un salto o a seguito di un movimento o un contatto brusco. Il più frequente meccanismo di infortunio è in inversione (rotazione interna della pianta del piede) e a volte i due meccanismi possono coesistere. In alcuni casi è una fragilità derivante da precedenti episodi mal curati o dovuta a uno scarso tono muscolare o ad una lassità legamentosa.

Le distorsioni sono classificate a secondo della gravità in una scala che va da 0 a 3, dalla meno grave alla più seria. Il grado 0 è costituito da una distorsione ove il dolore della caviglia scompare o si attenua nel giro di una decina di minuti circa, e non ne compromette il movimento. Solitamente, le distorsioni di grado zero non danno luogo a gonfiore. Nelle distorsioni di grado 1, o leggere, c’è una compromissione dei legamenti che vengono stirati ma non compaiano rotture. È presente un modesto gonfiore solitamente non immediato ma che compare dopo qualche ora del trauma, dolore che non impedisce di camminare ma allo stesso tempo non permette, se non con sofferenza, di riprendere l’attività interrotta. Il danno funzionale è quasi assente quindi non è compromesso il movimento e non è presente instabilità articolare. Nelle distorsioni di grado 2, o moderata, c’è una parziale rottura dei legamenti, il gonfiore compare pochi minuti dopo l’evento traumatico e si possono vedere anche delle chiazze rosse sotto pelle. Esse indicano che alcuni vasi sanguigni si sono rotti. In tale situazione è impossibile riprendere l’attività distorsione 2fisica e il dolore, anziché passare con il tempo, tende ad aumentare o a rimanere costante per diverse ore. Si riscontra una certa perdita della funzione articolare e quindi del movimento e una lieve instabilità. Nelle distorsioni di grado 3, o gravi, vi è una rottura completa dei legamenti con gonfiore che inizia subito dopo il trauma, oltre ad un versamento interno di sangue. Il paziente avverte un dolore intenso, non riesce a muovere la caviglia e non può sopportare nemmeno che qualcuno cerchi di farlo. Si riscontra un’instabilità meccanica e l’incapacità di sostenere il peso sull’arto. Nelle distorsioni di terzo grado, il danno può essere rappresentato oltre che da una rottura dei legamenti anche da una frattura ossea.

Qualora si trattasse di una frattura, va esaminata e, se necessario, si dovrà intervenire chirurgicamente oppure fare una ingessatura che il paziente dovrà portare per 40 giorni, alla quale seguirà un ciclo di fisioterapia mirata a riprendere la corretta mobilità del piede, fino a giungere in 60 giorni alla guarigione completa. Nelle distorsioni della caviglia è molto importante il primo intervento, quello che si fa in campo, subito dopo l’intervento traumatico. È bene quindi sapere cosa fare, nel caso non ci fosse un esperto. Per prima cosa quindi bisogna applicare il ghiaccio e mettere la gamba in alto (elevarla). Dopo aver tolto delicatamente la scarpa e la calza, bisogna fasciare la caviglia con un bendaggio compresso e non caricare con il peso. Nel caso la lesione sia di grado 3, come detto prima, potrà essere necessario un distorsione 3trattamento chirurgico, al quale seguirà un percorso riabilitativo post – chirurgico. Non tutti concordano sulla necessità di un intervento, alcuni ortopedici e fisiatri consigliano, anche in caso di rottura dei legamenti, un trattamento conservativo: ritengono che un adeguato programma fisioterapico sia sufficiente a ridare stabilità alla caviglia .

Nella prima fase del trattamento è consigliabile immobilizzare la caviglia, un’immobilizzazione parziale senza tutori o apparecchi gessati, a meno che non ci sia una frattura. È più conveniente immobilizzare parzialmente la caviglia, ed utilizzare una stampella per camminare (se si vuole mantenere un carico parziale sulla caviglia lesa) o due in caso in cui è prescritta l’assenza totale di carico sulla caviglia lesa) per poi cominciare precocemente la riabilitazione.

È stato dimostrato infatti che il movimento velocizza la guarigione, mentre l’immobilizzazione la rallenta o addirittura la blocca. Applicazione del ghiaccio per 20 minuti ogni 2-3 ore, non tenendolo a contatto con la pelle perché provocherebbe ustioni. Bisogna mettere 3-4 cubetti in una borsa del ghiaccio adatta per il contatto con la pelle. Dopo questa fase, l’applicazione di ghiaccio andrà interrotta: prolungarla infatti rallenterebbe il processo di guarigione dei tessuti. La caviglia dovrà essere avvolta in un bendaggio compressivo, mantenere l’arto in posizione elevata per favorire il ritorno venoso e per la riduzione dell’edema (gonfiore). Nella seconda fase, o sub – acuta, se non sono comparse complicazioni si potrà cominciare con la rieducazione funzionale. La riabilitazione è un percorso progressivo dove il lavoro, la fatica e la difficoltà degli esercizi andrà gradualmente aumentando nel tempo. Questa fase sarà incentrata sul controllo del dolore e recupero del rom articolare (range of movement), quindi dell’ampiezza del movimento per il recupero della forza muscolare e della stabilità. Per il dolore si utilizzeranno terapie fisiche (tecar, tens, elettrostimolazione, ultrasuoni), terapie manuali, in particolare massaggi drenanti per la riduzione del gonfiore e massaggi trasversali (con cautela).

 

Per una graduale ripresa della mobilità articolare:

mobilizzazione passiva manuale, da effettuare sul lettino con il paziente sdraiato supino, in assenza di carico. Il fisioterapista farà flettere e stendere la caviglia del paziente ovviamente nel rispetto più assoluto del dolore, per riuscire a guadagnare la piena escursione articolare della flessione ed estensione plantare.

mobilizzazione attiva – assistita. In parte il paziente, sdraiato supino, muoverà attivamente la caviglia. In caso di difficoltà il terapista lo aiuterà nel completare il movimento. Inoltre si faranno esercizi dove si chiederà la flesso – estensione autonoma del ginocchio per poi portare dietro la caviglia, sotto la quale si potrà posizionare una piccola palla.

mobilizzazioni attive e contro resistenza. Il paziente fletterà ed estenderà la caviglia autonomamente sempre sul lettino. Gli si chiederà di fare circonduzioni, o disegnare con il piede figure geometriche o le lettere dell’alfabeto. Infine effettuerà anche movimenti contro resistenza, da sdraiato o da seduto, lavorando in questo modo anche sul recupero della forza muscolare.

Si lavorerà anche per il risveglio e il rinforzo muscolare, che deve essere selettivo, mirato ad alcune catene muscolari, accompagnato da esercizi di allungamento e rilasciamento in modo da ristabilire l’equilibrio muscolare fondamentale per restituire almeno la parte dinamica della stabilità.

Per il rinforzo muscolare si faranno: esercizi in carico, sollevare le punte e i talloni, mettere un piede su un gradino, esercizi con le bande elastiche aumentando gradualmente la resistenza dell’elastico, rinforzo del tibiale anteriore e dei peronieri, esercizio con l’aiuto di una palla di spugna messa sotto il piede ed esercizi sulla deambulazione, cioè sul passo, per reintegrare il piede nella funzione dell’arto inferiore. Lo si farà camminare in avanti, all’indietro e lateralmente. Seguiranno altri esercizi in flessione plantare distorsione 4prima a ginocchio esteso poi a ginocchio flesso (piegato). Nella terza fase la caviglia sarà completamente asciutta ed il tono muscolare buono. Ciò lo si potrà comprendere perché: il paziente potrà camminare veloce alternando una corsa leggera, corsa sul nastro trasportatore (tapis roulant) e corsa in strada. Si dovrà far abituare nuovamente il paziente, facendogli percorrere dei percorsi con ostacoli, per prendere di nuovo coscienza dell’instabilità del terreno che non sarà mai omogeneo. Negli atleti è importante anche rieducare il gesto atletico, affinché venga eseguito nel modo migliore e limitare eventuali recidive. In tutte queste fasi inoltre si effettueranno esercizi per la rieducazione propriocettiva, che nella riabilitazione della caviglia ha un ruolo importantissimo: bisognerà riacquistare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e al movimento.

 

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170

Calabria e Cina si incontrano a Villa San Giovanni

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Si terrà sabato 6 giugno presso il Castello di Altafiumara alle ore 18:30 un incontro nel quale il Mediterranean Style sarà al centro del meeting “Calabria – Cina: prospettive per l’internazionalizzazione”. L’evento, promosso da  Concetta Tassone, presidente di AT Group, Domenico castello_altafiumaraNaccari Presidente della Fondazione CRE ed Antonella Freno, Presidente dell’Istituto europeo di cultura politica Italide, sarà caratterizzato dall’incontro istituzionale di una delegazione di industriali cinesi, guidata dal presidente della prima rete televisiva nazionale cinese Liu Binyan, con imprese del territorio interessate ad aprire rapporti con il mercato asiatico.

All’incontro interverranno il Senatore Nico D’Ascola, il Sindaco di Villa San Giovanni Antonio Messina, l’On. Candeloro Imbalzano, già Presidente della Commissione regionale bilancio, l’On. Gianpaolo Chiappetta, Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore provinciale alla cultura e legalità.

Arte, cultura e attività produttive saranno i punti di forza dell’incontro orientato ad aprire nuove prospettive sulla via dell’internazionalizzazione e consentire, nel corso del meeting, un road show alle imprese locali. Concetta Tassone ed Antonella Freno illustreranno il progetto nazionale  “Tu Italy- The best for you” che consentirà alle aziende italiane di avere una piattoforma distributiva  in Cina, operando in maniera permanente.  In questa fase storica l’economia del mercato cinese è la terza su scala mondiale, con una crescita esponenziale  del Pil  procapite, una notevole riduzione della povertà ed un notevole incremento del potere d’acquisto.

Il meeting Calabria – Cina può rappresentare un’occasione strategica di apertura dei mercati meridionali e calabresi a nuove frontiere – ha dichiarato – Antonella Freno. “Con Il Group At abbiamo intrapreso una joint venture  in direzione dell’apertura  di nuovi mercati e dell’innovazione, nella piena consapevolezza della validità delle  risorse culturali ed imprenditoriali del nostro territorio che necessitano di adeguata ed ineludibile  valorizzazione”.

 

Le allieve della Studio Harmonic volano in finale

RENDE (CS) – È stata una Giornata dedicata alla danza quella che si è svolta oggi al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. La Manifestazione dal nome “Gran Premio per la danza”, promossa dal danzaMaestro Steve LaChance, ha visto numerose Scuole partecipare alla tappa calabrese. Tra queste si è distinta la Studio Harmonic di Cosenza, diretta dalla Maestra Annalisa Marincola. Infatti, il Corso di Moderno si è classificato al secondo posto nella categoria “Modern Under”, con la coreografia della Maestra Chiara De Mari, superando così la selezione regionale.

Le ragazze del corso, Giorgia Adamo, Aida Iaconetta, Giovanna Petrone, Valentina Ricioppo e Antonella Sposato aggiudicandosi questa fase, si sono assicurate l’accesso alla finale nazionale che si svolgerà al Teatro Orione di Roma i prossimi 7 e 8 dicembre. Le allieve sono state protagoniste anche l’anno scorso dello stesso Concorso, superando la fase regionale svoltasi al premio 2Teatro Politeama di Catanzaro e arrivando al primo posto alla fase nazionale. Quest’anno, oltre alle ragazze di moderno, si sono qualificate per la fase finale Clara Greco, vincitrice del primo posto solisti nella categoria “Classico Under” e Miriana Gaudio che ha ottenuto il terzo posto solisti nella “Modern senior”.premio 1

Un bel traguardo per un gruppo sempre più unito che sta dando ottimi frutti ogni anno che passa: i risultati descritti ne sono la prova lampante. L’appuntamento è ora a Roma, nella speranza di ripetere il successo conseguito l’anno scorso nella capitale.

 

Alessandro Artuso

Incontro con l’AISM ad Altomonte per fare informazione

ALTOMONTE (CS) – Ieri pomeriggio nel Salone Razetti dell’ex Convento dei Domenicani di Altomonte si è svolta la manifestazione PERSONE oltra la SM: diritto alla mobilità, organizzata da Maria Carmela Alfano. L’incontro ha preso il via con l’intervento di Alessandra De Rosa, Vicepresidente dell’AISM Cosenza: “bisogna aiutare le persone che hanno difficoltà – ha affermato – nell’ammettere la propria malattia e nelle difficoltà che queste incontrano con l’esterno”. La sclerosi multipla è una malattia nascosta; l’obiettivo di AISM è quello di aiutare i malati ad uscire da questo guscio, da questa corazza creata per proteggersi. AISM  è un’associazione nata nel 1968 ad opera di Giorgio Valente e di altri pioneri che decisero di studiare ed analizzare questa problematica. Purtroppo nel tempo – afferma Alessandra De Rosa – la malattia non è stata debellata ma, per fortuna, non è più sconosciuta. Ieri si è conclusa la settimana sulla sclerosi che ha visto l’AISM impegnata in numerose città italiane, fornendo alle persone una corretta informazione sulla malattia e sulla ricerca scientifica nazionale ed internazionale.

La parola è poi passata ai componenti dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco Giuseppe Lateano si è soffermato sul potere politico e sulla capacita di quest’ultimo, di poter fare molto per combattere la sclerosi. In merito alla possibile chiusura del Centro di Contrada Serra Spiga, vicino al capoluogo cosentino, il Sindaco si è mostrato assolutamente contrario: questo centro – dichiara – è un punto di riferimento per la città e per la DSC05266provincia. Il Consigliere Comunale Danilo Verta ha invece parlato della sua esperienza nel volontariato e dell’Epigrafe, posta sulla Stauta (una donna con un bambino in braccio che sembra malato), situata di fronte alla Chiesa di San Francesco di Paola con su scritto: “Ovunque nel mondo ci sia una persona che soffre, lì esiste mio fratello”.

Dopo i saluti dell’amministrazione Anna Flaminia Batta Veltri, Presidente AISM Cosenza, ha parlato dell’associazione e delle sue innumerevoli iniziative. Le persone non vengono da noi – ha dichiarato – con l’intento di piangersi addosso ma l’esatto contrario, proprio perchè qui si fa di tutto. Una delle attività più importanti dell’AISM Cosenza è il laboratorio teatrale, il quale sta ottenendo ottimi risultati. Con la cittadina di Altomonte – continua – abbiamo avuto, da sempre, una forte sintonia ed una grande collaborazione. La signora Veltri si è prodigata nel chiedere alle istituzioni maggiore attenzione, nel rispetto delle regole  e nel combattere la prassi, ormai di molti automobilisti, della “sosta selvaggia” che crea non pochi problemi al disabile. Il malato ha bisogno non solo del sostegno per superare la sofferenza, ma deve esserci anche l’amore per ogni fratello in difficoltà e bisognoso di aiuto.

Maurizio Simone, Vicepresidente ANGLAT Sud, ha invece analizzato il tema della mobilità, soffermandosi sul settore delle automobili, e il supporto della sua associazione nata nel 1981. ANGLAT  è un’associazione che fa informazione in molti campi del sociale. Anche negli aeroporti è possibile trovare del personale, per far comprendere alle persone come sia importante il supporto alle persone con disabilità. Allo stesso tempo – dichiara – nella vità esistono alcune situazioni nelle quali, con un supporto tecnologico, il disabile potrebbe essere più autonomo: in questo senso l’innovazione della tecnologia è determinante. Altro tema importante è quello dei parcheggi: la legge del 1 marzo 2006, relativa alle misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità e vittime di discriminazione, può aiutare; è importante per il principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità. Per quanto riguarda le problematiche pertinenti alle barriere architettoniche e al loro conseguente abbattimento, l’iter burocratico è piuttosto lungo e pieno di ostacoli. In merito – afferma Maurizio Simone – la delibera 135 del maggio 2015 ha imposto ad ogni Comune, di realizzare una dettagliata mappatura delle barriere architettoniche.

Negli ultimi interventi Francesco Coppola, Assessore alla Sanità e alle Politiche Giovanili di Altomonte, ha elogiato l’ottimo Centro Sanitario di Altomonte. Molti cittadini altomontesi avevano il problema del trasporto, ragion per cui, l’Amministrazione Comunale ha adibito un pulmino e del personale per il volontariato. Questo mezzo serve – ha detto Coppola – per le persone bisognose, rendendo la giornata dei disabili e dei loro familiari molto più semplice. Anche il Gruppo Volontari Amici di Altomonte, con la presenza di Salvatore Nocito, ha voluto partecipare all’evento: stiamo collaborando da un anno con l’Amministrazione – afferma Nocito – per supportare ed aiutare i disabili. Il gruppo dei volontari porta con il pulmino, munito di pedana per i disabili, i malati negli ospedali ogni giorno per fare le dovute cure, riportandoli successivamente nelle proprie case. “Anche con i bambini diversamente abili ci siamo mossi per poter farli giocare e socializzare con i loro coetanei”. Altra idea proposta è stata quella dell’automedica per il trasporto dei farmaci alle persone con difficoltà che, assicura il Sindaco, avverrà in breve tempo. Con i saluti finali si è dato appuntamento ad altre iniziative, sempre per migliorare e supportare la qualità della vita delle persone più bisognose.

 

Alessandro Artuso

 

 

 

 

Una pedalata nel ricordo di Denis Bergamini

COSENZA – Con la partenza di ieri mattina alle 7.45, dalla sede cosentina del Coni, è iniziata la giornata promossa dall’Associazione Libera (Associazioni Nomi e numeri contro le mafie) dal nome “Il giro della luce”. Nove ciclisti si sono recati a Roseto Capo Spulico con le proprie bici  nel punto dove Denis Bergamini perse la vita nel lontano 1989, portando DSC05234la propria manifestazione di vicinanza nei confronti del calciatore cosentino tragicamente scomparso, in circostanze dalle dinamiche non  chiare. I ciclisti hanno trascorso a Roseto alcune ore, facendo rientro verso le ore 17.00 in città. Al ritorno, la Rappresentante dell’Associazione Libera della città di Cosenza, Sabrina Garofalo, ha dichiarato: “Siamo da vent’anni che lottiamo per arrivare alla verità della morte di Denis e di tutte le persone uccise dalla mafia”.

Sono infatti molteplici le persone che chiedono verità e giustizia per i propri cari scomparsi: entrambe in Italia – continua –  sono un vero e proprio impegno politico. La parola è poi passata al Presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio, il quale ha elogiato l’opera dell’Associazione Libera, portando nella sede del Coni la Coppa Italia della Lega Pro vinta nel mese di maggio dalla compagine cosentina. Questo è un DSC05257movimento fondamentale per poter rappresentare il mondo calcistico nella maniera giusta: da qui parte un messaggio della Calabria pulita e sana. Successivamente è stata la volta di Donata Bergamini, sorella di Denis: “ringrazio l’amministrazione comunale di Roseto Capo Spulico per la partecipazione alla manifestazione della mattinata e tutti i presenti, ma soprattutto, coloro i quali hanno percorso oggi la strada della morte del 1989, nella convinzione di riportare alla luce la verità:  Denis amava lo sport e il calcio pulito”.

In questi giorni, Donata ha affermato di “essere rimasta attaccata alla televisione nella speranza di non vedere invischiato il Cosenza nello scandalo del calcioscommesse: Denis in caso contrario – affermaDSC05261

Donata – non sarebbe stato per niente felice. In ogni situazione – continua – bisogna denunciare, senza paura e timore”. Nel ringraziare anche il Vespa Club per la partecipazione all’evento, è poi seguito un rinfresco per far rifocillare i ciclisti dopo la lunga pedalata: tutto naturalmente nel nome di Denis Bergamini e delle vittime di mafia, uniti in solo slogan assordante ma necessario: VERITÀ !!

 

Alessandro Artuso

Volley: Lamezia batte Bisignano e vola in finale

 

BISIGNANO (CS) – Il Lamezia in finale, la Consuleco Bisignano termina il suo campionato. È questo l’esito della gara di Collina Castello che giovedì sera ha visto impegnate le due formazioni. Il Lamezia si è ripetuto con un volleya 3-0 servito ai bisignanesi. Gara particolare quella vissuta a Bisignano, dove la Consuleco ha dato il suo meglio nella prima parte, tentando di capovolgere il pronostico.

Il primo set è stato giocato su buoni ritmi, segnalando nella prima fase di gioco la buona incisività sotto rete e lo spirito di sacrificio. La squadra lametina è riuscita con l’esperienza a ribaltare l’incontro chiudendo il primo gioco sul 25-23. Al cambio campo l’inizio della Consuleco è stato spettacolare, ma a metà set il Lamezia è stato nuovamente in grado di ricambiare le carte in tavola, arrivando sino al 25-20. Il terzo set, invece, ha vissuto più che sull’equilibrio in campo strani avvenimenti di fine stagione, come il malinteso degli arbitri, bloccando per alcuni minuti la partita.

Mister Lionetti ha dato spazio a tutti i ragazzi, consapevoli di aver disputato una buona stagione e di esser stati sconfitti da un avversario che ha ben pochi rivali. Passerella finale per il libero Umile Tortorella, che saluta la squadra dopo tanti anni di militanza.

 

CONSULECO 0 – LAMEZIA 3

Consuleco Bisignano: Esposito, Brindisi, Meringolo, Iannace, Balestrieri, Tortorella (L), Federico, Ferraro, Chimenti, Iaquinta, Caputo, Ritacco. All: Lionetti

Lamezia: Piccioni, Giudice, Pileggi, Romano, Notaris, Stirparo (L), Mercuri, Gaetano, Ferraiuolo, Scalzo, Davoli. All: Piccioni

Arbitri: Giovanni Rizzica da Lamezia Terme – Valeria Vitola da Cosenza

Caos nell’amministrazione di Rosarno: lasciano in 11

ROSARNO (RC) – Undici consiglieri comunali di Rosarno, di cui dieci della minoranza e uno di rosarnomaggioranza su ventuno, hanno rassegnato le dimissioni. La decisione dei dimissionari protende verso lo scioglimento del Consiglio comunale, ponendo così fine all’amministrazione guidata da Elisabetta Tripodi del Partito Democratico. Queste sono le sue dichiarazioni in merito: “Vado via – ha detto Tripodi – con la coscienza a posto, consapevole di aver dato il massimo per la mia città”.

Ottenevano fondi per corsi mai realizzati: 8 denunce a Crotone

CROTONE – La Guardia di Finanza di Crotone, ha sequestrato conti bancari e beni immobili pari ad un importo di 714.000 nei confronti degli amministratori di una società di persone operante nel settore delle costruzioni: otto le persone denunciate. I finanzieri hanno monitorato l’iter relativo all’impiego di risorse comunitarie, erogate tramite la Regione Calabria, destinate ad incentivare le imprese nell’incremento occupazionale. guardia-di-finanza-1

Ad eccezione di un solo lavoratore, i dipendenti  non hanno risconosciuto le firme apposte sui registri delle presenze, dichiarando di non aver partecipato ad alcun corso di formazione. Inoltre, la stessa assunzione dei neo dipendenti è apparsa irregolare, trattandosi di personale già impiegato in altre aziende riconducibili agli stessi soggetti arrestati. I lavoratori, da quanto appurato dagli investigatori, erano stati licenziati poco prima di essere assunti dal nuovo soggetto societario, al solo fine di ottenere il finanziamento. Molti di questi non avevano i requisiti tali da poter essere considerati appartenenti alle categorie svantaggiate.