Archivi categoria: Attualità

Unical, mercoledì 25 si terrà il workshop “Cosa Vogliono le Imprese”

RENDE (CS) – Mercoledì 25 maggio dalle ore 11 alle 13 si terrà, presso l’aula consolidata 4 dell’università della Calabria, il Workshop “Cosa Vogliono le Imprese”.

Durante l’evento interverranno il direttore del dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Filippo Domma, Francesco Aiello (DESF), Giovanni Polimeni (Gi group spa).

 

Crotone, martedì la firma dell’accordo per bonifica ex “Pertusola”

CROTONE – Il presidente della Regione Mario Oliverio, martedì prossimo, 24 maggio, nella sede della prefettura di Crotone, firmerà un “accordo” con Giovanni Milani, amministratore delegato della Syndial Servizi Ambientali. Sarà anche presente l’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo. L’accordo ha come oggetto la realizzazione di alcuni interventi di bonifica nell’area industriale del sito ex “Pertusola”. Ha la finalità di rendere possibili, attraverso un confronto tra le parti e gli altri enti competenti nella realizzazione degli interventi di bonifica, il prosieguo ed il completamento, nei tempi previsti dalle normative, degli iter amministrativi, sia dei progetti di bonifica già in corso, sia del progetto di bonifica delle discariche fronte-mare.

Le città calabresi scendono in Piazza per lo sciopero sulla scuola

COSENZA – La Calabria, insieme alle altre Regioni d’Italia sta scendendo in Piazza per combattere contro le nuove riforme scolastiche e per ottenere tutti quei diritti che i dipendenti delle diverse scuole stanno cercando di ottenere da tempo. Le nuove misure non hanno ancora dato i risultati sperati ed ancora oggi molti precari combattono per un posto stabile, cercando di far comprendere come la Cultura e l’Istruzione debba essere il primo passo per l’evoluzione di uno Stato, sia dal punto di vista sociale che politico.

È stato questo lo spirito che ha mosso, tra le altre iniziative regionali, le Organizzazioni Sindacali di Cosenza che si sono ritrovate stamattina, in Piazza XI Settembre a Cosenza, per lottare contro tutto ciò che lede all’istruzione scolastica e universitaria. Alle 11.30 vi è stato, infatti, un importante incontro con il Prefetto Dott. Gianfranco Rovito, al fine di poter illustrare e chiarire le motivazioni che hanno portato alla protesta.

La scuola, che comprende insegnanti, personale ATA e amministrativo, chiede maggiori investimenti e la sicurezza di poter avere finalmente un contratto che permetta alle famiglie una maggiore stabilità e accanto ad essi l’Università chiede maggiori fondi e stabilità non soltanto per il personale docente ma anche per tutto ciò che concerne la Ricerca e coloro che ne fanno parte. Tra i diversi “punti del giorno” è emerso il fatto che le procedure concorsuali e il piano straordinario di assunzioni non abbiano dato i risultati sperati e che molti sono gli impiegati a ritrovarsi in una situazione di precarietà perenne.

20150811184306-scuola2

Le richieste fatte dalle associazioni cosentine che hanno partecipato all’incontro (FLC-CGIL, CISLSCUOLA, UILSCUOLA e  SNALS) sono di seguito elencate.

  • Per il contratto non rinnovato da sette anni. La Corte costituzionale e una successiva pronuncia del Tribunale di Roma hanno sentenziato l’illegittimità di ulteriori rinvii. Inoltre, il 5 aprile è stato sottoscritto l’accordo quadro che definisce le nuove aree contrattuali della Pubblica Amministrazione; il Governo non ha ormai più alcun alibi per giustificare il mancato avvio della contrattazione.
  • Per il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA), ignorato dalla 107 ma oggetto di attenzioni inaccettabili dalle varie leggi di Stabilità che tagliano l’organico, riducono la possibilità di sostituire il personale assente, riversano sulle segreterie scolastiche profluvi di adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione istituzionale della scuola. Assunzioni, concorsi per i DSGA, incremento dell’organico, semplificazione amministrativa sono i punti rivendicativi fondamentali
  • Tra le questioni riguardanti in modo più specifico il personale ATA la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, l’istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; il bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Amministrativi; la ripresa dei processi di mobilità professionale interna; la fine delle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo.
  • Per la scomparsa completa e definitiva del lavoro precario attraverso il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione.
  • Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi – definiti contrattualmente – per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107.
  • Per una valorizzazione della professione docente, centrata – diversamente da quanto prevede la legge 107 – sulla valutazione del lavoro collegiale e sull’impegno individuale, alleggerito dagli attuali eccessi burocratici – attraverso l’introduzione di meccanismi oggettivi di progressione della carriera da definirsi in ambito contrattuale. Il salario va ricondotto all’accordo fra le parti e sottratto all’arbitrio di un organo monocratico.
  • Per la libertà d’insegnamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, incompatibili con la “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico. Solo dei meccanismi oggettivi, non discrezionali, di assegnazione dei docenti alle scuole garantiscono la libertà d’insegnamento, l’uguale accesso al diritto all’apprendimento e scongiurano il rischio insito nella legge 107 di una più grave divaricazione tra scuole e tra zone avvantaggiate e svantaggiate.
  • Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico. Si profila inoltre una modalità di valutazione ingiusta e offensiva.
  • Per investimenti nell’istruzione che colmi il gap con la media degli investimenti dei paesi Ocse (5,9%) incrementandoli di un punto di PIL.

 

 

‘ndrangheta, beni confiscati consegnati ai comuni della Piana di Gioia Tauro

ROSARNO (RC) – Ci sono fabbricati, terreni agricoli ed edificabili, case rurali e persino un centro sportivo tra i 18 beni confiscati alla ‘ndrangheta e consegnati a Rosarno dal dirigente dell’Agenzia dei beni confiscati, viceprefetto Matilde Pirrera, ai Comuni di Rosarno, Cinquefrondi, Laureana, Gioia Tauro, Nicotera e Rizziconi. La cerimonia di consegna si è svolta nella sede della Polizia di Rosarno, essa stessa oggetto di confisca. Alla cerimonia era presente anche la dirigente dell’Istituto professionale per l’agricoltura di Rosarno, Mariarosaria Russo, che riceverà dal Comune alcuni terreni agricoli sui quali lavorerà un gruppo di studenti della scuola che si sono costituiti in cooperativa. «Si concretizza oggi – ha detto il viceprefetto Pirrera – un percorso di restituzione alla collettività di beni sottratti alla criminalità organizzata. L’obiettivo dei Comuni sarà quello di quello di valorizzare questi beni che tornano, così, alla collettività».

Cosenza, Assemblea Generale dei soci Confagricoltura

COSENZA- Il 18 Maggio u.s. si è tenuta l’Assemblea Generale dei soci di Confagricoltura Cosenza. Nella prima parte a carattere istituzionale, l’Assemblea, alla presenza del Presidente di Confagricoltura Nazionale Mario Guidi, ha provveduto all’approvazione dei bilanci 2014 e 2015, all’elezione dei delegati per il C.D. e al rinnovo delle cariche sociali. Alla Presidenza è stata riconfermata Fulvia Caligiuri e vice Presidenti sono stati nominati Filippo De Santis e Gabriella Martilotti. Nel saluto rivolto agli associati di Cosenza il Presidente Mario Guidi ha voluto sottolineare come Confagricoltura ha messo al centro dei propri interessi l’Impresa Agricola per l’azione economica e sociale che svolge anche se, il più delle volte, non viene considerata per il suo valore.

bd31386d-924b-43ea-8d8a-659d092e90d2

Nella seconda parte, a carattere pubblico, sul tema “IL FUTURO DELLA CALABRIA PASSA PER L’AGRICOLTURA”, ai saluti del Presidente Regionale di Confagricoltura Statti il quale ha ribadito l’impegno da parte di Confagricoltura ad affrontare gli annosi problemi del settore agricolo regionale per evitare che diventino endemici e distruggano l’unico settore produttivo della nostra regione, è seguito un dibattito moderato dalla giornalista Paola Militano, a cui hanno partecipato Fulvia Caligiuri, neo Presidente Confagricoltura CS, il Presidente Mario Guidi ed il Consigliere Regionale On. Mauro D’Acri in rappresentanza del Presidente Mario Oliverio.

Numerosi sono stati gli interventi degli imprenditori i quali hanno rilevato le maggiori criticità del settore a partire dai ritardi dei pagamenti a quella della pubblicazione dei bandi P.S.R. all’accesso al credito ed alle passività delle aziende agricole calabresi, ai Consorzi di Bonifica o alla mancanza di piante certificate per il mancato funzionamento dell’Istituto Fitosanitario Regionale.

Il Presidente Guidi ha evidenziato sia le positività del settore agricolo calabrese,che merita certamente un’attenzione maggiore da parte della classe politica, ma ha anche affermato che i problemi che oggi vive il settore agricolo sono comuni in tutte le regioni d’Italia, dato che la crisi economica, con volatilità dei prezzi, ha determinato una situazione di grave incertezza in tutto il settore primario.

E’ necessario cambiare mentalità e cogliere le nuove opportunità  date dalla globalizzazione dei mercati. Appassionato è stato l’intervento del Presidente Caligiuri che ha evidenziato quanto emerso dal dibattito:<< in tutta sincerità –ha affermato il Presidente Caligiuri -moltissime problematiche sono ancora irrisolte. Speravamo in un cambio di passo che purtroppo ad oggi non abbiamo riscontrato. Siamo preoccupati dei gravi ritardi nei pagamenti della PAC, che stanno aggravando la situazione economica delle aziende agricole; non abbiamo avuto risposte positive sulla questione di Consorzi di Bonifica; siamo in ritardo con la presentazione di bandi riguardanti i giovani e gli investimenti del PSR e ad oggi nessuna risposta positiva vi è stata riguardo a due questioni molto importanti: la mancanza di una legge di ripianamento dei debiti e la mancanza di strumenti di garanzia per l’accesso al credito delle aziende agricole. E’ necessario, ha concluso Caligiuri, un forte cambiamento. Siamo stanchi di essere esaltati quale settore fondamentale dell’economia calabrese e non avere al contempo risposte esaustive da una classe politica nazionale e regionale. Si pensi, ad esempio, alla recente apertura del mercato europeo alle produzioni olivicole dei paesi del nord Africa che avranno l’effetto di deprimere ancora di più le produzioni della nostra Regione.>>

Il Consigliere D’Acri, in rappresentanza del Presidente Mario Oliverio riconoscendo le difficoltà e le ragioni degli agricoltori, ha ribadito il massimo impegno per la soluzione dei problemi emersi nel corso del dibattito coinvolgendo sia il Presidente, in quanto Assessore Regionale all’Agricoltura, sia la burocrazia regionale per cercare di alleviare le difficoltà di un settore sicuramente trainante per l’economia regionale.

Perciaccante su Masterplan Mezzogiorno: «Supporto alle amministrazioni locali nella gestione degli appalti»

COSENZA – Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza, ha discusso sullo stato di avanzamento del cosiddetto “Masterplan Mezzogiorno” nel corso della riunione operativa per il Mezzogiorno e le isole dell’Ance, svoltasi a Roma. «La nostra preoccupazione – ha dichiarato Perciaccante – si concentra sugli aspetti legati a programmazione, progettazione e gestione dei relativi appalti da parte di una struttura pubblica che fino a ora non hanno brillato nè per efficienza nè per trasparenza. In uno scenario in continuo movimento, il nostro ruolo dovrà essere quello di supporto e stimolo per le amministrazione regionali e locali rispetto alle difficoltà che procedure spesso complesse tendono a creare. Su alcunu interventi in particolare, ad esempio edilizia scolastica e dissesto, sarà importante farsi trovare preparati dalle amministrazioni regionali. Faremo un monitoraggio della programmazione, con report regione per regione ed attiveremo un confronto puntuale ai diversi livelli».

Del resto, i Patti per lo sviluppo che si stanno sottoscrivendo per il Sud consentiranno di ottenere in tempi relativamente più brevi 13 miliardi di euro. Ad oggi, su 15 Patti, 7 sono stati firmati. Le risorse destinate alla Calabria sono circa 1,2 miliardi di euro che, sommate a quelle già disponibili, proveniente da altri programmi, assommano a 5 miliardi di euro di interventi cui occorre aggiungere anche i circa 130 milioni destinati alla città metropolitana di Reggio Calabria. «Dopo tanti anni di crisi e di fermo degli investimenti pubblici – ha concluso Perciaccante – si tratta di un’occasione importante e per alcuni aspetti decisivi per consentire la ripresa dell’economia del Sud, tenuto conto delle enormi ricadute sul territorio che il comparto è in grado di attivare».

 

Camera di Commercio Cosenza, a breve revisione di usi e consuetudini provinciali nei settori economico-commerciali

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza ha reso noto che attraverso una costituenda commissione a breve avvierà il procedimento per la revisione della Raccolta commerciale degli usi e consuetudini provinciali nei diversi settori economico-commerciali. Difatti, l’ultima redazione disposta dall’Ente risale agli anni ’70. Gli usi altro non sono che comportamenti ripetuti costantemente dalla collettività nella convinzione di obbedire a una norma giuridica obbligatoria. Pertanto, la Camera di Commercio, nel rispetto del suo ruolo e delle sue funzioni, procederà all’accertamento degli usi e delle consuetudini relativi alle attività economiche e commerciali nella provincia e li pubblicherà in una Raccolta, la quale sarà inviata ai Comuni per l’affissione nell’Albo. Scaduti 45 giorni, la Commissione, sulla base dei lavori dei singoli Comitati, redigerà il progetto di Raccolta e lo sottoporrà all’approvazione della Giunta camerale. Infine, verrà pubblicato un volume che aiuterà privati, operatori e imprenditori della provincia nell’effettiva applicazione.
La rilevazione avverrà attraverso una apposita Commissione Provinciale presieduta da un magistrato nominato per legge dal Presidente del Tribunale di Cosenza, insieme a magistrati designati da altri Tribunali della provincai, a un docente universitario di materie giuridiche o a un avvocato con almeno dieci anni di attività, a rappresentanti delle Associazioni di categoria presenti nel Consiglio camerale, a un rappresentante del settore creditizio designato dall’ABI, due esperti giuridici designati dalla Consulta, mentre le funzioni di segreteria verranno svolte da un funzionario della Camera di Commercio. Successivamente la Commissione stabilirà il numero e la composizione dei Comitati tecnici in relazione ai settori merceologici e alla loro importanza.

Unical, martedì la firma della partnership per “Innovazione Meccanica ed Artigianato Digitale Made in Calabria”. Opportunità per giovani laureati del DIMEG

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Martedì 24 maggio alle ore 12,00 presso il Rettorato dell’Università della Calabria è prevista la firma pubblica dell’atto relativo alla costituzione della partnership del progetto “Innovazione Meccanica ed Artigianato Digitale Made in Calabria”, punto finale di un’azione di placemente denominata “Botteghe di mestiere”, che ha coinvolto il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’Unical, i Servizi di Orientamento e Italialavoro, in cui i tirocini sono stati abbinati alla creazione di una struttura stimolante le aziende partecipanti a fare rete, in funzione formativa. L’accordo permetterà ad alcuni laureati di essere ospitati presso delle aziende.

 

Beatificazione Francesco Maria Greco, Poste Italiane dedica all’evento un annullo filatelico

COSENZA – Sarà celebrata domani, sabato 21 maggio dalle ore 16,00, presso lo stadio comunale “Marulla” di Cosenza la cerimonia di beatificazione del Venerabile Mons. Francesco Maria Greco. A presiedere la cerimonia sarà il Cardinale Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, Angelo Amato, in rappresentanza del pontefice. Per l’occasione, Poste Italiane ha dedicato all’evento un annullo filatelico. Pertanto, dalle 13,30 fino alle 18,30 sarà possibile, all’interno dello stadio timbrare con lo speciale bollo le cartoline dedicate alla Beatificazione, realizzate dalle Suore “Piccole Operaie”, trovare i prodotti filatelici proposti per l’evento e bollare anche tutta la corrispondenza che sarà presentata direttamente allo sportello temporaneo. L’annullo speciale sarà poi disponibile, richiedendolo per posta, al servizio Filatelia della Filiale di Poste Italiane di Cosenza. Al proposito ha dichiarato Antonio Taglialatela, direttore provinciale di Poste Italiane di Cosenza: «Ancora una volta la filatelia conferma il suo valore storico e culturale, perché fissa nel tempo eventi, fatti e personaggi che rappresentano l’identità del nostro Paese. In questo modo, la figura del Beato Francesco Maria Greco, entrerà anche a far parte della nostra Storia Postale». Lo speciale annullo filatelico rappresenterà due cuori, racchiusi in una corona di spine, simbolo della sua contemplazione dei Sacri Cuori, di Gesù e di Maria.

Domenica 22 maggio alle ore 11,30 nella Basilica di Acri l’Arcivescovo Metroploita di Cosenza-Bisignano, Mons. Nolè, celebrerà la messa di ringraziamento.

 

 

 

 

 

 

Enzo Bruno incontra i lavoratori e rilancia l’impegno per la vertenza al ministero

CATANZARO- Aumentare i posti dei tirocinanti della Giustizia in Calabria, non per alimentare forme di assistenzialismo, ma per dare il giusto seguito al percorso intrapreso dal Ministero della Giustizia e far rispettare gli impegni precedentemente assunti con i lavoratori. Incontrando  ancora una volta i tirocinanti della giustizia, in sala Giunta, ieri pomeriggio nel corso di una riunione organizzata dal sindacato Cisal, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, si è impegnato a riproporre all’attenzione dei tavoli nazionali competenti questa delicata vertenza, in attesa di definizione normativa da troppo tempo.
Il presidente della Provincia, che è anche segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro, ha ascoltato nuovamente le preoccupazioni dei tirocinanti, rilanciando gli impegni assunti in occasione del primo confronto dei tirocinanti con il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e del successivo incontro con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti. In quella occasione – maturata nella Sala Giunta della Provincia grazie all’intermediazione del presidente Bruno -, sindacalisti e tirocinanti hanno ribadito la necessità di arrivare all’aumento considerevole dei posti nella Regione Calabria, in previsione del Bando ministeriale. La Cisal ha posto l’attenzione su un importante dato nazionale: in regioni in cui il numero di tirocinanti è stato sempre molto basso sono stati messi a bando un numero elevato di posti, viceversa nelle regioni con un numero elevato di tirocinanti le posizioni disponibili sono state bassissime. La richiesta  dell’aumento dei posti nella Regione Calabria, utilizzando i circa 330 posti rimasti scoperti nelle altre regioni, ha assicurato Bruno, sarà rilanciata al Governo e riproposta ai sottosegretari Lotti e Ferri entro la fine di maggio. “I tirocinanti nel corso degli ultimi anni, grazie alla formazione specialistica acquisita, hanno garantito con il proprio lavoro il funzionamento degli Uffici Giudiziari italiani – conclude Bruno -.  In una regione come la nostra dove le strutture giudiziarie hanno bisogno di essere potenziate, nel rispetto delle professionalità maturate non possiamo non tener conto del diritto dei lavoratori ad avere risposte”.
 f6eaf51c-f775-43ab-b6cf-38b1b8cdbc51